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WEC – Le prime livree per Le Mans

Il paddock di Le Mans inizia ad animarsi con il montaggio delle hospitality e la presenza di alcune macchine, in attesa del ritorno delle verifiche pubbliche, il Pesage, a partire da venerdí 3 in Place de la Republique.

Nel frattempo vengono svelate alcune livree speciali per Le Mans, tra cui quella del Panis Racing, che ancora una volta, dopo le “art car” del 2021, si è affidata un progetto quasi fatto in casa, ideato dall’ingegnere dei sistemi del team, Benjamin Louis, alias ”Asphaaalt”.

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Altre composizioni già venute alla luce nel frattempo sono quella dell’unica Ligier iscritta tra le LM P2 da parte del debuttante CD Sport e una delle tante Ferrari iscritte in GTE-Am, quella di AF Corse per APM Monaco di Louis Prette, Vincent Abril e Conrad Grunewald.

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Resi noti i colori anche da parte di JMW Motorsport. La Ferrari #66 per Renger van der Zande, Mark Kvamme e Jason Hart si presenterà con dei colori diversi – oltre che con equipaggio diverso – rispetto a quelli utilizzati in ELMS.

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Infine, la 488 GTE Evo del Riley Motorsports iscritta in GTE-Pro per Sam Bird, Shane van Gisbergen e Felipe Fraga, che ha fatto bella figura di sè ai box di Watkins Glen in occasione della recente tappa statunitense del Ferrari Challenge.

Una novità anche fra gli equipaggi, con Thomas Merrill ad affiancare Cooper MacNeil e Julien Andlauer sulla Porsche GTE-Am del WeatherTech Racing al posto di Gianluca Giraudi.

Nominati infine anche il Grand Marshal, lo starter ed il premio Spirit of Le Mans dell’edizione 2022 della classica della Sarthe. A dare il via all’edizione numero 90 sarà Patrick Pouyanné, President e direttore generale di TotalEnergies. Gérard Larrousse, autore di uno storico back-to-back 49 anni fa con la Matra, accompagnerà invece le vetture verso la linea di partenza.

A Bill France infine il premio Spirit of Le Mans, abitualmente affidato a uomini e donne di valore del mondo dell’endurance, è stato assegnato a Jim France, presidente dell’IMSA e della NASCAR. Ricordiamo che, come segno tangibile della convergenza tra la massima serie endurance americana – simbolizzata anche dalla recente iscrizione quale Garage 56 di una vettura NASCAR della nuova generazione – e l’ACO, la prima chicane delle Hunaudières verrà denominata “Chicane DAYTONA”.

Piero Lonardo

Foto: Panis Racing, CD Sport, JMW Motorsport, Twitter

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WEC – Peugeot in gara a Monza!

Presentata poco fa mediante diretta YouTube la Peugeot 9X8 con la livrea definitiva. Nella cornice dell’Autodromo do Algarve, dove il team transalpino è presente per l’ennesima sessione di test, sono stati svelati i colori della nuova Hypercar del Leone.

A dire il vero la livrea non si discosta molto da quanto intravisto nelle preview degli scorsi mesi, cosí come peraltro la veste aerodinamica, che si conferma senza la famigerata ala posteriore.

La vera notizia della giornata invece consiste nell’annuncio del debutto in gara delle 9X8 già alla 6 Ore di Monza del prossimo luglio con entrambi gli esemplari iscritti. Il manichino visto a Monza dodici mesi or sono nell’ambito dalla presentazione ufficiale del programma sarà in display nel Museo di Le Mans nella mostra dedicata al marchio.

 

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James Rossiter andrà a sostituire Kevin Magnussen, tornato in F1 con la Haas, mentre gli equipaggi, almeno stanti le decalcomanie sulle portiere, dovrebbero essere composti da Jean-Marc Vergne, Mikkel Jensen e Gustavo Menezes e da Loic Duval, Paul di Resta e appunto James Rossiter, anche se il comunicato cita che le line-up dovranno essere confermate in seguito.

A partire da Monza però il WEC perderà l’Oreca LM P2 Penske. Il team statunitense ha infatti riportato che non prenderà parte alle gare successive alla 24 Ore di Le Mans, allo scopo di concentrarsi sullo sviluppo in pista della Porsche LMDh.

Non si esclude peraltro nemmeno il debutto in pista della nuova vettura di Stoccarda già all’interno della Season 10, approfittando della deroga concessa alle nuove vetture per meglio prepararsi alla prossima stagione.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC/USCC – Lamborghini conferma LMDh dal 2024: sarà con WRT?

Lamborghini si è oggi unita ufficialmente ai ranghi delle Hypercar annunciando l’ingresso nel FIA World Endurance Championship e nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2024.

Il costruttore ha affermato di aver scelto la soluzione LMDh, quindi con sistema ibrido comune, per partecipare al mondiale 2024 e alle gare americane.

L’annuncio avviene dopo la messa in pausa del programma Audi e si unisce nell’ambito del gruppo VW, alle “cugine” Porsche, in fase di avanzato sviluppo.

La gestione in pista, dopo un intenso periodo di collaudi nella prossima stagione, verrà affidata inizialmente ad un solo team, che schiererà una o due vetture in entrambi i campionati, e che verrà annunciato in seguito. Facile ipotizzare che WRT, in parola con Audi sin dalle prime indiscrezioni sul programma della casa dei quattro cerchi, sia in pole position per questo effort, ma anche Prema/Iron Lynx potrebbe essere della partita, eventualmente a partire dalla stagione successiva.

Da segnalare che il programma LMDh andrà ad integrare e non sostituire quelli già in corso gestiti da Lamborghini Squadra Corse, per i quali è stata appena presentata la Evo2 della Huracàn GT3, pronta a competere dalla prossima stagione.

“Questo passo nell’olimpo delle competizioni sportive segna una milestone importante per il nostro marchio – ha affermato Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini – e ci misureremo con i migliori sui tracciati più impegnativi”.

“D’altra parte, questo impegno darà al nostro programma sportivo ancora più visibilità, ma ci permetterà anche di testare tecnologie all’avanguardia: le nostre LMDh diventeranno i nostri più sofisticati laboratori su ruote.” Ha concluso Winkelmann.

Lamborghini si unisce quindi a Toyota, Glickenhaus, Ferrari, Peugeot, Porsche, BMW ed Alpine nella top class dell’endurance.

Messaggi di approvazione sono giunti dal presidente dell’ACO, Pierre Fillon, dal CEO WEC, Frédéric Lequien e dal boss IMSA, John Doohan.

Lamborghini - Aco - Imsa - Wec - Group Picture

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini. ACO

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LMC – Cool Racing si impone a Imola in una gara caos

C’è voluto il secondo tentativo al Cool Racing per aggiudicarsi il primo successo del 2022 nella Michelin Le Mans Cup. Lo squadrone svizzero, presente in forze in tutte le gare del weekend di Imola, ha colto il risultato grosso con Malthe Jakobsen e Mo Smith in una corsa estremamente frammentata, con tre lunghi periodi di Safety Car e cinque Full Course Yellow nei 110’ previsti da copione.

Già delle qualifiche pazze hanno premiato Jerome de Sadeleer nonostante il contratto fratricida che ha messo fuori gioco entrambe le Ligier dell’MV2S alla Rivazza con tanto di bandiera rossa con 6’ disponibili.

Al via, la prima uscita della Lamborghini di servizio già dopo il primo giro per un incidente multiplo. Tra le GT3, Jens Møller prendeva immediatamente il comando sulla Porsche Ebimotors di Emanuele Busnelli. A seguire, altre due uscite della safety car e non eravamo nemmeno a metà gara, l’ultima delle quali per il contatto alla Villeneuve fra i primi due, de Sadeleer e Leo Weiss con la Duqueine del WTM.

Al comando quindi dopo la sosta obbligatoria si ritrovava la Ligier del Reiter Engineering ora nelle mani di Mads Siljehaug dopo il bel primo stint da parte di Freddie Hunt, che recentemente ha reso nota la volontà di approdare a Le Mans col team tedesco entro cinque anni.

Il norvegese difendeva la sua leadership con le unghie e i denti, anche grazie alle due ulteriori Full Course Yellow, ma all’ennesimo restart veniva infilato da Adam Eteki sulla vettura del CD Sport e perdeva via via terreno. Nel frattempo Theo Nouet con l’Aston Martin del Bullitt Racing aveva la meglio su Fabio Babini, mentre la Honda #44 prendeva le distanze.

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Dietro Eteki si faceva largo Malthe Jakobsen, il quale innescava una lunga battaglia con Eteki che si trascinerà fino alla bandiera a scacchi. Negli ultimi istanti di gara la doccia fredda per il team spagnolo, che veniva penalizzato di 30” per track limits, cosa piuttosto curiosa per la pista del Santerno.

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Le squalifiche post gara colpiranno anche la vettura del Reiter Engineering, quinta effettiva al traguardo, per non aver rispettato il minimum drive time di Hunt, per cui a podio termineranno, oltre ai vincitori del Cool Racing, le due vetture di United Autosports. Successo invece di Gustav Birch e Jens Møller tra le GT3 sul Bullitt Racing ed Ebimotors.

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Ad Imola c’è stato anche  il debutto in gara della MissionH24, la vettura a idrogeno sviluppata dal consorzio GreenGT. La macchina, affidata al solo Stèphane Richelmi, ha visto il traguardo in ultima posizione con 15 giri di ritardo dal vincitore. Da notare che per compiere questa distanza ridotta sono stati necessari tre pitstop, segno, ce ne fosse stato bisogno, che la strada verso la competitività è ancora lunga.

Prossimo round, il doubleheader della Sarthe, la Road to Le Mans, il 9 e l’11 giugno prossimi. Come noto sul Circuit de la Sarthe si affaccerà per la prima volta anche il plateau della Ligier European Series, che qui ha premiato ancora una volta il Team Virage.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

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ELMS – Prema a Imola batte anche la direzione gara. Vittorie di classe per United Autosports e Oman Racing

Prema Racing mette seriamente le mani sull’European Le Mans Series aggiudicandosi, dopo il season opener di Le Castellet, anche la 4 Ore di Imola.

Il team tricolore, dopo essere passato al comando già alla prima curva, ha sostenuto con successo due rimonte nonostante la bellezza di ben tre penalità assegnate dalla direzione gara, una almeno, la prima, perchè Lorenzo Colombo ha approfittato al via dell’assenza della vettura del TDS X Vaillante, obiettivamente discutibile, scontata in scioltezza anticipando la prima delle ben cinque Full Course Yellow.

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A seguire, nel pitstop “vero” avvenuto appunto in regime di neutralizzazione, l’Oreca #9 ha addirittura incrementato il vantaggio nei confronti della concorrenza, salvo poi incappare ancora una volta in una sbavatura in uscita box, andando oltre la linea di demarcazione. Non fossero bastata, un ultimo stop per colpa di un ingegnere senza casco al pit è comunque risultato ininfluente per il risultato finale, a precedere United Autosports di quasi 5” e le vetture di Cool Racing e Panis Racing di quasi 30”.

Unica pecca della prestazione di Colombo, ancora sub per lo sfortunato Correa, Ferdinand Habsburg e Louis Deletraz, aver favorito il contatto tra una LM P3 e la vettura Pro/Am di AF Corse partita dalla pole, rovinando un podio, se non una vittoria di categoria, in the making.

Alla fine l’equipaggio della #88 ha recuperato una P5, quattordicesima assoluta, seppur a quattro tornate dal Racing Team Turkey, che come Prema fa doppietta. TF Sport, che gestisce l’Oreca #34, ha sbaragliato il campo fra le GT, facendo addirittura doppietta.

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Le due Aston Martin targate Oman Racing non hanno avuto sostanzialmente rivali sul Santerno: Ahmad al Harty, partito dalla pole, ha dominato i primi due stint, poi allorquando Johnny Adam ha preso il volante dell’altra Vantage si sono invertite le posizioni, fintantochè Marco Sorensen ha ristabilito l’uno-due per la #69.

Unica macchina ad impensierire il duo britannico, la Ferrari delle Iron Dames. Purtroppo per le pilotesse in rosa un contatto ed una relativa foratura con al volante Michelle Gatting durante la terza ora ha rovinato il bel lavoro fatto dalla rientrante Sarah Bovy.

Alla fine il podio viene completato dall’altra 488 del Kessel Racing/Car Guy di Takeshi Kimura, Frederik Schandorff e Mikkel Jensen, cha a sua volta precede le altre Ferrari di Spirit of Race, JMW Motorsport, Iron Lynx e la #33 del Rinaldi Racing.

Delle tre Porsche al via, solo quella di Michael Fassbender, Richard Lietz e Zach Robichon ha visto la bandiera a scacchi, nonostante un violento crash con i vincitori del Paul Ricard del Rinaldi Racing dopo circa 40’ di gara.

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L’attore pilota, che è stata una delle star ad intrattenere i fans durante la sessione autografi, la prima nelle gare ACO – va ricordato -  post-COVID, ha poi ripreso la pista dopo la sostituzione del frontale, a differenza delle altre due 911 RSR-19, che invece hanno chiuso la propria gara anzitempo.

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Unica categoria ad aver avuto una vera e propria dominatrice le LM P3, con United Autosports che torna al successo dopo la fortunata annata 2020 con Kay van Berlo ed Andrew Bentley. Quest’ultimo, una volta scomparsa dalla vista prima la Ligier in pole di Mo Smith, il quale ha immediatamente ceduto alla vettura di RLR MSport di Austin McCusker, attardata nella seconda ora da problemi tecnici, ha avuto campo libero nei confronti della concorrenza.

Alla fine la Ligier #3 precederà di un giro secco le due vetture del Cool Racing, con la #27 per una volta davanti alla capofila #17 del talento Malthe Jakobsen.

Ora l’attenzione dell’endurance si sposta sulla 24 Ore di Le Mans; l’ELMS ritornerà in forze sempre dalle nostre parti il 3 di luglio a Monza per il giro di boa stagionale.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 ore di Imola

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Rovera senza rivali: pole anche a Imola!

Un Alessio Rovera incontenibile conquista la pole position nella 4 Ore di Imola, secondo round dell’European Le Mans Series. Dopo la partenza al palo a Spa nel WEC dello scorso weekend, il pilota varesino ha battuto tutta l’agguerrita concorrenza sull’Oreca AF Corse col tempo di 1.32.269.

Niente da fare per il polesitter di Le Castellet, Mathias Beche del TDS X Vaillante, lasciato a oltre tre decimi. La seconda fila di domani sarà formata dalle vetture del Prema Racing e di Cool Racing, grazie alle prestazioni degli ex-WRT Louis Deletraz e Yifei Ye.

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Il ruolo di specialista delle LM P3 sembra invece definitivamente appannaggio di Malthe Jakobsen, che demolisce la concorrenza con la Ligier del Cool Racing ed il tempo di 1.37.182. Sebastian Alvarez, volto nuovo del DKR Engineering si piazza a quasi mezzo secondo, a precedere a sua volta Noam Abramczyk di Inter-Europol. La seconda vettura del Cool Racing chiude la top five dietro la #2 di United Autosports con Bailey Voisin.

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In GTE infine, è l’Aston Martin dell’Oman Racing a svettare grazie a Ahmad Al Harty ed il tempo di 1.41.974. Niente da fare per la rientrante Sarah Bovy con la Ferrari di Iron Dames, che affiancherà la Vantage in prima fila. A seguire la Porsche di Absolute Racing e la Ferrari #33 di Rinaldi Racing che, ricordiamo, sconta 30 kg di zavorra grazie alla vittoria di Le Castellet.

Domani lo start della 4 ore di Imola alle 11.30. Diretta streaming gratuita sul sito dell’ELMS, www.europeanlemansseries.com/en/live o sul canale Youtube della serie.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche 

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Algarve Pro Racing si conferma nelle seconde libere a Imola

Algarve Pro Racing si conferma al top anche nelle seconde libere della 4 Ore di Imola. Alex Peroni ha ribadito la propria leadership pur senza migliorarsi rispetto alla sessione di ieri col tempo di 1.33.046. A seguire Yifei Ye ed il Cool Racing poi ancora un team Pro/AM col reserve driver Williams F1 Jack Aitken ed il Racing Team Turkey.

La squadra battente bandiera turca gestita da TF Sport ha anche capeggiato la mezz’ora di ieri riservata ai driver bronze con Salih Yoluc.

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In LM P3, una volta tanto non c’è Cool Racing davanti a tutti ma RLR MSport con Valentino Catalano ed il tempo di 1.38.488. L’equipe svizzera è comunque presente nella top five dietro le due vetture di Inter Europol.

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Tra le GTE infine, è la volta della Aston Martin dell’Oman Racing con Johnny Adam col miglior tempo finora del weekend di 1.41.206. Il podio virtuale si completa con la Porsche Absolute di Alessio Picariello e la Ferrari del Kessel Racing/Car Guy di Mikkel Jensen.

Curiosità, anche questa sessione è stata interrotta con qualche minuto di anticipo. Tutto pronto quindi per le qualifiche, a partire dalle 14.05, che si possono seguire in diretta gratuita sul sito dell’ELMS, www.europeanlemansseries.com/en/live o sul canale Youtube della serie.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Peroni si impone nelle prime libere di Imola

Alex Peroni termina al primo posto nelle prime libere della 4 Ore di Imola. L’australiano ex-indy Lights do Algarve Pro Racing ha fissato i cronometri in una mattinata già calda sul tempo di 1.32.845, oltre 4 decimi meglio del crono dei test di ieri di Mathias Beche, che lo segue a 2 decimi con l’Oreca del TDS X Vaillante.

P3 per il campione ELMS in carica Louis Deletraz con la vettura del Prema Racing, prima fra gli equipaggi Pro. Completano la top five odierna altri due ex-titolati, Phil Hanson e Yifei Ye con le vetture di United Autosports e Cool Racing.

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E proprio il team svizzero continua a menare le danze fra le LM P3 ancora con Malthe Jakobsen, autore di 1.38.666, davanti a Xavier Lloveras con la Ligier #10 di Eurointernational e Kay van Berlo con l’altra JS P320 #3 di United Autosports.

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Alessio Picariello infine fa volare la Porsche di Absolute Racing col tempo di 1.41.801. La top three è composta da una vettura per marchio, con Michelle Gatting, di ritorno dalla pausa forzata di Spa, con la Ferrari delle iron Dames e a Johnny Adam con l’Aston Martin dell’Oman Racing, a 3 decimi.

Nessuna issue particolare da segnalare per macchine e piloti, anche se la sessione si è chiusa anticipatamente per detriti in pista. Il programma odierno della massima serie endurance europea prosegue con la mezz’ora riservata ai piloti bronze, alle 15.40.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Beche e la Vaillante al top nei test di Imola

Mathias Beche e l’Oreca del TDS X Vaillante concludono in cima alla lista dei tempi la prima giornata del ritorno ad Imola dell’European Le Mans Series, dedicata agli ormai abituali test collettivi, col tempo di 1.33.272.

Beche capeggia entrambe le sessioni previste, per un totale di 5 ore, e che sono state costellate da diverse interruzioni per incidenti, nessuno dei quali però per fortuna terminale per le 42 vetture iscritte.

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Dietro la vettura ispirata al fumetto di Jean Graton, Tom Gamble per United Autosports a 7 decimi, e Paul-Loup Chatin per IDEC Sport. In evidenza anche i giovani leoni di AF Corse, Nicklas Nielsen ed Alessio Rovera, P5 assoluta dietro Job van Uitert del Panis Racing.

Immediatamente dietro Lorenzo Colombo, che come da previsioni è di nuovo al posto di Juan Manuel Correa, ancora indisponibile per i trionfatori di Le Castellet di Prema Racing.

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Tra le LM P3, uno-due del Cool Racing, con Malthe Jakobsen, autore di 1.39.705, e Nicolas Maulini. Seguono a 3 decimi dal vincitore del primo round un’ammucchiata di Ligier capitanate da Eurointernational ed United Autosports. In queste due squadre militano i due fratelli van Berlo, con Glenn che si alternerà con Xavier Lloveras ed Adrien Chila, al Paul Ricard sulla #11, mentre Kay, assente Jim McGuire, si dividerà sulla #3 col solo Andrew Bentley.

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Ferrari a proprio agio infine in GTE, con Mikkel Jensen al comando con la vettura del Kessel Racing/Car Guy ed il tempo di 1.42.626, appena 39 millesimi meglio di Davide Rigon con la 488 di Iron Lynx e 45 meno dell’eterno Gianmaria Bruni con la Porsche Proton #77 P4 per Nico Varrone con la vettura del Rinaldi Racing trionfatrice in Provenza, qui con Gabriele Lancieri al posto di Memo Gidley.

In giornata sono entrate in pista anche le protagoniste della Le Mans Cup. Listata ovviamente anche la Mission H24, che non è scesa però in pista. Domani la vettura a idrogeno, affidata a Norman Nato e Stéphane Richelmi, dovrebbe partecipare alle libere, come d’abitudine oramai, ma dovrebbe anche prendere per la prima volta il via della gara, il cui start è previsto per sabato alle 17.30.

Domani invece il programma dell’ELMS prevede la prima sessione di libere ed il bronze test, rispettivamente alle 11.30 e alle 15.40, in attesa delle qualifiche di sabato pomeriggio alle 14.05 ed allo start della 4 Ore di Imola, domenica alle 11.30.

Piero Lonardo

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Toyota si impone in una Spa ancora più pazza del solito. Trionfo Ferrari in GTE-Pro

Se si pensa ad un circuito che ospita gare pazze è umano pensare a Spa, ma in questa occasione la 6 Ore, secondo appuntamento del World Endurance Championship, si è superata.

Si poteva perdere il conto di quante safety car, red flag e Full Course Yellow sono state chiamate, in totale tre, sei e cinque rispettivamente, complice ovviamente il meteo delle Ardenne, con una gara iniziata sotto il sole, proseguita sotto una pioggia torrenziale che, pur diminuendo di intensità, non accennava a fermarsi, e l’ultima ora e mezza su pista ormai asciutta e la corsa alle slick.

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La leadership della Glickenhaus sulle Toyota è durata poco, fondamentalmente fino al primo pitstop, quindi le GR010-Hybrid hanno preso il comando della situazione. Anche stavolta però una sola Toyota è arrivata al traguardo, ancorchè il prima posizione, la #7 di Mike Conway, Kamui Kobayashi e Mike Conway, dopo che Sebastien Buemi ha dovuto abbandonare la sua vettura lungo la pista, a seguito di insormontabili problemi elettrici (non certo un buon segno in vista di Le Mans).

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L’Alpine quatta quatta mantiene la leadership in campionato con un secondo posto di sostanza, mentre il pubblico belga si è potuto emozionare per il terzo posto assoluto dei campioni in carica del WRT, primi anche ovviamente tra le LM P2. Ad un certo punto si è pensato che la categoria cadetta potesse ambire al tanto agognato colpo grosso, ma l’asciugarsi della pista e le continue interruzioni hanno continuamente livellato i distacchi, favorendo il ricongiungimento con le hypercar.

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Completano il podio di categoria l’altra vettura del team in partnership con Realteam e l’unica macchina arrivata al traguardo di Jota di Will Stevens, Roberto Gonzalez e soprattutto Antonio Felix da Costa, strepitoso allo start e poi procacciatore della rimonta fino al podio.

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Tra le LM P2 Pro/Am, primo successo dopo le due pole position consecutive per Alessio Rovera Nicklas Nielsen e Francois Perrodo. I campioni in carica GTE-Am sono riusciti a non subire una dubbia penalità di ben 3’ per infrazioni in periodo di safety car.

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Questo il degno completamento di un weekend in cui per i colori italiani a brillare è stata la Ferrari, tornata vincente in GTE-Pro con i “soliti” Alessandro Pier Guidi e James Calado. L’harakiri Porsche nel primo giro era stato ampiamente rimontato e a pochi minuti dal termine la 911 RSR-19 #92 di Michael Christensen incalzava la 488 #52 di Antonio Fuoco, ma un ultimo necessario splash per le due vetture di testa lasciava davanti i due campioni in carica della categoria, i quali portavano a casa una vittoria insperata, e proprio per questo ancora più gustosa.

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Porsche si rifà in GTE-Am col Dempsey-Proton, capaci di battere le Aston Martin di TF Sport e Northwest AMR. La migliore delle Ferrari riesce a piazzarsi in quarta posizione con Francesco Castellacci, Thomas Flohr e Nick Cassidy, che nelle fasi centrali di gara ha anche condotto la categoria.

Menzione per le Iron Dames in formazione di emergenza causa COVID e la Ferrari #21 AF Corse, che chiudono la classifica di categoria; le migliori in qualifica per il Cavallino sono state penalizzate già al via dalla Porsche del Project 1/Inception mentre Toni Vilander, partito dal fondo dello schieramento, ha rimontato sino alla leadership prima di cedere il volante ai compagni di squadra, che sotto il diluvio hanno fatto il possibile. Menzione anche per il pubblico belga, che ha partecipato in massa, riempiendo le tribune come da tempo non si vedeva in una gara del WEC, Le Mans a parte.

E proprio la 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans, in programma fra poco più di un mese, sarà il prossimo appuntamento con la serie mondiale; nel frattempo godiamoci la 4 Ore di Imola ELMS il prossimo weekend.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Spa-Francorchamps