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WEC – Continua l’effetto domino: Portimao a giugno, prologo a Spa!

Prosegue – e ci aspettiamo ancora altre modifiche, questa volta al calendario della ELMS – l’effetto domino scatenato dal posticipo della 24 ore di Le Mans al 21-22 agosto.

Il season opener della Season 9 del World Endurance Championship cambia infatti ancora una volta location e si trasferisce a Spa-Francorchamps, che oltre la 6 Ore del 1° maggio, ospiterà anche i test collettivi, il cosiddetto Prologo, il 26/27 aprile prossimi.

La 8 Ore di Portimao non viene però cancellata ma viene a sua volta posticipata nel weekend che sarebbe dovuto essere occupato da Le Mans, il 13 giugno.

La decisione è stata approvata nella riunione odierna del World Motor Sport Council FIA ed è stata presa a fronte della situazione di incertezza intorno alla pandemia, comprese le restrizioni ai viaggi imposte da diversi governi di varie nazioni, che attualmente rendono i viaggi da e verso il Portogallo assai difficoltosi. In più, si pensa che la nuova data di Portimão possa accrescere la possibilità di avere spettatori alla corsa,

A Spa peraltro il prologo, che per la prima volta si terrà sul circuito delle Ardenne, sarà l’occasione per festeggiare il 100mo anniversario della storica venue. Nessun’altra modifica per ora al resto del calendario, che dopo Portimao proseguirà con la 6 Ore di Monza il 8 luglio, per poi terminare, dopo Le Mans, in Giappone (26 settembre) ed in Bahrain (20 novembre).

Ancora una volta Pierre Fillon, Presidente dell’ACO, ha stigmatizzato l’attuale situazione, sottolineando che a causa della pandemia “Dobbiamo essere estremamente flessibili nelle nostre decisioni. Ci adattiamo continuamente alle decisioni dei governi, specialmente quelle sui viaggi tra paesi differenti. A seguito delle discussioni con i concorrenti del WEC, non abbiamo avuto altra scelta se non di posticipare l’avvio della stagione. Abbiamo comunque fatto in modo – ha  poi concluso Fillon – di mantenere tutte le gare in calendario, che è la nostra maggiore priorità.”

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Frattanto nei box di Misano, che nel weekend ospita le Finali Mondiali Ferrari 2020, abbiamo potuto ammirare la nuova livrea delle 488 GTE Evo che disputeranno la stagione in GTE-Pro, che come già noto porteranno i numeri di gara 51, per Alessandro Pier Guidi e James Calado, e 52 in luogo del precedente 71, per Miguel Molina e Daniel Serra.

Sempre rimanendo in tema tricolore, la nuova livrea della 488 iscritta in GTE-Am dal Cetilar Racing, sarà invece svelata al pubblico lunedì 15 marzo prossimo.

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Chiusa infine oggi la due giorni di test a Monza della nuova SCG007 LMH di Cameron Glickenhaus, che ha visto alternarsi al volante i veterani Romain Dumas e Franck Mailleux. Il responso della pista è stato incoraggiante e fa quindi ben sperare per il debutto della bella Hypercar nella serie mondiale.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Ferrari Races, SCG/Motul

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ELMS – Le Castellet si sposta a giugno

Il primo effetto dello spostamento della 24 Ore di Le Mans annunciato poco fa consiste nello spostamento della 4 Ore di Le Castellet, che dalla sua collocazione originaria del 29 agosto si sposta al weekend del 4-6 giugno prossimi.

La gara si pone quindi ora come terzo appuntamento stagionale fra l’appuntamento del Red Bull Ring del 16 maggio e la 4 Ore di Monza dell’11 luglio.

Il CEO di recente nomina della Le Mans Endurance Management, Frédéric Lequien, ha riportato: “Con lo spostamento della 24 Ore di Le Mans ad agosto, abbiamo preso la decisione di muovere la 4 Ore di Le Castellet a giugno. Questa mossa permetterà ai teams che dell’ELMS che correranno a Le Mans un evento in più per prepararsi alla grande gara, pur mantenendo il distacco di 3-4 settimane tra ogni evento del calendario ELMS.”

Attendiamo comunque verosimilmente conferme sul season opener di Barcelona del 18 aprile, stante l’attuale situazione della pandemia in Spagna.

Piero Lonardo

Foto: ELMS

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WEC – Confermato: Le Mans slitta al 21-22 agosto

Come anticipato su queste pagine un paio di giorni fa, la 89ma edizione della 24 Ore di Le Mans, che doveva tenersi il 12-13 giugno prossimi, slitta al 21-22 agosto.

Con un comunicato di poco fa, l’Automobile Club de l’Ouest, organizzatore della classica della Sarthe, ha confermato lo spostamento di date, in funzione della possibilità di avere spettatori alla corsa, in ossequio alle misure di sicurezza e salute applicabili.

Si precisa inoltre che l’ACO ha preso questa decisione con largo anticipo per poter dare a team, partners e spettatori la maggiore visibilità possibile e mantenere l’attuale calendario del WEC. Le date delle altre gare ed eventi da tenersi sul circuito di Le Mans rimangono comunque al momento inalterati. L’ACO inoltre sta lavorando con gli organizzatori dei vari eventi che potrebbero essere impattati da questo cambiamento.

Come accennato nel precedente articolo infatti, esistono al momento diverse concomitanze tra i vari campionati, due delle quali investono il WeatherTech SportsCar Championship, che il 22 agosto ha in programma il round tutto dedicato alle GT del Virginia International Raceway (VIR), e l’appuntamento IndyCar di Gateway del sabato 21 agosto.

Quest’anno la gara vedrà il debutto delle nuove Hypercar e l’ACO vuole rimanere particolarmente attenta alla presenza dei fans, che riceveranno maggiori informazioni sui biglietti alla fine di aprile.

Pierre Fillon, Presidente dell’ACO, ha così commentato: “Sebbene si tratti di una decisione difficile da prendere, è quella giusta. Tenere per la seconda volta di fila la 24 di Le Mans a porte chiuse sarebbe impensabile. Stiamo perciò facendo tutto il possibile per evitare che accada e dare ai concorrenti una visione chiara dell’intera stagione. Stiamo lavorando duramente per metter in piedi un evento sicuro, con tutte le necessarie precauzioni sanitarie. La corsa di quest’anno promette di essere un altro thriller grazie al debutto delle nuove Hypercar.”

Rimaniamo quindi in attesa dell’annuncio dell’entry list della 24 Ore, prevista per martedì prossimo 9 marzo.

Piero Lonardo

Foto: ACO

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WEC – Le Mans e calendario nuovamente a rischio slittamento?

La situazione del COVID19 continua a tenere banco in ogni aspetto della nostra quotidiana, e anche il motorsport non può esserne immune.

Già la scorsa primavera abbiamo infatti assistito ad un valzer di spostamenti e cancellazioni di eventi, situazione che ovviamente nessuno pensava di dovere ancora fronteggiare a distanza di oltre un anno.

Nel 2020 l’ACO ed il WEC decisero, correttamente, di subordinare lo svolgimento della stagione alle esigenze di sicurezza degli addetti ai lavori, modificandone radicalmente date, venue ed accessi, nonché riportando la schedule della futura Season 9 all’interno dell’anno solare 2021, abbandonando la formula introdotta nel 2018-2019.

Nonostante l’impegno degli organizzatori però, pare siamo di nuovo vicini ad una ridefinizione del calendario, che ha già visto il (prevedibile) spostamento dell’atto di apertura, la 1.000 Miglia di Sebring, test collettivi compresi, a favore di un più gestibile season opener a Portimao.

Ovviamente la stagione dell’endurance mondiale ruota intorno alla 24 Ore di Le Mans, che, stante l’attuale situazione dei contagi e delle vaccinazioni in territorio francese, potrebbe slittare anche quest’anno dalla tradizionale slot di metà giugno.

Per la 89ma edizione della classica della Sarthe sta infatti circolando l’ipotesi del 21-22 agosto, anche per permettere, al contrario dello scorso anno, l’affluenza di un certo numero di spettatori. Le due gare che la precedono nell’attuale schedule della Season 9, vale a dire la 8 Ore di Portimao e la 6 Ore di Spa-Francorchamps, in programma rispettivamente il 4 aprile ed il 1° maggio a porte rigorosamente chiuse, sono pertanto passibili di spostamento, così come la tanto attesa 6 Ore di Monza del 18 luglio.

Ovviamente questi spostamenti, che crediamo non saranno gli unici relativamente al continente europeo, porteranno conseguenze, a livello di concomitanze impreviste per squadre e piloti, nei confronti di altri campionati, compresi quelli nordamericani, IMSA ed IndyCar in testa, che al contrario sembrano protesi verso uno svolgimento più o meno regolare, dopo solo un paio di opportuni aggiustamenti.

Va evidenziato che la 105ma Indy 500 di maggio dovrebbe svolgersi in presenza di pubblico, ancorchè con capienza limitata, così come peraltro avvenuto nella recente Rolex 24 at Daytona e così come previsto per la 12 ore di Sebring o per il season opener IndyCar di Barber Park, in programma rispettivamente il 20 marzo ed il 18 aprile prossimi.

Attendiamo pertanto comunicazioni ufficiali da parte dell’ACO e del WEC, comunicazioni che verosimilmente non dovrebbero tardare molto.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Portimao con una Corvette ma senza Glickenhaus

Diffusa nella giornata odierna l’entry list provvisoria della 8 Ore di Portimao, atto d’apertura della season 9 del World Endurance Championship.

Sul circuito dell’Algarve sono attese 32 vetture, ma veniamo subito alle novità: Corvette Racing farà il suo primo outing dal febbraio scorso, quando al Circuit Of The Americas venne schierata una delle nuove C8.R, con una vettura iscritta in GTE-Pro per Antonio Garcia, “panchinato” per colpa di un tampone COVID errato nel bel mezzo della recente Rolex 24 at Daytona,  poi vinta dai compagni di squadra Nicky Catsburg e Jordan Taylor, ed il rientrante Oliver Gavin.

L’impegno del team statunitense dovrebbe ripetersi anche nella seguente 6 ore di Spa-Francorchamps e farebbe seguito ad una richiesta specifica da parte dell’ACO per accettare l’iscrizione alla prossima 24 Ore di Le Mans. La presenza della Corvette porta a cinque le vetture iscritte in GTE-Pro insieme alle due Ferrari e alle due Porsche.

La seconda novità, questa volta però in negativo, riguarda l’assenza dal plateau degli iscritti delle vetture di Cameron Glickenhaus. Il team, che in questi giorni ha portato a compimento il primo shakedown presso l’autodromo di Vallelunga con Romain Dumas al volante, aveva recentemente confermato la propria presenza in Algarve subito dopo la cancellazione della 1.000 Miglia di Sebring.

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La causa del forfait sarebbe da ricercare nei rallentamenti nello sviluppo legati alla pandemia, e la squadra dovrebbe finalizzare l’omologazione della SCG 007 LMH dopo il test di durata di 30 ore ad Aragon che è stato a sua volta posticipato poco dopo il season opener WEC.

Solo tre vetture quindi iscritte alla categoria top, con le sole due nuove Toyota GR010 Hybrid tra le LMH e la R13-Gibson ribattezzata Alpine A480 LM P1.

Ben undici invece le LM P2 con la new entry WRT a schierare Robin Frijns e Charles Milesi insieme a Ferdinand Habsburg sull’Oreca #31. Ancora ignoti invece i compagni di Miro Konopka sull’unica non-Oreca iscritta, la Ligier dell’ARC Bratislava.

Ancora tante infine le caselle da completare tra le ben 13 vetture che compongono il parco partenti della GTE-Am. Giovedì Iron Lynx ha presentato la forza complessiva del suo impegno che spazierà, oltre alle due confermatissime entry WEC, più una terza per la 24 Ore di Le Mans, anche nell’European Le Mans Series, nella Michelin Le Mans Cup e nel GT World Challenge.

L’appuntamento presso l’Autodromo Internacional di Algarve è per il Prologo del 30-31 marzo, cui seguirà la 8 Ore dal 2 al 4 aprile. Sia il season opener che la 6 Ore di Spa-Francorchamps, in programma il 1° maggio prossimo, si terranno comunque a porte chiuse.

Piero Lonardo

L’entry list della 8 Ore di Portimao

Foto: Corvette Racing, Cameron Glickenhaus

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WEC – Finalmente Ferrari: nuova Hypercar per il 2023!

La Ferrari annuncia l’ingresso ufficiale nella nuova categoria Hypercar a partire dal 2023. Pochi minuti fa il comunicato ufficiale da parte delle Competizioni GT del Cavallino, che riportiamo integralmente.

Dopo una fase di studio e analisi, Ferrari ha dato il via allo sviluppo della nuova vettura LMH che nelle scorse settimane è già entrato nel vivo con l’avvio delle fasi di progettazione e simulazione. Il programma di collaudi in pista, il nome della vettura e quello dei piloti che costituiranno gli equipaggi ufficiali saranno oggetto di future comunicazioni.

A cinquant’anni dall’ultima partecipazione ufficiale nella classe regina del Mondiale Sport Prototipi nel 1973, la Ferrari scenderà in pista nella classe Hypercar del FIA World Endurance Championship, un campionato che contribuì attivamente a creare. Le vetture a ruote coperte di Maranello hanno riportato grandi successi, come testimoniano i 24 titoli mondiali conseguiti, l’ultimo dei quali conquistato nel 2017, e le 36 vittorie alla 24 Ore di Le Mans.

John Elkann, Presidente di Ferrari, ha commentato: “In oltre 70 anni di competizioni abbiamo portato le nostre vetture a ruote coperte a trionfare sulle piste di tutto il mondo, sperimentando soluzioni tecnologiche d’avanguardia: innovazioni che nascono dai circuiti e rendono straordinaria ogni auto stradale prodotta a Maranello. Con il nuovo programma Le Mans Hypercar, Ferrari rilancia il suo impegno sportivo e conferma la volontà di essere protagonista nei campionati di eccellenza del motorsport mondiale”.

Commenti entusiasti anche da parte di Pierre Fillon (Presidente dell’ACO), “Oggi è un grande giorno per le corse di durata”, e di Frédéric Lequien, neo-CEO FIA WEC “La notizia dell’entrata di Ferrari nella nuova categoria Hypercar è semplicemente fantastica”,  oltre che da parte del Presidente della FIA Jean Todt e di Richard Mille, Presidente della Commissione Endurance della FIA

Ferrari andrà a fare compagnia tra le LMH a Toyota e Glickenhaus, già pronte alla prossima stagione del World Endurance Championship, a Peugeot, pure dal 2023, e a ByKolles, oltre ad Audi, Porsche ed Acura, che invece hanno annunciato invece di aderire alla formula LMDh, che ricordiamo prevede l’utilizzo di un telaio LM P2 omologato.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ecco il settebello Peugeot LMH!

Presentata oggi a mezzo YouTube la line-up Peugeot per la nuova Hypercar. L’annuncio era emerso un po’ in sordina a mezzo social, non più tardi di venerdì.

A condurre la nuova arma del Leone per il World Endurance Championship sono stati designati sette piloti: Paul di Resta, Kevin Magnussen, Jean-Eric Vergne, Loic Duval, Mikkel Jensen, Gustavo Menezes e James Rossiter, quest’ultimo quale pilota di riserva e test.

Su Vergne non c’erano particolari dubbi stanti i rumors che si sono succeduti sin dall’annuncio del ritorno del costruttore francese in endurance e a Le Mans a partire dal 2023. Oltre ai due titoli in Formula E, Vergne vanta una robusta esperienza nelle corse di durata maturata in tre stagioni in European Le Mans Series, tutte con G-Drive, partecipando attivamente al titolo 2018 della squadra russa, ricorderete squalificata nell’immediato post-gara di Le Mans dopo la vittoria tra le LM P2.

L’unico pilota che porta in dote una vittoria precedente a Le Mans, nel 2013, è Loic Duval, attuale “regular” del WeatherTech SportsCar Championship col JDC Miller/Mustang Sampling nonché committato col Realteam nella Season 9 del WEC. Curiosamente la lista dei francesi termina qui.

Paul di Resta è un altro pilota d’esperienza e dal 2018 ha contribuito allo sviluppo delle attività di United Autosports, prima in Asian Le Mans Series, col titolo 2018-2019, ma soprattutto trionfando all’ultima Le Mans tra le LM P2 e contribuendo al titolo WEC, sempre  LM P2, che solo l’assenza del Fuji ha impedito di festeggiare insieme a Filipe Albuquerque e Phil Hanson.

A seguire tre giovani leoni. Ovviamente l’uomo del momento è Kevin Magnussen: l’ex-Haas F1 è stato l’oggetto del desiderio praticamente di tutta l’off season e non solo in endurance. Il debutto a Daytona nelle fila del Team Ganassi ha mostrato luci ed ombre, forse privando la squadra e la Cadillac della vittoria assoluta.

Mikkel Jensen dal canto suo sta rapidamente scalando i vertici delle classifiche di gradimento grazie a prestazioni consistenti che hanno permesso al secondo danese del team del Leone di trionfare in European Le Mans Series tra le LM P3 nel 2019 con Eurointernational nonchè di piazzarsi al terzo posto nella categoria top dietro l’accoppiata United Autosports lo scorso anno.

Gustavo Menezes infine rappresenta il giusto mix fra esperienza ed età. Il 26enne californiano di Montecarlo può già vantare infatti un titolo WEC LM P2 e una 24 Ore di Le Mans conquistate nel 2016 con l’Alpine, cui si aggiungono i due terzi posti nella classifica finale delle due ultime stagioni della serie mondiale con Rebellion, impreziositi da tre vittorie assolute e altri sette podi. Curiosamente, Menezes in questa stagione sarà l’unico dei sette a gareggiare con una LMH, per Cameron Glickenhaus.

A James Rossiter infine sarà affidato lo sviluppo al simulatore della nuova LMH. Pilota di fiducia di Colin Kolles sin dalla prima edizione del WEC nel 2012 con la Lotus LM P2, il 37enne britannico nelle ultime stagioni ha gareggiato prevalentemente in Giappone nel SuperGT per Lexus e Nissan ed in Super Formula.

Non è ancora stata resa nota la composizione dei due equipaggi né le date del debutto in pista, che è stato confermato però, avverrà nel corso del 2022.

Frattanto Toyota ha completato la scorsa settimana la seconda run in pista ad Aragon (la prima era stata rinviata causa neve) della sua GR010 Hybrid, mentre Glickenhaus ha promesso un primo rollout entro il mese corrente, in vista della presentazione ufficiale di metà marzo. 

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC – Glickenhaus salta Sebring ma ingaggia Joest e Sauber

Jim Glickenhaus ha già dimostrato di non volere scherzare riguardo al proprio programma HyperCar WEC, e dopo aver diffuso ulteriori immagini della fase di sviluppo della sua 007 LMH, ha annunciato un paio di novità importanti inerenti il futuro agonistico della vettura.

Glickenhaus ha innanzi tutto dichiarato che salterà il season opener di Sebring “Un primo motivo – ha commentato il team owner ad un noto media statunitense – è che penso che il WEC, mia personale opinione ovviamente, cancellerà la gara. Secondariamente, per correre devi omologare la vettura, e per fare ciò devi concluderne lo sviluppo e verificare che sia conforme al regolamento. L’ACO è consapevole che non correremo a Sebring e hanno compreso questa scelta perché desiderano che noi abbiamo una buona macchina tanto per cominciare.”

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I due esemplari della SCG 007 LMH dovrebbero essere completati nel corso del mese per potere effettuare i necessari test in pista per tutto il mese di febbraio, compreso un test di durata di 30 ore, e finalizzare così la vettura. A seguire verrà effettuata la scelta dei sei-sette piloti che correranno nel programma a partire da Spa.

“Penso sia corretto dire che i piloti che gareggeranno in LMH proverranno dalla Formula 1, dalle LM P1 o dalle LM P2. – ha dichiarato Glicknhaus – Sarà un misto di piloti sperimentati e di giovani veloci e promettenti. Con i migliori piloti del mondo che vogliono vincere Le Mans, non sarà difficile. Abbiamo nomi sorprendenti che vogliono provare, e quindi avremo degli eccellenti piloti. L’unica incognita è la situazione del COVID, perché vorremmo utilizzare anche piloti statunitensi, ma ciò non sarebbe pratico almeno sin quando non verranno regolamentati i viaggi intercontinentali, e finchè le persone non potranno essere vaccinate, sarà molto difficile”.

Ad accompagnare Glickenhaus in questa nuova avventura altri due partners d’eccezione, Sauber e Joest Racing. I primi si occuperanno dello sviluppo aerodinamico della vettura presso la galleria del vento di Hinwil, mentre il team tedesco fornirà il proprio supporto tecnico e logistico.

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Joest dopo i 18 spettacolari anni con Audi, è reduce dall’impegno con Mazda e Multimatic nel WeatherTech SportsCar Championship conclusosi nel marzo scorso. Glickenhaus he precisato che non si tratterà di vetture iscritte da Joest, ed il personale in pista farà capo ad egli stesso ed al direttore sportivo del programma WEC SCG, Luca Cianchetti.

Oltre all’esperienza di queste due strutture e dell’italianissima Podium Advanced Technologies, nei cui stabilimenti si sta completando la costruzione delle SCG 007 LMH, Glickenhaus pone molta fiducia in Michelin, fornitore unico di pneumatici per la categoria Hypercar, con la quale ha già corso con successo alla 24 Ore del Nurburgring e, tramite la consociata BFGoodrich, alla recente Baja 1000, così come nella competitività nei confronti di Toyota, unico altro costruttore fin qui committato alla categoria, che presenterà in forma ufficiale la propria vettura il 15 gennaio prossimo.

La 007 LMH sarà infatti, a differenza dell’hypercar giapponese, una vettura non ibrida. “Il vantaggio delle macchine ibride – ha puntualizzato Glickenhaus – consiste nel fatto che possono avere quattro ruote motrici, e quindi minor consumo dei pneumatici. Penso che l’ACO ed il WEC saranno corretti con noi perché ci vogliono competitivi, come penso anche Toyota”.

“Le simulazioni che abbiamo condotto hanno fornito buoni risultati e con i pneumatici siamo in linea con le aspettative di WEC ed ACO e, considerando che anche Michelin andrà a migliorarsi, pensiamo di correre a Spa con quattro cambi, ma le prime due gare saranno comunque per tutti noi un banco di prova notevole.”

La 6 Ore di Spa-Francorchamps è in programma il 1° maggio prossimo mentre la 1.000 Miglia di Sebring, atto iniziale della Season 9 del WEC, il 19 marzo.

Piero Lonardo

Foto: Scuderia Cameron Glickenhaus