Archivi categoria: WEC

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WEC – Ferrari prepara l’Hyperpole nelle ultime libere

Sotto un sole africano a Le Mans sono terminate da poco le ultime libere prima della Hyperpole, e come ieri sono ancora le Ferrari a dettare legge, con Antonio Fuoco ed il tempo di 3.26.579 davanti ad Alessandro Pier Guidi di oltre 4 decimi.

I due alfieri del Cavallino sono usciti negli ultimi minuti per togliere la leadership alle Toyota di Kamui Kobayashi e Sebastien Buemi, che inseguono ad 1”. La migliore delle Porsche a sorpresa è quella di Jota Sport con Antonio Felix da Costa, assente ieri dalle qualifiche per problemi al sistema ibrido, mentre in casa Cadillac si sono concentrati sull’unica V-Series.R che non ha passato il taglio, quella iscritta da Action Express, che ha chiuso in P7.

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Pietro Fittipaldi ha ripreso il comando delle LM P2 col tempo di 3.34.071, vicinissimo alla Vanwall hypercar, relegando il resto cella concorrenza, capitanata da Mathias Beche del Nielsen Racing, a oltre 3”!

 

L’unica Full Course Yellow della sessione quasi immediatamente per l’uscita di strada di Ferdinand Habsburg ad Indianapolis; altri off da parte di altri protagonisti della categoria sono stati gestiti con bandiere gialle locali e danni minori. Alla sessione ha preso parte l’Oreca del Tower Motorsports, completamente ricostruita, mentre l’Aston Martin del D’Station dovrebbe farcela per l’ultima ora di libere in programma alla 22.00.

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Francesco Castellacci guida infine le GTE-Am con la Ferrari AF Corse #54 ed il tempo di 3.53.681; a seguire le Porsche di GR Racing, Iron Lynx e Dempsey-Proton. Ricordiamo che nessuna 911 si è qualificata per lo shootout finale, che partirà alle ore 20.00. Diretta tv sul sito WEC e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Le voci di Ferrari “La nostra priorità sarà l’affidabilità”

Ieri abbiamo avuto l’occasione di incontrare alcuni esponenti di spicco di casa Ferrari. Per primo Antonio Giovinazzi, polesitter in pectore della 6 Ore di Spa. “Io sono stato qui nel 2018 ma con la 499P è tutta un’altra pista ed hai un feeling diverso dalla GT. Sarà diverso anche in gara perchè stavolta potrò concentrarmi a guardare avanti. Ovviamente sono super orgoglioso di portare in pista insieme ai miei compagni a Le Mans il marchio Ferrari che mancava da 50 anni.”

“Arrivare qui già con tre podi in tre gare dopo aver messo la macchina in pista meno di un anno fa – ha proseguito il pilota di Martina Franca – è qualcosa che non ci immaginavamo ma questa è una gara lunga e la priorità sarà l’affidabilità. Abbiamo lavorato sodo e dobbiamo continuare a fare bene.”

La cosa fantastica è che sembrate non sentire pressioni “Al test day abbiamo raccolto dati in una giornata senza problemi e abbiamo anche raccolto un buon risultato. Ovviamente la pressione anche se non si vede c’è e sappiamo dove siamo rispetto agli altri competitors ma in una 24 ore dobbiamo pensare sessione per sessione evitando ovviamente anche i piccoli errori. Questo è il nostro approccio.”

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Tocca poi all’Ing.Ferdinando Cannizzo: “Stiamo progredendo man mano che corriamo e sappiamo che la lotta sarà dura con tutti gli altri costruttori, non solo Toyota ma anche Cadillac e Porsche. Il consumo delle gomme sarà determinante anche se parliamo di un circuito non particolarmente duro con le gomme. Il ritorno dei tyre warmers, che abbiamo provato a Monza, sarà però utile soprattutto per i competitors che hanno meno esperienza.”

“Dal punto di vista delle strategie, siamo confidenti di poter gestire al meglio una 24 ore – ha aggiunto il papà della 499P – le scelte fatte nelle precedenti gare le ripeteremmo; ovviamente il punto di riferimento è Toyota, ma hanno anni di esperienza in questa gara rispetto a noi.”

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Infine il big boss, Antonello Coletta. “Siamo convinti di avere una buona vettura ma probabilmente non siamo gli unici. Al momento Toyota per noi rimane il punto di riferimento: la conoscenza della vettura, delle strategie e dei pneumatici è molto più importante per noi che per gli altri”

“In generale per noi sarà importante essere consistenti in ogni condizione ed essere pronti ad ogni situazione. Fin qui abbiamo già fatto dei long run ed in tutta onestà anche se inizialmente abbiamo avuto qualche problema, nel prosieguo della preparazione abbiamo raggiunto risultati assai più confortanti soprattutto in termini di affidabilità. Noi ovviamente faremo il possibile per ottenere il massimo risultato, e se saremo sia affidabili che bravi con le strategie sono sicuro che ci saremo.”

Interviste raccolte da Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

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WEC – Porsche in evidenza nelle libere in notturna

Il lungo mercoledì di Le Mans si chiude con ulteriori due ore di libere. A svettare questa volta è una Porsche, la #6 con Laurens Vanthoor, capace di chiudere con 3.28.878 e scalzare dalla vetta la Ferrari #51 di James Calado, precedendola di oltre 3 decimi.

A completare il podio virtuale un’altra 963, la #5 grazie a Dane Cameron, mentre la migliore delle Toyota si deve accontentare della quinta posizione dietro alla Cadillac di Earl Bamber. Alla sessione ha preso parte con continuità la Porsche privata di Jota Sport, costretta a rinunciare alle qualifiche che prima nella giornata hanno promosso le 24 favorite (otto per classe) che domani sera si giocheranno la Hyperpole.

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Prima sessione non di appannaggio Jota invece tra le LM P2 grazie a Mirko Bortolotti ed il suo 3.36.863, a precedere di 2 decimi uno dei delusi delle qualifiche, Filipe Albuquerque ed il fin qui leader incontrastato della categoria, Pietro Fittipaldi.

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Ancora Ferrari infine sugli scudi in GTE-Am con Kei Cozzolino, autore di 3.53.796 con la 488 GTE Evo del Kessel Racing. Il clima più mite ha permesso alle Porsche di rifarsi rispetto alle qualifiche, ed inseguono con Alessio Picariello e Matteo Cairoli sulle 911 di Iron Lynx e Project 1.

Domani, in attesa della Hyperpole delle 20.00, si inizia con una terza sessione di libere, dalle 15.00 alle 18.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Grande Ferrari, uno-due nelle qualifiche di Le Mans: ora tocca alla Hyperpole

Le Ferrari proseguono alla grande questa Le Mans piazzando entrambe le 499P davanti a tutti nelle qualifiche. Come noto la sessione serve a scremare il parco partenti, determinando le otto vetture per categoria – LMH, LM P2, (indifferentemente se Pro/Am), GTE-Am – che accederanno alla Hyperpole di domani sera.

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Antonio Fuoco ha spiazzato la concorrenza piazzando nel finale di sessione il best lap di 3.25.213, ben al di sotto, come da copione, dei tempi ottenuti domenica nei test e oggi pomeriggio nelle libere, precedendo di 2 decimi Alessandro Pier Guidi, che fino a quel momento deteneva la migliore prestazione per appena 9 millesimi sul teammate.

Seguono le due Toyota con la livrea impreziosita dai fiori di ciliegio, da sempre uno dei simboli del Giappone, che anche qui non esita a puntare nuovamente sul turismo, bloccato per anni dalla pandemia. Kamui Kobayashi e Brendon Hartley erano gli incaricati per la sessione, ma alla fine hanno chiuso a quasi 3 e oltre 5 decimi dal calabrese.

Alla Hyperpole parteciperanno anche le Porsche Penske #5 e #75 e le due Cadillac del Team Ganassi. Fuori, e cono distacchi nell’ordine dei 2” dal leader, sia la terza Porsche Penske, affidata a Kevin Estre, che le due Peugeot che avevano impressionato nelle libere di pochi minuti or sono. La quarta 963 privata di Jota Sport dal canto suo non è riuscita a segnare un giro valido per problemi al sistema ibrido.

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Continua invece il dominio del team britannico tra le LM P2, dove Pietro Fittipaldi ha ancora una volta segnato la miglior prestazione con 3.34.751, precedendo di appena 2 millesimi Louis Deletraz con l’unica Oreca del WRT qualificata per la Hyperpole.

Passano il turno, diciamo cosí, anche entrambe le vetture di Prema, IDEC Sport, Vector Sport, Racing Team Turkey e la #47 di Cool Racing.

UPDATE: Il miglior tempo ottenuto dal Racing Team Turkey è stato cancellato per aver infranto la procedura con bandiera rossa. Al supo posto viene promossa alla Hyperpole tra le LM P2 la vettura del Nielsen Racing. 

L’altra macchina del team svizzero è stata protagonista con Malthe Jakobsen della seconda delle due interruzioni della sessione; in precedenza è stato il contatto fra l’Alpine di Mathieu Vaxivière e Filipe Albuquerque – da evidenziare che nessuna delle due vetture di United Autosports ha passato il taglio – a generare la prima red flag.

Le interruzioni sono state propedeutiche al rientro in gara della Corvette, la cui crew è riuscita a terminare le riparazioni dopo l’incidente delle libere e a piazzare la terza prestazione in GTE-Am. Davanti a tutti però ancora due Ferrari, con Alessio Rovera, autore di 3.51.877, davanti di appena 37 millesimi su Davide Rigon.

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Domani sera vedremo in azione altre tre Ferrari, per un totale di cinque: le due di Kessel e la #21 di AF Corse, insieme alle due Aston Martin di ORT by TF e GMB Motorsport. La migliore delle Porsche, l’esemplare di Iron Lynx, si è piazzata a ridosso della “bolla” con Alessio Picariello.

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Per la cronaca, anche la Camaro ZL1 NASCAR ha partecipato alla sessione, piazzando il tempo di 3.47.976 con Mike Rockenfeller. Assenti invece l’Aston Martin del D’Station e l’Oreca LM P2 del Tower Motorsport, protagoniste del crash nel pomeriggio. I meccanici del TDS, che gestiscono in pista la vettura coi colori di Michel Vaillant, stanno provvedendo ad approntare un nuovo telaio.

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La giornata si chiude con due ore di libere in notturna a partire dalle 22.00 Domani, il programma di domani prevede due nuove sessioni di libere, a partire dalle 15.00 ed alle 22.00, inframezzate dalla mezz’ora dedicata alla Hyperpole, alle ore 20.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – A Le Mans, le Toyota tornano davanti a tutti nelle prime libere

Dopo la Journèe Test oggi si è iniziato a fare sul serio sul Circuit de la Sarthe. Nelle prime libere da poco terminate le due Toyota hanno preso il comando della lista dei tempi con Brendon Hartley e Kamui Kobayashi.

Il tre volte vincitore ha fissato i cronometri sul 3.27.742, battendo il recordman sul giro secco – atteso ad Indianapolis questo agosto per il debutto in NASCAR con 23XI Racing – di 133 millesimi. La sorpresa odierna è però Cadillac, che con un altro ex-vincitore, Earl Bamber, si è portata a 2 decimi dalla migliore delle GR010-Hybrid.

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La top five è completata dalle due Porsche di Felipe Nasr e Kevin Estre, che a loro volta precedono le Peugeot, che sui lunghi rettilinei sembrano assai più a proprio agio rispetto alle altre tappe del mondiale.

La migliore delle Ferrari si è piazzata ottava con Antonio Fuoco a poco meno di 1” da Hartley nonostante un miglioramento di oltre 8 decimi rispetto al best lap di domenica della 499P di Antonio Giovinazzi. La #51 invece si è sostanzialmente ripetuta grazie ad Alessandro Pier Guidi e si classifica in P12.

Jota ancora in spolvero tra le LM P2 con Pietro Fittipaldi ed il tempo di 3.34.579, quasi 1” meglio dei Test, davanti alla stellina Malthe Jakobsen di Cool Racing e Mirko Bortolotti con la migliore delle Oreca di Prema.

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Oltre alla Full Course Yellow propiziata da Dries Vanthoor, fuori ad Indianapolis con la vettura del Racing Team Turkey, da segnalare soprattutto la disavventura occorsa a Steven Thomas e alla vettura del Tower Motorsports, che si è schiantata sull’Aston Martin del D’Station, sulle barriere delle Esses a metà sessione con Casper Stevenson, foriera di una lunga bandiera rossa.

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La sessione è stata chiusa con leggero anticipo a causa dell’uscita di strada da parte della Corvette di Nico Varrone a Tertre Rouge. Tra le GTE-Am emerge l’Aston Martin che non ti aspetti grazie a Marco Sorensen, che porta in alto la Vantage del GMB Motorsport col tempo di 3.55.020, ben 3 decimi meglio della Porsche del GR Racing, che dopo il Pesage ha svelato essa stessa una livrea celebrativa, con Riccardo Pera.

 

 

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Continua a dare spettacolo infine la Camaro NASCAR, che nonostante qualche problema nei tratti più guidati, mantiene una netta separazione dalle GT ACO-style grazie alle prestazioni di Jenson Button e Jimmie Johnson.

 

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Il programma odierno prosegue con le qualifiche, che definiranno le vetture che domani parteciperanno alla Hyperpole, e le libere 2, rispettivamente alle 19.00 e alle 22.00

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

LBJ

WEC – LeBron James starter ufficiale della 24 Ore di Le Mans!

Sarà nientemeno che LeBron James a fare partire la Le Mans del centenario. Il popolare campione di basket, da sempre appassionato di corse automobilistiche, agiterà il Tricoleur davanti alle 62 vetture pronte a contendersi la vittoria finale alle 16.00 di sabato 10 giugno.

Pierre Fillon, presidente dell’Automobile Club de l’Ouest ha cosí commentato: “Sono entusiasta nel dare il benvenuto a LeBron James alla 24 Ore del Centenario di Le Mans e lo ringrazio sinceramente per aver accettato il nostro invito. La 24 Ore di Le Mans è un evento di fama mondiale che in passato ha accolto grandi nomi provenienti da vari settori. LeBron James è una vera leggenda dello sport il cui elenco di risultati e record suscita rispetto e ammirazione. Non vediamo l’ora di fargli conoscere l’atmosfera unica di Le Mans e l’entusiasmo generato dal centenario della più grande gara di endurance del mondo”.

LeBron James da parte sua ha rilasciato la presente dichiarazione: “Non c’è niente come vedere e vivere lo sport ai massimi livelli. È un onore per me essere parte di questo momento storico nel motorsport e contribuire a celebrare il centenario di uno dei più grandi eventi sportivi del mondo. Non vedo l’ora di dare il via a questa gara iconica e di guardare i suoi piloti di livello mondiale competere sul palcoscenico globale di Le Mans.“

LeBron James, 38 anni, uomo dei record e quattro volte campione NBA, è l’ennesima star di fama mondiale ad alternarsi nel ruolo di starter ufficiale, istituito nel 1949. Ricordiamo fra gli altri Brad Pitt (2016), Rafael Nadal (2018), Alain Delon (1996), il presidente francese Georges Pompidou (1972) e Steve McQueen (1971).

Ricordiamo che sarà invece “Mr.Le Mans”, Tom Kristensen, a ricoprire l’altrettanto onorevole ruolo di Grand Marshal della competizione.

Piero Lonardo

Foto: Presse Sports via ACO/WEC

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WEC – Ferrari in gran spolvero nella Journèe Test di Le Mans

La Ferrari chiude al comando la Journèe Test della 24 Ore di Le Mans: le due 499P si sono divise equamente la vetta della lista dei tempi nelle due sessioni previste, con Antonio Fuoco, autore di 3.30.686 al mattino ed Antonio Giovinazzi che nel pomeriggio ha affinato il limite a 3.29.504.

Le due sessioni di tre ore ciascuna si sono svolte totalmente all’asciutto, sotto un sole estivo, che facilmente potrebbe non essere il pattern della settimana entrante, dove (per ora) si prevedono si temperature calde ma anche l’inesorabile pioggia a partire da venerdí.

Ad ogni modo è stata la festa delle Hypercar, con le 16 LMH a dare spettacolo riportando sin da subito alla mente livelli di competizione di altri tempi.

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Dietro le Ferrari si piazzano nella lista dei tempi complessiva, la Porsche #6 di Laurens Vanthoor e la Toyota #7 di Kamui Kobayashi. Il recordman della Sarthe è rientrato in pista dopo una rovinosa uscita da parte di Mike Conway a Tertre Rouge che ha praticamente chiuso la prima parte, senza recuperi perchè nel mezzo era prevista la gara unica delle Ligier dell’European Series, dove peraltro i nostri compatrioti di Monza Garage hanno sfiorato la vittoria finale.

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Altra vittima della mattinata la Peugeot #93, ferma lungo il circuito dopo circa mezz’ora nelle mani di Paul di Resta. Le due 9X8, qui con la livrea speciale che va a sostituire l’anonimo grigio, ma soprattutto anche grazie al nuovo BoP che ha sostanzialmente ridefinito i valori in campo, non hanno demeritato, e alla fine chiudono dietro Ferrari e Porsche con la settima prestazione assoluta, davanti alla migliore delle Cadillac.

Le tre V-Series. R hanno dato l’impressione di puntare a maturare esperienza, specie per la #311 recapitata direttamente da oltre oceano. Tempi competitivi infine, nell’ordine dei 2” dal leader, anche per le tre LMH non ibride, Glickenhaus e Vanwall.

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Jota, che ricordiamo schiera anche l’unico esemplare di Hypercar privata (l’effort di Action Express Racing è supportato direttamente dalla casa madre) chiude invece al top fra le LM P2. Pietro Fittipaldi ha portato l’Oreca #28 sul 3.35.472, precedendo al pomeriggio di ben 7 decimi la vettura del WRT di Ferdinand Habsburg e, sorpresa sorpresa, le due Alpine di Andrè Negrao e Mathieu Vaxivière.

In realtà subito dietro i detentori del trofeo 2022 si piazza Rashad de Gerus, il migliore al mattino con uno strepitoso 3.36.409 che ha fatto momentaneamente tremare persino le LMH con la #47 del Cool Racing condivisa con Vlad Lomko e, per la gara, l’asso IndyCar Simon Pagenaud.

Fra i Pro/Am, manco a dirlo, davanti a tutti c’è sempre la vettura del Racing Team Turkey davanti all’esemplare di AF Corse.

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Ferrari sugli scudi anche in GTE-Am, grazie al JMW e a Thomas Neubauer, autore al pomeriggio di 3.56.088 – il quale bissava cosí il primato ottenuto al mattino da Louis Prette – davanti alle altre 488 GTE Evo di Francesco Castellacci e Daniel Serra.

A seguire l’armata Porsche, capitanata da Riccardo Pera e GR Racing, mentre la migliore delle Aston Martin, che come al solito evitano di ostentare il proprio potenziale, quella dell’Oman Racing by TF grazie a Charlie Eastwood. Stranamente non in evidenza l’unica Corvette iscritta, appena P15.

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Che dire infine della Camaro NASCAR iscritta come Garage 56? Alla fine della giornata la ZL1 ha chiuso con oltre 2” di vantaggio dalle GTE-Am dopo aver girato non solo con continuità (e spettacolo, grazie al sound) ma dando soprattutto l’impressione di trovarsi a proprio agio sul tracciato.

Le 62 vetture torneranno in pista solamente mercoledí 7 giugno, alle ore 14 per le libere-1. Il programma proseguirà nella stessa giornata con le qualifiche, dalle 19 alle 20, e dalle libere-2, dalle 22.00 alle 24.00. Giovedí spazio alle libere-3 e soprattutto alla Hyperpole, dalle 20.00 alle 20.30, e alle ultime libere dalle 22.00 alle 23.00, prima dello start della 24 Ore del centenario alle 16.00 di sabato 10, preceduta dai consueti 15’ di warm-up, quest’anno posticipati alle 12.00 per permettere lo svolgimento delle due gare del Ferrari Challenge e della Porsche Carrera Cup.

Ricordiamo che le due manches della Road to Le Mans si svolgeranno giovedí 8 e venerdí 9 rispettivamente a partire dalle 18.30 e dalle 11.30. Non va dimenticata infine la Press Conference ACO di venerdí alle 9.30.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati complessivi della Journèe Test

I risultati del mattino

I risultati del pomeriggio

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WEC – Cambia il BoP delle Hypercar per Le Mans

E dopo il ritorno degli “scaldoni”, ecco che come da copione cede anche il Balance of Performance per la 24 Ore di Le Mans. L’Endurance Committee della FIA, contrariamente alle indicazioni date in precedenza e pesantemente criticate dai costruttori, ha infatti diffuso un nuovo BoP riguardante le Hypercar che va a mutare lo status quo a suo tempo definito dopo Sebring.

Notevolmente appesantite le due major contender, Toyota e Ferrari, rispettivamente di ben 37 e 24 kg, mentre a Cadillac e Porsche sono stati attribuiti 11 e 3 kg extra. Peugeot diventa quindi la LMH ibrida più leggera con i suoi 1.042 kg contro i ben 1.080 di Toyota ed i 1.064 di Ferrari.

Sebbene siano rimasti immutati i parametri di potenza massima rispetto ai precedenti round europei, alle Hypercar maggiormente impattate da queste modifiche viene garantito un valore di potenza massima per stint leggermente più elevato: rispettivamente +4, +2 e +1 MJ per Toyota, Ferrari e Cadillac.

Modificato anche il BoP delle GTE-Am: le Porsche correranno con un peso minimo di 1.300 kg contro i 1.289 della Corvette, i 1.264 delle Ferrari ed i 1.262 delle Aston Martin. Ben 15 kg in meno quindi per le 488 GTE, qui all’ultima apparizione sul Circuit de la Sarthe che dal prossimo anno accoglieranno le GT3, e 5 kg in più per le 911 RSR-19.

Le Porsche potranno però usufruire del serbatoio più capiente con 102 litri contro i 97 delle Vantage, i 96 della Corvette e gli 88 delle Ferrari. Ricordiamo che queste modifiche sono tutte passibili ancora i ulteriori revisioni dopo la Journèe Test di domenica, e che a Le Mans non vige il Success Ballast, così che tutti i concorrenti possano confrontarsi al meglio.

Da domani si entra in clima gara con la prima giornata del Pesage in Place de la Republique. Si comincia alle 9 con l’Oreca LM P2 del DKR.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Villeneuve non ci sta e rompe con ByKolles

Alzi la mano chi credeva che Jacques Villeneuve avrebbe terminato la stagione con la Vanwall/Vandervell. Nessuno? Ovvio.

Era evidente che l’appiedamento alla vigilia della 24 Ore di Le Mans del centenario e la sostituzione con Tristan Vautier avrebbero avuto ripercussioni, che puntualmente non si sono fatte attendere.

Con un comunicato stampa, il 52enne pilota, fresco papà per la sesta volta, ha informato non solo di non essere stato informato preventivamente della decisione del team ByKolles, ma addirittura di non avere mai ricevuto alcuna comunicazione da parte loro. Qui di seguito la traduzione per esteso.

“Sono profondamente deluso di aver appreso della mia sostituzione per l’imminente 24 Ore di Le Mans attraverso un annuncio pubblico rilasciato dal Vanwall Racing Team ByKolles il 25 maggio 2023 (ne abbiamo parlato QUI – ndr). Ad oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal team, il che è ancora più sorprendente visto che sono ancora sotto contratto per partecipare alla 24 ore di Le Mans.”

“La tempistica del rilascio coincideva stranamente con il mio imminente arrivo in ospedale per la nascita della nostra bambina, prevista per il 26 maggio. ByKolles era ben consapevole di questo evento familiare personale, rendendomi incapace di rispondere o affrontare questo annuncio improvviso.”

“Come famiglia da corsa, abbiamo sempre bilanciato con successo le nostre vite personali con le nostre carriere professionali, e le corse hanno sempre occupato un posto di rilievo. Infatti la mia preparazione per Le Mans è stata meticolosa e ben organizzata”.

“Sono stati dedicati considerevole tempo e sforzi per raggiungere la massima prontezza fisica e mentale per questa straordinaria sfida che non vedevo davvero l’ora di correre.”

“Dopo le vittorie nella Indy 500, IndyCar e nel campionato di F1, la 24 Ore di Le Mans ha per me un significato speciale. Di conseguenza sono profondamente deluso dal fatto che mi sia stata negata l’opportunità di partecipare in modo ingiusto ed arbitrario”.

“Date queste circostanze, ho preso la decisione di astenermi dal partecipare al resto della stagione WEC con ByKolles. Invece, reindirizzerò la mia attenzione e le mie energie nel preparare una stagione di corse 2024 di maggior successo e più appagante dal punto di vista professionale”.

Questa la fredda cronaca. Ci asteniamo dal dare giudizi ma crediamo che i fatti parlino da soli. Attendiamo, se mai ci sarà, la risposta del Team ByKolles, atteso che forse l’iscrizione alla stagione WEC di Vanwall/Vandervell è stata a suo tempo accettata sostanzialmente sull’onda dell’ingaggio del vincitore della Indy 500 del 1995, nonchè campione del mondo di F1 nel 1997.

Purtroppo al popolare Jacques Attack, che veniva ancora listato nell’entry list della 6 Ore di Monza in programma a luglio, manca solo l’alloro assoluto di Le Mans, sfiorato nel 2008 con Peugeot, per conquistare la mitica Triple Crown, in questo momento appannaggio del solo Graham Hill.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo