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ELMS – Jarvis nel finale strappa la vittoria ad Algarve Pro Racing. Dominio Porsche in GTE. Cool Racing campione LM P3

Un acuto negli ultimi minuti di gara da parte di Oliver Jarvis regala la seconda vittoria stagionale a United Autosports nella 4 Ore di Algarve, la prima delle due gare del gran finale ELMS 2023. La gara, frammentata da ben 4 Safety Car, nella prima parte è stata saldamente nelle mani di Algarve Pro Racing.

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Marino Sato è riuscito però a portarsi al comando nel corso della terza ora di gara, ma dopo l’ultima delle quattro uscite delle vetture di servizio, generata dal principio di incendio sulla Ligier LM P3 di Inter-Europol, Alex Lynn si trovava a condurre su Neel Jani del Duqueine, con Oliver Jarvis precipitato in P5. Purtroppo un contatto con la Ferrari #55 toglieva di mezzo il driver svizzero e frattanto Jarvis si sbarazzava delle vetture di Panis Racing e Cool Racing e si lanciava all’inseguimento dell’Oreca #25.

I due contender a 15’ dal termine si trovavano fianco a fianco e Lynn nulla poteva contro l’ex-Audi, che dopo un paio di tornate riagguantava la testa della gara con uno spettacolare sorpasso. Il gradino basso del podio va al Panis Racing. Titolo comunque ormai in tasca ad Algarve Pro Racing, che vanta 20 punti sui vincitori odierni, con la sola speranza matematica per il Panis Racing, a -24.

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Tra le LM P2 Pro/Am, galeotta la penalità per il contatto con AF Corse che toglie al Nielsen Racing la prima vittoria nella categoria e va invece a premiare il Cool Racing di Malthe Jakobsen, Alexandre Coigny e Nicolas Lapierre, al secondo successo consecutivo dopo Spa.

Il primato di categoria va comunque proprio al team piacentino, grazie alla pessima giornata del Racing Team Turkey, penalizzati soprattutto dalla guida di Salih Yoluc sotto la pioggia che ha fatto spesso capolino, un paio di volte anche in modo assai violento, sul tracciato lusitano. Francois Perrodo, Ben Barnicot e Mathieu Vaxivière chiudono quindi in terza posizione, superando cosí di 3 lunghezze i vincitori odierni e scavalcando il team gestito da TF Sport, che domenica sarà costretto a terminare davanti ai due battistrada.

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Cool Racing può festeggiare anche per il titolo anticipato fra le LM P3. I due ko di Nielsen Racing, con Ryan Harper-Ellam fuori pista ad 8’ dalla bandiera a scacchi, e soprattutto l’incendio della Ligier #13 di Inter-Europol promuovono alle spalle dell’imprendibile Duqueine del WTM by Rinaldi trascinata da Oscar Tunjo sin dalle qualifiche della mattinata, Alex Garcia, Adrien Chila e Marcos Siebert. L’ultimo gradino del podio va al DKR, finalmente all’altezza delle aspettative dopo una stagione costellata di prestazioni non al top.

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Infine la battaglia fra le GTE ha visto primeggiare le Porsche, che occupano tutto il podio con Proton Competition ed Iron Lynx, unico team italiano a festeggiare oggi. Dopo che le prime fasi di gara hanno premiato l’Aston Martin in pole di TF Sport, le GT di Stoccarda sono salite al vertice con l’ex campione GTD IMSA Zach Robichon.

La 911 #16 però nel finale subiva l’assalto dell’altra vettura del team, pure in lotta per il titolo, che con Julien Andlauer riusciva a sopravanzare Alessio Picariello, incaricato dello stint finale. Il pilota belga cercava di rientrare nel finale, ma Andlauer respingeva gli attacchi e le due vetture terminavano in volata.

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La consueta rimonta da parte di Matteo Cressoni e Matteo Cairoli permetteva infine ad Iron Lynx di rimanere ben in lizza per il successo finale: la classifica vede ora l’equipaggio della Porsche Proton #15 precedere di appena 3 lunghezze Iron Lynx e di 12 i compagni di squadra. Possibilità matematica anche per la Ferrari Kessel, ancora la migliore tra le GT del Cavallino, a -14 con 26 punti totali in palio.

Domani si ricomincia con le libere 2 e le qualifiche della seconda gara di questo doubleheader,la 4 Ore di Portimao, rispettivamente alle 9.50 e alle 17.20 locali. Queste ultime saranno fruibili a partire dalle 18.20 italiane sul sito ELMS https://live.europeanlemansseries.com/en/live e sui canali social della serie.

Prevista ancora pioggia sino a domenica.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Algarve

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ELMS – Allen non perdona: pole di casa in Algarve

James Allen continua la striscia positiva per Algarve Pro Racing conquistando la pole position nella prima delle due gare di casa, la 4 Ore di Algarve, col tempo di 1.48.674. Le condizioni della pista, rese insidiose da continui scrosci di pioggia, hanno condizionato i risultati nelle varie altre categorie.

Ad affiancare il leader della classifica generale, Olli Caldwell con la vettura di Inter-Europol, a oltre 8 decimi; seconda fila per Laurents Hörr, l’unico a tentare di montare un secondo treno di wet, di IDEC, e Job Van Uitert del Panis Racing. L’olandese è stato invitato da Vanwall a disputare il rookie test WEC in Bahrain.

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Tra le LM P2 Pro/Am, l’ultimo passaggio ha premiato Alexander Mattschull, che ha cosí interrotto il predominio di Salih Yoluc e Racing Team Turkey nella categoria. Si chiude con ben 1” di vantaggio infatti per l’alfiere del Team Virage sul turco.

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Il Team Virage chiude al top anche tra le LM P3 col driver di casa, Manuel Espirito Santo, leader col tempo di 1.56.029 nello stint forse più penalizzato dalle condizioni meteo. Il portoghese ha approfittato del momento giusto per piazzare la migliore prestazione, prima di un forte scroscio a metà sessione. Nel rush finale ha prevalso Oscar Tunjo del WTM by Rinaldi, che però è arrivato solo a 2 decimi della Ligier del team battente bandiera polacca.

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Prime a scendere in pista le GTE. Anche qui le condizioni del tracciato hanno costituito un fattore importante per i piloti bronze incaricati della qualifica. Duncan Cameron ha infatti procurato la prima red flag della mattinata con la Ferrari di Spirit of Race, salvo poi riprendere e piazzarsi al terzo posto dietro all’Aston Martin #72 del TF Sport di Arnold Robin e all’altra 488 GTE di Formula Racing con l’esperto Johnny Laursen, terminato ad 1” dalla Vantage, alla prima pole stagionale. Un lungo di Michael Fassbender - al quale sono stati cancellati tutti i tempi - nei secondi finali, ha poi precluso ogni ulteriore miglioramento.

EDIT: Il miglior tempo della Ferrari #55 è stato cancellato dalla Direzione Gara. La terza piazzola in griglia va all’Aston Martin del GMB Racing. 

Nel tardo pomeriggio di ieri un manipolo di eroi si è invece lanciato nella sessione riservata ai driver bronze ranked in una pista completamente allagata. Al termine del turno, ridotto alla canonica mezz’ora per permettere la riparazione delle protezioni all’entrata della pitlane, danneggiate nella sessione precedente della Ligier Euro Series, che pure chiude qui il suo 2023, il miglior tempo è stato segnato da Giorgio Roda con 1.57.179 sull’Oreca del Team Proton.

A fra poco per la prima delle due gare del gran finale ELMS, la 4 Ore di Algarve, che prenderà il via alle 14.45 locali (le 15.45 italiane). Diretta streaming gratuita sul sito ELMS e sui canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche della 4 Ore di Algarve

I risultati del Bronze Test

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WEC – Approvato dalla FIA il nuovo format di qualifiche per il 2024

Approvato dal FIA World Motorsport Council nell’ambito del terzo meeting annuale di Ginevra un nuovo format di qualifiche per il WEC.

Prendendo spunto dall’esperienza delle ultime 24 Ore di Le Mans, verrà introdotto il concetto di Hyperpole. Al posto dell’attuale turno unico per categoria di 15’, a partire dal round iniziale del Qatar del 3 marzo prossimo, le 10 migliori LMH e GT3 si qualificheranno per il turno successivo in un round iniziale di 12’. A seguire la Hyperpole che deciderà la pole position e la griglia definitiva di partenza della durata di 10’.

Diffusi inoltre chiarimenti sulla nuova classe LM GT3, che vedrà impegnati, sulla base dei regolamenti esistenti GT3, gentlemen drivers e team privati. Le vetture si presenteranno con diversi adattamenti specifici, quali i pannelli numerici luminosi e le cosiddette “leader lights” (i tre pallini laterali che contraddistinguono, se accesi, i primi tre della categoria).

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Algarve Pro Racing al top sotto la pioggia nelle prime libere di Portimao

Nürburgring? Spa? No, siamo a Portimao, nella punta meridionale del Portogallo, ma l’atmosfera sembra quella dei circuiti del nord Europa. Pioggia e vento misti a brevi schiarite hanno infatti caratterizzato le prime libere del doppio appuntamento finale dell’European Le Mans Series.

Il miglior tempo della sessione, ad opera di James Allen, è giunto proprio in una fase di pista abbastanza asciutta. Il pilota della capolista Algarve Pro Racing ha fissato i cronometri sull’1.33.898, in seguito avvicinato dalle due vetture di United Autosports di Nelson Piquet Jr., al top tra i Pro/AM, e Phil Hanson,a  meno di 2 decimi. Poco oltre Laurents Hörr con la vettura IDEC Sport e Nico Pino di Inter-Europol.

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La sessione è stata interrotta quasi subito per l’uscita di strada della Ferrari AF Corse #51 di Rui Aguas. La 488 GTE ha poi ripreso la pista nelle fasi finali delle ben tre ore a disposizione, dopo lo scroscio più violento di oggi e che ha consigliato gran parte delle squadre a concludere anticipatamente il turno.

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Tra le LM P3, la palma del migliore va a Wyatt Brichaceck di Inter-Europol, autore di 1.38.649 davanti al polesitter di Le Castellet, Oscar Tunjo con la Duqueine del WTM by Rinaldi.

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In GTE infine, ricordiamo qui all’ultimo appuntamento di sempre nella serie europea in attesa delle GT3, stesso tempo di 1.42.409 per Johnny Adam con l’Aston Martin del TF Sport e Matteo Cressoni con la Porsche di Iron Lynx. La top five è comunque racchiusa appena in 85 millesimi e comprende anche Matt Griffin, Julien Andlauer e Nick Thiim.

Ieri si è svolto un intenso programma di test che non ha visto comunque risultati di rilievo. Per la cronaca, il miglior tempo nelle 4h50 a disposizione è andato a Job van Uitert del Panis Racing autore nel pomeriggio di 1.33.527.

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Il programma odierno proseguirà con il Bronze Test, ugualmente raddoppiato nella durata in un’ora, a partire dalle 16.20 locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

I risultati delle Libere 1

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ELMS – In 40 per il doppio appuntamento di Portimao

Saranno 40 le vetture presenti presso l’Autodromo di Algarve per il doppio appuntamento che nel weekend chiuderà l’European Le Mans Series 2023.

Con 52 punti ancora in palio, in pochi sono potenzialmente fuori dai giochi nella categoria regina, anche se i risultati ottenuti fin qui dalle compagini Pro/Am quali Racing Team Turkey, AF Corse e Cool Racing per una volta creano una complicata dicotomia fra la classifica generale e quella specifica delle LM P2. Ma proviamo a fare il punto delle tre classifiche distinte.

Algarve Pro Racing, dopo il trionfo di Spa guida sia la classifica generale che quella delle LM P2, ma con diversi margini (e diversi inseguitori). Se infatti sono 17 i punti di vantaggio sul team Duqueine nella classifica di categoria, sono invece solo 11 quelli che separano Alex Lynn, James Allen e Kyffin Simpson dalla compagine turca nella overall, con Neel Jani e soci in P3 a -30.

Il post-gara di Spa ha influito pesantemente nei confronti di AF Corse, che insegue nella overall a -33 lunghezze, una in più dell’Oreca #37 di Malthe Jakobsen, Alexandre Coigny e Nicolas Lapierre, secondi assoluti al traguardo nelle Ardenne.

La classifica delle LM P2 vede alle spalle del Duqueine un’ammucchiata che comprende nel raggio di 9 lunghezze praticamente tutto il resto del lotto degli equipaggi ad eccezione di Inter-Europol.

Al contrario, la classifica specifica delle Pro/Am propone un duello ravvicinato fra il Racing Team Turkey ed AF Corse, distanziate da appena 4 lunghezze, con Cool Racing a -16 dai battistrada.

Più semplice invece la situazione fra le LM P3, dove il Cool Racing, con tre vittorie ed un terzo posto su quattro gare, domina a quota 91 contro i 45 della Ligier #13 di Inter-Europol, i 44 del Racing Spirit of Leman ed i 43 di Eurointernational, tutti quindi con speranze ridotte al lumicino nei confronti di Adrien Chila, Marcos Siebert ed Alejandro Garcia, i quali potrebbero festeggiare già venerdì sera, al termine della prima gara del doubleheader portoghese, il titolo di categoria.

Classifica assai fluida anche in GTE, con la Porsche #16 di Proton Competition e l’altra 911 RSR-19 di Iron Lynx appaiate a quota 61. Scott Huffaker e Takeshi Kimura del team Kessel inseguono a -8, ma quasi nessuno è escluso a priori dal successo finale, anche se il Success Ballast, che vede i primi tre penalizzati con ben 30, 25 e 20 kg extra, potrebbe rappresentare un problema sui saliscendi lusitani.

Riguardo gli equipaggi, i neocampioni IMSA GTD Pro Jack Hawksworth e Ben Barnicoat saranno di nuovo della partita sulle vetture Pro/Am di Algarve Pro Racing ed AF Corse. Al contrario, Gianmaria Bruni, reduce da uno splendido terzo posto assoluto alla Petit Le Mans, sarà sostituto da Bent Viscaal. L’unica vettura assente rispetto alla gara precedente sarà la Ligier LM P3 #10 di Eurointernational.

Già mercoledí è in programma una sessione di test collettivi, con minaccia di pioggia debole nel pomeriggio, che potrebbe intensificarsi nella giornata di giovedí 19, che prevede solamente libere 1 e Bronze test. Venerdí 20 si comincia alle 9.50 locali con le qualifiche della 4 Ore di Algarve, che partirà alle 14.45. Sabato spazio alla seconda sessione di libere e alle qualifiche della 4 Ore di Portimao, la seconda gara di questo doubleheader che partirà domenica 22 alle 13.00 locali, preceduta tra i vari eventi dall’atto finale della Michelin Endurance Cup 2023, in gara unica.

Nella serie cadetta, nonostante il passo falso nel demolition derby di Spa, è sempre il Team Virage a dominare tra le LM P3, con 72 punti contro i 51 di Team Thor e CD Sport. Diversa la situazione fra le GT3, dove il Racing Spirit of Leman detiene solo 12 lunghezze sulla Ferrari AF Corse #51 e 14 sulla Porsche dell’HCR w/CaffeineSix.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list di Portimao ELMS

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WEC – Glickenhaus lascia. Briscoe e Talbot sub in Bahrain

Jim Glickenhaus ha detto basta: questa la notizia che sta rimbalzando da qualche minuto nel web. Aldilà del fatto che un paio di diverse fonti anglofone (edit: tre) si stanno accaparrando la paternità della news, rimane il fatto che non dovremmo più vedere le splendide SCG 007 LMH in pista, in quanto non verrà compilata la necessaria domanda di iscrizione entro la deadline del 20 novembre.

La motivazione risiede nei fondi necessari a sviluppare la macchina, cosí da renderla competitiva nei confronti delle altre LMH, ritenute eccessive da parte del patron, salvo reperire una sponsorizzazione tale da coprire i costi necessari, ovvero riuscire a creare un programma clienti.

Un vero peccato per il WEC, che perde cosí uno degli ultimi veri romantici, un protagonista a tutto tondo negli ultimi tre anni della serie mondiale, capace di mettere in piedi dal nulla il programma più cosmopolita del paddock e portarlo ad ottenere risultati contro colossi quali Toyota, Porsche, Peugeot e Ferrari.

Ricordiamo infatti le due clamorose pole position del 2022 a Spa e a Monza, ma anche i sei arrivi su sei nelle tre edizioni della 24 Ore di Le Mans cui ha partecipato, con gli highlights del podio del 2022 e del sesto/settimo posto, in una platea ben più agguerrita, nell’edizione del centenario.

Glickenhaus continuerà a dedicarsi alla produzione delle sue supercar, in particolare la SCG 004, con la quale potrebbe rientrare al Nürburgring nella sua versione da corsa.

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Stante all’assenza, già nota, della Glickenhaus in Bahrain, uno dei piloti impegnati col team statunitense sarà comunque presente sul tracciato mediorientale fra due settimane: si tratta di Ryan Briscoe, che è atteso a prendere il volante della Vanwall Vandervell al fianco di Esteban Guerrieri (che a questo punto rimane il solo della pattuglia originale) e di Tristan Vautier. João Paulo de Oliveira, presente a Monza e al Fuji, risulta indisponibile per la concomitanza con l’appuntamento finale del SuperGT a Motegi.

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Giappone in qualche modo coinvolto anche nel cambio di line-up al D’Station Racing, dove a causa di impegni personali, Satoshi Hoshino cederà il volante dell’Aston Martin #777 a Liam Talbot. Per il 42enne gentleman australiano si tratta del debutto nella serie mondiale, all’ultima apparizione di sempre delle GTE.

Ricordiamo che la 8 Ore del Bahrain prenderà il via alle 14.00 locali di sabato 4 novembre prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Ben Hanley ultimo tassello di United Autosports

Ben Hanley va a completare la line-up di United Autosports: il 38enne pilota britannico nel 2024 sarà al volante di una delle due Oreca LM P2 del team insieme a Ben Keating e ad Alex Quinn.

Ricordiamo che sull’altra vettura, per la prima stagione completa nel WeatherTech SportsCar Championship, si alterneranno Dan Goldburg, Paul di Resta e Marino Sato.

Hanley, a lungo portacolori nella categoria cadetta di DragonSpeed in WEC, ELMS, IMSA e persino in IndyCar, quest’anno ha chiuso in seconda posizione, sempre tra le LM P2 col Crowdstrike by APR, totalizzando due vittorie, al Glen e lo scorso weekend alla Petit Le Mans, terminando in classifica proprio dietro a Keating, suo nuovo teammate.

Con United Autosports invece quest’anno ha già disputato tre round nella serie mondiale, giungendo secondo a Portimao.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

DTM, 3. + 4. Rennen Zandvoort 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Grasser con , Engelhart con Grasser al posto di Caldarelli

Christian Engelhart torna nel DTM per l’ultima tappa della stagione ad Hockenheim. Il tedesco rientra con Lamborghini e GRT Grasser Racing Team per la finale del campionato 2023 al posto di Andrea Caldarelli.

La compagine austriaca è stata costretta a modificare i propri programmi originali visto il programma di test previsto nei prossimi giorni per l’ex vincitore del GT World Challenge Europe sull’inedita LMDh della casa di Sant’Agata, portando a bordo il vincitore di Daytona 2019 nelle GTD.

Ricordiamo che quest’anno il 36enne tedesco ha già corso nel DTM in occasione dei primi round del 2023 con la Porsche di Toksport WRT, vincendo la race-2 di Oschersleben.

Ricordiamo che la classifica del DTM vede Thomas Preining in vantaggio di 10 punti su Mirko Bortolotti e di 31 su Ricardo Feller con 56 punti totali in palio fra le due gare e le qualifiche.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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GTWC Europe – Vittoria e titolo per Feller e Drudi a Zandvoort

Ricardo Feller e Mattia Drudi  si aggiudicano la race-2 di Zandvoort ed il titolo 2023 nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. L’accoppiata dell’Audi #40 del Tresor Orange 1 trionfa in classifica sui campioni overall ed Endurance Raffaele Marciello e Timur Boguslavskiy, prematuramente out dopo un contatto al primo giro.

Completano il podio le BMW del WRT di Charles Weerts/Dries Vanthoor e Calan Williams/ Niklas Krütten.

Il recap della gara

Dopo una qualifica complicata, che ha visto assegnare la pole position alla BMW #46 del WRT dopo la penalizzazione della Ferrari Emil Frey di Giacomo Altoè e della McLaren del Garage 59 di Benjamin Goethe,  Maxime Martin ha saputo mantenuto la leadership allo spegnimento dei semafori davanti a Frank Bird (Haupt Racing Team Mercedes #79) e a Calan Williams (WRT BMW #30), rispettivamente in vetta nelle specifiche Silver e Gold Cup.

Dopo poche curve il colpo di scena che decide il campionato, con un clamoroso contatto fra l’Audi di Lorenzo Patrese e la Mercedes di Timur Boguslavskiy.

Il russo, partito dall’ottava piazzola davanti ai leader provvisori, è stato mandato in testacoda dall’Audi del Tresor Attempto Racing, ed è stata poi colpita da altre auto che sopraggiungevano, risultando sensibilmente danneggiata e perdendo cosí automaticamente ogni chance di poter lottare per il titolo.

Dopo una breve Safety Car per spostare e rimettere in pista l’Audi di Patrese, Martin ha tentato di allungare, ma la pioggia ha rovinato i piani del belga. la M4 GT3 #46  è finita infatti nella ghiaia della Tarzan ed il teammate di Valentino Rossi ha dovuto cedere il primato a Calan Williams.

Il meteo è diventato sempre più imprevedibile, e la direzione gara ha optato per una lunga FCY, che ha neutralizzato la gara  in concomitanza dei pitstop.

Niklas Krütten ha ereditato la vetta davanti a Valentino Rossi e a Ricardo Feller con l’Audi #40, a seguito di una notevole rimonta dalla nona piazzola. Negli ultimi 25′ del GTWC Europe 2023 si è assistiti allo show personale dello svizzero, che ha superato senza tanti problemi le due BMW di WRT, allungando in relativa scioltezza verso il successo finale.

Dietro l’Audi campione si piazzano Charles Weerts/Dries Vanthoor  (Team WRT BMW #32) e Calan Williams/Niklas Krütten (WRT BMW #30), con l’altra BMW del “Dottore” che chiude in P7.

Gold Cup

Podio assoluto e titolo in Gold Cup nella Silver Cup per Williams/ Niklas Krütten (WRT BMW #30), padroni indiscussi della prova davanti alle Audi di Gilles Magnus / Finlay Hutchison (ComToYou Racing #21) e Aurélien Panis/Alberto Di Folco (Boutsen VDS Racing #9). Questi ultimi si arrendono a WRT per il successo finale di categoria, ma in compenso firmano l’importante classifica combinata (Endurance + Sprint).

Silver Cup

Jordan Love (Haupt Racing Team Mercedes #79) vince il titolo nella Silver Cup nel GTWC Europe Sprint, grazie al prezioso aiuto di Frank Bird, autore della pole position e pienamente in controllo della situazione per tutta la prova.

Il risultato si è deciso già al primo giro a seguito del già citato contatto di Lorenzo Patrese con la Mercedes dell’Akkodis ASP.  Alle spalle di Love/Bird, Ezequiel Pérez Companc/Jesse Salmenautio   (Madpanda Motorsport Mercedes #90) davanti a Sean Hudspeth/Nicola Marinangeli (AF Corse Ferrari #71).

Bandiera a scacchi definitiva quindi sul GTWC Europe 2023, che tornerà in scena il 5-7 aprile 2024 con la prima prova di durata al Paul Ricard.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

L’ordine di arrivo della Race-2

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USCC – Tra i tanti litiganti, l’MSR si aggiudica la Petit Le Mans. Titolo ad Action Express

Finisce in regime di Full Course Yellow una delle edizioni più caotiche della Petit Le Mans, e premia l’Acura del Meyer Shank Racing di Colin Braun, Tom Blomqvist ed Helio Castroneves.

Il sorpasso che vale la vittoria a mezz’ora dal termine, dopo il lungo periodo di neutralizzazione derivante dal contatto – non sanzionato dalla direzione gara – che ha deciso il campionato fra Filipe Albuquerque e Pipo Derani a favore di Action Express/Whelen Racing, con Braun a prendere la leadership sulla Cadillac di Renger van der Zande.

Entrambe le vetture erano in regime di fuel saving, anche se la V-Series.R #01 ha forse stabilito un nuovo record, ovviamente grazie alle tante neutralizzazioni dell’ultima parte di gara, con 1h32 di autonomia. L’olandese ha cercato un ultimo spunto nello shootout finale, a 5’ dallo scadere delle 10 ore, all’ennesimo restart, questa volta per il contatto a muro dell’Oreca LM P2 di Christian Rasmussen, senza riuscirvi.

Una ulteriore Full Course Yellow, la 13ma della giornata, per soccorrere la Porsche #16 del Wright Motorsport, vittima di una carambola con l’altra 911 di AO Racing e con la Lamborghini Pro di Iron Lynx, farà chiudere la gara dietro la Safety Car.

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Il secondo posto basta comunque a Cadillac per vincere la classifica costruttori, cosí come la P6 basta e avanza per il titolo piloti a favore di Derani ed Alexander Sims, che arriva dopo il successo nella Michelin Endurance Cup decretato già a gara in corso. Va evidenziato che senza la penalizzazione di Daytona, l’MSR avrebbe invece conquistato il titolo a mani basse.

Le soddisfazioni per Porsche arrivano con Proton Competition, che chiude a podio con Harry Tincknell, Neel Jani ed il nostro Gianmaria Bruni dopo una gara caparbia, davanti alle vetture ufficiali e all’altra 963 privata del JDC-Miller che tra le altre cose ha visto il debutto in IMSA del campione F1 2009 Jenson Button.

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Tra le LM P2, è successo per il Crowdstrike by APR, che premia soprattutto George Kurtz, pronto ad un’altra Le Mans dopo la vittoria in Pro/Am dello scorso giugno, mentre il titolo va al PR1 Mathiasen, P3 al traguardo dietro la vettura #35 del TDS.

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Finale ai ferri corti invece in LM P3, col trionfo del JR III Racing, peraltro prossima casa di United Autosports negli States. Decisivo il contatto fra Felipe Fraga e Garett Grist nelle fasi finali a favore di quest’ultimo a causa di una foratura del team neocampione, che chiude al terzo posto dietro anche alla Duqueine #13 di AWA.

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Arrivo in volata anche in GTD Pro, dove Dani Juncadella ed il WeatherTech Racing riescono a superare le penalità di inizio gara (ma chi non ne ha avute in questa classe) e, grazie anche ai ritiri “pesanti” di Corvette e dei neocampioni del Vasser Sullivan, porta a casa un’insperata vittoria sulla Porsche dello Pfaff Motorsports. Ferrari può consolarsi solo con il terzo posto della 296 GT3 di Risi Competizione.

Forte

Cavallino assente invece dal podio delle GTD, dove a trionfare è la Lamborghini del Forte Racing by US RaceTronics di Loris Spinelli, Misha Goikhberg e Patrick Liddy. La carambola finale finisce per portare a podio dietro la Huracan #78 la BMW #96 del Turner Motorsport e la Porsche #77 del Wright Motorsports, a titolo ricordiamo già acquisito con una gara di vantaggio dal Paul Miller Racing.

E’ tutto per il WeatherTech SportsCar Championship 2023. Si ripartirà a fine gennaio con la 62ma Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, Whelen Racing, Algarve Pro Racing, JR III Racing, Mercedes-AMG, Loris Spinelli FB page

L’ordine di arrivo della 26ma Petit Le Mans

Endurance, Italian Style