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IMSA – Acura conferma la squadra 2026

Acura Meyer Shank Racing ha confermato i propri piloti in vista della stagione 2026 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Tom Blomqvist e Colin Braun torneranno quindi al volante dell’auto #60, mentre Renger van der Zande e Nick Yelloly guideranno a tempo pieno la gemella #93.

Acura ha ottenuto il secondo posto nell’IMSA WTSC 2025 alle spalle di Porsche ottenendo il successo nella 6h del Glen e nel GP di Detroit, rispettivamente con le vetture #93 e #60. In totale invece sono state ottenute quattro pole totali (cinque senza la penalità di Indy) così come BMW M Team RLL .

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Blomqvist ha dichiarato in un commento ufficiale: “Non vedo l’ora che arrivi il 2026. Abbiamo già iniziato a prepararci e con la stessa squadra del 2025 avremo un bel vantaggio nell’avvicinamento a Daytona. Tutti nel team hanno talento e grinta  e con HRC alle spalle non c’è motivo per cui non possiamo portare a casa il campionato”.

Shank Racing ha vinto con Acura nel 2023 con Braun e Blomqvist. Successivamente la squadra non ha disputato la stagione 2024 preferendo concentrarsi esclusivamente sull’impegno in IndyCar. Nelle prossime settimane verranno svelati anche i piloti extra presenti a Daytona, Sebring e Road Atlanta. Nell’ultima stagione agonistica hanno corso con Acura nelle prove della Michelin Endurance Cup Alex Palou e Scott Dixon oltre al giapponese Kakunoshin Ohta.

Cadillac ed Acura guardano quindi al 2026, attendiamo ora gli annunci di BMW M Team WRT e Porsche Penske Motorsport. Sicuramente non rivedremo in GTP il campione 2025 Mathueu Jaminet, pilota che in Bahrain settimana prossima disputerà l’ultima prova al volante di una 963 prima di intraprendere nuove sfide.

Luca Pellegrini

Foto: Meyer Shank Racing

 

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WEC – Jaminet lascia Porsche Motorsport. Calado rinnova con Ferrari

Mathieu Jaminet disputerà in Bahrain l’ultima gara come pilota ufficiale di Porsche Motorsport. Il francese, campione IMSA WeatherTech SportsCar Championship 2025 in GTP, si prepara per nuove sfide dopo aver rappresentato il marchio tedesco per diversi anni in GT e con i prototipi.

Il 31enne si è imposto in carriera nella Porsche Carrera Cup France e nell’ADAC GT Masters prima di vincere in IMSA WTSC il titolo GTD PRO con Matt Cambell nel 2022. Sempre con l’australiano è arrivato il successo nel 2025, questa volta nella classe regina al volante della 963 #6.

Una nota ufficiale recita: “La decisione di lasciare Porsche alla fine di quest’anno è stata tutt’altro che facile per me. Ma ci sono momenti nella vita che offrono nuove opportunità e presentano nuove sfide. Sarò sempre grato a Porsche per tutte le opportunità e le possibilità che mi ha offerto. Il marchio Porsche rimarrà sempre nel mio cuore, così come le innumerevoli persone con cui ho lavorato a Weissach e nei team di gara. Grazie di tutto!”.

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Jaminet è atteso regolarmente in azione in Bahrain nel FIA World Endurance Championship con la Porsche #5 insieme a Julien Andlauer ed a Laurin Heinrich, al debutto in Hypercar dopo aver disputato un test a Road Atlanta nelle scorse settimane.

Nel frattempo Ferrari ha annunciato di aver siglato un contratto pluriennale con James Calado. Il britannico si prepara quindi per continuare a rappresentare il brand di Maranello e tra pochi giorni tenterà di vincere il primo Mondiale in Hypercar con Alessandro Pier Guidi ed Antonio Giovinazzi (499P #51).

L’originario di Worcester ha dichiarato: Sono estremamente contento di rimanere nella famiglia Ferrari come pilota ufficiale. Con il Cavallino Rampante ho ottenuto molti successi negli scorsi anni e sono convinto che insieme potremo tagliare grandi traguardi anche in futuro. Negli ultimi tempi vi sono state tante speculazioni in merito a quello che avrei fatto in futuro: in realtà il mio desiderio era esclusivamente di continuare a gareggiare per la Ferrari. Ora incrociamo le dita perché tra pochi giorni saremo in Bahrain per l’ultimo round del FIA WEC con l’obiettivo di coronare il nostro sogno di poter diventare campioni del mondo”.

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Anche Toyota ha effettuato un annuncio nelle ultime ore: i giapponesi hanno infatti rivelato la presenza nei rookie test del FIA WEC in Bahrain per l’ex campione IMSA WTSC GTD PRO Ben Barnicoat e per il pilota SUPER GT Sasha Fenestraz. Quest’ultimo, oltre al programma con TGR Team SARD in GT500 ha militato nel 2025 anche in Super Formula con Vantelin Team TOM’S.

In attesa di scoprire tutti i ‘rookie’ ricordiamo anche la presenza di Antonio Felix Da Costa (Alpine), Nick Cassidy (Peugeot), Mathias Beche (Peugeot), Alex Quinn (Peugeot), Charles Weerts (BMW), Kelvin van der Linde (BMW), Tom Fleming (designato con l’auto campione LMGT3) ed Oliver Gray (presente con l’Hypercar che vincerà il Mondiale). A questi si aggiungono Nicola Lacorte e Matias Zagazeta, nominati oggi da VISTA AF Corse.

Luca Pellegrini

Foto: Porsche Motorsport, Ferrari, Toyota GR

 

 

 

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Asian LMS – Trulli con APR, Heriau passa a Manthey

Continua a completarsi l’entry list della stagione 2025/26 dell’Asian Le Mans Series (Asian LMS), campionato che scatterà a metà dicembre con un doppio round in Malesia. Enzo Trulli gareggerà con Algarve Pro Racing in LMP2, mentre François Heriau si presenterà a sorpresa con una Porsche 992 GT3-R schierata da Manthey.

Il 20enne figlio di Jarno Trulli, dopo aver disputato i rookie test di Portimao dell’European Le Mans Series con la compagine portoghese ed aver concluso al secondo posto la Porsche Carrera Cup Asia, è stato confermato in Asian LMS al volante di una delle due ORECA 07 Gibson LMP2 di Algarve Pro Racing.

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Attualmente la #20 vedrà in azione sicuramente Kriton Lentoudis, mentre la #25 ha già confermato nelle scorse settimane la presenza del campione in carica Michael Jensen. Confermata da tempo invece la line-up dell’ORECA #4 CrowdStike Racing by APR con i vincitori 2024/25 George Kurtz e Malthe Jakobsen oltre al campione 2025 LMP2 PRO Am in ELMS Louis Delétraz.

Algarve Pro Racing proverà quindi a confermarsi in vetta in LMP2, mentre Manthey tenterà di ripetere quanto fatto nell’ultimo inverno in GT3. Klaus Bachler ed Antares Au guideranno ancora una volta la Porsche #10, quest’anno ci sarà però Loek Hartog e non l’ex campione FIA World Endurance Championship LMGT3 Joel Sturm.

Interessante invece l’equipaggio #92 della nota squadra tedesca con la presenza del veterano Richard Lietz, un Silver Driver da confermare e François Heriau. Il francese, impegnato con Alessio Rovera e Simon Mann con la Ferrari 296 GT3 #21 VISTA AF Corse nel FIA WEC proprio contro la struttura di Olaf Manthey, si prepara per una nuova sfida, per la prima volta con una Porsche 992 GT3-R.

Quest’ultimo ha affermato in una nota ufficiale: “Sono davvero felice di unirmi a Manthey e Porsche per la prossima stagione ALMS. Come pilota GT e attuale concorrente del WEC ho potuto constatare la forza dell’intero team e di Richard. Non vedo l’ora di affrontare la sfida dell’ALMS, credo che siamo ben posizionati per lottare per il titolo insieme come squadra. Questo è chiaramente il nostro obiettivo”.

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Ricordiamo che attualmente nel FIA WEC Richard Lietz gareggia con la Porsche #92 di Manthey insieme a Ryan Hardwick ed al nostro Riccardo Pera. L’equipaggio è virtualmente in vetta nel FIA WEC con 11 punti di margine sulla già citata Ferrari #21 alla vigilia della finale in Bahrain.

Nelle ultime ore sono arrivate altre conferme per l’Asian LMS. L’ex pilota Peugeot Gustavo Menezes tornerà in LMP2 con l’ORECA #49 High Class Racing insieme al campione Asian LMS LMP3 in carica  Jens Reno Møller ed a Theodor Jensen, dominatore dell’ultima edizione dell’ELMS in LMP3 con la Ligier #17 CLX Motorsport.

Oltre alla formazione di Cetilar Racing per la classe LMP2, equipaggio che vi abbiamo svelato in esclusiva in occasione dell’epilogo dell’European Le Mans Series, è stata confermata anche la Mercedes AMG GT3 EVO #9 GetSpeed con Anthony Bartone atteso insieme a Steve Jans e Fabian Schiller. L’équipe tedesca avrà in pista anche la Mercedes #37 che per ora vede confermato solamente l’ex campione del GTWC Asia Anthony Liu.

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Sabato 13 e domenica 14 dicembre il primo doppio appuntamento dell’Asian Le Mans Series che successivamente terminerà a febbraio tra Dubai ed Abu Dhabi come accaduto negli ultimi anni. In totale si terranno sei gare da quattro ore, una in più rispetto al campionato 2024/25.

Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo, GetSpeed, Manthey

 

 

 

 

 

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IMSA – Colton Herta novità Cadillac per il 2026

Resi noti i programmi di Cadillac Racing per il WeatherTech SportsCar Championship 2026. Le V-Series.R iscritte alla serie americana saranno sempre tre, gestite da Wayne Taylor Racing ed Action Express/Whelen Racing.

Le line-up degli equipaggi non varieranno rispetto all’ultima stagione, salvo l’inserimento di Colton Herta quale rinforzo per le tre gare piú lunghe della Michelin Endurance Cup (Daytona, Sebring, Petit Le Mans) sulla #40 del WTR insieme a Louis Deletraz e Jordan Taylor.

Herta, che si accinge al debutto nel FIA F2 con Hitech quale viatico per la F1 col marchio GM, non è nuovo alla massima categoria prototipi IMSA, avendo guidato la BMW Hybrid V8 del Team RLL nel 2023 a Daytona e l’Acura ARX-06 del WTR/Andretti l’anno successivo, conquistando il successo a Sebring proprio con i due attuali prossimi di squadra.

Sulla Cadillac #10 si accomoderanno invece, come nel 2025, Filipe Albuquerque, Ricky Taylor, con Will Stevens a supporto nelle tre maggiori gare di durata della MEC.

Line-up invariata anche per i vincitori delle ultime due gare della passata stagione dell’Action Express/Whelen Racing, con Earl Bamber e Jack Aitken, con Frederik Vesti quale terza guida in tutti e cinque gli appuntamenti Endurance, più la showcase di Long Beach, dove sostituirà Bamber, impegnato nel WEC a Imola nello stesso weekend.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Action Express

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WEC – Antonello Coletta: “Prima di tutto deve vincere la Ferrari”

Chiudiamo in bellezza dal Mugello con Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance & Corse Clienti.

Un uccellino ci ha detto che le 296 EVO stanno già andando a ruba..

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“Si, siamo molto felici. Stiamo parlando di una vettura che esalta le qualità della 296 attuale. Il mercato risponde molto bene ed in GT riusciamo ad essere molto competitivi, in pista e non solo. I numeri delle vendite sono positivi ed il mercato non sta rallentando, è questo è un aspetto rilevante se consideriamo che in passato la 488 era accessibile anche nella versione GTE. Abitualmente c’è sempre una flessione fisiologica dopo un paio di stagioni, che in questo caso non c’è stata. La nostra capacità produttiva ci permetterà di essere pronti sin da inizio anno e ne siamo molto fieri.”

Ieri Andrea Mladosic (Head of Ferrari Challenge and Corso Pilota) ha parlato di un nuovo Ferrari Challenge in fase di studio. C’è un indizio?

“Andiamo con calma, adesso dobbiamo restare concentrati sul nuovo Ferrari Challenge Middle East. Sono diversi anni che pensiamo al progetto che abbiamo presentato qui al Mugello. Quando si parte, per quanto mi riguarda, non si torna mai indietro, ma bisogna essere certi di avere i numeri giusti per essere competitivi, la certezza che le cose funzionino. A dire il vero questa serie è stata studiata addirittura prima del Ferrari Challenge Australasia, ma abbiamo atteso che i tempi fossero maturi e finalmente ci siamo”

Qual è il segreto di un programma clienti come quello di Ferrari che al Mugello celebra i 20 anni del Programma XX?

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“Esistono dei fattori, il primo è la logistica. Nei box c’è uno spiegamento di forze incredibile. Per dare dei numeri, abbiamo quasi 90 auto contro le 3-4 unità presentate dalla concorrenza in passato. Immaginate ogni auto con il suo corredo di ricambi e non solo, traslatelo in America oppure in ogni parte del mondo dove corriamo. Pensate a spedire tutto il materiale, attraversare le dogane e non solo: un lavoro complicatissimo da gestire. Anche le attività collaterali per i clienti sono fondamentali, non è semplice inventare qualcosa di nuovo ogni volta in piste che bene o male sono più o meno sempre quelle. Va dato grande merito alle persone che compiono questo lavoro, ci vuole competenza, ma anche tanto lavoro. Arrivi in autodromo presto la mattina e lasci la pista tardi, magari a notte fonda. Il servizio va oltre al racing.”

Tra due settimane c’è la finale del WEC in Bahrain, ci sono strategie?

“Certamente la finale in Bahrain è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno, speravamo di essere già certi del successo ma è andata cosí. Dopo quattro vittorie ad inizio anno, compresa Le Mans, dove abbiamo mostrato la qualità del nostro programma endurance, al COTA potevamo raccogliere forse qualcosa in più, mentre a San Paolo e al Fuji non è andata benissimo. Il vantaggio è ampio, ma non larghissimo visti i punti extra in palio per la gara finale di 8 Ore. Noi cercheremo di attaccare e siamo nella situazione di contenderci due titoli. Prima di tutto però deve vincere la Ferrari. Una volta ottenuto il risultato per l’azienda c’è l’obiettivo piloti. Credo che sia giusto che ognuno si giochi le proprie carte, ma in ogni caso in una gara singola tutto può succedere, è sempre una prova di 8/9 ore (evidente riferimento alla possibilità di eventuali recuperi per neutralizzazioni- ndr)”

Cosa farà Kubica nel 2026?

“Con Robert stiamo costruendo una bella storia. Abbiamo iniziato in sordina e poi la vittoria a Le Mans è stato qualcosa di epico e per lui e per noi tutti. Con lui andiamo di anno in anno, in primis lui si riferisce ad AF Corse in quanto loro pilota. Lui dovrà dirci se vuole continuare in Endurance o meno prima di decidere la sua posizione da pilota Ferrari, ma noi siamo tranquilli, e dopo il Bahrain vedremo quali situazioni si verranno a creare e ne parleremo insieme.”

La terza auto è confermata anche per il 2026 vero?

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“La 499P di AF Corse è confermata per il 2026, con o senza Kubica. Indubbiamente la presenza della terza auto è fondamentale, quest’anno abbiamo vinto a Le Mans grazie a questa unità extra, con cui siamo stati competitivi per tutto l’anno, come del resto accaduto anche nel 2024. Conosciamo l’importanza di questo programma ed è giusto che resti”.

L’impegno di Ferrari nel WEC è confermato fino al 2027. Negli ultimi giorni la FIA ed ACO hanno fatto abbastanza confusione con i regolamenti. Quanto può incidere questa situazione?

“Come voi ho letto le notizie, in parte smentite da parte della FIA o dall’ACO. Noi partecipiamo alle riunioni dei costruttori ed oggettivamente non vedo modifiche fino al termine della validità del regolamento, cioè nel 2029. E’ una questione di rispetto per i costruttori che entreranno dal 2027, ed è giusto che i regolamenti restino tali anche per loro per almeno un triennio. Cosa potrà cambiare in seguito ovviamente non lo so e non sta a me dirlo. La voglia di Ferrari è quella di andare avanti. Quando Ferrari parte con un progetto cerca di non darsi una scadenza a breve; anzi cerca di darsi un piano strategico che possa essere futuribile. Purtroppo abbiamo visto in questi ultimi giorni che ci sono stati dei cambiamenti in tal senso da parte di alcuni dei nostri competitor, ma io credo che la cosa importante di cercare di garantire stabilità e credibilità ad un programma ambizioso come questo, e se il traguardo regolamentare si sposterà oltre il 2027, non vedo perché non dovremmo esserci.”

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Per poter avere più test, è da escludere un impegno in IMSA?

“Il rimpianto è quello di vedere una situazione in cui i test sono limitati. L’automobilismo è l’unico sport in cui non puoi allenarti. Penso sia deleterio non poter avvicinare gli appassionati agli autodromi anche in momenti diversi dalle gare, banalmente anche solo per seguire dei test. Ovviamente se corri in IMSA giri di più e paradossalmente hai a disposizione più giorni di test. Andare in America è una sfida importante ma credo che attualmente non ci siano le condizioni regolamentari che possano garantire alle due piattaforme una certezza di equità.”

I nuovi marchi che entrano nel WEC useranno una LMDh: secondo te come mai questa scelta?

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“Difficile parlare per gli altri: quando noi partimmo per studiare il progetto abbiamo pensato che la Ferrari avrebbe dovuto correre con una Ferrari, dunque la macchina deve essere pensata, disegnata, costruita e deliberata dalla Ferrari. Questa è la piattaforma LMH, la LMDh è una scorciatoia: una volta definito il motore vai ad acquistare, parte ibrida, cambio, il telaio e lo vesti con un’aerodinamica molto simile tra le varie auto. Se ci fate caso è solo il muso differente, mentre il resto rimane abbastanza simile. E’ una scelta ed io rispetto le scelte di tutti, ma a noi fa piacere competere con una macchina che abbiamo creato noi. Certamente è molto più difficile, molto più complicato e molto più costoso però quando vinci è una soddisfazione maggiore, e possiamo anche trasferire le conoscenze acquisite sul campo nella produzione come accaduto per esempio per la F80. L’heritage della Ferrari è fondamentale e dobbiamo mantenere determinati valori e ripercorrere quella strada che ha reso grande la Ferrari negli anni ’50 e ’60, ma non dobbiamo abbandonare qual è il valore delle gare endurance come ricaduta tecnologica sulla produzione. Se tu vai ad acquistare materiale uguale per tutti altri può essere una strategia perfetta per altri costruttori, ma certo non per noi. Purtroppo però quando si fanno delle proposte per eliminare il BOP la scelta comune è di tenerlo, pur lamentandosi costantemente. Se non piace a nessuno perché non eliminarlo? Nelle ultime riunioni dei costruttori gli unici a volerlo eliminare eravamo noi. Tutti schierati su una singola direzione, forse non è la scelta migliore? Non so, può darsi”.

Per l’anno prossimo è confermato l’impegno nel GTWC Europe in PRO ed in gran parte dell’Intercontinental GT Challenge?

“Nel GTWC Europe è confermato il programma semi-ufficiale nell’Endurance Cup e stiamo cercando di mantenerlo nello Sprint. Nell’Intercontinental GT Challenge ti sposti ascoltando le esigenze dei singoli clienti, la partecipazione è quantomeno garantita. Noi rispettiamo lo spirito e le volontà del cliente che magari non vuole correre nella classe PRO, questo forse ci penalizza per la vittoria generale, ma va bene così”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC/IMSA/GTWC – Rovera/Wadoux/Rigon, assi delle GT e non solo

Spazio anche ai piloti GT del Cavallino, con Alessio Rovera, Davide Rigon e Lilou Wadoux, impegnati nei vari campionati con la Ferrari 296 GT3, ma non solo.

A Daytona debutterà la 296 GT3 Evo, come vi state preparando?

Davide Rigon: “Come sappiamo, a Daytona serve molta velocità, ma non solo. Abbiamo un po’ paura di quale sarà il Balance of Performance, perchè si tratta di una vettura nuova. Speriamo non sia lo stesso del 2023; ma noi in ogni caso siamo pronti ad affrontare la sfida come abbiamo sempre fatto”. 

Quali sono le sensazioni in vista della finale del FIA WEC in Bahrain?

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Alessio Rovera“Siamo molto carichi, abbiamo un distacco minimo dalla Porsche #92. L’anno scorso là abbiamo vinto, ma quest’anno vedremo come andrà a finire, anche per la presenza delle nuove gomme dure. Goodyear ha preferito scegliere questa mescola anche per la finale mentre la 296 GT3 si trova invece meglio con le gomme medie”.

Lilou, cosa pensi di aver migliorato in questi anni da quando sei pilota Ferrari?

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Lilou Wadoux: “Sicuramente molto, ho imparato tanto ogni giorno, indipendentemente dalle categorie o dal campionato che ho affrontato. Mi piace scoprire nuove serie, team e realtà in cui gareggiare. Ogni prova è un’esperienza nuova e questo è indubbiamente positivo. Nel 2025 ho avuto una stagione positiva, sono stata molto soddisfatta di aver potuto vincere la Petit Le Mans e la Michelin Endurance Cup in GTD. La fortuna purtroppo non è sempre stata dalla nostra parte, ed abbiamo avuto un campionato con alti e bassi”.

Davide, spiegaci un po’ il lavoro in diretta dal simulatore quando c’è un weekend di F1..

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Davide Rigon:  “Ogni team ha un remote garage che è connesso al simulatore. Riceviamo tutti i dati reali del tracciato sin dalle prove libere e collaboriamo con Charles (Leclerc) e Lewis (Hamilton) ascoltando i loro commenti. Da questo punto in poi agiamo proponendo il set-up per il resto del weekend. C’è un confronto live di dati al fine di risparmiare tempo nelle decisioni. L’obiettivo è portare la squadra nella direzione che vogliamo proponendo la soluzione migliore. Antonio Fuoco ad esempio, durante le FP1 in Messico dell’altro giorno, aldilà del risultato ottenuto, ha raccolto tantissimi dati che poi studiamo al simulatore per ottimizzare il passo gara”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Kubica: Non c’è rivalità con gli altri piloti Ferrari

Sempre dalle Finali Mondiali Ferrari 2025, l’intervista a Robert Kubica, pilota della 499P #83 di AF Corse e vincitore insieme a Yifei Ye e Phil Hanson dell’ultima 24 Ore di Le Mans.

C’è tanto amore nei tuoi confronti da parte del pubblico italiano e si è visto anche a Le Mans. Come vivi il dualismo tra l’amore dei tifosi per la tua persona rispetto a quello per la Ferrari, specie nei confronti delle due 499P ufficiali?

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“Sicuramente non è una rivalità, sono cresciuto nei kart in Italia e tanta gente non credeva nemmeno che fossi polacco (ride). Ho avuto la fortuna, e sottolineo fortuna, di crescere in Italia come pilota e non solo. Erano tempi diversi e non era facile gestire la situazione, viaggi compresi. Questo Paese mi ha dato molto, lato umano ed anche lavorativo. Penso di essere stato fortunato ad essere qui, in tutti i sensi. Oggi ho più esperienza ed ho percepito questo legame con tanti tifosi italiani nelle varie realtà in cui ho corso. Chiaramente correre in questo campionato con la Ferrari 499P ha aumentato tutto questo, ma non la vedo come una rivalità. Anche ai tempi della F1 sono sempre stato considerato un ‘mezzo italiano’, mi ricordo addirittura una rubrica televisiva che facevo ai tempi, in cui mi potevo allargare nelle opinioni a dispetto del fatto che corressi con un team tedesco. Quest’anno in ogni caso vincere a Le Mans con la Ferrari è stata la ciliegina sulla torta”.

13 punti di ritardo in campionato sono tanti?

“13 punti di distacco dalla Ferrari #51 in classifica non sono tanti, ma nemmeno pochi. Sicuramente non abbiamo colto qualche occasione che si è creata in pista, ed in Bahrain la gara sarà più lunga, sono in palio più punti rispetto ad una 6 ore ed il distacco può ridursi rapidamente.”

Dove ti vedi nel 2026? Ancora con AF Corse?

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“Riguardo al 2026 se devo esser sincero ci ho pensato, come sempre, essendo a fine stagione, però non ho ben chiaro cosa farò. Sinceramente sono concentrato sul terminare  al meglio l’anno. Vedo tante opportunità diverse ma sono sereno e non mi pesa, sarà l’età.. Fino a qualche anno fa invece arrivavo ad ottobre con il nervosismo di chiudere un contratto per sapere dove avrei corso, quest’anno è diverso. Penso di essere abbastanza maturo sia come pilota che dal lato umano e valuterò quale sarà la migliore opportunità per me…”

Porsche e Cadillac corrono anche in IMSA, può essere un vantaggio?

“Il motorsport purtroppo è l’unico sport in cui non puoi allenarti per una gara. Questa è una cosa che vedo anche nella cultura del mio paese: correre in auto può farlo chiunque. Sicuramente avere più programmi aiuta, ma ci sono delle differenze enormi tra l’America e le competizioni del FIA WEC. Più che altro penso che impegnarsi in un altro campionato ti permette di fare più test ed accumulare più informazioni possibili da trasferire poi altrove. I tracciati sono differenti, ma il mezzo meccanico può reagire allo stesso modo. Se qualcuno mi dicesse di correre in IMSA lo farei volentieri, sicuramente non è uno svantaggio”.

Cosa hai fatto dopo aver vinto la 24h Le Mans?

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“Stando dietro al volante sei concentrato e hai come unico obiettivo quello di raggiungere il traguardo. Non c’è spazio per le emozioni e sei ben consapevole di quello che sta per accadendo. Non capita tutti i giorni di essere in testa alla 24h Le Mans, ed è un mix di concentrazione ed altro. Nel post gara ho avuto pochi momenti per me stesso, e non ricordo nulla di speciale. Sicuramente però volevo andare a mangiare, avevo una fame incredibile. Oltre a questo avere cinque minuti per stare in una stanza da solo era una priorità”.

Yifei Ye e Phil Hanson possono convincerti in qualche modo a restare con in pista con loro nel 2026?

“No, non devono fare nulla”. E fra le risate generali un chiaro indizio della volontà di Kubica nel voler proseguire con la “Gialla” di AF Corse.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ferrari: parla l’Ing.Cannizzo: Giochi di squadra in Bahrain? Si, certo!

Sempre nella cornice dell’Autodromo del Mugello, abbiamo avuto modo di scambiare alcune impressioni con l’Ing.Ferdinando Cannizzo, Ferrari Head of Endurance Race Cars.

Siete pronti per il gran finale?

“Certo! Prima dell’inizio della stagione, avremmo firmato per arrivare in Bahrain in queste condizioni.  Dopo le ultime prove questo risultato magari ci sta un po’ stretto, ma dobbiamo accettare gli imprevisti del percorso. Dobbiamo essere ora pronti e preparati per quello che accadrà”.

Giochi di squadra?

“Certamente si, abbiamo tre vetture e dobbiamo giocarci le nostre chances. Il discorso vale sia per i costruttori che per i piloti: abbiamo due equipaggi in contesa e faremo in modo di portare a casa tutti e due i campionati”.

Che informazioni avete raccolto dopo quasi tre anni in pista?

“Dopo le prime due stagioni abbiamo raccolto tante informazioni ed abbiamo capito che potevamo estrarre ancora qualcosa della 499P. In alcuni circuiti siamo stati forti sin da subito, in altri meno. Questo ci ha dato una grandissima spinta per progredire e durante l’inverno abbiamo lavorato tantissimo per perfezionarci.” 

“Nelle prime quattro prove - prosegue il papà della 499P – abbiamo usato quattro set up diversi. Al Fuji purtroppo non è andata bene, ma sapevamo che il tracciato giapponese non si sarebbe adattato alle nostre caratteristiche. Siamo però riusciti a fare meglio dell’anno scorso e la stessa cosa è accaduta a San Paolo. I ragazzi poi a Austin hanno fatto un lavoro egregio nonostante le difficoltà: a due ore dalla fine avevamo la chance di lottare con i migliori grazie ad una strategia perfetta sul bagnato”.

Il Bahrain può quindi farvi meno paura?

“Diciamo che non si può mai sottovalutare nulla. Chiaro sarà una gara delicata in cui non possiamo permetterci sbavature oppure di perdere una vettura per strada. La pista del Bahrain non è propriamente a noi favorevole, ma certamente non è sfavorevole come Fuji o San Paolo. Il lavoro di preparazione e di avvicinamento alla 8h del Bahrain è lo stesso che abbiamo fatto anche in altre occasioni. Stiamo in ogni caso cercando e preparando tutti gli scenari possibili per fronteggiare qualsiasi situazione. Comunque mi aspetto in Bahrain la Porsche come competitor principale da battere rispetto alla Cadillac.”

Quanto vi manca per scoprire completamente la 499P?

“Andando avanti la cosa diventa asintotica. Gli altri si sono avvicinati molto e lo sviluppo diventa difficile, il margine si riduce. Quest’anno abbiamo fatto un passo notevole in avanti. Per il momento comunque non abbiamo in programma dei Joker per il 2026.

Avete appreso comunque qualcosa anche dalle ultime gare?

“Certo. Al termine di ogni gara ci troviamo sempre a valutare le varie situazioni. Abbiamo sicuramente commesso degli errori nonostante l’anno positivo ma, incrociando le dita per la finale, dopo ogni prova le emozioni si spengono e tutto diventa importante per le gare successive”.

La FIA ha presentato la bozza di regolamento, cosa ne pensi del “Success Handicap”?  

“Mah, diciamo che sono temi in fase di evoluzione. Preferisco attendere di avere delle notizie certe prima di fornire il mio commento. Lo stesso discorso vale per la questione relativa alla cosiddetta “piattaforma unica”. Personalmente credo che nei prossimi anni non cambieranno molto le cose anche perché ci sono dei costruttori che stanno per entrare e che giustamente devono la possibilità di entrare con le stesse basi degli altri con un regolamento tecnico valido ricordiamo sino al 2029″.

In Bahrain avete poi un altro titolo da giocare, quello con la LMGT3

“La 296 ha fatto bene nel FIA WEC, ed è un peccato aver perso qualche vittoria per qualche decisione discutibile della direzione gara. Ad ogni modo, bisogna rispettare i provvedimenti anche se a volte ci sarebbero delle cose da dire. Abbiamo vinto la Petit Le Mans in GTD ed abbiamo avuto altri successi quindi siamo assolutamente contenti dei risultati ottenuti in stagione”. 

E infine.. arriverà la EVO?

“Quella… sarà un bel miglioramento e sono convinto che sarà un significativo update per tutti i nostri piloti, compresi i clienti, a partire dal debutto che avverrà a Daytona”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC/IMSA – Pier Guidi: In Bahrain non prenderemo troppi rischi e sarebbe bello vincere negli States col Prototipo

Nell’ambito delle Finali Mondiali Ferrari 2025 abbiamo avuto modo di incontrare i factory driver James Calado, Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina in procinto di partire per il season finale WEC in Bahrain.

L’anno scorso siete andati forte in Bahrain, sarà la stessa cosa quest’anno?

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James Calado“Siamo in una condizione differente rispetto all’anno scorso e di conseguenza avremo un approccio differente. Ci sono auto che non hanno nulla da perdere e che possono incidere alla fine sul risultato. L’anno scorso siamo andati forte, ma è difficile ripetersi. Certamente la condizione dovrebbe essere migliore rispetto al Brasile oppure al Giappone, ma non sarà comunque semplice“.

In Bahrain che gara vi aspettate, correre in ‘difesa’ può essere preso in considerazione?

Alessandro Pier GuidiPrima di tutto bisogna capire quale sarà la nostra prestazione. Credo però che stare sempre in difesa non necessariamente è positivo. Ovviamente non bisogna prendere troppi rischi, ma in ogni caso sarebbe bello concludere l’anno sul podio indipendentemente dal risultato“.

Ale, finita la Petit Le Mans, dopo una grande prestazione, ai microfoni dell’IMSA hai detto a caldo che sarebbe bello vincere anche con il prototipo: solo un desiderio o qualcosa di più? 

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Alessandro Pier GuidiHo vinto lí in GTLM ora dopo aver vinto anche in GTD, allora ho pensato che sarebbe bello correre anche con la 499P. Sicuramente se in futuro utilizzeremo la 499P in America sarebbe bello. Ho avuto una carriera abbastanza lunga e mi piace vincere sempre qualcosa di nuovo

Quali sono le difficoltà, correndo con la consapevolezza che la priorità Ferrari è vincere il titolo costruttori, ma che con la #51 siete il lotta anche tra i piloti?

Alessandro Pier Guidi: “Generalmente non mi piacciono i sacrifici. La Ferrari deve fare più punti possibili per vincere il costruttori e noi della #51 dobbiamo far bene per ottenere il titolo piloti. La #50 è fuori dalla battaglia e può contribuire, ma noi cercheremo in ogni caso di fare del nostro meglio e l’eventuale vittoria nella gara contribuirà anche per l’altra classifica“.

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Miguel Molina:Fare un buon risultato aiuta per il Mondiale costruttori. Il nostro target è di fare il miglior lavoro possibile, ottenere punti ed aiutare il marchio“.

James Calado:Il target per Ferrari è vincere il campionato costruttori. Come ha detto Alessandro ci contendiamo anche l’altro trofeo, non credo però che dovremmo fare dei ‘sacrifici’. In una finale molte cose possono succedere, attualmente siamo in una ottima posizione per ottenere tutto quello che vogliamo“.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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Asian LMS – Parlano i piloti di Cetilar Racing dopo i test di Portimao

Come già anticipato su queste pagine, Cetilar Racing andrà all’assalto dell’Asian Le Mans Series 2025/26 con un’Oreca LM P2 per Roberto Lacorte, Antonio Fuoco e Charles Milesi gestita da AF Corse. Obiettivo dichiarato: l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans riservato al vincitore della serie. Di seguito le dichiarazioni dei tre piloti al termine della due giorni di test di inizio settimana a Portimao:

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“Ci aspettano diverse sfide contemporaneamente. Quella di conquistare la entry 2026 per la 24 Ore di Le Mans. Poi il passaggio dalla GT alla LMP2, in cui facciamo il nostro ritorno con una vettura estremamente divertente, che impone delle condizioni di guida estreme sotto l’aspetto della velocità e della G-Force, con una configurazione caratterizzata da tanto motore a fronte di un peso limitato – ha commentato Roberto Lacorte – Prima dell’appuntamento inaugurale abbiamo messo in conto di effettuare cinque giornate di test, che potranno darci tanta confidenza. Non per ultimo, i due piloti che avrò al mio fianco sono il meglio a cui si possa puntare in un contesto mondiale dello scenario endurance”.

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“Sono entusiasta di iniziare un nuovo capitolo della mia avventura con Cetilar Racing, team a cui sono particolarmente legato - ha aggiunto Antonio FuocoQuella dell’Asian Le Mans Series è sicuramente una sfida molto stimolante e sarà interessante affrontarla con una vettura LMP2″.

 

“Ovviamente sono super felice di potere correre con Cetilar Racing e AF Corse. Per me sarà la prima volta nell’Asian Le Mans Series e sarà interessante inoltre scoprire dei circuiti su cui non sono stato prima, come Sepang, Dubai e Abu Dhabi – ha concluso Charles Milesi – Penso che abbiamo un ottimo equipaggio per lottare per le posizioni di vertice, con l’obiettivo principale di vincere il campionato”.

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L’Asian Le Mans Series 2025/26 prenderà il via Sepang il 12, 13 e 14 dicembre. Dalla Malesia ci si sposterà a Dubai (29 gennaio- 1° febbraio) per poi approdare ad Abu Dhabi nel fine settimana del 7 e 8 febbraio.

Piero Lonardo

Foto: Cetilar Racing