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GTWC Europe – 40 auto a Valencia per la penultima prova della Sprint Cup

Saranno 40 le auto che parteciperanno a Valencia nel weekend alla penultima prova del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. La serie gestita da SRO si appresta a vivere un doppio appuntamento ravvicinato in terra di Spagna, in quanto a seguire vi sarà la finale dell’Endurance Cup a Barcelona.

Spicca tra i PRO il cambio di line-up per il VSR #60 (Lamborghini) con la presenza di Andrea Caldarelli e Marco Mapelli al posto del binomio composto da Franck Perera/Jordan Pepper. I campioni 2019 tornano nella serie, non è chiaro se la coppia parteciperà anche all’ultima della Sprint Cup di Zandvoort a metà ottobre.

Alex Frassineti, ex vincitore in Silver Cup della CrowdStrike 24 Hours of Spa, torna nel gruppo con l’Honda NSX GT3 #68 di NOVA Race in compagnia di Erwin Zanotti in Silver, mentre Maximilian Paul è atteso a bordo della Lamborghini #163 del VSR in compagnia di Yuki Nemoto, sempre in Silver Cup, al posto di Diego Di Fabio e Rolf Ineichen. Mancano all’appello al momento, sempre in Silver Cup, i piloti di GSM AB1 GT3 Team.

Da segnalare infine il ritorno di Ayhancan Güven a bordo della Porsche #911 del Pure Rxcing in Bronze Cup in compagnia di Alex Malykhin. Quest’ultimo è stato accompagnato ad Hockenheim da Klaus Bachler.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

L’Entry list di Valencia

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GT Open – Spielberg race-2: Ferrari vince in rimonta con Agostini/Marinangeli. De Haan/Fagg tornano leader

Riccardo Agostini e Nicola Marinangeli vincono con la Ferrari AF Corse la race-2 di Spielberg. Prima gioia nella serie per la 296 GT3 e per il team piacentino davanti a Samuel De Haan/Charlie Fagg (Optimum Motorsport #69 McLaren). Cambia ancora la classifica generale della serie con De Haan/Fagg che riprendono il comando delle operazioni con 1 solo punto di margine sulla coppia formata da Diego Menchaca/Marcos Siebert.

Il recap della gara 

Charlie Fagg (Optimum Motorsport #69 McLaren) ha subito allungato dalla pole-position sulla concorrenza: il britannico ha tentato di fare selezione insieme a Pierre Louis Chovet (Team Oregon #63 Lamborghini), staccando i rivali, capitanati da Eddie Cheever III  (AF Corse #27), terzo dopo uno start perfetto dalla 7ma casella della griglia.

Cheever dovrà vedersela presto con Karol Basz (Olimp Racing #777 Audi), all’assalto nelle prime fasi di prova dopo aver respinto egregiamente l’esperto Christopher Haase  (Eastalent-Racing #23 Audi).

Cheever e Basz supereranno anche Chovet entro la conclusione di un primo stint oltremodo complesso per il #63 di casa Oregon. La Lamborghini. che ha saputo imporsi nella race-1 dovrà infatti inchinarsi anche ad Haase e  Lewis Proctor  (Greystone GT #66 McLaren).

Tutto cambierà a 36′ dalla fine a seguito di un testacoda sul rettifilo di partenza per l’Aston Martin #007 dello Street-Art Racing. La corsia box è stata aperta al restart e molti piloti si sono fermati immediatamente per effettuare il cambio pilota e scongiurare una nuova Safety Car dopo un testacoda nella ghiaia da parte della Lamborghini #33 di Miloš Pavlović (Bonaldi Motorsport).

La bandiera gialla tornerà a sventolare appena 8′ dopo per spostare la Lamborghini #33, episodio che ha tradito tutti coloro che non hanno effettuato la sosta obbligatoria, fra cui Olimp Racing #777 (Audi) Eastalent-Racing #23 (Audi), Greystone GT #66 (McLaren), Kessel Racing #38 (Ferrari), CBRX by SPS #54 (Mercedes), AF Corse #61 (Ferrari), GetSpeed #786 (Mercedes) e GetSpeed (Mercedes #6).

La seconda ripartenza ed i seguenti pit stop hanno premiato Riccardo Agostini, leader con la Ferrari #51 di AF Corse. L’italiano si è ritrovato davanti a Sam De Haan #69 (McLaren) ed a Marco Pulcini con la prima 296 GT3 iscritta in PRO-Am con i colori di AF Corse.

Il terzetto citato ha preso di fatto un giro sul resto del gruppo: un vantaggio incolmabile nei 10 minuti rimanenti, ma non era ancora finita, perchè a 6′ dalla fine con un contatto tra la Lamborghini #19 del Team Oregon e la Mercedes #17 del Team Motopark chiamava ancora in causa la Safety Car, che chiuderà la competizione con le posizioni cristallizzate.

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Riccardo Agostini e Nicola Marinangeli possono quindi festeggiare dopo una bellissima rimonta dalla 17ma posizione sullo schieramento davanti a Samuel De Haan/Charlie Fagg (Optimum Motorsport #69 McLaren). I due driver tornano nuovamente al comando del campionato grazie all’assenza dai punti per la Mercedes #17 del Team Motopark, che però ha presentato appello riguardo la procedura adottata per la safey car.

Il podio al traguardo per Marco Pulcini/Eddie Cheever III (AF Corse #27 Ferrari) si è trasformato in P6 dopo una penalità del post gara. Successo quindi in PRO-Am per Marcin Jedliński /Karol Basz (Olimp Racing #777 Audi), mentre la vittoria fra gli AM va a Kiki Sak Nana/ Adam Osieka (GetSpeed #786 Mercedes) davanti alle Ferrari AF Corse di Alessandro Cozzi /Giorgio Sernagiotto e Gino Forgione/Andrea Montermini.

Tra due settimane nuovo round a Monza, il penultimo del campionato prima del season finale di Barcelona

Luca Pellegrini

Foto. GT Open

L’ordine d’arrivo della Race -2

DTM, 11. + 12. Rennen Sachsenring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Sachsenring race-2: Bortolotti vince e ritorna al comando del campionato

Vittoria e leadership del DTM 2023 per Mirko Bortolotti al termine della Race-2 al Sachsenring. Il portacolori di Lamborghini mette tutti in riga per la terza volta in stagione tornando al comando della serie su Thomas Preining. Seconda piazza all’arrivo per la Mercedes #4 di Luca Stolz davanti a Franck Perera.

Il recap della gara

La competizione è stata subito neutralizzata con una Safety Car per due incidenti separati: nel primo sono stati coinvolti Maro Engel (Mercedes-AMG Team MANN-FILTER #48) e Ayhancan Güven (Team75 Motorsport #24 Porsche), mentre nel secondo hanno dovuto arrendersi Tim Heinemann (Toksport WRT #9 Porsche), Sheldon van der Linde ( Schubert Motorsport #1 BMW), Laurin Heinrich (Team75 Motorsport #75 Porsche) e Dennis Olsen (Manthey EMA #90 Porsche).

Le tre 911 GT3 R non hanno potuto evitare l’impatto con la BMW M4 GT3 del campione in carica, spinto in testacoda dopo l’impegnativa curva 3 a seguito di un contatto con Lucas Auer (Mercedes-AMG Team WINWARD #22).

Necessaria quindi la sospensione mediante bandiera rossa, Mirko Bortolotti (SSR Performance #92 Lamborghini) si è accodato dietro la Safety Car davanti a Luca Stolz (Mercedes-AMG Team HRT #4), che nei primi metri era riuscito a beffare Jack Aitken (Emil Frey Racing #14 Ferrari).

La ripartenza ha visto Bortolotti allungare sul tedesco di Mercedes, mentre Aitken ha gestito la terza piazza su Franck Perera (SSR Performance #94 Lamborghini) e Ricardo Feller (ABT #7 Audi). Nona posizione in rimonta invece per Thomas Preining (Manthey EMA #91 Porsche), dopo qualifiche non propriamente esaltanti.

La sosta ai box non ha modificato le posizioni di testa. Aitken. tenterà di sorprendere Stolz ma dovrà arrendersi nel giro seguente al cambio gomme a causa di una foratura dovuta al contatto con Ricardo Feller.

Bortolotti perderà progressivamente un po’ di margine sugli inseguitori, ma l’ordine dei primi tre non cambierà fino al traguardo, col trentino alla terza affermazione nella serie, che vale nuovamente la leadership persa momentaneamente ieri. A seguire terminanno Perera e Preining, quest’ultimo risalito fino alla quinta piazza.

UPDATE: Feller ha ricevuto una sanzione nel post gara per il contatto con la Ferrari #14 di Emil Frey Racing. A seguito di ciò, L’Audi #7 di ABT scende in sesta piazza, mentre Franck Perera eredita il terzo gradino del podio e Preining si classifica quarto.  Cambia anche la classifica generale, con Bortolotti ora leader per 9 lunghezze sull’austriaco.

Tra due settimane un nuovo evento DTM a Spielberg, prima del gran finale di Hockenheim.

Luca Pellegrini

Foto: ADAC Motorsport

L’ordine di arrivo di Gara 2

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WEC – Toyota stravince al Fuji ed è campione costruttori. A WRT ed AF Corse le altre categorie

Toyota infila la terza doppietta dell’anno sul circuito di casa, con Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez davanti a Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi.

Una vittoria, una volta tanto, apparentemente sofferta, ma questa volta non sono state le Ferrari ad impensierire le GR010-Hybrid, che portano anche a casa l’ennesimo titolo costruttori con una gara di anticipo, bensí una Porsche, la #6 di Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor.

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E’ stato proprio quest’ultimo, con un’entrata decisa dalla seconda fila in partenza, a spaventare gli spalti pieni di bandiere biancorossonere, imitato dalla Cadillac di Alex Lynn. Entrambi hanno mandato larghi Conway e Buemi, incaricati della partenza, aprendo il varco alle Ferrari di Miguel Molina e James Calado.

Una breve neutralizzazione per recuperare la 488 di Luis Perez-Companc e si riparte con la 963 davanti a tutti, mentre la vettura gemella soffre una foratura e sostanzialmente chiude la gara lí, anche perchè la direzione gara le assegna, a termini di regolamento, 3’ di Stop&Go per il passaggio in pitlane durante la SC. Filipe Albuquerque frattanto manteneva la leadership tra le LM P2 e Satoshi Hoshino con l’Aston Martin del D’Station prendeva il comando tra le GTE-Am.

Al restart Conway iniziava la marcia di avvicinamento verso Vanthoor, ma ci metterà quasi un intero stint per recuperare le due 499P. Parentesi, i consumi delle LMH in questa 6 ore del Fuji sono stati quantomai parchi in casa Toyota, con frazioni che scavallavano tranquillamente l’ora, ma è la Corvette ad impressionare, sfiorando le due ore!

E proprio Keating, nonostante la zavorra, che inifiamma col duello al coltello con la Porsch4e delle Iron Dames, più volte a contatto ravvicinato, mentre le due vetture di United Autosports proseguono apparentemente indisturbate nella categoria cadetta. La gara della C8.R viene peró ostacolata da un sacrosanto Stop&Go+30” per il contatto con Francesco Castellacci.

Frattanto anche la gara delle due Porsche private ha subito delle battute d’arresto, con la toccata fratricida tra le due entry di Jota ed i problemi alle cinture di sicurezza della vettura di Proton.

Davanti il vantaggio della Porsche, ora con Kevin Estre al volante, diminuisce gradualmente, ma Lopez, ora sulla Toyota #7, ha problemi di gomme e lascia passare Hirakawa, che chiude la pratica prima di ritornare alle posizioni precedenti nel finale.

Tra le LM P2, è il WRT a menare le danze, grazie ad un stint monstre da parte di Louis Deletraz, che prima insidia e poi ha la meglio su entrambe le vetture di United Autosports, aiutato anche dal contatto innescato dalla Vanwall su Oliver Jarvis. In GTE-Am sembra il momento della Porsche del Dempsey-Proton, ma un drive-through per track limits rimette tutto di nuovo incredibilmente nelle mani della Corvette.

Le due ore finali sono una passeggiata per Kobayashi e Hartley, che lasciano Lotterer a 47”, mentre le due Ferrari provvedono a chiudere la top five, con la meglio piazzata in classifica #51, in leggera difficoltà, a cedere il posto alla vettura gemella.

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Il finale vive del duello di ritorno fra la seconda vettura del WRT e la #22 di United, che dopo aver ceduto inizialmente si riprendeva la piazza d’onore. I 10” extra comminati a Nicky Catsburg per la toccata sulle Iron Dames lascia il passo alla Ferrari #54, che con Davide Rigon prosegue il lavoro iniziato da Thomas Flohr e Francesco Castellacci e si installa meritatamente al comando delle GTE-Am e si aggiudica la prima vittoria del 2023, seguita dall’altra 488 di Kessel Racing e dall’inesorabile Corvette, già campione, che quest’anno ha fallito il podio solo a Monza.

UPDATE: La Ferrari Kessel è stata penalizzata nel post gara di 10″ per non aver rispettato la velocità massima di 80 kmh durante una breve Full Course Yellow chiamata nel finale per rimuovere dei detriti. In conseguenza di ció, la 488 #57 viene classificata al terzo posto, promuovendo di una posizione la Corvette.

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In classifica generale, ora Hartley e c. continuano a condurre con 133 punti contro i 188 dell’equipaggio vincente oggi, sul quale pesa il ritiro di Le Mans. Pier Guidi, Giovinazzi e Calado inseguono a -31, e con 39 punti in palio in Bahrain è evidente che servirebbe un mezzo miracolo per portare a Maranello il titolo piloti, ma attendiamo il 4 novembre per l’ultimo appuntamento stagionale.

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Anche tra le LM P2 grazie al successo odierno il WRT, allungando su Inter-Europol, che qui chiude solamente in P9, ha il titolo pressochè in tasca, con i polacchi a -33 e Frederick Lubin e Phil Hanson a -34.

In GTE-Am infine la lotta per il secondo posto alle spalle di Corvette vede le Iron Dames, oggi quarte, precedere di appena 6 lunghezze i trionfatori odierni e di 11 l’equipaggio del Dempsey-Proton, che ha chiuso in P6. E’ tutto dal Fuji, si riparlerà di WEC agli inizi di novembre.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore del Fuji

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GT Open – Spielberg race-1: Chovet/Paul calano il tris. Menchaca/Siebert nuovi leader della serie

Nuova vittoria di Pierre Louis Chovet  e Maximilian Paul nell’International GT Open. Terza affermazione del campionato, seconda consecutiva, per la Lamborghini #63 del Team Oregon davanti a Diego Menchaca/Marcos Siebert  (Team Motopark #17 Mercedes), nuovi leader del campionato. Completa il podio la Mercedes #20 di  Reece Barr/Mikaeel Pitamber  (SPS Automotive Performance).

Il recap della gara 

Maximilian Paul ha mantenuto la testa del gruppo nelle concitate fasi iniziali, caratterizzate dall’eccellente avvio da parte di Marcos Siebert (Team Motopark #17 Mercedes). L’argentino si è portato da quinto a secondo in tre curve ed ha subito iniziato ad inseguire il leader, al contrario Daan Arrow  sulle seconda Lamborghini Oregon scivolava terzo davanti a Samuel De Haan (Optimum Motorsport #69 McLaren) e Fran Rueda  (Altitude Racing by Optimum Motorsport #84 McLaren).

Paul ha letteralmente dominato la scena nelle fasi iniziali allungando sensibilmente sulla concorrenza. A 40′ minuti dalla conclusione sono partite le soste ai box, e in tanti hanno tentato un undercut, in primis la McLaren #69 di Optimum Motorsport, leader del campionato, che ha subito nel primo stint una sanzione di 5″ da aggiungere al termine dell’evento dopo un costante abuso dei track limits. I diretti rivali del Team Oregon, si fermeranno invece più tardi.

Pierre Louis Chovet ha proseguito l’opera del compagno di squadra, mentre Charlie Fagg, sulla McLaren #69 di Optimum Motorsport, si portava all’inseguimento di Diego Menchaca.

Il britannico si è mostrato decisamente superiore ai diretti rivali per il podio, mentre la Lamborghini #19 con Pietro Perolini al volante alzava bandiera bianca per un problema tecnico quando si trovava ampiamente nella Top10. Tutto ok invece per l’auto gemella #63, che otterrà con una relativa facilità il secondo successo consecutivo nel GT Open dopo il Paul Ricard.

Il colpo di scena più importante arriverà però a pochi secondi dalla fine con il ritiro da parte di Charlie Fagg. L’inglese, leader della serie, secondo in classifica nonostante una sanzione da scontare, alzerà bandiera bianca ed automaticamente consentirà alla Mercedes #17 del Team Motopark di ereditare la leadership in campionato.

P3 per la Mercedes #20 di  Reece Barr/Mikaeel Pitamber  (SPS Automotive Performance), abili a risalire dalla 13ma posizione. A seguire la Ferrari di Nicola Marinangeli/Riccardo Agostini  e l’Audi di  Simon Reicher/Christopher Haase, a precedere Marcin Jedliński/Karol Basz ( Olimp Racing #777 Audi), P1 in PRO-Am per questi ultimi.

Dominio assoluto in AM invece per Ernst Kirchmayr/Philipp Baron (Team Baron Motorsport #91 Ferrari), a segno davanti a Heiko Neumann/Timo Rumpfkeil (Team Motopark #75 Mercedes) e Giuseppe Cipriani (Il Barone Rampante #8 Lamborghini).

Domenica Q2 e race-2, rispettivamente previste alle 9.00 ed alle 13.30.

GT Open Spielberg – race-1

Luca Pellegrini 

Foto: GT Open
DTM, 11. + 12. Rennen Sachsenring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Stolz sorprende tutti nella Race-1 al Sachsenring. Preining torna leader

Luca Stolz torna a vincere nel DTM al termine di una race-1 perfetta al Sachsenring. Il portacolori di Mercedes svetta davanti alla Porsche #91 di Thomas Preining, nuovamente leader del campionato, ed alla 911 GT3 R #24 di Ayhancan Güven. Solamente nono invece Mirko Bortolotti.

Il recap della gara

Luca Stolz (Mercedes-AMG Team HRT #4) ha fatto la differenza al via resistendo dalla pole position conquistata in mattinata agli attacchi di Ayhancan Güven (Team75 Motorsport #24 Porsche) e di Thomas Preining  (Manthey EMA #91 Porsche), abile a prendere la posizione in curva 1 su Kelvin van der Linde (ABT #3 Audi).

P5 dopo i primi metri invece per Mirko Bortolotti (SSR Performance #92 Lamborghini) alle spalle di Jack Aitken  (Emil Frey Racing #14 Ferrari), mentre Maro Engel (Mercedes-AMG Team MANN-FILTER #48) terminava nella ghiaia di curva 2 dopo un contatto con Ricardo Feller (ABT #7 Audi).

Una brevissima Safety Car, entrata dopo  circa 10′ per rimuovere dei detriti nel terzo settore della pista, permetterà a Aitken di attaccare il terzo posto di Preining.

La sosta ai box cambiava le carte in tavola con Mirko Bortolotti ad allungare notevolmente il primo stint rispetto ai rivali. Il trentino di SSR Performance rientrerà in ogni caso in quarta posizione approfittando del ritiro di Jack Aitken per un problema tecnico.

Purtroppo al leader del campionato verrà comminata una ‘long lap penalty’ per un’infrazione nel cambio gomme e precipiterà in P9.  Bortolotti tenterà di recuperare senza successo, mentre al contrario Preining, major contender per il titolo della serie, saliva in seconda piazza alle spalle del leader Stolz grazie ad una sosta non impeccabile da parte di Güven.

Stolz ottiene cosí il primo successo del DTM 2023, mentre Preining ritorna in vetta alla graduatoria assoluta del campionato con 6 punti di vantaggio sulla concorrenza, capitanata da Bortolotti. Completano la top five Güven e le due Audi ABT di Ricardo Feller e Kelvin van der Linde.

Domani Q2 (ore 9.05) e race-2 (ore 13.30).

Luca Pellegrini

Foto: ADAC Motorsport

L’ordine di arrivo di Gara-1

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WEC – Toyota stratosferiche: uno-due in qualifica nella gara di casa

Toyota conquista la quarta pole stagionale alla 6 Ore del Fuji. Kamui Kobayashi ha innalzato la sua GR010-Hybrid fino a 1.27.794, quasi 7 decimi meglio del compagno di squadra Brendon Hartley, con l’altra hypercar nipponica.

Tra il tripudio dei fan presenti (a dire il vero qui ne abbiamo visto assai di più in altre occasioni) Toyota non solo ha bloccato la prima fila per la gara di domani, ma soprattutto ha mostrato un passo incredibile, migliorando di quasi 2” il miglior tempo ottenuto ieri pomeriggio dallo stesso DS del Gazoo Racing, nonostante condizioni meteo ancora una volta non ottimali, con pista largamente umida nella prima parte.

In realtà hanno migliorato tutti i contender, solo Toyota ha migliorato di più. Le Porsche ufficiali “miracolosamente” occupano l’intera seconda fila, a precedere la Cadillac. Le Ferrari chiudono P6 e P7, a 1”2 dal leader.

A ruota le due Porsche private di Jota e Proton nonostante i talenti di Antonio Felix da Costa e Gianmaria Bruni, mentre deludono le due Peugeot, con la #93 a 2” e l’altra 9X8 addirittura a +4”. La Vanwall e Tristan Vautier chiudono addirittura dietro la migliore delle LM P2.

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Phil Hanson e United Autosports proseguono il loro momento positivo conquistando la seconda pole di fila dopo l’ELMS ad Aragon. Il team di Zak Brown e Richard Dean non riesce però a fare doppietta grazie a Louis Deletraz e la migliore delle WRT, la #41, a 91 millesimi dal polesitter.

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In GTE-Am infine, protagonisti i piloti bronze ranked, è ancora pole per Ben Keating e la Corvette già titolata. Nemmeno i 40 kg di zavorra extra hanno impedito al texano di aggiudicarsi la quarta pole stagionale, precedendo, col tempo di 1.38.338, di appena 35 millesimi Sarah Bovy con la Porsche delle Iron Dames.

Lontanissimi gli altri, con uno dei tanti idoli locali, Satoshi Hoshino, terzo ad oltre mezzo secondo con l’Aston Martin del D’Station.

La parola adesso alla gara, che partirà alle 11.00 locali, vale a dire le 4.00 nostrane. Gradito ritorno sui canali Sky della diretta integrale, fruibile a pagamento anche sul sito WEC e su Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Fuji, Libere 3: la pista umida premia Kobayashi su Peugeot e Jota

Il Fuji Speedway stamattina si è svegliato sotto una leggera pioggerellina, pressochè ininterrotta dalla serata di ieri, che ha eliminato la gommatura residua presente. Al comando della graduatoria delle ultime libere si sono alternate quasi tutte le LMH, e sembrava che ad approfittare di queste condizioni fosse la Porsche Jota con Yifei Ye, ma nei minuti finali Kamui Kobayashi ha lasciato il segno con un dignitoso 1.30.068 che ha rimesso tutti in riga.

La 963 color oro, che pure ha migliorato con Antonio Felix Da Costa, è stata scavalcata di appena 25 millesimi dalla Peugeot #94 di Loic Duval, entrambe distanziate di 4 decimi. A seguire l’altra 9X8 grazie a Mikkel Jensen e la Porsche Proton di Harry Tincknell. Le due Ferrari chiudono in P6 e P11.

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Tra le LM P2, United Autosports in evidenza con best lap di 1.34.258 per Oliver Jarvis e terzo per Phil Hanson. A sandwich la migliore delle Alpine con Mathieu Vaxivière.

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Davide Rigon padrone del Fuji, davanti a tutti anche nella terza sessione con la Ferrari AF Corse #54 ed il tempo di 1.39.074. Questa volta però non è stato dominio delle 488 GTE, perchè il podio virtuale si completa con l’enfant du pays Tomonobu Fuji e l’Aston Martin del D’Station e la Porsche Dempsey-Proton con Mikke Pedersen.

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Nessuna interruzione da segnalare nonostante il tracciato insidioso nell’ora a disposizione, che è stata preceduta dal Safari Bus: anche quest’anno le vetture in assetto da gara hanno sfrecciato a fianco di diversi bus di linea regalando emozioni forti ai fortunati invitati vip e a coloro che hanno vinto la riffa messa in piedi dal circuito nelle scorse settimane. A seguire la prima delle due sessioni autografi, come sempre con vasta partecipazione del pubblico.

Tutto pronto quindi per le qualifiche, a partire dalle 14.40 locali, vale a dire alle 7.40 italiane. Diretta gratuita sul sito WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

DTM, 11. + 12. Rennen Sachsenring 2023 - Foto: Hochzwei

DTM – FP2 Sachsenring: Preining torna al top con Porsche

Thomas Preining e Porsche rispondono presente al Sachsenring nelle FP2 del DTM. Il portacolori di EMA Manthey ha fatto la differenza lasciando a  quasi due decimi l’altra 911 di Ayhancan Güven  (KÜS Team Bernhard #24). P3 per l’olandese Thierry Vermeulen (Emil Frey Racing #69 Ferrari).

Conferma nella parte alta della graduatoria anche per il leader del campionato, Mirko Bortolotti (SSR Performance #92 Lamborghini), P4 davanti a Kelvin van der Linde (ABT #3 Audi) e a Franck Perera (SSR Performance #94 Lamborghini).

A seguire completano la top ten Luca Stolz (Mercedes-AMG Team HRT #4), Tim Heinemann  (Toksport WRT #9 Porsche), Lucas Auer (Mercedes-AMG Team Winward #22) e Ricardo Feller (ABT #7 Audi).

Sabato Q1 e race-1, rispettivamente alle 9.05 ed alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto:  ADAC Motorsport

I risultati delle Libere 2

DTM, 11. + 12. Rennen Sachsenring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Al Sachsenring, K.van der Linde e Bortolotti davanti a tutti nelle prime libere

Kelvin van der Linde e Mirko Bortolotti si dividono il primato virtuale al termine della prima sessione di prove libere del DTM al Sachsenring. Il sudafricano di ABT (Audi #3) ed il capoclassifica di SSR Performance (Lamborghini #92) svettano in classifica con il medesimo tempo di 1.18.578.

Porsche insegue a +23 millesimi con Thomas Preining (EMA Manthey #91), mentre Mercedes si colloca in quarta posizione con Maro Engel (Team MANN-Filter #48). Quinto tempo per Franck Perera (SSR Performance #94 Lamborghini) davanti a Luca Stolz (Mercedes-AMG Team HRT #4), Arjun Maini (Mercedes-AMG Team HRT #36) e Dennis Olsen con la seconda Porsche di EMA Manthey #90.

Ayhancan Güven  (KÜS Team Bernhard #24 Porsche) e Jack Aitken (Emil Frey Racing #14 Ferrari) concludono nell’ordine la Top10 al termine di una sessione che è stata interrotta per diversi minuti in seguito ad un problema per Jusuf Owega. Il tedesco di Mercedes-AMG Team BWT #84 ha perso liquidi in pista costringendo la direzione gara ad intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza.

Nel pomeriggio di venerdí la seconda sessione di libere, mentre sabato sono in programma la Q1 e race-1, che come consuetudine inizierà alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: ADAC Motorsport

I risultati delle Libere-1

Endurance, Italian Style