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Asian LMS – La serie asiatica sbarca in Medio Oriente iniziando da Dubai

L’Asian Le Mans Series sarà protagonista nel weekend con il primo dei due doubleheader mediorientali consecutivi al Dubai Autodrome. Ben 46 le vetture iscritte, grazie all’addizione rispetto a Sepang delle due Ferrari 296 GT3 iscritte da Dragon Racing per Todd Coleman, Lorcan Hanafin e Aaron Telitz e per Giacomo Altoè, Nicola Marinangeli e Marco Pulcini e delle due Porsche di Herberth Motorsport per Ibrahim Al-Abdulghani, Abdulla Ali Al-Khelaifi e Ghanim Ali Al Maadheed e per Ralf Bohn, Alfred e Robert Renauer.

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Diverse le modifiche agli equipaggi. Partiamo dalle LM P2: Julien Andlauer prenderà il posto di Louis Deletraz, trionfatore qui lo scorso anno su gara unica, sull’Oreca di Pure Rxcing iscritta anche per Alex Malykhin ed Harry King, mentre l’unico TBA riguarda la vettura #11 di Proton Competition, dove in Malesia al fianco di Jonas Ried e Mathias Beche venne ingaggiato all’ultimo minuto Alexander Mattschull. Immutata la line-up di RD Limited dei capolista James Allen, recente vincitore a Daytona, Fred Poordad e Tristan Vautier.

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Tra le sole 7 LM P3, doppio cambio tra i dominatori del primo doubleheader di Ultimate, con Leonardo Colavita e Louis Stern a prendere il posto di Stéphane Lémeret e Bence Válint al fianco di Matteo Quintarelli. In High Class Racing, due secondi piazzamenti a referto, sarà il tedesco Thomas Kiefer a prendere il posto di Seth Lucas, indisponibile all’ultimo momento a Sepang, insieme a Anders Fjordbach e Mark Patterson, eroici in terra Malese. Inoltre, Chris Short va a sostituire James Dayson in RLR MSport e Griffin Peebles prende il posto di Dan Skočdopole al Bretton Racing.

Winward81_Sepang

Oltre alle quattro new entry segnalate poco sopra, diversi i movimenti fra le ben 29 GT, con Luca Stolz a prendere il sedile occupato da Jules Gounon sulla Mercedes #81 del Winward Racing, trionfatrice nel secondo round, mentre tra i dominatori di gara 1 del Car Guy, tornano Takeshi Kimura e Casper Stevenson al posto di Esteban Masson e Yudai Uchida al fianco del factory driver Ferrari Daniel Serra.

Marvin Kirchofer sostituisce il neoacquisto Aston Martin WEC Tom Gamble sulla McLaren di Optimum Motorsport; cambio totale della guardia infine all’Earl Bamber Motorsport, dove il nostro Mattia Drudi farà compagnia a Jamie Day e a Gabriel Rindone sull’Aston Martin Vantage #89, come anche al Blackthorn Racing, dove nel weekend si altereranno Jonnny Adam, Charles Bateman e la pilotessa saudita Reema Juffali.

Oggi a Dubai come di consueto spazio ai test, mentre l’azione ufficiale in pista inizierà venerdí 7 febbraio alle 11.15 locali con le prime libere. Qualifiche sabato 8 alle 9.40 (le 6.40 italiane) e start di gara 1 alle 14.00, vale a dire le 11.00 nostrane. La partenza della seconda gara è prevista domenica 9 febbraio al medesimo orario. Qualifiche e gare visibili come al solito sul sito ufficiale della serie e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’entry list di Dubai

ALPINE ENDURANCE TEST IN MONZA 2025

WEC – Alpine ufficializza i colori ed equipaggi con Vaxivière riserva e spende un joker

Messa un po’ in ombra dalla presentazione della novità Aston Martin Valkyrie, anche Alpine ha ufficializzato nella giornata di mercoledí colori ed equipaggi per la stagione 2025 del FIA WEC.

I nomi dei titolari erano già noti, e sulla A424 #35 è stato riconfermato in blocco l’equipaggio protagonista della stagione 2024, composto da Paul-Loup Chatin, Charles Milesi e Ferdinand Habsburg.

Sulla #36, oltre a Mick Schumacher, spazio invece a Jules Gounon, promosso da riserva a titolare, e al nuovo acquisto Frédéric Makowiecki. Matthieu Vaxivière, membro del team sin dal 2021, passa invece a riserva.

I rinnovati colori, già esposti in anteprima sulle nostre pagine nei giorni scorsi e visti anche in pista a Monza nel corso dei test svoltisi in questi giorni, danno maggior spazio al “tricoleur”.

Infine, da alcuni media giunge la notizia che anche il costruttore francese avrebbe speso uno dei cinque joker a disposizione fino al 2027: l’obiettivo sarebbe quell’affidabilità che è mancata a Le Mans, contrariamente alla seconda fase del campionato. Gli sforzi del team diretto gestito da Bruno Famin, Philippe Sinault e Nicolas Lapierre si sarebbero rivolti verso il turbocompressore del motore 3,4 litri V6 Mecachrome.

Noi di Italian-Endurance.com comunque abbiamo chiesto conferma al team e stiamo attendendo una risposta ufficiale.

Piero Lonardo

Foto: Alpine Endurance Team

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WEC/IMSA – Finalmente la Valkyrie!

Diffuse mediante lancio mediatico alle 0.01 GMT, l’una di notte italiana, le prime immagini dell’Aston Martin Valkyrie LMH che parteciperà alla stagione 2025 del World Endurance Championship e del WeatherTech SportsCar Championship nella sua livrea definitiva nelle mani del team THOR, acronimo di The Heart Of Racing.

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Si tratta del ritorno in forma ufficiale del marchio britannico nella classe regina dell’endurance e a Le Mans dalla sfortunata AMR-One del 2011.

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Le due Hypercar, che batteranno bandiera statunitense, si uniscono quale ottavo costruttore nel WEC a Ferrari, Toyota, Peugeot, Alpine, Porsche, Cadillac e BMW. Ricordiamo che le ultime quattro, al contrario dell’Aston, rispondono al regolamento tecnico LMDh, come anche Genesis e Ford che si dovrebbero unire nel 2026 e nel 2027.

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Resi noti anche i piloti, che come da tradizione correranno sugli esemplari numerati #007 e #009 a partire dal season opener della serie mondiale in Qatar. Sulla prima, oltre al già noto Harry Tincknell si alternerà Tom Gamble, mentre sulla seconda insieme ad Alex Riberas ci sarà Marco Sorensen.

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In IMSA, la singola Valkyrie, unica LMH iscritta, contraddistinta dal numero 23, sarà pilotata da Ross Gunn e Roman de Angelis, i quali si uniranno agli equipaggi delle altre due entry per la 24 Ore di Le Mans, oltre che alle altre due gare “lunghe” del WEC in Qatar ed in Bahrain.

Analogamente, verrà valutata la disponibilità dei piloti titolari WEC nelle gare della Michelin Endurance Cup, a partire dalla 12 ore di Sebring.

Niente spazio purtroppo quindi per il nostro Mattia Drudi, annunciato lunedi sulla Vantage GT3 del team statunitense.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin Racing

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LMC – Cresce a 44 unità la Le Mans Cup

Ed ecco anche l’entry list della Michelin Le Mans Cup 2025. Sono 44 le vetture che parteciperanno alla decima edizione della serie entry level ACO, due in più dello scorso anno, col debutto delle vetture di nuova generazione, alimentate dal motore Toyota, e della nuova classe LM P3 Pro/Am.

Per la prima volta dalla stagione 2017, la prima dall’introduzione delle LM P3, saranno al via tutti e quattro i costruttori omologati: Ligier, Duqueine, Ginetta e Adess.

A fare la parte del leone ovviamente le Ligier JS P325 con ben 26 unità suddivise tra le due categorie, mentre le Duqueine D09 iscritte ammontano a 6 esemplari, di cui 3 in mano ai vicecampioni di R-Ace GP, 2 per CD Sport e una per un nome storico, Gebhardt Motorsport, con un equipaggio Pro di tutto rispetto composto da Valentino Catalano e Markus Pommer. Quest’ultimo, già visto in azione in ELMS con il BHK nel 2022, si è laureato campione della Prototype Cup Germany nei due anni successivi – l’ultima proprio con il 19enne connazionale. I due sono impegnati anche nel VP Racing SportsCar Challenge IMSA col medesimo team.

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Ginetta e Adess si sono affidati a due team di notevole esperienza quali Nielsen Racing, con due esemplari in Pro guidati dall’eterno Colin Noble, di ritorno dopo la parentesi Team Thor, e DKR Engineering, che si affiderà al factory driver Freddie Tomlinson e a Wyatt Brichacek, al debutto nella Le Mans Cup ma atteso anche alla terza stagione in altrettante squadre in ELMS col team lussemburghese.

Tra gli schieramenti che si sono affidati al costruttore maggiormente impegnato spicca sicuramente CLX Motorsport, nuova denominazione dei campioni in carica di Cool Racing, con due equipaggi iscritti in Pro. Il neotitolato David Droux si unirà a Cedric Oltramare, lo scorso anno protagonista col team svizzero in ELMS. Due vetture anche per il Team Virage, campione 2023, entrambe in Pro.

Inter-Europol, al contrario, si concentrerà con due equipaggi Pro/Am tra cui spicca il nome di Garett Grist, di ritorno full time nel circuito ACO dopo aver disputato la Road to Le Mans col Nielsen Racing nel 2024. Di rilievo anche la presenza nella lista di Pierre Kaffer nelle fila di M Racing: anche il 49enne pilota tedesco torna full-time in una serie ACO dal 2016 dopo l‘ultima apparizione estemporanea a Le Mans lo scorso anno con la Ligier LM P3 del Racing Spirit of Leman.

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Ridotta infine la capacità delle GT3 a sole 8 unità e 4 marchi. Non mancheranno però il talento e l’esperienza, a partire da Vanina Ickx, che guiderà la Porsche delle Iron Dames gestita da Proton Huber insieme a Marta Garcia, ma anche di Andrea Belicchi, che torna alle gare ACO con una delle due Ferrari di Kessel Racing insieme a Lorenzo Innocenti. L’altra 296 del team svizzero vedrà al volante David Fumanelli ed il turco Murat Çuhadraroglu.

AF Corse, team campione in carica, sarà presente con una sola entry per Alessandro Cozzi ed Eliseo Donno; di ritorno dopo alcune stagioni anche Ebimotors con una Porsche per Fabrizio Broggi. Le uniche due eccezioni a Ferrari e Porsche sono rappresentate dalla Mercedes del Team Motopark e dall’Aston Martin del Code Racing Development.

L’azione in pista con la Michelin Le Mans Cup inizierà col Prologo di Barcelona, il 2 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Nielsen Racing, Iron Dames,

L’entry list della Michelin Le Mans Cup 2025

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WEC – Drudi e Robichon sull’Aston Martin di Heart of Racing. I colori delle Corvette di TF Sport

Niente Valkyrie, almeno per il momento, per Mattia Drudi. Il pilota riminese è stato appena annunciato alla guida dell’Aston Martin Vantage GT3 schierata dallo Heart of Racing per la prossima stagione del World Endurance Championship.

Insieme a Drudi ovviamente il patron Ian James e Zach Robichon; quest’ultimo, campione IMSA GTD con Pfaff Motorsports nel 2021, è reduce da una stagione completa con la Ford Mustang di Proton, mentre non più tardi di una settimana fa ha conquistato il podio alla Rolex24 at Daytona insieme a Drudi, Tom Gamble e Casper Stevenson per il team statunitense.

Attendiamo a questo punto di conoscere chi saranno i protagonisti dell’effort nella classe regina per il marchio britannico coi già noti Harry Tincknell ed Alex Riberas. La presentazione è prevista per mercoledí 5 febbraio.

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Presentati inoltre in questi giorni i rinnovati colori delle Corvette schierate da TF Sport per Jonny Edgar, Dani Juncadella e Ben Keating (#33) e per Rui Andrade, Charlie Eastwood e Tom van Rompuy (#81)

Piero Lonardo

Foto: Heart of Racing, TF Sport

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WEC – Ford conferma il programma LMDh per il 2027

Annunciato il programma Ford per il World Endurance Championship, a partire dal 2027, nel corso della serata dedicata alla presentazione dei programmi dell’Ovale

La notizia era già nell’aria da settimane ed è stata confermata nientemeno che da Bill Ford, presidente esecutivo del colosso statunitense, nell’evento tenutosi a Charlotte, North Carolina, alla presenza di ospiti importanti quali Christian Horner e Liam Lawson, pronti a portare in pista il nuovo propulsore in F1 a partire dal 2026, ma anche i piloti protagonisti della vittoria in GTD Pro a Daytona lo scorso weekend con la Mustang GT3.

Il programma è destinato a rinverdire i fasti delle storiche vittorie degli anni ’60 in una categoria che non vede Ford combattere per l’assoluto dalle C100 Gruppo C del 1982, dopo il successo del 2016 in GTE-Pro.

“Alla Ford stiamo entrando in una nuova era per prestazioni e corse”, ha commentato Bill Ford. “Lo si può vedere da ciò che stiamo facendo in strada e fuoristrada. Quando corriamo, corriamo per vincere. E non c’è pista o gara che significhi di più per la nostra storia di Le Mans.”

“È dove abbiamo sfidato la Ferrari e vinto negli anni ’60. È dove siamo tornati 50 anni dopo e abbiamo scioccato il mondo e battuto di nuovo la Ferrari. Sono entusiasta di tornare a Le Mans e gareggeremo al massimo livello di gare endurance. Siamo pronti a sfidare ancora una volta il mondo e ad andare come matti! (go like hell)’”

Al momento nessuna ulteriore anticipazione tecnica è stata data, anche se si suppone che prosegua la partnership con Multimatic, produttrice anche dello chassis delle Porsche 963, nè tantomeno si è fatto accenno ad un eventuale impegno parallelo in IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Ford Performance

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WEC – Volti nuovi in Proton. Le nuove livree di Manthey ed Alpine

Line-up completamente rinnovate in Proton Competition per la nuova stagione del FIA WEC. Sulle due Ford, che sfoggeranno una livrea nettamente più adeguata ai colori dell’Ovale si alterneranno Ben Barker, Ben Tuck e Bernardo Sousa sulla Mustang #77 e Dennis Olsen, Giammarco Levorato e Stefano Gattuso sulla #88.

A parte i due factory driver, di ritorno sulle rispettive monture, fanno il loro debutto Sousa, 37enne, un passato da rallysta (ha anche partecipato al Grande Fratello portoghese) e Gattuso, 40 anni, protagonista negli ultimi anni del GT Italia dopo un passato in monoposto.

Completano Tuck, lo scorso anno al volante della Ferrari del JMW in ELMS, e Levorato, reduce da una buona annata negli States col team di Christian Ried, e già al volante della Mustang nel season finale 2024 in Bahrain.

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Presentati in questi giorni anche i nuovi colori di Manthey EMA, che schiererà come noto due Porsche 911 GT3 R per Ryan Hardwick, Richard Lietz e Riccardo Pera e per le rinnovate Iron Dames Rahel Frey, Michelle Gatting e Célia Martin.

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Chiudiamo per oggi con la livrea 2025 delle Alpine A424 per Paul-Loup Chatin, Ferdinand Habsburg e Jules Gounon e per Frédéric Makowiecki, Charles Milesi e Mick Schumacher.

Piero Lonardo

Foto: Ford Performance, Manthey-Racing, Alpine

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IMSA – Clamoroso: tolto il successo di Daytona tra le LM P2 a Tower Motorsports, vince United Autosports

Revocata la vittoria di Tower Motorsports a Daytona fra le LM P2. Malauguratamente, durante le verifiche post-gara, il pattino posto sotto la carrozzeria è risultato essere più consumato dei 5 mm previsti dal regolamento, ed è pertanto scattata la penalizzazione che piazza John Farano, Sebastien Bourdais, Job Van Uitert e Sebastian Alvarez in fondo alla classifica di categoria.

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Il problema sarebbe stato causato da un ammortizzatore posteriore mal funzionante. Il successivo reclamo del team è stato ricusato dall’IMSA.

La vittoria è stata quindi assegnata all’equipaggio di United Autosports, composto da Dan Goldburg, Paul di Resta, Rasmus Lindh e James Allen, elevando al secondo posto la vettura del Riley Motosports e al terzo quella del PR1 Mathiasen.

Ulteriore penalizzazione, meno impattante ai termini della classifica, per la Ferrari #021 di Triarsi Competizione. Stevan McAleer avrebbe guidato durante la notte per più delle quattro ore consentite – precisamente 4h15’- su un periodo di sei ore. La vettura, che aveva concluso all’undicesimo posto tra le GTD, è stata classificata al 22mo ed ultimo posto di classe.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports, Tower Motorsports

Il nuovo ordine di arrivo della 63ma Rolex 24 at Daytona

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IMSA – Porsche trionfa nuovamente a Daytona. Bourdais porta al successo Tower Motorsports in LM P2. A Ford Multimatic e alla Corvette AWA gli allori in GT

Porsche bissa il successo dello scorso anno a Daytona con la 963 Penske #7 di Felipe Nasr, Laurens Vanthoor e Nick Tandy; quest’ultimo diventa il primo pilota ad avere trionfato in tutte e quattro le maggiori corse di 24 ore.

Una vittoria contestata soprattutto dalla BMW #24 partita dalla pole con Dries Vanthoor che ha resistito fino all’ultimo alle due 963, e che alla fine si deve accontentare della quarta piazza ad un giro a causa dei danni sostenuti negli ultimi minuti di gara.

A Porsche sfugge peró la doppietta, con Tom Blomqvist, già vincitore qui un paio di volte, ad avere la meglio con la sua Acura ad appena 4’ dalla bandiera a scacchi, su Matt Campbell. Nove le GTP al traguardo sulle dodici iscritte, anche se, oltre alla comparsa Lamborghini, alla Cadillac distrutta da Luis Deletraz e alla Porsche Proton fermata da un problema alle sospensioni, solo i primi quattro sono stati effettivamente in grado di lottare fino alla fine per il primato. Riguardo i nostri colori, ottimo debutto per Gianmaria Bruni con JDC-Miller, sesto al traguardo.

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Sfugge invece l’ennesima impresa in LM P2 ad ERA Motorsport, buttata fuori da Mathias Beche con la entry del PR1 Mathiasen a 20’ dalla fine. L’inevitabile penalità lascia Sebastien Bourdais davanti dopo aver condotto a lungo nelle fasi finali, grazie anche ai problemi tecnici sostenuti da “Spike”, comodamente al comando con meno di 70’ sul cronometro. Da ricordare che l’Oreca #8 era sfuggita miracolosamente alla massiva melèe dell’ottava ora con danni marginali. Completano il podio nella consueta corsa ad eliminazione della categoria la #22 United Autosports nonostante le tante penalità e la vettura di Riley Motorsports impreziosita dalla presenza di Felipe Massa.

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Finale al coltello in GTD Pro, con le Corvette decise a fare pagare il precedente sgarbo alla BMW #1 del Paul Miller Racing. Tra le due Ford Multimatic, cui va riconosciuto il merito di una gara assolutamente corretta, con il successo della #64 di Christopher Mies, Fred Vervisch e Dennis Olsen, si piazza la Z06 GT3 R #3. A Nico Varrone, al volante della gemella nell’ultimo stint, è stato fatto scontare un contatto “di troppo” nei confronti di Kelvin Van der Linde, il quale comunque – va detto – non si era assolutamente risparmiato nei confronti delle GT gestite da Pratt Miller nemmeno nelle fasi finali, e che chiude comunque al quarto posto.

Gravate da contatti e danni nel finale anche “Rexy”, la Porsche di AO Racing che la Corvette del Trackhouse by TF. Solo P6 per la Ferrari del DragonSpeed, protagonista di una gara senza particolari acuti nonostante una line-up top e l’expertise al box di Risi Competizione.

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Corvette riesce infine a portare al successo nella gara più prestigiosa una sua vettura in GTD. AWA Racing, soprattutto grazie agli innesti di Marvin Kirchofer e Lars Kern, ha tenuto a bada dalla mattinata il resto del lotto. Nel finale è stato però Matt Bell a piazzare il sorpasso decisivo nei confronti di Mattia Drudi e della sua Aston Martin. Il riminese chiude comunque a podio dietro la Porsche del Wright Motorsports.

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Poca fortuna oggi per le tante Ferrari schierate; alla fine la migliore rimane la #50 AF Corse trascinata da Riccardo Agostini ed Arthur Leclerc, settima. Menzione d’onore per la 296 GT3 di Cetilar Racing, in zona podio nonostante un equipaggio giovanissimo fino al ritiro per un problema di elettronica, e per le Lamborghini di Forte Racing, assoluta protagonista delle fasi iniziali, e del WTR, causa scatenante dell’ultima Full Course Yellow con le sospensioni ko.

E’ tutto per questo season opener dell’endurance internazionale. Il WeatherTech SportsCar Championshio tornerà a metà marzo con la 73ma edizione della 12 Ore di Sebring; nel frattempo occhi puntati sull’apertura del WEC in Qatar a fine febbraio.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Tower Motorsports, Multimatic Motorsport, AWA Racing, Roberto Viva

L’ordine di arrivo della 63ma Rolex 24 at Daytona

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IMSA – Daytona, una serie di colpi di scena a due sole ore dalla fine

Il finale di questa Rolex 24 at Daytona si annuncia come sempre caliente, e diversi colpi di scena stanno aiutando a prepararne la trama. Per prima la Corvette #4, che nel corso della 21ma ora prende il comando della GTD Pro con Tommy Milner. La BMW #1 in seguito si riporta alle spalle del battistrada anche perchè a “dare una mano” davanti c’è l’altra M4 GT3 Evo di Augusto Farfus.

Dopo alcuni minuti, la direzione gara decideva per un drive through per la BMW #48, in forte ritardo a seguito del crash multiplo occorso nel primo terzo di gara. Nel frattempo però De Philippi andava a scontrarsi col posteriore della Z06 GT3.R, rovinando la carrozzeria.

Le riparazioni minime nel successivo pit di Milner, nel frattempo scavalcata dalla BMW, non sortivano effetto ed il box Pratt Miller era invitato a ripetere l’intervento a pochi minuti dallo scadere della 22ma ora. Nico Varrone usciva dietro alla concorrenza ma grazie alla successiva Full Course Yellow lo svantaggio veniva minimizzato, trovandosi alle spalle di Christopher Mies con la Ford #65 e davanti a Kelvin Van der Linde, subentrato a De Philippi.

Una nuova neutralizzazione dicevamo, la 13ma della giornata, causata dall’Oreca LM P2 di AF Corse, leader della categoria, ferma lungo la pista. Via libera quindi ancora una volta a “Spike” di AO Racing, con Oliver Rasmussen a superare al restart nientemeno Sebastien Bourdais con l’entry di Tower Motorsports.

La neutralizzazione ricompattava nuovamente anche il gruppo di testa, e al box Penske per sicurezza provvedevano a stringere il più possibile il cofano posteriore della Porsche #6, che al restart resisteva all’Acura di Tom Blomqvist, unica altra GTP a pieni giri, mentre davanti infuriava la battaglia tra Dries Vanthoor e Felipe Nasr, al momento a vantaggio del campione in carica IMSA, in vista degli ultimi 120’ di gara.

Concludiamo con la GTD, dove Mattia Drudi veniva mandato in testacoda alla Mercedes di Daniel Morad.  Dietro la Corvette AWA, a lungo al comando della categoria, al restart cedeva alla Porsche del Wright Motorsports di Ayancan Guven, mentre Drudi, risalito in P4, cedeva il passo a Lucas Auer con la Mercedes Winward. Dal cnetro gruppo però emergeva anche la Lamborghini del WTR che con Danny Formal si insediava alle spalle della 911 GT3 R #120.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

La classifica dopo la 22ma ora di gara