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USCC – Ericsson e Button, rinforzi WTR a Daytona. MDK, asse Cina-Danimarca. Gamble completa per Inception

Fallita la trattativa per portare Alex Albon a Daytona, il WTR w/Andretti ha ripiegato (si fa per dire) su una soluzione interna, ingaggiando Marcus Ericsson, che completerà l’equipaggio dell’Acura #10 composto da Ricky Taylor, Felipe Albuquerque e Brendon Hartley.

Non bastasse il vincitore della Indy 500 del 2022, sull’altra ARX-06 del team salirà nientemeno che un campione del mondo di F1, Jenson Button, il quale affiancherà Jordan Taylor, Louis Deletraz e Colton Herta. Per Ericsson si tratta del debutto nella classica della Florida e nel WeatherTech SportsCar Championship in generale, mentre Button ritorna nuovamente all’opera dopo il suo primo outing alla scorsa Petit le Mans.

Le altre news affiorate prima della conferma ufficiale degli equipaggi per la 62ma Rolex 24 riguardano Inception Racing, che completerà la line-up della sua McLaren 720 GT3 Evo, oltre ai confermati Brendan iribe, Frederik Schnadorff e Ollie Millroy con il factory driver Tom Gamble. Per il pilota britannico si tratta della seconda esperienza a Daytona dopo il debutto con Heart of Racing nel 2022.

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Infine, sempre in attesa della lista completa, l’MDK, che ha ufficializzato i piloti full-season in Anders Fjordbach e Kerong Li. Il titolare di High Class racing dopo diverse stagioni in LM P2 switcherà ad una Porsche 911 GT3 R, mentre il pilota cinese affronterà la sua prima stagione completa nella serie americana dopo il debutto dello scorso anno a Daytona con la Lamborghini Huracàn di NTE Sport.

Piero Lonardo

Foto: WTR w/Andretti, MDK Motorsports

Conquest

USCC – Altre novità in GTD: Balzan a Daytona con Conquest. Korthoff prosegue, Andretti cambia ed AWA completa

Ancora novità nelle line-up per i team impegnati tra le GTD nel WeatherTech SportsCar Championship. Quella che riguarda più da vicino i nostri colori vede Alessandro Balzan, due volte campione IMSA GTD, di nuovo a Daytona col Conquest Racing. Il team diretto da Eric Bachelart schiererà full-time sulla Ferrari 296 GT3 Manny Franco e Cedric Sbirrazzuoli nella Michelin Endurance Cup, insieme ad un terzo pilota da determinare.

Frattanto Korthoff Preston Motorsports ha deciso di proseguire con la medesima line-up del 2023 che ha visto impegnati per tutta la stagione sulla Mercedes AMG GT3 Evo Mike Skeen e Mikael Grenier, con l’inserimento di Kenton Koch nelle gare lunghe. Il team, aldilà dei due soli podi conquistati a Mosport e a Road America, si è laureato campione di categoria nella Micheline Endurance Cup, precedendo sia i vincitori di Daytona dello Heart of Racing che i campioni del Paul Miller Racing.

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L’Andretti Motorsports dal canto suo cambia montura e, dopo una travagliata stagione con l’Aston Martin, passa a Porsche. I piloti full-season saranno sempre Jarett Andretti e Gabby Chaves, con Scott Hargrove ad unirsi nei cinque round della Michelin Endurance Cup.

AWA ha infine definito quasi del tutto gli equipaggi per il nuovo effort con Corvette, che vedrà Lars Kern affiancare nella Michelin Endurance Cup i full-season Orey Fidani e Matt Bell. Nella vettura gemella invece, oltre ad Anthony Mantella e Nico Varrone, si alterneranno Thomas Merrill e Charlie Eastwood, quest’ultimo limitatamente a Daytona.

L’entry list completa di tutti gli equipaggi della 62ma Rolex 24 at Daytona è attesa nella giornata di oggi.

Piero Lonardo

Foto: Conquest Racing, Andretti Motorsports

Lambos

USCC – Iron Lynx ancora con tre Huracàn a Daytona. Cadillac rinnova e AO Racing raddoppia. Colpo Pfaff con Rossi, Jarvis e Kirchofer. Farnbacher-Robichon per Heart of Racing

Iron Lynx sarà nuovamente presente a Daytona con tre Lamborghini Huracàn GT3. La #19, contraddistinta dal colore di base verde, vedrà al volante ben tre precedenti vincitori: Mirko Bortolotti, Jordan Pepper, Andrea Caldarelli e Franck Perera.

La gialla #60 sarà invece condotta da Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni, mentre infine le Iron Dames saranno nuovamente in pista dopo il secondo posto nel FIA WEC con la medesima line-up formata da Michelle Gatting, Sarah Bovy e Rahel Frey. I piloti a completamento di queste due line-up verranno definiti nelle prossime settimane.

Cadillac invece conferma i suoi tre moschettieri: Sebastien Bourdais, Renger van der Zande e Scott Dixon, cui si aggiunge la seconda V-Series.R schierata da Action Express/Whelen Racing campione in carica con Pipo Derani, Jack Aitken e Tom Blomqvist.

AO1-2

Novità invece in casa AO Racing, dove per il nuovo effort LM P2 ci si è affidati ad uno specialista della categoria, Paul-Loup Chatin, campione in carica con PR1 Mathiasen, il quale affiancherà per tutta la stagione PJ Hyett. Sulla Porsche 911 GT3 R schierata per la prima volta in GTD Pro si presenteranno per tutta la stagione Seb Priaulx e la promessa Laurin Heinrich. Anche in questo caso i rinforzi per le gare lunghe verranno annunciati a tempo debito.

Pfaff

Ancora, Pfaff Motorsports piazza un altro paio di colpi a sorpresa ingaggiando, oltre al factory driver Marvin Kirchöfer e ad Oliver Jarvis, campione overall 2022, per tutta la stagione, Alexander Rossi quale quatro pilota per Daytona. I tre si aggiungono a James Hinchcliffe, annunciato tre giorni fa per le tre gare di durata più importanti.

Ma non è finita, perchè quest’oggi anche Heart of Racing ha annunciato i propri equipaggi. Sull’Aston Martin #23 iscritta in GTD Pro il due volte campione IMSA Mario Farnbacher affiancherà i full-season Ross Gunn ed Alex Riberas, mentre sarà Zacharie Robichon a raggiungere nelle gare lunghe i vicecampioni GTD 2023 Roman De Angelis, Marco Sorensen, e Ian James. Il neocampione ELMS GTE, nonchè titolato GTD 2021, è probabilmente atteso anche ad un impegno nel WEC con la formazione di Seattle.

E’ infine sfumato il coinvolgimento di Alex Albon col WTR w/Andretti nel season opener. La possibilità, cui il team Williams F1 non aveva posto veto, è sfumata a causa ufficialmente a causa della fitta schedule imposta dalla massima serie di monoposto FIA, i cui test inizieranno il 21-23 febbraio. Wayne Taylor comunque ha annunciato di avere un altro nome importante da piazzare sulla sua Acura GTP a Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx, AO Racing, Pfaff Motorsports

Hinch

USCC – Hinchcliffe sulla McLaren Pfaff. Tornano i campioni GTD Pro. Andretti con Lamborghini e l’equipaggio di TDS

Pioggia di news relative al WeatherTech SportsCar Championship. La più eclatante riguarda il ritorno alle gare di James Hinchcliffe nelle fila di Pfaff Motorsports. Il team canadese ha ingaggiato il connazionale ex-IndyCar (6 vittorie ed una storica pole position ad Indianapolis nel 2016) per tre delle gare lunghe della Michelin Endurance Cup: la Rolex 24 at Daytona, la 12 Ore di Sebring e la Petit Le Mans sulla nuova McLaren 720S GT3 iscritta in GTD Pro.

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Il popolare “Sindaco”, negli ultimi due anni ha svolto il ruolo di commentatore televisivo per la NBC; l’ultima apparizione ufficiale nella serie è stata a Daytona nel 2017 con la Mazda Prototype.

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Sempre in GTD Pro, Ben Barnicoat e Jack Hawksworth dopo il rookie test Toyota in Bahrain saranno chiamati alla conferma del titolo 2023 con la Lexus del Vasser Sullivan, in attesa di eventuali committment anche nel WEC, sempre tra le GT.

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Tra le LM P2 invece, categoria che continua a destare molto interesse sul territorio nordamericano, reso noto l’effort del TDS Racing, che sarà composto da Steven Thomas, Hunter McElrea, Mikkel Jensen e Charles Milesi.

Per Thomas e Jensen, che grazie anche alle vittorie di Laguna Seca ed Indianapolis hanno conquistato il terzo posto nella categoria, si tratta di un ritorno, mentre McElrea si affaccia alle gare di durata dopo il secondo posto finale nell’Indy NXT per le gare lunghe della MEC, che a Daytona vedranno in azione anche Milesi, in attesa del probabile debutto mondiale sull’Alpine LMDh.

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Infine, il WTR w/Andretti ha reso noto un ulteriore effort in GTD con una Lamborghini per i campioni in carica del Super Trofeo North America Pro, Kyle Marcelli e Danny Formal. I due nel 2023 hanno disputato un programma parziale consistente nelle gare dell’Endurance Cup sull’Acura NSX GT3 schierata dal team di Wayne Taylor insieme al Racers Edge.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, Pfaff Motorsports, Vasser Sullivan, TDS, WTR w/Andretti

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USCC – Pino rinforzo di lusso per United Autosports. Kurtz-Braun, nuova coppia per Crowdstrike by APR

L’ultimo tassello del programma LM P2 di United Autosports nel WeatherTech SportsCar Championship 2024 risponde al nome di Nico Pino. Il giovane cileno, già sul gradino più alto del podio a Barcelona in ELMS con Duqueine, andrà a completare l’equipaggio composto da Ben Keating e Ben Hanley nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Inizialmente il sedile era stato annunciato per Alex Quinn, ma il passaggio del pilota britannico a Gold ha aperto questa nuova opportunità per il polesitter (tra le LM P3) dell’ultima Rolex 24 at Daytona.

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Sempre nella categoria cadetta, si ripete invece l’effort di Crowstrike by APR, che ha chiuso al secondo posto in classifica, trionfando nella MEC. George Kurtz, vincitore del Jim Trueman Award, punterà ad un nuovo invito a Le Mans in compagnia dell’ex-alfiere del Meyer Shank Racing, Colin Braun.

Il 35enne texano ha vinto proprio con Kurtz ed il team di Stewart Cox la 24 Ore di Le Mans quest’anno tra le LM P2 Pro/AM, mentre con l’Acura GTP si è classificato terzo nella serie americana nonostante la cancellazione dei punti della vittoria di Daytona, cui sono seguiti gli altri due successi di Mosport e della Petit Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Hartley ed Herta con WTR w/Andretti

Annunciati poco fa i due piloti che integreranno il programma del WTR w/Andretti nel WeatherTech SportsCar Championship 2024.

Brendon Hartley, come già anticipato su queste pagine, sarà della partita. Il neocampione WEC affiancherà i Filipe Albuquerque e Ricky Taylor nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup. Per il 33enne kiwi si tratta di un ritorno nel team, con cui ha gareggiato alla Petit Le Mans 2022 e all’ultima Rolex 24 at Daytona. Oltre ai 4 titoli WEC e alle 3 vittorie assolute a Le Mans, Hartley si è già imposto nella serie a stelle e strisce trionfando alla Petit Le Mans 2017 con Extreme Speed.

Sarà invece Colton Herta a completare l’equipaggio dell’Acura #40 insieme a Louis Deletraz e Jordan Taylor. Oltre alle 7 vittorie e alle 11 pole position in IndyCar, il 23enne figlio d’arte ha riportato due vittorie di classe alla Rolex 24 at Daytona, nel 2019 con la BMW in GTLM e nel 2022 con DragonSpeed in LM P2.

Piero Lonardo

Foto: WTR w/Andretti

AWA

USCC – AWA presenta la forza. Hanson ingaggiato per l’Endurance Cup col JDC

AWA ha reso noti gli equipaggi 2024 per il WeatherTech SportsCar Championship. Sulle due nuove Corvette Z06 GT3.R iscritte in GTD si alterneranno nomi già conosciuti alla squadra canadese: Orey Fidani, Matt Bell, Anthony Mantella e Nico Varrone. I nomi dei piloti che integreranno le line-up per la Michelin Endurance Cup verranno definiti a tempo debito.

Sempre parlando di gare lunghe, debutto di Phil Hanson fra le Hypercar col JDC-Miller. Il pilota britannico affiancherà Tijmen van der Helm, di ritorno col team, ed un altro pilota full-season, sulla Porsche 963 LMDh a partire dalla Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: AWA

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USCC – Ben Hanley ultimo tassello di United Autosports

Ben Hanley va a completare la line-up di United Autosports: il 38enne pilota britannico nel 2024 sarà al volante di una delle due Oreca LM P2 del team insieme a Ben Keating e ad Alex Quinn.

Ricordiamo che sull’altra vettura, per la prima stagione completa nel WeatherTech SportsCar Championship, si alterneranno Dan Goldburg, Paul di Resta e Marino Sato.

Hanley, a lungo portacolori nella categoria cadetta di DragonSpeed in WEC, ELMS, IMSA e persino in IndyCar, quest’anno ha chiuso in seconda posizione, sempre tra le LM P2 col Crowdstrike by APR, totalizzando due vittorie, al Glen e lo scorso weekend alla Petit Le Mans, terminando in classifica proprio dietro a Keating, suo nuovo teammate.

Con United Autosports invece quest’anno ha già disputato tre round nella serie mondiale, giungendo secondo a Portimao.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

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USCC – Tra i tanti litiganti, l’MSR si aggiudica la Petit Le Mans. Titolo ad Action Express

Finisce in regime di Full Course Yellow una delle edizioni più caotiche della Petit Le Mans, e premia l’Acura del Meyer Shank Racing di Colin Braun, Tom Blomqvist ed Helio Castroneves.

Il sorpasso che vale la vittoria a mezz’ora dal termine, dopo il lungo periodo di neutralizzazione derivante dal contatto – non sanzionato dalla direzione gara – che ha deciso il campionato fra Filipe Albuquerque e Pipo Derani a favore di Action Express/Whelen Racing, con Braun a prendere la leadership sulla Cadillac di Renger van der Zande.

Entrambe le vetture erano in regime di fuel saving, anche se la V-Series.R #01 ha forse stabilito un nuovo record, ovviamente grazie alle tante neutralizzazioni dell’ultima parte di gara, con 1h32 di autonomia. L’olandese ha cercato un ultimo spunto nello shootout finale, a 5’ dallo scadere delle 10 ore, all’ennesimo restart, questa volta per il contatto a muro dell’Oreca LM P2 di Christian Rasmussen, senza riuscirvi.

Una ulteriore Full Course Yellow, la 13ma della giornata, per soccorrere la Porsche #16 del Wright Motorsport, vittima di una carambola con l’altra 911 di AO Racing e con la Lamborghini Pro di Iron Lynx, farà chiudere la gara dietro la Safety Car.

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Il secondo posto basta comunque a Cadillac per vincere la classifica costruttori, cosí come la P6 basta e avanza per il titolo piloti a favore di Derani ed Alexander Sims, che arriva dopo il successo nella Michelin Endurance Cup decretato già a gara in corso. Va evidenziato che senza la penalizzazione di Daytona, l’MSR avrebbe invece conquistato il titolo a mani basse.

Le soddisfazioni per Porsche arrivano con Proton Competition, che chiude a podio con Harry Tincknell, Neel Jani ed il nostro Gianmaria Bruni dopo una gara caparbia, davanti alle vetture ufficiali e all’altra 963 privata del JDC-Miller che tra le altre cose ha visto il debutto in IMSA del campione F1 2009 Jenson Button.

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Tra le LM P2, è successo per il Crowdstrike by APR, che premia soprattutto George Kurtz, pronto ad un’altra Le Mans dopo la vittoria in Pro/Am dello scorso giugno, mentre il titolo va al PR1 Mathiasen, P3 al traguardo dietro la vettura #35 del TDS.

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Finale ai ferri corti invece in LM P3, col trionfo del JR III Racing, peraltro prossima casa di United Autosports negli States. Decisivo il contatto fra Felipe Fraga e Garett Grist nelle fasi finali a favore di quest’ultimo a causa di una foratura del team neocampione, che chiude al terzo posto dietro anche alla Duqueine #13 di AWA.

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Arrivo in volata anche in GTD Pro, dove Dani Juncadella ed il WeatherTech Racing riescono a superare le penalità di inizio gara (ma chi non ne ha avute in questa classe) e, grazie anche ai ritiri “pesanti” di Corvette e dei neocampioni del Vasser Sullivan, porta a casa un’insperata vittoria sulla Porsche dello Pfaff Motorsports. Ferrari può consolarsi solo con il terzo posto della 296 GT3 di Risi Competizione.

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Cavallino assente invece dal podio delle GTD, dove a trionfare è la Lamborghini del Forte Racing by US RaceTronics di Loris Spinelli, Misha Goikhberg e Patrick Liddy. La carambola finale finisce per portare a podio dietro la Huracan #78 la BMW #96 del Turner Motorsport e la Porsche #77 del Wright Motorsports, a titolo ricordiamo già acquisito con una gara di vantaggio dal Paul Miller Racing.

E’ tutto per il WeatherTech SportsCar Championship 2023. Si ripartirà a fine gennaio con la 62ma Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, Whelen Racing, Algarve Pro Racing, JR III Racing, Mercedes-AMG, Loris Spinelli FB page

L’ordine di arrivo della 26ma Petit Le Mans

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USCC – Petit Le Mans: a meno di 2 ore dal termine, Cadillac davanti e WTR ko. Ad Action Express l’Endurance Cup

L’equipaggio della Cadillac #01 sembra avere in mano le sorti della 26ma Petit Le Mans. Renger van der Zande, Scott Dixon e Sebastien Bourdais hanno portato con successo la GTP del Team Ganassi oltre il tramonto, guadagnando la leadership dopo il pit collettivo con l’olandese alla metà della quinta ora su Josef Newgarden.

Il due volte campione IndyCar si è rivelato l’anello debole di casa Porsche, cedendo presto anche alla BMW di Nick Yelloly che alla Porsche Proton di Harry Tincknell, mentre la successiva neutralizzazione, la settima del giorno, permetteva anche ad Action Express ed al WTR di riallinearsi alle strategie altrui rientrare dietro la V-Series.R #01, ora con Dixon al volante, con Jack Aitken e Ricky Taylor. La situazione era stata generata dal ritiro della Corvette, fino a quel momento al comando delle GTD Pro, leadership in seguito ereditata dalla Lamborghini di Franck Perera sulla Mercedes di Dani Juncadella.

Una nuova neutralizzazione sarebbe arrivata per riprendere la Ligier LM P3 del Performance Tech, ed il successivo giro di pit lasciava Louis Deletraz, nuovamente al volante dell’Acura #10, al comando su Dixon ed Aitken.

Frattanto le ombre iniziavano ad allungarsi, e le nuove vittime del tramonto sono state la Porsche di Laurens Vanthoor, definitivamente ko dopo il big crash delle prime fasi, e soprattutto l’Oreca LM P2 #11 di Mikkel Jensen, fino a ieri leader della classifica di categoria. Fortunatamente i due incidenti non richiedevano l’ennesimo intervento della vettura di servizio. Un altro protagonista a perdere terreno è stata l’Aston Martin do Roman deAngelis, che perde la seconda piazza fra le GTD a causa di un contatto con la Lamborghini del Forte Racing.

Davanti Sebastien Bourdais poteva gestire un comodo cuscino su Deletraz ed Aitken, al momento i major contender per il titolo, anche se Matt Campbell riprendeva il ritmo della gara per la Porsche #7, avanzando pericolosamente, salvo incredibilmente non sfruttare, al contrario della concorrenza, la possibilità di un pit in regime di Full Course Yellow regalato dal contatto fra l’Aston Martin del Magnus Racing e la Ferrari #61.

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La leadership della 963 svaniva di lí a poco, lasciando la Cadillac dorata davanti su Jack Aitken, che nel frattempo poteva festeggiare in anticipo il titolo della Michelin Endurance Cup, e a Filipe Albuquerque, il quale era costretto a cedere momentaneamente la terza piazza per un lungo.

Nessuno però avrebbe immaginato quanto sarebbe accaduto dopo 8h30’ di gara, con Filipe Albuquerque sbattuto fuori all’esterno di curva 1 da Pipo Derani, similmente a quanto accaduto qualche anno prima tra Ricky Taylor e Felipe Nasr. Gara e titolo rimangono ora saldamente nelle mani delle due Cadillac rispettivamente, col solo Matt Campbell a rappresentare una minaccia potenziale.

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Tra le LM P2, attimi di suspense in casa PR1 Mathiasen a seguito del testacoda da parte di Alex Quinn che poteva essere potenzialmente fatale per le ambizioni di titolo. Al momento la classifica di categoria è gestita da ERA Motosports, grazie soprattutto alla prestazione del neocampione Indy NXT Christian Rasmussen. In LM P3, il Riley Motorsports è invece tornato padrone delle operazioni.

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La gara delle GTD Pro ha visto rientrare inaspettatamente in corsa la Porsche dello Pfaff Motorsports, vittima di una penalità e di un duro contatto nelle fasi iniziali, il team in tartan, all’ultima apparizione prima di passare alla McLaren, si sta ora giocando la gara ad armi pari con la Mercedes del WeatherTech Racing.

Corsa pazza anche in GTD, dove Loris Spinelli è ora al comando della categoria sulle Porsche di Wright Motorsport, protagonista della fase centrale di gara con la #16, e di AO Racing.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Whelen Racing, WTR w/Andretti, Pfaff Motorsports