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WEC – Colpo di scena Isotta Fraschini: arriva proprio Bennett

Isotta Fraschini ha confermato stamane la line-up della Tipo 6 LMH che parteciperà alla Season 12 del World Endurance Championship. Con grande stupore, non appare più il nome di Alex Garcia al fianco di Jean-Karl Vernay e di Antonio Serravalle, nome quest’ultimo trapelato un paio di giorni fa, bensí quello di Carl Wattana Bennett, peraltro anticipato proprio su queste pagine QUI.

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Garcia, che aveva già partecipato ai collaudi della hypercar milanese, dopo aver trionfato tra le LM P3 in ELMS con Cool Racing è atteso ad una nuova stagione col team svizzero, sempre nella serie continentale europea, nei ranghi della categoria superiore, mentre attualmente sta disputando l’Asian Le Mans Series con una delle Oreca LM P2 del Nielsen Racing.

Il giovanissimo Bennett, che fa parte della “scuderia” A14 Management di Fernando Alonso, è pure impegnato nella serie asiatica proprio con Duqueine, squadra che finora non ha propriamente brillato e che ricordiamo porterà in pista la Tipo 6 LMH.

Queste le parole di Claudio Berro, Responsabile Motorsport di Isotta Fraschini Milano: “Sono molto curioso di vedere come funzionerà questo mix di gioventù ed esperienza in un campionato molto competitivo come è il FIA WEC. Per Isotta Fraschini i tre piloti in squadra sono molto importanti perché diventano ambasciatori della marca in Europa, Nord America e Asia, tre aree strategiche dal punto di vista commerciale”.

Piero Lonardo

Foto: Isotta Fraschini

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ELMS – Vector Sport con Aubry, Cullen e Richelmi. Bijoy Garg completa per United Autosports. Iron Dames su Porsche

Vector Sport, dopo la chiusura del rapporto con Isotta Fraschini, ha scelto la strada della continuità per la prossima stagione nell’European Le Mans Series: due dei tre piloti scelti per condurre l’Oreca LM P2 #10 hanno infatti già avuto esperienze col team di Gary Holland.

Ryan Cullen sarà infatti alla terza stagione con la squadra britannica dopo due stagioni nel WEC coronate dal terzo posto di Monza nel 2022, mentre Gabriel Aubry ha partecipato alla campagna 2023. Il 25enne transalpino ha all’attivo in totale ben quattro stagioni complete e sei partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, con l’highlight del settimo posto assoluto, secondo di categoria, nel 2019 col Jackie Chan DC Racing. Da segnalare anche i successi di categoria negli States col PR1/Mathiasen a Watkins Glen nel 2019 e alla Petit Le Mans del 2021 col Tower Motorsport.

A completare la line-up un ex-campione di categoria, Stéphane Richelmi. La stagione top del monegasco rimane finora il 2016, con la conquista del titolo di categoria e la vittoria a Le Mans, sempre con l’Alpine. Le strade del monegasco e di Aubry si sono poi incrociate nella Super-Season WEC del 2018-2019, terminata al secondo posto di categoria proprio dietro l’Alpine.

Il programma con Vector Sport non impedirà a Richelmi di proseguire i collaudi della Mission H24, cui si sta dedicando dal 2021.

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Sarà Bijoy Garg invece a completare i ranghi per United Autosports. Il 21enne californiano lo scorso anno si è classificato al primo posto nell’IMSA VP Racing SportsCar Challenge col JR IIII Racing, squadra con la quale ha anche debuttato nel WeatherTech SportsCar Championship, vincendo la categoria all’ultima Petit Le Mans.

Garg, che si unirà a Paul di Resta e Fabio Scherer sull’Oreca #23, ha già debuttato nella categoria a Daytona e parteciperà ai restanti round della Michelin Endurance Cup. Ricordiamo che le altre due vetture del team di Richard Dean e Zak Brown nella serie europea saranno affidate a Ben Hanley, Marino Sato e Filip Ugran e a Oliver Jarvis, Andy Meyrick e Daniel Schneider.

Cottingham

Frattanto United Autosports va a chiudere anche un altro tassello dei suoi equipaggi per il WEC ingaggiando James Cottingham su una delle due McLaren 720S GT3 Evo. Il vicecampione in carica del British GT andrà ad affiancare il già annunciato Grégoire Saucy sulla vettura #59; ancora ignoti invece, a due settimane dal Prologo in Qatar, i coequipier di Marino Sato sulla #95.

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Tornando alla serie europea, ritornano in azione le Iron Dames, con l’equipaggio protagonista nelle ultime stagioni anche nel WEC, formato da Michelle Gatting, Rahel Frey e Sarah Bovy. Ricordiamo che l’effort in rosa sarà in azione, a differenza sia del WEC che dell’IMSA, su una Porsche 911 GT3 R gestita da Proton.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, United Autosports

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WEC – Ecco l’Alpine con la novità Gounon. Isotta sceglie Serravalle. Heart of Racing conferma i suoi

Presentata ufficialmente l’Alpine A424 hypercar. Dell’LMDh su base Oreca si conoscevano da tempo le caratteristiche tecniche e anche i piloti; mancavano ancora la livrea definitiva e la composizione degli equipaggi.

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L’Alpine #35 verrà portata in gara da Charles Milesi, Paul-Loup Chatin e Ferdinand Habsburg, mentre sulla #36 si alterneranno Nicolas Lapierre, Mathieu Vaxivière e Mick Schumacher. Novità, la definizione di un pilota di riserva nella persona di Jules Gounon, factory driver Mercedes, campione in carica overall ed endurance del GT World Challenge Europe.

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Sempre parlando di hypercar transalpine, dei giorni scorsi la notizia che la Peugeot 9X8 si presenterà in Qatar nella stessa veste tecnica del 2023. L’ala posteriore e gli altri affinamenti, che comporteranno tra l’altro l’adozione di pneumatici standard, debutteranno solamente a Imola, in occasione del secondo round del WEC.

Serravalle

Sempre in giornata l’annuncio da parte di Isotta Fraschini dell’ingaggio di Antonio Serravalle quale terzo pilota della Tipo 6 LMH insieme a Jean-Karl Vernay ed Alex Garcia. Il 21enne canadese proviene dalla filiera delle monoposto americane, avendo disputato due stagioni in Indy Pro (allora Pro Mazda) nel 2018-2019 e successivamente altre due in Indy Lights (ora Indy NXT), ottenendo quale miglior piazzamento un sesto posto nel 2021.

Uniche esperienze con le ruote coperte, lo scorso anno alla Rolex 24 at Daytona sulla Duqueine LM P3 del FastMD Racing ed un paio di gare a Sebring per il Muehlner Motorsport nell’ambito dell’IMSA VP Racing SportsCar Challenge. Non giudicata all’altezza quindi la candidatura di Carl Bennett, già in azione col team Duqueine nell’Asian Le Mans Series in corso di svolgimento.

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Infine Heart of Racing che ha confermato integralmente la line-up che dopo i primi due round della scorsa stagione ha preso possesso dell’Aston Martin #98. Daniel Mancinelli, Alex Riberas e Ian James si siederanno quindi sulla nuova Vantage GT3, in attesa di poter portare in pista nel 2025 la nuova Valkyrie hypercar, che parallelamente all’outing in Bahrain, sta girando anche in Arizona con un altro esemplare.

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Indy NXT, Heart Of Racing

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WEC – BMW anticipa la sua nuova Art Car

Come noto BMW tornerà in prima persona nel World Endurance Championship e a Le Mans. Come da tradizione, per la classica della Sarthe, schiererà una art car, questa volta usufruendo della M Hybrid V8 quale “tela in movimento”.

La vettura, iscritta col numero 20, rappresenterà la 20ma creazione della casa di Monaco. Opera dell’artista Julie Mehretu, sarà condotta in gara dall’equipaggio formato da Sheldon van der Linde, Robin Frijns, e René Rast.

Ricordiamo che in precedenza hanno collaborato con BMW celebri esponenti dell’arte contemporanea i quali Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons.

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La Mehretu utilizzerà il vocabolario dei colori e delle forme di un dipinto esistente di grande formato tratto da una serie di lavori più recenti – cita il comunicato BMW – fotografie oscurate, griglie punteggiate, vernice spray color neon e i segni gestuali iconici di Mehretu conferiscono al suo design una forma visiva astratta. Trasferirà poi l’immagine risultante come fotografia ad alta risoluzione sui contorni del veicolo utilizzando una tecnica di mappatura 3D. Ciò creerà l’esclusivo foiling artistico con cui la BMW M Hybrid V8 gareggerà nella gara di Le Mans.

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Per la prima volta – prosegue la nota – la Mehretu lavorerà con BMW su un formato tridimensionale. L’interazione tra le superfici e la geometria del veicolo creerà un remix di elementi della sua pittura e apre nuove prospettive per l’artista nel suo processo creativo. In conformità con le normative FIA, la versione 3D dell’opera d’arte potrà essere applicata solo alla BMW M Hybrid V8. Per questo motivo, la Mehretu sta lavorando a stretto contatto con il team tedesco Race Spirit guidato da Manuel Eberl e Gertraud Brenninger per progettare la ventesima BMW Art Car. Race Spirit era già coinvolta nella realizzazione del design ideato da Jeff Koons per la 17ma BMW Art Car.

L’appuntamento con la nuova BMW art car è per il 21 maggio prossimo a Parigi, al Centre Pompidou, per l’unveiling dell’opera.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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WEC – Akkodis ASP prova al Paul Ricard, mentre la Valkyrie sceglie il Bahrain. Bourdais terzo pilota Cadillac in Qatar

Dal Circuit Paul Ricard giungono le prime immagini delle Lexus RC F GT3 per il WEC. Akkodis ASP ha infatti portato tutti e sei i suoi driver per una tre giorni di test terminata venerdí. In azione quindi sia José María López, Esteban Masson e Takeshi Kimura, destinatari della vettura #87, cosí come Kelvin Van der Linde, Timur Boguslavskiy e Arnold Robin, che guideranno la #78.

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Aston Martin ha invece scelto nientemeno che il Bahrain per svolgere i collaudi della Vakyrie, come trapelato dai teaser diffusi dal costruttore britannico. Al momento non sono stati resi noti ulteriori particolari sull’esito dei test e sulla line-up dei collaudatori dell’hypercar mossa da motore V12, che dovrebbe essere schierata sia nel WEC che in IMSA a partire dal 2025.

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Infine il Chip Ganassi Racing ha annunciato che sarà Sebastien Bourdais ad affiancare i due titolari Alex Lynn ed Earl Bamber nel season opener in Qatar. Il nativo di Le Mans in quel weekend è infatti libero da impegni col WeatherTech SportsCar Championship, ma potrà essere sempre a disposizione quale terza guida; negli appuntamenti successivi potrà pertanto essere ingaggiato un altro pilota del team.

Piero Lonardo

Foto: Akkodis ASP, Aston Martin Racing

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WEC/GTWC – Definiti gli equipaggi GT di WRT. Rossi/Marciello in Endurance Cup!

WRT ha confermato i propri programmi GT che comprendono sia il World Endurance Championship che il Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Nella serie mondiale, oltre alle due BMW M Hybrid V8 hypercar i cui equipaggi erano già stati annunciati a metà gennaio, saranno presenti anche due M4 GT3, di cui per ora si conoscevano solo i “capisquadra” Augusto Farfus e Valentino Rossi.

Al brasiliano si assoceranno sulla BMW #31 Sean Gelael e Darren Leung, mentre sulla #46 insieme alla leggenda della MotoGP, siederanno il factory driver Maxime Martin e Ahmad Al-Harthy.

Ma il team di Vincent Vosse sarà nuovamente presente con ben tre altre BMW M4 GT3 anche in ogni atto della serie SRO.

Partendo dalla consolidata coppia composta da Charles Weerts e Dries Vanthoor, nuovamente insieme tra Endurance e Sprint Cup. Gli esperti belgi verranno raggiunti nell’Endurance Cup da Sheldon van der Linde, cosí come nel 2023.

La novità più succosa riguarda il coinvolgimento dell’attuale campione overall e endurance, Raffaele Marciello, pronto a ripetere l’assalto in Endurance Cup insieme all’impegno nel FIA World Endurance Championship nella top class, insieme a Valentino Rossi e a Maxime Martin. Oltre alle cinque prove di durata, gli ultimi due parteciperanno anche ai round Sprint di Brands Hatch e Misano Adriatico.

Infine il campione in carica dell’International GT Open, Sam De Haan, debutta con WRT in Silver Cup nelle prove Sprint con il confermato Calan William, mentre parteciperà alla Bronze Cup nei restanti round della serie con Ahmad Al Harthy e Jens Klingmann.

All’appello manca solo l’equipaggio M4 GT3 #31 che presenzierà solamente in Sprint e verrà annunciato in seguito.

Luca Pellegrini / Piero Lonardo

Foto: WRT

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WEC/IMSA – Hypercar tricolori: Ferrari in IMSA? Mah.. Un thailandese per Isotta Fraschini. Sogno Alfa Romeo

Il successo della Ferrari 296 GT3 all’ultima Rolex24 at Daytona, ennesimo trionfo delle GT del Cavallino, ha permesso ad alcune testate nostrane di riportare alla ribalta il tema del ritorno della Ferrari nella categoria top delle gare americane.

I ricordi dei trionfi dei prototipi del Drake sono sbiaditi nel tempo, se non consideriamo le vittorie della 333 SP, la barchetta nata quasi per errore, ma che ha rappresentato l’unico trait d’union fra gli anni ’60 e ’70 e la stagione appena conclusa.

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Tornerà la Ferrari a competere per l’assoluto a Daytona, a Sebring e alla Petit Le Mans, cosí come è stato per la 24 Ore di Le Mans? A nostro avviso allo stato attuale si tratta solo di affascinanti speculazioni, perchè, aldilà di quanto concordato da ACO ed IMSA, cioè permettere alle più sofisticate LMH, come la 499P trionfatrice sulla Sarthe, di gareggiare nella stessa classe delle LMDh su entrambe le sponde dell’oceano, non può esservi un reale interesse da parte del costruttore italiano a mettersi in gioco senza un vero contender che giochi alle sue stesse regole.

D’altra parte Toyota, che peraltro negli States ha profondi interessi economici, ben più di Ferrari, se ne guarda bene dal mettere in campo forze e denari per una campagna che potrebbe solo nuocerle, e la Aston Martin, non ce ne voglia nessuno, al momento non rappresenta una motivazione abbastanza forte per giustificare un potenziale sbarco nel 2025, anno in cui la Valkyrie LMH dovrebbe calcare le piste anche in IMSA.

Peraltro, ci ricordava tempo addietro il boss delle attività sportive endurance e GT, Antonello Coletta: “I costruttori vengono per competere con Ferrari.” Dovessero quindi scendere in campo le 499P negli States, potremmo assistere a due scenari assolutamente contrastanti fra loro, con altre case pronte a confrontarsi sullo stesso piano con il marchio più conosciuto al mondo, oppure, più facilmente, un fuggi fuggi generale per evitare di essere schiacciate dalla potenziale strapotenza delle LMH.

Quale di questi scenari interessa ai boss dell’IMSA? Sicuramente non il secondo, stante l’attuale momento di grazia dell’endurance a stelle e strisce, con quattro costruttori impegnati nella massima categoria, cinque a partire da Sebring con l’arrivo di Lamborghini, e ben 11 GTP ai nastri di partenza di ogni gara.

In definitiva, la possibilità esiste, sicuramente qualcuno ci sta pensando più di altri, ma al momento è legata a troppi fattori per essere un argomento di discussione. Se ne potrà riparlare quindi, forse, solo assai più avanti, magari sotto forma di un impegno privato nelle mani di Risi Competizione e di Cetilar Racing.

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Sempre speculazioni hanno riguardato negli scorsi mesi il possibile ritorno di Alfa Romeo alle gare di durata. Alcune testate (sempre italiane) hanno dato praticamente per scontata la cosa, ipotizzando addirittura l’utilizzo delle Peugeot 9X8 rebrandizzate con l’altro marchio del gruppo Stellantis.

A dire il vero a noi sembrava incredibile che ciò potesse accadere, men che meno in questi termini. Bene, i più attenti avranno letto che qualche giorno fa, ai microfoni del sito francese L’Argus, il CEO del Biscione, Jean-Philippe Imparato, si è dichiarato “poco convinto dall’equazione economica” in un contesto in cui l’arrivo di numerosi produttori sta generando una “tendenza all’inflazione delle spese.”

Se non è un no questo…. quindi, con buona pace dei tanti sostenitori del marchio di Arese, che proprio con le vittorie degli anni ’30 a Le Mans si è costruita un DNA corsaiolo, poi ribadito negli anni eroici della F1, crediamo che i tempi non siano propizi per rivedere in pista le eredi delle mitiche 33.

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Passiamo infine a chi sappiamo debutterà per davvero nella prossima stagione del World Endurance Championship, il Davide Isotta Fraschini, pronto a misurarsi in pista con i tanti Golia nella classe regina. La Tipo 6 LMH Competizione ha infatti completato nei giorni scorsi la necessaria omologazione.

All’appello, dopo la formalizzazione dell’accordo con Duqueine, con l’esperto Jean-Karl Vernay a fare da chioccia al talentino Alex Garcia, manca ancora il terzo pilota.

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Al momento il candidato maggiormente favorito ci risulta essere tale Carl Bennett. Sconosciuto ai più, il 19enne di origine thailandese ha gareggiato in precedenza in varie serie di F4 a partire dal 2022, più quattro gare nell’Eurocup-3, serie di matrice spagnola lanciata lo scorso anno, prima di lanciarsi con l’Oreca LM P2 del team francese nell’Asian Le Mans Series, al fianco del danese Oliver Rasmussen e del veterano John Falb. Vedremo a breve, visto che il Qatar è dietro l’angolo, se questa voce corrisponderà a verità.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo su originale Ferrari, Ferrari Races, Stellantis/Alfa Romeo, Isotta Fraschini, Carl Bennett FB page

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WEC – Iron Lynx ed Iron Dames pronti alla nuova sfida delle GT3

Svelati oggi i due equipaggi di Iron Lynx ed Iron Dames per la nuova stagione del World Endurance Championship.

Sulla Lamborghini Huracàn GT3 Evo #60, oltre a Claudio Schiavoni e Matteo Cressoni, sarà il factory driver della casa di Sant’Agata, Franck Perera, a completare l’equipaggio.

Il 39enne transalpino, che ha già condiviso l’abitacolo con Cressoni alla recente Rolex 24 at Daytona, vanta nel suo palmarés partecipazioni a tutte le maggiori categorie GT, con l’highlight della vittoria proprio nella classica della Florida nel 2018 con la Lambo del GRT Grasser.

Novità anche tra le Iron Dames, rispetto all’equipaggio che ha riportato il secondo posto nelle GTE-Am la scora stagione, Doriane Pin, che ha già esordito a Daytona sulla Huracàn, prenderà il posto di Rahel Frey insieme a Sarah Bovy e Michelle Gatting.

La giovane promessa del motorsport al femminile, recentemente assunta al ruolo di portacolori della F1 Academy per Mercedes, ha al suo attivo con le compagne di squadra la vittoria alla 24 ore di Spa 2022 nella Gold Cup, e lo scorso anno ha disputato l’intera stagione del WEC su una delle due Oreca LM P2 di Prema conquistando il podio nel season opener di Sebring.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx

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WEC – La nuova livrea Toyota!

Come anticipato nelle scorse settimane, nel 2024 ci attende un radicale cambio di livrea sulle due Toyota GR010-Hybrid iscritte al World Endurance Championship.

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Oggi l’unveiling ufficiale della livrea già vista in azione a Sebring e che sarà portata in pista da Mike Conway, Kamui Kobayashi, Nyck de Vries, Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa.

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Per la cronaca i nuovi colori, adottati anche dalla GR Yaris Rally1 nel WRC, si ispirerebbero, secondo il costruttore nipponico, ai concetti di “velocità”, “orrore della sconfitta” e “prototipo”.

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L’appuntamento con i campioni in carica e gli altri protagonisti della serie mondiale è per il Prologo in Qatar a partire da sabato 24 febbraio.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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WEC – Lietz e Bachler le punte di Manthey. D’Station parla francese con Bastard e Mateu

Si vanno via via a completare gli equipaggi delle LM GT3 per la Season 12 del WEC. Oggi tocca a Porsche, che sulle sue due vetture gestite da Manthey si affiderà come noto a Richard Lietz e Klaus Bachler.

Sulla 911 GT3.R #91 iscritta come Manthey EMA, oltre al veteranissimo Lietz si alterneranno Morris Schuring e Yasser Shahin. Il primo, olandese appena 18enne, proviene dal vivaio della Carrera Cup Germany, che negli ultimi due anni ha alternato con la Mobil 1 Supercup sempre col team Fach Auto Tech, ottenendo nel 2023 3 vittorie complessive ed altrettante pole position, concludendo in entrambe le serie nella top five.

Il 47enne Shahin vanta invece esperienze tra le GT nelle serie SRO locali, arricchite da due titoli nel GTWC Australia, cui lo scorso anno ha aggiunto un primo outing tra i prototipi sull’Oreca LM P2 di United Autosports nell’Asian Le Mans Series, raggiungendo il podio in gara 1 ad Abu Dhabi.

La Porsche #92 invece verrà schierata come Mathex Pure Rxcing. Intorno a Bachler, già protagonista col marchio di Stoccarda nella serie mondiale ed in IMSA, con un podio a Le Mans nel 2014 in GTE-Am e una vittoria di classe a Sebring lo scorso anno, ci saranno, come nell’Asian Le Mans Series in corso, Alex Malykhin e Joel Sturm.

Insieme a Bachler i due possono già vantare una vittoria e un podio, che fa seguito all’impegno dello scorso anno nel GTWC e prima ancora, questa volta insieme ad Harry King, nella serie asiatica patrocinata da ACO sotto l’egida di Herberth Motorsports, in cui si sono piazzati al quarto posto tra le GT.

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Reso noto inoltre anche l’equipaggio di D’Station. A fianco del factory driver Aston Martin Marco Sorensen si parlerà francese con Erwan Bastard e Clément Mateu. Bastard, 25 anni, si è laureato campione francese ed eueopeo in Silver Cup tra le GT4 nel 2022 e lo scorso anno ha militato nel GTWC Europe, sempre con le Audi di Saintéloc, chiudendo al decimo posto overall insieme a Patric Niederhauser.

Mateu è infine il bronze driver designato. Il 42enne é da anni protagonista dei monomarca Porsche e del GTWC, ma ha già avuto esperienze con le serie ACO tramite la Norma LM P3 iscritta all’ELMS da Oregon nel 2018. Peraltro l’azienda di famiglia HEXIS è la stessa che diede il nome al team campione nel FIA GT 2011, disputato proprio col marchio inglese e le gloriose DBR9, e che apparirà a tempo debito anche sulla livrea della rinnovata Vantage Evo #777.

A Le Mans comunque Mateu farà spazio al boss D’Station Satoshi Hoshino, uscito dopo tre anni dal ruolo di full-season driver WEC così come il connazionale Tomonobu Fuji.

Piero Lonardo

Foto: Manthey EMA, Piero Lonardo