Archivi tag: IMSA

RisiN

IMSA – Disastro nella notte di Daytona per la Cadillac di Ganassi. Risi Competizione, lotta per la testa in GTD Pro

La nottata di Daytona ha fatto una vittima eccellente nella Cadillac #01. La vettura del team Ganassi si è fermata infatti definitivamente durante la quattordicesima ora in curva 1 con Renger van der Zande alla guida, probabilmente per problemi di natura elettrica. Alcune ore prima Sebastien Bourdais era stato protagonista di un lungo a causa di una foratura, forse lasciato dal contatto fra l’Oreca LM P2 dell’High Class e la Lamborghini delle Iron Dames.

Qualche problema anche per l’Acura #40, con Jenson Button in testacoda in curva 3 nel corso della decima ora nel tentativo di passare la Corvette di Alexander Sims, ed infine anche per la BMW #24, pure piantatasi in curva 3 ed ora, al contrario della ARX-06 rossonera del WTR w/Andretti, fuori dai giochi per la vittoria.

In tutto ciò, ad ancora dieci ore dalla bandiera a scacchi, la battaglia per il primato vede ancora protagonista la Cadillac di Action Express, con la BMW #25 ad inseguire. Nel giro dei primi ancora l’Acura #40 e le due Porsche, ora condotte da Matt Campbell e Kevin Estre, nonostante la seconda penalità per consumo eccessivo di energia da parte della #6. Seguono ad un giro la Porsche private di Proton e JDC-Miller.

La LM P2, dopo un nuovo exploit da parte di Pato O’Ward sulla vettura di United Autosports, è tornata saldamente nelle mani di AO Racing, con “Spike” a precedere ben sei altre vetture, tutte nello stesso giro.

Lotta al coltello invece in GTD Pro, con la Ferrari di Risi Competizione e le Corvette, in particolare la #3 ora col neoacquisto Dani Juncadella al volante. La Rossa di Houston ha preso il comando delle operazioni nel corso dell’undicesima ora sulla Porsche di AO Racing. Ancora in contention per la leadership anche la BMW del Paul Miller Racing.

In GTD infine, al momento è addirittura uno-due-tre Mercedes, con Indy Dontje, Kenton Koch e Adam Christodoulu al comando, con la McLaren di Inception Racing e la Ferrari di Cetilar Racing ad inseguire. Da segnalare inoltre i ritiri di entrambe le Aston Martin iscritte alla categoria, dell’Acura al femminile del Gradient Racing e della Mustang di Proton Competition. Out anche la Lamborghini #60 di Iron Lynx iscritta fra i Pro.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races

La classifica dopo 14 ore di gara

AO_N

IMSA – Daytona, 8a Ora: le Porsche provano a scappare, Derani le riprende. “Spike” regna fra le LM P2

Il primo terzo della Rolex24 si conclude con la Cadillac #31 ancora davanti, ma nel frattempo le Porsche hanno tentato la fuga con la #7 di Matt Campbell, che all’inizio della sesta ora passa in pista Tom Blomqvist, ai suoi primi stint di gara con il prototipo biancorosso.

Josef Newgarden, subentrato a Campbell, ha proseguito l’opera sino al decimo pit della sua 963, in regime di corsa libera, con Pipo Derani, al suo secondo stint, ed il box Action Express, pronti a prendere la testa della gara.

Dietro il campione in carica fa però capolino l’altra Porsche Penske, ora con Kevin Estre, nonostante una precedente penalità per consumo eccessivo. P3 per Filipe Albuquerque, la cui Acura è stata protagonista in precedenza di un contatto con la Ferrari di Triarsi Competizione, risoltosi senza particolari conseguenze, almeno apparentemente, a parte qualche detrito per i quali la direzione gara ha ritenuto di chiamare in causa la vettura di servizio per la settima volta.

A seguire Sebastien Bourdais, che poco dopo lo scadere dell’ottava ora concretizzerà il sorpasso sul portoghese, in stallandosi dietro il leader, complice anche la sosta della Porsche #6, ripristinando l’uno-due Cadillac. Qualche minuito ancora dopo, l’Acura #10 si fermava in pista senza potenza, probabilmente costretta al ritiro.

La safety car è apparsa in pista altre due volte, in entrambe le occasioni a causa della LM P2 del Sean Creech Motorsport, ma la gara dell’unica Ligier in gara pare non sia ancora volta al termine.

Nella categoria cadetta è l’Oreca di AO Racing ad emergere in questa fase. “Spike” conduce su Inter-Europol e sulla vettura rimasta in gara di United Autosports, la #2, ora nelle mani dello stakanovista Ben Keating, che ancora una volta si alterna tra due macchine, l’LM P2 e la Porsche del JDC-Miller. Per l’altra Oreca del team di Richard Dean, la #22 è stato invece dichiarato il ritiro ufficiale.

Tra le GT infine, dopo la confusa fase precedente, si iniziano a delineare i contender più attendibili. In GTD Pro, sono Bryan Sellers e la BMW due volte campione uscente GTD del Paul Miller Racing a prendere il comando delle operazioni, tallonata dalla Ferrari di Risi Competizione, riavutasi dell’inconveniente ai box e anche brevemente passata al comando. A seguire sono le due Corvette a mordere il freno, impegnate anche dalla Lamborghini #19 di Iron Lynx.

CetilarN

In GTD infine, galeotta la penalità che pone momentaneamente fuori dai giochi la Mercedes del Winward, la lotta passa fra l’altra AMG GT3 del Korthoff Preston Motorsports e la Ferrari del Cetilar Racing, con Antonio Fuoco che riesce a passare al comando un attimo prima dello scadere della sesta ora e della sosta ai box ricevere cosí punti importanti per l’Endurance Cup.

A seguito del ricompattamento derivante dall’opera delle Safety Car, lotta per il primato di categoria ad un terzo di gara torna appannaggio della Lexus #12 e delle Mercedes di Winward e Korthoff Preston Motorsports.

Piero Lonardo

Foto: AO Racing, Cetilar Racing

La classifica dopo 8 ore di gara

Cad01

IMSA – Cambiano le strategie ma è sempre una Cadillac davanti. Problemi per la McLaren Pfaff

La Cadillac #01 ha ripreso la leadership assoluta a Daytona al termine della prima ora con Scott Dixon, lasciandosi alle spalle l’Acura #10, condotta da Colton Herta e Brendon Hartley. Quest’ultimo ha ingaggiato un duello con Jack Aitken, subentrato a Derani, che alla lunga ha premiato la V-Series.R partita dalla pole, complice anche la diversa strategia applicata dal Team Ganassi.

Differente infatti l’approccio nelle ulteriori due Full Course Yellow che hanno rallentato il passo gara generale, e ad un sesto di gara, Aitken, in attesa della sesta sosta, conduce sulla BMW di Nick Yelloly e la Porsche Proton di Gianmaria Bruni.

La lotta fra le LM P2 ha perso la vettura #22 del TDS a causa del crash alla le Mans Chicane da parte di Steven Thomas, che ha portato la neutralizzazione numero 3. Sempre una vettura della categoria cadetta protagonista della FCY #4, la Ligier del Sean Creech Motorsport, ferma un paio di volte sul circuito.

La leadership di classe finora ha visto quale mattatore l’Oreca #2 di United Autosports, che finora, strategie a parte, ha resistito agli assalti della concorrenza, ma che ora però è insidiata dall’esemplare del Riley condotta dall’ex-F1 Felipe Massa. Da segnalare inoltre il ritiro della vettura iscritta da AF Corse, vittima di problemi di elettronica.

L’attesa per le nuove Corvette e si andava invece a concretizzare con entrambe le Z06 GT3.R finalmente alla carica delle prime posizioni in GTD Pro, dietro alla McLaren Pfaff con Marvin Kirchofer. Purtroppo per il team canadese, a metà della quarta ora la 720S GT3 Evo rallentava vistosamente ed era condotta direttamente ai box, lasciando spazio ad Alexander Sims.

Problemi per le Ford Multimatic, entrambe penalizzate da soste extra per la perdita del cofano posteriore, ma anche per la Ferrari di Risi Competizione che, dopo una fruttuosa rimonta, perdeva nuovamente terreno per un principio d’incendio al pit. Una penalità ai box infine rallentava il passo della Lamborghini di Iron Lynx.

Girandola di cambi di leader infine tra le GTD. Durante la terza ora infatti la Lexus veniva rimpiazzata al comando prima dalla Porsche del Wright Motorsports, seguita a vista dalle telecamere della produzione di Jerry Bruckheimer, poi dalla BMW del Turner Motorsports, che con Robbie Foley aveva la meglio sul protegè Toyota Ritomo Miyata e poi ancora dall’Aston Martin di Roman De Angelis.

Dalla lotta per il comando esce temporaneamente la McLaren di Inception Racing, penalizzata per speeding in pitlane, mentre la Ferrari di Cetilar Racing, ora con il polesitter di Le Mans, Antonio Fuoco, si piazza alle spalle della Vantage #27 mentre cala velocemente la sera.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing

La classifica dopo 4 ore di gara

Start

IMSA – Cadillac in controllo nelle prime movimentate fasi a Daytona

E’ partita la 62ma Rolex24 at Daytona e già le prime fasi sono state dense di avvenimenti. Allo start, Felipe Nasr con la Porsche #7 scatta bene dalla seconda fila e si accoda al polesitter Pipo Derani, ma Sebastien Bourdais presto riprende il proprio posto dietro Derani per l’uno-due Cadillac.

Nelle altre classi, Nick Boulle scavalca il polesitter Ben Keating in LM P2; sull’Oreca iscritta da Inter-Europol e PR1 Mathiasen, Pietro Fittipaldi ha preso il posto di Clement Novalak, infortunatosi ieri in pitlane, mentre Orey Fidani fatica a far partire la sua Corvette GT3 di AWA Racing. Nelle due classi GT sono Ben Barnicoat ed Aaron Telitz i leader iniziali sulle Lexus del Vasser Sullivan.

Il crash della Lamborghini del Forte Racing di Misha Goikhberg innesca la prima Full Course Yellow. Dai box emerge l’Acura di Ricky Taylor, ed una seconda neutralizzazione, causata dal contatto tra la Lexus leader in GTD Pro di Mike Conway, subentrato a Barnicoat, e l’Oreca di Dennis Andersen, sfiorato quanto basta dalla Ligier del Sean Creech Motorsports, regolarmente fra i 59 in pista dopo il crash di ieri, finisce per mandare fuori traiettoria la vettura dell’MDK by High Class Racing e causare il contatto che elimina la RC F GT3 #14.

Poco prima, al restart, un secondo contatto alla chicane tra le altre LM P2 di AO Racing e TDS, con l’entry di ERA Motorsport quale terza invitata, fortunatamente non generava ulteriori ritiri.

La leadership assoluta dell’Acura #10 durava fino al successivo restart. Bourdais infatti suonava la carica e si installava in P1 davanti a Derani, lasciandosi dietro Nasr e Ricky Taylor. Nico Pino, subentrato a Keating, si installava invece al top delle LM P2 con la vettura #2 di United Autosports.

Mentre Telitz manteneva il comando delle GTD, era Andrea Caldarelli con la Lamborghini di Iron Lynx a prendere la testa delle Pro davanti alla McLaren di Oliver Jarvis e alla Corvette di Antonio Garcia. Bene le Ferrari, nelle posizioni di testa con Conquest Racing e Cetilar Racing, mentre l’esemplare Pro di Risi Competizione, dopo un buon inizio che l’ha vista alle spalle del leader, ha perso terreno dopo la prima sosta.

Piero Lonardo

Foto: IMSA TV

La classifica dopo un’ora di gara

Cad31_IMSA_GD

IMSA – Chi fermerà la Cadillac #31 a Daytona? A muro l‘unica Ligier LM P2

Anche l’ultima ora di prove libere premia la Cadillac #31 ed il suo equipaggio, con Jack Aitken al top con 1.35.983. La lista dei tempi riporta impietosamente tutte e tre le migliori prestazioni appannaggio del giovane britannico e dei suoi compagni di squadra, con Tom Blomqvist e Pipo Derani a seguire a poco più di un decimo.

A contrastare il dominio delle V-Series.R questa volta Connor de Philippi con la BMW #25, a 2 decimi, a precedere Sebastien Bourdais con l’altra Cadillac iscritta da Ganassi, a mezzo secondo, e poi tutta la sfilza di Porsche capitanate da Richard Westbrook con la 963 del JDC-Miller, e le due Acura.

TDS11

Pochi giri invece per la seconda BMW, che viene superata anche dalla migliore delle LM P2, con Mikkel Jensen del TDS, autore di 1.39.078, che scalza dalla migliore prestazione di classe il connazionale Malthe Jakobsen.

IMSA Roar Before the 24 Test 2024Proprio nella categoria cadetta l’unica interruzione del turno, a causa di Lance Willsey, a muro in curva 2 con la Ligier del Sean Creech Motorsport. Tutta da verificare, a causa dei danni subiti, la partecipazione alla gara del prototipo decorato a stelle e strisce.

Porsche43

Tempi di minor rilievo invece tra le GT, con Thomas Preining e la Porsche dell’Andretti Motorsports davanti a tutti col tempo di 1.47.072. Dietro al campione DTM in carica, la migliore delle GTD Pro, la Lamborghini #60 di Iron Lynx di Matteo Cressoni, autore di 1.47.239. Colori italiani ancora in evidenza infine grazie alle Ferrari di Daniel Serra, P2 tra i Pro, Riccardo Agostini e Giammarco Levorato, P3 e P4 tra le GTD rispettivamente con la Ferrari di Triarsi Competizione e la Ford Mustang di Proton Competition.

Alla sessione non hanno partecipato le due Corvette di AWA Racing e le Aston Martin dello Heart of Racing.

L’appuntamento è per le 1.40 PM di domani, le 19.40 nostrane, per la partenza della 62ma edizione della Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, TDS Racing, Sean Creech Motorsports, Porsche Motorsports

I risultati delle Libere 4

La griglia di partenza

Cad31N

IMSA – A Daytona, Derani e la Cadillac dominano anche in notturna. Le Corvette si scoprono in GTD Pro

Ancora una volta c’è una Cadillac al comando nelle libere 3 della Rolex 24 at Daytona, svoltesi nella nottata italiana. Questa volta tocca a Pipo Derani e alla V-Series.R iscritta da Action Express primeggiare col tempo di 1.35.708, superiore comunque di poco più di un decimo a quello segnato da Alex Palou nel pomeriggio di ieri.

A spezzare il dominio delle Cadillac ancora una volta la Porsche di Felipe Nasr, che si inserisce in graduatoria davanti a Sebastien Bourdais, poi ancora le due BMW e solo sesta la migliore delle Acura con Colton Herta.

Si abbassa invece il limite delle LM P2 grazie a Malthe Jakobsen, autore di 1.39.166 con la vettura del Crowdstrike by APR, a precedere nel turno il rinforzo di extra-lusso di United Autosports, Pato O’Ward, e Christian Rasmussen sulla entry di ERA Motorsport.

Resiste invece, anche se di pochissimo, il limite delle GT segnato ieri da Katharine Legge con l’Acura NSX del Gradient Racing, ma la sessione vede al top le due Corvette iscritte da Pratt Miller in GTD Pro con Earl Bamber, autore di 1.46.770, seguito da Alexander Sims sulla rediviva Z06 GT3.R #3.

Risorge dalle ceneri anche la Lamborghini, con Matteo Cairoli a 2 decimi dal leader e Danny Formal, secondo fra gli equipaggi Pro/Am delle GTD dietro a Larry ten Voorde con la Porsche dell’MDK. Da segnalare infine l’ottima prestazione da parte di Eddie Cheever III con la Ferrari del Cetilar Racing, P3 ad un decimo dall’asso della SuperCup.

Cetilar_N

Apparsa anche la prima red flag di questa Rolex24 a cura di Josh Burdon, uscito in curva 6 con l’Oreca LM P2 del Riley probabilmente per una foratura. La vettura è poi ritornata in pista per completare la sessione.

Manca ora solo l’ultima ora di libere, a partire dalle 11.20 AM ET locali, le 17.20 nostrane, per chiudere i preparativi di questa 62ma edizione della Rolex 24.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Cetilar Racing

I risultati delle Libere 3

Cad_Ganassi

IMSA – Cadillac ancora al top con gli assi IndyCar nelle prime libere della Rolex24

Le Cadillac concludono ancora al top le prime due sessioni di libere della Rolex24 grazie agli assi IndyCar schierati dal Team Ganassi. Al mattino è stato Scott Dixon a fissare il limite con 1.36.012 mentre nel secondo turno, appena concluso a causa di un ritardo indipendente dal circuito, è toccato ad Alex Palou alzare l’asticella a 1.35.589.

Porsche7

Dietro agli otto titoli IndyCar in due, che salgono a dodici se aggiungiamo i quattro campionati ChampCar conquistati da Sebastien Bourdais, della V-Series.R #01, nella lista complessiva dei tempi si piazzano le Porsche, con Felipe Nasr e Gianmaria Bruni, quest’ultimo sull’esemplare di Proton Competition, rimesso in piena condizione dopo il crash nelle qualifiche.

Bene anche le BMW, che nella prima sessione si piazzano alle spalle del leader con Connor de Philippi, il più in palla dei piloti dell’RLL, mentre continuano a non convincere le due Acura.

Sowery

Tre le LM P2, è duello a distanza fra due giovani leoni, Toby Sowery del Crowdstrike by APR e Clement Novalak del PR1/Inter-Europol, i migliori nelle rispettive sessioni, col britannico ex-Indy NXT a primeggiare di appena 9 millesimi col tempo di 1.39.407.

Legge

Tre le GT, nuovamente Katharine Legge e l’Acura del Gradient Racing in evidenza col best lap nelle GTD di 1.46.585 davanti a Jack Hawksworth e la Lexus, leader delle GTD Pro con 1.46.783.

Lexus14_box

Il nuovo Balance of Performance, che ricordiamo non ha toccato solamente le RC F GT3 del Vasser Sullivan, ha mischiato le carte in tavola, permettendo soprattutto a BMW e Mercedes di tornare tra i primi, a scapito apparentemente delle Porsche, che comunque piazzano la migliore prestazione della seconda sessione con Klaus Bachler e la 911 GT3.R dell’MDK davanti a Dennis Olsen e alla Ford Mustang di Proton, che pare più a punto rispetto ai due esemplari ufficiali schierati da Multimatic.

Le Ferrari, fortemente penalizzate dalle nuove equivalenze, chiudono comunque nella top ten in entrambi i turni, grazie agli effort di Daniel Costa, James Calado, Daniel Serra ed Alessio Rovera. Notte fonda invece in casa Lamborghini, dove le Huracàn GT3 Evo2, pure gravate dal nuovo BoP, paiono ora in netta difficoltà rispetto alla concorrenza. Nessuna interruzione da segnalare finora nella calda giornata della Florida, anche se alla sessione pomeridiana non ha partecipato la Corvette #3, vittima di problemi tecnici che hanno comportato il cambio del motore.

Nella nottata italiana la terza sessione di libere, in notturna, dalle 6.35 PM ET, mentre domani ultima ora a disposizione di team e piloti a partire dalle 11.20 AM ET, le 17.20 italiane, prima dello start della 62ma Rolex 24 di sabato 27 alle 1.40 PM ET.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Porsche, Algarve Pro Racing, Gradient Racing, Vasser Sullivan

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

IMSA_group_GD

IMSA – Si ritorna in pista a Daytona con un BoP rivisto per le GT: Ferrari nuovamente penalizzate

Giovedí si ritorna in pista a Daytona per le libere della 62ma Rolex24. A griglia di partenza già definita domenica scorsa con le qualifiche che hanno premiato le Cadillac, l’IMSA, ente patrocinatore del WeatherTech SportsCar Championship, ha diffuso un BoP radicalmente modificato per le GT.

A parte le Lexus, che hanno dominato le due categorie GT guadagnando la pole in GTD con Parker Thompson e la prima fila, alle spalle della Porsche di AO Racing, tra le GTD Pro con Jack Hawksworth , sono stati impattati tutti gli altri marchi.

In primis le Mercedes, partite inizialmente col peso minimo maggiore ma risultate poi tra i fanalini di coda, ora con 15 kg in meno ed 1 mm extra per ognuno dei due estrattori, ma anche McLaren ed Aston Martin, che correranno sgravate di 10 kg.

Colpite pesantemente invece le Porsche, inizialmente le più leggere, ma che a partire da domani correranno con 20 kg in più, ma anche le nuove Ford Mustang, pur non classificatesi tra le migliori, dovranno scontare ben 15 kg extra.

IMSA Roar Before the 24 Test 2024

Tra le vetture turbocompresse, graziate sia le BMW M4 che le Acura con robuste iniezioni di HP mentre, manco a dirlo, Ferrari e Lamborghini verranno appesantite di 10 e 5 kg rispettivamente, con le 296 GT3 penalizzate anche a livello di pressione del turbo e persino con un’ala dall’incidenza aumentata di 1°, unica variazione quest’ultima assegnata alle Corvette.

Ricordiamo che proprio la velocità sul dritto era stata tra la maggiori difficoltà riscontrate delle GT del Cavallino al debutto lo scorso anno sulla pista della Florida; inoltre avevamo già raccolto da diretti interessati testimonianze sulla poca equivalenza applicata dall’IMSA alle Ferrari rispetto agli altri competitor nel corso della passata stagione.

Atteso che non verrà invece modificato il BoP delle GTP, andremo ad attendere i riscontri della pista a partire dalle 10.05 AM locali di giovedí. Altre due sessioni sono previste in giornata a partire dalle 2.10 PM ET e dalle 6.35 PM ET.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Cetilar Racing

Manthey2024_WEC_FINAL_Group

WEC – Lietz e Bachler le punte di Manthey. D’Station parla francese con Bastard e Mateu

Si vanno via via a completare gli equipaggi delle LM GT3 per la Season 12 del WEC. Oggi tocca a Porsche, che sulle sue due vetture gestite da Manthey si affiderà come noto a Richard Lietz e Klaus Bachler.

Sulla 911 GT3.R #91 iscritta come Manthey EMA, oltre al veteranissimo Lietz si alterneranno Morris Schuring e Yasser Shahin. Il primo, olandese appena 18enne, proviene dal vivaio della Carrera Cup Germany, che negli ultimi due anni ha alternato con la Mobil 1 Supercup sempre col team Fach Auto Tech, ottenendo nel 2023 3 vittorie complessive ed altrettante pole position, concludendo in entrambe le serie nella top five.

Il 47enne Shahin vanta invece esperienze tra le GT nelle serie SRO locali, arricchite da due titoli nel GTWC Australia, cui lo scorso anno ha aggiunto un primo outing tra i prototipi sull’Oreca LM P2 di United Autosports nell’Asian Le Mans Series, raggiungendo il podio in gara 1 ad Abu Dhabi.

La Porsche #92 invece verrà schierata come Mathex Pure Rxcing. Intorno a Bachler, già protagonista col marchio di Stoccarda nella serie mondiale ed in IMSA, con un podio a Le Mans nel 2014 in GTE-Am e una vittoria di classe a Sebring lo scorso anno, ci saranno, come nell’Asian Le Mans Series in corso, Alex Malykhin e Joel Sturm.

Insieme a Bachler i due possono già vantare una vittoria e un podio, che fa seguito all’impegno dello scorso anno nel GTWC e prima ancora, questa volta insieme ad Harry King, nella serie asiatica patrocinata da ACO sotto l’egida di Herberth Motorsports, in cui si sono piazzati al quarto posto tra le GT.

_PL59115

Reso noto inoltre anche l’equipaggio di D’Station. A fianco del factory driver Aston Martin Marco Sorensen si parlerà francese con Erwan Bastard e Clément Mateu. Bastard, 25 anni, si è laureato campione francese ed eueopeo in Silver Cup tra le GT4 nel 2022 e lo scorso anno ha militato nel GTWC Europe, sempre con le Audi di Saintéloc, chiudendo al decimo posto overall insieme a Patric Niederhauser.

Mateu è infine il bronze driver designato. Il 42enne é da anni protagonista dei monomarca Porsche e del GTWC, ma ha già avuto esperienze con le serie ACO tramite la Norma LM P3 iscritta all’ELMS da Oregon nel 2018. Peraltro l’azienda di famiglia HEXIS è la stessa che diede il nome al team campione nel FIA GT 2011, disputato proprio col marchio inglese e le gloriose DBR9, e che apparirà a tempo debito anche sulla livrea della rinnovata Vantage Evo #777.

A Le Mans comunque Mateu farà spazio al boss D’Station Satoshi Hoshino, uscito dopo tre anni dal ruolo di full-season driver WEC così come il connazionale Tomonobu Fuji.

Piero Lonardo

Foto: Manthey EMA, Piero Lonardo

cad31

IMSA – Roar, Day3: Cadillac imprendibili, prima fila alla Rolex24 con Derani e Bourdais

Le Cadillac sembrano di un altro passo quest’anno a Daytona, e Pipo Derani stampa un giro record di 1.32.656 che demolisce il primato precedente risalente al 2019 segnato da Oliver Jarvis con la Mazda e vale la pole position della 62ma Rolex 24. Dietro al campione in carica segue la seconda V-Series.R di Sebastien Bourdais, ad appena 71 millesimi.

La concorrenza è guidata dalla Porsche di Felipe Nasr, che nelle fasi finali del turno ha scalzato Connor de Philippi e la BMW #25, che a sua volta precede le due Acura di Louis Deletraz e Filipe Albuquerque, poi via via il resto del lotto. Alle qualifiche non ha partecipato la 963 di Proton Competition, vittima di un’uscita di strada e conseguente contatto con le barriere nella sesta ed ultima sessione di prove libere, riservata alle sole GTP.

UA2

Non sfugge la pole all’esperto Ben Keating fra le LM P2, imbattibile col tempo di 1.38.501, ora con United Autosports, a precedere di un decimo Nick Boulle col suo vecchio team, il PR1 Mathiasen, ora in partnership con Inter-Europol. Lontanissimo a 7 decimi George Kurtz con la vettura del Crowdstrike by APR. Lance Willsey con l’unica Ligier iscritta dal Sean Creech Motorsport, termina a 3”, penultimo della categoria.

AO_Porsche

Le due classi GT hanno invece visto un duello sul filo dei millesimi che ha premiato Seb Priaulx e la Porsche di AO Racing fra i Pro e la stellina Parker Thompson con la Lexus in GTD.

La sessione è stata subito interrotta per il violento crash della Porsche del Kellymoss with Riley, con David Brule rovinato sulle barriere dell’International horseshoe. Alla fine dei 7’30” rimasti, è stata “Rexy” a svettare sul resto del gruppo col tempo di 1.44.382, precedendo di appena 80 millesimi Jack Hawksworth con la Lexus.

Lexuss

L’altra RC F GT3 del Vasser Sullivan segue immediatamente dietro nella lista dei tempi e precede a propria volta di appena 43 millesimi la Porsche dell’MDK con Klaus Bachler e di un decimo Katharine Legge con l’Acura del Gradient Racing.

Conquest

Migliore tra le Ferrari Albert Costa con la 296 GT3 del Conquest Racing, P6 tra le GTD, mentre Daniel Serra chiude in P4 tra i Pro per Risi Competizione, dietro alla Corvette di Antonio Garcia e alla Lamborghini di Franck Perera. Deludono invece le Ford Mustang, che chiudono insieme alle Aston Martin, alla BMW del Paul Miller Racing i ranghi delle Pro. In generale, le nuove Vantage, più ancora delle M4 GT3 e delle Mercedes, che ricordiamo lo scorso anno in pole in entrambe le categorie, sembrano in netta difficoltà, nonostante una leggera revisione del BoP.

L’appuntamento a questo punto è per giovedí prossimo 25 gennaio, per la prima delle quattro sessioni di libere della 62ma Rolex24, alle 10.05 AM locali, pari alle 16.05 italiane. La gara partirà alle 1.40 PM, le 19.40 nostrane, di sabato 27.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, United Autosports, Porsche, Vasser Sullivan, Conquest Racing

I risultati della Session 6 

I risultati delle Qualifiche della Rolex24