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Asian LMS – Abu Dhabi: APR guida la carica nelle libere-2. Riccardo Pera abbassa il limite nelle GT

Conclusa da poco anche la seconda sessione di prove libere della 4 Ore di Abu Dhabi, ultimo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2023-2024.

La classifica vede al comando Malthe Jakobsen con l’Oreca LM P2 del Crowdstrike by APR. Il reserve driver Peugeot hypercar ha fissato i cronometri sull’1.41.337, ben lontano dal primato ottenuto nei test da Julien Andlauer ma anche di 0.034 più alto della migliore prestazione ottenuta nelle libere-1 da Louis Deletraz.

Dietro la stellina danese si piazzano Toby Sowery con l’altra vettura gestita dal team portoghese, a oltre 3 decimi, e Mathieu Vaxivière. L’equipaggio di AF Corse è costretta ad un’impresa quasi impossibile in ottica titolo dopo la gara sfortunata di Dubai.

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Solo P6 per la capolista 99 Racing, a 8 decimi dalla vetta grazie al sub di lusso Filipe Albuquerque. Il campione portoghese, chiamato all’ultimo momento al posto di Nikita Mazepin, dispone dell’equipaggiamento di riserva – tuta e casco – del teammate IMSA Deletraz.

CD

Migliore prestazione fra le LM P3 per Mikkel Jensen con 1.49.318 davanti al leader delle Libere-1, Manuel Espirito Santo. Da segnalare il problema occorso dopo qualche minuto dall’inizio della sessione alla Ligier del Bretton Racing con Stefan Mihnea al volante. La vettura ha comunque potuto ritornare in pista in seguito.

GR Racing

Ancora una Ferrari infine sul tetto delle GT. Questa volta tocca alla 296 GT3 del GR Racing, con Riccardo Pera che ritocca il limite segnato nel primo pomeriggio da Davide Rigon con 1.52.771. Il driver vicentino di AF Corse ad ogni modo segue nella lista dei tempi, ad appena 21 millesimi. Bene anche l’altra entry di AF Corse, P4 con Kei Cozzolino dietro l’Aston Martin del D’Station Racing.

Domani in programma le qualifiche, valide per entrambi i round di questo doubleheader, e la prima delle due gare di 4 ore, rispettivamente alle 10.45 e alle 15.00 locali (+3 ore rispetto all’Italia). Entrambe potranno essere fruite gratuitamente sul sito dell’Asian Le Mans Series https://live.asianlemansseries.com/en/live e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Asian Le Mans Series

I risultati delle Libere 2

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Asian LMS – Deletraz e il 99 Racing al top nelle prime libere di Abu Dhabi

Il 99 Racing sembra determinato a lasciare le briciole agli altri contender e, dopo la vittoria di domenica scorsa a Dubai, termina al top nelle prime libere di Abu Dhabi. Il team peraltro si presenta con un sostituto di lusso, Filipe Albuquerque, chiamato in causa all’ultimo momento causa l’indisposizione di Nikita Mazepin.

Louis Deletraz è stato autore di 1.41.303, precedendo di quasi due decimi Matt Bell e Mathieu Vaxivière con le Oreca LM P2 di Nielsen Racing ed AF Corse.

ProtonAd ogni modo, la migliore prestazione sin qui appartiene a Julien Andlauer, che nella sessione di test privati svoltasi al mattino, ha fissato i cronometri sull’1.41.005 con la vettura di Proton. Ricordiamo che il team tedesco insegue con 25 lunghezze di distacco il 99 Racing.

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Tra le LM P3, la palma del migliore va a Manuel Espirito Santo, autore di 1.48.700 sulla Ligier del Cool Racing condivisa con James Winslow ed Alexander Bukhantsov. La squadra capolista ha preceduto di appena 22 millesimi Anders Fjordbach dell’High Class Racing.

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Infine tra le GT3, largo a Davide Rigon, grande protagonista lo scorso weekend, che ha issato in alto la Ferrari 296 GT3 #21 di AF Corse con 1.53.116, superando nelle fasi iniziali del turno Ollier Millroy e la McLaren di Optimum Motorsport di appena 2 millesimi.

A seguire Dorian Boccolacci sulla Porsche di Huber Motorsport, new entry in questo appuntamento, condivisa con Stanislav Minsky e Jannes Fittje.

La sessione è stata interrotta per un problema all’Oreca di Algarve Pro Racing, fuori all’ultima curva. La vettura ha poi ripreso la pista, mentre al contrario l’Oreca LM P2 #55 di Proton, cui è stato sostituito il motore dopo aver saltato la seconda parte dei test mattutini, non ha partecipato alla sessione.

Il programma odierno prosegue fra poco con le libere 2 alle 18.35 locali, le 15.35 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Test Session

I risultati delle Libere 1

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WEC – Colpo di scena Isotta Fraschini: arriva proprio Bennett

Isotta Fraschini ha confermato stamane la line-up della Tipo 6 LMH che parteciperà alla Season 12 del World Endurance Championship. Con grande stupore, non appare più il nome di Alex Garcia al fianco di Jean-Karl Vernay e di Antonio Serravalle, nome quest’ultimo trapelato un paio di giorni fa, bensí quello di Carl Wattana Bennett, peraltro anticipato proprio su queste pagine QUI.

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Garcia, che aveva già partecipato ai collaudi della hypercar milanese, dopo aver trionfato tra le LM P3 in ELMS con Cool Racing è atteso ad una nuova stagione col team svizzero, sempre nella serie continentale europea, nei ranghi della categoria superiore, mentre attualmente sta disputando l’Asian Le Mans Series con una delle Oreca LM P2 del Nielsen Racing.

Il giovanissimo Bennett, che fa parte della “scuderia” A14 Management di Fernando Alonso, è pure impegnato nella serie asiatica proprio con Duqueine, squadra che finora non ha propriamente brillato e che ricordiamo porterà in pista la Tipo 6 LMH.

Queste le parole di Claudio Berro, Responsabile Motorsport di Isotta Fraschini Milano: “Sono molto curioso di vedere come funzionerà questo mix di gioventù ed esperienza in un campionato molto competitivo come è il FIA WEC. Per Isotta Fraschini i tre piloti in squadra sono molto importanti perché diventano ambasciatori della marca in Europa, Nord America e Asia, tre aree strategiche dal punto di vista commerciale”.

Piero Lonardo

Foto: Isotta Fraschini

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ELMS – Vector Sport con Aubry, Cullen e Richelmi. Bijoy Garg completa per United Autosports. Iron Dames su Porsche

Vector Sport, dopo la chiusura del rapporto con Isotta Fraschini, ha scelto la strada della continuità per la prossima stagione nell’European Le Mans Series: due dei tre piloti scelti per condurre l’Oreca LM P2 #10 hanno infatti già avuto esperienze col team di Gary Holland.

Ryan Cullen sarà infatti alla terza stagione con la squadra britannica dopo due stagioni nel WEC coronate dal terzo posto di Monza nel 2022, mentre Gabriel Aubry ha partecipato alla campagna 2023. Il 25enne transalpino ha all’attivo in totale ben quattro stagioni complete e sei partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, con l’highlight del settimo posto assoluto, secondo di categoria, nel 2019 col Jackie Chan DC Racing. Da segnalare anche i successi di categoria negli States col PR1/Mathiasen a Watkins Glen nel 2019 e alla Petit Le Mans del 2021 col Tower Motorsport.

A completare la line-up un ex-campione di categoria, Stéphane Richelmi. La stagione top del monegasco rimane finora il 2016, con la conquista del titolo di categoria e la vittoria a Le Mans, sempre con l’Alpine. Le strade del monegasco e di Aubry si sono poi incrociate nella Super-Season WEC del 2018-2019, terminata al secondo posto di categoria proprio dietro l’Alpine.

Il programma con Vector Sport non impedirà a Richelmi di proseguire i collaudi della Mission H24, cui si sta dedicando dal 2021.

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Sarà Bijoy Garg invece a completare i ranghi per United Autosports. Il 21enne californiano lo scorso anno si è classificato al primo posto nell’IMSA VP Racing SportsCar Challenge col JR IIII Racing, squadra con la quale ha anche debuttato nel WeatherTech SportsCar Championship, vincendo la categoria all’ultima Petit Le Mans.

Garg, che si unirà a Paul di Resta e Fabio Scherer sull’Oreca #23, ha già debuttato nella categoria a Daytona e parteciperà ai restanti round della Michelin Endurance Cup. Ricordiamo che le altre due vetture del team di Richard Dean e Zak Brown nella serie europea saranno affidate a Ben Hanley, Marino Sato e Filip Ugran e a Oliver Jarvis, Andy Meyrick e Daniel Schneider.

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Frattanto United Autosports va a chiudere anche un altro tassello dei suoi equipaggi per il WEC ingaggiando James Cottingham su una delle due McLaren 720S GT3 Evo. Il vicecampione in carica del British GT andrà ad affiancare il già annunciato Grégoire Saucy sulla vettura #59; ancora ignoti invece, a due settimane dal Prologo in Qatar, i coequipier di Marino Sato sulla #95.

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Tornando alla serie europea, ritornano in azione le Iron Dames, con l’equipaggio protagonista nelle ultime stagioni anche nel WEC, formato da Michelle Gatting, Rahel Frey e Sarah Bovy. Ricordiamo che l’effort in rosa sarà in azione, a differenza sia del WEC che dell’IMSA, su una Porsche 911 GT3 R gestita da Proton.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, United Autosports

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WEC – Ecco l’Alpine con la novità Gounon. Isotta sceglie Serravalle. Heart of Racing conferma i suoi

Presentata ufficialmente l’Alpine A424 hypercar. Dell’LMDh su base Oreca si conoscevano da tempo le caratteristiche tecniche e anche i piloti; mancavano ancora la livrea definitiva e la composizione degli equipaggi.

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L’Alpine #35 verrà portata in gara da Charles Milesi, Paul-Loup Chatin e Ferdinand Habsburg, mentre sulla #36 si alterneranno Nicolas Lapierre, Mathieu Vaxivière e Mick Schumacher. Novità, la definizione di un pilota di riserva nella persona di Jules Gounon, factory driver Mercedes, campione in carica overall ed endurance del GT World Challenge Europe.

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Sempre parlando di hypercar transalpine, dei giorni scorsi la notizia che la Peugeot 9X8 si presenterà in Qatar nella stessa veste tecnica del 2023. L’ala posteriore e gli altri affinamenti, che comporteranno tra l’altro l’adozione di pneumatici standard, debutteranno solamente a Imola, in occasione del secondo round del WEC.

Serravalle

Sempre in giornata l’annuncio da parte di Isotta Fraschini dell’ingaggio di Antonio Serravalle quale terzo pilota della Tipo 6 LMH insieme a Jean-Karl Vernay ed Alex Garcia. Il 21enne canadese proviene dalla filiera delle monoposto americane, avendo disputato due stagioni in Indy Pro (allora Pro Mazda) nel 2018-2019 e successivamente altre due in Indy Lights (ora Indy NXT), ottenendo quale miglior piazzamento un sesto posto nel 2021.

Uniche esperienze con le ruote coperte, lo scorso anno alla Rolex 24 at Daytona sulla Duqueine LM P3 del FastMD Racing ed un paio di gare a Sebring per il Muehlner Motorsport nell’ambito dell’IMSA VP Racing SportsCar Challenge. Non giudicata all’altezza quindi la candidatura di Carl Bennett, già in azione col team Duqueine nell’Asian Le Mans Series in corso di svolgimento.

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Infine Heart of Racing che ha confermato integralmente la line-up che dopo i primi due round della scorsa stagione ha preso possesso dell’Aston Martin #98. Daniel Mancinelli, Alex Riberas e Ian James si siederanno quindi sulla nuova Vantage GT3, in attesa di poter portare in pista nel 2025 la nuova Valkyrie hypercar, che parallelamente all’outing in Bahrain, sta girando anche in Arizona con un altro esemplare.

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Indy NXT, Heart Of Racing

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WEC – BMW anticipa la sua nuova Art Car

Come noto BMW tornerà in prima persona nel World Endurance Championship e a Le Mans. Come da tradizione, per la classica della Sarthe, schiererà una art car, questa volta usufruendo della M Hybrid V8 quale “tela in movimento”.

La vettura, iscritta col numero 20, rappresenterà la 20ma creazione della casa di Monaco. Opera dell’artista Julie Mehretu, sarà condotta in gara dall’equipaggio formato da Sheldon van der Linde, Robin Frijns, e René Rast.

Ricordiamo che in precedenza hanno collaborato con BMW celebri esponenti dell’arte contemporanea i quali Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons.

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La Mehretu utilizzerà il vocabolario dei colori e delle forme di un dipinto esistente di grande formato tratto da una serie di lavori più recenti – cita il comunicato BMW – fotografie oscurate, griglie punteggiate, vernice spray color neon e i segni gestuali iconici di Mehretu conferiscono al suo design una forma visiva astratta. Trasferirà poi l’immagine risultante come fotografia ad alta risoluzione sui contorni del veicolo utilizzando una tecnica di mappatura 3D. Ciò creerà l’esclusivo foiling artistico con cui la BMW M Hybrid V8 gareggerà nella gara di Le Mans.

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Per la prima volta – prosegue la nota – la Mehretu lavorerà con BMW su un formato tridimensionale. L’interazione tra le superfici e la geometria del veicolo creerà un remix di elementi della sua pittura e apre nuove prospettive per l’artista nel suo processo creativo. In conformità con le normative FIA, la versione 3D dell’opera d’arte potrà essere applicata solo alla BMW M Hybrid V8. Per questo motivo, la Mehretu sta lavorando a stretto contatto con il team tedesco Race Spirit guidato da Manuel Eberl e Gertraud Brenninger per progettare la ventesima BMW Art Car. Race Spirit era già coinvolta nella realizzazione del design ideato da Jeff Koons per la 17ma BMW Art Car.

L’appuntamento con la nuova BMW art car è per il 21 maggio prossimo a Parigi, al Centre Pompidou, per l’unveiling dell’opera.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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LMC – Ancora 42 auto in pista nel 2024

Ancora 42 le auto pronte a darsi battaglia nell’edizione 2024 della Michelin le Mans Cup, la serie propedeutica all’ELMS che ancora una volta sarà protagonista anche al Circuit de la Sarthe con due prove di 60’ ciascuna, la Road To Le Mans, nell’ambito della 92ma edizione della 24 Ore.

Andiamo con ordine analizzando per prima la LMP3, classe regina della serie, con Virage, squadra campione in carica della serie, che ripropone ancora due Ligier per il campione in carica della Ligier Euro Series, Stefan Mihnea, e Jamie Falvey, e per il cavallo di ritorno Oscar Bittar e Ricardo Gracia Filho.

Regolarmente presenti anche i vincitori delle edizioni immediatamente precedenti, Nielsen Racing e Racing Spirit of Léman, entrambe con vettura unica, col team britannico a presentarsi con l’equipaggio da battere composto dagli esperti Wayne Boyd ed Anthony Wells, quest’ultimo già a segno nel 2021.

Doppio effort anche per squadre da sempre protagoniste quali Cool Racing, con l’equipaggio di punta composto da Adrian Chila e David Droux, Inter-Europol, col recente polesitter di Dubai, Alexander Bukhantsov, CD Sport, MV2S Racing e Rinaldi Racing. Rispetto alla scorsa stagione raddoppia anche ANS Motorsport, mentre High Class Racing unisce le forze col Team Thor.

Novità assolute Bretton Racing, team ceco, e GG Classic, team australiano, già visti in azione nell’Asian Le Mans Series, mentre l’altra novità R-Ace GP è ben nota nell’ambiente delle monoposto per avere avuto nelle proprie fila futuri campioni del calibro di Nyck de Vries, Norman Nato e Come Ledogar e Pierre Gasly. Il team transalpino sarà uno dei pochi, insieme a Murphy Prototypes e Haegeli by T2 a schierare le Duqueine.

Ancora infine volti nuovi come More Motorsport, compagine battente bandiera olandese ed i britannici del P4 Racing e Steller Motorsport, mentre per la prima volta non saranno presenti United Autosports, DKR e Graff.

13 invece le entry garantite in GT3, in rappresentanza di cinque costruttori: Ferrari, Aston Martin, Audi, Lamborghini e Porsche.

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Blackthorn esordisce con due Aston Martin, mentre tornano le Iron Dames, assenti nelle ultime due edizioni, con un equipaggio nuovo di zecca per Karen Gaillard e Celia Martin per la Lamborghini #83. Altre due Huracàn a disposizione di Leipert Motorsport, vittoriosi lo scorso anno al Paul Ricard.

Novità anche per gli spagnoli di Biogas Motorsport, che porteranno in gara una delle cinque Ferrari iscritte. Le altre 296 GT3 saranno gestite da AF Corse e Kessel Racing, Le Mans Cup rappresenterà Ferrari insieme a Kessel Racing ed AF Corse; da segnalare il ritorno alle gare europee da parte di Alessandro Balzan, due volte campione IMSA GTD.

Nick Jones e Scott Malvern cambiano casacca, passando ad High Class Racing, unica squadra presente in entrambe le categorie insieme a Steller Motorsports e la sua Audi R8 LMS Evo II. I ranghi si completano con la Porsche di Proton Huber Competition.

L’appuntamento con la Le Mans Cup è per i test collettivi di Barcelona di mercoledì 10 aprile, che saranno seguiti dalla prima gara sabato 13 aprile.

Luca Pellegrini – Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup, Iron Dames

L’entry list della Michelin Le Mans Cup

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Asian LMS – 99 Racing ipoteca il titolo stravincendo a Dubai. Cool Racing e Pure Rxcing, successo e leadership in LM P3 e GT

Seconda vittoria su tre gare per 99 Racing in questa Asian Le Mans Series 2023-24 a Dubai. Ahmad Al Harthy ha diligentemente evitato problemi al via prendendo poi il comando della gara; Nikita Mazepin ha preso il largo e Louis Deletraz ha portato a casa il risultato finale sul rientrante Julien Andlauer, sempre più a proprio agio su queste LM P2, e su Malthe Jakobsen.

Start

Allo start, subito dai fuori dai giochi la vettura del Cool Racing, giratosi in autonomia alla prima curva, poi centrato dalla Ligier LM P3 del Viper Niza, e dalla McLaren di James Cottingham; frattanto PJ Hyett aveva già ceduto la leadership derivante dalla pole position a Salih Yoluc, abile a scattargli da dietro per TF Sport, con Al Harthy e Giorgio Roda presto alle spalle del leader.

Dopo il completamento delle operazioni di pulizia della pista in regime di Safety Car Roda andava all’attacco dell’omanita, che si girava. Inevitabile il drive-through per la vettura di Proton; anche Hyett si girava, forse per un contatto con la Mercedes di Martin Konrad. Tra le GT, iniziavano a farsi sotto al leader Anthony Liu l’Audi capolista di Alban Varutti e la Porsche del Pure Rxcing di Alex Malykhin. Purtroppo la R8 #42 del Sainteloc sarà presto costretta ad una lunga sosta per problemi allo sterzo, lasciando la 911 di Pure Rxcing a battagliare con la Mercedes dell’Al Manar per la leadership.

Davanti Al Harthy passava Yoluc nel suo secondo stint, mentre Francois Perrodo con la vettura di AF Corse cercava di farsi largo in zona podio ma cadeva vittima di un testacoda. Dopo una Full Course Yellow per detriti erano due penalità a movimentare la classifica, entrambe per track limits, vittime George Kurtz, al via per Crowdstrike by APR, e lo stesso Yoluc, i quali precipitavano in classifica, lasciando spazio alle vetture di Algarve Pro Racing, Duqueine e DKR.

Era proprio quest’ultima a movimentare la fase centrale di gara, con un Laurents Hörr super, inducendo all’errore Carl Bennett sull’Oreca neroverde e andando alla caccia di Freddie Tomlinson, che riusciva a superare con una manovra forse oltre il limite ma non sanzionata dalla direzione gara.

Il tedesco partiva quindi alla caccia di Mazepin, ora al volante della capolista 99 Racing, ma perdeva improvvisamente terreno – non sappiamo ad ora per quale motivo – ed era costretto a desistere, mentre Colin Braun era stato protagonista di una grande rimonta dopo la penalità ed aveva riportato l’Oreca del Crowdstrike by APR alle spalle dei primi.

Tra le LM P3, Alexander Bukhantsov riprendeva il comando per Cool Racing dopo una breve parentesi da parte di Audunn Gudmunsson di High Class Racing; in GT, una volta terminato lo stint del polesitter, Joel Sturm, subentrato a Malykhin, si lanciava all’attacco della Mercedes #7 e dopo due ore e mezza di gara, si impossessava della leadership di categoria.

La seconda Safety Car della giornata era innescata dal contatto tra l’Aston Martin di Tomonobu Fuji e l’Audi di Alex Aka e dalla vettura del Duqueine, ferma dopo aver perso al pit la posteriore sinistra. Tom Dillmann, subentrato ad Hörr, perdeva presto terreno ed era Malthe Jakobsen ad insidiare l’Oreca #99, ora con Louis Deletraz, dopo aver avuto la meglio al termine di un duello avvincente su Julien Andlauer. James Winslow e Klaus Bachler proseguivano l’opera dei compagni, mantenendo il comando nelle altre categorie.

Decisiva l’ultima sosta, che vedeva Jakobsen operare un overcut che però non portava vantaggio, anzi si ritrova alle spalle di Deletraz ed Andlauer. Anche Mathieu Vaxivière, subentrato ad Alessio Rovera, autore di un’assai positiva parte centrale di gara, cercava ritardando il pit di tornare tra i primi, e ci riusciva transitando in P4, ma il pilota francese vanificava l’effort di AF Corse prendendo l’ennesima penalità comminata dall’impietosa direzione gara, questa volta per aver passato la linea bianca della pitlane.

Winslow

La vettura di servizio rimetteva a contatto le Ligier LM P3 di Bretton Racing e Cool Racing, ma l’esperto James Winslow rompeva presto gli indugi per riprendere la testa della categoria sul campione della Ligier Euro Series , Stefan Mihnea, che alla fine cederà anche alle vetture di CD Sport ed High Class Racing.

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In GT il solito Davide Rigon super portava al terzo posto la Ferrari #21 di AF Corse, lasciandosi dietro la seconda Audi di Sainteloc e la Mercedes del Triple Eight.

Le fasi finali, con Andlauer impossibilitato a riprendere l’Oreca rossonera, come Jakobsen e Dillmann stabili terzo e quarto, vivono del duello per le posizioni di rincalzo, con Charlie Eastwood ad impossessarsi della quinta piazza per TF Sport dopo un lungo duello con Harry Tincknell prima e approfittando di un problema da parte di Toby Sowery poi.

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In classifica generale, il 99 Racing conduce con ben 20 punti di vantaggio sul Crowdstrike by APR e 25 su Proton Competition. Stanti i 52 punti in palio nell’ultimo doubleheader della prossima settimana ad Abu Dhabi nulla è ancora deciso definitivamente, ma la squadra battente bandiera della Giordania con il successo odierno ha messo una serie ipoteca sulla vittoria nella serie.

Tra le LM P3, il Cool Racing prende la testa della categoria con 5 lunghezze sul CD Sport, mentre infine in GT, la gara sfortunata di oggi costa la leadership al Sainteloc, che non solo si vede passare dal Pure Rxcing di ben 14 punti, ma si trova un solo punto avanti all’Al Manar by GetSpeed.

Appuntamento quindi ad Abu Dhabi il prossimo weekend per i responsi finali della serie asiatica, che ricordiamo garantisce due inviti alla prossima 24 Ore di Le Mans ai vincitori di LM P2 e GT.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Dubai

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WEC – Akkodis ASP prova al Paul Ricard, mentre la Valkyrie sceglie il Bahrain. Bourdais terzo pilota Cadillac in Qatar

Dal Circuit Paul Ricard giungono le prime immagini delle Lexus RC F GT3 per il WEC. Akkodis ASP ha infatti portato tutti e sei i suoi driver per una tre giorni di test terminata venerdí. In azione quindi sia José María López, Esteban Masson e Takeshi Kimura, destinatari della vettura #87, cosí come Kelvin Van der Linde, Timur Boguslavskiy e Arnold Robin, che guideranno la #78.

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Aston Martin ha invece scelto nientemeno che il Bahrain per svolgere i collaudi della Vakyrie, come trapelato dai teaser diffusi dal costruttore britannico. Al momento non sono stati resi noti ulteriori particolari sull’esito dei test e sulla line-up dei collaudatori dell’hypercar mossa da motore V12, che dovrebbe essere schierata sia nel WEC che in IMSA a partire dal 2025.

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Infine il Chip Ganassi Racing ha annunciato che sarà Sebastien Bourdais ad affiancare i due titolari Alex Lynn ed Earl Bamber nel season opener in Qatar. Il nativo di Le Mans in quel weekend è infatti libero da impegni col WeatherTech SportsCar Championship, ma potrà essere sempre a disposizione quale terza guida; negli appuntamenti successivi potrà pertanto essere ingaggiato un altro pilota del team.

Piero Lonardo

Foto: Akkodis ASP, Aston Martin Racing

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Asian LMS – Prima pole per Hyett a Dubai. A Cool Racing ed AlManar le migliori prestazioni in LM P3 e GT

Continua il buon momento di AO Racing, che porta in pole position anche PJ Hyett alla 4 Ore di Dubai con la vettura gestita da Proton Competition dopo il risultato di due settimane fa in GTD nelle qualifiche di Daytona a cura di Seb Priaulx.

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Il gentleman di Chicago ha fissato i cronometri suill’1.48.873, ben lontano dalla migliore prestazione del weekend ottenuta in mattinata da Toby Sowery con l’Oreca del Crowdstrike by APR, ma sufficiente per tenersi dietro di soli 46 millesimi Ahmad Al Harthy con la vettura capolista di 99 Racing.

Seconda fila per Salih Yoluc, al volante dell’Oreca di TF Sport, e Giorgio Roda con la seconda entry di Proton.

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Tra le LM P3, Alexander Bukhanstov regala la prima partenza al palo stagione a Cool Racing dopo le due ottenute a Sepang da High Class Racing. Il driver russo, ricordiamo vincitore di gara-1 in Malesia insieme a James Winslow, ha preceduto col tempo di 1.58.280 il campione in carica della Le Mans Cup, Julien Gerbi, qui con la vettura del Bretton Racing, di oltre 3 decimi.

Solo P4 per i capoclassifica del CD Sport dietro High Class Racing, mentre le due Ligier di Viper Niza e della debuttante GG Classic Cars hanno ottenuto crono da fondo dello schieramento GT.

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GT le cui qualifiche infine sono state appannaggio di Anthony Liu e della Mercedes dell’Al Manar Racing by Get Speed, che col punto addizionale riduce lo svantaggio in classifica generale. A causa di una penalità per track limits, Alban Varutti con l’Audi #42 del Sainteloc Racing, perde la seconda posizione in griglia a vantaggio della Porsche del Pure Rxcing di Alex Malykhin, terminata ad oltre mezzo secondo da Liu.

Seconda fila per la McLaren dell’Optimum Motorsport e per la Mercedes del Triple Eight JMR. Migliore delle Ferrari, la debuttante #98 del Dragon Racing col campione in carica Pro/AM del GT Open, Marco Pulcini, decimo.

UPDATE: L’Audi #42 del Sainteloc è stata riammessa in seconda posizione; non si hanno maggiori particolari sul ribaltamento della decisione della direzione gara, presa al termine delle verifiche, che inizialmente aveva comportato la cancellazione di tutti i giri veloci compiuti da parte di Alban Varutti.   

Lo start della 4 Ore di Dubai domenica alle 13.00 locali, le 10.00 italiane. La gara sarà visibile gratuitamente dal sito dell’Asian Le Mans Series, https://live.asianlemansseries.com/en/ e sui canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Libere 2

I risultati definitivi delle Qualifiche