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ELMS – Sargeant ritocca il limite nelle libere 1 di Monza. Hörr e Rovera al top in LM P3 e GTE

Logan Sargeant sembra veramente la “next big thing” tra le LM P2 di questa European le Mans Series. Il pilota britannico, dopo aver segnato il miglior tempo ieri nella giornata di test, ha ritoccato il limite nella prima sessione di libere col tempo di 1.38.054.

Dietro la rossa Oreca del Racing Team Turkey, a poco meno di 3 decimi, curiosamente col medesimo tempo al millesimo, i due major contender G-Drive e WRT, con Franco Colapinto e Louis Deletraz. Completano la top five odierna Jonathan Aberdein e Nicolas Lapierre con le vetture di United Autosports e Cool Racing.

La seconda Oreca LM P2 del team angloamericano non ha preso parte alla sessione a causa della positività al COVID di Job Van Uitert. il team sta attendendo ulteriori verifiche sia per il pilota olandese che per gli altri due driver Nico Jamin e Manuel Maldonado.

Antonin Borga, portacolori della squadra elvetica, è stato invece protagonista di una lunga interruzione della sessione per un’uscita alla seconda di Lesmo. Una seconda red flag ha poi chiuso anticipatamente il turno.

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Ancora e sempre Laurents Hörr al comando della classifica delle LM P3 col tempo di 1.43.683, tempo praticamente identico a quello segnato ieri da Wayne Boyd, che lo segue in graduatoria.

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Tra le GTE infine, è tripletta Ferrari grazie ad Alessio Rovera, autore di 1.47.441, davanti a Miguel Molina e ad Alessandro Pier Guidi. Il pilota di Cremona sostituisce sulla 488 GTE Evo #55 iscritta da Spirit of Race Matt Griffin, tornato con urgenza in Irlanda per il decesso improvviso del padre.

A seguire la mezz’ora riservata ai piloti bronze, alle 17.00. Domani seconda ed ultima sessione di libere e qualifiche, rispettivamente alle 8.45 e alle 13.25.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

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WEC/USCC/ELMS – Le decisioni FIA in tema di Hypercar, LMDh e LM P2

Il World Motor Council della FIA riunitosi in giornata a Monaco ha reso note, fra le altre, le proprie decisioni in tema di gare di durata, e ce ne sono un paio di veramente importanti.

Oltre alla ratifica del nuovo calendario del World Endurance Championship, con l’uscita di scena del Fuji in favore della doppia gara in Bahrain, è stato infatti sancito che le nuove LMDh dovranno convergere a livello di prestazioni alle Hypercar (LMH).

La ratifica di questa convergenza, che a dire il vero davamo tutti per scontata, permetterà ufficialmente alle LMDh di poter correre nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans, cosi come alle Hypercar di gareggiare nelle gare IMSA come la Rolex 24 at Daytona e la 12 ore di Sebring.

E’ stato dato molto risalto a questa notizia da parte della stampa specializzata, specie oltre oceano, ma la novità a mio avviso più importante tra queste decisioni risiede invece nella proroga del regolamento tecnico delle LM P2 fino a tutto il 2023.

Le attuali LM P2 dovevano infatti essere sostituite alla fine della stagione corrente, ma curiosamente nessuno dei quattro costruttori abilitati (Oreca, Ligier, Dallara e Multimatic) aveva fin qui proposto nemmeno un render delle nuove vetture.

Curiosamente, le LMDh – che con le nuove LM P2 dovrebbero condividere la base tecnica, al netto delle personalizzazioni previste in tema di propulsore e carrozzeria, oltre al sistema ibrido comune – dovrebbero vedere la luce proprio ad inizio 2022. Considerando che Multimatic sta già lavorando col gruppo VW (Porsche, Audi e forse altro) cosí come sappiamo essere in fase di sviluppo anche le LMDh di Acura e BMW, questo cambio di rotta diventa poco comprensibile.

Elkann

Una notizia certa è invece che l’hype derivante dal recente annuncio di Ferrari di voler competere  con una nuova Hypercar (scusate il gioco di parole) a partire dal 2023 per la vittoria assoluta nel WEC e a Le Mans ha condotto alla nomina di John Elkann, presidente del Cavallino, quale starter onorario della prossima 24 Ore, che ricordiamo partirà il 22 agosto.

Piero Lonardo

Foto: FIA, ACO

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ELMS – Sargeant al top nei test di Monza

La giornata del giovedí all’Autodromo Nazionale è stata dedicata ai test collettivi in vista della 4 Ore, quarto round dell’European Le Mans Series 2021.

In pista nelle due sessioni tutte e 44 le vetture iscritte, comprese le diverse wild-card WEC che hanno ulteriormente incrementato il già pingue parco partenti della serie europea.

Il migliore tempo assoluto è stato appannaggio di Logan Sargeant sull’Oreca del Racing Team Turkey. Il polesitter del Red Bull Ring ha fissato i cronometri nel pomeriggio sul tempo di 1.38.854. P2 per i capoclassifica del WRT con Louis Deletraz, autore anche della migliore prestazione in mattinata, a 4 decimi, a precedere a propria volta i vincitori dello scorso anno di United Autosports col campione in carica Phil Hanson.

Tante le interruzioni, sia al mattino con clima favorevole, che nel pomeriggio, dove a metà sessione si è peraltro scatenato un robusto temporale che ha inibito squadre e piloti dal procedere in pista con continuità.

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Tornando ai risultati, tra le LM P3 best crono per Wayne Boyd con la Ligier #2 di United Autosports. Il campione in carica della categoria sarà della partita anche a Le Mans – notizia odierna –  insieme a Paul di Resta ed Alex Lynn. Le altre due Oreca LM P2 saranno guidate da Manuel Maldonado, Nico Jamin e Jonathan Aberdein e dai due campioni in carica WEC ed ELMS, Phil Hanson e Filipe Albuquerque, e da Fabio Scherer.

Dietro a Boyd, autore di 1.44.680, l’inesorabile Laurents Hörr con la Duqueine del DKR, a 6 decimi.

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Tra le GTE infine, sugli scudi le Ferrari Iron Lynx con Michelle Gatting e Paolo Ruberti. La “Iron Dame” ha preceduto tutti nel pomeriggio col tempo di 1.48.486. P3 per Gianmaria Bruni sulla Porsche Proton #77 condivisa con Cooper MacNeil e Christian Ried.

Domani il programma prevede la prima sessione di libere ed il bronze test, rispettivamente alle 13.00 e alle 17.00.

Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Salta il Fuji, il Bahrain raddoppia

Come ampiamente previsto, la 6 Ore del Fuji non ci sarà nemmeno quest’anno. Di poco fa la notizia ufficiale, diffusa dal World Endurance Championship.

Al suo posto una soluzione pure ampiamente auspicata e mutuata da altri campionati FIA con l’aggiunta di una seconda gara in Bahrain, della durata standard di 6 ore, oltre alla 8 Ore già prevista quale season finale di questo campionato 2022.

Oltre a raddoppiare, c’è però anche un anticipo di date, in quanto i due round mediorientali si svolgeranno il 30 ottobre (la 6 ore) ed il 6 novembre 2021 (la 8 ore). In precedenza ricordiamo la 8 Ore del Bahrain era fissata al 20 novembre.

Maggiori dettagli – anche, chissà, sulla conformazione del circuito, che sappiamo essere ampiamente diversificabile – nelle prossime settimane. Nel frattempo, prepariamoci per il debutto della serie mondiale a Monza il 18 luglio prossimo.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

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WEC – Ecco la Peugeot 9X8, Hypercar senza ala posteriore

Presentata oggi a mezzo social la Peugeot 9X8, la nuova Hypercar per il World Endurance Championship 2022.

Il nome è stato scelto per rappresentare sia la continuità che l’innovazione, con un occhio alla serie: il 9 continua la tradizione delle vetture endurance, a partire dalla 905 fino alla più recente 908, entrambe vittoriose a Le Mans, mentre la X si riferisce alla trazione motrice e alla tecnologia ibrida che la spinge. L’8 infine è semplicemente il progressivo attualmente adottato nelle vetture di produzione.

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La nuova arma della casa del Leone si distingue sicuramente dalle altre proposte per un’estetica inconsueta, che si caratterizza in modo immediato grazie all’assenza dell’ala posteriore.

La motorizzazione si compone di un 2,6 litri V6 biturbo capace di 500 kW a cui è affidata la trazione posteriore, più un motore elettrico all’anteriore capace di generare all’occorrenza ulteriori 200 kW.

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Sensazionale il video che potete vedere qui girato al Circuit Paul Ricard, dove la 9X8 sorpassa via via le altre macchine sportive di maggior successo della casa, fino a profilarsi in tutta la sua originalità.

Attendiamo con ansia di vederla in pista nelle mani del settebello designato già nel mese di febbraio, composto da Paul di Resta, Kevin Magnussen, Jean-Eric Vergne, Loic Duval, Mikkel Jensen, Gustavo Menezes e James Rossiter, quest’ultimo quale pilota di riserva e test.

I dati tecnici della Peugeot 9X8:

Le Mans Hypercar (LMH)

Lunghezza: 5,000mm

Larghezza: 2,080mm

Altezza: 1,180mm

Passo: 3,045mm

Propulsore: PEUGEOT HYBRID4 500KW (all-wheel drive)

Trazione Posteriore: 500kW (680hp), 2.6L V6 biturbo di 90 gradi a combustione interna e cambio sequenziale a sette marce

Trazione Anteriore: 200kW motore elettrico monomarcia

Batteria: 900-volt alta densità costruita da Peugeot Sport e TotalEnergies/Saft

Carburanti e lubrificanti: TotalEnergies

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Action Express, prima vittoria 2021. Uno-due Corvette e Lexus in GT

Ci sono voluti fulmini e saette per far vincere la Cadillac di Pipo Derani e Felipe Nasr in questo poco, fin qui, fortunato 2021 per i due piloti brasiliani. Alla WeatherTech 240, la seconda gara del Glen tenutasi nella tardissima serata italiana di ieri infatti, l’evento cruciale è stato proprio la lunga interruzione determinata dal maltempo che ha permesso alla Cadillac #31 di capitalizzare la sosta effettuata poco prima per issarsi al comando e mantenerlo dal restart fino al termine della gara.

In partenza un contatto fra la Cadillac di Kevin Magnussen e l’Acura di Olivier Pla alla prima curva lasciava quest’ultimo in fondo al gruppo, mentre Ricky Taylor manteneva dalla sua la prima posizione guadagnata in qualifica.

L’evento clou poco dopo la prima ora, susseguente peraltro ad una Full Course Yellow determinata dalla Lamborghini Huracan GT3 del GRT Grasser, ferma lungo il circuito, allorquando dopo le prime gocce di pioggia la direzione gara decideva di mandare cautelativamente tutti ai box.

Le due Cadillac di Action Express/Whelen Racing e JDC Miller/Mustang Sampling, a differenza del resto del lotto delle DPi, avevano appena effettuato la loro seconda sosta e, al restart della gara, avvenuto dopo ben 46’, potevano capitalizzare della e trovarsi al comando, che nel frattempo era stato ereditato dalla Mazda vincitrice della 6 Ore di domenica.

Nasr, subentrato a Derani, manterrà la testa della gara sino alla bandiera a scacchi, mentre Tristan Vautier, incaricato dello stint finale sulla DPi V.R #5, cedeva a Renger van Der Zande e a Filipe Albuquerque, che completavano il podio per Ganassi e WTR. Questi ultimi mantengono la leadership in classifica generale.

Secondo successo stagionale in LM P2 per PR1 Mathiasen, che risponde cosí alla vittoria del WIN Autosport nella gara di domenica. Ben Keating e Mikkel Jensen possono allungare in classifica su Tristan Nunez e Steven Thomas, secondi al traguardo.

Ennesimo successo invece, il terzo in quattro gare, per la Ligier #74 e nuova doppietta in LM P3 per il Riley Motorsports, abili a terminare la gara con una sola sosta con entrambe le vetture. P3 per il CORE Autosport, mentre il Performance Tech non è stato in grado di trarre profitto dalla prima pole di Mateo LLarena, presto gravato di un drive-through per una procedura di partenza non corretta.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Altre due doppiette nelle classi GT. In GTLM, piuttosto scontato l’uno-due Corvette, con Antonio Garcia a riconquistare al restart la leadership della categoria su Tommy Milner, dopo che nelle fasi iniziali di gara Nick Tandy aveva avuto la meglio su Jordan Taylor. Al traguardo finalmente anche la Porsche del WeatherTech Racing, unica altra entry nella categoria, seppur ad un giro.

Lexuswin

In GTD infine, un super Jack Hawksworth ha regalato al Vasser Sullivan la prima vittoria dell’anno dopo un avvio a dir poco sfortunato. Al decisivo restart, il driver britannico infilava sia l’Audi del CarBahn che la Lexus del compagno di squadra Zach Veach per un’attesa doppietta.

Oltre al già citato ritiro della Lamborghini del GRT Grasser (weekend da dimenticare per la compagine austriaca), da segnalare anche i problemi al servosterzo che hanno impedito sin da subito alla BMW, vincitrice domenica nella gara lunga, nonché leader nella classifica della Sprint Cup, del Turner Motorsport di lottare per il primato a causa di una lunga sosta per le riparazioni.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà in azione fra due settimane per il round tutto dedicato alle GT di Lime Rock.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA

WTR

USCC – Ricky Taylor si ripete in qualifica al Glen

A meno di una settimana da quando Ricky Taylor ha portato in pole position l’Acura DPi del WTR al Glen per la 6 Ore, la storia si ripete sulla stessa pista, teatro domani della WeatherTech 240, la gara che ha sostituito il round di Mosport nel WeatherTech SportsCar Championship 2021.

Taylor su pista umida ha portato il suo prototipo quasi al limite da lui stesso fissato venerdí scorso con 1.30.058, ribadendo anche l’uno-due delle ARX05 con Olivier Pla a fargli compagnia in prima fila. Il francese ha primeggiato nell’unica, frammentata sessione di libere del mattino su pista bagnata.

Delusione per Harry Tincknell e la Mazda vincitrice domenica, solo P5, ferma lungo il circuito nel finale dopo essersi portata a spasso un cartellone per quasi tutta la sessione. Nel mezzo le due Cadillac di Kevin Magnussen e Pipo Derani.

Tra le tre sole LM P2 iscritte, si è rinnovata la battaglia fra WIN Autosport e PR1 Mathiasen, con Ben Keating a spuntarla nel finale con 1.34.969, mentre nelle LM P3, prima pole per Mateo LLarena e la Ligier del Performance Tech con 1.42.633.

In GTLM, in assenza delle due BMW, committate solamente alle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, è stata lotta interna tra le due Corvette, e a spuntarla è stato Jordan Taylor, di due decimi più veloce di Nick Tandy. Distanziatissimo Cooper MacNeil, sulla Porsche ricostruita dopo il principio di incendio delle primissime fasi della 6 Ore, uscito cautelativamente con le gomme wet.

Nella battaglia delle GTD infine, partenza al palo in griglia per Madison Snow con la Lamborghini del Paul Miller Racing sulla Lexus di Frankie Montecalvo e l’Audi del CarBahn di Richard Heistand. Per quanto riguarda i punti invece, validi solo ricordiamo per la Sprint Cup, hanno tenuto banco i due protagonisti della 6 Ore, Jack Hawksworth e Bill Auberlen, con l’alfiere del Vasser Sullivan a precedere di ben mezzo secondo il veteranissimo della BMW col tempo di 1.46.988.

La gara, della durata standard di 2 ore e 40 minuti, partirà alle 6.10 PM ET di domani, pari alle 00.10 italiane di sabato, e verrà diffusa come sempre gratuitamente in streaming su  https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Libere

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD

I risultati delle Qualifiche – LM P3

I risultati delle Qualifiche – DPi/LM P2

Foto: WTR

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WEC – Monza tra Hypercar presenti e virtuali

Mentre fra poco piú di una settimana all’Autodromo Nazionale si scalderanno i motori dell’ELMS, la serie mondiale come noto si appresta a ritornare in grande stile a Monza nel weekend successivo con la terza tappa del calendario 2021.

Come noto saranno per la prima volta quattro le vere Hypercar in gara (non contiamo l’Alpine LM P1 “grandfatherd” per questa stagione), e questa volta le Glickenhaus se la giocheranno ad armi pari con le due Toyota.

Gli equipaggi del team sulla carta statunitense ma in realtà quantomai cosmopolita grazie alle competenze di Joest e Podium, vedranno Pipo Derani, Gustavo Menezes ed Olivier Pla sulla SGC 007 LMH #708 e Romain Dumas, Richard Westbrook e Franck Mailleux sulla già rodata #709.

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L’appiedamento temporaneo di Ryan Briscoe – è stato reso noto – non è dipeso dal contatto che ha sminuito l’altrimenti buon debutto della vettura, ma solo dal voler avvicendare tutti e sette i piloti in vista dell’impegno più importante che si svolgerà di qui a meno di due mesi in quel di Le Mans.

Tra le novità dell’entry list aggiornata diffusa mercoledí, l’equipaggio a due del Richard Mille Racing, con le sole Sophia Floersch e Tatiana Calderon sull’Oreca LM P2 #1, e l’esordio di Matej Konopka sulla Ligier dell’ARC Bratislava insieme al padre Miro e ad Oliver Webb in sostituzione di Tom Jackson.

Ricordiamo che a Monza gareggerà in vista di Le Mans anche l’Oreca di Risi Competizione per Ryan Cullen, Oliver Jarvis e Felipe Nasr.

Tornano a due gli equipaggi GTE-Pro in casa Porsche dopo la gara di lunghezza aumentata di Portimao, con Alessandro Pier Guidi e James Calado ora in testa alla classifica piloti. Orgoglio italiano anche in GTE-Am grazie al successo del Cetilar Racing di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco.

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Vedremo se la minore resistenza aerodinamica del pilota veneto (che si è dovuto tagliare la barba come John Watson nel 1976) aiuterà in parte a compensare i 35 kg di Success Ballast calcolati in funzione dei risultati precedenti…

Seriamente, a contendere il primato nella categoria al team tricolore ben 16 vetture, nonostante il forfait dell’ultimo momento della Ferrari del Kessel Racing. Da segnalare il ritorno nella serie mondiale di Toni Vilander al volante della 488 GTE Evo #61 schierata da AF Corse anche per Christoph Ulrich e Simon Mann. Ben 12 comunque gli italiani al via nella categoria, cui si aggiungono ovviamente Pier Guidi e Gianmaria Bruni tra i Pro.

Valkyrie-AMR-Pro01A tenere banco nelle ultime ore però anche i render della nuova Aston Martin Valkyrie AMR Pro, pronta ad essere presentata al pubblico. L’Hypercar “che non fu” si mostra radicalmente modificata rispetto ai prototipi visti anche in pista nel 2019, sarà prodotta in quantità limitata (40 esemplari più 2 prototipi), e viene accreditata di circa 1.000 HP totalmente prodotti da un motore termico, ma sarà destinata solamente ai track day.

Il 6 luglio invece, quindi proprio alla vigilia del doppio weekend monzese, dovrebbe essere invece presentata al pubblico via social la Peugeot Hypercar, alla presenza dell’intera line-up dei piloti del Leone. Save the date.

Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della 6 ore di Monza WEC

Foto: Piero Lonardo, AMR