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LMC – A WTM ed MV2S le due gare della Road To Le Mans. Kessel e Blackthorn primeggiano tra le GT3

Nella splendida cornice del Circuit de la Sarthe nel weekend si sono svolte anche le due gare della Road To Le Mans, valide rispettivamente terzo e quarto round della Michelin Le Mans Cup

L’impegnativo tracciato ha messo ancora una volta a dura prova la feeder series ELMS, al punto che gara 1 è stata praticamente tutta disputata sotto Safety Car, a partire dal giro di formazione, prolungato per permettere il recupero dei detriti lasciati della Ligier Inter-Europol di Alex Bukhantsov, col cofano in bandiera dopo aver perso la gomma posteriore sinistra.

Allo start, la Duqueine del WTM by Rinaldi di Torsten Kratz, partito dalla quarta piazzola, passava al comando alla chicane Daytona su Adrien Chila di Cool Racing, mentre Audunn Gudmundsson del Team Thor, scattato bene dalla quarta fila, aveva la meglio sul polesitter James Sweetnam, sempre appartenente alla squadra svizzera.

Presto era Felipe Laser a mettersi in evidenza, ed il pilota di Rinaldi Racing si impossessava della seconda piazza ai danni di Chila, ma due incidenti separati da parte delle Ligier di Horst Felbermayr e Sennan Fielding riportavano in pista la vettura di servizio. Frattanto fra la GT3 David Fumanelli sulla Ferrari Kessel #12 conduceva davanti all’Aston Martin in pole di Derek Daboer e sull’altra 296 di Andrew Gilbert.

Dopo la lunga neutralizzazione ed il pitstop obbligatorio era la vettura del DKR davanti a tutti, mentre tra le GT3 il veterano Emmanuel Collard prendeva il comando sulla Ferrari AF Corse #82 sulle due Aston del Blackthorn.

Si ripartiva con solo 18’ sul cronometro dei 55’ a disposizione e Leo Weiss, ora sulla Duqueine #12, riprendeva subito la leadership, imitato dalle Ligier di David Droux e da Wayne Boyd del Nielsen Racing, ma la gara veniva chiusa anticipatamente con bandiera rossa per il pauroso incidente occorso a Louis Rossi sulla vettura del Graff. Le lunghe riparazioni alle barriere comporteranno anche una posticipazione della Hyperpole della 24 ore.

Il risultato finale veniva riportato addirittura alla classifica vigente prima dell’introduzione della Safety Car, quindi a punteggio dimezzato, e vede quindi vincere il WTM by Rinaldi davanti alle Ligier del Rinaldi Racing e di MRacing. Tris Ferrari in GT3 per Frederic Jousset e David Fumanelli davanti ai capoclassifica Alessandro Balzan e Matt Kurzejewski e all’altra 296 di Custodio Toledo e Riccardo Agostini.

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La seconda manche vedeva ancora una volta in evidenza la Duqueine del WTM sulla vettura in pole del R-ace GP di Fabien Michal, ma la Ligier del MV2S nella ghiaia chiamava subito in causa la vettura di servizio, con le due Ferrari di Custodio Toledo e Charles-Henri Samani al comando delle GT davanti all’Aston Martin del Racing Spirit of Leman con Derek Deboer.

Al restart Kratz passava in seconda posizione alle spalle del leader, ma una nuova Safety Car veniva chiamata in causa per l’incidente che coinvolgeva le Ferrari di Biogas e le due AF Corse #88 e #51.

Tra le vetture che avevano approfittato per anticipare la sosta obbligatoria c’era proprio la Ligier protagonista della prima neutralizzaione, ora con Maximus Mayer al volante, così come l’Aston Martin #90 del Blackthorn di Lorcan Hanafin. Al contrario, la Lamborghini delle Iron Dames rimaneva fuori; si saprà poi per un problema alla radio.

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L’undercut risulterà vincente per entrambe, con David Droux a tentare inutilmente di passare la Ligier #29, che approfitterà anche di nuove Slow Zones per mantenere il gap sulla vettura del Cool Racing. Dietro l’Aston Martin #90 si piazzano la Ferrari di Balzan e Kurzejewski. Chiudono a podio in entrambe le categorie le vetture di High Class Racing.

In classifica generale, David Droux ed Adrien Chila continuano a condurre con 47,5 contro i 40 di Tommy Foster e Jens Reno Moller e di Hadrien David e Fabien Michal, ancora in attesa della prima vittoria per R-ace GP.

Tra le GT3, Balzan e Kurzejewski, dopo due vittorie ed altrettanti secondi posti, aumentano il vantaggio a ora veleggiano a quota 64,5 contro i 38,5 e 34,5 dei due equipaggi di Kessel Racing; con ancora 78 punti in palio la lotta può ancora considerarsi nominalmente aperta.

La Michelin Le Mans Cup tornerà in azione solo il 24 agosto a Spa, non essendo in programma nel prossimo evento ELMS di Imola.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo di Gara 1

L’ordine di arrivo di Gara 2

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LMC – Cool Racing torna al successo. Balzan/Kurzejewski bissano in GT3

Adrien Chila e David Droux riportano al successo Cool Racing nel secondo round della Michelin Le Mans Cup a Le Castellet. Alessandro Balzan e Matthew Kurzejewski si ripetono tra le GT3 con la Ferrari #51 di AF Corse.

Alla partenza Fabien Michal, forte della pole position guadagnata in mattinata per R-ace GP, manteneva la leadership su Jamie Falvey che lo affiancava sull’entry #44 del Team Virage. In GT3, Celia Martin si involava con la Porsche delle Iron Dames sulla Ferrari di Kurzejewski che la affiancava in griglia e sull’Audi dello Steller Motorsports.

Le due leadership però erano destinate a durare poco, perchè Falvey aveva la meglio su Michal dopo 17’. Il pilota francese poco dopo cedeva anche a Chila e a Shahan Sarkissian sulla entry di CD Sport, e poi si girava all’ultima curva, fortunatamente senza subire troppi danni. Le Iron Dames invece venivano penalizzate di 10” per partenza irregolare.

Nel frattempo le uniche due Full Course Yellow della giornata per recuperare la Ferrari del Biogas Motorsport e per togliere un pannello pubblicitario scivolato dalle gomme.

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Stefan Mihnea, subentrato a Falvey, manteneva la testa della gara dopo la sosta obbligatoria, ma Droux non faticava più di tanto per prendere la leadership dal campione in carica della Ligier Euro Series. Alle spalle dei due Hadrien David, ora al posto del polesitter, iniziava una furiosa rimonta dall’ottava piazza e presto si ritrovava in quarta posizione alle spalle di Alexandre Cougnaud di M Racing.

Il duello, grazie anche all’esteso regime di corsa libera – insolito per la serie – si protraeva sino alle fasi finali, allorchè il pilota della Duqueine #85 si sbarazzava con le cattive del primo vincitore della Road To Le Mans, raggiungendo l’ultimo gradino del podio nonostante una penalità di 5” per il contatto precedente.

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Alessandro Balzan dal canto suo, imponeva un ritmo insostenibile che lasciava la Porsche in rosa a oltre 19”, giustificando, ce ne fosse stato bisogno, il dominio della Rossa #51, già dominatrice a Barcelona. Decisamente spettacolare la lotta per il terzo posto tra Scott Malvern di High Class Racing e l’altra Ferrari di Riccardo Agostini. Le due vetture si ripassavano diverse volte ma alla fine era la 296 #88 a chiudere a podio, mentre la Porsche scivolava in P6 dietro anche alle due Ferrari di Kessel Racing.

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In classifica generale, ora Chila – ricordiamo campione LM P3 ELMS in carica – e Droux conducono con 35 punti, appaiati all’equipaggio di R-ace GP, e a -2 insegue l’equipaggio di High Class Racing, vincitori a Barcelona, composto da Tommy Foster e Jens Reno Moller, oggi sesti.

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La graduatoria delle GT3 vede Balzan e Kurzejewski involarsi a quota 51 contro i 30 degli equipaggi delle altre due 296 composti da Andrew Gilbert / Fran Rueda Matos e Custodio Toledo / Riccardo Agostini.

L’appuntamento con la feeder series ELMS è per la doppia manche di Le Mans, il 14 e 15 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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LMC – Ad High Class Racing ed AF Corse il primo round stagionale

High Class Racing azzecca la migliore strategia e si aggiudica il season opener della Michelin Le Mans Cup a Barcelona. Decisivo il sorpasso di Tommy Foster sul poleman Hadrien David con 25’ sul cronometro ed una Safety Car pronta ad uscire per l’ennesima disavventura in questa serie di Patrice Lafargue, patron di IDEC Sport, già protagonista di una red flag in qualifica.

Le prime fasi di gara hanno visto la Ligier #44 del Team Virage, condotta da Jamie Falvey, prendere il comando al via sulla Duqueine in pole di R-ace GP di Fabien Michal mentre nelle retrovie si giravano un paio di vetture. Matthew Kurzejewski al contrario manteneva il comando tra le GT3 con la Ferrari AF Corse #51 davanti alla vettura gemella di Custodio Toledo.

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La gara subirà un primo robusto colpo di scena dopo circa 25’, allorquando la seconda Ligier del Team Virage, guidata da Oscar Bittar, in lotta per mantenere la terza piazza, veniva spedita nella sabbia da Alexander Bukhantsov di Inter-Europol, provocando una eterna Safety Car, a causa di problemi nel recuperare la vettura in T14.

Nel frattempo il leader aveva già ceduto la prima piazza per un problema al cambio che comportava una sosta extra ai box, lasciando nuovamente spazio al comando alla Duqueine #85 sulla Ligier gialloverde e la vettura di High Class Racing, condotta nel primo stint da Jens Reno Møller.

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Il pitstop obbligatorio avveniva quindi in regime di corsa libera e, una volta completato il giro di pit, Tommy Foster, ora alla guida per il team danese, passava Rik Koen, il quale aveva rilevato Bukhantsov, per la seconda piazza.

Tra le GT3 era la volta di Alessandro Balzan prendere il testimone della leadership, mentre Fran Rueda Matos con la Ferrari Kessel #74 azzeccava la strategia per passare in P2 sull’Audi Steller di Alex Aka e l’altra Ferrari AF Corse, ora con Riccardo Agostini.

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L’ex campione italiano GT presto riprendeva la terza piazza che manterrà sino al traguardo per chiudere addirittura con un poker Ferrari grazie anche a David Fumanelli. Peccato solo per la 296 GT3 del Biogas, assente già in qualifica.

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Del sorpasso che vale la gara abbiamo già riportato sopra, e permette a High Class Racing di iniziare col passo giusto questa avventura fra i prototipi nella feeder series ELMS. Dietro R-Ace GP ed Inter-Europol completano la top five le due Ligier di Cool Racing.

Il prossimo appuntamento con la Michelin Le Mans Cup è per il 4 maggio a Le Castellet, prima di approdare nuovamente a Le Mans per la doppia manche sul Circuit de la Sarthe, la Road to Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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LMC – Cool Racing e le Ferrari Kessel senza rivali nel Prologo di Barcelona

Sono state le due Ligier di Cool Racing a dominare il Prologo della Le Mans Cup appena terminato sul Circuit de Catalunya. Al mattino Adrien Chila sulla #97 ha fissato i cronometri sull’1.35.992 al termine di una sessione costellata di interruzioni, ben sette alla fine delle quattro ore previste.

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Curiosamente non è stata la solta curva 5 a mietere vittime, con solo Georgios Kolovos e la splendidamente variopinta Ligier del Bretton Racing ad andare lunghi nel tratto forse più impegnativo del circuito, ma le uscite, tutte senza particolari danni alle vetture hanno riguardato più che altro il settore finale e tra i protagonisti solo una GT3, l’Audi dello Steller Motorsport.

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Dietro il driver transalpino, ricordiamo campione in carica della categoria in ELMS, Daniel Kelvitz con la vettura di Rinaldi Racing e Tommy Foster per High Class Racing, entrambi a oltre 4 decimi. Da segnalare la quarta prestazione per i debuttanti di lusso di R-ace GP con Hadrien David.

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Tra le GT, uno-due delle Ferrari Kessel con Fran Rueda Mateos ed il tempo di 1.40.689 davanti a David Fumanelli. P3 per l’altra Rossa di AF Corse con Riccardo Agostini, davanti ad Alex Aka e l’Audi Steller.

Nel pomeriggio fortunatamente sono state solo due le interruzioni, entrambe in curva 7, ed hanno visto coinvolte le la Porsche di High Class Racing di Nick Jones e la Ligier LM P3 #43 di Inter-Europol di Tim Creswick.

Adrien Closmenil con la seconda entry di Cool Racing ha ritoccato il tempo del compagno di box con 1.35.748, precedendo Tommy Foster di quasi mezzo secondo e Hadrien David del doppio.

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Rueda Matos dal canto suo ha fatto il bis, pur non superandosi. A seguire l’altra Ferrari dei deb di casa di Biogas Motorsport e l’Audi di Alex Aka, unica finora ad impensierire le 296 GT3, che completano la top five con i nostri portacolori Alessandro Balzan e Riccardo Agostini.

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Alla sessione non ha partecipato la Porsche del Proton Huber Competition, il cui team manager è rimasto coinvolto ieri in una tragedia mortale nel paddock, mentre dall’entry list aggiornata non è più presente la Duqueine del Murphy Prototypes, che dovrebbe comunque partecipare alla prossima gara al Paul Ricard, cosí come la seconda  Ligier di ANS Motorsport, i cui sedili risultavano peraltro entrambi TBA nella lista precedente.

La Michelin Le Mans Cup tornerà in azione venerdí 12 aprile alle 9.50 con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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ELMS – A United Autosports, Cool Racing e Kessel Racing l’ultimo turno del Prologo. Lutto nel paddock della LMC

11’, tanto è durato l’impegno in pista per Ben Hanley con l’Oreca #22 di United Autosports; quanto basta per segnare la migliore prestazione dell’ultimo turno di questo Prologo ELMS di Barcelona.

Hanley con 1.28.393 non scalza comunque dalla vetta della classifica combinata Arthur Leclerc, che in mattinata aveva girato oltre 1 decimo sotto il pilota britannico. La top three della sessione si completa con Ritomo Miyata di Cool Racing e Tom Dillmann di Inter-Europol.

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Oscar Tunjo con la Duqueine del WTM by Rinaldi nei minuti finali ruba la prima posizione fra le LM P3 per un solo millesimo, col tempo di 1.36.327, a Manuel Espirito Santo di Cool Racing.

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Ancora uno-due Ferrari infine in GT3, con Daniel Serra e la 296 del Kessel Racing davanti a Matt Griffin di Spirit of Race. A seguire la Porsche Proton, che agguanta la terza posizione nel finale con Julien Andlauer ai danni dell’Aston Martin di Valentin Hasse-Clot.

L’altra Vantage, incidentata in mattinata, è invece ancora oggetto di robuste riparazioni, e non ha partecipato alla sessione come l’Oreca dell’AO Racing by TF, in questo caso per scelta tecnica.

Il turno è stato interrotto per ben cinque volte, tre volte con bandiera rossa; protagonisti delle neutralizzazioni più lunghe ancora la Ligier LM P3 #5 dell’RLR MSport, come in mattinata ferma in curva 5, questa volta però con Bailey Voisin al volante, e nientemeno che Malthe Jakobsen, salito nei minuti finali sull’Oreca #37.

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Purtroppo per una volta, oltre alle cronache della pista, dobbiamo segnalare un fatto grave: questa mattina nel paddock un incidente ha visto coinvolto Gerhard Freundorfer, team manager di Proton Huber Competition, team impegnato nella Michelin Le Mans Cup, nell’eseguire delle manovre col mezzo della squadra. Purtroppo, nonostante le immediate cure mediche sul posto, le ferite sono risultate fatali. Italian-endurance.com si unisce al cordoglio della serie e dei suoi rappresentanti per questa perdita.

Domani il circuito sarà a disposizione della Le Mans Cup con due turni per sette ore complessive a partire dalle 9.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Afternoon Session del Day2

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LMC – 38 vetture a Barcelona per il season opener del feeder ELMS

Saranno 38 le vetture presenti a Barcelona per il primo round stagionale della Michelin le Mans Cup. Confermatissime le 29 LM P3, scende invece a 9 il numero delle GT3.

In quest’ultima – forse un po’ troppo inflazionata – categoria, Leipert Motorsport ha ritirato le sue due Lamborghini, lasciando le rinnovate Iron Dames a difendere il marchio di Sant’Agata, mentre non si conosce il destino venturo delle Aston Martin del Blackthorn, squadra che ha regolarmente debuttato lo scorso weekend nel British GT con al volante fra gli altri anche il factory driver Jonny Adam ed il nostro Giacomo Petrobelli.

Per il resto, da segnalare nella categoria solo la nuova line-up per l’Audi di Steller Motorsport con Darren Malkin ed Alex Aka, mentre sono attese al via le ben cinque Ferrari 296 GT3, tra cui spicca la presenza del due volte campione IMSA GTD Alessandro Balzan (nella foto col coquipier Matthew Kurzejewski) e dell’ex campione GT Italia Riccardo Agostini.

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Nessuna defaillance invece nella classe regina, la LM P3, e ancora pochi i sedili TBA. ANS Motorsport aveva in programma di schierare Jonathan Brossard e Nicolas Schatz su una delle due Ligier, la #6, mentre in MV2S si attende il compagno del belga Bernard Delhez; sulla seconda entry del team invece risultano ora iscritti Clement Moreno e Maximus Mayer.

L’ultimo sedile in ballo è su una delle quattro sole Duqueine iscritte, quella del Murpjy Prototypes, che deve ancora annunciare il compagno di Ayrton Simmons.

Rispetto all’entry list provvisoria di inizio febbraio, Cristophe Lapierre, specialista dei monomarca Porsche, debutta a 59 anni sulla Ligier dei campioni in carica (nelle GT3) del Racing Spirit of Leman insieme a Marius Fossard. Tommy Foster dal canto suo rientra nella serie con High Class Racing, e Bretton Racing completa le sue due entry con Ben Stone, e Josef Knopp.

Inter-Europol riunisce sulla stessa vettura i già annunciati Alexander Bukhantsov e Rik Koen, mentre sulla seconda Ligier si alterneranno Tim Creswick, reduce dalla bella stagione sulla Porsche dell’HCR w/Caffeine Six, e Sebastian Gravlund.

Guintoli

Steller Motorsport promuove tra i prototipi il gold driver britannico Sennan Fielding al fianco dell’ex-asso delle moto Sylvain Guintoli, col quale peraltro ha già condiviso l’abitacolo dell’Audi nella passata stagione a Portimao. La novità R-ACE GP annuncia infine Fabien Michal insieme a Hadrien David sulla Duqueine #85.

R-ACE

Le ostilità al Circuit de Catalunya si apriranno mercoledì 10 aprile con i consueti test collettivi, mentre la prima gara stagionale è in programma sabato 13 aprile alle 17.40, dopo le qualifiche della ELMS.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup, Alessandro Balzan FB Page, Sylvain Guintoli FB Page, R-ACE GP

L’entry list di Barcelona della Michelin Le Mans Cup

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LMC – Ancora 42 auto in pista nel 2024

Ancora 42 le auto pronte a darsi battaglia nell’edizione 2024 della Michelin le Mans Cup, la serie propedeutica all’ELMS che ancora una volta sarà protagonista anche al Circuit de la Sarthe con due prove di 60’ ciascuna, la Road To Le Mans, nell’ambito della 92ma edizione della 24 Ore.

Andiamo con ordine analizzando per prima la LMP3, classe regina della serie, con Virage, squadra campione in carica della serie, che ripropone ancora due Ligier per il campione in carica della Ligier Euro Series, Stefan Mihnea, e Jamie Falvey, e per il cavallo di ritorno Oscar Bittar e Ricardo Gracia Filho.

Regolarmente presenti anche i vincitori delle edizioni immediatamente precedenti, Nielsen Racing e Racing Spirit of Léman, entrambe con vettura unica, col team britannico a presentarsi con l’equipaggio da battere composto dagli esperti Wayne Boyd ed Anthony Wells, quest’ultimo già a segno nel 2021.

Doppio effort anche per squadre da sempre protagoniste quali Cool Racing, con l’equipaggio di punta composto da Adrian Chila e David Droux, Inter-Europol, col recente polesitter di Dubai, Alexander Bukhantsov, CD Sport, MV2S Racing e Rinaldi Racing. Rispetto alla scorsa stagione raddoppia anche ANS Motorsport, mentre High Class Racing unisce le forze col Team Thor.

Novità assolute Bretton Racing, team ceco, e GG Classic, team australiano, già visti in azione nell’Asian Le Mans Series, mentre l’altra novità R-Ace GP è ben nota nell’ambiente delle monoposto per avere avuto nelle proprie fila futuri campioni del calibro di Nyck de Vries, Norman Nato e Come Ledogar e Pierre Gasly. Il team transalpino sarà uno dei pochi, insieme a Murphy Prototypes e Haegeli by T2 a schierare le Duqueine.

Ancora infine volti nuovi come More Motorsport, compagine battente bandiera olandese ed i britannici del P4 Racing e Steller Motorsport, mentre per la prima volta non saranno presenti United Autosports, DKR e Graff.

13 invece le entry garantite in GT3, in rappresentanza di cinque costruttori: Ferrari, Aston Martin, Audi, Lamborghini e Porsche.

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Blackthorn esordisce con due Aston Martin, mentre tornano le Iron Dames, assenti nelle ultime due edizioni, con un equipaggio nuovo di zecca per Karen Gaillard e Celia Martin per la Lamborghini #83. Altre due Huracàn a disposizione di Leipert Motorsport, vittoriosi lo scorso anno al Paul Ricard.

Novità anche per gli spagnoli di Biogas Motorsport, che porteranno in gara una delle cinque Ferrari iscritte. Le altre 296 GT3 saranno gestite da AF Corse e Kessel Racing, Le Mans Cup rappresenterà Ferrari insieme a Kessel Racing ed AF Corse; da segnalare il ritorno alle gare europee da parte di Alessandro Balzan, due volte campione IMSA GTD.

Nick Jones e Scott Malvern cambiano casacca, passando ad High Class Racing, unica squadra presente in entrambe le categorie insieme a Steller Motorsports e la sua Audi R8 LMS Evo II. I ranghi si completano con la Porsche di Proton Huber Competition.

L’appuntamento con la Le Mans Cup è per i test collettivi di Barcelona di mercoledì 10 aprile, che saranno seguiti dalla prima gara sabato 13 aprile.

Luca Pellegrini – Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup, Iron Dames

L’entry list della Michelin Le Mans Cup

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LMC – Nielsen Racing chiude al top a Portimao. Iron Lynx trionfa in GT3

Vittoria a Josh Skelton e Tony Wells nell’ultimo appuntamento del 2023 della Michelin Le Mans Cup a Portimao. Sotto una pioggia battente l’equipaggio del Nielsen Racing ha approfittato della decisione della direzione gara di penalizzare la Ligier #11 di CD Sport ed aggiudicarsi il terzo successo dell’anno, il primo della #3.

Nonostante le condizioni meteo avverse, la gara ha avuto uno svolgimento abbastanza regolare, salvo chiudersi con quasi mezz’ora di anticipo. Julien Gerbi, già laureatosi campione col Team Virage con una gara di anticipo insieme a Gillian Henrion, guidava il gruppo dietro la vettura di servizio, che rimaneva in pista per permettere il recupero della vettura di IDEC di Patrice Lafargue.

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Al via vero e proprio dopo quasi mezz’ora di Safety Car, Gerbi precedeva Shahan Haig Sarkissian di CD Sport ed Audunn Gudmunsson del Team Thor, questi ultimi in lizza per il secondo posto finale in classifica. Tra le GT3, la Porsche del Parker Racing di Alex Martin manteneva la testa sulla Lamborghini di Iron Lynx di Hiroshi Hamaguchi.

Era peró Torsten Kratz a movimentare la classifica. Il tedesco di Murphy Prototypes, partito dalla quarta fila, insidiava e passava Sarkissian e si installava alle spalle del leader. I due peró si toccavano e Gerbi terminava nella ghiaia in T7, mentre la Duqueine biancoverde, larga, lasciava il passo alla Ligier #11. Kratz verrà successivamente giudicato reo della collisione e penalizzato con un drive-through.

Dopo l’inevitabile Full Course Yellow, il successivo restart vedeva l’attacco deciso di Hamaguchi su Martin, che però non andava a segno, mentre Arnold Robin era già passato in P3 con l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman.

Dopo circa 50’ di gara, Matt Bell terminava nella ghiaia in T3 e tutti approfittavano delle relative bandiere gialle per effettuare la sosta obbligatoria. La Ligier #11 manteneva la testa della gara con Franck Chappard, mentre Vincent Abril conquistava la leadership nelle GT3.

Dal centro gruppo Kirin Smal, sull’altra Ligier del team spagnolo, avanzava sino a portarsi alle spalle di Josh Skelton, ora alla guida per il Nielsen Racing, mentre la direzione gara finalmente si portava in regime di Full Course Yellow per permettere il recupero della vettura di Matt Bell.

La pioggia frattanto andava ad intensificarsi, pecie nel primo tratto, dove in tanti, compreso il leader Chappard e Colin Noble, andavano lunghi. La chiusura anticipata della competizione con red flag giungeva a 27’ dalla 1h50 prevista, a causa dell’insabbiamento della Porsche in pole, ora con Charles Bateman, all’ultima curva.

 

Al traguardo festeggia l’equipaggio di CD Sport, ma una penalizzazione di 15” per eccesso di velocità in regime di FCY che li classifica al terzo posto, promuovendo al primo posto l’equipaggio di Nielsen Racing davanti all’altra vettura di CD Sport di Fabien Michal e Kirill Smal; quest’ultima chiude cosí al secondo posto in classifica dietro al Team Virage.

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In GT3, dietro alla Lamborghini di Ion Lynx, al primo successo nella categoria, chiudono i neocampioni del Racing Spirit of Leman e la seconda Porsche del Parker Racing. La Ferrari AF Corse di Kei Cozzolino e Hiroshi Koizumu, che oggi ha concluso in P5, si classifica al secondo posto nella graduatoria generale.

E’ tutto per la Michelin Le Mans Cup 2023. Appuntamento a Barcelona per la prima gara del 2024, il 13 aprile, come sempre preceduta dal Prologo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – In 40 per il doppio appuntamento di Portimao

Saranno 40 le vetture presenti presso l’Autodromo di Algarve per il doppio appuntamento che nel weekend chiuderà l’European Le Mans Series 2023.

Con 52 punti ancora in palio, in pochi sono potenzialmente fuori dai giochi nella categoria regina, anche se i risultati ottenuti fin qui dalle compagini Pro/Am quali Racing Team Turkey, AF Corse e Cool Racing per una volta creano una complicata dicotomia fra la classifica generale e quella specifica delle LM P2. Ma proviamo a fare il punto delle tre classifiche distinte.

Algarve Pro Racing, dopo il trionfo di Spa guida sia la classifica generale che quella delle LM P2, ma con diversi margini (e diversi inseguitori). Se infatti sono 17 i punti di vantaggio sul team Duqueine nella classifica di categoria, sono invece solo 11 quelli che separano Alex Lynn, James Allen e Kyffin Simpson dalla compagine turca nella overall, con Neel Jani e soci in P3 a -30.

Il post-gara di Spa ha influito pesantemente nei confronti di AF Corse, che insegue nella overall a -33 lunghezze, una in più dell’Oreca #37 di Malthe Jakobsen, Alexandre Coigny e Nicolas Lapierre, secondi assoluti al traguardo nelle Ardenne.

La classifica delle LM P2 vede alle spalle del Duqueine un’ammucchiata che comprende nel raggio di 9 lunghezze praticamente tutto il resto del lotto degli equipaggi ad eccezione di Inter-Europol.

Al contrario, la classifica specifica delle Pro/Am propone un duello ravvicinato fra il Racing Team Turkey ed AF Corse, distanziate da appena 4 lunghezze, con Cool Racing a -16 dai battistrada.

Più semplice invece la situazione fra le LM P3, dove il Cool Racing, con tre vittorie ed un terzo posto su quattro gare, domina a quota 91 contro i 45 della Ligier #13 di Inter-Europol, i 44 del Racing Spirit of Leman ed i 43 di Eurointernational, tutti quindi con speranze ridotte al lumicino nei confronti di Adrien Chila, Marcos Siebert ed Alejandro Garcia, i quali potrebbero festeggiare già venerdì sera, al termine della prima gara del doubleheader portoghese, il titolo di categoria.

Classifica assai fluida anche in GTE, con la Porsche #16 di Proton Competition e l’altra 911 RSR-19 di Iron Lynx appaiate a quota 61. Scott Huffaker e Takeshi Kimura del team Kessel inseguono a -8, ma quasi nessuno è escluso a priori dal successo finale, anche se il Success Ballast, che vede i primi tre penalizzati con ben 30, 25 e 20 kg extra, potrebbe rappresentare un problema sui saliscendi lusitani.

Riguardo gli equipaggi, i neocampioni IMSA GTD Pro Jack Hawksworth e Ben Barnicoat saranno di nuovo della partita sulle vetture Pro/Am di Algarve Pro Racing ed AF Corse. Al contrario, Gianmaria Bruni, reduce da uno splendido terzo posto assoluto alla Petit Le Mans, sarà sostituto da Bent Viscaal. L’unica vettura assente rispetto alla gara precedente sarà la Ligier LM P3 #10 di Eurointernational.

Già mercoledí è in programma una sessione di test collettivi, con minaccia di pioggia debole nel pomeriggio, che potrebbe intensificarsi nella giornata di giovedí 19, che prevede solamente libere 1 e Bronze test. Venerdí 20 si comincia alle 9.50 locali con le qualifiche della 4 Ore di Algarve, che partirà alle 14.45. Sabato spazio alla seconda sessione di libere e alle qualifiche della 4 Ore di Portimao, la seconda gara di questo doubleheader che partirà domenica 22 alle 13.00 locali, preceduta tra i vari eventi dall’atto finale della Michelin Endurance Cup 2023, in gara unica.

Nella serie cadetta, nonostante il passo falso nel demolition derby di Spa, è sempre il Team Virage a dominare tra le LM P3, con 72 punti contro i 51 di Team Thor e CD Sport. Diversa la situazione fra le GT3, dove il Racing Spirit of Leman detiene solo 12 lunghezze sulla Ferrari AF Corse #51 e 14 sulla Porsche dell’HCR w/CaffeineSix.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list di Portimao ELMS

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LMC – United Autosports torna al successo a Spa in una gara impossibile. Prima vittoria Audi in GT3

Gara ancora una volta complicata quella della Michelin Le Mans Cup a Spa. Sull’impegnativo circuito delle Ardenne, ancor peggio di quanto avvenuto nella serie maggiore il giorno dopo, il regime di corsa libera è stato ridotto al minimo, con ben quattro interventi della Safety Car e una Full Course Yellow che hanno messo a dura prova le 39 vetture in gara.

Figurarsi che alla fine il successo è andato ad una macchina partita dalla pitlane, la Ligier #23 di United Autosports di John Schauerman e Wayne Boyd. Ma andiamo per gradi…

PHOTO-2023-09-23-17-26-38-4Allo start, subito dietro il polesitter Tony Wells succede di tutto. A farne soprattutto le spese le due vetture del Team Virage, compresa la capoclassifica di Julien Gerbi, toccata da John Melsom sulla Duqueine del Nielsen Racing, ma sarà Gerald Kraut sulla seconda entry di UA a provocare l’intervento della vettura di servizio.

La neutralizzazione durerà complessivamente mezz’ora, ma nemmeno il tempo di ripartire che Erwin Creed, in lotta per la terza piazza dietro Wells e Pieder Decurtis dell’Haegeli by T2 C, va a tamponare Melsom a Puhon.

Tutti ne approfittano per la sosta obbligatoria, da cui esce Tommy Foster con la Ligier del 360 Racing davanti a Wayne Boyd, che grazie alla vettura di servizio ha recuperato il giro di svantaggio. Simon Birch con la Honda #55 del GMB precede fra le GT3 Kei Cozzolino dopo che le fas iniziali sono state condotte da Alex Martin con la Porsche del Parker Racing sulla Lamborghini in pole di Hiroshi Hamaguchi.

Manco a dirlo ancora una volta la ripartenza si rivela fatale per il contatto alla Bus Stop protagonisti Nicolas Schatz di ANS e Franck Chappard di CD Sport. Siamo ad oltre 70’ di percorrenza quando la gara può riprendere, e Boyd ne approfitta per passare Foster e prendere la leadership della gara, ma passano circa 7’, tre giri circa, e ancora una volta c’è bisogno – per la quarta volta – della vettura di servizio, a causa del crash contro le barriere fuori Les Combes da parte di Josh Skelton.

Purtroppo le riparazioni alle barriere portano via altro tempo utile, e nel frattempo viene reso noto un drive through a Colin Noble, il quale stava portando nuovamente a podio la Ligier del Team Thor, per il contatto iniziale, e a Foster per aver superato in regime di Safety Car. Fuori dai giochi anche la Porsche dell’HCR w/CaffeineSix per un drive-trough per non aver rispettato il tempo minimo della sosta poi tramutato in 75” di penalità.

A 20’ dalla bandiera a scacchi di procede al nuovo restart, ma tocca ora all’esperto Manu Collard chiamare in causa la direzione gara per una foratura che lo costringe a parcheggiare la sua Ferrari 296 GT3 lungo l’Eau Rouge. Questa volta Eduardo de Freitas opta per una Full Course Yellow. Tra le GT3, l’Audi di Sennan Fielding dello Steller Motorsport ha preso la seconda piazza.

Negli ultimi minuti James Winslow con la Duqueine del DKR cerca di resistere al ritorno di David Droux con la vettura #97 del Cool Racing, che alla fine passa e si trascina a podio, dietro il raggiante Wayne Boyd – che torna al successo dopo la trionfale annata 2020 in ELMS, sempre tra le LM P3 – anche Kiril Smal del CD Sport. Appassionante il finale delle GT3, con l’arrivo in volata tra Birch, Fielding e la Lamborghini di Patrick Kujala del Leipert Motorsport. Questi ultimi due si toccano ma è l’Audi a transitare al secondo posto dietro la Honda dei danesi.

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Tutto deciso quindi ? Assolutamente no, perché nel post-gara vengono comminate una serie di penalità che modificano radicalmente la classifica generale. Al Cool Racing vengono assegnati 10” di penalità per non aver ridotto la velocità in regime di Full Course Yellow, che promuovono la vettura #2 di CD Sport e la #28 dell’MV2S Racing al secondo e terzo posto rispettivamente, mentre la Ligier #97 piomba al sesto posto.

Steller

Gli stessi 10” vengono assegnati anche ai trionfatori delle GT3, che li fa precipitare all’ottavo posto. Prima vittoria quindi per l’Audi dello Steller Motorsport davanti alla Lamborghini del Leipert Motorsport e alla Porsche del Parker Racing, anche perché anche alla Ferrari #51 vengono corrisposti 5” extra per track limits che la portano in P6.

In conseguenza di ciò, la classifica delle LM P3 vede ancora in testa il Team Virage, oggi penultima delle vetture classificate, con 75 punti; in vista dell’ultimo appuntamento stagionale della Michelin Le Mans Cup a Portimao il 22 ottobre solo il Team Thor e CD Sport, a quota 51, possono pensare di impensierire la squadra polacca.

Tra le GT3 sono invece quattro le vetture in lizza per il titolo: il Racing Spirit of Leman, P5 al traguardo, allunga ulteriormente sulla Ferrari #51, che ora sconta 12 lunghezze sull’Aston Martin #10. A -14 e -19 rispettivamente inseguono l’HCR w/CaffeineSix ed il Leipert Motorsport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Le Mans Cup

L’ordine di arrivo definitivo

I risultati delle Qualifiche