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LMC – Griglia record per la Michelin Le Mans Cup 2022

La Michelin Le Mans Cup continua a crescere. Diffusa nei giorni scorsi l’entry list della stagione 2022 del campionato riservato a LM P3 e GT3 che conta la bellezza di ben 43 vetture.

Una volta tanto iniziamo la disamina partendo dalle GT3, che riporta 8 unità di 4 costruttori diversi. Per la prima volta si affacciano alla serie contorno della ELMS due marchi prestigiosi quali Honda (Acura) e Lamborghini.

GMB

Ben 3 le NSX GT3 iscritte dai danesi del GMB Motorsport con il ritorno di Kristian Poulsen, campione WEC 2014 GTE-Am e due volte vincitore di categoria a Le Mans. Su un’altra delle Honda si siderà invece Mikkel Pedersen, già visto in azione a Sebring sulla sfortunata Porsche del Project1.

Le due Lamborghini iscritte saranno invece protagoniste in primis di un gradito ritorno per i nostri colori coi veterani Fabio Babini ed Emanuele Busnelli sulla Huracàn gestita da Ebimotors, campioni 2017 della categoria con Porsche, brand non presente quest’anno, mentre la seconda vettura sarà schierata da VSR col factory driver Giacomo Altoè insieme al vincitore della Road to Le Mans 2020 Hiroshi Hamaguchi.

Il marchio Ferrari, assente i plurititolati di Iron Lynx, è affidato a due 488 iscritte da AF Corse, di cui una per il programma lanciato nel 2021 per Gino Forgione e l’ex-F1 Andrea Montermini. Infine, presente anche una Aston Martin iscritta dagli spagnoli del Bullitt Racing con in evidenza il francese Valentin Hasse-Clot.

Lo schieramento delle LM P3 conta la bellezza di 34 unità, segno dell’incredibile attenzione sulla categoria. In larga maggioranza come sempre le Ligier con 28 esemplari contro 8 Duqueine.

I campioni in carica del Nielsen Racing (in primo piano), Colin Noble ed Anthony Wells, oltre all’impegno in LM P2 nella serie maggiore, si ripropongono anche con una seconda entry per Matt Bell e John Melsom.

Lo specialista della categoria due volte campione (oltre che neotitolato ELMS) Laurents Hörr sarà nuovamente presente per DKR Engineering insieme allo statunitense Jim Brownson. Il team lussemburghese inoltre raddoppia l’effort con una seconda Duqueine per James Winslow ed Alexander Bukhantsov.

Immancabile la presenza di United Autosports con ben quattro Ligier per l’ex-campione ELMS Wayne Boyd ancora nella vettura di punta insieme a John Schauerman. Anche Andy Meyrick dividerà come nel 2021 l’abitacolo col brasiliano Daniel Schneider, mentre la terza entry sarà affidata ai due australiani Andres Latorre Canon e Garnet Patterson, già visti all’ultima Road to Le Mans col Muehlner Motorsports, grande assente di questa entry list. Si chiude con la #2 per l’accoppiata padre-figlio formata da Shaun e Max Lynn.

Ritornano i Talkanitsa ancora sotto bandiera austriaca con AT Racing, così come AF Corse con Rui Aguas e TF Corse con Pietro Peccenini. Esordio full time per Freddie Hunt ed i tedeschi del Reiter Engineering. Sempre tra le new entry, gli spagnoli dell’AF2 Motorsport, i francesi dell’ANS Motorsport, gli svizzeri dell’Haegeli by T2 Racing ed Optimum Motorsport, questi ultimi con una Duqueine per i britannici Mark Crader ed Alex Mortimer.

Il Frikadelli Racing dal canto suo presenta il driver Porsche Felipe Laser, nelle ultime due stagioni al fianco della star Michael Fassbender con la Porsche Proton. Il Racing Spirit of Leman invece raddoppia e presenta anche li collaudatore ByKolles, Tom Dillmann.

Conferme per IDEC Sport, CD Sport, Rinaldi Racing, 360 Racing e Team Virage e Cool Racing, questi ultimi con chiare ambizioni di titolo con Mo Smith e Malthe Jakobsen.  RLR Msport infine è pronta a schierare il “reverendo da corsa” Simon Butler a partire da Monza.

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Presente nell’entry list anche l’immancabile MissionH24 prototipo del futuro a idrogeno, affidata sempre ai development driver Stèphane Richelmi e Norman Nato.

L’appuntamento con la settima stagione della Le Mans Cup è per Le Castellet il 16 aprile. Il weekend di gara sarà preceduto da una giornata di test collettivi, il 13/04.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, GMB Motorsport

L’entry list della Michelin Le Mans Cup 2022

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WEC – 37 le vetture a Spa

Si è appena spenta l’eco della 1.000 Miglia di Sebring col primo successo dell’Alpine che già si pensa al prossimo atto del World Endurance Championship, la 6 ore di Spa-Francorchamps.

Diffusa infatti oggi l’entry list dell’appuntamento belga, che presenta tutte e 37 le vetture iscritte a tutta la stagione, senza alcuna wild card, cosa che sarebbe stata ufficiosamente permessa durante l’anno nonostante le premesse iniziali di griglia piena; ciò anche allo scopo di “rodare” non solo la nuova Peugeot 9X8, formalmente iscritta alla Season 10, ma anche eventualmente la Porsche LMDh, già in fase di avanzato collaudo.

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Peraltro sono state diffuse nella giornata odierna anche foto della nuova Vanwall Vandervell Hypercar, costruita da ByKolles, che come noto è stata rifiutata dalla commissione WEC, e che dovrebbe giungere in pista per la prima volta all’autodromo di Most, in Repubblica Ceca, ai primi di aprile nelle mani di Tom Dillmann ed Esteban Guerrieri.

Innegabile che il nuovo progetto del costruttore battente bandiera austriaca, del quale non si conoscono le esatte specifiche tecniche (dovrebbe montare un Gibson come la Alpine A480/Rebellion R13), assomiglia sin troppo alla ENSO CLM che ha corso sino a due anni or sono……

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Tornando alla lista di Spa, tra le quattro Hypercar iscritte rispunta il nome di Pipo Derani sull’unica Glickenhaus fresca di podio, al posto di Ryan Briscoe ed insieme a Romain Dumas ed Olivier Pla.

Debutto stagionale anche per Sebastien Bourdais sull’Oreca LM P2 del Vector Sport cosí come per Alex Lynn sulla vettura vincitrice di categoria di United Autosports al posto di Paul di Resta, mentre Alex Brundle dovrebbe riprendere il proprio sedile in Inter-Europol dopo la pausa forzata per COVID.

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Immutato anche il parco delle GTE-Pro, con le due Porsche e Ferrari e la singola Corvette per Nick Tandy e Tommy Milner. Vedremo se la C8.R si troverà altrettanto bene sulla rinnovata Eau Rouge come sui bump di Sebring, mentre le Ferrari dovranno riscattarsi, BoP permettendo, nei confronti di Porsche e della stessa Corvette.

Il Presidente dell’ACO, Pierre Fillon, ha peraltro reso noto che nella prossima stagione saranno necessarie almeno quattro vetture nel WEC e a Le Mans affinchè si possa ancora gareggiare nella categoria, in attesa del cambio di piattaforma tecnica con le GT3 nel 2024.

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Oltre al debutto stagionale del GR Racing infine per Ben Barker, Mike Wainwright e Riccardo Pera, l’unica novità rispetto al season opener tra i 13 equipaggi delle GTE-Am consiste nel debutto in gara di Jan Heylen sulla pista di casa sulla Porsche Proton #88 al posto di Julien Andlauer.

Ricordiamo che la 6 Ore di Spa-Francorchamps si svolgerà sabato 7 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Vanwall

L’entry list provvisoria della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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WEC – Finalmente è trionfo Alpine. Successi di categoria per Porsche, United Autosports, AF Corse ed Aston Martin

L’Alpine trionfa nella 1.000 Sebring, tappa iniziale della Season 10 del World Endurance Championship. Si è trattato di una vittoria sofferta in una gara spezzata da un paio di interruzioni che hanno sconvolto i piani di Toyota.

Le GR010-Hybrid infatti si sono dimostrate più lente sul giro singolo grazie al rallentamento imposto dal BoP al sistema ibrido, ma assolutamente più efficienti sul passo gara. Soprattutto sui consumi, sia di gomme ma soprattutto di carburante, del nuovo tipo ecologico Total.

Purtroppo per il Gazoo Racing non poteva essere considerata la variabile dell’incidente terminale di Josè Maria Lopez, che, forse in un impeto di orgoglio, ha chiuso anzitempo ed in modo spettacolare (fortunatamente senza conseguenze fisiche per il pilota) la gara della vettura campione del mondo.

Solo secondo posto quindi per l’altra Toyota, dietro agli imprendibili Mathieu Vaxivière, Nicolas Lapierre ed Andrà Negrao, che escono da Sebring a punteggio pieno dopo la pole di ieri. Primo podio reale anche per Glickenhaus, anche se a parte le primissime fasi di gara, l’equipaggio della SCG 007 LMH non è mai stato un pericolo per i battistrada e termina ad un giro.

Il finale della gara è stato poi rovinato dalle condizioni meteo, con lo stop a circa un’ora dalla fine per una tempesta di fulmini che ha consigliato l’intervento della safety car per portare a termine la percorrenza in sicurezza. Il successivo temporale ha poi reso la cerimonia di premiazione alquanto particolare.

Successo tra le LM P2 per United Autosports con l’Oreca di Paul di Resta, Oliver Jarvis e del giovanissimo Joshua Pierson. Dopo la sfuriata iniziale della vettura gemella, l’equipaggio della #23 si è dovuto confrontare con la rimonta delle vetture del WTR, che vanno ad occupare il resto del podio.

_PL55291Debutto col botto tra le LM P2/Am dell’equipaggio di AF Corse composto da Alessio Rovera, Francois Perrodo e Nicklas Nielsen. Dopo la pole di ieri, lo shakedown sui prototipi dell’equipaggio campione in carica GTE-Am termina con un solo giro di distacco dai Pro.

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Bella come sempre anche la battaglia in GTE-Pro, cui purtroppo non ha partecipato la Ferrari, in evidente difficoltà sul giro singolo. La vittoria è stata sempre un affare tra le due Porsche e la Corvette, terminata col successo di Kevin Estre e Michael Christensen sulla C8.R di Nick Tandy e Tommy Milner, assai competitiva sulla pista amica rispetto alle precedenti prestazioni nella serie mondiale.

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Dominio infine in GTE-Am per l’Aston Martin ufficiale di Paul dalla Lana, Nicki Thiim e David Pittard. Il trio di nuova costituzione si è dimostrato solido soprattutto nel gentleman, che come spesso accade, ha fatto la differenza nei confronti della concorrenza.

Il giro di vantaggio conquistato nella prima parte di gara è stato abbastanza per rintuzzare gli attacchi dell’altra Vantage del TF Sport, che gli termina alle spalle, e della Porsche del Project 1/Inception Racing. Migliore delle Ferrari per tutta la gara quella delle Iron Dames, P5 finale.

E’ tutto da Sebring per il WEC, che ritornerà con la 6 Ore di Spa-Francorchamps il 7 maggio. Domani è invece in programma la seconda parte del SuperSebring weekend con la 12 Ore IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 1.000 Miglia di Sebring

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WEC – L’Alpine tiene a due ore dall’arrivo. Sempre lotta ravvicinata in GTE-Pro

Come previsto, la red flag causata da Josè Maria Lopez ha scombinato i piani di Toyota, che a due ore dal termine (la gara era iniziata con un numero di giri preciso, pari alle 1.000 miglia preventivate) insegue con Brendon Hartley a 1’19”.

Il distacco tra i due battistrada si mantiene apparentemente stabile, anzi in aumento a vantaggio dell’ex LM P1, a riprova che anche lo switch delle posizioni in casa Gazoo Racing prima del crash non era stato dettato dal caso.

Perde invece contatto la Glickenhaus, rallentata anche da un drive through per aver sorpassato la Corvette prima del rientro della Safety Car che ha accompagnato il rientro delle vetture alla gara libera.

 

_PL51338Emozionante piú che mai invece la battaglia fra le LM P2. La lotta sembra ormai ristretta fra la #23 di United Autosports e le due entry del WRT. Al momento le tre vetture, con Oliver Jarvis, uno dei tanti piloti sottoposti qui al doppio impegno con l’IMSA, al comando sono racchiuse in 25”. Quarto potenziale incomodo la macchina del Prema Orlen, in attesa del gran finale col rientro in pista di Robert Kubica.

Tra le LM P2/Am, la vettura di AF Corse – ora col secondo stint di Alessio Rovera – conduce in scioltezza con un giro di vantaggio sulle entry di Ultimate ed Algarve Pro Racing.

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Prosegue anche la lotta in GTE-Pro, dove si è appreso che Porsche nella prima fase di gara hanno scontato 15” di penalità per avere esagerato nel formation lap, propiziando il ritorno della Corvette. Ad ogni modo, James Calado ha ripetutamente insidiato la GT del Kentucky, che ora si ritrova in seconda posizione dietro la Porsche #92, che poco dopo lo scadere della sesta ora è dovuta rientrare ai box per un contatto in cui ha perso uno specchietto.

La situazione ha generato la prima Full Course Yellow della gara, che non ha mutato le posizioni in campo, con la sola Ferrari #52 in un giro diverso dalle altre quattro.

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In GTE-Am infine, le diverse strategie hanno portato la Porsche #56 del Project 1/Inception Racing alle spalle dell’Aston Martin di testa, che può però vantare un giro intero sugli inseguitori. Sempre in P3 l’altra Vantage del TF Sport, cosí come la migliore delle Ferrari rimane quella delle Iron Dames, quinta, ora con Michelle Gatting al volante.

Da segnalare l’ennesimo problema alla 488 #72, che ha causato un po’ di scompiglio dopo essersi fermata all’entrata della pitlane e ora attende ai box, come la Porsche Project 1 #46 incidentata nelle fasi iniziali e l’Oreca LM P2 del Vector Racing.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la sesta ora di gara

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WEC – Toyota davanti coi consumi ma Lopez crasha e rovina tutto

Le due Toyota sembravano gestire con la consueta parsimonia i consumi e già poco dopo la terza ora di gara potevano vantare una sosta di vantaggio (quattro contro tre) nei confronti dell’Alpine.

Dopo circa 210 minuti di gara, o tre ore e mezzo che dir si voglia, Brendon Hartley cedeva la leadership al compagno di squadra Josè Maria Lopez, che poco dopo però prima sbagliava la misura del doppiaggio della Porsche Proton di Julien Andlauer, terminando nelle gomme a protezione della parte interna mista della pista, dopodichè, nonostante un’evidente defaillance all’anteriore danneggiato dal contatto precedente (sterzo?, freni?), si schiantava rovinosamente ribaltandosi all’uscita della curva 15.

Il botto ricordava quello di Silverstone di qualche anno fa. Nessuna conseguenza per il pilota, che è uscito con le sue gambe dall’abitacolo rovesciato, ma gara interrotta con bandiera rossa, e strategia presumibilmente rovinata per il Gazoo Racing.

Al momento dello schianto Brendon Hartley conduceva con 19” di vantaggio su Andrè Negrao e di un giro su Ryan Briscoe sulla Glickenhaus, che sembrano avere pitstop mediamente più lunghi della concorrenza.

Tra le LM P2, la leadership di United Autosports si è dissolta a favore del Prema Orlen col campione ELMS in carica della categoria Louis Deletraz, il quale nel corso della terza ora capitalizza il fruttuoso stint del teammate Lorenzo Colombo per passare al comando. Le due Oreca del team angloamericano si sono scambiate peraltro le posizioni, con Paul di Resta a prendere la seconda piazza su Will Owen.

Alessio Rovera frattanto sta continuando l’opera tra le Pro/Am, e dopo il doppio turno di Francois Perrodo mantiene il comando della sottoclasse.

Nulla è cambiato invece in GTE-Pro, dove la Corvette inizia ad allargare il gap sulle due Porsche, con le Ferrari a fare giocoforza da comparsa in attesa di piste (e BoP) più consoni.

Anche in GTE-Am, sono sempre le Aston Martin a menare le danze, ma la Porsche #77 si è già affacciata in seconda posizione con Seb Priaulx, anche se al momento il patron Christian Ried viaggia in P3 dietro le Vantage di Paul dalla Lana e Ben Keating, che andranno presto ad esaurire il loro tempo macchina in favore dei pro. Migliore delle Ferrari sempre l’esemplare delle Iron Dames, ora con  Sarah Bovy al volante, in P6.

Da segnalare il nuovo contatto da parte di Nicolas Leutwiler che ha vanificato la lunga rincorsa del nostro Matteo Cairoli sulla Porsche #46. Ripetuti problemi anche per l’Oreca LM P2 di Inter-Europol, che chiude la classifica di categoria.

P.S.: La gara potrebbe subire facilmente ulteriori colpi di scena perchè sta arrivando la pioggia sul circuito, forse anche in anticipo rispetto alle previsioni….

Piero Lonardo

Foto: WEC tv

La classifica dopo la terza ora di gara

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WEC – L’Alpine spicca il volo a Sebring

E’ partita anche la Season 10 del World Endurance Championship, qui a Sebring, sotto un sole cocente ed un parterre de roi che conta tra gli altri Jacky Ickx ed il patron IndyCar Roger Penske, quest’ultimo venuto ad assistere al debutto del suo team fra le LM P2 in proiezione dell’accordo con Porsche per la prossima stagione con la nuova LMDh.

Le 36 vetture protagoniste dell’annata 2022 hanno iniziato subito a darsi battaglia, incuranti dei bump che, va detto, finora non hanno mietuto vittime definitive (in senso ovviamente figurato), nonostante l’estesa attività in pista iniziata 7 giorni or sono col Prologo.

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Pronti via e Mathieu Vaxivière, incaricato di partire con l’Alpine, mantiene comodamente la testa dalla pole position conquistata ieri sera da Nicolas Lapierre su Olivier Pla e la Glickenhaus. Le due Toyota hanno ripreso contatto con la bella SCG 007 LMH e la passano dopo la prima sosta ma stentano evidentemente a tenere il passo dei “bleus”.

United Autosports dal canto suo ha preso la testa tra le LM P2, transitando addirittura P3 assoluta dopo la prima tornata con Paul di Resta, subito davanti al polesitter, lo strepitoso Nicklas Nielsen, poi imitato dal compagno di squadra Filipe Albuquerque. Anche dopo aver ceduto il passo alle Toyota, dietro le due Oreca del team anglo-statunitense la vetura di AF Corse mantiene la testa tra le P2 Pro/Am.

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In GTE-Pro, la Corvette ha prima messo il naso tra le due Porsche, grazie all’ex-teammate Nick Tandy, che dopo aver pressato da vicino Kevin Estre, incaricato del primo stint, lo passava poco prima dello scadere della prima ora di gara. Le due Ferrari AF Corse hanno invece già perso il contatto con i battistrada, a riprova che questa volta i problemi di BoP sono reali.

Paul Dalla Lana dal canto suo ha approfittato di un errore da parte di Ben Keating per invertire l’ordine delle due Aston Martin al comando delle GTE-Am, seguite ora anche dalla terza Vantage del D’Station con Tomonobu Fuji. A seguire Sarah Bovy con la migliore delle Ferrari, quella delle Iron Dames.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la prima ora di gara

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WEC – Lapierre regala la pole all’Alpine. Nielsen monstre tra le P2. Christensen e Keating primeggiano nelle GT

Nicolas Lapierre regala la prima pole position della Season 10 del World Endurance Championship all’Alpine nelle qualifiche della 1.000 Miglia di Sebring.

Il veterano francese ha surclassato il connazionale Olivier Pla, che lo affiancherà in prima fila con la Glickenhaus, di 1”3 col tempo di 1.47.407 (finalmente peraltro un timing degno di quanto visto nel Prologo), mentre le Toyota per una volta sembrano veramente in difficoltà dopo la modifica al BoP che ha limitato l’uso del sistema ibrido a meno di 190 kmh, e partiranno dalla quarta e dalla settima piazzola.

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Nel mezzo ovviamente le Oreca LM P2, la migliore delle quali è stata quella Pro/Am di AF Corse guidata da uno strepitoso Nicklas Nielsen, il quale, oltre a precedere la Toyota di Brendon Hartley, ha dato 3 decimi nientemeno che a Filipe Albuquerque con la migliore delle vetture di United Autosports.

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In GTE-Pro niente da fare contro le Porsche, che con Michael Christensen e Gianmaria Bruni conquistano la prima fila, lasciando a oltre 3 decimi la Corvette di Nick Tandy. Lontanissima, a 2”, la migliore delle Ferrari con James Calado, preceduta anche dalla migliore delle Am, l’Aston Martin del TF Sport di Ben Keating. Il buon stato di forma delle Vantage su questa pista si riflette anche col tempo di Paul dalla Lana.

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Entrambe le sessioni sono state interrotte per altrettanti incidenti che hanno coinvolto la Porsche del Project 1 del debuttante Nicolas Leutwiler nelle gomme dell’ultima curva a metà sessione delle GT, mentre Fabio Scherer ha anticipato di qualche secondo la conclusione del turno dei prototipi, terminando rovinosamente all’uscita di curva 1.

Domani lo start della 1.000 Miglia di Sebring alle 12.00 PM locali, vale a dire le 17 italiane. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC www.fiawec.com oltre a collegamenti televisivi sulla piattaforma Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Glickenhaus e Alpine si giocheranno la pole? Una Camaro NASCAR a Le Mans!

Nelle ultime libere della 1.000 Miglia di Sebring è ancora una volta la Glickenhaus a prendere gli onori, grazie ad Olivier Pla, che ha piazzato la migliore prestazione fuori dal Prologo con 1.49.261.

La SCG 007 LMH precede l’Alpine di 4 decimi, mentre le Toyota, che peraltro hanno impedito ai propri piloti di disputare le libere IMSA, scontano distacchi dai 9 decimi al secondo e 2.

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Largo quindi ancora una volta alle LM P2, con l’accoppiata portoghese formata da Filipe Albuquerque ed Antonio Felix da Costa con le Oreca di United Autosports e Jota. Da segnalare l’ottima quarta prestazione da parte della vettura di AF Corse grazie a Nicklas Nielsen.

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Prosegue il dominio Porsche in GTE-Pro, questa volta con Michael Christensen che ritocca il proprio limite di ieri di oltre 1” con 1.57.448 davanti a Gianmaria Bruni, separati da due decimi. Alle spalle delle due 911 RSR-19 ancora una volta la Corvette con Nick Tandy, con James Calado che ha portato la Ferrari a 1”5 dai leader.

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Matteo Cairoli dal canto suo stacca tempi da Pro (ricordiamo che il BoP è comunque identico tra le due categorie GT) e segna il best lap tra le Am con 1.58.776.

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Ma la notizia del giorno è l’iscrizione di una vettura NASCAR a Le Mans. Una Camaro ZL1 della nuova generazione di stock car sarà infatti iscritta all’edizione del centenario della 24 Ore, il prossimo anno, quale Garage 56, ovvero quale vettura innovativa,

L’operazione sarà svolta dall’Hendrick Motorsports e sarà supportata ufficialmente da IMSA, Chevrolet e Goodyear.

Tornando alla gara, ci si riaggiorna per le qualifiche, in programma alle 7.00 PM ET, pari alle 24 italiane. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC www.fiawec.com

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, IMSA

I risultati delle Libere 3

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WEC – Nelle Libere 2 di Sebring ora tocca all’Alpine

Nella rotazione delle migliori prestazioni di questo weekend di Sebring è la volta ora dell’Alpine, che domina le seconde libere grazie ad un late effort di Mathieu Vaxivière che porta l’ex-Rebellion al top con 1.50.512, mezzo secondo meglio dell’Oreca LM P2 di Paul di Resta, che fino a quel momento dominava la graduatoria.

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Da notare che il tempo del pilota del Limousin è di 8 decimi peggiore della migliore prestazione del mattino da parte della Glickenhaus, che ha finalmente potuto schierare Ryan Briscoe e termina appena in P14. Non che le Toyota abbiano fatto tanto di meglio, con Brendon Hartley in P5 col tempo di 1.51.380 dopo che la direzione gara, condotta dal neoacquisto per la F1 Eduardo Freitas, ha invalidato alcuni giri per un’infrazione ai box.

Nel mezzo altre due Oreca, la #22 di Filipe Albuquerque e la #41 del Realteam by WRT di Ferdinand Habsburg. Robert Kubica con la debuttante PREMA si piazza in P6. Gloria anche per i francesi dell’Ultimate con Mathieu Lahaye, migliore fra le LM P2/Am.

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E’ sempre la Porsche #92 a dominare in GTE-Pro, stavolta col rientrante Michael Christensen, autore di 1.58.488, non lontano dalle peggiori LM P2; il driver danese precede di appena 92 millesimi l’ex-teammate Nick Tandy con la Corvette.

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In GTE-Am infine, è il neoacquisto dell’Aston Martin, David Pittard, a segnare la migliore prestazione con 2.00.029 davanti al connazionale Harry Tincknell con la migliore delle Porsche Proton.

Miguel Molina è il migliore della pattuglia Ferrari con la 488 GTE Evo #52, a ben 2” dal leader, mentre ha ripreso la pista anche Toni Vilander con la Rossa #21, quinta tra le GTE-Am.

Da segnalare il contatto fra la Toyota di Mike Conway e l’Oreca Jota di Jonathan Aberdein, successivo all’uscita di strada e relativo testacoda alla celebre quanto insidiosa Turn 10 da parte di Steven Thomas con l’Oreca dell’Algarve Pro Racing.

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Domani la terza ed ultima sessione di libere alle 12.05 PM ET, seguita dalle qualifiche 7.00 PM ET.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Dumas porta al top la Glickenhaus nelle libere 1 di Sebring

Le Hypercar tornano al comando della classifica nella prima sessione di prove libere della 1.000 Miglia di Sebring.

Davanti a tutti però non ci sono le solite Toyota e nemmeno l’Alpine, bensí la Glickenhaus grazie al tempo di 1.49.738 segnato da Romain Dumas. A seguire Mathieu Vaxivière con la A480-Gibson e la migliore delle Toyota con Sebastien Buemi, a mezzo secondo.

Da notare che il miglior tempo del due volte vincitore di Le Mans é di 1”6 più lento rispetto alla migliore prestazione del prologo a cura dell’Oreca LM P2 del Realteam by WRT di Ferdinand Habsburg, che anche quest’oggi primeggia nella categoria cadetta con 1.50.477.

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James Allen dal canto suo ha portato l’Oreca di Algarve Pro Racing, che ha perso il colore arancione del G-Drive in favore dell’azzurro di casa, al top nella sottoclasse Pro/Am.

Da segnalare l’avvicendamento in casa Inter-Europol, dove Alex Brundle, risultato positivo al COVID, è stato sostituito da Fabio Scherer.

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E’ ancora dominio Porsche in GT, grazie alle due 911 RSR-19 ufficiali di Kevin Estre e Gianmaria Bruni tra le GTE-Pro e a Matteo Cairoli tra gli Am con la vettura del Project 1.

Come nel Prologo, sempre defilate le due Ferrari ufficiali AF Corse, precedute dall’unica Corvette presente, mentre in GTE-Am è stato Gabriel Aubry a segnare il miglior tempo tra le 488 che vale appena la sesta posizione nella categoria. Il Cavallino peraltro ha presentato oggi il primo rendering della nuova GT3, derivata dalla 296 GTB.

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La sessione, che non ha visto la partecipazione della Ferrari #21, ha visto anche affacciarsi uno scroscio improvviso di pioggia della durata di circa 10’ poco dopo la metà dell’ora a disposizione, che ha motivato i competitor a presentarsi ai box per non incorrere in rischi inutili. Poche tornate anche per le due vetture gestite da Signatech, l’Alpine e l’Oreca LM P2 del Richard Mille Racing.

A seguire il programma odierno continuerà con la seconda ora di libere a partire dalle 4.35 PM ET. Frattanto le vetture del WeatherTech SportsCar Championship stanno effettuando le verifiche tecniche in previsione del primo outing in pista domattina alle 10.15 AM. Novità dell’ultimo momento l’ingaggio di Neel Jani al Team Ganassi in sostituzione di Kevin Magnussen, impegnato con la Haas F1.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Ferrari Races

I risultati delle Libere 1