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WEC – Editoriale – L’evoluzione del confronto: esiste un BoP dei media?

Nel corso delle ultime due stagioni del WEC, che hanno visto l’esplosione del fenomeno Hypercar, abbiamo visto anche crescere esponenzialmente le opportunità di confronto con i costruttori. Non che prima non ce ne fossero; anzi, nel periodo di maggior fulgore delle LM P1, con il “trialismo” Audi-Porsche-Toyota, ai media accreditati generalmente era permesso l’accesso alle hospitality, dove tra un caffè ed una brioche avevi sempre la possibilità di incontrare il pilota o il manager con cui scambiare quattro parole informali.

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Questo aldilà delle conference o dei meet the team pre-programmati. Ciò valeva anche per le GTE, con Ferrari sempre in prima fila insieme a Porsche e, quando presente, Corvette.

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Ora, con il diretto coinvolgimento dei tanti costruttori che hanno aderito alla piattaforma LMH/LMDh (oltre ai team impegnati tra le LM GT3), le opportunità di confronto sono aumentate esponenzialmente, però, curiosamente, sono pressochè sparite le possibilità di colloquio estemporaneo. Salvo qualche gradita eccezione, le hospitality sono diventate off limits e siamo tornati perlopiù ai soli appuntamenti programmati. Anche qui, c’è chi eccelle nell’organizzazione e nella disponibilità, e chi meno.

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Sicuramente l’attuale caratura della serie mondiale ha portato ad un maggiore controllo delle informazioni, anche se una volta a tu per tu col pilota, il manager o l’ingegnere, il tono della conversazione risulta quasi sempre gradevole e mai del tutto scontata, anche se vi sono limiti invalicabili che, chi come il sottoscritto mastica questo paddock da anni, conosce e rispetta.

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A scanso di equivoci, ognuno di noi ha le cosiddette “gole profonde”, ma non sempre possiamo raccontarvi tutto ciò che sappiamo, in quanto vi sono in ballo rapporti personali con persone che stimiamo.

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Inoltre, come raccontavo qualche giorno fa in questo articolo, personalmente trovo inutile fare le stesse domande, in pubblico, per ricevere risposte scontate, no? Cosí come può diventare dannoso per l’interlocutore di turno – nonchè per la propria reputazione – diffondere informazioni palesemente in contrasto con le direttive imposte dal campionato.

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Ultimamente stiamo però assistendo sempre più spesso a eventi di comunicazione dove vengono invitati i cosiddetti “SELECTED MEDIA”, a volte anche in presenza. Eventi che, beninteso, potrebbero essere tranquillamente sostituiti dal classico comunicato verso TUTTI i media, ma che invece vengono veicolati sotto questa forma.

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Ora, non è che siamo qui a fare “gne-gne” perchè non ci hanno invitato a questo o quell’evento, però questo modus operandi ovviamente avvantaggia alcune testate a favore di altre. E’ chiaro che tutti vorremmo essere sempre i primi a dare una notizia; però leggere su altri media, nazionali e non, di non essere stati scientemente resi partecipi di una notizia o di un evento al di fuori del weekend di gara, beh, non può certo farci piacere.

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Italian-endurance.com è piccolina, lo sappiamo, ma crediamo di fare un buon lavoro di informazione con i mezzi a nostra disposizione, e siamo e saremo sempre sinceramente grati di tutte le opportunità che ci verranno concesse.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

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