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WEC – Dumas porta in alto la Glickenhaus nelle libere 2 di Le Mans

Sembra certo che le Glickenhaus venderanno cara la pelle in questa loro seconda apparizione a Le Mans. Galvanizzate da un BoP apparentemente non penalizzante, le due SCG 007 hanno rischiato di terminare al top le precedenti sessioni, senza riuscirci fino alla sessione serale di libere appena conclusa.

Davanti a tutti sul Circuit de la Sarthe c’è infatti Romain Dumas col tempo di 3.28.900, ed il tentativo di Kamui Kobayashi di rubare al francese la testa della graduatoria è rimasto circa 2 decimi indietro. Brendon Hartley, nonostante due uscite di strada, è stato il migliore dell’equipaggio della GR010-Hybrid #8, mentre le altre due Hypercar iscritte, la Glickenhaus #709 e l’Alpine, chiudono con distacchi abissali.

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Tra le LM P2 sembra delinearsi invece una lotta a due tra WRT e United Autosports, con Renè Rast al top col tempo di 3.33.119, due decimi meglio di Filipe Albuquerque e dell’altra Oreca del team belga con Dries Vanthoor. Jack Aitken invece guida gli equipaggi Pro/Am con l’unica vettura dell’Algarve Pro Racing in pista.

L’Oreca #45 infatti è ancora oggetto di riparazioni dopo il crash del pomeriggio, cosí come la Porsche Proton #93 stampatasi nelle qualifiche con Michael Fassbender alla guida.

24 HEURES DU MANS 2022

Anche in GTE-Pro si prefigura una lotta a due fra Corvette e Porsche: questo round è andato sul filo di lana alla C8.R #63 con Nicky Catsburg ed il tempo di 3.53.492 davanti a Fred Makowiecki e la Porsche #91 condivisa con Richard Lietz e Gianmaria Bruni. Ferrari ancora in apparente difficoltà, anche se Felipe Fraga si è insinuato tra i primi quattro con la 488 del Riley Motorsports.

Le Porsche ritornano al top in GTE-Am con Project 1 e Dempsey-Proton, grazie alle prestazioni di due debuttanti: Mikkel Pedersen, autore di 3.55.629, e Jan Heylen. Migliore tra le Ferrari, quella delle Iron Dames, P4.

Domani il programma di Le Mans prevede altre due sessioni di libere, alle 15.00 e alle 22.00, inframezzate dalla terza edizione della Hyperpole alle ore 20.00. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC o sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans

I risultati delle Libere 2

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WEC – La pioggia frena gli animi ma c’è ancora una Toyota davanti

Kamui Kobayashi si presenta al meglio nelle qualifiche in sessione unica per la 90ma 24 Ore di Le Mans. Il recordman della pista ha piazzato subito il best lap di 3.27.247, lasciando le due Glickenhaus ad inseguire: Olivier Pla si è avvicinato sino ad un decimo, mentre Ryan Briscoe è rimasto a 0”7 dal leader.

La sessione è stata interrotta dopo circa mezz’ora di gara per il crash di Michael Fassbender alla prima chicane: il celebre attore-pilota è rimasto illeso ma la vettura dovrà subire robuste riparazioni all’anteriore.

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Sfortuna ha voluto che dopo i circa 15’ necessari a riportare in condizione la pista sia apparsa la pioggia – forse addirittura l’unica precipitazione del weekend, stando alle previsioni meteo – ad impedire ulteriori miglioramenti da parte del parco partenti.

Cosí la Toyota #8, pur qualificandosi per la Hyperpole, considerato che ci sono solo cinque Hypercar, rimane ad oltre 13” dalla gemella, dietro l’Alpine, che comunque non è riuscita ad andare oltre i 2”4 di distacco dal Koba.

Tra le LM P2, è l’Oreca #31 del WRT a primeggiare, grazie al campione WEC in carica Robin Frijns, autore di 3.29.898, due decimi meglio dall’asso di Jota Sport, Antonio Felix da Costa; a seguire si qualificano per la Hyperpole la vettura del Realteam, le due entry di United Autosports ed i leader WEC di Prema Racing. Nella sottoclasse Pro/Am, ancora una volta miglior tempo per Mathias Beche del TDS X Vaillant.

Non hanno partecipato alla sessione le vetture di Vector Sport, a causa di un problema al motore, e l’Oreca #45 incidentata nelle libere dell’Algarve Pro Racing.

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Lotta serrata in GTE-Pro fra Porsche e Corvette. Alla fin ha avuto la meglio la 911 RSR-19 #92 di Laurens Vanthoor, autore di 3.50.999, 2 decimi meglio della Corvette di Antonio Garcia. A seguire le altre due vetture dei costruttori in questione e fanalini di coda ancora una volta le tre Ferrari. Sarà la 488 GTE del Riley Motorsport l’unica esclusa dalla Hyperpole.

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Al Cavallino è andata nettamente meglio in GTE-Am dove ha piazzato quattro vetture fra le prime sei. Il migliore tempo è stato comunque appannaggio dell’ex-campione GTE-Pro Nicki Thiim con 3.52.559, ma dietro, seppure piuttosto distaccate, si piazzano le Ferrari di Kessel Racing/Car Guy, Spirit of Race, Iron Dames e AF Corse/APM. Harry Tincknell salva la giornata per Proton Competition con la quinta prestazione.

Il programma odierno prosegue con le libere 2 dalle 22.00 alle 24.00. Domani la mezz’ora dedicata alla Hyperpole partirà alle 20.00. Prima le libere 3 dalle 15.00 alle 18.00 e a seguire le ultime due ore di libere prima del sabato di gara, dalle 22.00 alle 24.00. Alle ore 18.00 inoltre partirà gara 1 della Road to Le Mans con i protagonisti della Michelin Le Mans Cup. Ricordiamo infine che domani dovrebbe essere presentato il programma Cadillac LMDh.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Porsche Motorsports, FIA WEC

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Hartley eclissa le Glickenhaus nelle libere di Le Mans. Corvette padrona in GTE-Pro

Sembrava che le due Glickenhaus potessero fare doppietta, per la gioia di patron Jim, nelle prime libere della 24 Ore di Le Mans, invece Brendon Hartley ha rovinato la festa del team statunitense, postando negli ultimi 20’ il best lap della giornata con 3.29.441, lasciando a 5 e 6 decimi rispettivamente le due SCG 007 di Franck Mailleux e Pipo Derani.

Solo quinto tempo per l’altra GR010-Hybrid grazie al recordman del Circuit de la Sarthe, Kamui Kobayashi, preceduto, ancorchè di poco, dalla migliore delle LM P2, come nei test United Autosports questa volta grazie ad Alex Lynn, autore di 3.30.338.

#23 UNITED AUTOSPORTS USA / Oreca 07 - Gibson - 24 hours of Le Mans - Circuit de la Sarthe - Le Mans - France -

Ancora più indietro – e di molto – l’Alpine capolista WEC, a 2”6 con Andrè Negrao. L’ex-Rebellion R13 lamenta una difficoltà nella velocità di punta, e va detto subito che le equivalenze tra le Hypercar non sono state oggetto di modifiche dopo la Journèe Test, a differenza di quelle delle GT.

Ridotta infatti la pressione del boost per le Ferrari, sia in GTE-Pro che in GTE-Am, oltre che la capacità del serbatoio, portata a 87 ed 84 litri rispettivamente. Modificata infine anche l’incidenza minima dell’ala posteriore, unica modifica questa applicata anche a tutte le Porsche.

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Fatto sta che si è assistito ad un netto dominio delle due Corvette, che piazzano davanti a tutti Antonio Garcia, autore di 3.53.250, e Tommy Milner poco dietro. A seguire le due Porsche di Gianmaria Bruni, a 8 decimi, e Laurens Vanthoor, addirittura a 1”3.

Fanalini di coda le tre Ferrari, con la #51 trionfatrice lo scorso anno ferma ai box per gran parte della sessione a seguito del cambio del motore, che chiude la graduatoria generale con 4 soli giri compiuti.

Nelle categorie Pro/Am, migliore tempo fra le LM P2 per Mathias Beche con l’Oreca del TDS X Vaillante davanti a James Allen con la vettura dell’Algarve Pro Racing. Questa macchina è stata protagonista dell’unica neutralizzazione, a seguito dell’incidente occorso a Steven Thomas, fuori al raccordo box ribattezzato per l’occasione Motul.

In GTE-Am infine, sugli scudi la Porsche del WeatherTech Racing grazie a Julien Andlauer, autore di 3.55.082, oltre 1” meglio di Ben Barker con l’altra 911 RSR-19 del GR Racing. Migliore delle Ferrari, quelle delle Iron Dames, P6 dietro le tre Aston Martin.

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In una realtà parallela rispetto all’azione in pista, resa nota la composizione dei due equipaggi Peugeot per Monza. Differentemente a quanto appariva sulle portiere delle due 9X8 durante la recente presentazione di Portimao, Paul di Resta si unirà all’equipaggio della 9X8 #93 insieme a Mikkel Jensen e Jean-Eric Vergne, mentre la #94 sarà condotta da James Rossiter, Gustavo Menezes e Loïc Duval.

Appuntamento quindi per le qualifiche, in sessione unica della durata di un’ora, a partire dalle 19.00. I migliori 6 di ogni categoria si giocheranno domani sera la Hyperpole.

Piero Lonardo

Foto: Toyota, WEC, Corvette, Peugeot Sport

I risultati delle Libere 1

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WEC/USCC – Lamborghini si affida a Ligier. Ferrari fa provare una LM P2

Ufficializzata nella giornata di ieri la notizia che sarà Ligier a fornire il telaio della nuova Lamborghini LMDh. Come già riportato in precedenza su queste pagine, si tratta della scelta logica da parte del costruttore di S.Agata nei confronti dell’unico telaista fin qui non committato sul fronte LMDh.

Lamborghini dovrebbe gareggiare a partire dal 2024 su entrambe le sponde dell’oceano, WEC compreso, anche se al momento non sono stati resi noti maggiori dettagli del programma.

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Chi invece sta procedendo con le idee chiare sul proprio futuro è Ferrari. In attesa dell’unveiling mediatico della nuova Hypercar, che potrebbe anche avvenire durante la “settimana santa” di Le Mans, il Cavallino ha effettuato una sessione di test privati a Vallelunga con una LM P2.

Partecipanti quasi tutti gli attuali driver impiegati nel programma GTE-Pro (a parte Daniel Serra): James Calado, Miguel Molina, Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon ed Antonio Fuoco, più i giovani leoni Alessio Rovera e Nicklas Nielsen impegnati nel programma AF Corse WEC Pro/Am.

Alcuni media hanno ricordato anche i nomi di Callum Illot ed Antonio Giovinazzi, ma il legame del talentino britannico con la FDA potrebbe interrompersi qualora decidesse di proseguire la propria carriera negli States, mentre i programmi dell’ex-F1 ora impegnato in Formula E, e che ricordiamo ha già corso a Le Mans sulla terza 488 schierata nel 2018 da AF Corse, giungendo quinto in GTE-Pro, sono tutti in divenire.

Nel frattempo il Cavallino ha schierato la forza, composta da ben 15 esemplari di 488 GTE (3 in GTE-Pro e 12 in GTE-Am) che tenteranno di ripetere l’impresa epica dello scorso anno con la vittoria in entrambe le classi.

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Il programma odierno di Le Mans prevede la prima sessione di prove libere dalle 14.00 alle 17.00. A seguire le qualifiche dalle 19.00 alle 20.00 ed infine la seconda sessione di libere dalle 22.00 alle 24.00. Protagoniste della giornata anche le vetture della Road To Le Mans e le Ligier dell’European Series, queste ultime al debutto sul circuito della Sarthe.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini, Ferrari Races, Toyota

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USCC – Ecco la BMW M Hybrid V8

I tedeschi sono un popolo preciso e, come da annuncio, ecco oggi le prime immagini della BMW M Hybrid V8.

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La nuova LMDh/GTP è stata come noto sviluppata da Dallara, ed il design la rende ben distinguibile dalle precedenti LM P2, di cui mantiene la base tecnica, e Cadillac DPi, nonostante la livrea camo che celebra i 50 delle vetture serie M.

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La prima doccia fredda per gli appassionati riguarda la conferma dell’utilizzo nel solo WeatherTech SportsCar Championship 2023. Il team RLL era gIä stato confermato quale braccio armato in pista della casa bavarese, che proseguirà l’impegno anche in GTD Pro con la M6 GT3.

Nessun riferimento, almeno per ora, ad una partecipazione al WEC (abbastanza improbabile, almeno inizialmente) o alla 24 Ore di Le Mans.

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L’unità propulsiva di questo prototipo, come suggerisce il nome, sarà costituita da un V8 4 litri derivato dall’unità che ha corso nel DTM, accoppiato al sistema ibrido comune per tutte le LMDh.

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Attendiamo le prossime giornate per avere maggiori dettagli anche sulla Cadillac (appuntamento per giovedí 9 giugno) e forse anche della novità più attesa, la Ferrari Hypercar, nell’ambito della “settimana santa” di Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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WEC – Toyota conclude al top la Journèe Test

Le Toyota saranno ancora una volta le vetture da battere a Le Mans? Considerando come hanno avuto la meglio sulla concorrenza nella Journèe Test, i test collettivi obbligatori odierni, pare di sí. La differenza non l’hanno fatta i tempi in quanto tali, quanto la facilità con la quale le GR010-Hybrid hanno potuto disporre della concorrenza.

Al mattino, Romain Dumas ha cercato nel finale di sessione di “piantare la bandierina” per Glickenhaus, ma immediatamente dopo Josè Maria Lopez ha rimesso a posto le cose col tempo di 3.31.626; nel pomeriggio, l’argentino ha ancora una volta preso la testa della lista dei tempi segnando il tempo di 3.29.896 sempre su Dumas.

Più lontana per ora l’Alpine, fanalino di coda delle Hypercar, come peraltro lo scorso anno. Ricordiamo che tutto il parco partenti deve fare i conti con la nuova benzina 100% rinnovabile introdotta in questa stagione da Total, che sul circuito di 13,6 km rappresenta un fattore nei consumi.

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Tra le LM P2, dopo che Will Stevens ha piazzato al mattino 3.33.964, si è riproposto il consueto duello portoghese tra Antonio Felix da Costa e Filipe Albuquerque, vinto da quest’ultimo col tempo di 3.32.099, 3 decimi meglio del connazionale (e dell’Alpine).

Migliore fra le LM P2/Am il solito Mathias Beche – obiettivamente un fuoriquota per la classe – davanti al deb Laurents Hörr del DKR e a Nicklas Nielsen con l’entry di AF Corse.

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In GTE-Pro si è delineata una certa superiorità da parte delle Corvette, con Tommy Milner ed Alexander Sims che hanno primeggiato rispettivamente nelle due sessioni. Il rinforzo della C8.R #64, che nel pomeriggio ha ritoccato di 7 decimi il tempo del teammate con 3.54.001, si ritrova però alle spalle a soli 36 millesimi il fresco vincitore della 1.000 Km del Paul Ricard del GTWC, rientrato come tanti altri piloti dagli impegni in giro per il mondo.

Qualche problema tecnico per entrambe le Porsche nella prima sessione non hanno poi impedito a Fred Makowiecki di chiudere il podio virtuale nel pomeriggio, a 2 decimi dal leader.

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Ferrari sugli scudi infine in GTE-Am, nientemeno che con una tripletta capeggiata da Mikkel Jensen e la 488 del Kessel Racing / Car Guy davanti alla vettura del JMW Motosport col covincitore di Detroit-Belle Isle, Renger van der Zande, e a Pierre Ragues con l’esemplare iscritto da Spirit of Race col numero 71.

Unico ad infilarsi tra le 488, che piazzano anche Richard Heistand in P5 per Iron Lynx con la vettura divisa con Giancarlo Fisichella e Matteo Cressoni, David Pittard con l’Aston Martin AMR capolista del WEC.

Entrambe le sessioni sono state interrotte con red flag, la prima poco dopo la mezz’ora per la perdita di una ruota da parte dell’Oreca LM P2 del Panis Racing, mentre al pomeriggio Simon Mann ha chiuso anticipatamente le ostilità di circa 3’ con la Ferrari GTE-Am #21, fuori ad Indianapolis.

Oltre ció, diverse altre disavventure, tutte al mattino, senza però danni terminali alle macchine, che hanno tutte ripreso la pista in seguito.

Le 62 vetture riprenderanno la pista alle 14.00 di mercoledí 8 giugno per la prima delle quattro sessioni complessive di prove libere. Le qualifiche si svolgeranno sempre l’8 alle 19.00, mentre la mezz’ora riservata alla Hyperpole giovedí 9 alle ore 20.00, protagoniste le 6 migliori vetture di ogni categoria, in attesa dello start della 90ma 24 Ore di Le Mans, alle 16 di sabato 11 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Corvette Racing, United Autosports, 24H Le Mans

I risultati della Morning Session del Test Day

I risultati della Afternoon Session del Test Day

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USCC/WEC – Ecco la Acura LMDh che (per ora) non andrà a Le Mans

Diffuse oggi le prime immagini in livrea camo della Acura ARX-06, la nuova LMDh/GTP del ramo sportivo Honda.

La linea pare sostanzialmente riprendere quella della precedente ARX-05, pure sviluppata da Oreca, ora impegnata nel WeatherTech SportsCar Championship con il Wayne Taylor Racing e col Meyer Shank Racing dopo aver raggiunto il titolo nel 2019 e nel 2020 col Team Penske.

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Entrambi i team sono stati confermati quali portacolori del marchio nipponico per il prossimo anno nella serie IMSA; esclusa invece la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 2023. Come riportato da un noto media statunitense, la partecipazione all’edizione del centenario della classica della Sarthe non è mai stata nei piani, mentre ogni possibilità di partecipazione nel 2024 dovrà comunque essere approvata dalla casa madre Honda.

Una decisione apparentemente controcorrente, dato l’hype attuale nei confronti delle Hypercar e considerato l’interesse che il WTR ha sempre dimostrato verso Le Mans, ma va ricordato che Acura è un marchio presente solo sul suolo nordamericano e che all’epoca la squadra di Wayne Taylor utilizzava telai Cadillac, costruttore che al contrario ha tutto l’interesse di ritornarvi dopo gli outing dei primissimi anni 2000.

Frattanto a Le Mans si è svolta la prima giornata del Pesage in Place de la Republique. I fans, una volta diradata la pioggia battente che ha complicato il programma della mattinata, hanno potuto nuovamente ammirare da vicino i bolidi che prenderanno parte alla 90ma edizione.

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Di scena tra le Hypercar l’equipaggio dell’Alpine, al momento in testa alla classifica del World Endurance Championship, mentre tra le livree si è fatta sicuramente notare quella del Nielsen Racing, impreziosita con riferimenti alle origini messicane di Rodrigo Sales, che con Ben Hanley e Matt Bell compone l’equipaggio dell’Oreca LM P2 #24.

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Domani si riprende con l’altra metà del lotto; per chi volesse assistere, disponibile il collegamento streaming sul canale YouTube della 24 Ore di Le Mans https://www.youtube.com/c/24heuresdumans

Piero Lonardo

Foto: Acura, 24H Le Mans, Nielsen Racing

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WEC – Ecco il BoP per la Journèe Test. Hardpoint out, Absolute in

Reso noto in giornata il Balance of Performance della 90ma 24 Ore di Le Mans. Come noto si tratta di un BoP specifico per la 24 Ore ed è passibile di modifiche dopo la Journèe Test di domenica.

Tra le Hypercar, le due Toyota correranno con 4 kg in più e ben 64 MJ in meno rispetto all’edizione 2021, e si troveranno a controbattere le più leggere Glickenhaus ed Alpine, posizionate rispettivamente a 1030 kg (peso minimo della SCG 007) e 952 kg dell’ex-R13 LM P1 contro i 1070 kg delle GR010-Hybrid. Ridotte però assai anche le potenze massime delle due contender in 910 MJ e 774 MJ contro gli 898 MJ dei trionfatori dello scorso anno.

In pratica si tratta delle medesime equivalenze della 6 ore di Spa, salvo una ulteriore riduzione di potenza assegnata all’Alpine di 23 MJ.

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Qualche differenza invece per le GTE-Pro sia rispetto al 2021 che all’ultima tappa del WEC. Le Ferrari trionfatrici lo scorso anno correranno con lo stesso peso minimo di 1269 kg ma con 4 litri di carburante in meno. Le 488 GTE Evo hanno corso a Spa con 1255 kg e 92 litri.

Modifiche anche alle equivalenze delle Corvette che, appesantite rispetto a Spa di 14 kg ma alleggerite rispetto allo scorso anno con 1269 kg, potranno anche disporre di un litro in più di carburante rispetto a Spa, 98 litri, uno in meno dello scorso anno.

Per ultime le Porsche, che manterranno il medesimo peso minimo del 2021 di 1295 kg, ben 31 in più di Spa, ma vedranno la propria autonomia potenzialmente aumentata con 102 litri, vale a dire la medesima di Sebring.

Differenziate anche le equivalenze in GTE-Am, dove le appesantite ma comunque più leggere Aston Martin (1.262 kg) se la dovranno vedere con le Ferrari a 1279 kg e le Porsche a 1295 kg – entrambe come lo scorso anno. Le 911 RSR-19 godranno come le sorelle iscritte tra le Pro di maggiore capacità del serbatoio con 99 litri contro i 92 delle Vantage ed i soli 87 (-4 litri rispetto al 2021) delle Ferrari.

Oltre al BoP, ricordiamo che in GTE-Am il Balance of Success vede i capolista della Aston Martin AMR appesantiti con 35 kg di zavorra contro i 30 dei “cugini” del TF Sport ed i 20 della Porsche #77 del Dempsey-Proton trionfatori a Spa. 5 Kg extra infine per la #46 del Project 1.

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Ancora una novità tra gli equipaggi, con la Porsche GTE-Am dell’Hardpoint a dichiarare forfait in favore dell’equipaggio di Absolute Racing, pure gestito da Proton. Niente debutto a Le Mans quindi per Katharine Legge e Rob Ferriol, con Martin Rump, Alessio Picariello ed Andrew Haryanto, sempre comunque – per regolamento – sotto la denominazione del team statunitense.

Come sempre alla Journèe Test sulle vetture si potranno alternare anche piloti di riserva oppure che ruoteranno all’interno delle diverse macchine dello stesso team. E’ il caso di Toyota, che ha listato Ryo Hirakawa, Brendon Hartley, Kamui Kobayashi e Mike Conway su entrambe le GR010-Hybrid, come WRT che ha fatto la stessa cosa con i suoi top driver Renè Rast e Mirko Bortolotti.

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Il Team Penske, all’ultima apparizione con l’Oreca LM P2, proporrà anche Mathieu Jaminet ed Harrison Newey, mentre il neoacquisto Peugeot, Paul di Resta, è atteso sull’Oreca #23 di United Autosports,  Matej Konopka dal canto suo potrà provare sulla entry di ARC Bratislava che ha svelato oggi i propri colori ed Alex Peroni su una delle due vetture di Algarve Pro Racing, come in ELMS. Jody Fannin infine è pure listato con la Ferrari del JMW vincitrice in GTE-Am nel 2017.

Il programma della Journèe Test prevede due lunghe sessioni, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 di domenica 5 giugno. Nel frattempo, a partire da domani tornerà il Pesage, le verifiche tecniche aperte al pubblico in Place de la Republique. Nelle foto di rito si sconteranno la tante assenze dovute alle concomitanze di Le Castellet (GTWC) e Detroit-Belle Isle (IMSA).

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della Journèe Test