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WEC – Alla fine a San Paolo è doppietta Cadillac. Lexus, primo successo in GT3

Uno-due Cadillac al termine della 6 ore di Sao Paulo con la #12 di Norman Nato, Will Stevens ed Alex Lynn sulla #38 di Sebastien Bourdais, Earl Bamber e Jenson Button.

Un successo meritato per l’Hypercar più performante quest’oggi, e non solo, se pensiamo a come sarebbe potuta finire in Qatar senza quella mossa suicida, senza nemmeno scomodare la pole di Le Mans, circuito dalle caratteristiche assai diverse da quello Paulista.

Il fuoco di paglia della Porsche #5 ha impressionato nelle fasi iniziali, e comunque le 963 si sono rivelate all’altezza perlomeno di lottare per la seconda piazza nel ritorno finale di Julien Andlauer su Bourdais. La top five si chiude con la BMW residua, la #20, dopo che l’altra M Hybrid V8 ha perso una ventina di giri ai box.

Sheldon van der Linde è stato in grado di rimontare le due Peugeot, finalmente in palla, meritatamente in P6 e P7 alle sue spalle.

E le Ferrari? La #83 di Robert Kubica, Phil Hanson ed Yifei Ye ha chiuso in P8, guadagnando quei punti che erano l’obiettivo di una gara in difesa del Cavallino, mentre le due 499P ufficiali non sono andate appena oltre la top ten, giocandosela con la Porsche Proton, le Aston Martin e le irriconoscibili Toyota.

L’aspetto che stride in questa sfida in famiglia è il fatto che la “Yellow Submarine” ha segnato tempi migliori delle altre due, aspetto, evidenziato anche nella telecronaca di WEC TV, che speriamo di meglio comprendere nel post-gara.

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Primo meritatissimo trionfo per la Lexus di AKKODIS ASP in LM GT3 con la #87 di Josè Maria Lopez, Petru Umbrarescu e Clemens Schmid. Uno stint magistrale da parte di Charlie Eastwood ha permesso alla Corvette TF Sport #81 di ritrovare il podio per la casa statunitense, mentre nel finale Eduardo Barrichello, trascinato dal pubblico di casa, ha avuto la meglio sulla Porsche delle Iron Dames, che nonostante le condizioni non al meglio di Michelle Gatting ed un paio di penalità, ha chiuso al quarto posto.

Ma nella classe va evidenziato il sesto posto dell’altra 911, la vincitrice di Le Mans di Manthey 1st Phorm di Richard Lietz, Ryan Hardwick e del nostro Riccardo Pera. Partiti con ben 36 kg in più a causa del Success Handicap rispetto alle Dames.

Niente da fare invece per le Ferrari VISTA AF Corse, capolista della vigilia con la #21 appesantita da 42 kg extra e la #54 ancora una volta presa come punching ball un po’ da tutti. Ci sarà comunque modo di rifarsi nei prossimi round.

In classifica generale, il vantaggio dell’equipaggio della Ferrari #51 sulla #83 si riduce ad appena 16 punti. Ferma la #50 a quota 57 dopo la squalifica di Le Mans, i major contender – si fa per dire – del Cavallino per quanto riguarda la classifica piloti, rimangono Kamui Kobayashi e c. con 44 punti. Anche tra i costruttori, Ferrari può godere di un vantaggio quasi incolmabile (172 punti contro 95) nei confronti di Toyota.

Col piazzamento odierno invece Pera e c. balzano al comando delle LM GT3 con 81 punti, cinque in più dell’equipaggio della Ferrari #21 e 21 in più dei vincitori in Qatar della Corvette #33, oggi ottavi nonostante una serie di penalità.

Il FIA WEC tornerà dopo la pausa agostana il 7 settembre sul Circuit of The America, che lo scorso vide il successo della gialla AF Corse.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

L’ordine di arrivo della 6 ore di Sao Paulo

Press - 6 Hours of Sao Paulo 2025

WEC – A San Paolo, le Cadillac riprendono le redini della gara

Le Cadillac hanno ripreso le redini della 6 Ore di Sao Paulo. Nel finale della seconda ora le due V-Series.R hanno approfittato dalle migliori performance con gomme largamente usate, attuale tallone d’achille delle Porsche, per riprendere e passare la 963 di Julien Andlauer, protagonista delle prime fasi di gara.

La #12 peraltro viaggia su una strategia leggermente diverse dalla Hypercar gemella, a causa del drive-through assegnato nel corso della prima ora.

Dopo tre ore Alex Lynn conduce con 5” di vantaggio su Jenson Button e 13” su Michael Christensen, ora al volante della 963 #5. Anche la seconda Porsche Penske ha frattanto recuperato sulla concorrenza e segue in P4, a 48”.

A seguire nella classifica reale le due Peugeot, con la #94 quale ultima vettura a pieni giri, a loro volta davanti alla BMW superstite, gravata da un drive-through per non aver rispettato correttamente le procedure di Full Course Yellow.

La neutralizzazione è stata chiamata in due occasioni, la prima per recuperare un aquilone (non stiamo scherzando) terminato in pista, mentre la seconda per i detriti della Ferrari di Nicklas Nielsen, tamponata dalla Corvette di Ben Keating, in lotta insieme all’altra Z06.GT3 di TF Sport, con la McLaren di Sebastian Baud. Pioggia di penalità per la Corvette #33, mentre la 499P #50 è stata costretta ad anticipare la sosta per sostituire il posteriore danneggiato e ora, grazie a questa strategia sfalsata, insegue l’altra Ferrari di AF Corse. Più lontana la #51 leader in classifica.

Race - 6 Hours of Sao Paulo 2025

Tra le LM GT3, le due Lexus, dopo una parentesi a vantaggio della Mercedes di Maxime Martin, sono tornate in controllo della categoria. Quale terza forza è emersa la Porsche delle Iron Dames, a sua volta inseguita dalla Corvette #81. Dalla competizione è uscita la Ford Mustang #88 di Giammarco Levorato.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

La classifica dopo tre ore di gara

Press - 6 Hours of Sao Paulo 2025

WEC – E’ subito Porsche davanti a San Paolo

E’ durata qualche curva la leadership Cadillac alla 6 Ore di Sao Paulo. Julien Andlauer, promosso in prima fila grazie alla penalità assegnata nel post-qualifica alla V-Series.R #38, ha presto approfittato di Will Stevens, partito con la Cadillac #12, per prendere il comando della gara.

Dopo un’ora alle spalle delle due Caddy, ora in ordine invertito a causa di un drive-through per pressione non conforme dei pneumatici della #12, ci sono ancora le due Peugeot, mentre la BMW #20, che partiva in mezzo alle LMH transalpine, perdeva leggermente contatto a favore anche della seconda Porsche di Laurens Vanthoor.

Problemi invece per l’altra M Hybrid V8, ferma lungamente ai box per problemi ai freni. Già ko invece l’Alpine #35 per una probabile defaillance elettronica.

La Ferrari #83 AF Corse continua a difendere l’onore delle Rosse in P10, mentre le due 499P ufficiali navigano nelle retrovie.

Press - 6 Hours of Sao Paulo 2025

Le due Lexus hanno invece rotto gli indugi fra le LM GT3. Petru Umbrarescu ha preso il comando della categoria dopo 20’ di gara sull’Aston Martin in pole, con il deb Anthony McIntosh al volante. Finn Gehrsitz si è poi riunito al compagno dopo la prima sosta.

Alle spalle delle due RC F GT3 dopo 60’, con Gerhrsitz ora davanti al rumeno, c’è Maxime Martin, il primo dei piloti Pro a prendere la pista, con la Mercedes #61 di Iron Lynx. P4 per le Iron Dames, con le BMW WRT e le Corvette TF Sport afd approfittare anch’esse delle guide migliori per non perdere il contatto dai battistrada.

Da segnalare alcuni contatti che hanno penalizzato le due Ferrari VISTA AF Corse e l’Aston Martin dello Heart of Racing, quest’ultima a cura della Corvette di Ben Keating, successivamente penalizzato con 10” per la manovra.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

La classifica dopo un’ora di gara

Press - 6 Hours of Sao Paulo 2025

WEC – A San Paolo, prima fila tutta Cadillac come a Le Mans. Kubica P9, migliore delle Rosse

A San Paolo è appena terminata una qualifica che renderà sicuramente felici gli amanti del BoP. Le due Cadillac infatti hanno monopolizzato la prima fila nella Hyperpole, come a Le Mans, con Alex Lynn e Sebastien Bourdais.

Il polesitter della Sarthe ha fissato i cronometri sull’1.22.788, col quattro volte campione ChampCar ad un decimo esatto dietro, a scalzare la Porsche di Julien Andlauer e la BMW di Sheldon van der Linde. Quest’ultimo nel finale è stato superato dalla Peugeot #94 di Malthe Jakobsen.

“E’ bellissimo essere nuovamente in pole. E’ una sensazione speciale guidare la Cadillac sul giro singolo e adoro essere qui in Brasile. La pista di Sao Paulo è bellissima ed è un grande onore. Sono molto felice” Ha dichiarato a caldo Lynn, che aveva chiuso davanti a tutti anche la Q1.

In Hyperpole anche la seconda Peugeot, in bella evidenza nel primo turno, appena dietro la migliore delle M Hybrid V8, e l’altra Porsche Penske, che gli termina alle spalle.

UPDATE: La direzione gara ha rilevato un blocco ai danni della Peugeot #93 da parte di Bourdais, ed ha pertanto deciso di retrocedere di una posizione in griglia la Cadillac #38, a favore della Porsche #5. 

Identica penalità anche per la Porsche Proton, rea di avere ostacolato la Ferrari #50 nel primo turno, e che domani partirà quindi alle spalle dell’Aston Martin #007, in P13.

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Il solo Robert Kubica ha difeso l’onore delle Rosse, ancora in evidente difficoltà sul giro singolo. Il trionfatore di Le Mans ha agguantato l’Hyperpole nei secondi finali buttando fuori l’Aston Martin #009, ed ha chiuso in P9 davanti all’unica Toyota che ha avuto accesso alla seconda fase, la #8 di Ryo Hirakawa.

Le due 499P ufficiali hanno terminato in P14 e P17 e non hanno passato il taglio insieme alle Valkyrie, alle due Alpine, alla Porsche Proton e alla Toyota #7, dead last a 1”3 dal battistrada.

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Eduardo Barrichello non ha fallito la missione ed ha conquistato la prima Hyperpole per l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman col tempo di 1.33.849, appena 24 millesimi in meno della Lexus di Clemens Schmid.

Seconda fila per l’altra RC F GT3 e la Mercedes Iron Lynx #61. A seguire le due McLaren, la Porsche delle Iron Dames, la Ford Mustang #88 e le due Corvette TF Sport.

La partecipazione alla Hyperpole della Vantage #10 era stata agguantata per il rotto della cuffia da Anthony McIntosh, qui al posto di Derek DeBoer, assente per motivi personali, mentre davanti le due Lexus e le due McLaren monopolizzavano i primi quattro posti.

Fuori per il rotto della cuffia la Ferrari VISTA AF Corse di Thomas Flohr, mentre Francois Heriau non riusciva ad andare oltre la 15ma prestazione, gravata, come peraltro la Porsche capolista di Ryan Hardwick, P13, dal Success Ballast.

Speriamo che domani la nuova grafica in stile IMSA adottata dalla WEC TV permetta di seguire meglio la gara, che domani partirà dalle 11.30 locali, le 16.30 nostrane, trasmessa insieme a SkySport e alla piattaforma Discovery+

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Roberto Viva, Aston Martin AMR

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Rispuntano le Toyota nelle Libere 3 di Interlagos, ma dove sono ora le Porsche?

Un’oretta che ha dato pochi riscontri, quella appena trascorsa per le Libere-3 della 6 Ore di Sao Paulo. Ancora una volta i migliori tempi sono stati segnati nei primi minuti, dopo che, come ieri, la pista si è resa disponibile con 20’ di ritardo imputabili alle serie di contorno.

La palma del migliore va a Ryo Hirakawa, uno dei pochi che ha evidentemente provato la qualifica, autore di 1.23.695. Pur non superando la migliore prestazione di ieri ottenuta da Kevin Estre nelle FP2, la Toyota #8 ha lasciato a mezzo secondo la concorrenza, capitanata da Antonio Fuoco con la Ferrari #50.

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La classifica delle Hypercar prosegue con la BMW di Dries Vanthoor, l’altra GR010-Hybrid di Kamui Kobayashi e la Cadillac di Alex Lynn.

Nessun exploit da parte delle Aston Martin Valkyrie, che rientrano nei ranghi, ma fanno specie soprattutto le ultime due posizioni, occupate dalle due Porsche Penske, mattatrici della prima giornata, a riprova che spesso chi parla di BoP lo fa senza ben comprendere i reali valori in campo.

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Corvette invece ancora in spolvero fra le LM GT3 grazie a Jonny Edgar, autore di 1.34.414, a togliere il primato all’idolo locale Eduardo Barrichello, terminato ad appena 71 millesimi con l’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman. A seguire la Ford Mustang di Giammarco Levorato, la Lexus di Clemens Schmid e la McLaren di Sean Geleal.

Tutto pronto per le qualifiche, in programma alle 14.45 locali, le 19.45 italiane, fruibili a pagamento sulle piattaforme Discovery+ (Eurosport) o sulla WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Roberto Viva, TF Sport

I risultati delle Libere 3

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WEC – Ad Interlagos, uno-due Porsche e sei marchi tra i primi dieci nelle Libere-2: chi si lamenterà del BoP ora?

Scendono i tempi nelle seconde libere della 6 Ore di Sao Paulo, ma come al mattino c’è sempre la Porsche #6 davanti a tuti, questa volta con Kevin Estre a precedere l’altra 963 Penske di Julien Andlauer col tempo di 1.23.508.

Grande varietà di marchi nella top ten, che prosegue con la BMW #15 di Dries Vanthoor e la Cadillac Jota #12 del polesitter di Le Mans, Alex Lynn.

Con nostra grande sorpresa, tra i primi dieci ci sono entrambe le Aston Martin Valkyrie, con la #007 di Harry Tincknell addirittura in P5, a mezzo secondo dal battistrada, mentre la migliore delle Ferrari è solamente decima con Antonio Fuoco a oltre 6 decimi.

A riprova della grande incertezza che ha regnato oggi sul tracciato Paulista, sono addirittura 15 delle 18 Hypercar iscritte ad entrare nel fatidico secondo di distacco dal leader. Attendiamo comunque le sicure dichiarazioni di qualche insoddisfatto del Balance of Performance.

Un guizzo da parte di Eduardo Barrichello ha scalzato le due Lexus dal ripetere il risultato delle Libere-1. L’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman ha migliorato di mezzo secondo la prestazione di Josè Maria Lopez col tempo di 1.34.493, precedendo di 0.067 il deb Yuichi Nakayama e di olre 3 decimi Clemens Schmid al volante delle due RC F GT3. Completano la top five la Corvette TF #81 di Rui Andrade e la McLaren #95 di Darren Leung.

L’unico incidente della sessione è avvenuto con circa 35’ sul cronometro, protagonista Andrew Gilbert e la Mercedes Iron Lynx #61, fuori in curva 4. La vettura, pur danneggiata, è riuscita a riprendere la via dei box e dovrebbe essere della partita per il resto del weekend.

Sabato in programma l’ultima ora di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 10.10 ed alle 14.45 locali, vale a dire le 15.10 e le 19.45 italiane. Entrambe potranno essere viste sulla WEC TV, mentre le qualifiche verranno trasmesse anche sulla piattaforma Discovery+.

Piero Lonardo

Foto: Porsche

I risultati delle Libere 2

WEC – Porsche davanti nelle prime libere di Interlagos

Laurens Vanthoor guida la lista dei tempi delle Libere-1 della 6 Ore di Sao Paulo, quinto appuntamento del FIA WEC 2025.

Il pilota della Porsche #6 ha subito fissato i cronometri sull’1.25.176, precedendo di soli 84 millesimi Antonio Fuoco con la Ferrari #50; poco più lontane le due BMW, che prendono a sandwich la Toyota #7.

La sessione è stata ritardata di ben 17’ per l’olio perso in pitlane da auto della GT Series, campionato che supporta la serie mondiale in questo weekend.

Le posizioni sostanzialmente non sono mutate sino alla bandiera a scacchi, con la 499P di AF Corse trionfatrice a Le Mans in P8 alle spalle delle due Cadillac, mentre l’altra Ferrari ufficiale nel finale si è levata dall’insolita posizione di fanalino di coda ai danni dell’Aston Martin Valkyrie #007.

Poca azione anche fra le GT3, dove ancora una volta sono state le Lexus a dettare il passo, con Josè Maria Lopez autore di 1.35.010 davanti a Finn Gehrsitz con l’altra RC F GT3.

Completano la top five le due Corvette, finalmente rivitalizzate sulla pista Paulista, e l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman di Valentin Hasse Clot.

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Due novità infine nelle line-up, con Pedro Ebrahim al posto di Timur Bogulavskyi sulla BMW M4 GT3 #31, che si presenta con una livrea speciale per l’avvenimento, mentre Martin Berry ha infine deciso di onorare l’impegno con Iron Lynx ai danni della partecipazione al GTWC Asia.

Unica neutralizzazione nei 90’ per l’uscita di strada da parte della Ferrari VISTA AF Corse 354 di Francesco Castellacci, fuori in curva 7.

Il programma odierno proseguirà con le seconde libere, a partire dalle 15.45 locali, le 20.45 italiane. Live timing only sul sito FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

I risultati delle Libere 1

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WEC – McLaren sfoggia la sua nuova Hypercar a Goodwood

Quale miglior palcoscenico per un costruttore britannico del Festival of Speed di Goodwood per presentare la sua nuova Hypercar, pronta a competere nel FIA WEC a partire dal 2027?

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Beh, a dire il vero la presentazione della LMDh costruita su base Dallara c’era già stata a Le Mans un mese fa, e dal cubo che campeggiava nel Village (ricordate?) è uscita una maquette nera e arancio.

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Oggi però McLaren Automotive ha diffuso le foto di una vettura più rifinita, e con l’argento satinato a prendere largamente il posto del nero lucido.

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Purtroppo al momento non abbiamo il nome assegnato a questa nuova Hypercar, che dovrebbe rinverdire a Le Mans i fasti della F1 GTR trionfatrice nel 1995 e che dovrebbe essere gestita in pista dall’ex-boss Jaguar in Formula E, James Barclay, sotto l’egida di McLaren United AS.

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Le uniche altre notizie in nostro possesso riguardano il motore che spingerà questa vettura, un V6 biturbo sviluppato insieme all’italianissima Autotecnica Motori.

Piero Lonardo

Foto: McLaren, Piero Lonardo, Luca Pellegrini

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WEC – Nel weekend si torna a Sao Paulo. Giovinazzi rinnova

Nel weekend si torna a San Paolo del Brasile per il quinto appuntamento stagionale del World Endurance Championship. Come ampiamente previsto diverse le defezioni per il concomitante evento della Formula E  a Berlino, la più eclatante quella di Sebastien Buemi, che una tantum lascerà la Toyota #8 ai soli Brendon Hartley e Ryo Hirakawa.

Anche BMW provvede ad una sostituzione, con Marco Wittmann al posto di Robin Frijns sulla M Hybrid V8 #20, mentre Peugeot, come peraltro già previsto da Porsche e Aston Martin, schiera delle line-up a due stanti le assenze di Stoffel Vandoorne e Jean-Eric Vergne. Sergio Sette Camara e Felipe Drugovich prenderanno invece il posto di Norman Nato e Nyck De Vries sulle monoposto elettriche.

Tra le LM GT3, Anthony McIntosh prende il posto di Derek DeBoer sull’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman, mentre Yuichi Nakayama, al debutto nella serie mondiale, rimpiazzerà Ben Barnicoat, impegnato al CTMP, sulla Lexus #78 di Akkodis ASP. Probabile infine, ancorchè non ancora confermata ufficialmente, la presenza di Christian Ried al posto di Martin Berry, impegnato nel GTWC Asia al Fuji, sulla Mercedes Iron Lynx #61.

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Reso noto anche il Balance of Performance. Facendo riferimento alle equivalenze di Spa, stante la specificità del BoP di Le Mans, appesantite le Ferrari 499P, che prendono ben 12 kg extra, raggiungendo cosí le Toyota a quota 1.069 kg, ma anche le BMW e le Alpine (+9 e +8 kg rispettivamente), mentre le Aston Martin torneranno al peso minimo di 1.030 kg. Riduzioni di peso di 2 kg ciascuna anche per Porsche e Cadillac.

Robusta iniezione di potenza alle velocità medio alte per le Cadillac (+15 kW entro i 250 kmh), cui fanno da contraltare i -9 kW ed i -8 kW tolti a Ferrari ed Alpine. Incrementi minori anche per Porsche (+7 kW), Toyota (+5 kW) e BMW (+2 kW). Le V-Series.R subiranno però una riduzione ai massimi regimi di 5,5 kW, a nostro avviso poco determinanti sul tortuoso circuito Paulista.

Infine, relativamente all’energia massima per stint, le Ferrari e le Alpine continuano ad essere le più parche, con 893 e 892 MJ per stint rispettivamente, grazie agli aggiustamenti di -4 e -10 MJ assegnati dal WEC Committee. Riduzione di 5 MJ anche per le Peugeot, che passano ora a 897 MJ per stint, mentre al contrario le Valkyrie potranno usufruire di 11 MJ extra, diventando di gran lunga le meno efficienti con 919 MJ per stint.

Aggiustamenti di potenza al rialzo per quasi tutte le LM GT3, ma robuste variazioni al peso minimo in entrambi i sensi: le Ford Mustang e le BMW M4 prenderanno 19 e 12 kg extra, mentre al contrario le Corvette correranno con ben 25 kg in meno rispetto a Spa. Riduzioni sensibili anche per le McLaren (-17 kg a vuoto), le Mercedes (-15 kg) e le Vantage {-10 kg).

Le Ferrari 296 GT3 mantengono il primato dell’efficienza con 666 MJ per stint nonostante 9 MJ extra, cosí come le Mercedes AMG GT3 dall’altro capo dell’equivalenza con 703 MJ (+3 MJ rispetto a Spa).

Infine, due parole sul Success Handicap, che andrà a penalizzare soprattutto la Ferrari #21 di VISTA AF Corse con 42 kg extra, e la Porsche Manthey 1st Phorm, vale a dire le due prime classificate di Le Mans, con 36 kg in più rispetto al peso minimo. La “forbice”, tenuto conto anche delle limitazioni imposte dai risultati, va dai 1.388 kg a vuoto per Rovera e C., ai 1.334 kg delle Iron Dames.

In giornata è arrivato anche il rinnovo pluriennale del contratto di Ferrari con Antonio Giovinazzi, che oltre a pilota ufficiale endurance, manterrà anche il ruolo di reserve driver F1 del Cavallino.

L’azione in pista a Sao Paulo inizierà venerdí 11 luglio alle 11.00 locali, le 16.00 nostrane. Qualifiche dalle 14.45 di sabato 12, e start della 6 Ore alle 11.30 di domenica 13 luglio, le 16.30 italiane. La gara sarà trasmessa sui canali SkySport, mentre le qualifiche potranno essere fruite anche sulle piattaforme Discovery+ e WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, FIA WEC

L’entry list della 6 Ore di Sao Paulo

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GTWC / WEC / IMSA – Ecco La Ferrari 296 GT3 Evo!

Un po’ a sorpresa ma non troppo, Ferrari nell’ambito della 24h Spa ha tolto i veli alla versione Evo della 296 GT3. Di seguito il comunicato ufficiale della Casa di Maranello in formato integrale:

FERRARI 296 GT3 EVO: NATA DALLE VITTORIE, EVOLUTA PER SUPERARE I LIMITI 

  • La Ferrari 296 GT3 Evo nasce dall’esperienza maturata nelle due stagioni agonistiche disputate dalla 296 GT3 e della versione 296 LMGT3 che gareggia nel Mondiale Endurance 
  • Miglioramento delle sensibilità aerodinamiche, ampliamento della finestra di setup, ottimizzazione dell’affidabilità e guidabilità 
  • Previsto un kit di evoluzione per gli attuali possessori delle 296 GT3 
  • Debutto in gara previsto a partire dalla stagione 2026 

Spa-Francorchamps, 27 giugno 2025 – A tre anni dalla presentazione avvenuta alla 24 Ore di Spa-Francorchamps nel 2022, Ferrari sceglie l’appuntamento più importante nel panorama delle competizioni GT per togliere i veli alla nuova 296 GT3 Evo. 

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La vettura nasce nel solco dell’esperienza maturata con la 296 LMGT3 (che a partire dalla stagione 2024 gareggia nel FIA WEC) e con 296 GT3 che, sin dal momento del suo debutto, ha ottenuto cinque titoli, inclusi quelli Piloti e Team nella classe Pro del GT World Challenge Endurance Cup – il campionato di riferimento per le vetture GT3 – oltre alle vittorie alla 24 Ore del Nürburgring e alla 24 Ore di Daytona. Le statistiche aggiornano il palmares a 140 vittorie, 405 podi e 56 pole positions in 343 gare. 

L’ascolto del cliente e l’esperienza in gara hanno portato a sviluppare la 296 GT3 Evo, frutto di azioni mirate e concrete con l’obiettivo di realizzare una vettura ancora più competitiva in ogni condizione, mantenendo intatto il concetto di “modularità” che ha reso la 296 GT3 un vero e proprio termine di paragone, soprattutto per quanto riguarda la facilità di intervento e messa a punto della vettura. 

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Motore e cambio. Il motore termico V6 della 296 GT3 Evo rimane inalterato rispetto alla versione precedente. Mantiene la configurazione a ‘V’ da 120° con i turbo posizionati all’interno della ‘V’ che permette significativi benefici in termini di compattezza e riduzione di massa, favorendo il raggiungimento di elevatissimi livelli di potenza. Versatile, affidabile e prestazionale, sin dal suo debutto il propulsore è sempre stato apprezzato per la sua erogazione, coppia e potenza. Il motore, che è sempre stato un elemento centrale nei progetti Ferrari, rimane dislocato più avanti e più in basso rispetto alla versione stradale, nella stessa posizione della 296 GT3. Questa collocazione aiuta ad abbassare il baricentro e a migliorare la rigidezza torsionale. Inoltre, è stato inclinato di 2° per poter lasciare più spazio al diffusore posteriore. 

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Per quanto riguarda il cambio, la 296 GT3 Evo adotta invece una nuova cascata di rapporti, ottimizzata dopo aver analizzato i dati raccolti nei due anni di impiego della vettura, per favorire l’erogazione della coppia sia a bassa che ad alta velocità. 

Aerodinamica. La 296 GT3 Evo rappresenta lo step evolutivo della 296 GT3, piattaforma vincente che già combina performance aerodinamiche estreme e facilità di sfruttamento del carico in pista. L’obiettivo che si sono posti gli ingegneri Ferrari è stato quello di garantire una risposta più prevedibile e stabile della vettura in ogni situazione di gara, conservando le prestazioni della 296 GT3 standard in termini di carico verticale e di efficienza, già spinte al massimo concesso dal regolamento tecnico. In termini ingegneristici la squadra di aerodinamici ha puntato a migliorare la stabilità del carico verticale anteriore, quando la 296 GT3 Evo si trova in scia ad un’altra vettura, e le sensibilità aerodinamiche, ossia la minimizzazione delle variazioni dei carichi aerodinamici. 

Quasi tutto il bodywork è stato oggetto di evoluzioni. Nello splitter e nel fondo anteriore sono stati rivisti i profili, e sono stati ottimizzati i volumi di espansione e i generatori di vortici. Le appendici sul paraurti anteriore sono state anch’esse modificate alla ricerca del miglior compromesso prestazionale. 

Un ulteriore sensibile miglioramento è derivato da una profonda e attenta revisione del diffusore posteriore, modificato nei propri volumi di espansione e nel numero dei canali. Il terzo elemento oggetto di evoluzione è stato il sistema di louvers dei passaruota anteriori, sviluppate in sinergia col fondo anteriore, per garantire l’ingresso di aria pulita alle prese aria posteriori, sia in aria libera che in scia ad altre vetture. 

Per lo sviluppo della 296 GT3 Evo è stata ulteriormente migliorata la metodologia di simulazione che combina i test in galleria del vento con i calcoli della CFD – Computational Fluid Dynamics –, e permette di simulare campi aerodinamici disturbati, testando rapidamente molte variazioni geometriche. Il comportamento del pacchetto di sviluppo è stato quindi validato in pista, sia in giri prestazionali che in condizioni di ingaggio con altre vetture. Il risultato della ricerca è sintetizzato nella capacità della vettura di mantenere elevate performance aerodinamiche in condizioni di traffico e aria “disturbata”, molto frequenti nelle competizioni di durata, stabilizzando il carico verticale in scia a vantaggio della competitività e della precisione anche nei contesti più dinamici e imprevedibili. 

Dal punto di vista estetico-funzionale, la 296 GT3 Evo si rende riconoscibile anche per due prese d’aria inserite nel cofano anteriore, per migliorare i flussi di raffreddamento per i freni e l’abitacolo, oltre che per il nuovo alettone posteriore che ha subito cambiamenti significativi. La struttura di supporto è stata ridisegnata insieme alle paratie laterali. L’ala è ora dotata di meccanismo di regolazione rapida, introdotto per la prima volta nella LMGT3, che consente di intervenire sull’angolo dell’ala tramite una semplice vite, migliorando ulteriormente le operazioni in pista, già una caratteristica distintiva della 296 GT3. 

Fluidodinamica. Lo sviluppo del pacchetto evoluzione ha coinvolto anche l’aerodinamica interna, e in particolare il raffreddamento dei freni anteriori. Grazie all’ottimizzazione dei condotti che convogliano l’aria dal paraurti verso i dischi e l’introduzione di due prese dinamiche sul cofano, la portata di aria complessiva verso i freni anteriori è salita di oltre il 20% rispetto alla 296 GT3. Anche la pompa dello sterzo può godere di un migliore e più efficace raffreddamento grazie alla introduzione di due prese Naca inserite nel fondo vettura. 

Esperienza LMGT3. Tutta la carrozzeria del passaruota posteriore è mutuata dalla LMGT3 che si distingue per una curvatura più verticale nella sua parte anteriore, rendendo più semplice l’alloggiamento delle varie tipologie di pneumatici provenienti da fornitori diversi, impiegati nei campionati GT di tutto il mondo. Anche gli specchietti retrovisori nascono mettendo a frutto questa esperienza, e sono stati ulteriormente migliorati anche grazie ad una serie di studi e calcoli che hanno avuto come scopo quello di indagare le frequenze e i modi propri di vibrare che avevano i retrovisori esterni nella versione attuale. Questi nuovi particolari sono stati spostati verso l’interno, modificandone l’inclinazione e migliorando contestualmente la visibilità. 

Dinamica veicolo. Sia la cinematica della sospensione anteriore che di quella posteriore è stata modificata con l’obiettivo di ridurre i carichi sugli elementi e migliorare l’affidabilità. Al tempo stesso, il nuovo disegno garantisce una risposta dinamica connessa tra anteriore e posteriore, oltre a facilitare le operazioni di setup ai box. 

Abitacolo. Intuitività, visibilità, accessibilità sono principi cardine attorno a cui sono stati definiti gli assi di sviluppo dell’abitacolo della 296 GT3, senza dimenticare aspetti fondamentali quali sicurezza e comfort. La 296 GT3 Evo mantiene inalterate queste caratteristiche di base, ma migliora sensibilmente la portata dell’impianto dell’aria condizionata, arricchito con una ventola supplementare per risultare ancora più efficace. 

Debutto e kit. La 296 GT3 Evo, il cui processo di omologazione verrà completato al termine delle ultime rifiniture aerodinamiche in corso di svolgimento, debutterà nella stagione 2026 e sarà disponibile anche come kit di aggiornamento per coloro i quali stanno gareggiando con la 296 GT3. 

SCHEDA TECNICA 

MOTORE 

Tipo F163CE, 6 cil. V 120°, 4 valvole per cilindro, 2992 cm3, GDI Turbo 

Alesaggio/corsa: 88 x 82 mm 

Potenza massima: circa 600 CV* (447 kW) a 7250 giri/min 

Coppia massima: circa 710 Nm* a 5500 giri/min 

* Soggetto a BoP 

CAMBIO 

Cambio trasversale sequenziale, 6 velocità 

E-clutch, attuatore elettronico della frizione con palette al volante 

Cambio in magnesio con serbatoio recupero olio integrato 

TELAIO 

Carreggiata: 1726 mm anteriore / 1710 mm posteriore 

Larghezza: 2050 mm max (senza specchietti) 

Passo: 2660 mm 

Peso a secco: 1250 kg 

Sospensione anteriore e posteriore: doppio triangolo sovrapposto, bracci delle sospensioni in acciaio tubolare 

Ammortizzatori regolabili a 5 vie 

Cerchi: anteriore 12,5” x 18”, posteriore 13” x 18” 

Pneumatici: anteriore 30/68/18, posteriore 31/71/18 

Dischi freno: anteriore Ø 400×36, posteriore 332×32 

Pinze freno: anteriore 6 pistoncini, posteriore 4 pistoncini 

Pastiglie freno: anteriore 30 mm, posteriore 26.5 mm