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WEC – Giuliano Salvi: delusi e sorpresi dalla gestione del contatto, ma punti preziosi per il campionato

Al termine della Lone Star Le Mans, Giuliano Salvi, Head of Ferrari Endurance Race Cars – Race & Test Operations ci ha raccontato le proprie impressioni riguardo la gara appena conclusa.

Quali sono le sensazioni al termine della gara? Specie riguardo al contatto fra Pier Guidi ed Estre…

“Onestamente siamo un po’ delusi e un po’ sorpresi da quello che è successo in termini di gestione della situazione, anche guardando gli onboard della Safety Car al restart, che non siano stati presi provvedimenti. In ogni caso la macchina è andata forte anche in queste condizioni e alla fine abbiamo visto una gara vecchio stile sotto la pioggia, cosa che purtroppo non vediamo in altre categorie.”

“I piloti hanno faticato molto, le condizioni in alcune fasi erano quasi estreme. Tra l’altro le previsioni del meteo erano veramente complicate: a volte abbiamo ricevuto indicazioni di una riduzione dell’intensità della poggia e subito dopo un aumento. Inizialmente la pioggia sarebbe dovuta terminare subito, in realtà non è andata così”.

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Riguardo la vostra gestione della gara..

“Nessun pilota ha commesso errori e tutti si sono adattati alla perfezione alla condizione complicata. La strategia è stata buona e siamo arrivati vicino al tempo ideale per il cambio gomme; pensavamo che il nostro crossover fosse 2.04 quando giravamo in 2.05 o 2.06. Non siamo però mai arrivati completamente all’obiettivo. La situazione era differente da quanto avevamo sperimentato in qualifica. In quella situazione il timing era perfetto per il cambio, ma era su una pista calda. In gara la BMW #15 ha provato le slick, ma non riuscivano a farcela perché non avevano grip e infatti hanno deciso di tornare indietro sulla loro decisione dopo appena due giri”.

“Il punto critico è arrivato nella fase in cui ha smesso di piovere ed abbiamo deciso di seguire il degrado della gomma. Una volta che aspetti così tanto non ha senso, ed eravamo anche preoccupati che qualcuno passasse alle medie e fosse enormemente più rapido. Se si fosse verificata questa situazione, i tempi si sarebbero abbassati sotto i due minuti ed in tre giri si può immediatamente recuperare il tempo impiegato per scaldare gli pneumatici, in ogni caso è stato un po’ complicato, ma siamo riusciti a gestirla bene”.

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Tornando al contatto con la Porsche #6, è stato leggero, ma sufficiente per la foratura…

“Il nostro ingegnere di pista ha comunicato a Pier Guidi di stare più all’interno perché sembrava che ci fosse più grip rispetto all’esterno più scivoloso. Quindi Ale ha preso una traiettoria molto interna in fase di ripartenza ed ha cercato di chiudere la traiettoria: così facendo si è toccato con la Porsche. Il contatto è stato leggero, ma è stato sufficiente per non avere una buona accelerazione verso la prima frenata. Quanto accaduto alla prima frenata, il contatto che ha provocato la foratura,  credo sia stato un incidente di gara, una conseguenza di quanto accaduto precedentemente. In una ripartenza normale dalla Safety Car non dovresti avere la possibilità di compiere certe operazioni, il leader dovrebbe semplicemente iniziare la procedura e gli altri adattarsi ai suoi movimenti”.

Per chiarire il concetto, il ‘racing incident’ è il contatto alla prima curva, giusto?

“Si, in curva 1, mentre la ripartenza è stata ‘non convenzionale’. La decisione è stata in ogni caso presa e ne prendiamo atto”

A fine gara la Ferrari #51 aveva il 7% di energia, avete deciso di non rischiare con Alessandro nel finale? 

“Si, non abbiamo preso rischi e siamo andati avanti cosí fino all’arrivo”.

La Ferrari è stata veloce ad inizio ed a fine gara, Porsche nella parte centrale. Sei d’accordo?

“Si, dipende da come imposti la macchina e da come gestisci la pressione delle gomme. Se ti sposti velocemente da una finestra dall’altra in termini di temperature è normale avere un calo ad un certo punto. Certamente è stato un peccato il contatto, perchè probabilmente avremmo tenuto la posizione fino alla fine. Penso che sia l’unico rammarico oggi per la Ferrari.”

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La #50 è stata mai in lizza concretamente per il successo ?

“Eravamo un po’ più indietro per tutta la gara, soprattutto all’inizio con Nielsen, ma in generale siamo stati molto competitivi e non siamo andati lontani dal successo sia con la #50 e con la #51. Il recupero in ogni caso è stato buono ed abbiamo ottenuti altri punti importanti per il campionato, anche se chiaramente c’è un po’ di delusione per il risultato”.

Per il campionato in ogni caso tutto bene..

“Cadillac era molto veloce e forse la più competitiva qui al COTA sin dalle prove libere. La fortuna non li ha aiutato molto in gara e peraltro sono dovuti partire dal fondo per gli errori commessi in qualifica, ma sapevamo che sarebbero rientrati. Per il campionato il risultato va benissimo, ma quando conduci a lungo la gara è sempre un peccato. In gara non è stato facile, avete visto tutti i tanti testacoda e quanto era difficile sbagliare. Pensiamo ora al Fuji sperando di fare un lavoro migliore”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo ed elaborata da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Al COTA successi di Porsche Penske e United Autosports

Prima vittoria Porsche nel FIA WEC 2025 con la 963 #6 di Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Matt Campbell. Una gara complicata causa un meteo che improvvisamente ha virato a pioggia dal Golfo del Messico, resa ancora più difficile da una serie di decisioni opinabili da parte della direzione gara.

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La partenza dietro Safety Car, stante la pista bagnata con tratti realmente insidiosi quali curva 2 e la parte finale del circuito, era auspicabile, anche se poco prima le Mustang del Challenge IMSA avevano disputato una gara regolare.

Problema, la Safety Car è rimasta in pista per un’ora prima che venisse chiamata una quantomai propizia Red Flag. Nel frattempo alcuni equipaggi avevano effettuato soste ai box, e allora il buon Eduardo Freitas cosa si inventa? Di ripristinare le posizioni precedenti, ma solo per le Hypercar.

Si riparte cosí dopo 100’ con la Ferrari AF Corse #83 al comando seguita dalla #51, dalla Porsche #6 e l’altra 499P #50. Tra le LM GT3 la McLaren #95 di United Autosports precede l’Aston Martin dello Heart of Racing e la Corvette #81.

Non si fa tempo a ripartire che un doppio aquaplaning manda fuori strada l’Alpine #36 e l’Aston Martin Valkyrie #009, ed è ancora Safety Car. Il regime di corsa libera, sotto una pioggia battente di intensità nettamente superiore a quella della partenza, resiste ancora una mezz’oretta, fino a che la Toyota #7 di Josè Maria Lopez non termina nelle gomme.

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Ed arriviamo cosí, tra Virtual Safety Car e passaround, a due terzi abbondanti di gara. Davanti ora c’è Alessandro Pier Guidi, a causa dell’improvvido rallentamento al pit della gialla #83. La vera gara inizia qui, con Kevin Estre che al restart attacca la Ferrari #51, toccandola in un paio di occasioni prima di averne la meglio. Pier Guidi è costretto ai box per una foratura derivante dai contatti con la Porsche, che incredibilmente non viene sanzionata.

Tra le GT3, le due Ford sono tornate a marciare come in qualifica e Ben Tuck precede ora la McLaren di Marino Sato e la Porsche Manthey di Richard Lietz, ma sulla Ferrari VIST AF Corse #54 è salito nel frattempo Davide Rigon.

Mentre Sato e Tuck non si risparmiano sportellate, il vicentino scala posizioni su posizioni, arrivando fino alle spalle dei battistrada, anche grazie all’ennesima Safety Car di giornata chiamata in causa dalla Lexus #87, nelle barriere in curva 19.

Ancora una volta la green flag dura un amen, perchè vanno a contatto Dennis Olsen, ora sulla Ford Mustang #88 e la Mercedes Iron Lynx di Hodenius in curva 7. L’olandese ha la peggio e come per magia siamo arrivati ad un’ora dalla bandiera a scacchi.

La perturbazione frattanto ha smesso di complicare la vita a team e piloti, e pertanto si prevede uno shootout al cardiopalma. In ballo ci sono anche le energie residue dei vari contender, che nelle battute finali sono costretti uno per uno a precipitarsi ai box per uno splash.

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Alla fine della fiera Kevin Estre, sempre sulle wet nonostante la pista ormai quasi asciutta, riuscirà a contenere l’assalto finale di Miguel Molina con la Ferrari #50, mentre l’ultima sosta precauzionale della #51 permette un podio assolutamente insperato alla vigilia alla Peugeot #94 di Malthe Jakobsen, Loic Duval e Stoffel Vandoorne, seguita dalla gemella #93, ricordiamo partita dal fondo dello schieramento delle Hypercar. La gialla AF Corse #83, nonostante una chiamata ai box per una sospetta foratura rivelatasi poi non tale (astenersi malpensanti) chiude in P7.

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L’ennesimo fattaccio del giorno si consuma però ai danni della Ferrari #54, prima sul traguardo, ma poi penalizzata a babbo deceduto di 5” per il contatto che ha permesso a Rigon di issarsi al comando delle LM GT3 ai danni della Ford di Tuck. La 296 GT3 viene quindi sostituita sul gradino alto del podio dalla McLaren #95 di United Autosports di Sato, Gelael e Leung, e viene classificata terza alle spalle della BMW #46 del nostro Valentino Rossi.

In classifica generale, l’equipaggio della Ferrari #51 mantiene la leadership con 115 punti contro i 100 della #83 AF Corse, che conquista il titolo privati con due gare di anticipo, mentre i vincitori odierni salgono al terzo posto con 79 punti contro i 75 di Antonio Fuoco e C. Tra le LM GT3, la Porsche di Manthey 1st Phorm, quest’oggi settima al traguardo, continua a condurre con 95 punti contro i 76 della Ferrari #21 di VISTA AF Corse ed i 66 dell’equipaggio della Corvette TF Sport #33, oggi ritiratasi.

Il World Endurance Championship tornerà fra tre settimane al Fuji per il penultimo atto del 2025.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della Lone Star Le Mans

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WEC – Kubica trascina la Ferrari AF Corse nelle qualifiche al COTA. Levorato, dall’esclusione alla pole in GT3

Orgoglio italiano nelle qualifiche della Lone Star Le Mans, sesto appuntamento del FIA WEC 2025. Robert Kubica regala la prima pole position ad AF Corse, chiudendo la Hyperpole col tempo di 1.57.655, solo 96 millesimi meglio di Antonio Giovinazzi, polesitter qui lo scorso anno con la 499P #51.

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Il polacco aveva chiuso il primo segmento, caratterizzato da condizioni miste della pista, alle spalle di Nico Varrone e la Porsche Proton, in un inaspettato duello fra privati. Le due Cadillac e la Toyota #7 hanno tentato il tutto per tutto con le wet senza però approdare alla Hyperpole.

Una seconda fila alquanto inaspettata, possibilmente frutto anche dell’odierno meteo ballerino, vedrà domani la Peugeot #93 di Jean-Eric Vergne e la Porsche #6 di Kevin Estre, a precedere la terza 499P di Nicklas Nielsen e la Porsche Proton. Speranze parzialmente deluse in casa BMW, con Dries Vanthoor protagonista di un lungo, fortunatamente senza conseguenze, e Aston Martin che piazza una delle sue Valkyrie in top ten.

UPDATE: La Peugeot #93 ha perso la terza posizione guadagnata in qualifica per non avere rispettato le indicazioni della direzione gara, che con bandiera nera e arancio invocava l’accensione della luce posteriore prevista in caso di pioggia. La 9X8 domani partirà quindi dal fondo dello schieramento delle Hypercar.

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Dalle stalle alle stelle invece per Giammarco Levorato e la Ford di Proton Competition. La Mustang #88 è stata ripescata a seguito della squalifica della Lexus #87, rea di essere transitata due volte sotto la bandiera a scacchi, guadagnando la prima Hyperpole per il marchio dell’Ovale tra le LM GT3.

Il pilota veneto, che ha preso il volante dopo Stefano Gattuso, ha battuto il compagno di squadra Ben Tuck per appena 18 millesimi col tempo di 2.07.645.

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Valentino Rossi ha portato la BMW #46 in seconda fila dopo che le due M4 GT3, fin qui apparentemente ben poco performanti, hanno dominato la prima parte delle qualifiche con Yasser Shahin ed Ahmad Al Harthy. Il Dottore avrà a fianco la migliore delle due McLaren di United Autosports, la #95 di Sean Gelael.

Fuori dalla Hyperpole entrambe le Ferrari VISTA AF Corse, mentre l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing, in pole qui lo scorso anno, non ha fatto meglio del decimo tempo.

La partenza della Lone Star Le Mans è prevista per le 13.00 locali di domenica, le 20.00. Diretta in streaming sulla WEC TV ed in tv sui canali SkySport ed Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – E’ uno-due Ferrari al COTA in attesa delle qualifiche

Ferrari piazza un uno-due nelle ultime libere della Lone Star Le Mans. Robert Kubica ha segnato la migliore prestazione di giornata con 1.51.967 con la gialla 499P AF corse, precedendo l’altra vettura ufficiale di Nicklas Nielsen di quasi 2 decimi. P5 inoltre per Antonio Giovinazzi con la #51.

Il clima odierno, cielo coperto e temperature più accettabili, con anche qualche accenno di pioggia, non ha rallentato le Aston Martin Valkyrie, per qualche attimo anche al top della graduatoria, con Harry Tincknell che alla fine si piazza in sesta posizione a poco più di 4 decimi dal battistrada.

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Risorgono anche le Cadillac, soprattutto la #38 di Earl Bamber, quarta, ma soprattutto tornano ad impressionare le Alpine, che chiudono entrambe in top ten con l’highlight di Charles Milesi e la A424 #35 autore della terza prestazione, a riprova comunque – l’indemoniato Kubica a parte – di un sostanziale livellamento dei valori in campo, escluse forse le Peugeot, che fin qui hanno sempre faticato.

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Un finale in crescendo permette a Ben Barker e la Ford Mustang Proton #77 di scavalcare la Lexus di Clemens Schmid e guidare la classifica delle LM GT3, migliorando di oltre mezzo secondo col tempo di 2.05.947, il record del weekend.

A Maxime Martin e alla Mercedes #61 di Iron Lynx la terza prestazione del turno, a precedere le due Ferrari VISTA AF Corse di Davide Rigon e Simon Mann.

Ancora problemi per la Corvette #81, protagonista dell’unica Full Course Yellow di giornata, nonostante almeno un paio di altre escursioni nella temibile curva 6.

Appuntamento per le qualifiche, alle 15.00 locali, le 22.00 italiane. Diretta streaming sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Van der Linde e la BMW lasciano a mezzo secondo Giovinazzi nelle Libere-2 del COTA

BMW in evidenza nel secondo turno di libere al Circuit Of The Americas. Sheldon van der Linde ha presto piazzato la zampata che vale il best lap di giornata di 1.51.946, abbassando di 1”6 il limite segnato al mattino da Will Stevens con la Cadillac, nonostante temperature tropicali.

Alle spalle della M Hybrid V8 #15 il polesitter 2024, Antonio Giovinazzi, con la Ferrari #51, a mezzo secondo.

_PL55170Entrambe le altre 499P comunque terminano in top ten, con la #83 in P5 e la #50 in P8 grazie agli effort di Robert Kubica e Nicklas Nielsen. Prosegue frattanto il buon momento delle Aston Martin Valkyrie, che occupano la terza e la settima posizione nella lista dei tempi.

Sorpresa della sessione le due Porsche Penske, che miracolosamente si ricordano di essere campioni in carica piloti, e chiudono con la quarta e la sesta prestazione, mentre rientrano nei ranghi Cadillac ed Alpine.

Relativamente al costruttore francese, si parla molto di un avvicinamento ad Antonio Felix Da Costa in chiave 2026, ma anche Peugeot potrebbe, almeno stando alle indiscrezioni riportate da un noto sito britannico, siglare un deciso colpo di mercato, oltre alle acquisizioni già note di Theo Pourchaire e Nick Cassidy.

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Più combattuta invece la lotta per il primato tra le LM GT3, lotta che alla fine ha visto premiare Sean Gelael e la McLaren 720S #95 di United Autosports col tempo di 2.06.545.

Anche in questo caso una prestazione migliore, anche se in questo caso solo di mezzo secondo, rispetto al mattino, davanti a Rahel Frey con la Porsche delle Iron Dames e alla Ford Mustang Proton #88 di Giammarco Levorato.

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Rispetto alle travagliate prime libere, da segnalare solamente una Full Course Yellow per permettere alla Ferrari VISTA AF Corse #54 di riprendere la marcia nel settore centrale, ed una red flag finale che ha visto protagonista ancora una volta la Corvette #81, in testacoda sui proprio fluidi a causa di un tubo dell’acqua disconnesso.

Non ha preso parte infine alla sessione l’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman, protagonista di un’uscita di strada nel corso delle Libere-1.

Domani si prosegue con la terza ed ultima sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.00 ed alle 15.00 locali, vale a dire le 18.00 e le 22.00 italiane. Entrambe le sessioni saranno fruibili in streaming sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Stevens e la Cadillac guidano un primo complicato turno di Libere al COTA

Il made in USA regna sovrano al termine delle prime travagliate libere al Circuit Of The Americas, sesta tappa del World Endurance Championship 2025.

Will Stevens ha fissato i cronometri sull’1.53.584 con la V-Series.R #12 una volta risolti i problemi di cronometraggio che hanno fermato quasi immediatamente le ostilità per quasi un’ora dopo che la BMW di Raffaele Marciello si era fermata in pista per un problema all’ibrido. La vettura è poi tornata in pista nel finale.

La sessione veniva quindi prolungata di conseguenza, ma sono state comunque tre le ulteriori red flag che hanno complicato le attività, peraltro in un clima torrido, la prima causata dall’Aston Martin del rientrante Derek Deboer, nelle gomme in curva 6, poi ancora la Cadillac leader, #12 arenata all’entrata di curva 7 ed infine la Corvette #81, ferma alla pit entry, ha chiuso definitivamente il turno.

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Tornando ai risultati della pista, alle spalle del battistrada, grande risultato delle Aston Martin Valkyrie, che chiudono col secondo e quarto crono, con distacchi all’interno dei 2 decimi; nel mezzo, la Ferrari di Robert Kubica.

Bene anche le altre due 499P, che terminano immediatamente alle spalle dei primi quattro. In eviodenza anche le Alpine, entrambe nella top ten.

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Tra le LM GT3, uno-due Corvette con Dani Juncadella e Charlie Eastwood, con lo spagnolo autore di 2.07.037 sulla Z06.LMGT3.R #33. P3 per Marino Sato con la McLaren #95 di United Autosports davanti a Michelle Gatting con la Porsche delle Iron Dames e alla Ferrari VISTA AF Corse #54 di Davide Rigon. Chiudono la classifica le due BMW M4 GT3, con distacchi di quasi 2” dalla vetta.

Il programma odierno prosegue con la seconda sessione di libere, posticipata alle 16.30 locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Le impressioni Ferrari alla vigilia delle Libere del COTA

Consueto giro di pareri in casa Ferrari prima dell’inizio delle attività in pista al Circuit Of The Americas.

Iniziamo da Antonio Fuoco, a podio lo scorso anno con la 499P #50 nella gara vinta da AF Corse.

Dallo scorso anno non avete provato al COTA. Rispetto a  San Paolo come la vedete?

“Per noi l’approccio al weekend è sempre lo stesso ottimizzando quello che abbiamo. Certamente rispetto a San Paolo la pista è più favorevole, ma la condizione è completamente differente con la pista riasfaltata in diversi punti. Il livello dei rivali è sempre più alto, penso che già questa mattina nelle libere capiremo tante cose”.

Il contesto e la pista sono le stesse, ma ci sono delle differenze. A parte le temperature che sono davvero elevate…

“Dopo la pausa estiva in cui non guidi effettivamente non è semplice tornare in auto con questo caldo. Domani però le temperature dovrebbero abbassarsi e domenica non è esclusa nemmeno la pioggia, quindi non ritroveremo lo stesso clima di oggi”.

Vi siete preparati quindi ad un lavoro differente per oggi?

“Oggi è necessario prendere il ritmo ed ottimizzare il tempo, anche perchè con tre piloti non riesci a girare tanto visto il poco tempo a disposizione”.

Perdonami ma devo farti questa domanda: quanto ha fatto male la squalifica di Le Mans?

“Tanto, abbiamo perso tanti punti per il campionato e penso che alla fine dell’anno sentiremo questo zero. In una gara da un giorno può succedere di tutto, ma abbiamo già voltato pagina ed ora tenteremo di raccogliere più punti possibile. Se avremo la chance per lottare per il titolo piloti lo faremo, altrimenti saremo al supporto della squadra per il Mondiale costruttori”.

Proseguiamo con Mauro Barbieri, Ferrari Endurance Race Cars Head  of Performance & Governance Relationships.

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Le tue impressioni prima della gara con un nuovo asfalto e non solo…

“In realtà non ci sono tante differenze rispetto allo scorso anno, forse oggi è più caldo, ma i dati che abbiamo usato lo scorso anno possono tornare utili. Nel 2024 non eravamo i più veloci, ma siamo riusciti a vincere. Vedremo oggi dopo le prove libere dove ci troveremo”.

Che programma avete per la FP1?

“Come sempre cercheremo di capire il set-up e se le temperature resteranno le stesse cercheremo di fare una comparazione tra le gomme. Tutti i team eseguono lo stesso programma nella prima giornata. Michelin ci ha dato delle previsioni in merito al crossover tra le Hard e le Medium. Sopra i 44/45° gradi d’asfalto la mescola Hard dovrebbe avere un utilizzo migliore. Non dovrebbe essere complicato riscaldare le gomme in uscita dai box, il COTA è una delle migliori sotto questo aspetto insieme al Bahrain.

C’è la possibilità di usare qualche ‘Joker’ nel breve termine?

No il piano non è cambiato, non c’è intenzione di introdurre update nel 2025. Stiamo lavorando per cercare di migliorare i nostri punti deboli ed in alcuni casi si può operare sull’auto senza spendere ‘Joker’. Siamo soddisfatti delle prestazioni e non vediamo la necessità di introdurre novità a fine anno per gareggiare nel 2026. Al momento non c’è bisogno di nulla di urgente”.

L’appuntamento al Circuit Of The Americas è per le prime libere alle 11.30

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – BMW: Valentino Rossi potrebbe debuttare con l’Hypercar nell’Asian Le Mans Series!

Dal paddock del Circuit Of The Americas subito una prima novità di rilievo: che riguarda nientemeno che Valentino Rossi.

Vale, la prima domanda di rito:  ti ritroveremo sull’Hypercar, magari nel rookie test in Bahrain?

“Purtroppo  in Bahrain no, perchè abbiamo scoperto che il rookie test si può fare una sola volta e io vi ho già partecipato lo scorso anno. Spero di riprovarla comunque presto, io spingo sempre per guidare la LMDH”.

Ci sarebbe l’opportunità dell’Asian Le Mans Series…

“Assolutamente si, questa è una chance buona per questo inverno. Abbiamo parlato anche con Vincent Vosse della situazione, vediamo come va nelle prossime settimane. Ci sono delle gran belle piste. Ancora non è deciso niente, ma ci spero”.

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BMW nel frattempo proverà a tornare sul podio nella classe regina. Raffaele Marciello in particolare riparte dopo il prematuro ritiro di San Paolo per un problema tecnico ad inizio gara.

BMW come si presenta al COTA, pista che di fatto non vedete da un anno. Che sensazioni ci sono?

“Il COTA è una pista in cui siamo andati forte lo scorso anno, abbiamo dovuto fare molto ‘fuel saving’ nel finale e sfortunatamente Marco Wittmann non era stato bene. Anche l’auto gemella era stata molto veloce prima di prendere una penalità. In teoria è un tracciato in cui siamo competitivi, e un podio non è impossibile . Il limite delle pressioni più basso rispetto ad altre gare ci aiuta sicuramente, teoricamente possiamo fare bene così come al Fuji”.

Settimana prossima ci sono dei test collettivi, ci siete anche voi?

“Si, ma non sarò presente perché correrò la 1000km di Suzuka dell’IGTC”.

Per il campionato la situazione non è delle migliori, ci sono però ancora però tre gare da disputare…

“Il finale di stagione 2024 è stato positivo. Quest’anno abbiamo avuto una serie di problemi che ci hanno limitato anche se non credo che potessimo contenderci il campionato. Siamo stati in ogni caso competitivi nella prima parte di stagione. Nel WEC recuperi facilmente, ma puoi perdere anche tanti punti in una singola gara”.

Hai il contratto anche nel 2025 in ogni caso?

“Si, assolutamente. BMW decide i programmi in un secondo momento, ma la mia speranza è quella di correre ancora con i prototipi”.

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Importanti sviluppi attendono invece la M Hybrid V8. Recentemente la LMDh tedesca ha effettuato un test a Le Castellet con un significativo aggiornamento nella parte anteriore del prototipo. Vincent Vosse ci ha parlato dell’update sul prototipo BMW e sull’imminente ingresso nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship.

Riguardo all’impegno in IMSA, tutti stiamo aspettando una comunicazione…

“Tutti sono entusiasti di questa cosa, non ci siamo mai nascosti e desideriamo svolgere questo programma. Spero che potremmo confermare l’impegno nell’IMSA nelle prossime settimane, sicuramente stiamo lavorando per questo”.

Primi giri per l’aggiornata Hypercar a Le Castellet.  Quali sono le prime impressioni sull’update che avete portato, da Team Principal ed ex pilota?

“Stiamo lavorando nella giusta direzione, il nostro obiettivo è migliorare e credo che ci stiamo riuscendo”.

Userete un Joker per l’evoluzione?

“Si, ci sono ed è giusto che vengano utilizzati il più possibile”. 

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Cadillac e Porsche appesantite per il COTA. Conway ko, in Toyota torna Lopez

Un Balance of Performance ancora una volta poco decifrabile quello definito dall’Endurance Committee FIA per la Lone Star Le Mans, sesto appuntamento del World Endurance Championship 2025.

Le Cadillac trionfatrici a San Paolo correranno con ben 19 kg extra, avvicinandosi al peso minimo superiore di Ferrari e Toyota, stabili a quota 1.069 kg. Ma oltre le variazioni minime ad Alpine {+1 kg) e BMW (-2 kg), stupiscono i 12 kg in più assegnati alle Porsche 963, che arrivano a pesare 1.065 kg a vuoto.

Porsche stangate anche a livello di potenza massima entro i 250 kmh (-13 kW) nonostante i risultati non propriamente lusinghieri ottenuti finora in stagione, anche se recupereranno un 2,5% alle velocità più sostenute. Potenze ridotte anche per BMW (-8 kW), Alpine (-6 kW), Cadillac (-5 kW) e Toyota (-1 kW), mentre oltre i 250 kmh ritocchi per quasi per tutte le Hypercar.

Modificate al ribasso infine tutti i parametri di energia massima per stint: si va dal singolo MJ tolto alle Aston Martin ai 5 MJ in meno delle BMW. Le Valkyrie rimangono le meno efficienti con 918 MJ per stint contro gli 890 MJ di Ferrari ed Alpine.

Quasi tutte oggetto di ritocco al ribasso alle velocità oltre i 200 kmh anche le LM GT3; fanno eccezione solo le McLaren 720S, che riceveranno uno 0.1% in più. Leggero aggiustamento alle velocità inferiori solo per le Mercedes AMG GT3.

Revisione quasi totale anche dei pesi minimi, con BMW e Ford Mustang che curiosamente (permettetecelo una volta tanto) tornano quasi ai pesi ante-San Paolo, dove vennero appesantite di 12 e 19 kg rispettivamente. In questo nuovo BoP le M4 GT3 risultano alleggerite di ben 26 kg, risultando ora le piû leggere, insieme alle Porsche, con 1.332 kg a vuoto, mentre le Mustang GT3 calano di 17 kg. Per contro. Le Corvette continuano a “dimagrire”, perdendo ulteriori 10 kg dopo i 25 tolti in Brasile.

Ritoccati infine anche tutti i valori di energia massima per stint, dai +7 MJ assegnati alle Porsche ai -8 MJ tolti alle Ford. Le Ferrari 296 GT3 risultano ancora una volta le più efficienti con 668 MJ per stint contro i 708 MJ delle Mercedes.

Un ultimo accenno al Success Ballast, che vedrà i trionfatori di Le Mans del Manthey 1st Phorm appesanti di ulteriori 26 kg, contro i 24 della Ferrari #21 di VISTA AF Corse, che li inseguono in classifica. 18 invece i kg extra per la Corvette TF Sport #81 e la Lexus #87 vincitrice in Brasile.

Un paio di modifiche importanti tra gli equipaggi, con Mike Conway indisponibile per un infortunio subito in allenamento. Al suo posto sulla Toyota #7, come a Le Mans 2024, Josè Maria Lopez; sulla Lexus GT3 #87 di AKKODIS ASP si accomoderà nuovamente, sempre come sulla Sarthe lo scorso anno, Jack Hawksworth.

Inoltre, Peugeot ha annunciato che il neoacquisto Nick Cassidy proverà la 9X8 nel corso di un test previsto martedí prossimo sul circuito texano.

L’azione in pista al COTA inizierà venerdí 5 settembre alle 11.30 locali con le prime libere. Qualifiche sabato 6 alle 15.00 locali, le 22.00 italiane, mentre la Lone Star Le Mans prenderà il via domenica 7 settembre alle 13.00 fuso USA Central, vale a dire le 20.00 nostrane. Il programma di sabato e domenica sarà fruibile su WEC TV, mentre la gara sarà trasmessa anche sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list aggiornata del COTA

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WEC – BMW prepara il 2026. Porsche, equipaggi a tre al COTA

BMW, ad un mese dall’annuncio della prosecuzione del programma Hypercar, ha diffuso le foto della rinnovata veste della sua M Hybrid V8, in corso di test a Le Castellet nelle mani di Robin Frijns, Marco Wittmann e Raffaele Marciello.

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Come riportato nel comunicato ufficiale della casa bavarese, le modifiche si concentrano principalmente sul frontale, con uno splitter modificato ad ottimizzare il flusso d’aria e sulla caratteristica “kidney grille” della vettura, diminuita in grandezza ma che la caratteristica illuminazione di contorno.

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Queste modifiche, frutto delle esperienze acquisite in gara, e che comporteranno anche l’adozione di nuovi fari, saranno soggette ad omologazione prima di essere utilizzate a partire dal season opener IMSA 2026, la prossima Rolex24 at Daytona, e poi nel World Endurance Championship.

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Non è però stato evidenziato se per le modifiche in questione, dichiaratamente solo di natura aerodinamica, verrà speso o meno un joker, anche se gli sviluppi – sempre come riporta BMW – garantiranno in primis prestazioni più costanti della BMW M Hybrid V8 su tutti i tracciati ed in secondo luogo il flusso d’aria rivisto attorno alla vettura migliorerà l’efficienza di raffreddamento.

Secondo noi, anche se come riportammo QUI non esiste una trasparenza generale sul tema, questo dovrebbe essere il secondo joker speso da BMW dopo l’efficientamento dei freni in vista della stagione in corso.

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Nel frattempo è stata diffusa l’entry list della Lone Star Le Mans, prossimo appuntamento del FIA WEC. Per il COTA Porsche Penske tornerà agli equipaggi a tre, con Mathieu Jaminet e Matt Campbell a rinforzare gli equipaggi delle due 963 ufficiali.

Anche sulle Peugeot, liberi da altre concomitanze, saranno nuovamente di scena Jean-Eric Vergne e Stoffel Vandoorne sulle due 9X8, cosí come Sebastien Buemi sulla Toyota #8 e Sheldon van der Linde, quest’ultimo sostituito in Brasile da Marco Wittmann, sulla BMW #20.

Si segnalano anche i ritorni di Ben Barnicoat sulla Lexus RC F GT3 #78 dopo l’incidente alla clavicola, di Timur Boguslavskyi sulla BMW M4 GT3 #31 e DerkDeBoer sull’Aston Marin Vantage GT3 del Racing Spirit of Leman, assenti a San Paolo.

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In attesa del BoP, in classifica generale, tra le Hypercar l’equipaggio della Ferrari #51 conduce con 105 punti contro i 93 dei trionfatori di Le Mans di AF Corse, che ricordiamo riportarono ad Austin lo scorso anno il primo successo per le Rosse al di fuori di Le Mans. Seguono a 68 dei vincitori dell’ultimo round, mentre tra i costruttori Ferrari supera Cadillac di 55 lunghezze e Porsche di 64.

Più aperta la lotta tra le LM GT3, con Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick e la Porsche Manthey 1stPhorm a quota 89 contro i 76 di Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann con la Ferrari VISTA AF Corse #21 ed i 66 dell’equipaggio della Corvette TF Sport #33.

Piero Lonardo

Foto: BMW, Piero Lonardo

L’entry list del COTA