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WEC/USCC/ELMS – Le decisioni FIA in tema di Hypercar, LMDh e LM P2

Il World Motor Council della FIA riunitosi in giornata a Monaco ha reso note, fra le altre, le proprie decisioni in tema di gare di durata, e ce ne sono un paio di veramente importanti.

Oltre alla ratifica del nuovo calendario del World Endurance Championship, con l’uscita di scena del Fuji in favore della doppia gara in Bahrain, è stato infatti sancito che le nuove LMDh dovranno convergere a livello di prestazioni alle Hypercar (LMH).

La ratifica di questa convergenza, che a dire il vero davamo tutti per scontata, permetterà ufficialmente alle LMDh di poter correre nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans, cosi come alle Hypercar di gareggiare nelle gare IMSA come la Rolex 24 at Daytona e la 12 ore di Sebring.

E’ stato dato molto risalto a questa notizia da parte della stampa specializzata, specie oltre oceano, ma la novità a mio avviso più importante tra queste decisioni risiede invece nella proroga del regolamento tecnico delle LM P2 fino a tutto il 2023.

Le attuali LM P2 dovevano infatti essere sostituite alla fine della stagione corrente, ma curiosamente nessuno dei quattro costruttori abilitati (Oreca, Ligier, Dallara e Multimatic) aveva fin qui proposto nemmeno un render delle nuove vetture.

Curiosamente, le LMDh – che con le nuove LM P2 dovrebbero condividere la base tecnica, al netto delle personalizzazioni previste in tema di propulsore e carrozzeria, oltre al sistema ibrido comune – dovrebbero vedere la luce proprio ad inizio 2022. Considerando che Multimatic sta già lavorando col gruppo VW (Porsche, Audi e forse altro) cosí come sappiamo essere in fase di sviluppo anche le LMDh di Acura e BMW, questo cambio di rotta diventa poco comprensibile.

Elkann

Una notizia certa è invece che l’hype derivante dal recente annuncio di Ferrari di voler competere  con una nuova Hypercar (scusate il gioco di parole) a partire dal 2023 per la vittoria assoluta nel WEC e a Le Mans ha condotto alla nomina di John Elkann, presidente del Cavallino, quale starter onorario della prossima 24 Ore, che ricordiamo partirà il 22 agosto.

Piero Lonardo

Foto: FIA, ACO

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ELMS – Sargeant al top nei test di Monza

La giornata del giovedí all’Autodromo Nazionale è stata dedicata ai test collettivi in vista della 4 Ore, quarto round dell’European Le Mans Series 2021.

In pista nelle due sessioni tutte e 44 le vetture iscritte, comprese le diverse wild-card WEC che hanno ulteriormente incrementato il già pingue parco partenti della serie europea.

Il migliore tempo assoluto è stato appannaggio di Logan Sargeant sull’Oreca del Racing Team Turkey. Il polesitter del Red Bull Ring ha fissato i cronometri nel pomeriggio sul tempo di 1.38.854. P2 per i capoclassifica del WRT con Louis Deletraz, autore anche della migliore prestazione in mattinata, a 4 decimi, a precedere a propria volta i vincitori dello scorso anno di United Autosports col campione in carica Phil Hanson.

Tante le interruzioni, sia al mattino con clima favorevole, che nel pomeriggio, dove a metà sessione si è peraltro scatenato un robusto temporale che ha inibito squadre e piloti dal procedere in pista con continuità.

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Tornando ai risultati, tra le LM P3 best crono per Wayne Boyd con la Ligier #2 di United Autosports. Il campione in carica della categoria sarà della partita anche a Le Mans – notizia odierna –  insieme a Paul di Resta ed Alex Lynn. Le altre due Oreca LM P2 saranno guidate da Manuel Maldonado, Nico Jamin e Jonathan Aberdein e dai due campioni in carica WEC ed ELMS, Phil Hanson e Filipe Albuquerque, e da Fabio Scherer.

Dietro a Boyd, autore di 1.44.680, l’inesorabile Laurents Hörr con la Duqueine del DKR, a 6 decimi.

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Tra le GTE infine, sugli scudi le Ferrari Iron Lynx con Michelle Gatting e Paolo Ruberti. La “Iron Dame” ha preceduto tutti nel pomeriggio col tempo di 1.48.486. P3 per Gianmaria Bruni sulla Porsche Proton #77 condivisa con Cooper MacNeil e Christian Ried.

Domani il programma prevede la prima sessione di libere ed il bronze test, rispettivamente alle 13.00 e alle 17.00.

Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – A Monza in 44 con le wild-card WEC

Plateau ricchissimo quello della 4 Ore di Monza, quarto appuntamento dell’European Le Mans Series 2021, con ben 44 vetture.

Dopo la vittoria del Castellet, il G-Drive si è riportato a contatto col WRT, dominatore dei primi due round di Barcelona e del Red Bull Ring, ma l’eventuale impresa di ricongiungimento sarà complicata dalla presenza di ben 19 LM P2.

Senza scomodare la caotica partenza della scorsa edizione (nella foto) ci saranno tre ulteriori Oreca quali wild-card WEC in preparazione della 6 Ore in programma il weekend successivo sull’Autodromo Nazionale.

Oltre alla vettura del Racing Team Nederland, che aveva già pianificato da tempo il doppio impegno, si aggiungono infatti le altre due 07 Gibson di Realteam, con il solo Loic Duval a far compagnia ad Esteban Garcia, e Jota Sport, con il malese Jazeman Jaafar a dividere il volante con Sean Gelael. Equipaggio a due anche sull’Oreca olandese, con Giedo van der Garde e Frits van Eerd.

Dopo l’improvviso forfait del Paul Ricard, dovrebbe essere della partita anche la vettura del DragonSpeed, con il due volte vincitore della Indy 500, Juan Pablo Montoya, insieme come nel WEC a Ben Hanley ed Henrik Hedman fra i Pro/Am. Il polesitter del Red Bull Ring infine, Logan Sargeant, tornerà nelle fila del Racing Team Turkey al posto di Harry Tincknell.

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Ancora 16 le LM P3 con due novità fra gli equipaggi. All’inseguimento in classifica generale del Cool Racing dopo il convincente successo in Francia, Laurents Hörr cambia ancora compagno, il quarto finora, sulla Duqueine del DKR: si tratta del francese Mathieu de Barbuat, fresco di debutto al Paul Ricard nella Michelin Le Mans Cup col Muehlner Motorsports.

Reshuffle infine presso l’Inter Europol, con Mattia Pasini che raggiunge l’equipaggio della Ligier #13 insieme a Martin Hippe ed Ugo de Wilde. Sull’altra JS P320 torna una vecchia conoscenza dell’endurance, Erwin Creed, insieme a Julius Adomavicius e Mateusz Kaprzyk.

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Confermate infine le 9 entry tra le GTE, dove Miguel Molina, Matteo Cressoni e Rino Mastronardi possono vantare due vittorie ed un podio con la Ferrari #80 di Iron Lynx, ma anche ben 35 kg di zavorra extra contro i 30 dei contender di Spirit of Race ed i 25 di Alessio Rovera, Francois Perrodo e Manu Collard. Felipe Laser dal canto suo sarà di ritorno sulla Porsche Proton #93 insieme a Richard Lietz e Michael Fassbender dopo l’assenza del Paul Ricard.

Vedremo se il Balance of Success costituirà un fattore tale da spezzare l’egemonia delle vetture del Cavallino sul circuito brianzolo, a partire da venerdí 9 luglio con le prime libere alle ore 13. Ovviamente a contorno ci saranno la Michelin Le Mans Cup e la Ligier European Series.

Purtroppo, salvo novità dell’ultimo momento, l’evento, contrariamente alla gara del WEC, si svolgerà a porte chiuse.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 ore di Monza ELMS

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – G-Drive torna alla vittoria a Le Castellet. Successi di DKR ed Iron Lynx in LM P3 e GTE

Il G-Drive Racing non era mai stato particolarmente fortunato al Circuit Paul Ricard, dove negli anni scorsi, nonostante le ottime prestazioni a livello di campionato, aveva mietuto meno del previsto; Nick de Vries, Franco Colapinto e Roman Rusinov oggi hanno invece invertito la tendenza, conquistando di forza la 4 Ore ELMS.

La gara non era iniziata tanto bene per il team russo, con Rusinov che perdeva immediatamente la prima posizione conquistata ieri nelle qualifiche dal giovane olandese già al via sull’Oreca del WRT di Yifei Ye.

_PL57466 (1)A peggiorare la situazione, un disastroso secondo pitstop dopo il quale Franco Colapinto si è ritrovato addirittura ottavo. Nel frattempo la vettura del WRT si alternava al comando con l’Oreca #22 di United Autosports, che aveva modificato la propria strategia.

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Tra le LM P3, dopo il dominio iniziale della Ligier del team angloamericano con Rob Wheldon, si faceva presto strada lo specialista Laurents Hörr, che dopo aver preso il volante dal compagno di squadra Jean-Philippe Dayraut macinava posizioni sino ad issarsi in testa alla categoria, complice anche una sfortunata prima sosta per il box di United Autosports in regime di safety car. Purtroppo per i nostri colori Alessandro Bressan è stato il primo ritiro della gara con la vettura dell’1AIM Villorba.

Ollie Hancock dal canto suo nelle fasi iniziali manteneva facilmente la leadership delle GTE con l’Aston Martin del TF Sport, salvo poi cedere, all’entrata di John Hartshorne, a David Perel e alla Ferrari di Spirit of Race. Dopo circa 87’ di gara la categoria vedeva uno spettacolare contatto fra la Porsche di Michael Fassbender e la Ferrari di Manuela Gostner. L’errore dell’attore pilota, non sanzionato della direzione gara, faceva terminare la gara delle Iron Dames; al contrario Francois Perrodo, con l’altra 488 GTE Evo di AF Corse, incappava come in Austria nei vincoli imposti dai limiti della pista e veniva penalizzato da un drive-through.

La gara cambiava padrone nel corso della terza ora, con Nicky de Vries che alla terza sosta riusciva ad uscire davanti a Louis Deletraz. Davanti erano le due Oreca di United Autosports a condurre nominalmente, ma alla quarta sosta di Tom Gamble de Vries può riscattare ufficialmente il comando dall’altra UA di Job van Uitert. Deletraz dal canto suo viene penalizzato di 5” e colmo della sfortuna nel corso della sosta rimane coinvolto nella seconda Full Course Yellow causata dal fuoco sulla Ligier LM P3 del Team Virage.

Via libera quindi per De Vries, che alla fine terminerà con 6” di vantaggio su Gamble e 24” su Van Uitert. Per il WRT, dominatore delle prime due gare, solo il quinto posto dietro anche la vettura del Duqueine. In classifica, il G-Drive si avvicina con 57 punti ai leader del WRT che continua a condurre con 60.

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Nella sottocategoria Pro/Am, successo per il Racing Team Turkey sulla seconda vettura del G-Drive, partita dal fondo per non aver ottenuto nemmeno un giro valido in qualifica, e sul Cool Racing. Al traguardo anche la vettura innovativa dell’Association SRT41 destinata ai piloti portatori di handicap, a 9 giri.

Hörr, risalito al volante della Duqueine LM P3 del DKR, non ha avuto problemi ad incrementare il vantaggio, che alla fine assommerà a 23” sulla Ligier del Cool Racing, sempre più sola al comando della categoria dopo le due vittorie iniziali, e sulla JS P320 #2 di Wayne Boyd, Rob Wheldon e Edouard Cauhaupe.

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In GTE, il forcing finale dei piloti pro va a premiare Miguel Molina sulla Ferrari Iron Lynx nei confronti di Matt Griffin e di Alessio Rovera per un podio tutto Ferrari. L’equipaggio della 488 GTE Evo #80 ora conduce con 65 punti contro i 51 di Spirit of Race ed i 41 di AF Corse.

E’ tutto per oggi dall’assolata Provenza. L’European Le Mans Series tornerà l’11 luglio prossimo con la tappa italiana di Monza, antipasto del ritorno del WEC sull’autodromo brianzolo.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Le Castellet

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – De Vries completa con la pole a Le Castellet. Hörr e Gunn al palo domani in LM P3 e GTE

Nicky de Vries ha completato – per ora – l’opera per G-Drive, conquistando la pole position della 4 ore di Le Castellet, terzo round dell’European Le Mans Series.

Il reserve driver Toyota ha dominato in scioltezza una sessione interrotta a metà da una bandiera rossa – la prima del weekend – causata dall’Oreca del Cool Racing, che ha tagliato la chicane a bassa velocità. Fino a quel momento era Phil Hanson a condurre con 1.42.856.

Il tempo dell’alfiere di United Autosports è stato poi facilmente scavalcato dall’Aurus #26, che ha portato al limite 1.42.166, seguito da Louis Deletraz con la vettura capolista del WRT. Lo stesso Hanson poi migliorerà per salvaguardare la sua P3, seguito da Nicolas Lapierre, migliore delle Pro/Am.

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Non è sfuggita la pole di categoria nemmeno a Laurents Hörr ed al DKR Engineering. Il tedesco campione in carica della Le Mans Cup ha letteralmente sbaragliato il parco delle LM P3, lasciando, col tempo di 1.48.440, a 4 decimi il resto degli inseguitori, capeggiato da Garrett Grist del Team Virage e dalla Ligier #8 del Graff.

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Conferma la buona vena delle libere infine anche l’Aston Martin di Ross Gunn, che nel finale di sessione ha scavalcato le due Porsche del Proton Competition, fino a quel momento dominatrici della sessione, col tempo di 1.51.824. Niente da fare quindi per i due driver titolari WEC, con Richard Lietz e Gianmaria Bruni a dividersi il podio virtuale.

La migliore delle Ferrari è stata ancora una volta quella di Miguel Molina, a 7decimi circa dal battistrada.

Domani lo start della 4 Ore di Le Castellet alle ore 11. Diretta streaming su europeanlemansseries.com e sul canale Youtube della serie. Si prevede pioggia sparsa durante la mattinata.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – De Vries prenota la pole al Paul Ricard

Nicky de Vries è seriamente intenzionato a riportare il G-Drive al top nel terzo round dell’European Le Mans Series a Le Castellet.

Nella seconda ed ultima sessione di prove libere svoltasi in mattinata, il giovane olandese ha ritoccato il suo stesso limite con 1.42.841, precedendo Gabriel Aubry, sostituto di Loic Duval all’IDEC, di oltre 2 decimi. L’Oreca #17 è anche la migliore della sottocategoria Pro/Am.

P3 per Job van Uitert con la migliore delle Oreca di United Autosports e Nicolas Lapierre con la vettura del Cool Racing, mentre la vettura modificata dell’Association SRT41 chiude la classifica delle LM P2 col sedicesimo tempo.

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Tra le LM P3, Ugo de Wilde ha segnato il miglior tempo della sessione con 1.49.612 con la Ligier #14 di Inter-Europol, ben lontano comunque dal best di ieri di Garrett Grist, comunque secondo con la vettura del Team Virage.

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Gianmaria Bruni ha invece dominato la lista dei tempi delle GTE con la Porsche Proton #677ed il tempo di 1.52.193, ben mezzo secondo in meno rispetto al best lap di ieri di Ross Gunn con l’Aston Martin del TF Sport, che comunque si è migliorato a sua volta con 1.52.208.

P3 per l’altra Porsche di Richard Lietz, mentre la migliore delle Ferrari è ancora una volta la #80 di Iron Lynx con Miguel Molina, a 3 decimi dal battistrada.

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Ieri pomeriggio si è svolta la consueta mezz’ora riservata i piloti ranked bronze. A primeggiare fra i gentlemen è stato John Falb con l’altra  Aurus, la #25, ed il tempo di 1.44.998, davanti a Salih Yoluc del Racing Team Turkey e a Francois Heriau di Ultimate. Ancora Team Virage in evidenza con Charlie Crews fra le LM P3, mentre Rino Mastronardi guida il plotone delle Ferrari iscritte in GTE.

Spazio ora alle qualifiche, come sempre suddivise per categoria, a partire dalle 13.40.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Driver Test

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – De Vries precede United nelle prime libere di Le Castellet

G-Drive non ha mai amato particolarmente il Circuit Paul Ricard, dove ha raccolto solamente una vittoria ed una pole position su sette apparizioni complessive nell’European Le Mans Series, serie di cui è protagonista con tre successi finali consecutivi a partire dal 2016.

Quest’anno il team gestito da Algarve Pro Racing desidererebbe invertire la tendenza, e già dalle prime libere Nicky de Vries è riuscito ad imporre il proprio passo col tempo di 1.42.981, lasciandosi dietro le due Oreca di United Autosports, ieri al top, di Phil Hanson e Job van Uitert, di appena 16 e 197 millesimi rispettivamente.

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Bene anche la seconda entry del team russo, P4 con Roberto Merhi e prima delle Pro/Am. Da segnalare il forfait repentino del DragonSpeed, ancora senza spiegazioni ufficiali, mentre ha regolarmente girato l’Oreca modificata dell’Association SRT41, piazzandosi in P16, in fondo al lotto delle LM P2.

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Garrett Grist dal canto suo ha ribadito la buona forma dei test di ieri, mantenendo al top delle LM P3 la Ligier del Team Virage limando il tempo di ben 8 decimi segnando 1.49.060. Il podio virtuale si completa con le altre due Ligier #8 del Graff di David Droux e la #32 di United Autosports di Wayne Boyd, campione in carica della categoria.

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Ross Gunn dal canto suo ha sbaragliato il campo delle GTE con l’Aston Martin del TF Sport ed il tempo di 1.52.693, lasciando a 2 e 3 decimi le Ferrari di Iron Lynx di Miguel Molina e Paolo Ruberti.

Qualche problema in casa Porsche, con i titolari WEC Richard Lietz e Gianmaria Bruni non oltre la quinta e la settima piazza.

La giornata prosegue con la consueta mezz’ora dedicata ai bronze driver in programma far poco a partire dalle 16.30. Domani spazio alla seconda ed ultima sessione di libere ed alle qualifiche, rispettivamente alle 9.00 e alle 13.40.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – United alla riscossa nei test di Le Castellet

La stagione non è cominciata al massimo per United Autosports, dominatore della stagione 2020 dell’European Le Mans Series ed in generale delle serie ACO, che al momento occupano il terzo posto in classifica generale in coabitazione.

A Le Castellet nella giornata dedicata ai test collettivi si è assistito ad una parziale riscossa del team angloamericano, con le due Oreca LM P2 ad occupare i primi due posti della lista dei tempi grazie al campione in carica delle LM P3, Tom Gamble, autore di 1.43.578, e Job van Uitert a 19 millesimi.

A completare il podio virtuale della giornata Will Stevens, il migliore della sessione del mattino, a 0.0042 con la vettura del Panis Racing. P5 complessiva per i battistrada del WRT con Yifei Ye, dietro l’Aurus di Nicky de Vries.

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La doppietta non è riuscita ad United Autosports tra le LM P3, grazie a Garrett Grist, che ha preceduto di soli 6 millesimi col tempo di 1.49.438 Duncan Tappy e di 57 il polesitter del Red Bull Ring, Laurents Hörr con la Duqueine del DKR. Piú lontana la seconda Ligier di UA con il campione in carica della categoria, Wayne Boyd.

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Alessio Rovera ha invece dominato tra le GTE col tempo di 1.52.828, ben mezzo secondo meglio di Matt Griffin e delle due Iron Dames, Michelle Gatting e Rahel Frey. Buona prestazione anche dei leader di Iron Lynx, con Miguel Molina il migliore al mattino nonostante la zavorra di 35 kg contro i 15 dei battistrada odierni.

Migliore tra le non Ferrari, Ross Gunn con l’Aston Martin del TF, mentre Gianmaria Bruni P2 al mattino con la Porsche Proton #77 condivisa con Christian Ried e Cooper MacNeil.

_PL51187Presente in pista anche una terza Porsche Proton col #99 per lo statunitense Dominique Bastien, che si appresta a diventare il pilota piú anziano a correre la 24 Ore di Le Mans, insieme a Thomas Preining ed Adrien de Leener. Non si è vista invece in pista l’Oreca dall’Association SRT41.

Domani si comincia col programma ufficiale e le prime libere alle 13.00. Qualifiche sabato 5 alle 13.40 e partenza della 4 ore di Le Castellet domenica 6 giugno alle 11. Contrariamente alle previsioni della vigilia, il weekend dovrebbe essere graziato dal meteo con temperature estive.

Piero Lonardo

I risultati dei Test Ufficiali di Le Castellet

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – A Le Castellet alla caccia del WRT

Nel weekend ritorna l’European Le Mans Series con uno dei suoi appuntamenti più tradizionali, la 4 Ore di Le Castellet.

Per il terzo round del 2021 saranno presenti 42 vetture, grazie al ritorno dell’Oreca LM P2 modificata per l’Association SRT41; dopo il debutto a Barcelona, prosegue infatti la marcia di avvicinamento verso Le Mans per la Filière Frédéric Sausset completato ancora una volta, oltre che dai titolari Nigel Bailly Takuma Aoki, da Pierre Sarcinena. Per la 24 Ore invece, sarà Francois Heriau, già protagonista della serie con l’Ultimate, ad affiancare i due piloti diversamente abili.

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Confermato invece il resto del plateau, con il WRT lanciato verso il titolo continentale già nella stagione di debutto dopo il doppio successo in Catalunya e al Red Bull Ring. A dare la caccia a Louis Deletraz, Robert Kubica ed Yifei Ye in primis il G-Drive, con le sue due Oreca ribattezzate Aurus del patron Roman Rusinov, Franco Colapinto e Nicky de Vries distanziati di 19 lunghezze, e di John Falb, Roberto Merhi e Luis Andrade, a -29.

Al terzo posto, a pari merito coi capoclassifica della sottoclasse Pro/Am, anche i campioni in carica di United Autosports Phil Hanson, Jonathan Aberdein e Tom Gamble.

Tra le novità negli equipaggi spicca il ritorno nella serie di Jean-Eric Vergne in IDEC Sport al fianco di Paul-Loup Chatin e Paul Lafargue al posto di Loic Duval, impegnato nel weekend alla 24 Ore del Nürburgring. Sulla seconda vettura del team gestito da Nic Minassian il jolly Gabriel Aubry prenderà il posto di Ryan Dalziel a causa della concomitanza col GT World Challenge America al VIR.

Harry Tincknell tornerà infine nelle fila del Racing Team Turkey al posto del polesitter a sorpresa del Red Bull Ring, Logan Sargeant.

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Anche nelle LM P3 c’è un equipaggio a punteggio pieno, ed è quello del Cool Racing di Nicolas Maulini, Matt Bell e Niklas Knuetten. Ad inseguire a ben 23 punti di distacco, grazie ad un terzo e ad un quarto posto ottenuti fin qui, è la Ligier #13 dell’Inter Europol, che ripresenterà il belga Ulysse de Pauw insieme a Martin Hippe ed Ugo de Wilde.

Ben più staccati tutti gli altri, capitanati da Eurointernational, che non ha ancora reso noto il terzo pilota che affiancherà Andrea Dromedari e Joey Alders. Il campione in carica della Le Mans Cup, serie che ritorna dopo lo pausa in Stiria, Laurents Hörr, polesitter peraltro al Red Bull Ring, dovrebbe invece tornare a fare coppia col solo Jean-Philippe Dayraut.

Il tricolore verrà ancora una volta sostenuto nella categoria dall’1AIM Villorba, chiamato a riscattare la sfortunata gara austriaca.

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Confermate anche tutte e 9 le GTE, con i capoclassifica di Iron Lynx Miguel Molina, Matteo Cressoni e Rino Mastronardi ad affrontare la trasferta provenzale con l’handicap di ben 35 kg extra sulla Ferrari #80 contro i 25 dei secondi in classifica Dane Cameron, Matt Griffin e David Perel sull’altra 488 GTE Evo di Spirit of Race ed i 15 della Porsche Proton #77 e della Ferrari AF Corse #88, trionfatrice in Stiria con Alessio Rovera, Manu Collard e Francois Perrodo dopo il forfait del season opener.

Sulla 911 RSR-19 #93 Felipe Laser, pure impegnato sulla Nordschleife, sarà sostituito da Jaxon Evans mentre Gianmaria Bruni dovrebbe tornare sull’altra vettura del team insieme a Christian Ried e Cooper MacNeil. Sull’Aston Martin del TF Sport infine torna il titolare Ross Gunn al posto di Johnny Adam dopo la concomitanza IMSA di Mid-Ohio.

Come accennato sopra, il weekend di gara, ancora una volta a porte chiuse, sarà completato dalle due serie di contorno designate. Nella Michelin Le Mans Cup da segnalare il debutto del già citato Logan Sargeant nelle fila di Iron Lynx al fianco di Rino Mastronardi al posto di Paolo Ruberti, mentre sulla Porsche vincitrice a Barcelona del PZOberer Zürichsee by TFT il veteranissimo Wolf Henzler affiancherà Nicolas Leutwiler.

Il parco partenti delle GT3 assommerà a sette vetture, grazie alle due Porsche dell’Herbert Motorsport e all’ulteriore Ferrari di AF Corse schierata per i francesi Franck Dezoteux e Stéphane Tribaudini, tutte fuori campionato.

Tra le 26 LM P3 invece da segnalare il ritorno in DKR del co-campione 2019 Francois Kirmann insieme al belga Kris Cools (FRA). Ricordiamo che i vincitori di Barcelona dell’RLR MSport corrono fuori classifica, che è al momento capeggiata dalle due entry di United Autosports.

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Nella Ligier European Series infine, il tifo è tutto per Monza Garage e per i suoi due alfieri Alessandro Cicognani e Jacopo Faccioni, che conducono la classifica delle JS P4.

L’azione in pista dal Circuit Paul Ricard della massima serie endurance europea inizierà giovedì 3 giugno con i test collettivi. Prove libere a partire da venerdì 4 alle 13.00 e qualifiche sabato 5 alle 13.40. Lo start della 4 ore di Le Castellet domenica 6 giugno ancora una volta alle ore 11.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Le Castellet

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Il WRT raddoppia al Red Bull Ring. Rovera trascina AF Corse in GTE. Vittoria-bis anche per Cool Racing in LM P3

Diciamo la verità: ci mancava il Red Bull Ring. Il circuito della Stiria, tornato nel calendario dell’European Le Mans Series dopo tre anni di assenza, ha regalato una gara splendida, grazie sicuramente alle caratteristiche della pista, corta ma impegnativa nella guida, e del meteo imprevedibile dello Spielberg.

Alla fine dei 240’ minuti di gara, il WRT riportava la seconda vittoria in altrettante gare, grazie ad una pregevole strategia del team belga ma soprattutto dei suoi due piloti pro, Robert Kubica, spettacolare sotto la pioggia battente, e Louis Deletraz, abile a chiudere la partita nei confronti del G-Drive e del giovanissimo Franco Colapinto.

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Le 4 ore di gara si aprivano sotto un sole insperato dopo l’ennesimo rovescio notturno, ed una temperatura di circa 20 gradi. Al via l’Oreca in pole del Racing Team Turkey sceglieva di partire con il pilota bronze, Salih Yoluc, come peraltro altre squadre della sottoclasse Pro/Am e delle LM P3.

La situazione, per quanto potenzialmente esplosiva, generava solo un po’ di confusione nelle posizioni di testa, di cui faceva maggiormente le spese proprio Yifei Ye, il meno esperto dell’equipaggio del WRT, che precipitava in nona posizione, ma bastava arrivare in curva 3 per assistere al primo colpo di scena, con la Ligier LM P3 del Virage di Rob Hodes che arrivava lunghissima, schiantandosi sull’incolpevole vettura dell’1 AIM Villorba. Gara finita per entrambi e safety car in pista.

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Davanti a tutti al restart John Falb sull’Aurus #25 con le due Oreca dell’United Autosports coi due portabandiera Nico Jamin e Phil Hanson a menare le danze. Colin Noble e Matteo Cressoni prendevano invece la testa delle LM P3 e delle GTE per Nielsen Racing ed Iron Lynx.

Nella prima parte di gara era pioggia di drive-through per track limits, di cui faceva le spese anche Hanson, cosí come Francois Perrodo con la Ferrari AF Corse e Mattia Pasini con la Ligier #13 di Inter Europol.

La prima sosta regalava invece un nuovo cambio al vertice, con Nicky de Vries, subentrato a Roman Rusinov (ricordiamo ora classificato gold) ad uscire davanti a tutti, Ye compreso. Un nuovo incidente toglieva dalla lotta di testa due sicuri protagonisti tra le LM P3, Rory Penttinen e Michael Benham.

Il giovane olandese manteneva saldamente la testa della gara, accrescendo il vantaggio ad ogni giro, ma in agguato c’era il bizzoso meteo austriaco, che poco dopo la metà gara mischiava tutte le carte in tavola con un violento acquazzone.

_PL56108Dietro la safety car, chiamata opportunamente in pista dalla direzione gara, era Kubica a prendere un robusto vantaggio aiutato da una perfetta strategia, mentre in casa G-Drive si doveva procedeva ad un nuovo pit per fare entrare in macchina Franco Colapinto. I due contender rimanevano gli unici piloti a pieni giri, mentre dietro Tom Gamble manteneva temporaneamente la terza piazza con la vettura dell’Ultimate. L’altra Oreca di United Autosports aveva già perso contatto dai primi a causa di un dritto da parte di Job van Uitert, appena salito in macchina.

Si delineava un cambio della guardia anche tra le LM P3, dove a darsi battaglia erano ora le Ligier di United Autosports, con Wayne Boyd, Cool Racing ed Eurointernational, mentre in GTE Manu Collard prima ed Alessio Rovera poi, andavano a macinare giri veloci nei confronti della Ferrari #60, ricordiamo appesantita da 30 kg extra per la vittoria in Catalunya.

Kubica a 45’ dal termine cederà il volante per l’ultimo stint a Louis Deletraz in seconda posizione, ma in G-Drive è ancora necessario uno splash per terminare la gara, e Colapinto esce proprio davanti all’ex-Rebellion.

Frattanto Roberto Merhi sta trascinando l’altra Aurus fino al podio assoluto, primo fra le Pro/Am passando avversari come birilli, ma non bastasse, anche le altre due categorie stanno vivendo un finale movimentato, con Rovera pressato da Miguel Molina, incaricato dell’ultimo stint per Iron Lynx; è addirittura lotta a tre invece in LM P3 con Matt Bell, David Droux e Joey Alders, finalmente al debutto per Eurointernational.

Deletraz riesce nel sorpasso che vale la vittoria a 12’ dalla bandiera a scacchi, dopo aver pressato l’argentino fino a farlo sbagliare in curva 3, e alla fine precederà sul podio le due Aurus con quasi 22” di vantaggio sulla #26 e oltre 1’30” sull’altra vettura neroarancio, uniche a terminare a pieni giri.

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Matt Bell dal canto suo riusciva ad avere la meglio sul David Droux, penalizzato dalla direzione gara , che regalava la piazza d’onore ad Eurointernational. Non c’era invece storia in GTE, con Rovera ad approfittare dell’ultimo splash di Molina, il quale cedeva il secondo posto a David Perel e all’altra 488 isxcritta da Spirit of Race. Ulteriore dramma finale in casa Iron Dames, con Rahel Frey che dopo aver passato all’ultimo giro la Porsche di Felipe Laser per la quarta posizione si insabbiava e non verrà classificata.

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In classifica generale il WRT conduce a punteggio quasi pieno (mancano solo i due punti delle pole position) pari a 50 punti contro i 31 di Colapinto, Rusinov e De Vries. Situazione ancora migliore per i vincitori della LM P3 Matthew Bell, Nicolas Maulini e Niklas Knuetten grazie al ritiro dell’RLR Msport ed al quarto posto di Inter-Europol, che inseguono a -23.

Tra le GTE, Molina, Cressoni e Mastronardi mantengono il comando con 40 punti contro i 26 di Rovera e c., che ricordiamo hanno saltato la prima gara causa COVID.

E’ tutto dalla splendida Stiria L’European Le Mans Series tornerà fra tre settimane sul Circuit Paul Ricard.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 ore del Red Bull Ring

Foto: Piero Lonardo