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IMSA – A Laguna Seca è ancora doppietta Porsche

Ancora una doppietta Porsche nel weekend al WeatherTech Raceway di Laguna Seca. Questa volta tocca a Mathieu Jaminet e Matt Campbell precedere Felipe Nasr e Nick Tandy, con le due BMW a seguire.

In partenza Nasr già combattivo a superare l’altra Porsche che lo precedeva in griglia e andare alla caccia del polesitter seriale Dries Vanthoor con la sua BMW. In GTD Pro, Klaus Bachler si infilava in terza piazza dietro alla Ferrari di Giacomo Altoè ed alla BMW di Max Harper; quest’ultimo però veniva giudicato reo di aver cambiato linea in partenza e gli veniva imposto un immediato drive-through, lasciando “Rexy” alle spalle della 296.

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Grande slancio in partenza anche da parte della Lexus #12 di Parker Thompson, subito alle spalle della Mercedes in pole di Kenton Koch. Purtroppo per il Vasser Sullivan, entrambe le vetture, anche la #14 iscritta in Pro, venivano richiamate ai box dopo circa mezz’ora di gara per una pressione dei pneumatici non conforme, cosí come la Cadillac #10 del WTR.

Il primo colpo di scena dopo circa 45’, con Campbell a procedere lentamente e perdere terreno dalla testa; la Porsche #6 proseguirà peró dopo un reset, mentre poco dopo Nasr prendeva le redini della gara con un sorpasso deciso in curva 5 sulla BMW #24.

Entrambe le 963 Penske procedevano ad un undercut nei confronti del rivale, che lasciava Tandy, subentrato al brasiliano, dietro al nuovo leader Jaminet. La BMW peraltro offriva nuovamente poca resistenza e nel giro di qualche minuto si ricreava la coppia di testa, che durerà sino al traguardo.

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All’ultimo giro Philipp Eng, autore di una furiosa rimonta, tenterà di evitare l’ennesima doppietta Penske, ma terminerà nella sabbia nel tratto conclusivo del circuito, riprendendosi appena in tempo per transitare davanti all’altra M Hybrid V8, quarta dopo una lunga rimonta. Nessuna possibilità reale di successo invece per gli altri marchi, rallentati da contatti e forature, che finieranno tutti doppiati.

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In GTD Pro risultava decisiva la prima sosta ai box, che premiava “Rexy” e Laurin Heinrich, al back-to-back sulla pista californiana. La Ferrari del DragonSpeed si deve accontentare del secondo posto, mentre la Lamborghini di Pfaff Motorsports, per l’occasione con una livrea speciale in onore dello sponsor principale, chiudeva in P4, grazie ad un grande effort da parte di Marco Mapelli ed Andrea Caldarelli, alle spalle della Corvette #3.

 

Pfaff

 

Nuova vittoria infne anche per Winward Racing in GTD. La Mercedes in pole del Korthoff Preston ha ceduto il comando della categoria all’ultima sosta, lasciando spazio a Phil Ellis, il quale è riuscito a contenere il ritorno di Jack Hawksworth e della Lexus #12 per la seconda vittoria stagionale dopo Sebring.

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Per l’AMG GT3 #32 nemmeno la soddisfazione del podio, grazie al sorpasso nel finale da parte di Daniel Serra su Seth Lucas. Fuori dai primi sia la Corvette del DXDT di Alec Udell, allorquando era in seconda posizione, a causa di un contatto ai box con la Ferrari di Triarsi Competizione, cosí come l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing, stabilmente in top five nelle fasi iniziali, vittima di un contatto con la Porsche di Elliott Skeer.

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In classifica generale, nella classe regina Nasr e Tandy conducono con 1490 punti contro i 1399 dei compagni di squadra. A seguire, già piuttosto staccati, i due equipaggi di BMW a quota 1210 e 1137. I campioni in carica di AO Racing dal canto loro stanno iniziando a prendere il largo in GTD Pro, con 1014 punti contro i 944 dell’equipaggio della Corvette #3 ed i 939 del solo Albert Costa. Discorso analogo per le GTD, dove il Winward conduce con 1372 punti contro i 1248 di Jack Hawksworth e Parker Thompson ed i 1166 dell’accoppiata del Wright Motorsports, sesti domenica al traguardo.

Il WeatherTech SportsCar Championship ritornerà il 31 maggio con la seconda showcase del 2025 a Detroit, protagoniste GTP e GTD Pro.

Piero Lonardo

Foto: Porsche, IMSA, Michelin Racing USA

L’ordine di arrivo di Laguna Seca

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WEC – Toyota celebra i 40 anni a Le Mans

Livrea celebrativa per i 40 anni di Toyota a Le Mans. La GR010-Hybrid #7 che correrà nelle mani di Mike Conway, Nyck de Vries e Kamui Kobayashi sarà ispirata a quella iconica della TS020, la mitica GT-One, che gareggiò sulla Sarthe nel biennio 1998-99.

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Per rappresentare il collegamento tra passato e presente, l’altra vettura iscritta per Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa manterrà invece gli attuali colori utilizzati nel WEC.

La prima partecipazione di Toyota alla classica della Sarthe risale al 1985, con la 85C. Da allora sono state ben 61 le vetture del Sol Levante a competere a Le Mans, guadagnando cinque vittorie, 18 podi e 8 pole position con 62 piloti di 16 nazionalità.

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Appuntamento in Place de la Republique a Le Mans il 6-7 giugno per ammirare dal vivo queste nuove colorazioni.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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IMSA – Dries Vanthoor batte quattro nelle qualifiche di Laguna Seca

Dries Vanthoor si dimostra il re delle qualifiche della stagione 2025 del WeatherTech SportsCar Championship centrando la pole position, la quarta consecutiva in altrettante gare, anche a Laguna Seca.

L’alfiere di BMW, al top anche nelle libere-2, questa volta ha però avuto la vita dura, in quanto sono soli 5 i millesimi che lo separano, col tempo di 1.12.854, Matt Campbell con la Porsche #6, e di 78 l’altra 963 Penske di Felipe Nasr.

Ricky Taylor si dimostra il migliore tra le Cadillac, piazzandosi davanti alla Acura di Tom Blomqvist e all’altra BMW, condotta da Sheldon Van der Linde, ma va notato che l’intero pacchetto delle undici GTP è racchiuso in appena 9 decimi.

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Giacomo Altoè regala la prima pole position al DragonSpeed. La Ferrari #81 ha concluso il turno dedicato alle GTD Pro col tempo di 1.20.608, precedendo sul filo di lana la BMW #48 del Paul Miller Racing di Dan Harper e la Corvette #3 di Alexander Sims. Va detto che le GT gestite da Pratt Miller erano state le regine delle libere.

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In GTD infine, primo sigillo da parte di Kenton Koch con la Mercedes del Korthoff Motorsports ed il tempo di 1.20.810. Anche qui distacchi minimi, con Alec Udell e la Corvette del DXDT Racing condivisa con Robert Wickens, distanziata di appena 9 millesimi.

La gara, della durata di 240’, partirà alle 15.10 PM ET (le 21.10 nostrane) di domenica. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: RLL, IMSA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Trionfo tricolore a Spa: doppietta Ferrari in Hypercar e successo in GT3

Meglio di cosí per i nostri colori non poteva andare: la Ferrari piazza una doppietta tra le Hypercar con la #51 di Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado davanti alla #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. In GT3, il successo della 296 VISTA AF Corse #21 di Alessio Rovera, Simon Mann e Francois Heriau si completa col terzo posto della #54 di Davide Rigon, Francesco Castellacci e Thomas Flohr.

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All’appello manca solo la gialla #83 di AF Corse, penalizzata da un problema al turbocompressore, comunque classificata ancorchè con 39 giri di ritardo, al top tra i privati.

Una vittoria sofferta, complicata soprattutto dal passo gara dell’Alpine #36, che è arrivata anche a prendere la testa della corsa, con le strategie a farla da padrone nelle fasi finali, e che ha chiuso al terzo posto.

Decisive infatti le ultime soste, con gli splash di Pier Guidi e Mick Schumacher, col pilota di Alessandria che riusciva ad uscire davanti all’altra 499P, che a propria volta manteneva un cuscino sugli inseguitori, capeggiati dalla Toyota #8 e dalle due Cadillac. Ben 14 comunque le Hypercar (anche una delle due Aston Martin Valkyrie!) che hanno terminato la gara nel giro dei vincitori, anche grazie alle tante neutralizzazioni.

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Degna di menzione la spettacolare lotta che ha visto protagonisti Pier Guidi e la BMW di Robin Frijns, con Schumacher a fare da interessato spettatore, all’inizio della sesta ora – alla fine la M Hybrid V8 ha ceduto le armi per problemi di freni – cosí come il rarissimo errore di posizionamento al pitstop delle due Toyota.

Fuori dai giochi per motivi diversi le due Peugeot, con la #93, a lungo nella top five, a chiudere in undicesima posizione, e la #94 out dopo una toccata con la BMW #20 (sí, sempre lei).

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Determinante la strategia anche nelle GT3, con le due 296 GT3 VISTA AF Corse a prendere il controllo virtuale della gara nello stint finale, nonostante l’insidia delle due Ford Mustang e della Mercedes #61 trascinata da Maxime Martin.

Quest’ultima è incappata in un’infrazione che l’ha tolta dalla lotta per il podio nel finale, lasciando via libera alle due Ford Mustang Proton, con la #77 dei nostri Giammarco Levorato e Stefano Gattuso a conquistare un meritatissimo secondo posto e la #88 in P4.

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Chiude la top five la Porsche del Manthey 1st Phorm vincitrice a Imola, a riprova che il Success Ballast non è necessariamente un fattore.

In classifica generale, l’equipaggio della Ferrari #51 conduce con 75 punti contro i 57 dei compagni di squadra ed i 39 della 499P di AF Corse. Migliore degli “altri” i vicecampioni della Toyota #8 a quota 37.

Tra i costruttori, dopo la terza vittoria in altrettante gare, le Rosse dominano a punteggio quasi pieno, 136 punti, contro i 71 di Toyota ed i 64 di BMW.

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Classifica più fluida tra le GT3, con la Corvette #33 di TF Sport ancora al comando nonostante il 13mo posto odierno, al comando contri i 40 dei vincitori odierni ed i 38 dell’equipaggio della Lexus #78. A seguire la line-up dell’altra 296.

L’appuntamento è per la 93ma edizione della 24 Ore di Le Mans, in programma il 14-15 giugno prossimi, preceduta come di consueto dal Pesage 6-7 giugno e dalla Journèe Test dell’8 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Spa

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WEC – La lotta Ferrari-Alpine premia le Rosse a due terzi di gara

L’inseguimento alla leadership da parte dell’Alpine è giunto a compimento grazie ad un undercut eseguito dal box della #36 a metà della terza ora di gara, permettendo a Jules Gounon, subentrato a Fred Makowiecki, autore di un triplo stint, di sorpassare Miguel Molina a gomme fredde per il comando di questa 6 Ore di Spa-Francorchamps.

Allo scadere della terza ora la gara viene nuovamente neutralizzata per permettere di recuperare la McLaren di Sean Gelael fermo all’uscita di Les Combes a seguito di un contatto ripetuto con la Mercedes #60, poi penalizzata con uno Stop&Go+30”.

Tra le GT3 era il momento delle Aston Martin, ma la Vantage #27 dello Heart of Racing veniva poi punita per un’infrazione tecnica (pressione pneumatici) e l’altra GT britannica si trovava presto in un mix complicato. Frattanto era tornata in pista la Ferrari 499P di AF Corse, ancorchè con un ritardo di 27 tornate.

Tutte le Hypercar optavano per una sosta in regime di Safety Car, a parte la Peugeot #93, che con Jean-Eric Vergne tentava la carta della strategia a sorpresa. Il successivo restart vedeva la Toyota #8 trovarsi davanti alle due Ferrari, che nel frattempo avevano scambiato le posizioni, ripristinando la #50 davanti alla #51, ma l’ostacolo della GR010-Hybrid veniva risolto con semplicità dalle due Rosse, come peraltro anche dalla BMW di Renè Rast e dall’altra 9X8. Al pit dell’ex-campione della Formula E, l’Alpine si ritrovava davanti.

Un’ulteriore McLaren nella ghiaia, questa volta Sebastien Baud a Stavelot, procurava l’ennesima Virtual SC/Safety Car della giornata. La procedura per una volta era relativamente rapida, anche perchè la GT britannica usciva coi propri mezzi dalla via di fuga.

L’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, responsabile del contatto, frattanto si bloccava all’entrata della pitlane con la posteriore sinistra ko. Fortunatamente la Vantage #10 riusciva a disimpegnarsi, evitando un’ulteriore problema per i marshalls.

Alessandro Pier Guidi, grazie ad un pistop fuel only, ristabiliva la leadership assoluta per le Rosse, seguito da Antonio Fuoco e da Mick Schumacher, ora al volante dell’Alpine #36.

Nelle GT3, con una classifica modificata anche da una pioggia di sanzioni, compresa anche la Ford #77, la Ferrari #21 e la Lexus #78, quest’ultima uscita dalla pitlane insieme alla Corvette #81 col semaforo rosso, è ora il momento di Riccardo Pera sulla Porsche del Manthey 1st Phorm vincitrice a Imola sulla Ford Mustang di Dennis Olsen, sulla BMW di Valentino Rossi, momentaneo P3 nonostante una precedente penalità, e sulla Ferrari di Davide Rigon.

Piero Lonardo

Foto: Giulio Villa

La classifica dopo quattro ore di gara

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WEC – A Spa, un’Alpine insidia le Ferrari ufficiali nelle prime fasi di gara

Cieli tersi e grande cornice di pubblico sul circuito di Spa per la 6 Ore, terzo atto del FIA WEC 2025. Al via le tre Ferrari con Nicklas Nielsen, Phil Hanson e James Calado al volante scattano bene con la #51 ad accodarsi alla LMH in pole. Will Stevens poco dietro perdeva tre posizioni con la sua Cadillac e al termine della prima tornata anche l’altra LMDh di Jota con Sebastien Bourdais protagonista di un contatto che faceva girare l’incolpevole Julien Andlauer sulla Porsche #5 a Les Combes.

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Tra le GT3, Subito le due Ford Mustang Proton si portavano dietro la Lexus in pole, con Arnold Robin alla guida, sull’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, imitate qualche giro dopo anche da Francois Heriau con la migliore delle Ferrari VISTA AF Corse per la quarta posizione. L’altra 296 GT3 invece si toccava con la Porsche di Ryan Hardwick, incorrendo in una penalità di 10” da scontare alla prima sosta

Presto si è palesata una vera minaccia per le Rosse nelle fattezze dell’Alpine #36, che con Fred Makowiecki si faceva largo fino alla gialla 499P di AF Corse e alla mezz’ora si installava addirittura alle spalle del danese di Ferrari. Purtroppo la #83 era costretta ad una sosta per un problema ad uno dei turbocompressori che si rivelava definitivo. Out anche la Porsche 963 Proton, fermo a Les Combes, a scatenare la prima Full Course Yellow della giornata.

La gara veniva neutralizzata dopo circa 75’ per due problematiche pressochè contemporanee che investivano la Lexus di Petru Umbrarescu, fermo a lato dell’uscita del Kemmel, e Yasser Shahin, toccato duro da una Ferrari, ed insabbiato all’esterno della Source con una sospensione ko.

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La procedura di Virtual Safety Car e Safety Car con successivo passaround si protraeva sino a quasi il termine della seconda ora.

Al restart Miguel Molina, subentrato a Nielsen, conduce su Makowiecki, Antonio Giovinazzi e la Peugeot di Paul di Resta. P7 per la migliore delle Toyota con Mike Conway, mentre la #8 ha scontato una foratura. In GT3, Stefano Gattuso con la Ford Proton #88 si è avvantaggiato momentaneamente delle strategie e conduce su Heriau e sulla BMW #46, risalita sino alla terza piazza con Ahmad al Harthy. La Vantage #10 frattanto è scivolata in fondo alla classifica a causa di un drive through per unsafe release.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo un’ora di gara

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WEC – Ferrari non perdona a Spa: è tris in Hyperpole. Lexus, prima pole in GT3

Antonio Fuoco guida la carica delle Ferrari nelle qualifiche di Spa, precedendo nella Hyperpole la gialla 499P #83 di Robert Kubica – unici due a scendere sotto i due minuti – di oltre 3 decimi, e la #51 di Antonio Giovinazzi di sei, col best lap di 1.59.617.

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Nel primo turno era stato sempre il calabrese , che regala la terza partenza al palo alle LMH del Cavallino, a svettare sulla Peugeot #93 di Jean-Eric Vergne, ma è l’altra 9X8 la prima degli “altri” grazie a Stoffel Vandoorne. Terza fila per la Cadillac #12 di Alex Lynn e l’Alpine di Mick Schumacher.

Fuori dai primi dieci ovviamente le Aston Martin Valkyrie, ma anche entrambe le Toyota, tutte e tre le Porsche, ed anche la BMW #15 di Raffaele Marciello, fuori per appena 23 millesimi.

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Prima pole position invece per la Lexus. Arnold Robin ha piazzato la RC F GT3 #78 all’interno delle prime dieci nella fase iniziale, capeggiata da Francois Heriau sulla Ferrari VISTA AF Corse #21 di misura sulla Porsche Manthey 1stPhorm vincitrice ad Imola di Ryan Hardwick e sull’altra Lexus di Petru Umbrarescu, mentre Finn Gerhsitz ha chiuso i giochi nella Hyperpole, precedendo col tempo di 2.17.732, Eduardo Barrichello e l’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman di oltre 2 decimi.

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La migliore delle 296 GT3 partirà dalla quinta piazzola grazie a Francesco Castellacci, preceduta da entrambe le Ford Mustang, mentre Simon Mann ha piazzato l’altra Ferrari in settima posizione dietro l’altra Vantage dello Heart of Racing. Non è riuscito infine a Valentino Rossi di ripetere il risultato di Imola in qualifica, mentre la Lexus #87 non ha segnato giri validi. Fuori dalla Hyperpole infine entrambe le Corvette, le McLaren e le Mercedes.

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Domani la 6 Ore di Spa-Francorchamps prenderà il via alle ore 14.00. Diretta sui canali SkySport e sulla WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Alla scoperta della strategia Ferrari per Spa

Come di consueto Ferrari ci ha accolto nel suo quartiere generale per scambiare quattro chiacchiere prima dell’azione in pista a Spa.

Iniziamo con Nicklas Nielsen, pilota della 499P #50:

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Nicklas, ormai ogni giorno un po’ più italiano…. Iniziamo con Imola. Gara difficile, complicata, ma il ritmo, soprattutto nell’ultima parte, era davvero molto veloce. Cosa puoi dirci dell’intera gara? Come è andata?

“Per noi la gara era ovviamente un po’ compromessa dopo le qualifiche, ma sapevamo di avere una macchina forte. Lavoriamo molto anche nelle prove libere in funzione della gara. Quindi, sapevamo che saremmo stati forti, ma sapevamo anche che sarebbe stata dura. Quindi, sì, ho fatto qualche sorpasso, e abbiamo giocato un po’ anche sulla forza.”

“Quindi siamo riusciti a tornare in sesta posizione e ovviamente con le due safety car a un certo punto la nostra strategia è stata un po’ rovinata, ma in ogni caso eravamo ancora in lizza per la quarta posizion, che alla fine sarebbe stato un ottimo risultato, considerando che partivamo ultimi. Poi alla fine della gara abbiamo avuto il contatto con la Toyota che ci ha forato la gomma e in pratica la gara era finita”.

Per quanto ne sappiamo la Ferrari non ha testato qui: come avete preparato la gara?

“Questa di solito è una pista abbastanza adatta alla nostra macchina, poi ovviamente abbiamo i dati dell’anno scorso e dell’anno prima ancora. So che alcune altre squadre sono state qui a testare, ma a Imola è stato lo stesso per noi, non abbiamo provato, quindi non sono troppo preoccupato di essere dietro perché non abbiamo provato.”

Secondo te ci sono squadre che si stanno nascondendo?

“Probabilmente sí, ma noi manteniamo la stessa filosofia degli anni precedenti. Siamo qui per vincere e  non è veniamo qui per rilassarci prima di Le Mans.”

Proseguiamo con James Calado, reduce dalla vittoria di Imola con la #51

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Buongiorno, James. Felice di essere qui? Sensazioni dopo la vittoria di Imola?

“Sí, una volta tanto c’è un meteo bellissimo. A Imola è stata una bella gara, e abbiamo eseguito tutto molto bene. La macchina era ben bilanciata e siamo riusciti a controllare bene la gara.”

Pensi che qui la macchina sarà competitiva come lo scorso anno?

“Beh, mi piacerebbe sperarlo perché la macchina è stata davvero forte. I ragazzi hanno lavorato duramente per cercare di migliorare l’assetto della vettura e penso che abbia fatto la differenza nel modo in cui la macchina reagisce. Imola è un po’ diversa perché è più corta, vi sembrerà strano ma questa pista è un po’ più simile al Qatar in termini di energia e curve ad alta velocità. Vedremo, anche in funzione del nuovo asfalto”

Quale pensi sia il vantaggio principale della Ferrari rispetto alle altre vetture al momento?

“Non direi che ci sia un grande vantaggio. Penso che tutti siano abbastanza vicini, ma per quanto riguarda il modo in cui affrontiamo la gara, la durata, la gestione del tempo e il modo in cui comunichiamo come squadra, tutto è sicuramente migliorato e si vede.”

La settimana scorsa un grande ritorno in ELMS..

“Sí, purtroppo è andata cosí cosí, ho guidato solo un po’ alla fine. Abbiamo perso un paio di giri nella prima ora ma è stato bello tornare alla GT. È così diversa da come la ricordavo. Ricordo i tempi della GTE, dove l’auto era fantastica da guidare, ma la GT3 non è più la stessa, ma è comunque un weekend diverso e più rilassante di questo.”

Hai in programma altre gare in GT3?

“Penso di tornare proprio qui a Spa con l’ELMS perché c’è un conflitto tra Daniel Serra con la stock car Brasil. Purtroppo le GT3 sono auto progettate per il gentleman, con l’ABS, e non è stato facile per me adattarmi, ma è comunque molto divertente.”

Senti una pressione particolare ora che siete in testa sia nel campionato costruttori che in quello piloti?

“No, zero. Ogni gara è una gara e alla fine vedi se vinci o se perdi. Semplice.

Proseguiamo con Battistino Pregliasco, Team Manager Ferrari – AF Corse

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Pensi sarà uno svantaggio non aver fatto test sul nuovo asfalto qui a Spa?

“Certo, il nuovo asfalto sarà un piccolo punto interrogativo, ma onestamente non credo che creerà un grosso svantaggio. So che altri team hanno fatto test, ma vedremo. Per fortuna ci sono condizioni di asciutto e la temperatura è nella media che ci aspettavamo”.

“Ovviamente non abbiamo a disposizione i dati degli altri concorrenti, anche se il partner è sempre Michelin, ma penso sia abbastanza corretto non condividano i dati degli altri concorrenti. Se non lo facessero, saremmo molto delusi anche noi.”

“Ti mette un po’ di pressione in più per questa gara e sicuramente per Le Mans. Ma la pressione è sempre sulle nostre spalle perché questo campionato sta diventando sempre più complicato, sempre più impegnativo, e la competizione tra noi e tutti gli altri sta crescendo molto velocemente. Hai visto a Imola? A un certo punto c’era una Toyota un po’ più in difficoltà e subito si sono fatte avanti le Alpine e le BMW. Quindi siamo molto, molto vicini e ora sono i piccoli dettagli a fare la differenza.”

“Vedi Imola lo scorso anno? A volte è facile puntare il dito contro una decisione, ma spesso non tutti sanno cosa c’è dietro. E a volte, se vuoi avere successo, magari con una, due o tre vetture contemporaneamente, devi prendere una sola decisione, e magari è quella sbagliata. Penso che possiamo finalmente dimenticarci di Imola 2024; abbiamo ottenuto un ottimo risultato in Qatar e credo che confermeremo le prestazioni dell’ultima gara”

Una domanda che ti volevo fare da tempo: cosa ne pensi del punteggio doppio di Le Mans?

“Guarda, ne abbiamo discusso con l’ACO e con la FIA molti anni fa e tutti noi, costruttori e team, eravamo d’accordo su questo e sul fatto che se non si rispetta lo stile endurance dell’ACO, se non si taglia il traguardo e si ottiene il controllo della bandiera a scacchi, si hanno zero punti. E questo è anche il fascino di Le Mans.”

“Voglio dire, abbiamo perso la Toyota, abbiamo perso Le Mans all’ultimo giro. Abbiamo perso Le Mans con Rigon all’ultimo giro. Ed è proprio questo il fascino di questa gara: puoi perdere tutto all’ultimo minuto. Quindi fino agli ultimi chilometri urli e hai molta paura di perdere la gara. E questo è qualcosa di speciale”

“Poi lo sforzo e l’importanza della gara sono piuttosto elevati. Quindi penso che non si possa paragonare a una gara di 6 ore, quindi lo accettiamo tutti e quindi penso che vada bene. È nello spirito dell’endurance, mi piace.”

Last but not least, Mauro Barbieri, GT Endurance Racing performance engineer

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Ovviamente sapete che altri contender si lamentano. Uno in particolare si è lamentato molto ai nostri microfoni.. Pensate davvero che siano così lontani da voi?

“Questa è una domanda difficile perché in generale non mi piace parlare degli altri. Tutto quello che posso dire è che penso che sappiano quello che stanno facendo e se le prestazioni che mostrano sono quelle reali o se si stanno nascondendo per qualsiasi motivo, lo sanno solo loro.”

Allora ti pongo un’altra domanda, magari meno critica: pensi che sia possibile nascondersi a un livello così alto dopo due gare?

“Sai, alla fine la risposta più semplice sarebbe che ci sono degli esseri umani alla guida della macchina, non delle macchine, e una volta seduti a bordo e che corrono sul giro, possono fare quello che vogliono. Sta a loro spingere al limite o gestire le prestazioni. Quindi, sicuramente, ci sono diversi modi per farlo senza entrare nei dettagli tecnici, nelle impostazioni o altro, ma con questo non voglio dire che qualcuno lo stia facendo.”

“Come costruttori abbiamo cercato di migliorare l’analisi delle prestazioni insieme alla FIA durante l’inverno, ma alla fine ci sono comunque alcune aree che non si possono quantificare correttamente o per le quali non si ha modo di oggettivare se succede qualcosa di strano, diciamo cosí.

E quindi alla fine rimane sempre l’opportunità di gestire le prestazioni a seconda del proprio obiettivo. Ma come ho detto, non voglio entrare in questa discussione e puntare il dito contro questo o quell’altro. Abbiamo un comitato di regolamentazione regolare di cui ci fidiamo al massimo livello.”

“Noi confidiamo nel loro lavoro e speriamo solo che il campionato continui a crescere come sta facendo in questi anni, non solo in termini di concorrenti e partecipanti, ma anche in termini di spettacolo e di preparazione di tutte le auto per avere davvero i minimi dettagli che fanno la differenza, perché alla fine la sfida più dura è la più grande”.

Sappiamo invece per certo che la filosofia Ferrari invece è di non togliere mai il piede..

“Si, posso assolutamente garantire che per il nostro marchio e per la nostra mentalità noi corriamo sermpre per vincere. Noi non ci tiriamo mai indietro e vogliamo vincere il maggior numero possibile di gare, sperando di portare finalmente a casa il campionato quest’anno.”

“Fare il threepeat a Le Mans sarebbe un sogno, invece penso che per i nostri concorrenti vincere lí stia diventando quasi un’ossessione. Questo dalla mia prospettiva. Noi ci stiamo godendo l’esperienza come abbiamo sempre fatto finora, dando tutto ciò che abbiamo e cercando di vincere ancora una volta, di scrivere un’altra pagina di storia per questo marchio e, naturalmente, di realizzare i nostri sogni, perché alla fine tutti noi che lavoriamo a questo progetto sogniamo di vincere ogni anno.”

“Al momento ci sono almeno cinque marchi che stanno competendo ai vertici, e altri stanno arrivando e stanno cercando di accumulare esperienza per migliorare il pacchetto, e sicuramente ci arriveranno prima o poi e colmeranno il divario.”

Interviste raccolte da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Giulio Villa, Piero Lonardo

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WEC – Ferrari al meglio nel preparare le qualifiche di Spa

L’ultima ora a disposizione per definire gli assetti della 6 Ore di Spa-Francorchamps ha rinvigorito i maggiori favoriti della vigilia. Antonio Fuoco ha presto fissato il limite in una sessione senza interruzioni con 2.00.596, quasi un secondo in meno della prestazione della Porsche #6 di ieri pomeriggio.

A ruota della Ferrari #50 resuscitano le Cadillac, grazie a Earl Bamber ed Alex Lynn, a 2 decimi dal calabrese e davanti a Robert Kubica, P4 a 6 decimi con la 499P AF Corse. Bene anche le Toyota, che piazzano entrambe le vetture fra i primi sette, con distacchi intorno al secondo insieme alla migliore delle Peugeot, mentre al contrario spariscono nuovamente le Porsche Penske.

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Simon Mann dal canto suo ha issato in alto tra le GT3 la Ferrari 296 #21 di VISTA AF Corse col tempo di 2.17.831, lasciando ad oltre 3 decimi Giammarco Levorato con la Ford Mustang #88 di Proton Competition e a mezzo secondo la Lexus di Clemens Schmid.

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Da segnalare il misunderstanding  negli ultimi minuti che poteva costare caro tra la BMW M4 GT3 di Ahmad Al Harthy e la Ferrari di Alessandro Pier Guidi all’Eau Rouge. Le due vetture si sono anche toccate ma fortunatamente il pilota arabo è riuscito ad evitare il contatto il peggio, nonostante un vistoso lungo.

Tutto pronto per le qualifiche, visibili sulla WEC TV, a partire alle 14.40.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa

I risultati delle Libere 3

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WEC – Spa: la Porsche finalmente si mostra nelle libere 2. Giovinazzi big crash ma pilota ok

Sessione travagliatissima questa delle libere 2 della 6 Ore di Spa-Francorchamps. Tre bandiere rosse hanno spezzettato i 90’ a disposizione. Immediatamente un violento impatto all’entrata del Raidillon per la Ferrari di Antonio Giovinazzi, uscito illeso dallo spettacolare botto della 499P #51.

Dopo una lunga sosta per sistemare le protezioni, è stata la volta dell’Alpine #35 di Charles Milesi, fuori a Fagnes, toccata dall’altra A424 a fare uscire le bandiere gialle; a seguire la seconda red flag per la Mercedes del deb Stephen Grove, out sempre al Raidillon, poi ancora interruzione l’Aston Martin Valkyrie #007, fuori a Pouhon, appena dopo la notizia che la sessione sarebbe stata prorogata.

Alla fine davanti a tutti è finita la Porsche di Kevin Estre, che ha abbassato sensibilmente il limite segnato al mattino da Antonio Fuoco con 2.01.475. Il pilota calabrese di Ferrari, pure lui a contatto delle barriere nel finale, ha comunque segnato la seconda prestazione a 91 millesimi dalla 963 #6.

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Più lontane la BMW di Robin Frijns e la Cadillac di Alex Lynn, entro il mezzo secondo dal battistrada, e terza fila virtuale per l’altra Porsche Penske e la Ferrari AF Corse.

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Scende il limite anche delle GT3 grazie a Zach Robichon, che ha portato l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing al top col tempo di 2.18.326, a precedere di appena 52 millesimi l’inesorabile Lexus di turno, stavolta la #87 di Clemens Schmid.

Ancora in top three una Ferrari VISTA AF Corse, stavolta quella di Davide Rigon, a precedere Eduardo Barrichello con l’altra Vantage schierata da Racing Spirit of Leman e Dennis Olsen con la Ford Mustang Proton #88.

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Sono otto le vetture racchiuse nel classico secondo; fuori da questo gruppetto di elite, che comprende anche la BMW di Valentino Rossi, l’altra Ferrari e l’altra Lexus, entrambe le Mercedes, Porsche, Corvette e McLaren, con la 720S Evo #59, gravata ricordiamo da 18 kg di Success Handicap (come altre auto che gli sono finite davanti peraltro), a ben 3” dal battistrada.

Domani il programma prosegue con la terza ed ultima sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.00 e alle 14.40. Queste ultime saranno fruibili sul servizio WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

Endurance, Italian Style