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ELMS – Si chiude a Portimao con tutti i titoli ancora da assegnare

Nel weekend l’European Le Mans Series chiuderà la stagione 2024 nella usuale location di Portimao. Tutti e quattro i titoli non solo sono ancora da assegnare ufficialmente, ma vedono potenziali contender multipli.

In primis nella classe regina, la LM P2, dove Louis Deletraz, Jonny Edgar e Robert Kubica di AO by TF col quinto posto al Mugello hanno solo leggermente esteso il proprio vantaggio sull’equipaggio di Inter-Europol formato da Sebastian Alvarez, ora distanziato di 6 lunghezze. Con 26 punti in palio, anche il Panis Racing vanta ancora speranze di successo, mentre solo un miracolo potrebbe permettere il successo degli sfortunati alfieri di IDEC Sport, a -25.

Tra le LM P2 Pro/Am, la vittoria del Richard Mille by TDS e la disavventura di cui è stato protagonista in gara Alessio Rovera ha rimesso totalmente le carte in gioco, ed il bis quasi certo prima della gara toscana si è trasformato in un serrato testa a testa, con due sole lunghezze di scarto da gestire da parte di AF Corse. Ma anche gli altri contender hanno approfittato della situazione, in quanto Algarve Pro Racing e Iron Lynx Proton, seconda e terza al traguardo, si trovano ora a distanza ravvicinata, a -8 e -17 dai leader, con Giorgio Roda che, qualora si ripetesse per la quinta volta in qualifica, potrebbe ridurre ulteriormente il proprio distacco dai leader, in attesa della gara.

Il Mugello ha rimesso in discussione anche la graduatoria delle LM P3, col Team Virage, nuovamente al successo dopo il season opener, e RLR MSport a terminare alle loro spalle, ora racchiusi in appena 2 punti a ridosso di Eurointernational. Va ricordato però che Adam Ali e Matthew Richard Bell, vicecampioni 2023, ottennero in terra portoghese l’unica vittoria della stagione.

Infine il doppio successo consecutivo di Kessel Racing ha portato il team svizzero al top delle GT3. Se è vero che quasi tutti gli equipaggi hanno ancora chances ipotetiche di successo finale, è altrettanto vero che i vincitori delle altre tre gare, Formula Racing, Spirit of Race e le Iron Dames, sono tra i più attardati in graduatoria.

Il Racing Spirit of Leman, a pari punti coi leader, ha ovviamente le maggiori possibilità, ma potrebbero essere gli alfieri di GR Racing, capitanati da Davide Rigon, a dare la zampata finale, stanti le 8 lunghezze che li separano dalla vetta. Il resto del lotto, pur essendo ancora matematicamente in lotta, sconta distacchi maggiori: dai 13 punti dell’equipaggio della Lamborghini di Iron Lynx ai -25 di Spirit of Race, reduci come sappiamo da un doppio ritiro dopo un buon avvio di stagione.

Il success ballast dovrebbe essere un fattore determinante in una pista dove le Porsche nel doppio appuntamento dello scorso anno sbancarono, ma con le versioni GTE. La Ferrari di Kessel Racing dovrà supportare la massima zavorra prevista di 45 kg, mentre l’altra 296 di GR Racing solamente 15. Le due Aston Martin di Racing Spirit of Leman e Grid by TF avranno entrambe 10 kg extra, che scendono a 5 per la Ferrari di Formula Racing, lontana però ben 20 punti dal top e che dovrà privarsi di Nikclas Nielsen, impegnato a Imola nelle concomitanti Finali Mondiali Ferrari.

Due ulteriori parole sugli equipaggi: tra le LM P2, ritorna Felipe Drugovich in Vector Sport dopo i test IndyCar, mentre Gabriel Aubry torna finalmente al volante dopo essere stato una presenza costante nel paddock per Nielsen Racing al posto di Davide Heinemeier Hansson.

Tra le LM P3, Cedric Oltramare di Cool Racing sarà costretto a saltare la tappa portoghese dopo il contatto al Mugello, mentre il fido Francois Herieau chiuderà la girandola di piloti al volante della Ligier di Ultimate a fianco dei fratelli Lahaye.

L’appuntamento con la 4 Ore di Portimao è per mercoledí 16 ottobre per una giornata dedicata ai test collettivi. Giovedí 17 in programma le prime libere alle 11.50 locali, qualifiche venerdí 18 a partire dalle 14.45 e start della gara alle 14.30 di sabato 19 ottobre. Domenica 20 ottobre la stagione della serie europea di chiuderà ufficialmente per la seconda volta nella storia col rookie test.

Piero Lonardo

Foto: ELMS

L’entry list della 4 Ore di Portimao

DTM, 13. + 14. Rennen Red Bull Ring 2024 - Foto: Gruppe C Photography

ELMS – Ecco il calendario 2025: ritorna davvero Silverstone!

Diffuso in mattinata il calendario 2025 dell’European Le Mans Series. Come preannunciato su queste pagine, la grande notizia è il ritorno di Silverstone, assente dalle schedule dal 2019.

L’addizione della pista britannica riporta la massima serie endurance europea a sei gare in sei Paesi differenti, cosa che non avveniva dal 2021.

Per il resto, si continuerà a partire da Barcelona, sede anche del Prologo, una settimana in anticipo rispetto a quest’anno, per continuare a Le Castellet, poi ancora dopo Le Mans seguiranno ancora Imola e Spa, per arrivare a metà settembre nel Regno Unito e chiudere sempre a metà ottobre a Portimao.

Peccato per il Mugello, venue che è stata apprezzata lo scorso weekend da addetti ai lavori, teams e piloti, mentre al contrario Silverstone post-Brexit rappresenterà una piccola sfida logistica.

Piero Lonardo

Foto: ELMS

Il calendario ELMS 2025:

Prologue Barcelona       31 marzo/1° aprile

4h Barcelona                      6 aprile

4h Le Castellet                  4 maggio

4h Imola                               6 luglio

4h Spa-Francorchamps 24 agosto

4h Silverstone                  14 settembre

4h Portimao                      18 ottobre

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ELMS – Esclusivo: Parla Matteo Cairoli

Un raggiante Matteo Cairoli ha scambiato qualche parola ai nostri microfoni dopo la vittoria nella 4 Ore del Mugello ELMS.

“Il risultato è oltremodo positivo per il team, la stagione non è iniziata come volevamo. Questo weekend ci rende felici e ci porta a guardare con fiducia all’ultimo round di Portimao, unica pista dopo questa in cui ho effettuato un test prima dell’evento. Ho quindi un’idea più chiara di cosa aspettarmi, indubbiamente avremo una motivazione maggiore.”

“Ci aspettavamo di essere competitivi - ha proseguito il comasco - ma ovviamente non era scontato vincere soprattutto in una prova così complessa e con così tante neutralizzazioni. Pensavo che le gomme cedessero nel finale, le vibrazioni sono aumentate in modo significativo negli ultimi passaggi. Abbiamo rischiato, ma alla fine abbiamo vinto e non potevamo chiedere di meglio.”

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Cairoli trascina alla vittoria Iron Lynx Proton nella 4h20 del Mugello. AF Corse, titolo ancora in ballo fra i Pro/Am e Kessel trionfa in GT3, ma che spavento Schiavoni!

Iron Lynx Proton coglie un meritato al Mugello nel penultimo appuntamento dell’European Le Mans 2024. Matteo Cairoli, Maceo Capietto e Jonas Ried hanno dominato per la maggior parte di una gara spezzata a metà da un pauroso incidente che ha visto protagoniste le due Porsche GT3 gestite dal medesimo binomio, con Rahel Frey a fare carambolare l’incolpevole Claudio Schiavoni sul muretto dei box alla fine del rettilineo.

Fortunatamente non vi sono state maggiori conseguenze ma lo spettacolare impatto ed i detriti in pista hanno consigliato la Direzione Gara di sospendere la gara con red flag, gara che è stata poi prolungata di 20’.

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Va detto che la decisione, al contrario del controverso finale della 6 Ore di Spa WEC, è stata tempestiva, ed ha consentito uno svolgimento regolare della seconda metà di gara. Unico punto aperto sul tema, il contatto non ha generato una penalità immediata ma verrà discusso a bocce ferme, e non è da escludere una sanzione rilevante per la pilotessa svizzera o addirittura per l’entry delle Iron Dames, dopo che a Spa anche Sarah Bovy si è resa colpevole di discutibili comportamenti in pista.

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Tornando alla gara vera e propria, Ried ha resistito al via sinchè ha potuto, cedendo dopo poche tornate la leadership a Clement Novalak di Inter-Europol, uno dei pochi piloti gold/platinum incaricati dello start. L’altro Frederik Vesti, ha presto rovinato la gara di Vector Sport rimediando un drive-through.

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John Falb ha avuto immediatamente la meglio tra i Pro/AM sul polesitter Giorgio Roda, mentre Sarah Bovy ha preso subito il comando delle GT3 su Derek Deboer, poco prima che l’uscita di strada di Andres Latorre Canon portasse in pista per la prima volta la Safety Car, out alla Bucine.

Sorvolando sui tanti contatti, si arriva alla prima delle neutralizzazioni che hanno caratterizzato la fase centrale di gara, coinvolti la Ferrari Spirit of Race di Duncan Cameron e l’Oreca di IDEC di Reshad De Gerus, entrambi ko.

Al successivo restart Maceo Capietto riprendeva la leadership per l’Oreca #9 su Olli Caldwell, nel frattempo balzato al comando, come peraltro Alessio Rovera tra i Pro/AM. Purtroppo un contatto veniale fra il varesino e la Lamborghini di Hiroshi Hamaguchi provocava immediatamente una seconda neutralizzazione, quasi contemporaneamente alla toccata fra Alexander Bukhanstov e Torsten Kratz, fino a quel momento fra i protagonisti delle LM P3. Il terzo restart di fila era quello fatale per l due Porsche GT di Proton già descritto.

Dopo una mezz’ora effettiva le vetture finalmente potevano lasciare la fila indiana sul rettilineo, con Oliver Gray, subentrato sulla #34, che provava ad attaccare Capietto senza però riuscirvi, con Arthur Leclerc stabile terzo per Panis Racing, ma ancora una volta la gara veniva neutralizzata per il contatto fra Adam Ali e Cedric Oltramare di Cool Racing, in lotta per la leadership delle LM P3.

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Tra le GT, era il momento delle Ferrari, con Conrad Laursen ad avere la meglio sull’esperto Manu Collard che a sua volta aveva preso il comando della categoria sull’Aston Martin del Grid by TF, ma erano Esteban Masson prima e Daniel Serra a suonare la carica per Kessel Racing. La 296 gialla non mollerà più il comando, precedendo l’Aston Martin #97 e l’altra 296 GT3 di Formula Racing, prendendo il comando della classifica di categoria con 2 lunghezze sui secondi di giornata.

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La gara delle LM P3 frattanto vedeva un clamoroso uno-due delle Ligier di RLR MSport, con Gael Julien a superare David Ali, presto risucchiato dal resto del lotto, ma i serbatoi dei prototipi entry level necessitavano di uno splash generale; solo la vettura del Team Virage riusciva a resistere fino al traguardo, precedendo la #15 di RLR MSport ed Inter-Europol. Eurointernational, oggi settimi, riescono a mantenere il comando della graduatoria rispettivamente per uno e due soli punti sui primi due equipaggi odierni.

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Davanti Matteo Cairoli resisteva bene all’attacco di Alex Lynn, subentrato nel finale per Algarve Pro Racing, e portava a casa il suo primo successo tra le LM P2. Gradino basso del podio per Inter-Europol ed il nostro Luca Ghiotto, che ha ben distanziato le Oreca di Panis Racing ed i leader di AO by TF, che completano la top five di giornata e mantengono il comando con 6 punti di vantaggio sull’equipaggio della #43 di Inter-Europol, P7 e 15 sul Panis Racing.

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La gara delle Pro/Am si conclude con il successo del Richard Mille by TDS che rimette in discussione la classifica di categoria, che prima della gara odierna vedeva AF Corse con il titolo praticamente in tasca, ora distanziate di appena 2 lunghezze. Le seconde linee di Algarve Pro Racing ed Iron Lynx Proton a completare il podio.

L’appuntamento con la serie europea è fra tre settimane a Portimao, consueta location del seaon finale.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore del Mugello

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ELMS – Al Mugello, doppia pole Iron Lynx Proton con Cairoli e Roda

Matteo Cairoli non smentisce le previsioni e segna la sua prima pole position tra le LM P2 nell’European Le Mans Series al Mugello. Il comasco aveva distanziato pesantemente la concorrenza, ma nell’ultimo shootout propiziato dall’uscita di strada di Patrick Pilet alla Materassi Charles Milesi si è avvicinato sensibilmente ma ha comunque terminato dietro, a 37 millesimi, scavalcando Alex Lynn, il quale si era già fermato al box.

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Il successo di Iron Lynx Proton si completa con la quarta pole in cinque gare tra i Pro/Am da parte di Giorgio Roda, che ha lasciato Rodrigo Sales del Richard Mille by TDS, a 3 decimi. Il resto del gruppo è ben più dietro, con John Falb di Nielsen Racing a 1”. Niente da fare, ma solo per il momento, per AF Corse, che conta di festeggiare il titolo al termine della giornata di domani, ma che oggi ha visto Francois Perrodo andare lungo all’Arrabbiata 1.

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Resurrezione completata dopo il crash del mattino per la Ligier di Cool Racing tra le LM P3, con Manuel Espirito Santo che straccia letteralmente la concorrenza col tempo di 1.41.083. A quasi mezzo secondo seguono altre due major contender, la Duqueine del DKR di Wyatt Brichacek e la Ligier di Inter-Europol di Kay Askey.

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Infine, è Derek Deboer a sorpresa a primeggiare tra le GT3 con l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman. Solo Sarah Bovy, terminata a 124 millesimi dal leader, si potuta inserire fra le due Vantage, con Martin Berry, a lungo in testa alla graduatoria, ha chiuso in P3. Migliore delle Ferrari Johnny Laursen, quarto.

Domani lo start della 4 Ore del Mugello è previsto per domenica alle 11.30. La gara sarà fruibile in streaming sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Cairoli prepara le qualifiche al Mugello

Matteo Cairoli torna al comando della lista dei tempi nelle libere 2 della 4 Ore del Mugello. Il pilota di Iron Lynx-Proton, già possessore della migliore prestazione del weekend, ottenuta nella giornata i test, ha limato il proprio stesso limite con 1.33.803, lasciando a 4 decimi Charles Milesi, fin qui al top per Panis Racing.

Terza prestazione assoluta e migliore fra i Pro/AM per Nick Yelloly, sub di lusso in Nielsen Racing, a 9 decimi.

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Tra le LM P3, la migliore prestazione va a Gillian Henrion del Team Virage, con 1.44.215, ben lontano dal record segnato ieri dalla Ligier #17 di Cool Racing, protagonista dell’unica Full  Course Yellow del turno, con Cedric Oltramare stampatosi all’Arrabbiata nei primi minuti dei 90’ a disposizione.

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Ulteriore cambio al comando nella classifica delle GT3, dove quest’oggi tocca primeggiare alla Ferrari #55 di Spirit of Race, con David Perel autore di 1.46.903, ben inferiore anch’egli dal tempo monstre ottenuto ieri da Daniel Serra nonostante l’ottimo meteo odierno.

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A 3 decimi segue la Lamborghini Iron Lynx di Andrea Caldarelli e ancora più lontano Valentin Hasse-Clot.

Ieri pomeriggio è stata la volta dei piloti Bronze, i quali hanno dovuto destreggiarsi su una pista resia insidiosa da alcuni scrosci di pioggia.

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Alla fine la palma del migliore va ancora una volta a Giorgio Roda, autore di 2.04.441. Migliori prestazioni fra le LM P3 e le GT3 da parte rispettivamente da parte del campione in carica della Le Mans Cup, Julien Gerbi, e di Sarah Bovy, che stamane ha dovuto però scontare ben 5’ di Stop&Go per aver abusato dei seppur generosi limiti di pista della pista toscana.

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Tutto pronto per le qualifiche, a partire dalle 14.10, in quanto il programma odierno è stato completamente anticipato di 30’. Free streaming sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Bronze Test

I risultati delle Libere 2

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ELMS – Milesi al top nelle Libere 1 del Mugello. Nel 2025 torna Silverstone?

A Charles Milesi l’Italia fa bene, e lo ha dimostrato nelle prime libere della 4 Ore del Mugello, quinto appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series. L’alfiere di Panis Racing ha presto fissato i cronometri sull’1.34.687, tempo sensibilmente superiore alla migliore prestazione nei test di ieri da parte di Matteo Cairoli. Il polesitter di Imola si è comunque lasciato dietro Reshad de Gerus e Paul di Resta a oltre 3 decimi.

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A seguire, con la quarta prestazione assoluta, Alex Quinn, al top tra gli equipaggi Pro/Am, a mezzo secondo dal leader. La sessione è stata interrotta per una decina di minuti a causa del violento crash di un’altra vettura della sottocategoria, quella del Team Virage, con Tristan Vautier terminato sulle gomme esterne della Casanova.

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Il tempo è stato poi recuperato nel finale, anche se la pioggia, che ha cominciato a cadere proprio in quel momento, ha sostanzialmente vanificato l’azione della Direzione Gara.

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Manuel Espirito Santo dal canto suo ha invece migliorato il limite imposto ieri da Kai Askey nelle LM P3 con la Ligier #17 di Cool Racing. Il pilota portoghese col tempo di 1.42.337 ha preceduto di oltre 7 decimi due protagonisti assoluti del campionato quali Gael Julien di RLR MSport e Gillian Henrion del Team Virage.

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Cambio della guardia infine in GT3, dove Daniel Serra ha preceduto Nicklas Nielsen e Nico Varrone. Il brasiliano del Kessel Racing conduce il trio di Ferrari 296 con 1.46.583, 2 decimi in meno della prestazione ottenuta ieri nei test dal vincitore di Le Mans.

Intanto affiora qualche indiscrezione sul calendario 2025, che non dovrebbe essere annunciato nel weekend. Si preannuncia il ritorno di Silverstone, e potrebbe essere proprio il circuito toscano a dover cedere la propria data, anche se probabilmente la venue britannica, assente dal 2019, potrebbe godere di una diversa collocazione temporale.

Il programma odierno proseguirà con la consueta mezz’ora dedicata esclusivamente ai piloti bronze a partire 16.20.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Cairoli svetta nel finale dei test al Mugello

Oramai è diventata una consuetudine per l’European Le Mans Series dedicare una giornata ai test; oggi al Mugello per la prima volta, anche a causa della novità della pista, si è adottato uno stile simile all’IMSA, con un segmento dedicato alle sole LM P2, comprese Pro/Am, e un altro alle sole LM P3 e GT3 in testa e in coda alle due estese sessioni.

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Al mattino è stato Arthur Leclerc a svettare con 1.35.126 sulla vettura del Panis Racing. Migliori prestazioni del turno per Alex Quinn di Algarve Pro Racing fra gli equipaggi Pro/Am, per Kai Askey di Inter-Europol tra le LM P3 e di Nicklas Nielsen di Formula Racing tra le GT3.

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Nel pomeriggio i tempi sono scesi sensibilmente, e nel finale, dedicato alla sola categoria regina, si è assistito ad un susseguirsi di giri veloci, con Matteo Cairoli all’ultima tornata utile a fissare i cronometri sull’1.33.980 con l’Oreca #9 di Iron Lynx-Proton, precedendo nella volata finale Tom Dillmann di Inter-Europol di appena 3 millesimi.

A seguire altri protagonisti quali Malthe Jakobsen di Cool Racing, Arthur Leclerc di Panis Racing ed Oliver Gray sull’altra entry di Inter-Europol, tutti racchiusi in meno di 2 decimi.

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A Tristan Vautier la palma del migliore fra i Pro/Am con 1.34.744 per il Team Virage, il cui equipaggio definitivo sarà composto anche da Georgios Kolovos e Raphaël Narac, quest’ultimo, figlio d’arte, al debutto assoluto nelle competizioni ACO.

Un nome nuovo anche nelle fila del DKR, che al posto della dimissionaria Belen Garcia propone sulla due Duqueine LM P3 nel weekend toscano il portoghese Guilherme Oliveira. In questa categoria Kai Askey si è ripetuto, migliorandosi sensibilmente rispetto alla prima sessione, col tempo di 1.42.607.

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Anche tra le GT3 pare vi sia già un dominatore in pectore, con Nicklas Nielsen, autore di 1.46.783 con la Ferrari di Formula Racing, che lascia a mezzo secondo Lorcan Hanafin, il primo degli inseguitori con l’Aston Martin del Grid Motorsport by TF.

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Qualche breve interruzione da segnalare, come per questo insabbiamento al temibile Correntaio dell’Oreca #34, ma nessun incidente grave nelle quasi cinque ore complessive a disposizione dei 43 equipaggi.

Il programma del venerdí della massima serie endurance continentale al Mugello prevede la prima sessione ufficiale di libere alle 11.50 ed il Bronze Test alle 16.20.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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ELMS – Al Mugello alla caccia di AO by TF c’è anche Nico Pino per IDEC

Nel weekend l’European Le Mans Series farà visita per la prima volta al Mugello. Saranno le consuete 43 entry ad affrontarsi sui saliscendi toscani per la penultima gara dell’anno, a partire dai portacolori di AO by TF, balzati al comando dopo la schiacciante vittoria di Spa.

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Robert Kubica e c. conducono una classifica ancora aperta che finora non ha ancora visto alcun equipaggio ripetersi sul gradino più alto del podio. A 2 punti segue l’equipaggio della #43 di Inter-Europol vincitrice a Le Castellet e a -17 c’è il Panis Racing trionfatore a Imola, mentre a 30 punti dai leader Cool Racing deve rimontare ben due ritiri su quattro gare dopo lo splendido avvio di stagione a Barcelona.

Nel mezzo, IDEC Sport, che pur non avendo ancora marcato i 25 punti del vincitore, insegue a -15. E proprio la compagine francese ha messo a segno un colpo notevole, ingaggiando per le ultime due manches della serie Nico Pino. Il pilota attualmente impegnato sia nel FIA WEC con le McLaren GT3 che nell’IMSA con l’Oreca LM P2 di United Autosports prenderà il posto di Paul Lafargue al fianco di Reshad de Gerus, recentemente accreditato per il Rookie Test WEC in Bahrain, e di Job van Uitert, polesitter al Paul Ricard. Nelle ultime due gare Lafargue era stato sostituito dall’argentino Marcos Siebert, campione in carica LM P3.

Line-up rinnovata anche in casa Nielsen Racing, dove David Heinemeier-Hansson non sarà della partita, lasciando i doveri di guida dell’Oreca #27 ai soli Benjamin Pedersen e Will Stevens. Nick Yelloly, reduce dal successo di Indianapolis in IMSA con la BMW GTP, tornerà invece al volante della #24 iscritta in Pro/Am insieme a John Falb e Colin Noble.

Patrick Pilet infine tornerà a rimpinguare le fila di Vector Sport al posto di Felipe Drugovich come a Le Mans. Novità anche in Duqueine, dove Niels Koolen, giovane protagonista dell’Indy NXT, tornerà al volante dell’Oreca neroverde dopo la concomitanza di Spa, dove è stato sostituito da Rasmus Lindh.

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Il successo nelle Ardenne ha consolidato la leadership fra i Pro/Am di AF Corse con Alessio Rovera, Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière, che ora vantano ben 20 e 21 lunghezze di vantaggio sugli alfieri di Algarve Pro Racing e del Richard Mille by TDS. Il secondo posto di Spa lascia comunque ancora speranze di successo anche alla #77 di Proton Competition, quarta a quota -27.

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Adam Ali e Matthew Richard Bell guidano la classifica delle LM P3. Nonostante le due vittorie ottenute, sono solo 14 i punti che separano l’accoppiata di Eurointernational dagli inseguitori di RLR MSport, col Team Virage di Gillian Henrion, secondo convocato per il rookie test WEC, terza forza a -20 punti.

Solo la sfortuna peraltro ha impedito finora alla Ligier #17 di Cool Racing e alla Duqueine del DKR, in pole rispettivamente a Barcelona e ad Imola, di cogliere il risultato pieno. Entrambi gli equipaggi sono ancora matematicamente in contention in una categoria dove basta poco per emergere o venire sotterrati.

Tra le sole 10 entry si attende di conoscere se vi sarà un sostituto per Belen Garcia, chiamatasi fuori alla vigilia dello start di Spa proprio per DKR, mentre Ultimate schiera ancora una volta un volto nuovo in Louis Stern al fianco dei fratelli Lahaye.

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Chiudiamo con la categoria più incerta, le GT3, dove in 20 punti sono compresi 7 equipaggi. La sospirata vittoria di Kessel Racing a Spa insieme ai tanti ritiri ha infatti accorciato ulteriormente la classifica di classe, dove il Racing Spirit of Leman conduce con un solo punto di vantaggio sul GR Racing dei nostri Davide Rigon e Riccardo Pera e 4 sulla Lamborghini Iron Lynx di Andrea Caldarelli, Hiroshi Hamaguchi ed Axcil Jefferies, in pole a Spa, cui manca però ancora il successo di tappa.

Va tenuto conto però anche del Success Ballast, che al Mugello vede le due battistrada penalizzate rispettivamente con 25 e 20 kg extra, contro i 15 di Kessel Racing e delle sfortunatissime Iron Dames, ancora in contention a -13 nonostante due ritiri.

Modifica alla line-up infine al JMW, dove arrivano Scott Noble e Jason Hart a fare compagnia a Ben Tuck dopo il ritiro a tempo indefinito di John Hartshorne.

L’azione in pista sul circuito toscano inizierà giovedí 26 settembre con la giornata dedicata ai test. Libere a partire dalle 11.50 di venerdí 27, qualifiche sabato 28 dalle 14.40 e start della 4 Ore del Mugello alle 11.30 di domenica 29 settembre. Qualifiche e gara saranno fruibili gratuitamente sul sito ELMS e sui relativi canali sociale della serie.

Piero Lonardo

Foto: ELMS, Alberto Manganaro

L’entry list della 4 Ore del Mugello

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WEC – Al Fuji, trionfo Porsche e titolo sempre piú vicino. Ferrari si ripete in GT3, ma Manthey Pure Rxcing è già campione

Anni addietro si soleva dire “… e alla fine vince sempre Audi”. Ora non ci sono più le LM P1 e son cambiati i protagonisti ma il concetto è il medesimo, con Porsche che trionfa nella 6 Ore del Fuji e “vede” il titolo 2024, al termine di una gara piena di colpi di scena.

Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor riportano il secondo successo stagionale primeggiando in un podio anomalo composto dalla BMW #15 di Raffaele Marciello, Dries Vanthoor e Marco Wittmann e l’Alpine di Mick Schumacher, Nicolas Lapierre e Mathieu Vaxivière.

Start

La Porsche #6 si è installata al comando dopo il primo giro di pitstop, scalzando la Cadillac partita dalla pole e la BMW #15, subito alle spalle dei battistrada, grazie ad una partenza non al meglio delle Toyota, ma già dopo pochi giri si era consumato il primo episodio chiave, con Robert Kubica lungo in curva 1 a tamponare la Porsche di Fred Makowiecki e la Ferrari di Antonio Giovinazzi.

Caos

Tra le GT3, problemi ai freni hanno penalizzato la Ferrari Vista AF Corse in pole di Francois Heriau, che ha ceduto la leadership provvisoria alla Corvette TF Sport di Tom Van Rompuy, incalzata dalla Lamborghini di Sarah Bovy.

Alla metà gara, la Ferrari #50 si ritrovava in testa con Nicklas Nielsen grazie alle differenti strategie rispetto alla Porsche #6, mentre il comando delle GT3 era già passato alla McLaren #59 di Nicolas Costa, ma era solo l’inizio di una serie di colpi di scena che hanno visto rivoluzionare la classifica alle spalle di Lotterer e soci.

In primis il contatto fra la Toyota di Kamui Kobayashi e la Porsche di Matt Campbell che ha estromesso entrambe le vetture, poi la Cadillac che picchiava duro nella lotta per mantenere il podio sfoltivano il parco dei protagonisti, che al contrario vedevano mettersi in luce come al COTA l’Alpine di Charles Milesi, poi penalizzata per un contatto precedente. A seguire, un drive-through toglieva dalle posizioni che contano anche l’altra Toyota.

Anche la Lamborghini, finalmente in grado di competere ai livelli più alti, si doveva fermare da un problema alla trasmissione.

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Alle spalle di Kevin Estre e Dries Vanthoor, mattatori di giornata, emergeva quindi la Porsche Jota di Norman Nato, che nel finale doveva peró cedere sia alla seconda Alpine di Mick Schumacher, che raggiungeva finalmente il primo podio per la A424, e persino la Peugeot di Mikkel Jensen. Il quinto posto finale insieme al 12mo posto dei vincitori di Austin di AF Corse garantiva comunque alla squadra diretta da Sam Hignett il titolo anticipato tra i team privati.

Riguardo le Ferrari, dopo il ritiro prematuro della 499P #51 per un problema all’ibrido, i vincitori di Le Mans hanno potuto chiudere solamente in P9, lasciando Estre, Vanthoor e Lotterer con un enorme vantaggio in classifica generale – 35 punti sui 39 disponibili – in vista del finale in Bahrain.

La gara delle GT3 d’altro canto, una volta saliti in cattedra i Pro, vedeva invece la Ferrari Vista AF Corse #54 battagliare per il primato di classe con la McLaren #59 e la Porsche #92, quest’ultima risalita dalla 14ma posizione in griglia.

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Alla fine era Davide Rigon che riportava la 296 sul gradino alto del podio bissando il successo dello scorso anno insieme a Francesco Castellacci e Thomas Flohr, ma il secondo posto è sufficiente all’equipaggio di Manthey Pure Rxcing per assicurarsi il primo titolo della categoria con una gara di anticipo. A completare il podio la BMW #46 del WRT.

L’ultimo appuntamento con la serie mondiale endurance 2024 è per il 2 novembre in Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Fuji