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IMSA – Le Mercedes chiudono in bellezza i test di Daytona

Sono ancora le Mercedes a dettare il passo tra le GT nella terza ed ultima giornata dei test collettivi di Daytona. Maxime Martin con l’AMG GT3 #48 di Winward Racing ha alzato l’asticella al mattino con 1.47.152, mentre Mikael Grenier, sull’esemplare iscritto da 75 Express condiviso tra gli altri con Will Power, si è portato a 35 millesimi nell’ultima sessione, siglando un clamoroso uno-due in GTD Pro.

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A seguire, bel debutto del Rahal Letterman Lanigan con la McLaren, che chiude in P3 complessiva a mezzo secondo dai battistrada, a precedere Thomas Preining con la Porsche #911 Manthey sulla quale è salito anche il neocampione WEC GT3 Riccardo Pera.

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Le GT della stella a tre punte concludono al comando anche nella classifica delle GTD grazie alla migliore prestazione di 1.47.156 ottenuta sabato da Lucas Auer, ribadita ieri anche dal campione in carica della categoria, Phil Ellis.

In evidenza anche le Porsche di RS1 e Wright Motorsports col veterano Jan Heylen ed il protagonista dell’IndyCar, Callum Ilott, che concludono al comando nel settimo ed ultimo turno in assenza della capolista Mercedes #57. Alla sessione non hanno partecipato anche la Ford Mustang del Myers Riley che schiera l’ex-Lambo Romain Grosjean, attanagliata da problemi elettrici, e la BMW Pro del Paul Miller Racing.

L’appuntamento con Daytona ed il WeatherTech SportsCar Championship è per la Roar Before the 24, antipasto del season opener, in programma dal 16 al 18 gennaio prossimi.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, RLL, Riccardo Pera FB page

I risultati della Session 6

I risultati della Session 7

I risultati complessivi dei test

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IMSA – Pino e le BMW in evidenza nel Day-2 dei test di Daytona. Nasce la “Short FCY”

La seconda giornata dei test di Daytona si chiude all’insegna di Nico Pino e delle BMW. Il cileno del JDC-Miller nel turno pomeridiano si avvicina infatti al best lap segnato venerdí da Nick Yelloly con 1.36.015 sulla Porsche 963 in versione 2025, mentre le due rinnovate BMW capeggiano la session 5 in notturna con Marco Wittmann davanti a Dries Vanthoor.

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Ha finalmente preso la pista anche la star emergente della NASCAR Connor Zilisch sulla Cadillac #31 del Whelen Racing, cosí come è entrata in azione anche l’Aston Martin Valkyrie dopo i problemi elettrici del day-1.

Pietro Fittipaldi nel pomeriggio con l’entry del Pratt Miller dal canto suo si è portato ad un solo millesimo dal miglior tempo delle LM P2 segnato venerdí da Charles Milesi del TDS col tempo di 1.39.177.

E’ invece dominio Mercedes in GT. A Scott Noble il best lap in GTD Pro con la #48 del Winward Racing condivisa con Maxime Martin, Luca Stolz e Jason Hart con 1.47.622 davanti all’altra AMG GT3 del 75 Express.

La migliore prestazione va però a Lucas Auer sulla vettura campione in carica delle GTD, autore di 1.47.156 davanti di Nicki Thiim con l’Aston Martin del Magnus Racing.

Lambo

Debutto positivo in pista per la Lamborghini Temerario GT3 nelle mani di Pfaff Motorsport. La GT di Sant’Agata, qui in livrea tricolore, dovrebbe peró tornare al classico tartan canadese per la Rolex24.

Diffuso anche il regolamento sportivo IMSA 2026. Novità di spicco, l’introduzione della “Short FCY”. Il nuovo protocollo verrà messo in opera per ogni Full Course Yellow esposta nei primi 30’ di gara ed in ogni FCY iniziata entro 15’ da una ripartenza.

In regime di Short FCY la pitlane rimarrà chiusa, anche se l’IMSA potrà decidere se convertirla in una situazione standard di Full Course Yellow ed aprire la pitlane se la Short FCY dovessere eccedere i 15’.

I test di Daytona proseguiranno domenica con le sole GT.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati della Session 3

I risultati della Session 4

I risultati della Session 5

Acura (1)

IMSA – Acura al top nella prima giornata dei test di Daytona

Acura in evidenza nella prima giornata dei test collettivi di Daytona, riservata a GTP ed LM P2. L’ARX-06 #93 del Meyer Shank Racing ha segnato la migliore prestazione in entrambe le sessioni, con Nick Yelloly autore di 1.35.725 al mattino, imitato dal compagno di squadra Renger van der Zande nel secondo turno.

Lontani gli avversari, con la Porsche Penske di Julien Andlauer, seconda nella lista complessiva dei tempi a 4 decimi a precedere l’altra Acura e la 963 privata del JDC-Miller con Nico Pino. Le Porsche ufficiali montano entrambe un nuovo pacchetto aerodinamico.

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Filipe Albuquerque ed il neoacquisto Jota Sport WEC, Jack Aitken, svettano tra i piloti delle rinnovate Cadillac. In vista della prossima stagione, anche le V-Series.R presentano un’aerodinamica modificata sia nel profilo anteriore che nell’ala posteriore.

BMW

Presenti anche le BMW con l’evoluzione testata recentemente al Paul Ricard, mentre l’Aston Martin Valkyrie si è immediatamente bloccata per un problema elettrico.

Tra le LM P2, miglior tempo nel pomeriggio per Charles Milesi con l’entry del TDS e 1.39.176. Nel primo turno a svettare è stato invece Tom Dillmann, di ritorno sulla vettura di Inter Europol.

Nella categoria, annunciata la line-up completa di BHA w/PR1 Mathiasen, che aggiungerà Tristan Vautier e Parker Thompson ai regular Ben Keating e Misha Goikhberg. Proprio quest’ultimo è stato protagonista di una delle interruzioni, a muro in curva 5 nel pomeriggio.

United

Annunciati anche gli equipaggi completi di United Autosports, trionfatori lo scorso anno in gara. Sull’Oreca #2 si alterneranno Phil Fayer, Hunter McElrea, Mikkel Jensen e Ben Hanley, mentre sulla #22 saliranno Dan Goldburg, Gregoire Saucy, Rasmus Lindh e Paul di Resta.

Sabato in programma ben tre sessioni a ranghi completi. Attese al debutto la nuova Lamborghini Temerario GT3 e le versioni Evo di BMW M4 GT3, Porsche 911 GT3 R e Ferrari 296 GT3, oltre alla nuova montura di DragonSpeed, passata a Corvette, col ritorno al volante di Henrik Hedman insieme a Giacomo Altoè e Casper Stevenson.

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Piero Lonardo

Foto: IMSA, Cadillac, DragonSpeed

I risultati della Session 1

I risultati della Session 2

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IMSA – Tante le novità in attesa dell’entry list dei test di Daytona

L’entry list dei test che si svolgeranno a Daytona la prossima settimana è attesa a brevissimo, e come sempre a ridosso vengono rivelate le line-up, pronte a disputare non solo i test del 14-16 novembre ma anche l’intero WeatherTech SportsCar Championship o la Michelin Endurance Cup.

Iniziamo da Pratt Miller, che per le sue Corvette ha optato per la continuità, con i due equipaggi full-season ancora affidati ad Antonio Garcia ed Alexander Sims e a Tommy Milner e Nicky Catsburg. Ad affiancare i campioni GTD Pro in carica ci sarà peró Marvin Kirchöfer al posto di Dani Juncadella, neoacquisto Genesis, mentre Nico Varrone proseguirà il proprio percorso sulla Z06 GT3 R #4.

Altre novità di rilievo in casa Acura, dove saranno gli assi dell’IndyCar Scott Dixon ed Alex Palou a riprendere il volante della ARX-06 del Meyer Shank Racing nelle gare lunghe della MEC, insieme a Kaku Ohta e ad AJ Allmendinger.

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Il popolare asso della NASCAR si unirà all’equipaggio dell’Acura #60 composto da Tom Blomqvist e Colin Braun per la prossima Rolex24 at Daytona. “Dinger”, alla sua 16ma esperienza sulla pista della Florida, vanta una vittoria col team nel 2012 insieme ad Ozz Negri, John Pew ed al compianto Justin Wilson.

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Come anticipato su queste pagine, Connor Zilisch non sarà della partita nel rookie test WEC del Bahrain, ma potrà provare per la prima volta la Cadillac V-Series.R a Daytona, salendo sulla #31 del Whelen Racing. Insieme a lui un altro class winner del season opener, Colton Herta, prossimo protagonista del FIA F2.

Tra le LM P2, nuova line-up per il TDS Racing, che proporrà Mathias Beche, David Heinemeier Hansson, e Tobias Lütke. A completare l’equipaggio per Daytona, nientemeno che Charles Milesi, neocampione ELMS e pilota ufficiale Alpine nel WEC.

Pratt Miller dal canto suo riproporrà Chris Cumming e Pietro Fittipaldi, i quali verranno affiancati da Manuel Espirito Santo nelle gare lunghe della Endurance Cup e a Daytona da Enzo Fittipaldi, pronto al debutto in Indy NXT.

Per il ritorno nella massima serie endurance americana, Intersport si affiderà al team owner Jon Field e a Oliver Jarvis. Seth Lucas e Job van Uitert completeranno l’equipaggio per Daytona.

Myers Riley ha invece definito in Felipe Fraga, Sheena Monk ed il development driver Ford, Jason Altzman, l’equipaggio per la sua Mustang GT3 iscritta in GTD. Presenti ai test di Daytona infine anche Ryan Hardwick, il nostro Riccardo Pera e Thomas Preining sulla Porsche Manthey. Terza partecipazione per il pilota austriaco dopo gli outing con Andretti Motorsports e Proton Competition.

Piero Lonardo

Foto: Pratt Miller Motorsports, IMSA, Connor Zilisch FB page

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IMSA – Acura conferma la squadra 2026

Acura Meyer Shank Racing ha confermato i propri piloti in vista della stagione 2026 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Tom Blomqvist e Colin Braun torneranno quindi al volante dell’auto #60, mentre Renger van der Zande e Nick Yelloly guideranno a tempo pieno la gemella #93.

Acura ha ottenuto il secondo posto nell’IMSA WTSC 2025 alle spalle di Porsche ottenendo il successo nella 6h del Glen e nel GP di Detroit, rispettivamente con le vetture #93 e #60. In totale invece sono state ottenute quattro pole totali (cinque senza la penalità di Indy) così come BMW M Team RLL .

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Blomqvist ha dichiarato in un commento ufficiale: “Non vedo l’ora che arrivi il 2026. Abbiamo già iniziato a prepararci e con la stessa squadra del 2025 avremo un bel vantaggio nell’avvicinamento a Daytona. Tutti nel team hanno talento e grinta  e con HRC alle spalle non c’è motivo per cui non possiamo portare a casa il campionato”.

Shank Racing ha vinto con Acura nel 2023 con Braun e Blomqvist. Successivamente la squadra non ha disputato la stagione 2024 preferendo concentrarsi esclusivamente sull’impegno in IndyCar. Nelle prossime settimane verranno svelati anche i piloti extra presenti a Daytona, Sebring e Road Atlanta. Nell’ultima stagione agonistica hanno corso con Acura nelle prove della Michelin Endurance Cup Alex Palou e Scott Dixon oltre al giapponese Kakunoshin Ohta.

Cadillac ed Acura guardano quindi al 2026, attendiamo ora gli annunci di BMW M Team WRT e Porsche Penske Motorsport. Sicuramente non rivedremo in GTP il campione 2025 Mathueu Jaminet, pilota che in Bahrain settimana prossima disputerà l’ultima prova al volante di una 963 prima di intraprendere nuove sfide.

Luca Pellegrini

Foto: Meyer Shank Racing

 

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IMSA – Colton Herta novità Cadillac per il 2026

Resi noti i programmi di Cadillac Racing per il WeatherTech SportsCar Championship 2026. Le V-Series.R iscritte alla serie americana saranno sempre tre, gestite da Wayne Taylor Racing ed Action Express/Whelen Racing.

Le line-up degli equipaggi non varieranno rispetto all’ultima stagione, salvo l’inserimento di Colton Herta quale rinforzo per le tre gare piú lunghe della Michelin Endurance Cup (Daytona, Sebring, Petit Le Mans) sulla #40 del WTR insieme a Louis Deletraz e Jordan Taylor.

Herta, che si accinge al debutto nel FIA F2 con Hitech quale viatico per la F1 col marchio GM, non è nuovo alla massima categoria prototipi IMSA, avendo guidato la BMW Hybrid V8 del Team RLL nel 2023 a Daytona e l’Acura ARX-06 del WTR/Andretti l’anno successivo, conquistando il successo a Sebring proprio con i due attuali prossimi di squadra.

Sulla Cadillac #10 si accomoderanno invece, come nel 2025, Filipe Albuquerque, Ricky Taylor, con Will Stevens a supporto nelle tre maggiori gare di durata della MEC.

Line-up invariata anche per i vincitori delle ultime due gare della passata stagione dell’Action Express/Whelen Racing, con Earl Bamber e Jack Aitken, con Frederik Vesti quale terza guida in tutti e cinque gli appuntamenti Endurance, più la showcase di Long Beach, dove sostituirà Bamber, impegnato nel WEC a Imola nello stesso weekend.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Action Express

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IMSA – Trionfo Cadillac alla Petit Le Mans. Uno-due Ferrari in GTD

La Cadillac di Action Express/ Whelen Racing di Jack Aitken, Frederik Vesti ed Earl Bamber trionfa nella 28ma Petit Le Mans davanti all’Aston Martin Valkyrie ed ai neocampioni di Porsche Penske, Mathieu Jaminet e Matt Campbell.

Ancora una volta la V-Series.R #31 si è dimostrata la più concreta fra le tre LMDh statunitensi, chiudendo con due successi di fila un’annata iniziata non nel migliore dei modi. Dopo aver rilevato il testimone dall’Acura #60, poi sparita misteriosamente non appena calato il sole, Vesti ha ripreso la leadership alla fine della sesta ora, grazie alla sosta collettiva propiziata dalla sesta ed ultima Full Course Yellow di una gara perlopiù corsa liberamente dopo un inizio complicato.

La Porsche #6, una volta liberatasi della BMW #24, ha poi inseguito mantendosi a distanza utile dai battistrada. Il finale in regime di green flag e le diverse strategie hanno poi permesso all’Aston Martin Valkyrie di portarsi davanti dopo l’ultimo splash e chiudere al secondo posto, una volta che Romain Grosjean e la Lamborghini, altri eroi di giornata, sono stati costretti ad un rabbocco a 5’ dalla bandiera a scacchi.

I5P_5312 63 12Il gradino basso del podio significa comunque titolo per Jaminet e Campbell, i quali precedono sul traguardo la SC63, all’ultima apparizione.

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Tra le LM P2, secondo successo consecutivo per il TDS Racing con largo margine su Inter-Europol ed ERA Motorsport. Nonostante le tante penalità rimediate nella fase centrale di gara, Tom Dillmann e soci non riescono a portare a casa il titolo della Endurance Cup, mentre la classifica overall va come previsto ad AO Racing, P6 al traguardo, complice un problema alla sospensione posteriore che nel corso dell’ottava ora ha eliminato dalla contesa per il titolo l’entry #22 di United Autosports, dominatrice sino a quel momento della categoria.

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Seconda vittoria stagionale anche per la BMW #48 del Paul Miller Racing in GTD Pro. Dan Harper e Max Hesse, qui coadiuvati da Connor de Philippi hanno condotto praticamente per tutta la gara, salvo un interludio, favorito dalle strategie, della Porsche di AO Racing. Alle spalle della M4 GT3, che si aggiudica il trofeo per le gare lunghe, le due Corvette. Il terzo posto basta ad Antonio Garcia ed Alexander Sims per laurearsi campioni della categoria.

Peccato per DragonSpeed ed Albert Costa, i quali scontano qualche minuto di follia costato caro tra box e gomme fredde all’inizio dell’ottava ora.

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Ferrari si rifà in GTD, con una splendida doppietta a cura della premiata ditta Alessandro Pier Guidi e James Calado, trascinatori rispettivamente delle 296 GT3 di AF Corse, insieme a Lilou Wadoux e Simon Mann, e di Triarsi Competizione, con Onofrio Triarsi e Kenton Koch.

Il pilota di Alessandria, che nelle interviste a caldo si è lasciato scappare un gustoso riferimento alla possibilità di correre su queste piste con una LMH, dopo un primo stint stratosferico, è riuscito a rimontare dopo il contatto fratricida con la #81, con il teammate a fargli da scudiero, e conquistare cosí il titolo di categoria della Michelin Endurance Cup.

Dietro alle due Ferrari si classifica la Lexus del Vasser Sullivan, mentre ai neocampioni del Winward basta e avanza chiudere in quinta posizione. Menzione speciale infine per i due vincitori dei trofei dedicati ai gentleman, PJ Hyett (Jim Truman Award) ed Orey Fidani (Bob Akin Award) e che valgono altrettanti inviti alla prossima Le Mans.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà a fine gennaio con la Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, TDS Racing, BMW M Motorsport, IMSA

L’ordine di arrivo della 28ma Petit Le Mans§

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IMSA – Petit Le Mans, Porsche al comando alla metà gara. AF Corse domina in GTD

La Porsche #6, dopo essere passata al comando poco dopo lo scadere della terza ora grazie ad un pit dal timing perfetto rispetto alla Full Course Yellow numero 5, mantiene la leadership della Petit Le Mans alla metà gara con Mathieu Jaminet. Alle sue spalle sgomitano la Cadillac #31, trascinata da uno scatenato Earl Bamber, la BMW #24 e l’Acura #60.

Causa scatenante del cambio al vertice l’incidente che ha coinvolto la Ferrari di AJ Muss, giratasi tra curva 2 e 3 del Michelin Raceway, e l’Oreca LM P2 del Tower Motorsports di Sebastian Alvarez, impossibilitato ad evitarla.

Al successivo restart GTD Pro la BMW #48 riprendeva il comando su “Rexy”, che scivolava in classifica, non sostenuta adeguatamente dal factory driver Porsche Michael Christensen.

In LM P2 frattanto, il doppio contatto fra le vetture di Inter-Europol e TDS, in pista e ai box, lasciava momentaneamente questi ultimi al comando, poi superati dalla #22 di United Autosports, mentre in GTD avveniva il cambio della guardia con Kenton Koch a prendere le redini della categoria sull’altra Ferrari di Simon Mann.

Sempre in LM P2, un presunto contatto fra l’entry di AF Corse con Nicklas Nielsen al volante e “Spooky the Dragon” di AO Racing costringeva quest’ultima ad una sosta extra ed al cambio del cofano posteriore, mettendo a rischio il risultato finale a vantaggio proprio dell’attuale capolista odierna. Un paio di penalità poi lasciavano Inter-Europol al di fuori della top five.

Alessandro Pier Guidi frattanto si riportava al top delle GTD per AF Corse, e costruiva un robusto vantaggio lasciato in eredità a Simon Mann e Lilou Wadoux nei confronti della 296 GT3 residua di Triarsi Competizione. P3, ancor più distanziata, la Lexus #12.

In GTD Pro invece la Corvette #3 in rimonta riusciva per la prima volta dalla partenza a transitare davanti alla Ferrari di DragonSpeed, riportandosi quindi in vantaggio per il titolo piloti nei confronti di Albert Costa.

Degna di nota infine la sesta posizione assoluta della Lamborghini SC63, nonostante una penalità rimediata da Romain Grosjean per blocking nelle prime fasi di gara.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter

La classifica dopo 5 ore di gara

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IMSA – Acura precede Cadillac e BMW nelle prime fasi della Petit Le Mans. Big crash al via in GT

Prime fasi concitate quelle della 28ma Petit Le Mans. Dopo due ore di gara Tom Blomqvist continua a condurre con l’Acura #60 su Jack Aitken e la Cadillac di Whelen Racing e la BMW di Kevin Magnussen.

Al via, di fronte al tutto esaurito, il polesitter Blomqvist manteneva la leadership su Aitken che lo affiancava, ma Felipe Nasr era abile a scavalcare l’altra ARX-06 di Nick Yelloly per la terza piazza. Sull’altra Porsche non potrà salire Julien Andlauer, sostituito da Laurens Vanthoor per un’improvvisa emergenza medica non meglio specificata.

Dietro, tra le GT, succedeva invece il finimondo: nella discesa che precede le Esses una carambola generata dal testacoda di Manny Franco con la Ferrari del Conquest coinvolgeva la Ford Gradient, l’altra 296 GT3 di Inception Racing e l’Aston Martin del Magnus Racing di John Potter ed è subito Full Course Yellow. Risultato: quattro ritiri ed il pilota di Conquest ospedalizzato. Ai box a lungo anche la Lamborghini del WTR.

Nemmeno il tempo di ripartire che una nuova neutralizzazione veniva chiamata dalla direzione gara per rimuovere lo specchietto della Ferrari AF Corse di Lilou Wadoux, ed in tanti ne approfittavano per rabboccare, salvo la top five delle GTP ed i primi tre in GTD Pro e GTD. Quest’ultima classe era dominata da ben tre Ferrari, che presto si riducevano a due per il drive-through assegnato alla Wadoux per blocking.

Dopo 87’ di gara una nuova Full Course Yellow neutralizzava la corsa per il cartello portato in pista dall’Oreca LM P2 di Naveen Rao, e tutti ne approfittavano per una seconda sosta collettiva, che permetteva alla BMW di Kevin Magnussen di passare in terza posizione davanti alla Porsche del JDC-Miller ed all’Aston Martin Valkyrie, che con Ross Gunn aveva già avuto la meglio in pista sulla Porsche capolista. Problemi intanto per Nick Yelloly, col box MSR che cercava di risolvere gli evidenti problemi al cambio con la sostituzione del volante.

Una quarta neutralizzazione per la ruota posteriore sinistra persa dalla Mercedes di Lin Hodenius ci portava fino al termine della seconda ora di gara. Aitken prenderà il comando della gara nelle fasi immediatamente successive al relativo restart.

In LM P2, Jeremy Clarke continua a condurre dalla partenza con l’entry di Inter-Europol su Nick Boulle di United Autosports e su PJ Hyett con “Spooky the Dragon”.

Bella battaglia in GTD Pro, con la Porsche “scheletrica” di AO Racing e Laurin Heinrich ad approfittare del pit per portarsi al comando sulle BMW di Connor De Philippi e Neil Verhagen, a precedere Davide Rigon, subentrato ad Albert Costa, nel difendere la temporanea leadership in campionato ai danni della Corvette #3.

In GTD infine è ancora tris Ferrari con le vetture di AF Corse e Triarsi Competizione davanti alla Mercedes neotitolata del Winward Racing.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

La classifica dopo 2 ore di gara

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IMSA – Blomqvist riporta l’Acura in pole alla Petit Le Mans. La Ferrari Cetilar davanti a tutti con Patrese in GT

Tom Blomqvist regala la quarta pole position stagionale all’Acura ed al Meyer Shank Racing a Road Atlanta. Il pilota della ARX-06 #60 ha tenuto a 2 decimi Jack Aitken, dominatore delle libere con la Cadillac del Whelen Racing, col miglior tempo di 1.09.628.

A seguire l’altra Acura ed il capoclassifica Felipe Nasr con la Porsche #7, mentre l’Aston Martin Valkyrie, al top nelle ultime libere di ieri notte, affiancherà la seconda Porsche Penske in terza fila, a precedere a propria volta la Lamborghini SC63.

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Seconda partenza al palo stagionale per Steven Thomas ed il TDS Racing in LM P2, autore di 1.13.157 su Jeremy Clarke di Inter-Europol e la capolista AO Racing di PJ Hyett. In questo stint l’unica interruzione della serata, protagonista George Kurtz con la vettura del Crodwstrike by APR.

UPDATE: La vettura del TDS è stata trovata con una carrozzeria non conforme e partirà dal fondo dello schieramento. La pole va quindi ad Inter-Europol.

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La penalità rimediata ieri costa invece la pole in GTD Pro ad Albert Costa ed alla Ferrari del DragonSpeed. L’onore va quindi a Dan Harper con la BMW #48 del Paul Miller Racing, alla seconda partenza al palo consecutiva, col tempo di 1.18.523 sulla Lexus del Vasser Sullivan e sulla Corvette #4.

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Ma la migliore prestazione nelle GT va a Lorenzo Patrese e alla Ferrari Cetilar, che nel finale di sessione ha la meglio su Valentin Hasse Clot e l’Aston Martin Vantage del Van der Steur Racing, imitata dall’altra 296 GT3 di Triarsi Competizione di Riccardo Agostini.

Alla Marcedes del Winward Racing, P5 alle spalle di Lilou Wadoux, basterà comunque partire domani per conquistare il secondo titolo consecutivo della categoria. Lo start della 28ma edizione della Petit Le Mans è previsto per le 12.10 PM ET, le 18.10 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, TDS Racing, BMW M Motorsport, Cetilar Racing

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche