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WEC/USCC/GTWC – Ecco la Ferrari 296 GT3!

Presentata oggi ufficialmente nell’ambito della 24 Ore di Spa la splendida Ferrari 296 GT3, la nuova GT del Cavallino, pronta per i campionati IMSA ed SRO e (dal 2024) per il World Endurance Championship e Le Mans.

Di seguito il comunicato in formato integrale:

FERRARI 296 GT3, UN V6 PER UNA NUOVA STORIA SPORTIVA

·       La 296 GT3 è la nuova Ferrari progettata per le competizioni GT che raccoglie l’eredità della 488 GT3

·       Segna il ritorno in pista di una Ferrari equipaggiata con un propulsore 6 cilindri, disposto in posizione centrale-posteriore come la 246    SP

·       Il telaio e la dinamica veicolo sono stati studiati per offrire prestazioni e facilità di guida tanto ai piloti professionisti quanto ai gentlemen driver

·       L’aerodinamica della 296 GT3 ha portato ad un guadagno del 20% in termini di carico verticale rispetto alla 488 GT3, limitando al massimo la sensibilità alle variazioni di assetto

·       Debutto in gara previsto alla 24 Ore di Daytona 2023

La Ferrari 296 GT3 rappresenta il futuro del Cavallino Rampante nelle competizioni per vetture gran turismo, quelle che permettono la relazione più stretta con il cliente e il travaso più consistente di tecnologie e soluzioni innovative sulle vetture di serie. La 296 GT3 nasce dalla 296 GTB, la più recente evoluzione del concetto di berlinetta sportiva a 2 posti a motore centrale-posteriore della Casa di Maranello.

La Ferrari 296 GT3 è un progetto innovativo, in pista e fuori, che la Casa del Cavallino Rampante ha deciso di sviluppare per continuare la tradizione vincente che affonda le sue radici nel 1949, quando la 166 MM si aggiudicò la 24 Ore di Le Mans. Un approccio nuovo dal punto di vista della progettazione, della gestione della vettura in tutte le fasi di un weekend di gara, dell’elettronica, fino alla nuova architettura del propulsore, un 6 cilindri turbo a 120°. Un concetto inedito, creato attorno alle esigenze dei team, dei piloti professionisti e dei gentlemen driver, storicamente al centro delle attenzioni della Casa. Una vettura studiata minuziosamente in ogni dettaglio, sotto tutti i punti di vista, secondo i dettami del nuovo regolamento dedicato alle GT3.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari

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WEC/USCC – BMW, primo collaudo ok, poi anche a Le Mans nel 2024

BMW ha reso noto poco fa di aver terminato con successo il primo collaudo in pista della M Hybrid V8, la nuova LMDh/GTP destinata a debuttare nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona di gennaio 2023.

Con Connor de Philippi e Sheldon van der Linde al volante, la BMW M Hybrid V8 ieri ha assaggiato la pista di casa di Dallara, Varano de’ Melegari, offrendo risultanze positive, anche ad alte potenze.

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Ulteriori test sono previsti su piste europee nel mese di agosto, allorchè i tecnici ed i meccanici del BMW M Team RLL ed una crew di esperti di BMW M Motorsport andranno negli States per continuare i test il mese successivo.

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Ma la notizia si completa con l’ingaggio di BMW anche nel World Endurance Championship e a Le Mans a partire dal 2024. Ricordiamo che fra due anni ricorrerà il 25ennale della vittoria assoluta da parte di Joachim Winkelhock, Pierluigi Martini e Yannick Dalmas sulla BMW V12 LMR, vettura che nel 1999 trionfò anche alla 12 Ore di Sebring con JJ Lehto, Jörg Muller ed un giovanissimo Tom Kristensen.

I relativi equipaggi per i due campionati verranno annunciati a tempo debito.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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WEC/USCC – Lamborghini annuncia Caldarelli e Bortolotti

Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti sono i primi due factory driver del programma Lamborghini LMDh; l’annuncio nella mattinata di oggi. Il progetto Lamborghini LMDh, che porterà in pista una seconda Hypercar battente bandiera italiana insieme a Ferrari nella massima categoria endurance, ricordiamo ha Ligier Automotive quale partner tecnico.

Di seguito il comunicato in formato integrale:

Lamborghini Squadra Corse annuncia i primi due piloti selezionati per la line-up del programma LMDh (Le Mans Daytona hybrid), che debutterà nel 2024 nel FIA World Endurance Championship (classe Hypercar) e nell’ IMSA WeatherTech SportsCar Championship (classe GTP). I Factory Driver Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti, entrambi attualmente impegnati nelle più importanti competizioni GT con Lamborghini, vengono confermati anche per il nuovo progetto, non solo come piloti ma anche come collaudatori per contribuire allo sviluppo del prototipo.

“Siamo particolarmente orgogliosi di annunciare Mirko e Andrea come primi piloti per il programma LMDh – commenta Giorgio Sanna, Lamborghini Head of Motorsport -. Entrambi hanno contribuito in modo fondamentale al raggiungimento di risultati storici per Lamborghini in ambito GT e l’inserimento nel progetto LMDh premia anche la continuità del loro impegno nella famiglia Squadra Corse. Sono sicuro che il loro talento ed esperienza saranno un valore aggiunto per essere competitivi nella classe regina dell’endurance”.

Bortolotti è nato a Trento il 10 gennaio 1990: inizia la carriera sui kart; a 15 anni debutta con le monoposto, correndo per sei stagioni in diverse serie e vincendo il Campionato Italiano Formula 3 e il titolo FIA Formula 2. Nel 2014 le prime vittorie con Lamborghini nel GT Italiano; l’anno dopo arrivano podi importanti nel Blancpain GT Series e una vittoria nell’ADAC GT Masters con la debuttante Huracán GT3. A fine stagione viene confermato come pilota ufficiale e negli anni successivi vince il campionato Blancpain GT Series (2017), la 24 Ore di Daytona (2018 e 2019) e la 12 Ore di Sebring (2019) in classe GTD al volante delle Huracán del GRT Grasser Racing Team. Nel 2022 Bortolotti debutta nel DTM (Deutsche Tourenwagen Masters) con la Huracán GT3 del team Grasser ed è attualmente leader della classifica piloti.

“Sono estremamente felice di proseguire il mio percorso con Lamborghini – commenta Bortolottie di includervi un emozionante nuovo capitolo. E sono grato a Squadra Corse tanto per aver reso possibile il progetto LMDh, quanto per la fiducia incondizionata nei miei confronti fin dal 2014. Rappresentare il marchio sul più importante palco dell’endurance racing e competere per la vittoria assoluta nelle grandi classiche di durata è sia un onore sia una responsabilità”.

Caldarelli è nato a Pescara il 14 febbraio 1990 e dopo l’esordio nei kart e nelle formule europee, si è trasferito in Giappone per intraprendere una brillante carriera nelle monoposto e nel Super GT. Nel 2017 viene ingaggiato come pilota ufficiale da Lamborghini, contribuendo alla vittoria del titolo Blancpain GT Series in equipaggio con Bortolotti e Christian Engelhart sulla Huracán GT3 del Grasser Racing Team. Nel 2019 vince la “tripla corona” del GT World Challenge Europe al volante della Huracán GT3 EVO del team Orange 1 FFF Racing (di cui è anche il team principal) in coppia con Marco Mapelli. Nel 2020 vince la 24 Ore di Daytona in classe GTD con Paul Miller Racing; l’anno successivo è protagonista di una stagione trionfale nel Fanatec GT World Challenge America Powered by AWS, vincendo il titolo piloti con la Lamborghini del team K-Pax. Nel 2022 prosegue l’impegno nel campionato americano, con Caldarelli primo in classifica piloti con quattro vittorie su quattro gare disputate.

“Sono felicissimo di fare parte del programma, che è veramente fantastico, e in generale di questa nuova sfida di Lamborghini Squadra Corse – commenta Caldarelli -. Già nel 2017, quando ho iniziato a correre per Lamborghini avevo l’obiettivo di coronare il mio sogno d’infanzia: correre con il mio marchio automobilistico preferito nelle gare endurance più prestigiose. Ho avuto la possibilità di correre al Circuit de la Sarthe nel 2022, vincendo entrambe le manche della Road to Le Mans con la Huracán GT3 ed era stato speciale. Non vedo l’ora di tornarci al volante di una LMDh: sono molto emozionato per questa nuova avventura e farò del mio meglio per portare tutta la mia esperienza in questo progetto e per conquistare nuovi e prestigiosi trofei”.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini

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USCC – Proseguono i collaudi delle LMDh. Una serie IMSA a Chicago nel 2023

Proseguono i collaudi in pista delle nuove LMDh per la stagione 2023. Cadillac ed Acura hanno infatti testato le rispettive novità a Sebring e a Magny-Cours.

Sulla Cadillac nella sessione di test effettuata congiuntamente con Porsche di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi si sono alternati tutti e quattro i piloti attualmente impegnati col Team Ganassi nel WeatherTech SportsCar Championship. Ricordiamo che l’effort del CGR nel 2023 comprenderà due vetture impegnate nel WEC mentre nella serie americana il CGR verrà affiancato da Action Express.

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In terra francese invece Ricky Taylor a proseguito l’affinamento cominciato sulla pista di casa di Oreca, il Circuit Paul Ricard, insieme a Matt McMurry, ora ingegnere HPD ma già impegnato come pilota per tre volte alla 24 Ore di Le Mans nonchè campione IMSA 2020 tra le GTD. Le Acura ricordiamo nella prossima stagione correranno solo nella serie a stelle e strisce nelle mani di Wayne Taylor Racing e Meyer Shank Racing.

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BMW, il terzo costruttore infine committato per il 2023, dal canto suo ha reso note ulteriori informazioni sulla vettura, che si chiamerà BMW M Hybrid V8 e utilizzerà, contrariamente alle prime previsioni che vedevano impiegata l’unita ex-M8 GTE, il motore turbo che ha equipaggiato le vetture M4 nel DTM nel biennio 2017/2018, denominato P66/3, che sta girando al banco nella sede Dallara di Varano de’ Melegari, ma non ha ancora avviato la sperimentazione in pista.

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Ma la novità del momento riguarda la schedule 2023, in quanto la NASCAR, che ricordiamo è proprietaria dell’IMSA, ha annunciato una gara a downtown Chicago l’1-2 luglio del prossimo anno. Si tratta di una svolta epocale per le stock car a stelle e strisce, che per la prima volta affronteranno un circuito cittadino, e la affronteranno in compagnia di una serie IMSA.

Curiosità, il tracciato è stato sviluppato sulla piattaforma virtuale iRacing, ed è stato già usato nella eNASCAR Pro Invitational Series lo scorso anno.

La NASCAR abbandonerebbe Road America, che negli ultimi due anni ha ospitato la Cup Series nel primo weekend di luglio; da verificare invece se a contorno ci sarà effettivamente il WeatherTech SportsCar Championship, che tendenzialmente nello stesso periodo dovrebbe essere in azione al CTMP. Per avere maggiori dettagli comunque basterà attendere il tradizionale annuncio annuale IMSA previsto per Road America il primo weekend di agosto.

Piero Lonardo

Foto: Acura, Cadillac, BMW, IMSA

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USCC – Pfaff Motorsports batte quattro a Lime Rock

Lo Pfaff Motorsports sembra lanciato alla conquista del primo titolo GTD Pro e si aggiudica la gara tutta riservata alle Gran Turismo di Lime Rock Park.

Matt Campbell, partito dalla pole position, ha ceduto la leadership solamente a fronte della perfetta strategia al primo pit dal Vasser Sullivan e dalla Corvette, che con un undercut gli sono terminate davanti. L’ennesimo problema tecnico alla C8.R, rallentata di 5 giri a causa di un contatto, e l’azione del neoacquisto del Team Penske LMDh hanno riportato la 911 in tartan davanti a tutti dopo 90’ di gara.

Start

Mathieu Jaminet, subentrato a Campbell, non ha sostanzialmente avuto rivali, nemmeno al restart a meno di 10’ dal termine, causato dall’unica Full Course Yellow chiamata in causa dalla direzione gara per l’uscita di strada dell’Acura di Ryan Eversley.

Dietro i capoclassifica, alla quarta vittoria stagionale, si piazza l’Aston Martin dello Heart of Racing di Ross Gunn ed Alex Riberas, quest’ultimo abile a contenere il ritorno della Lexus #12 di Ben Barnicoat. La quinta entry iscritta tra le Pro, la BMW di Connor de Philippi e John Edwards, ancora a secco di vittorie, è stata costretta al ritiro per un problema tecnico.

PMR

Il marchio tedesco si rifà invece fra le GTD grazie alla vittoria del Paul Miller Racing. Madison Snow e Bryan Sellers hanno condotto una gara tutta all’attacco giocata sulle tre soste e, complice anche la Full Course Yellow finale, hanno potuto riprendersi lo svantaggio dalla concorrenza, fino a conquistare la leadership a due curve dal termine.

Fino al decisivo restart, la gara sembrava saldamente nelle mani della Lexus di Frankie Montecalvo ed Aaron Telitz, ma Ellis si inseriva con le cattive fra le due RC F GT3, prendendo la testa della categoria. Dietro Sellers aveva la meglio sull’Aston Martin di Maxime Martin e poi sullo stesso Telitz, col cofano pressochè in bandiera, infine il sorpasso decisivo sulla Mercedes di Phil Ellis ormai senza più carburante.

Per il PMR si tratta della seconda vittoria stagionale dopo Long Beach, mentre il leader in classifica Stevan McAleer del Korthoff Motorsports può consolarsi con la quarta piazza dietro la Lamborghini del CarBahn, che al via aveva preso il comando ma poi era stata immediatamente penalizzata per un’irregolarità nell’allineamento. I major contender del Wright Motorsports dal canto loro non vanno oltre la P6, mentre la BMW del Turner Motorsports è stata addirittura costretta al ritiro per problemi di misfire.

UPDATE: La classifica tiene conto della penalità di 23″ assegnata alla Mercedes del WeatherTech Racing per non aver scontato il drive-through deciso per il contatto con la Corvette che ha compromesso la gara della GT del Kentucky

Il WeatherTech SportsCar Championship ora riposerà fino al 7 agosto, allorquando l’intero parco partenti si ritroverà a Road America.

Piero Lonardo

Foto: Pfaff Motorsports, Michelin USA, Paul Miller Racing

L’ordine di arrivo

Pfaff

USCC – Campbell, terza pole per la Porsche Pfaff a Lime Rock

La Porsche capolista dello Pfaff Motorsports torna in pole per la terza volta in stagione a Lime Rock grazie a Matt Campbell. Il pilota australiano sulla velocissima pista del Nord-Est, dopo aver condotto le seconde libere per appena 51 millesimi, ha piazzato la GT3 R in tartan davanti a tutti col tempo di 51.079.

Distacchi contenutissimi anche nelle qualifiche, con il rientrante Jack Hawksworth distanziato di appena 18 millesimi. Seconda fila per la BMW di Connor de Philippi e l’Aston Martin dello Heart of Racing di Ross Gunn. Chiude lo schieramento delle GTD Pro la Corvette di Jordan Taylor.

UPDATE: La BMW dell’RLL partirà dal fondo dello schieramento  per non aver rispettato l’altezza minima dal terreno.

Lexus12

Lotta sul filo dei millesimi anche tra le GTD, dove è la Lexus di Frankie Montecalvo ad aggiudicarsi la prima partenza al palo del 2022 col tempo di 51.459 per appena 0.006 sulla nuova Lamborghini del CarBahn with Peregrine Racing di Robert Megennis. A seguire l’Aston Martin di Roman de Angelis, la BMW di Robbie Foley e le Mercedes si Stevan McAleer e Russel Ward, tutte racchiuse nello spazio di appena 58 millesimi.

Mentre nel Connecticut si affrontano le GT, dalla Francia giunge la notizia del primo shakedown della nuova Acura LMDh, denominata ARX-06, nelle mani di Ricky Taylor al Paul Ricard prima di essere spedita a Magny-Cours per la prima vera presa di contatto in circuito sabato.

Lo start del NorthEast Grand Prix alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane di sabato. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: Pfaff Motorsports, Lexus Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Le GTP si mostrano a Sebring, in attesa di Lime Rock

Test congiunto in quel di Sebring nella giornata di ieri per due delle LMDh/GTP più attese: Porsche e Cadillac. Non si conoscono i dettagli delle prestazioni dei due prototipi, ma grazie ai video pubblicati su YouTube da un amatore, “Lanky Turtle”, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare il sound delle due vetture.

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Al volante della 963, questa volta in versione “total black” Felipe Nasr, mentre sulla Cadillac, che non ha ancora una propria denominazione, riconoscibili Renger van der Zande ed Earl Bamber, quest’ultimo già incaricato del primo shakedown pochi giorni or sono.

Anche la terza “attrice” della prossima edizione del WeatherTech SportsCar Championship, la Acura ARX-06, è attesa ad una prima uscita a giorni, al Paul Ricard, circuito vicino alla sede del costruttore Oreca, con Ricky Taylor.

All’appello mancherebbe quindi solo la BMW “made in Dallara”, che dovrebbe comunque effettuare la prima uscita entro il mese corrente.

Nel frattempo la serie endurance a stelle e strisce si appresta per contro al primo dei due round annuali tutto dedicato alle GT a Lime Rock Park.

Attese 15 vetture totali, con la Mercedes del WeatherTech Racing ad uscire dalle GTD Pro fino alla fine della stagione. Da segnalare il ritorno di Jack Hawksworth al volante della Lexus Pro insieme a Ben Barnicoat dopo l’incidente sulla moto da cross che ha tenuto il pilota britannico del Vasser Sullivan al palo nelle ultime tre gare.

Proprio nei confronti delle Lexus, l’unica modifica al Balance of Performance, con due litri extra assegnati alle RC F GT3.

Rispetto a Mosport infine rientrano anche la Porsche del Wright Motorsports e la Lamborghini del CarBahn, la prima dopo il forfait a causa della normativa canadese anti-COVID, la seconda dopo il crash del Glen.

Le ostilità in pista sul veloce tracciato del Connecticut inizieranno venerdí 15 luglio alle 11.25 AM ET. Qualifiche alle 5.40 PM ET e gara, della durata standard di 2 ore e 40’, sabato 16 alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane.

Diretta streaming gratuita per qualifiche e gara come sempre sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac, Lanky Turtle YouTube account

L’entry list di Lime Rock Park

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WEC – Alpine trionfa di forza a Monza. Ferrari completa il podio dietro Corvette

Nelle prime tre gare di questa Season 10 del World Endurance Championship nessuno si era imposto due volte in nessuna delle cinque categorie. A Monza era inevitabile che qualcuno facesse il bis, assai probabilmente tra le Hypercar, nonostante l’addizione delle due Peugeot.

Alla fine è toccato alla Alpine, che dopo la rottura della Glickenhaus poco dopo la metà gara si è lanciata all’attacco delle due Toyota, innalzandosi al comando grazie ad un doppio stint di Nicolas Lapierre, per poi innescare in seguito con Mathieu Vaxivière una furiosa battaglia con le due Toyota, risolta ai danni della di Kamui Kobayashi.

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Alla GR010-Hybrid #7 esplodeva la gomma posteriore destra e la direzione gara riteneva (giustamente a nostro avviso) il contatto colpa del Team Principal del Gazoo Racing, che veniva penalizzato con un insolitamente lungo stop&go, ben 90”. Inutile il forcing finale da parte di Ryo Hirakawa, che terminava a 2”7, mentre l’altra Toyota chiudeva il podio.

Detto di Glickenhaus, cui rimane comunque la soddisfazione del giro più veloce, a questa gara, dove finalmente abbiamo potuto vedere, anche grazie alle caratteristiche dell’Autodromo Nazionale, tutti i protagonisti ad armi pari, sono mancate le attesissime Peugeot, veloci ma decisamente poco affidabili, che in gara si sono fermate spesso e volentieri.

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Purtroppo per i nostri colori la Ferrari non è riuscita a completare l’impresa in GTE-Pro. Partiti dalla pole position nonostante gli sfavori della vigilia, il maggiore consumo delle 488 ed il relativo splash nel finale di gara alle fine ha determinato il primo storico successo nel WEC al di fuori di Le Mans della Corvette di Nick Tandy e Tommy Milner.

James Calado ed Alessandro Pier Guidi, che nella seconda metà di gara hanno dovuto cedere il testimone ad Antonio Fuoco e Miguel Molina a causa di una penalità alquanto insolita (mancato trasferimento dei dati del pitstop), chiudono comunque a podio. A seguire le due Porsche, inaspettatamente mai in palla dalle qualifiche in poi.

Destino simile anche per le Iron Dames in GTE-Am: dopo la storica pole di ieri, l’equipaggio in rosa stava per mettere a segno una storica vittoria che però, anche forse memori del risultato della settimana scorsa dei colleghi maschietti, il box ha preferito un secondo posto sicuro – si tratta comunque del primo podio per un equipaggio completamente di sesso femminile nelle gare di durata – dietro la Porsche del Dempsey-Proton, che pure bissa il successo di Spa con Christian Ried, Harry Tincknell e Sebastian Priaulx.

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A completare il podio il Project 1 di Matteo Cairoli, mentre giungono notizie positive da parte di Henrique Chaves, protagonista di uno spettacolare incidente con l’Aston Martin del TF Sport, da cui è uscito sostanzialmente illeso.

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Bella quanto complicata da seguire la gara delle LM P2, che ha visto diversi dominatori nelle varie fasi. Sotto la bandiera a scacchi alla fine ha transitato per prima il Realteam by WRT di Ferdinand Habsburg – che si sta rivelando uno specialista della categoria – Norman Nato e Rui Andrade sui trionfatori di Le Mans con Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez.

Tra contatti, escursioni fuori pista e penalità si sono eliminati ed autoeliminati gran parte dei contender, a partire dall’Oreca #22 di United Autosports partita dalla pole con Filipe Albuquerque per poi proseguire con Prema, Richard Mille Racing (quest’ultima a seguito di un contatto con Robert Kubica). Da questa bagarre è uscita Vector Sport, che conquista il primo podio della sua breve storia.

Tra le LM P2 Pro/AM è Algarve Pro Racing a bissare il successo di Le Mans con Renè Binder, Steven Thomas e James Allen, davanti ad Ultimate, alla prima soddisfazione nella serie mondiale e ad AF Corse, con Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo che torna a podio dopo i primi due successi.

E’ tutto dal doppio weekend endurance di Monza, che oggi ha visto finalmente un pubblico degno di nota. Pubblico che siamo sicuri non mancherà al Fuji l’11 settembre. Sappiamo già che Glickenhaus non sarà in Giappone, per tornare forse in Bahrain, insieme ad altre assenze di minor impatto quali ARC Bratislava; vedremo nei prossimi giorni se Peugeot deciderà di essere della partita per poter assistere ad una gara più movimentata.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Monza

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WEC – Dumas non fallisce: Glickenhaus pole a Monza. Albuquerque, Pier Guidi, Bovy, Beche il poker di categoria

La carriera di Romain Dumas si arricchisce di un’altra perla con la pole position della 6 Ore di Monza, quarto appuntamento della Season 10 del World Endurance Championship. La seconda pole stagionale della SCG 007 LMH è stata netta, 1.35.416, 9 decimi di vantaggio sulla migliore della altre Hypercar, la Toyota di Brendon Hartley e oltre 1” sull’Alpine di Nicolas Lapierre.

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Le Peugeot, pure protagoniste nelle libere di questi due giorni, escono con le ossa rotte da questa prova sul giro singolo, con il solo Gustavo Menezes a chiudere quattro tornate, a 1”8 dal leader, mentre Mikkel Jensen non è stato in grado di segnare un giro cronometrato, fermandosi definitivamente tra le due Lesmo, probabilmente per un problema al fondo, forse il vero tallone di Achille di questa vettura futuristica.

La red flag, a poco più di 1’ dal termine, non ha permesso ai concorrenti di migliorare le proprie prestazioni.

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Tra le LM P2, luci ed ombre in casa United Autosports, con Filipe Albuquerque che torna in pole mentre Alex Lynn va a chiudere la classifica di categoria.

_PL58939Il portoghese, con 1.38.403, ha preceduto di 3 decimi Mathias Beche con la vettura di ARC Bratislava, migliore fra i Pro/AM. Per Beche ricordiamo si tratta del bis dopo la pole nella 4 Ore ELMS della scorsa settimana.

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La battaglia delle GT ha premiato la Ferrari ed Alessandro Pier Guidi. Complici anche diverse decisioni della direzione gara a sfavore della Corvette di Nick Tandy, il cremonese ha potuto primeggiare con 1.45.270, anche se grazie al last effort della C8.R, è stata fallita una storica doppietta con Antonio Fuoco. Incredibilmente sono le due Porsche a chiudere lo schieramento.

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Sarah Bovy dal canto suo ha siglato la prima storica pole per un equipaggio tutto al femminile, le Iron Dames, in GTE-Am, superando all’ultimo Ben Keating con l’Aston Martin del TF Sport di 2 decimi col tempo di 1.47.431. Non riesce il double a Christian Ried che chiude il podio virtuale con la Porsche del Dempsey-Proton.

Domani il via della 6 Ore di Monza alle 12.00. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC e qui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Dumas e la Glickenhaus alzano l’asticella in vista delle qualifiche

Romain Dumas si dimostra ancora una volta il più in palla in casa Glickenhaus e si piazza davanti a tutti nelle ultime libere del pomeriggio.

Il veteranissimo del paddock ha scalzato a metà sessione Mikkel Jensen con la migliore delle Peugeot col tempo di 1.36.813. Dietro il giovane Leone, l’altra 9X8 con Gustavo Menezes, entrambe con distacchi intorno ai 2”, mentre le due Toyota e le Alpine si accomodano alle spalle.

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Miglior tempo tra le LM P2 per Jonathan Aberdein con la migliore delle Oreca Jota, che ritocca di 13 millesimi la migliore prestazione del weekend.

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Nick Tandy invece porta in alto per la prima volta la Corvette in GTE-Pro con 1.45.902, migliorando sensibilmente il miglior tempo fin qui ottenuto; sotto il limite precedente anche Michael Christensen con la migliore delle Porsche ed i due portacolori del Cavallino, Alessandro Pier Guidi ed Antonio Fuoco.

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A Nick Cassidy infine la palma del migliore fra le GTE-Am con la Ferrari AF Corse #54 condivisa con Francesco Castellacci e Thomas Flohr col tempo di 1.47.676 davanti alla Porsche del Dempsey-Proton con Harry Tincknell. Nessuna interruzione da segnalare durante l’intera sessione.

Tutto pronto quindi per le qualifiche, a partire dalle 17.30, dove potremo finalmente assistere alla reale disposizione dei valori in campo, visibili in streaming sul sito WEC,

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3