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USCC – Tincknell e la Mazda al top nelle prime libere a Road Atlanta

La stagione dell’endurance mondiale va a chiudersi come da copione con la Petit Le Mans, ultimo atto del WeatherTech SportsCar Championship, con un sontuoso plateau di ben 43 vetture iscritte, il record dall’edizione 2014.

Dopo le prime due sessioni di libere è la Mazda a svettare con un ultimo effort di Harry Tincknell che porta al top la RT24-P, qui all’ultima apparizione, col tempo di 1.09.356 davanti Felipe Nasr, il migliore della prima sessione, con la Cadillac dell’Action Express, e a Sebastien Bourdais con l’altra V.R DPi del JDC-Miller.

Trofeo

Solo P6 per i leader del Wayne Taylor Racing, i quali devono difendere solo 19 lunghezze sull’equipaggio della Cadillac #31.

Porsche97

Tra le GTLM, pure all’ultima di sempre in attesa delle GTD-Pro, in evidenza le due Porsche del WeatherTech Racing, che fissa una doppietta con Fred Makowiecki, sulla vettura #97 che dividerà con Kevin Estre e Michael Christensen, autore di 1.16.726 nel primo turno davanti a Mathieu Jaminet. Nella seconda sessione è stato invece Nick Tandy a primeggiare con la migliore delle Corvette ed il tempo di 1.16.938. Chiudono la categoria le due BMW M8 GTE, pure al canto del cigno dopo tre stagioni.

Miglior tempo odierno finora nella prima sessione anche per Gabriel Aubry, di ritorno con l’Oreca LM P2 del Tower Motorsport ed il tempo di 1.11.718, mentre Mikkel Jensen e l’esemplare della capolista PR1 Mathiasen ha primeggiato nel secondo turno, dove la vettura del Tower Motorsport è stata invece protagonista di un incidente con la Porsche del Wright Motorsports che ha provocato una delle ben sei red flags complessive.

ERA

In evidenza anche l’equipaggio di United Autosports con Guy Smith e Wayne Boyd, cosí come l’Era Motorsport, che ripropone la livrea della vettura trionfatrice nella categoria a Daytona.

Colin Braun dal canto suo ha segnato il miglior tempo delle LM P3, categoria per la prima volta alle prese con la competizione principale in quel di Road Atlanta, autore di 1.15.916 con la Ligier del CORE Autosport nel primo turno, che tenterà di strappare il titolo al Riley Motorsports.

Tra le GTD infine, sweep della BMW M6 GT3 del Turner Motorsport, che ha dominato entrambe le sessioni con Bill Auberlen e Robbie Foley. Del veteranissimo la migliore prestazione con 1.19.197 davanti a Frederik Schandorff, sub last minute per Ollie Millroy – rimasto a casa per la nascita del figlio – sulla McLaren dell’Inception Racing, e a Jack Hawskworth con la migliore delle Lexus del Vasser Sullivan.

Questa Petit Le Mans sarà anche l’ultima gara per Pat Long, che assumerà un ruolo di ambassador per il marchio di Stoccarda.

Il programma prosegue nella nottata italiana serata con il terzo turno di libere alle 6.30 PM locali. Domani invece le qualifiche alle 3.45 PM, vale a dire le 21.45 italiane, visibili in streaming gratuito, cosí come la gara, sabato 13 alle 12.00 PM locali (le 18 italiane) sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Foto: IMSA, Porsche, Mazda, Era Motorsport

RoadAtl

USCC – 43 macchine alla Petit Le Mans. Ultimo atto per BMW M8 e le GTLM

Come sempre un plateau di lusso per la Petit Le Mans, con ben 43 vetture suddivise in cinque classi. Dopo l’appuntamento tutto GT del VIR infatti, nel season finale di Road Atlanta tutte le categorie saranno a giocarsi il successo in campionato.

In primis le DPi, che oltre alle 6 entry full-season presentano anche la seconda Cadillac dell’Action Express per Jimmie Johnson, Kamui Kobayashi e Simon Pagenaud, runner-up a Daytona lo scorso gennaio. Già nota la sostituzione di Olivier Pla con Helio Castroneves all’MSR, gli altri prototipi schiereranno le formazioni a tre con gli innesti degli assi di WEC ed IndyCar Mike Conway, Sebastien Bourdais, Alexander Rossi, Scott Dixon e Juan Pablo Montoya.

In campionato ricordiamo Filipe Albuquerque e Ricky Taylor conducono con 19 lunghezze su Pipo Derani e Felipe Nasr. Più lontano l’equipaggio Mazda, all’ultima apparizione nella categoria.

Questa Petit Le Mans sarà anche l’ultima edizione per le GTLM, che dal prossimo anno sarà sostituita dalle GTD-Pro. Tra le 6 vetture iscritte, oltre alle due Corvette che si giocano il titolo piloti, canto del cigno per le due BMW M8 GTE, mentre il WeatherTech Racing è atteso con ben due Porsche, anche se non si conosce ancora la line-up della #97.

Tra le LM P2, categoria che vede il ritorno di un’Oreca di United Autosports per James McGuire, Wayne Boyd ed il vincitore di Le Mans 2003, Guy Smith, il PR1 Mathiasen di Ben Keating e Mikkel Jensen deve gestire 113 punti sul neoacquisto dell’AXR Tristan Nunez e Steven Thomas. Considerando che i punti in palio, tra libere e qualifiche, sono le bellezza di 385, il team campione in carica non può dormire sonni completamente tranquilli.

Ben 10 inoltre le LM P3, con l’aggiunta dell’ultimo momento del FastMD Racing ed il ritorno del JR III Racing. Con un parco partenti cosí ampio, Gar Robinson, ancora una volta insieme a Felipe Fraga e Scott Andrews, nonostante le quattro vittorie e i due podi su sei gare disputate dovrà comunque faticare a gestire i soli 50 punti che lo separano dal CORE Autosport di Jon Bennett e Colin Braun, ultimi vincitori della categoria a Road America.

Infine le GTD, dove la lotta per il titolo è matematicamente estesa a sei equipaggi, dai leader dello Pfaff Motorsports, Zach Robichon e Laurens Vanthoor, a quota 2938, fino a Bill Auberlen e Robbie Foley con la BMW del Turner Motorsports con 2638. Questa dovrebbe essere anche l’ultima gara della M6 GT3, che dovrebbe cedere il passo alla nuova M4 GT3.

Ben 15 le vetture iscritte, col rientro della McLaren dell’Inception Racing e della Mercedes dell’Alegra Motorsports, con l’asso del DTM Dani Juncadella a far compagnia a Michael de Quesada e Daniel Morad.

Ancora una volta in una gara IMSA nessuna Ferrari al via, ma questo trend dovrebbe chiudersi nel 2022, almeno nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, grazie all’inserimento di un team che attualmente sta concorrendo nel WEC…..

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L’azione in pista a Road Atlanta inizierà giovedí 11 novembre alle ore 9.20 AM locali con le prime libere. Qualifiche alle 3.45 PM di venerdí 12 e gara, della durata di 10 ore, a partire dalle 12.10 PM locali di sabato 13 novembre.

Piero Lonardo

L’entry list della 24ma Petit Le Mans

Foto: IMSA

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USCC – AXR sceglie Nunez. Castroneves per Pla alla Petit Le Mans per MSR

Con Felipe Nasr destinato ad accaparrarsi uno dei posti in casa Porsche nel programma LMDh, Action Express Racing ha già deciso il suo rimpiazzo per il 2022 nella persona di Tristan Nunez.

L’ex-ufficiale Mazda quest’anno in forza al WIN Autosport, ancora in lotta per il titolo tra le LM P2, farà coppia insieme al confermatissimo Pipo Derani e a Mike Conway, pure rifirmato per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

WIN Autosport peraltro porterà alla Petit Le Mans anche la su Duqueine LM P3 vista a Sebring per Matt Bell ed il co-campione uscente della Prototype Challenge Naveen Rao, e Josh Skelton.

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Ulteriore novità di grido alla Petit Le Mans la presenza di Helio Castroneves in casa Meyer Shank Racing. Il vincitore dell’ultima Indy 500 prenderà il posto di Olivier Pla insieme al regular Dane Cameron e a Juan Pablo Montoya sulla Acura DPi #60.

Piero Lonardo

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USCC – Ganassi conferma la seconda DPi per Bourdais full-time. New entries alla Petit Le Mans

Il Chip Ganassi Racing ha confermato nella giornata di martedí l’intenzione di duplicare il proprio effort nella prossima stagione del WeatherTech SportsCar Championship.

Insieme al confermato Renger van der Zande al posto di Kevin Magnussen, pronto per il programma Peugeot LMH, arriveranno sulle due Cadillac DPi tre dei piloti provati recentemente: Sebastien Bourdais, Earl Bamber ed Alex Lynn.

Ancora non si conosce l’esatta composizione dei due equipaggi, ma l’effort è sicuramente dimensionato per l’obiettivo 2023, anno nel quale il team Ganassi diventerà il portabandiera delle nuove LMDh del gruppo GM.

Insieme a Van der Zande, che vanta già 15 vittorie nella serie IMSA, tra cui spiccano le due Rolex 24 del 2019 e 2020, più le due Petit Le Mans del 2018 e 2020, tutte ottenute col WTR, un misto di esperienza, con Bourdais di nuovo a pieno servizio nel mondo dell’endurance, e di giovinezza, con Bamber ex campione GTLM nonchè trionfatore a Le Mans, e Lynn, già vincitore a Sebring nel 2017 proprio col WTR.

In attesa del season finale di Road Atlanta, la 24ma Petit Le Mans, in programma il 13 novembre, alcune novità nella entry list vedono il ritorno dei vincitori della classe GTD all’ultima Rolex 24. In gennaio sulla Mercedes AMG GT3 del Winward Racing oltre al proprietario Russel Ward si sono alternati Indy Dontje, Philip Ellis e Maro Engel.

Sempre tra le GTD, ritorno nella serie della McLaren del Compass Racing per Ollie Millroy, Brendan Iribe e Ben Barnicoat. Una nuova Duqueine LM P3 verrà schierata infine dal Fast MD Racing per James Vance, protagonista del Pilot Challenge, che al momento è l’unico driver designato.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Milner/Tandy, la terza di fila al VIR. Garcia regala la vittoria GTD allo Pfaff Motorsports

Tommy Milner e Nick Tandy sembrano scatenati in questo finale di stagione del WeatherTech SportsCar Championship, e si aggiudicano la terza vittoria di fila al Virginia International Raceway.

La gara, riservata alle sole GTLM e GTD, non è stata avara di spettacolo, con accesi duelli e sportellate, specie fra le tre sole vetture della classe maggiore. Ha iniziato Jordan Taylor, abile a sbarazzarsi del polesitter e compagno di squadra Tommy Milner all’uscita del “Ferro di cavallo”, il tornante che apre il giro del circuito.

Presto, appena trascorso il tempo minimo di guida (10’ per la categoria), Cooper MacNeil cedeva il volante della Porsche del WeatherTech Racing a Kevin Estre, con la speranza di rimontare, magari aiutati da una Full Course Yellow.

Anche Milner cedeva presto il volante, allo scadere della mezz’ora,  al compagno Nick Tandy, diversificando le strategie in casa Corvette, con la C8.R #3 che cedeva il comando a sua volta alla prima sosta, intorno all’ora di gara.

La tanto attesa neutralizzazione arrivava dopo 72 minuti, a causa di un dritto di Mario Farnbacher con la Acura del Gradient Racing: vettura spaventosamente fino all’abitacolo nelle gomme a protezione di curva 14 ma pilota fortunatamente illeso.

I tre davanti si compattavano e al restart era lotta al coltello per il comando, con Estre che si faceva largo con le cattive sino a conquistare la leadership per poi ricederla poco dopo al driver inglese. Il factory driver Porsche però eccedeva in confidenza e, nel tentativo di riprendere terreno, terminava fuori alla Oak Tree.

Ogni tentativo di Antonio Garcia, subentrato a Taylor, di recuperare il gap dai teammates naufragava poi a causa del contatto con la BMW di Bill Auberlen, capolista delle GTD, a meno di 12’ dalla bandiera a scacchi, e sanciva l’ennesima doppietta Corvette, la settima in stagione.

Pfaff

Al comando delle GTD dopo questo contatto, incredibilmente non sanzionato dalla direzione gara, si ritrovava la Porsche dello Pfaff Motorsports di Laurens Vanthoor. L’ex-campione delle GTLM ricordiamo era partito dal fondo a seguito dell’errore in qualifica della crew canadese, rea di aver modificato la macchina tra le due sessioni.

Robbie Foley, polesitter con la M6 GT3, aveva condotto le prime fasi di gara fino alla sosta per far salire Auberlen,  sosta che invece i portacolori del Paul Miller Racing posponevano sino allo scadere dell’ora canonica per ritrovarsi comunque alle spalle del recordman di vittorie IMSA.

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Dalle retrovie spingevano tutti i contender, tra cui Vanthoor, che alla sosta collettiva in regime di Full Course Yellow si ritrovava al comando per poi cedere però nel finale ad Auberlen, il quale rimaneva al comando solo sette giri prima di essere eliminato dalla lotta al vertice dal contatto con Garcia, che procurava alla BMW anche una foratura e relativa sosta ai box.

Vittoria quindi per i leader della classifica, a precedere gli alfieri del Paul Miller Racing, Bryan Sellers e Madison Snow, e la migliore delle Lexus con Aaron Telitz e Jack Hawskworth; quest’ultimo all’ultimo giro aveva la meglio sulla Porsche del Wright Motorsports di Pat Long.

In classifica generale, tra le GTLM è ancora lotta aperta tra i due equipaggi Corvette, con Garcia e Taylor, in vantaggio di 127 punti sui compagni di squadra Milner e Tandy.

In GTD invece, Vanthoor e Zach Robichon allungano di altre 30 lunghezze e si portano a +50 su Madison Snow e Bryan Sellers, in attesa della 24ma Petit Le Mans, in programma il 13 novembre prossimo, dove le due classi GT si riuniranno ai prototipi per il season finale.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, Porsche, Corvette

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USCC – Milner, prima pole al VIR. Le Aston e Foley al top tra le GTD

Tommy Milner conquista la sua prima pole position in carriera nel penultimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship 2021 al Virginia International Raceway.

Sull’iconico circuito del sud-est, l’alfiere della Corvette ha segnato il miglior tempo nelle qualifiche con 1.40.263, precedendo di appena 3 millesimi il compagno di squadra Jordan Taylor. Nelle due sessioni di libere era stata però la Porsche del WeatherTech Racing a dominare tra le GTLM con Kevin Estre; in qualifica invece Cooper Mac Neil non è andato oltre l’1”1 di distacco dalle due C8.R.

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Tra le GTD, si infiamma ulteriormente la lotta per il campionato, con Robbie Foley e la BMW del Turner Motorsport che partirà davanti a tutti col tempo di 1.43.809. Le prime file della griglia comprendono però quasi tutte le altre maggiori contender: a seguire infatti la Lamborghini del Paul Miller Racing, la Porsche del Wright Motorsports e la Aston Martin #23 dello Heart of Racing.

All’appello manca solo la Porsche dei leader attuali dello Pfaff Motorsports. Zach Robichon è stato infatti vittima di un’uscita di strada ed il team ha inopportunamente lavorato sulla macchina tra le due qualifiche, perdendo così non solo il settimo posto in griglia, ma anche la possibilità di segnare punti nella fase successiva, condivisa con le GTLM e riservata ai driver Pro.

Ma i colpi di scena non sono terminati, in quanto sia la Porsche #16, così come la seconda Aston, la #27, sono state trovate non coerenti al regolamento tecnico IMSA nel corso delle verifiche post qualifica, e dovrebbero partire quindi dietro alla Porsche vestita di tartan.

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Massimo dei punti alle due Aston Martin dello Heart of Racing, con Ross Gunn a precedere col tempo di 1.43.356 il compagno di squadra Alex Riberas. Solo P6 invece per il veteranissimo Bill Auberlen e la BMW in pole, preceduto anche, in tema di lotta per il titolo anche da Bryan Sellers e la Lambo #1 (P4) e da Patrick Long con la Porsche azzurra del Wright Motorsports. Nel mezzo, la migliore delle Lexus del Vasser Sullivan con Jack Hawsksworth.

Lo start della gara, della durata standard di 2ore e 40 minuti, alle 12.00 PM ET, pari alle 18 italiane. Live streaming gratuita come di consueto sul sito imsa.com

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – GTD Griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD Punti

Foto: IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – 19 GT in Virginia per la penultima del 2021

Nel weekend torna il WeatherTech SportsCar Championship con il secondo round dedicato interamente alle GT presso il Virginia International Raceway.

19 le vetture iscritte. La GTLM, alla penultima apparizione nella serie endurance a stelle e strisce, è presente con le sole tre vetture full-season (le BMW M8 dovrebbero tornare a Road Atlanta), le due Corvette e la Porsche del WeatherTech Racing, con Kevin Estre a far compagnia al boss Cooper MacNeil dalla sfortunatissima Rolex 24 at Daytona.

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Tra le 16 GTD, presenti tutti i protagonisti, a partire dai leader dello Pfaff Motorsports, Laurens Vanthoor e Zach Robichon, che dopo il secondo posto di Long Beach conduce la classifica con 32 punti di vantaggio sull’equipaggio del Paul Miller Racing formato da Madison Snow e Byan Sellers e 104 sullo Heart of Racing.

Considerato il punteggio assegnato ad ogni gara (385 punti al massimo tra qualifiche e gara), anche gli alfieri del Turner Motorsport, Bill Auberlen e Robbie Foley, vincitori ad Alton lo scorso anno sul bagnato, non sono assolutamente fuori dai giochi a due gare dal termine nonostante la gara disastrosa in California, a -150.

Ritorna in azione la Mercedes dell’Alegra Motorsports di Daniel Morad e Michael de Quesada, cosí come l’altra AMG GT3 del Gilbert/Korthoff Motorsports di Guy Cosmo e Mike Skeen. Assenti invece l’Acura del Compass Racing e la Porsche del GMG Racing, probabile one-off in terra californiana.

Relativamente al Balance of Performance infine, l’unica modifica rispetto a Long Beach riguarda le Lexus del Vasser Sullivan, cui saranno abbuonati 10 kg

L’azione in pista al VIR inizierà venerdí 8 ottobre con le prime libere alle 8.00 AM ET. Qualifiche sempre venerdí alle 4.35 PM ET e gara sabato 9 ottobre alle 12.10 PM ET, pari alle 18.10 italiane. Qualifiche e gara come sempre in streaming gratuito su imsa.com.

Piero Lonardo

L’entry list del VIR

Foto: IMSA

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USCC – Nasr/Derani guidano il tris Cadillac a Long Beach

Non sfugge la vittoria a Felipe Nasr e Pipo Derani che si aggiudicano la showcase di 100’ del WeatherTech SportsCar Championship a Long Beach.

I due brasiliani hanno mantenuto la prima posizione guadagnata nella nottata italiana con le qualifiche, cedendo il comando nel corso del decimo giro a Kevin Magnussen, abile ad approfittare dei primi doppiaggi per scavalcare Nasr.

Start

La Cadillac del Team Ganassi peró terminava poco dopo nelle gomme a protezione di curva 1, lasciando la testa della gara a Nasr fino alla prima sosta, dove Dane Cameron ancora una volta cercava di approfittare di una tattica alternativa del Meyer Shank Racing. L’undercut però non pagava più di tanto, e alla seconda sosta l’Acura #60, ancora alla ricerca della prima vittoria, rientrava nei ranghi.

Olivier Pla, subentrato a Cameron, nel finale poi rovinava tutto con un contatto al tornantino, dopo aver schiacciato all’interno la Corvette di Antonio Garcia e la Ferrari di Colin Braun. Incredibilmente il pilota francese non veniva sanzionato dalla direzione gara e terminava la gara in ultima posizione in pista, davanti all’unico ritiro, quello della Acura del Magnus with Archangel.

Dietro Derani a oltre 10” un eroico renger van der Zande, abile a condurre la Cadillac #01 nonostante vasti danni all’aerodinamica per il contatto causato dal teammate, e l’altra DPi V.R del Mustang Sampling/JDC.

WTRbFilipe Albuquerque e Ricky Taylor, che al via avevano disposto della Cadillac #5, si devono accontentare del quarto posto davanti alla Mazda, assolutamente non a proprio agio tra i muretti. Da notare che il Mustang Sampling torna a podio dopo ben sei mesi, dal successo di Sebring,

In classifica generale ora l’accoppiata dell’Action Express sconta solo 19 punti dal WTR, che mantiene la leadership in attesa del season finale di Road Atlanta, la 24ma Petit Le Mans, del 13 novembre.

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Insieme alle DPi, a Long Beach erano in azione le due classi GT. In GTLM, Tommy Milner e Nick Tandy si aggiudicano la terza vittoria stagionale e riducono il distacco dai compagni di squadra Jordan Taylor ed Antonio Garcia. Milner si è impossessato della leadership in pista, dopo circa 53’, e la C8.R #4 non ha più mollato fino al traguardo.

La Porsche del WeatherTech Racing, unica altra entry in pista per la categoria, non è stata un fattore dopo un lunghissimo primo stint da parte di Cooper MacNeil ed ha terminato ad un giro dal leader.

PMR

Lotta appassionante infine in GTD, dove Madison Snow ed Andy Lally hanno condotto dall’inizio alla fine con la Lamborghini del Paul Miller Racing.

La Huracàn #1 non ha praticamente mai avuto rivali, ed ha approfittato della lotta alle sue spalle. Protagonista negativa sicuramente l’Audi del CarBahn, che prima con Richard Heistand ha sbattuto nelle gomme la BMW di Robbie Foley e poi con Jeff Westphal ha rischiato di fare filotto delle due Porsche all’inseguimento del leader del Wright Motorsports e dello Pfaff Motorsports.

Il ritardare l’unico pit permetteva invece a Jack Hawksworth e alla Lexus #14 di installarsi in seconda posizione, salvo poi cedere nel finale alle due 911 GT3 R, con Laurens Vanthoor a disporre di Patrick Long.

Solo P6 per l’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre la Ferrari di Scuderia Corsa, one-off nel weekend di casa, perdeva nelle fasi finali una splendida quinta piazza a causa dei consumi, che richiedevano uno splash a poche tornate dalla bandiera a scacchi.

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In classifica generale, la BMW del Turner Motorsport, terminata solamente in P16 a seguito dei danni patiti nel contatto iniziale, cui ha fatto seguito anche un drive-through per interventi non autorizzati in pitlane, perde il comando a favore dello Pfaff Motorsports, che ora vede a +150 e scende addirittura al quarto posto dietro allo Heart of Racing e al Paul Miller Racing.

Le due classi GT saranno protagoniste del prossimo appuntamento al Virginia International Raceway, in programma fra due settimane, il 9 ottobre.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, Corvette, Scuderia Corsa, WTR

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USCC – Prima fila Cadillac a Long Beach

Come da pronostico sono state le Cadillac DPi a dominare nelle libere e nelle qualifiche di Long Beach. Felipe Nasr guiderà infatti un trio di DPi V.R a partire dalla pole position col tempo di 1.11.620.

Al fianco del brasiliano, al top nella lista dei tempi anche nelle due sessioni di libere, alla ricerca insieme a Pipo Derani di ridurre il gap in classifica dal Wayne Taylor Racing, Kevin Magnussen con il prototipo del Team Ganassi. In seconda fila Loic Duval con la terza Cadillac del Mustang Sampling/JDC-Miller e l’Acura del Meyer Shank Racing.

Solo P5 a 8 decimi per i leader del campionato con Filipe Albuqueruque, mentre chiude la lista delle DPi la Mazda con Oliver Jarvis.

Corv3bNessun problema tra le GTLM per le due Corvette, con Jordan Taylor a precedere col tempo di 1.16.801 Tommy Milner, mentre tra le GTD sarà la Lamborghini del Paul Miller Racing a partire davanti a tutti con Madison Snow  (nella foto) autore di 1.19.475 davanti a Robby Foley e la BMW capolista del Turner Motorsport.

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Seconda fila per l’Audi del CarBahn di Richard Heistand e la Porsche dello Pfaff Motorsports di Zach Robichon davanti alla Ferrari iscritta da Scuderia Corsa di Daniel Mancinelli. Il terzo major contender insieme alla Porsche in tartan per il titolo di categoria, l’Aston Martin #23 dello Heart of Racing, partirà dall’ottava piazzola.

Bryan Sellers ha anche conquistato il maggior punteggio nella sessione relativa per il PMR davanti a Jack Hawksworth, probabile prossimo pilota ufficiale nell’effort GTD-Pro Lexus 2022 del Vasser Sullivan, e alla BMW del veterano Bill Auberlen.

La gara, della durata ridotta di 100 minuti, partirà alle 5.05 PM ET, vale a dire alle 23.05 italiane di stasera, e sarà trasmessa in diretta gratuita sul sito imsa.com.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

I risultati delle Qualifiche – GTD/GTLM

I risultati delle Qualifiche – DPi

Foto: IMSA, Corvette

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USCC – Cadillac favorite a Long Beach. Torna una Ferrari in GTD

Il WeatherTech SportsCar Championship si avvicina alle fasi cruciali con l’ultimo trittico di gare. In attesa del season finale di Road Atlanta, e prima ancora del round tutto GT del VIR, nel weekend è in programma l’ultima showcase di 100’ a Long Beach.

L’appuntamento in tradizionale coabitazione con l’IndyCar, di ritorno dopo la cancellazione del 2019, vede ai nastri di partenza 26 vetture delle clsssi DPi, GTLM e GTD. Queste ultime ritornano per la seconda volta dal 2017.

Nella classe regina, Felipe Nasr e Pipo Derani devono giocarsi il tutto per tutto per rimontare i 98 punti di svantaggio dai leader del WTR su un circuito tradizionalmente favorevole alle Cadillac DPi V.R, che dalla loro apparizione non hanno mai mancato il successo, proprio con WTR ed Action Express. Filipe Albuquerque però vanta qui le ultime due vittorie con la squadra di Denver, NC, mentre il suo attuale teammate Ricky Taylor può annoverare addirittura tre successi.

Sempre tre le GTLM presenti, con la Porsche di Cooper MacNeil, questa volta coadiuvato da Mathieu Jaminet, a provare di spezzare il dominio Corvette.

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Ovviamente è la GTD la classe piú rappresentata con ben 17 entry. Da segnalare il ritorno di una Ferrari ij pista grazie e Scuderia Corsa con l’inedito equipaggio formato da Colin Braun e Daniel Mancinelli. Per la prima apparizione di una GT del Cavallino nella serie IMSA da Daytona, è stato aggiornato il BoP con 10 kg extra, 15 in più delle Porsche per intenderci, che rendono la 488 GT3 una delle vetture più pesanti in pista.

L’unica altra modifica alle equivalenze per le Lamborghini Huracàn, cui sono stati tolti 2 litri di carburante.

Relativamente agli equipaggi, da segnalare il ritorno di Matt McMurry al fianco di Mario Farnbacher sulla Acura NSX GT3 del Compass Racing. I due ricordiamo sono campioni in carica della categoria.

Come preannunciato infine, ci sarà il debutto in gara inoltre della Mercedes AMG GT3 dell’O’Gara Motorsport per Steven Aghakhani e Jake Eldson.

L’azione in pista tra i muretti di Long Beach fra poco, alle 12.45 PM ET, con le prime libere. Qualifiche nella nottata italiana, alle 7.50 PM ET, pari alle 2.50 italiane, e gara sabato 25 settembre alle 5.05 PM ET, vale a dire le 23.05 italiane. Qualifiche e gara come sempre in diretta streaming gratuita sul sito imsa.com.

Piero Lonardo

L’entry list di Long Beach

Foto: IMSA, Scuderia Corsa