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WEC – Corvette più leggere. Alpine, decisione entro l’anno

A Le Mans non ci si stupisce praticamente più di nulla, men che meno della gestione del Balance of Performance. Dopo la modifica (in negativo) riservata alla Ferrari alla vigilia della Hyperpole, è di poco fa infatti la notizia che domani le Corvette potranno correre al peso minimo di 1.269 kg, 7 kg in meno dei previsti 1.276.

E’ nei poteri dell’ACO quello di modificare le equivalenze anche un minuto prima della gara, e le prestazioni difficoltose sul dritto delle C8.R, al primo outing sulla Sarthe, sono risultate evidenti ai presenti, pertanto questa scelta può essere stata la più semplice da adottare senza sconvolgere più di tanto gli equilibri della vettura, ma tant’è che ora gli equilibri tra le GTE andranno a mutare ulteriormente.

Le Corvette inoltre correranno con un litro in meno di carburante, mentre le Ferrari (tutte, anche quelle iscritte in GTE-Am) dovranno fare a meno di 3 litri per stint. Anche qui, decisione abbastanza discutibile visto che il primo BoP aveva innalzato la capacità dei serbatoi di 5 litri rispetto al 2020.

L’atteso annuncio dell’Alpine invece riguardo l’entrata con una vera Hypercar, nonostante la “volata” tirata stamane durante la consueta press conference, da parte del presidente ACO Pierre Fillon, non si è tramutato, come da previsioni aggiungiamo, in nulla di concreto.

L’Alpine – per bocca del presidente del gruppo Renault, Laurent Rossi – sta valutando se e come proseguire il programma Hypercar, ma al momento non sono state ancora prese decisioni definitive al riguardo, decisioni che potranno arrivare entro la fine dell’anno.

Tutto ancora da decidere quindi riguardo la realizzazione di una LMH ovvero di una LMDh per il 2023, cosí come la valutazione se proseguire o meno l’avventura con la A480-Gibson LM P1 anche nel prossimo anno.

“Non abbiamo ancora preso alcuna decisione – avrebbe affermato Rossi – in quanto abbiamo bisogno di verificare meglio tutti gli aspetti in ballo. Ciò per meglio comprendere l’effort economico necessario per continuare a correre in endurance, ma con una possibilità di vittoria, non solo per fare presenza.”

Il messaggio nei confronti dell’ACO, che ha gestito ancora una volta al peggio le equivalenze fra l’Alpine e le Toyota, è di quelli diretti, anche se una vittoria alle 16 di domenica potrebbe cambiare, e di molto, le carte in tavola….

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Cal2022

WEC – Svelato il calendario 2022: 6 gare con Sebring e Monza con un occhio a Le Mans 2023

Svelato con largo anticipo il calendario del World Endurance Championship 2022. La decima stagione della massima serie mondiale endurance è stata annunciata nell’ambito dell’abituale conferenza stampa dell’ACO, tenutasi pochi minuti fa, anche quest’anno in modalità virtuale a causa delle restrizioni sanitarie vigenti.

La schedule rimarrà contenuta a 6 soli appuntamenti e tornerà a cominciare a Sebring, che sarà anche la sede, come già auspicato nel 2020, dei test collettivi, il cosiddetto Prologo, l’11/12 marzo 2022. L’evento poi si dipanerà ancora insieme alla 12 ore IMSA, nella cosiddetta SuperSebring, con la 1.000 miglia che si terrà venerdí 18 marzo.

La serie tornerà quindi a Spa-Francorchamps sabato 7 maggio, qualche giorno più avanti quindi dell’abituale weekend di gara, per poi proseguire alla 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans, che tornerà al consueto posizionamento di metà giugno, l’11-12/06/2022.

A seguire nuovamente, dopo il debutto del 2021, in quel di Monza, che si conferma quale terza data europea di questa schedule forzatamente ridotta, per poi concludersi in Oriente, con la 6 ore del Fuji del 6 settembre e la 8 Ore del Bahrain il 12 novembre.

Il Presidente Pierre Fillon ha sottolineato il committment dell’ACO nei confronti della sostenibilità ambientale, che a partire dal 2022 verrà accelerato con l’adozione di un nuovo carburante totalmente rinnovabile prodotto dal fornitore TotalEnergies.

Ovviamente sono stati ricordati i progressi del progetto MissionH24, che confluirà nell’introduzione della nuova categoria per vetture a idrogeno a partire dall’edizione 2025 della 24 Ore di Le Mans. Già nel 2023 verrà introdotta peró una particolare test session riservata a queste vetture.

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Relativamente invece ai regolamenti vigenti e prossimi futuri, è stato confermato che l’attuale formato riservato alle vetture GT, le GTE, resterà in vigore fino a tutto il 2023, quando verrà sostituito dalle GT3; lo stesso termine peraltro vigente anche per le odierne LM P2, come recentemente assunto in ambito Endurance Committee FIA.

Particolare attenzione ovviamente è stata data all’introduzione delle LMDh nel 2023, anno che coincide con l’edizione del centenario della 24 Ore, che come noto vedrà la presenza di tutti i marchi top del motorsport a concorrere per la vittoria assoluta. Della partita dovrebbe fare parte anche l’Alpine, che dovrebbe confermare tra oggi e domani il proprio committment mediante Oreca.

Per l’occasione verrà anche prodotto un film che ripercorrerà la storia della gara.

La piattaforma comune permetterà come noto la partecipazione – salvo i vincoli già noti di omologazione e Balance of Performance – di Hypercar ed LMDh da entrambi i lati dell’Atlantico. Per garantire la stabilità necessaria ad attirare (e mantenere) i costruttori, l’accordo vigente tra ACO ed IMSA è stato prorogato, come confermato anche dal Presidente IMSA, John Doonan, per altri dieci anni.

Dalla 24 Ore di Le Mans per oggi è tutto, in attesa della green flag sventolata da John Elkann.

Piero Lonardo

Foto: ACO

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WEC – Lapierre dona speranza all’Alpine nelle ultime libere. IDEC/ERA abbandona

Nicolas Lapierre, dopo aver capeggiato le libere 3 prima della Hyperpole di ieri sera, si infila tra le due Toyota nell’ultimo turno di libere. Dietro Kazuki Nakajima, autore di 3.27.994 – ben lontano dal 3.23.900 ottenuto pochi minuti prima del connazionale Kamui Kobayashi – il francese dell’Alpine ha pagato poco meno di 3 decimi dal leader, lasciando a propria volta la seconda GR010-Hybrid a 1”2.

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Questo risultato può essere già l’interpretazione del passo gara delle Hypercar a partire da sabato, con le Glickenhaus ad agire di conserva poco dietro, come si può evincere dalla quarta piazza di Ryan Briscoe. Pochi giri totali per le due SCH 007 LMH, solo 21, che con la #708 si piazzano addirittura al 26mo posto della graduatoria.

La classifica prosegue quindi con Franco Colapinto e la migliore delle LM P2, l’Aurus #26 del G-Drive Racing. Il giovane argentino, vera sorpresa delle serie continentali, ha fissato i cronometri sul 3.31.414, battendo di mezzo secondo Job Van Uitert e l’Oreca del Racing Team Nederland.

Dopo la pole del fratello Dries, momento di gloria anche per Laurens Vanthoor tra le GTE-Pro con la Porsche del WeatherTech Racing ed il tempo di 3.48.246 davanti all’altra 911 di Gianmaria Bruni e alle Corvette. Poche tornate per le due Ferrari di AF Corse, che per una volta vanno a chiudere la graduatoria di classe.

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Ferrari invece al top in GTE-Am con Nicklas Nielsen, autore di 3.51.561 davanti a Ben Barnicoat e all’esemplare di Inception Racing.

Ma la notizia del giorno è data dall’abbandono della seconda Oreca LM P2 di IDEC Sport. L’ultimo crash nelle libere 3 da parte di Dwight Merriman è risultatio fatale per il destino della entry, che ospitava l’equipaggio di ERA Motorsport, protagonista in IMSA e trionfatrice all’ultima Rolex 24.

Il team principal Kyle Tilley, costretto come noto a dare a sua volta anticipatamente forfait per un problema fisica, ha infatti reso pubblica la decisione dagli States con un comunicato che riporta, tra le altre cose, la difficoltà ad adattarsi alle gomme Goodyear al posto delle Michelin utilizzate nella serie statunitense ed al differente kit aerodinamico a basso carico, obbligatorio per tutte le LM P2.

Ricordiamo che nelle libere 1 la vettura era rimasta vittima di un contatto da parte di un altro concorrente ed il team era stato costretto ad una ricostruzione completa su un nuovo chassis, e nel comunicato viene sottolineato che la chicane Dunlop è stata sede, oltre al crash definitivo della #17, anche di altri (nientemeno che Juan Pablo Montoya – ndr).

Infine, si è appreso che Thomas Laurent, ingaggiato per sostituire all’ultimo momento Tilley, non è stata la prima scelta del team, che aveva invece puntato su di un altro pilota, risultato poi positivo ai test COVID.

Insomma, una serie di tegole che ha fatto propendere per un ritiro dalla gara, che fa seguito peraltro ad un’analoga decisione del 2020. L’appuntamento in pista con la 24 Ore di Le Mans è per il warm-up alle ore 11.30 di domani, sabato 21 agosto, prima della green flag sventolata dal boss Ferrari, John Elkann, alle ore 16.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 4

La griglia di partenza della 89ma 24 Ore di Le Mans

Foto: Piero Lonardo

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LMC – Nella gara 1 della Road to Le Mans, successi di Nielsen Racing ed Iron Lynx

Colin Noble e Tony Wells regalano la vittoria al Nielsen Racing nella prima manche della Road to Le Mans, quarto appuntamento della Michelin Le Mans Cup.

La gara è stata decisa da un lungo periodo di safety car, causato dal contatto e dalla successiva uscita di strada della Ferrari #51 di Ken Abe. Fino a quel momento era la Duqueine #21 del Muhlner Motorsports di Ugo de Wilde a comandare, avendo preso il comando al via sul polesitter Jean Glorieux del DKR.

La neutralizzazione, necessaria per rimettere in condizione ottimale il Circuit de la Sarthe, ha permesso alla seconda metà dello schieramento di anticipare il pitstop obbligatorio, col risultato di avere Noble, fino a quel momento quinto, davanti a tutti.

Tra le GT3, dopo il quasi immediato ritiro di Nicolas Leutwiler con la Porsche del PZOberer Zurichsee by TFT condivisa col futuro polesitter GTE-Am della 24 Ore, Julien Andlauer, era l’Audi del WRT di Chris Weertz ad ereditare il comando della categoria.

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Durante le soste però Ahmed Al Harty, già vincitore qui nel 2017, si portava in testa con l’Aston Martin dell’Oman Racing, inseguito a sua volta da Logan Sargeant sulla Ferrari #8 di Iron Lynx. Il sorpasso della giovane promessa statunitense andava a segno al lap 9, mentre in terza posizione si installava l’altra 488 delle Iron Dames di Manuela Gostner e Doriane Pin. L’ordine della categoria rimarrà invariato sino al traguardo.

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Dietro Noble si faceva largo l’altra Duqueine del Rinaldi Racing con Nicolas Varrone, che si installava in seconda posizione, terminando a 7” dal battistrada. Completa il podio l’accoppiata del Cool Racing cormata da Maurice Smith e Matt Bell.

In classifica generale, i vincitori odierni si portano al comando con 63 punti contro i 54 di Scott Andrews e Gerry Kraut, quest’oggi solo dodicesimi. Tra le GT3, con il ko della Porsche elvetica e l’impegno concomitante di Rino Mastronardi e Paolo Ruberti nella gara principale, si avvantaggia solo Doriane Pin, che raggiunge i compagni di squadra al secondo posto in coabitazione a quota 45 contro i 56 di Leutwiler.

La seconda manche della Road to Le Mans alle 12.15 di sabato 21 agosto. In pole position ci saranno il Muehlner Motorsports e la Ferrari Iron Lynx. Diretta streaming gratuita su lemans.org e lemanscup.com.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo di Gara 1

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Kobayashi batte quattro a Le Mans. Dominio Porsche in GTE, anche grazie al BoP

Ricordate il discorso di ieri sera sulla riduzione dei tempi sul giro? Ecco, Kamui Kobayashi ha riportato poco fa la sua quarta pole position alla 24 Ore di Le Mans, abbassando ulteriormente nella Hyperpole la prestazione di ieri sera della Toyota #7 di oltre 2”, col tempo di 3.23.900.

La prima fila sabato sarà ovviamente tutta Toyota, con Brendon Hartley a 0”3 dal compagno di squadra, mentre le altre Hypercar, reali o presunte tali, seguiranno in griglia a partire dall’Alpine, che col veterano Nicolas Lapierre non è andato oltre 1”6 di distacco, precedendo a sua volta le due Glickenhaus di Olivier Pla e Romain Dumas, a ben 1”7 e 3” dal leader.

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I presupposti per la gara sono questi, cui si aggiungono la riduzione di potenza assegnata nel BoP all’ex-Rebellion, che come sappiamo sconta anche consumi maggiori. Da segnalare che i meccanici Toyota hanno riparato a tempio di record la GR010-Hybrid #8 dopo il crash di  Kazuki Nakajima nelle libere 2 del pomeriggio alla Indianapolis.

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Tra le LM P2, è stata invece una battaglia senza esclusione di colpi fra Antonio Felix da Costa e Louis Deletraz. Alla fine l’ha spuntata l’alfiere di Jota Sport, autore di 3.27.950, oltre mezzo secondo meglio dell’Oreca del team belga. A seguire Will Stevens con la vettura del Panis Racing ed il neocampione della Formula E Nick de Vries. A chiudere la categoria le due vetture di United Autosports di Nico Jamin e Paul di Resta, alle prese nuovamente con quei grossi problemi di stabilità che ieri hanno impedito, insieme al traffico, al campione WEC uscente, Filipe Albuquerque, di essere della partita stasera.

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Sorpresa in GTE-Pro con la pole di Dries Vanthoor e della Porsche di Hub Auto Racing. Il giovane belga ha fissato i cronometri sul 3.46.882, surclassando le vetture ufficiali. Va detto che già dalla mattinata – ma si è appreso solo poco fa –  è stato modificato il BoP delle Ferrari, riducendone la potenza del turbocompressore.

Cosí è solo P2 e P4 per Daniel Serra e James Calado, col brasiliano distanziato di 2 decimi. Nel mezzo, Nick Tandy con l’unica Corvette qualificata alla sessione; terza fila per le due Porsche di Gianmaria Bruni e Kevin Estre, con quest’ultimo protagonista di una violenta uscita ad Indianapolis che ha fermato la sessione per una ventina di minuti.

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Pole position per Porsche anche in GTE-Am grazie a Julien Andlauer, autore di 3.47.987 davanti alle altre due 911 RSR-19 di Tom Gamble e Matteo Cairoli. Ottima P4 per Antonio Fuoco con la Ferrari del Cetilar Racing, davanti a Ben Barnicoat con l’altra 488 di Inception Racing e alla Aston Martin del TF Sport affidata a Felipe Fraga.

Il programma odierno prosegue con la quarta sessione di prove libere, ritardata per l’occasione. Il turno sarà utile per verirficare le condizioni dell’Oreca #17 di IDEC Sport, che nel pomeriggio ha saggiato pesantemente le barriere della chicane Dunlop, cosí come l’esemplare del DragonSpeed, pure incidentato da Juan Pablo Montoya nello stesso tratto.

La sessione è stata costellata di uscite di strada, tutte senza conseguenze per i piloti, protagonisti tra gli altri Patrick Pilet con l’altro esemplare di IDEC riparato a tempo di record (viene da domandarsi, vista la quantità di crash degli ultimi due anni, quanto sia ampia la colpa dei piloti), poi ancora Marco Sorensen, rimasto senza il mozzo della posteriore destra alla Esse de la Foret, Antonio Garcia, fuori alle curva Porsche, ed altri ancora.

Dopo le ultime libere che termineranno a mezzanotte, domani giornata dedicate alle gare di contorno ed alla consueta conferenza dell’ACO (questa volta in formato videoconferenza) dell ore 11. L’attività in pista della 24 Ore ricomincerà alle 11.30 di sabato 21 agosto con il consueto warm-up, prima dello start della 89ma edizione previsto per le ore 16.00, da seguire anche a casa sui canali Eurosport e sul sito fiawec.com, sempre a pagamento.

P.S.: Un sentito ringraziamento al live timing all’organizzazione, assolutamente non all’altezza dell’evento.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Hyperpole

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Kobayashi prenota la quarta pole a Le Mans. Uno-due provvisorio Ferrari in GTE-Pro

Chi si aspettava una robusta riduzione dei tempi sul giro a Le Mans con le nuove Hypecar è stato solo parzialmente accontentato.

Kamui Kobayashi, già in pole position qui altre tre volte nel recente passato, ha infatti fissato i cronometri nelle qualifiche sul 3.26.279, limando di ben 3” la migliore prestazione ottenuta da Olivier Pla nella Journèe Test di domenica. Lontani dal record segnato in prova proprio dal pilota giapponese nel 2017 con 3.14.791, ma l’obiettivo dichiarato all’inizio dell’avventura Hypercar da parte dei vertici dell’ACO di 3’25” si avvicina a larghe falcate.

Dietro Kobayashi, l’Alpine, ancora una volta con Mathieu Vaxivière, a 8 decimi, poi l’altra GR010-Hybrid di Brendon Hartley a 1”3. Le due Glickenhaus hanno chiuso in P4 ed in P7, ma non essendoci sei vetture nella categoria, la qualificazione per la Hyperpole di domani era scontata.

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Nel mezzo, a completare la terza fila virtuale le LM P2 dei due recenti campioni della Formula E, Antonio Felix da Costa e Nicky de Vries. Si qualificano alla Hyperpole anche le Oreca del WRT (la #41), la #65 del Panis Racing, e due delle tre entry di United Autosports. Ha fallito invece la qualificazione il campione uscente della categoria Filipe Albuquerque. Nessun equipaggio Pro/Am avanza alla fase seguente, mentre Mathieu Lahaye è riuscito a non fare terminare all’ultimo posto della categoria l’Oreca “speciale” dell’Association SRT41.

Da segnalare l’ennesima tegola in casa IDEC, con Paul-Loup Chatin fuori pesantemente a Tertre Rouge.

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Le Ferrari paiono essersi nascoste nei test collettivi per mostrarsi al momento giusto, e Daniel Serra ha bissato la bella prestazione delle libere, conquistando la vetta dei tempi delle GTE-Pro con 3.46.011 davanti al compagno di squadra James Calado.

La migliore delle Porsche, quella di Kevin Estre, segue a 7 decimi, a precedere a propria volta la Corvette #64, e le altre due 911 RSR-19 di Hub Auto e Gianmaria Bruni.

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In GTE-Am infine, Porsche in evidenza con Julien Andlauer, autore di 3.48.620 con la #88 del Dempsey-Proton, davanti a Ben Barker con l’esemplare del GR Racing. Ottima P3 agguantata nel finale per Antonio Fuoco ed il Cetilar Racing, a mezzo secondo dal francese. Si qualificano per la Hyperpole anche l’altra Ferrari di Inception Racing, la Porsche Project1 di Matteo Cairoli e l’Aston Martin del TF Sport di Felipe Fraga.

Ma prima di arrivare alla sessione che definirà una volta per tutte la griglia di partenza di questa 89ma edizione della 24 Ore di Le Mans, in programma domani dalle 21 alle 21.30, ci sono altre due sessioni di libere, la prima delle quali è terminata poco fa ed ha visto primeggiare le due Toyota, con Sebastien Buemi autore di un più modesto 3.29.351 davanti a Mike Conway. P3 per Pipo Derani con la migliore delle Glickenhaus.

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Le due ore sono state piuttosto movimentate, con il polesitter provvisorio delle GTE-Pro, Daniel Serra, vittima di una foratura dopo il ponte Dunlop. La seconda interruzione è stata invece causata dal deb Robbie Foley, fuori a Tertre Rouge con la seconda Porsche del Project1. Poco prima era stato Patrick Kelly a generare la prima Slow Zone, dopo un’uscita di strada con l’Oreca LM P2 del PR1/Mathiasen, una delle due “art-car” del Panis Racing. Alla sessione hanno partecipato tutte e 62 le vetture, compresa l’Oreca IDEC incidentata poco prima nelle qualifiche.

E’ tutto per oggi da Le Mans. Domani terzo turno di libere alle ore 14, quale antipasto della seconda Hyperpole della storia.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere 2

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Lopez sogna la pole a Le Mans per Toyota

José Maria Lopez ha segnato il miglior tempo con la Toyota GR010-Hybrid nelle prime libere della 24 ore di Le Mans. Il pilota argentino ha fissato la migliore prestazione sul 3.29.309, precedendo di soli 86 ed 87 millesimi l’Alpine di Andrè Negrao Vaxivière e l’altra Toyota con Kazuki Nakajima.

Le prestazioni odierne, ottenute su pista resa “sporca” dalle altre categorie di contorno che si sono alternate dalla mattinata, sono inferiori al best lap della Journèe Test ottenuto dalla Glickenhaus di Olivier Pla. Le due SCG 007 LMH inseguono a circa 1” dal vertice.

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Nel mezzo, le migliori LM P2, Phil Hanson con l’Oreca #22 di United Autosports ed il neocampione di F.E Nicky de Vries con l’Aurus #26 del G-Drive. Il campione in carica delle LM P2 va detto si è portato a soli 132 millesimi da Nakajima.

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Tra le GTE-Pro, Daniel Serra porta in alto la Ferrari #51 col tempo di 3.50.123 davanti alla Corvette di Nick Tandy, autore di un late flyer che ha strappato la P3 alla Porsche di Gianmaria Bruni.

Ancora colori italiani in evidenza tra le GTE-Am con Matteo Cairoli  al top con la Porsche del Project 1 ed il tempo, il terzo assoluto fra le GT, di 3.50.193.

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La sessione è stata interrotta in ben quattro occasioni. Appena entrati in pista, Marco Sorensen ha insabbiato la sua Oreca dell’High Class Racing; a seguire un lungo periodo di corsa libera di quasi due ore, quindi il contatto a Tertre Rouge tra l’Oreca #38 di Jota dell’esperto Antonio Felix da Costa e la Ferrari Cetilar con Antonio Fuoco al volante.

Dopo circa mezz’ora di stop, Juan Pablo Montoya si è fermato lungo la pista alla ripartenza, provocando un ulteriore periodo di Full Course Yellow, imitato poco dopo da una GT.

Tutto pronto per le qualifiche, nel formato inaugurato lo scorso anno, alle 19.00. La griglia di partenza finale verrà poi determinata dalla Hyperpole di domani sera; nel frattempo, si proseguirà con le sessioni di prove libere già nella serata odierna dalle 22.00 alla mezzanotte.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Conferma Bird in Ferrari. Laurent per Tilley in IDEC. Alonso ed Ocon nella parata Alpine

Sam Bird sarà ufficialmente il terzo pilota della Ferrari 488 GTE Evo #52. Il pilota inglese, reduce come tanti altri driver dall’E-Prix di Berlino, si è infatti presentato oggi nel paddock di Le Mans per le foto ufficiali delle GT del Cavallino.

Bird, già protagonista in pianta stabile GTE-Pro con Ferrari nel FIA WEC dal 2016 al 2019, ricordiamo prende il posto di Davide Rigon, non ancora completamente ristabilito dal recente incidente alla 24 Ore di Spa.

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Un altro cambiamento agli equipaggi riguarda IDEC Sport, che sostituisce Kyle Tilley con Thomas Laurent sull’Oreca LM P2 #17. Il pilota statunitense si è infatti infortunato ad una spalla ed ha saltato anche la gara NASCAR di Indianapolis dello scorso weekend ed ha dovuto dare forfait per il secondo anno di fila dopo l’incidente occorso a Dwight Merriman nel 2020 nelle libere e che portó al ritiro anticipato della vettura.

Merriman, che insieme a Ryan Dalziel completa la line-up, è stato peraltro protagonista di un’altra disavventura nella Journèe Test di domenica.

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Tra le tante foto di rito della giornata, tra cui campeggia quella collettiva delle 62 auto in gara, presentazione invece in chiave futura per Josh Pearson. Il giovanissimo protagonista della USF2000 correrà nel 2022 con United Autosports nel World Endurance Championship, con l’obiettivo di diventare il più giovane pilota ad aver mai corso la 24 ore di Le Mans. Pierson, che è nato il 14 febbraio 2006, nel giugno 2022 migliorerebbe quindi il record appartenente a Matthew McMurry, che nel 2014 gareggiò a 16 anni e 202 giorni.

Come anticipato su queste pagine, nel paddock di Le Mans si è mostrata una nuova Corvette: si tratta del prototipo della nuova Z06, la nuova versione sportiva della C8.R destinata alla produzione a partire dal 2023.

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Confermata inoltre la presenza dell’Alpine F1 e dei suoi piloti: Fernando Alonso ed Esteban Ocon. L’asturiano, due volte vinctore a Le Mans con Toyota, guiderà la parata di vari modelli Alpine sabato, nel pre-partenza della 24 Ore, con l’attuale F1, mentre il recente vincitore del GP d’Ungheria sarà al volante di una A110 GT4.

E’ attesa anche un’altra importante presenza dal mondo della F1, ma al momento purtroppo non possiamo dire di più per motivi di riservatezza…

Parata anche per la MissionH24: il prototipo ad idrogeno, precursore della categoria LMH2G tanto desiderata dall’ACO, e che dovrebbe partire dal 2024. Stephane Richelmi, che si alternerà sui due modelli prodotti prima di ogni sessione cronometrata e anche nel pre-gara.

Domani il programma ufficiale della 24 Ore di Le Mans inizierà alle ore 14 con le prime tre ore di prove libere, seguite dalla qualifiche – dalle 19 alle 20 – e dal secondo turno di libere dale 22 alle 00.00

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Pla porta in alto Glickenhaus nei test di Le Mans

E’ iniziata ufficialmente la “settimana santa” dell’endurance, quella che porta alla 89ma edizione della 24 Ore di Le Mans, con la Journèe Test odierna.

Nella insolita cornice ferragostana (ricordiamo che l’abituale data di giugno è stata spostata per permettere l’affluenza di una percentuale di pubblico in ossequio alle normative COVID) il Circuit de la Sarthe si è presentato alle 62 vetture in pista con una temperatura consona al calendario.

Ben nove le ore destinate dall’ACO, dalle 9 del mattino, per poi proseguire dalle 14 sino alle 19 dopo una pausa di un’ora.

La prima sessione ha visto diverse interruzioni, tra cui tre bandiere rosse: la prima a causa della Porsche del GR Racing, fuori a Mulsanne col deb Tom Gamble al volante. A seguire è stata la Corvette #63 (quella con la dominante gialla per intenderci) ad arrendersi alle curve Porsche. Infine nell’ultima ora John Hartshorne è andato fuori sempre a Mulsanne con l’Aston Martin del TF Sport. Nessuna conseguenza per i piloti e tutte le vetture sono state riparate per la sessione pomeridiana, anche se la C8.R ha limitato il tempo in pista dopo avere sostituito motore e cambio.

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Il miglior tempo è stato segnato da Brendon Hartley, autore con la Toyota #8 di 3.31.263, meno di 3 decimi meglio di Nicolas Lapierre con l’Alpine. P4 dietro l’altra Toyota per Olivier Pla con la migliore delle Glickenhaus. Nelle altre categorie, uno-due United Autosports con Paul di Resta, al top fra le LM P2 con 3.33.038, davanti a Phil Hanson. I due lo scorso anno si imposero sulla stessa vettura, ma qui corrono con due equipaggi diversi.

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In GTE-Pro, davanti le Porsche Kevin Estre e Gianmaria Bruni con tempi fotocopia, mentre James Calado con la migliore delle Ferrari si piazza in P3 a quasi un secondo. Tra le GTE-Am, best crono per Marcos Gomes con l’Aston Martin ufficiale davanti ad Alessio Picariello, con la Porsche dell’Absolute Racing, ben distinguibile per la caratteristica livrea con le papere.

Nel pomeriggio, sotto un sole battente, le due Toyota hanno subito segnato il passo prima con Kazuki Nakajima, poi con Brendon Hartley ed infine con Mike Conway, che alla metà della quarta ora ha fissati cronometri sul 3.29.340. Lo squadrone nipponico però non aveva fatto i conti con Olivier Pla, che nel finale di sessione ritoccava definitivamente il limite con 3.29.115. P4 per l’Alpine col solito Lapierre, ad un secondo dal leader.

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Tra le LM P2, emergeva la grandeur con due team francesi, grazie a Paul-Loup Chatin e Will Stevens, rispettivamente con le Oreca di IDEC Sport e Panis Racing. L’ex-campione ELMS è andato al top con 3.31.105, non lontano quindi dai tempi medi delle Hypercar.

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In GTE-Pro è stato ancora dominio Porsche con Earl Bamber e la 911 RSR-19 del WeatherTech Racing accreditata di 3.52.938 davanti all’equipaggio della #91 delle vecchie volpi Gianmaria Bruni e Richard Lietz, e a precedere ancora l’altro membro del celebre “Team Bamthor”, Laurens Vanthoor. Ancora James Calado il migliore delle Rosse dopo aver limato 8 decimi al crono del mattino.

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Porsche in evidenza anche in GTE-Am con il deb (nella categoria) Harry Tincknell a precedere di 30 soli millesimi col tempo di 3.54.472 Riccardo Pera con la #99 del Proton Competition. P3 per Jody Fannin con la Ferrari del JMW.

Nessuna interruzione nel pomeriggio ma tanti rallentamenti per uscite di strada. La più spettacolare a cura di Fabio Scherer, terzo elemento dell’Oreca #22 di United Autosports, giratosi andando a sbattere contro le barriere all’uscita di Indianapolis. La vettura ha poi ripreso la pista dopo le opportune riparazioni, al contrario della seconda Oreca IDEC, rimasta ai box dopo una piccola disavventura in mattinata.

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Alla giornata non hanno partecipato i tanti piloti impegnati nel concomitante appuntamento della Formula E, ma hanno preso la pista come previsto Michael Fassbender – penultimo tempo complessivo dopo 11 giri con la Porsche #77 del Dempsey-Proton – e Laurents Hörr, riserva del Duqueine Team.

Domani e martedí non sono previste attività in pista. Si riprenderà mercoledí 18 agosto con le prime libere alle 14.

Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Rigon out, Tincknell in per Le Mans. Solo papere per Absolute Racing

Alcune novità dell’ultimo momento nell’entry list della 24 Ore di Le Mans. In prima battuta il forfait di Davide Rigon, decretato dai medici dopo il brutto crash alla 24 Ore di Spa. Al suo posto sulla Ferrari AF Corse #52 insieme a Daniel Serra e Miguel Molina probabilmente Sam Bird, anche se sappiamo che il veterano Toni Vilander, iscritto nella prima vettura di riserva, sarebbe più che pronto nel caso ad affrontare la sua 13ma apparizione, dopo due vittorie di classe e quattro podi, sempre con le GT del Cavallino.

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Un altro equipaggio che ha cambiato radicalmente è quello della Porsche #99 del Proton Competition. Originariamente iscritta per Gian Luca Giraudi, Pat Long e Felipe Laser, vedrà invece alternarsi Harry Tincknell, già due volte vincitore di classe, il francese Florian Latorre ed il thailandese Vutthikorn Inthraphuvasak.

L’opportunità sarebbe stata resa possibile grazie al coinvolgimento di Multimatic, che vede Tincknell impegnato nella serie IMSA con la Mazda DPi, interessata dal punto di vista tecnico nel progetto LMDh della casa di Stoccarda.

Per la Journèe Test inoltre sono inoltre listati diversi piloti di riserva o che potranno fare parte degli equipaggi in gara in prospettiva futura. Fra loro spiccano l’asso delle LM P3 Laurents Hõrr, quarta guida della Duqueine, e Michael Fassbender. L’attore-pilota, protagonista della ELMS, dovrebbe prendere contatto col Circuit de la Sarthe al volante della Porsche #88 del Dempsey-Proton in vista di un coinvolgimento ufficiale nel 2022.

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A roster come quarto pilota inoltre anche Manu Collard proprio sulla Ferrari AF Corse con la quale si è laureato campione WEC GTE-Am la scorsa stagione (nella foto durante la prova col Manitou) . Infine, grossi  cambiamenti all’Association SRT41, dove Mathieu Lahaye ha sostituito all’ultimo momento Francois Heriau per motivi ancora sconosciuti.

_PL54787 Sull’Oreca LM P2 iscritta al Garage 56 come “innovative car”, e che ha cambiato la propria livrea dopo l’outing primaverile di Le Castellet, listato anche Pierre Sarcinena, che ha preso parte a quella gara insieme ai driver diversamente abili Nigel Bailly e Takuma Aoki.

Tra le curiosità che abbiamo percepito girovagando – per quanto ovviamente permesso dalle norme vigenti anti-COVID – nella pitlane di Le Mans, degna di nota la tromba che viene azionata in casa Corvette. Parentesi, abbiamo incrociato poco fuori dal circuito una versione particolare della C8.R in livrea camo (purtroppo non siamo riusciti a fare la foto) che potrebbe essere presentata nel corso del weekend.

La palma della livrea piú particolare invece, senza scomodare le art-car, va inequivocabilmente alla Porsche iscritta in GTE-Am dall’Absolute Racing. Le foto parlano da sè..

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Domani in pista dalle 9 del mattino e fino alle 19 con pausa di un’ora solamente alle 13.

Piero Lonardo

L’entry list della Journèe Test

Foto: Piero Lonardo