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LMC – Prima vittoria del Team Virage in una gara martoriata dalle Safety Car

Gillian Henrion e Julien Gerbi si aggiudicano il primo round della Michelin Le Mans Cup 2023 a Barcelona in una gara frammentata ben cinque safety car.

Difficile dire se si sia trattato di un eccesso di prudenza da parte della direzione gara nei confronti dei sempre arrembanti piloti della serie cadetta, perchè da fuori almeno un paio di queste neutralizzazioni avrebbero potuto essere gestite con Full Course Yellow, ma ad ogni modo l’intera prima metà della gara è stata “calmierata” dalla vettura di servizio, senza alcuna conseguenza – va detto – per i piloti.

La safety car è entrata in azione subito dopo lo start, a seguito della carambola generata a centro gruppo dalla vettura di Steve Parrow, che si girava in curva 2 e chiudeva il pendolo in pista, travolgendo altre sei vetture, di cui quattro ko.

Davanti James Sweetnam del Graff era partito bene dalla pole conquistata ieri ai danni della Ligier #16 del Team Virage di Julien Gerbi, resistendo a Tony Wells del Nielsen Racing, schizzato a fionda dalla seconda fila. Tra le GT3, il polesitter Arnold Robin passava miracolosamente tra la melèe ed era costretto a cedere il comando alla Porsche dell’HCR w/Caffeine Six di Timothy Creswick.

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Purtroppo per Wells, una foratura lo poneva presto fuori causa, generando la seconda Safety Car, ed allora era la volta di Gerbi di riprendersi il terreno perduto e chiudere su Sweetnam per la leadership.

Le successive due entrate della vettura di servizio per altrettante uscite di strada di Andres Latorre Canon e Luis Sanjuan non modificavano sostanzialmente l’ordine costituito, salvo che per la vettura del Graff, costretta ad una penalità di 10” extra per infrazioni nel periodo di neutralizzazione.

Si andava quindi al pit obbligatorio in relativa tranquillità, con Cedric Oltremare del Cool Racing davanti a Henrion, il quale aveva preso il volante da Gerbi. Il giovane campione della Ligier European Series non ci metteva molto a disporre della Ligier #87.

Tra le GT3 invece, l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman si riappropriava della testa della gara con Valentin Hasse-Clot al volante davanti alla Ferrari AF Corse di Kei Cozzolino e alla Porsche del Parker Racing, ora con Scott Malvern.

Dietro Henrion si faceva largo Guillerme Moura de Oliveira, uno dei tanti debuttanti, con la vettura dell’M Racing di Yvan Muller, poco prima della quinta e definitiva Safety Car, per il contatto tra la Ligier *11 del CD Sport di Franck Chappard e la Lamborghini di Brandon Leitch.

La top five era completata dall’altra vettura del CD Sport di Kirill Small e da quella del Team Thor col veterano Colin Noble, mentre Malvern aveva la meglio su Cozzolino per il secondo gradino delle GT3.

 

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Gli ultimi brividi erano regalati da Oltremare che, completamente senza gomme, prima andava largo perdendo la terza posizione, e poi anche la top five a favore di Tommy Foster del 360 Racing, mentre davanti Moura de Oliveira tentava senza successo di stringere sul leader, che andava a chiudere con oltre 3” di vantaggio sul portoghese.

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Tra le GT, vittoria in scioltezza per i campioni in carica tra le LM P3 del Racing Spirit of Leman con oltre 8” sul Parker Racing e 12” sulla Ferrari #51. Da segnalare la rimonta di Jan Magnussen al volante della Honda NSX GT3 #88, che piazza al quinto posto dietro al connazionale Anders Fjordbach e alla Porsche dell’HCR with Caffeine Six.

La Michelin Le Mans Cup, cancellato il round di Imola, tornerà con la Road to Le Mans, l’8-10 giugno prossimi, nell’ambito della 24 Ore del Centenario. Si vocifera che Valentino Rossi potrebbe essere della partita in vista di un suo impegno nella gara principale nel 2024 con BMW.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – DeGerus beffa Allen e Jani nelle qualifiche di Barcelona

Cool Racing torna in pole position a Barcelona grazie a Reshad de Gerus, che con un ultimo giro monstre di 1.29.396 porta via il primato a James Allen, il quale a sua volta aveva avuto la meglio su Neel Jani, al debutto nelle qualifiche della serie europea per il team Duqueine.

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Niente da fare quindi per i dominatori delle libere di Algarve Pro Racing, che per soli 39 millesimi domani dovranno accordarsi all’Oreca #47, che vede nella line-up anche il driver Toyota Josè Maria Lopez ed il giovane Vladislav Lomko.

Completa la seconda fila Phil Hanson di United Autosport, a 3 decimi, mentre è parziale delusione per il migliore delle libere-2, Jonathan Aberdein, il quale non è riuscito a piazzare la vettura di Inter-Europol oltre il sesto posto, dietro a Job Van Uitert del Panis Racing e davanti a Paul-Loup Chatin di IDEC Sport.

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Tra le LM P2 Pro/AM, categoria che da quest’anno gode di una sessione ad hoc, non c’è stata storia per Salij Yoluc, che ha facilmente portato a casa il punto aggiuntivo per il Racing Team Turkey col tempo non trascurabile per un pilota bronze di 1.30.947. Unico a tenere testa al turco, Giorgio Roda, terminato a 3 decimi con la vettura del team Proton condivisa con Gianmaria Bruni e Jonas Ried.

Purtroppo alla lotta per il primato non ha partecipato la macchina del DragonSpeed di Henrik Hedman, ko per un problema ai freni all’uscita di curva 1 e pertanto protagonista di una delle due red flag della giornata.

La seconda è stata propiziata da Manuel Espirito Santo, fermo nella sabbia della curva 3 a poco più di 1’ dal termine del turno dedicato alle LM P3, chiuso anticipatamente, e che ha visto primeggiare Marcos Siebert, al top col tempo di 1.35.250.

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L’alfiere di Cool Racing ha lasciato ad oltre 3 decimi la concorrenza, capeggiata dallo statunitense Wyatt Brichacek con la Ligier di Inter-Europol.

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Infine in GTE, è stato show Ferrari, con una doppietta composta dal JMW Motorsport, al comando con Martin Berry ed il tempo di 1.41.060, davanti a Takeshi Kimura con la 488 GTE del Kessel Racing. La seconda fila di categoria sarà formata dalla Porsche Proton #16 e dalla Aston Martin #72 del TF Sport.

Lo start della 4 Ore di Barcelona è previsto alle 11.30 di domenica. Live streaming gratuito sul sito ELMS https://live.europeanlemansseries.com/en/live e sui canali social YouTube e Facebook della serie.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Nelle FP2, largo ad Aberdein ed Inter-Europol. Rump impressiona in GTE

Appena concluso il secondo turno di libere della 4 Ore di Barcelona ELMS. Al top si fa largo Inter-Europol con Jonathan Aberdein, il quale sembra trovarsi a proprio agio sul Circuit de Catalunya, e segna la migliore prestazione odierna con 1.29.950, entrando anch’egli nel ristretto “club” degli 1’29”.

A seguire la vecchia volpe Paul-Loup Chatin di IDEC Sport, distaccato di ben 6 decimi tondi, poi ancora il dominatore del Prologo, James Allen, di Algarve Pro Racing, e Neel Jani con la vettura di Duqueine.

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Una volta tanto non è Malthe Jakobsen al top delle LM P2 Pro/AM, bensì il due volte vincitore della Indy 500, Juan Pablo Montoya, che con la vettura del DragonSpeed ha fissato i cronometri sull’1.31.419 davanti proprio alla macchina del Cool Racing, che ha subito una piccola disavventura a due terzi di sessione per un contatto all’entrata box con la Ferrari di Duncan Cameron ed Alexandre Coigny alla guida.

Aldilà della red flag che ha interrotto momentaneamente la sessione, non dovrebbero esserci danni gravi per l’Oreca #17 in vista delle qualifiche. Da registrare un’altra interruzione, questa volta solo una Full Course Yellow, per l’uscita di strada della Ligier LM P3 Inter-Europol di Miguel Cristovao in T5.

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Tra i prototipi entry level la palma del migliore oggi va a Oscar Tunjo con la Duqueine del WTM by Rinaldi. Il driver colombiano col tempo di 1.36.971 si è classificato assai lontano (+1”4) dalla migliore prestazione ottenuta ieri da Manuel Espirito Santo, che ha comunque chiuso al secondo posto; sappiamo comunque che risparmiare le gomme è importante per questa categoria.

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Infine, in GTE, un exploit di Martin Rump, nuovo coequipier di Michael Fassbender e Richard Lietz sulla Porsche Proton #93, autore di 1.40.248, ha portato in altro il team tedesco con un nuovo record di categoria sul tracciato modificato. A seguire le Ferrari AF Corse #51 del talento emergente Ulysse de Pauw e di Formula Racing con Mikkel Mac. Da segnalare infine che Nicki Thiim ha portato l’Aston Martin del GMB Motorsport a 1”1 dal leader.

Nel pomeriggio di ieri si è svolta la sessione riservata ai piloti Bronze ranked, che ha visto primeggiare il solito Salih Yoluc sull’Oreca del Racing Team Turkey su Francois Perrodo e Giorgio Roda.

Tutto pronto per le prime qualifiche stagionali, a partire dalle 14.40, da godere in diretta in free streaming sul sito ELMS https://live.europeanlemansseries.com/en/live e sui canali YouTube e Facebook.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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ELMS – Jakobsen prende il largo nelle Libere 1 di Barcelona

Si rinnova il duello a suon di giri veloci fra James Allen e Malthe Jakobsen nelle prime libere della 4 Ore di Barcelona, atto iniziale dell’European Le Mans Series. Questa volta è stato la promessa danese di Cool Racing a primeggiare, col tempo di 1.29.811, oltre 2 decimi meglio dell’alfiere di Algarve Pro Racing, che capeggia comunque le LM P2 (Pro).

Seconda fila virtuale per l’altro equipaggio del team svizzero, con Reshad de Gerus, e per Inter-Europol con Jonathan Aberdein; a seguire la vettura altre due sicure protagoniste della stagione, il Duqueine ed il Panis Racing con Neel Jani e Job van Uitert.

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Tra le LM P3, Manuel Espirito Santo ha ripetuto le buone prestazioni del prologo e guida la lista dei tempi con la Ligier del Team Virage ed il tempo di 1.35.509, precedendo due sicuri favoriti quali l’argentino Marco Siebert di Cool Racing ed Antoine Doquin del Racing Spirit of Leman “neopromossa” dalla Le Mans Cup, con distacchi nell’ordine di 3 e 6 decimi rispettivamente.

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In GTE infine, Matteo Cairoli ha ulteriormente alzato l’asticella della due giorni di test appena trascorsa, fissando i cronometri sull’1.40.306 con la Porsche di Iron Lynx. Completano il podio due Ferrari 488 di Kessel Racing e Spirit of Race, con Frederik Schandorff ad appena 89 millesimi e l’eterno Matt Griffin a poco meno di 3 decimi. Lontanissime le tre Aston Martin di TF Sport e GMB Motorsport, che chiudono staccatissime la classifica di categoria.

La sessione non ha visto incidenti di rilievo salvo un contatto fra la Ligier capolista LM P3 con Michael Jensen al volante e la Porsche Proton #16 di Alessio Picariello, comunque senza particolari conseguenze per piloti e macchine. Da segnalare un’unica brevissima Full Course Yellow per rimuovere un detrito dal rettilineo a metà sessione.

Il programma odierno della serie continentale prosegue con la mezz’ora riservata ai piloti Bronze alle 16.20. Domani libere-2 e qualifiche, rispettivamente alle 10.10 e alle 14.40. Tempi e diretta tv (per qualifiche e gara di domenica) in free streaming sul sito ELMS https://live.europeanlemansseries.com/en/live e sui canali YouTube e Facebook.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Allen e Jakobsen rimangono al top tra le LM P2 nel Day-2 di Barcelona

Conclusi da poco i test collettivi dell’European Le Mans Series a Barcelona. La giornata odierna, leggermente più calda di mercoledì, non ha visto miglioramenti al top, con James Allen che rimane il più veloce di questi due giorni e l’unico ad essere sceso sotto l’1’30” con la vettura di Algarve Pro Racing.

L’australiano è stato il migliore anche nella giornata odierna, segnando la migliore prestazione nella sessione del mattino con 1.30.223, lasciando ad oltre mezzo secondo Jonathan Aberdein, quest’anno con Inter-Europol, e a 6 decimi Nelson Piquet Jr., qui al debutto nelle fila di United Autosports, migliore tra gli equipaggi Pro/Am, comunque 4 decimi dietro il best lap di ieri della categoria a cura di Malthe Jakobsen del Cool Racing.

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Algarve Pro Racing al top anche nella sessione notturna di ieri sera, disertata da gran parte del parco piloti, questa volta con Kyffin Simpson, autore di 1.30.786.

Tra le LM P3, Ryan Harper-Ellam ha scalzato di soli 3 millesimi il limite segnato ieri da Marcos Siebert con 1.36.403. Dietro oggi al neoacquisto del Nielsen Racing, Glenn van Berlo con la Ligier #10 di Eurointernational, costantemente tra i primi in ogni sessione, al top anche nella notturna.

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Resiste infine il record delle GTE (ricordiamo che il Circuit de Catalunya ha anche una diversa configurazione rispetto allo scorso anno) segnato ieri dalla Porsche Iron Lynx di Matteo Cairoli di 1.40.611. Il best lap di giornata va a Mikkel Mac e alla Ferrari di Formula Racing (nella foto) con 1.40.755 davanti al connazionale Nicki Thiim con l’Aston Martin del GMB.

E’ tutto per il Prologo 2023, che si conclude senza incidenti di particolare rilevanza e tutte e 42 le vetture in pista; domani si inizia a fare sul serio con le prime libere, a partire dalle 11.50. In programma anche la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze alle 16.20.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Night Session day 1

I risultati della Morning Session day 2

I risultati della Afternoon Session day 2

Terruzzi

WEC – Caro GiorgioTerruzzi, anacronistico e noioso sarai tu….

Sull’organo di stampa web della Red Bull, un GiorgioTerruzzi forse infastidito dall’insonnia (l’articolo è stato postato alle 0.49) ha espresso il proprio giudizio – negativo – sulla gara di Portimao.

L’articolo si intitola “L’alternativa assente”,  lo potete trovare QUI  e consiste sostanzialmente un peana circostanziato per l’aver dovuto “dedicare una mezza domenica” (cit.) alla seconda prova del World Endurance Championship.

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Terruzzi ha definito la gara una corsa “senza storia ma lunga il triplo” (di un GP-ndr). Si perchè il metro di paragone è sempre il solito, la F1. Poco importa che la gara abbia visto una top five composta da cinque marchi diversi, con una Ferrari ancora una volta a podio assoluto, e solo alla seconda gara, dopo i tanti trionfi in GT.

Lunga vita forse alle gare sprint (sempre secondo GiorgioTerruzzi), largo a “qualche hypercar in più, a qualche campione piú amato e noto”, a “tempi e regole fasate su una modernità indispensabile”.

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Da addetti ai lavori, ma anche da appassionati di motorsport vero, non artificiale, siamo sempre pronti ad accogliere i suggerimenti, tutto è migliorabile e anche noi auspichiamo l’ingresso di nuove Hypercar oltre Toyota, Ferrari, Cadillac, Porsche, Peugeot (mica pizza e fichi..), Glickenhaus, Vanwall, più BMW, Alpine, e Lamborghini dal 2024, Isotta Fraschini speriamo prima e magari anche l’Acura che fa sfracelli negli States sotto l’egida Honda.

Di campioni amati poi ne abbiamo tantissimi, e tanti di questi sventolano il tricolore, a differenza della F1. I consigli dettati forse da ordini di scuderia, che nell’ambito lavorativo di GiorgioTerruzzi conoscono benissimo, però, non ci interessano.

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“La passione non passa dalla confusione e, soprattutto, dalla noia.” Conclude GiorgioTerruzzi, dimenticando d’un botto i fattacci di Melbourne, Spa, Abu Dhabi ed i domini incontrastati di Mercedes e Red Bull..

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I veri appassionati dell’endurance in fondo ti ringraziano, GiorgioTerruzzi, perchè non ti sei accodato a tutti coloro, fans e testate, Autosprint in testa, che stanno idolatrando anche troppo il mondiale endurance delle hypercar in cerca di chissà quale favore da parte di un qualche costruttore ed andarsi a vedere da VIP la Le Mans del centenario, che coronerà verosimilmente questa prima nuova stagione d’oro dell’endurance.

Peró, seriamente, GiorgioTerruzzi, potevi anche postare una foto non tratta da un contest Red Bull….. e dire che di piloti sponsorizzati dalla bibita ce ne sono tanti nel paddock, anche campioni del mondo!

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P.S.: Grazie anche da parte di Italian-Endurance.com, visto che ci hai dato lo spunto per acchiappare qualche vero appassionato di motorsport in più

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, RedBull.com (in trasparenza)

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ELMS – Algarve Pro Racing guida il primo giorno del Prologo

E’ iniziata oggi ufficialmente anche la stagione 2023 dell’European Le Mans Series con la prima giornata dei test collettivi di Barcelona. Le nuvole di ieri hanno lasciato spazio ad un cielo limpido e a gradevoli temperature primaverili, che dovrebbero protrarsi per tutto il weekend.

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Tutte in pista le 42 vetture iscritte, e subito in evidenza le squadre piú accreditate a succedere al titolo continentale di Prema. Il miglior tempo della giornata va a James Allen con l’Oreca LM P2 di Algarve Pro Racing, unico a scendere al mattino sotto l’1’30” con 1.29.691.

A seguire un altro sicuro protagonista, Job van Uitert, con la vettura dei vicecampioni del Panis Racing, a mezzo secondo, ed il campione delle LM P3 Malthe Jakobsen, leader delle Pro/AM, che ricordiamo quest’anno godranno di una vera e propria classifica a parte, del Cool Racing, a 0.751 dal leader.

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Nel pomeriggio, in una sessione martoriata dalle interruzioni, ben 6 per un totale di quasi 20’, è stata la vettura Pro/Am di AF Corse con alla guida il neoacquisto Ben Barnicoat a segnare la migliore prestazione con 1.30.799 davanti al deb ex-F2 Marino Sato di United Autosports.

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Marcos Siebert ha invece sbaragliato il campo tra le LM P3 per Cool Racing. L’argentino, degno erede di Jakobsen quale specialista della categoria, ha fissato i cronometri sull’1.36.406, ripetendosi al top anche nel pomeriggio, solo 3 decimi piú lento. La lista dei tempi prosegue con altri due debuttanti, Ryan Harper-Ellam del Nielsen Racing, e Manuel Espirito Santo del team Virage. Al turno pomeridiano non ha partecipato la Ligier #13 di Inter-Europol.

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Tra le GTE infine, la palma del migliore va a Matteo Cairoli, qui sulla Porsche di Iron Lynx, autore di 1.40.611 già durante la prima sessione, a precedere di appena 53 millesimi Julien Andlauer sull’altra 911 RSR-19 di Proton Competition. Nel pomeriggio, spazio alla Ferrari del rientrante Formula Racing con Conrad Laursen, autore di 1.40.935.

In serata ulteriori due ore di azione fino alle 21.00. Domani si prosegue con la seconda ed ultima giornata del Prologo, a partire dalle ore 9.00.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Morning Session day 1

I risultati della Afternoon Session day 1

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LMC – La serie apre il prologo continentale di Barcelona

Aperto oggi con il Test Day riservato alla Michelin Le Mans Cup il prologo ELMS di Barcelona. Tutte e 42 le vetture iscritte si sono presentate al primo appuntamento della stagione 2023 in due sessioni di sette ore totali in un clima reso accettabile da qualche nuvola.

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Tanti i volti nuovi e tanti graditi ritorni sul proscenio continentale, fra cui quello del Murphy Prototypes, a lungo protagonista in ELMS, con una Duqueine LM P3. Il team battente bandiera irlandese ha saltato il primo turno ma ha iniziato a girare a metà pomeriggio.

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I risultati della pista hanno però premiato, almeno in questo frangente, compagini e piloti esperti quali United Autosports e Scott Andrews, che già al mattino ha segnato il miglior tempo della giornata con 1.36.355; al pomeriggio invece è stato Cedric Oltramare del Cool Racing a piazzarsi al top, a 143 millesimi.

P2 al mattino e terzo tempo assoluto per la migliore delle Duqueine LM P3, qui presenti in solo quattro esemplari contro le ben 26 Ligier, con un altro driver esperto, l’ex-campione dell’Asian Le Mans Series Matt Bell del Nielsen Racing.

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Nelle GT3, categoria apripista dei futuri impegni delle serie ACO, si profila una lotta fra tutte e cinque le diverse vetture iscritte. La ribalta quest’oggi è stata dominata dalla Porsche 992 dell’High Class Racing (HCR) with Caffeine Six di Anders Fjordbach, il quale ha preceduto col tempo di 1.41.680 l’Aston Martin dei campioni 2022 (tra i prototipi) del Racing Spirit of Leman di Valentin Hasse-Clot.

La top five prosegue con Gerhard Watzinger e la Lamborghini dl Leipert Motorsport, Kei Cozzolino con la Ferrari 296 GT3 AF Corse #51 e l’Audi R8 LMS del debuttante Steller Motorsport di Sennan Fielding, tutti entro il secondo; attimi di paura per il teammate James Wood, abile a gestire una situazione di pericolo in curva 1.

La sesta marca in ballo infine, la Honda con la NSX GT3 dei campioni uscenti del GMB Motorsport si aggiudica solo la sesta prestazione col veteranissimo Jan Magnussen.

La Michelin Le Mans Cup riposerà fino a venerdì alle 9.50, orario delle prime libere. Domani sarà la volta del Prologo ELMS, a partire dalle 9 del mattino, con tre sessioni di ben dieci ore complessive. I test collettivi della serie europea si protrarranno anche nella giornata di giovedì, con altre sette ore a disposizione .

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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WEC – A Portimao, finalmente tre costruttori diversi sul podio, ma davanti c’è sempre Toyota

In realtà addirittura tutta la top five della 6 Ore di Portimao è composta da altrettanti costruttori diversi di LMH, ma ancora una volta è la Toyota ad aggiudicarsi il successo finale.

Su questo impegnativo tracciato, reso ancora più insidioso da temperature africane, i costruttori hanno potuto mettere a frutto solo in parte le lunghe sessioni di test (parentesi, Ferrari rimarrà qui anche domani) svolte in inverno, ed il risultato è stato che ogni casa ha lasciato per strada qualcosa.

Ha iniziato Toyota già dopo meno di 90’ con un problema al trasponder dei dati, poi è stata la volta di Ferrari, con il sistema brake-by-wire della 499P #51 a cedere dopo la metà gara, poi la Porsche #7 ha pagato un problema al servosterzo. La Peugeot #93 infine si era già autoeliminata nella lotta per il primato prima ancora del via.

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Cadillac ha tratto il meglio dalla sua unica LMDh chiudendo appena fuori dal podio, che dietro la GR010-Hybrid dei campioni del mondo in carica Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi, quest’ultimo recordman assoluto WEC con 20 successi, vede la Ferrari di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen e la Porsche di Andrè Lotterer, Kevin Estre e Laurens Vanthoor.

Alessandro Pier Guidi riuscirà comunque a classificare, non senza problemi, la seconda 499P in P6, cosí come Glickenhaus che conquista l’ottava piazza.

In tutta questa diversità manca solo la Vanwall, protagonista dell’unica neutralizzazione dopo essere terminata senza freni in curva 10 con Jacques Villeneuve alla guida, dopo la bella prestazione all’esordio di Sebring.

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La lotta al coltello nelle altre due categorie ha premiato United Autosports in LM P2 e Corvette in GTE-Am.

L’altalena di posizioni fra le tante Oreca della categoria cadetta ha visto sempre almeno un esemplare del team angloamericano lottare per la testa della gara, e alla fine è stata doppietta per Giedo van der Garde, Oliver Jarvis e Joshua Pierson sui compagni di squadra Ben Hanley, sostituto di Filipe Albuquerque impegnato a Long Beach, Phil Hanson e Frederick Lubin. Completa il podio il WRT con Rui Andrade, Robert Kubica e Louis Deletraz.

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Infine in GTE-Am, le varie Ferrari 488 non sono riuscite a trarre vantaggio dal Success Ballast assegnato alla Corvette di +30 kg e alla fine è secondo successo consecutivo per Ben Keating, Nico Varrone e Nicky Catsburg.

Alessio Rovera ha dato spettacolo nelle fasi finali fino ad arrivare alle terga della C8.R, senza riuscire peró a completare il sorpasso decisivo. Primo podio stagionale anche per le Iron Dames, che nelle fasi iniziali sono state una vera spina nel fianco per il gentleman texano, il quale è riuscito ad evitare al pelo una pericolosissima penalità per track limits.

Per il WEC è tutto da Portimao; ci si vede a Spa-Francorchamps fra appena due settimane. Nel frattempo spazio all’ELMS col season opener di Barcelona.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore di Portimao

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WEC – Portimao, a metà gara, podio Toyota-Ferrari-Porsche

E’ una giornata torrida quella che ospita il secondo round del World Endurance Championship all’Autodromo do Algarve, che peró presenta una buona cornice di pubblico, che ha dimostrato di apprezzare lo sforzo degli organizzatori portoghesi, i quali hanno riportato la massima serie endurance dopo due anni dall’one shot generato dalla pandemia.

Al pronti via, con l’Oreca LM P22 di United Autosports retrocessa di tre posizioni post qualifica e soprattutto la Peugeot #93 che non accenna a partire e deve accodarsi dalla pitlane, è attento Mike Conway ad approfittare della lotta fra il teammate in pole, Sebastien Buemi, e le due Ferrari dalla seconda fila, con James Calado pronto ad infilarsi tra le due GR010-Hybrid, mentre Nicklas Nielsen si ritrova in P5 dietro anche alla Porsche di Laurens Vanthoor.

La gioia del Cavallino dura però poche tornate, perchè Buemi dopo tre tornate torna alle spalle del compagno, mentre Nielsen si accoda all’altra 499P. Tra le LM P2, la vettura del Vector Sport subisce un contatto al via e lascia spazio a Sean Gelael di Jota Sport, mentre Diego Alessi è abile ad infilarsi nella lotta fra la Corvette di Ben Keating e la Porsche di Sarah Bovy in GTE-Am.

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La lotta si infiamma anche fuori dalle Hypercar, con le due vetture di United Autosports a prendere temporaneamente il comando mentre Keating e la Bovy si scambiano un pai di volte le posizioni dietro la Ferrari 488 #21.

Mentre le due Toyota si scambiano nuovamente le posizioni, pare il momento della Cadillac, che nell’ambito del primo giro di pitstop si ritrova addirittura davanti alle Ferrari, ma la V-Series.R è costretta anch’essa ad una sosta extra per cambiare le gomme spiattellate nell’effort di portarsi a podio. Dietro le due 499P emerge la Peugeot #94.

Il primo vero colpo di scena al termine alla metà della seconda ora, allorquando la Toyota #7 è costretta dalla direzione gara ad una lunga sosta per riparare il trasponder dei dati di sinistra. Lo stop inaspettato costa agli uomini del Gazoo Racing 8 tornate.

Iniziano i primi cambi in GT ed è ora il turno di Lilou Wadoux di prendere il testimone dall’altra Ferrari, mentre una delle due Oreca di United Autosports è costretta ad una furiosa rimonta dopo aver perso contatto con la vettura gemella, che ora conduce le LM P2 con Josh Pierson davanti a Daniil Kvyat, il quale ha ereditato il volante da Doriane Pin.

Il secondo colpo di scena riguarda invece la Ferrari #51, condotta ora da Antonio Giovinazzi, che accusa di aver perso il recupero in frenata. Purtroppo per il Cavallino l’ex-Alfa Romeo F1 non può più rispondere agli attacchi della concorrenza, e cede presto alla Porsche #6 di Kevin Estre.

I distacchi dalla Toyota leader sono ancora nell’ambito del giro per i primi cinque, che si completano con la Peugeot #94, ora con Gustavo Menezes al volante.

Nelle LM P2, la carica di Phil Hanson ha riportato l’Oreca #22 alle spalle di Mirko Bortolotti, polesitter ieri con Prema, ma a parte le vettura del Vector Sport, costretta lungamente ai box per riparare i danni del contatto sostenuto in partenza, tutte e undici vetture sono ancora nello stesso giro.

In GTE-Am, la Porsche delle Iron Dames, ora con Rahel Frey, ha per il momento la meglio sulla Corvette, che precede di circa 8”, mentre le due Ferrari di testa ora sono la #54 di Davide Rigon e la #21 di Simon Mann. Gara completamente no invece, almeno per ora, per le Aston Martin, con il solo esemplare dell’ORT by TF ancora in contention, P5: l’esemplare di D’Station costituisce il primo ritiro tra le Vantage, mentre la #98 dell’AMR ha dovuto scontare una lunga penalità.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la terza ora di gara