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WEC – Le Mans, Day 1: Toyota davanti, ovviamente. Volano le Aston in GTE

Dopo che la giornata di mercoledì è stata occupata dalle verifiche tecniche in circuito, al posto del tradizionale Pesage pubblico, il giovedì di Le Mans è stato totalmente dedicato alle attività in pista.

Ben tre le sessioni di libere e le qualifiche, per un totale di 10 ore e 45 minuti tra le 10 e mezzanotte. Nel mezzo anche un paio di sessioni dedicate alla Road To Le Mans, doppio appuntamento valido quale quarta e quinta prova della Michelin Le Mans Cup.

Questo nutritissimo programma è stato movimentato anche da diversi incidenti, dovuti perlopiù all’inesperienza (ricordiamo che causa COVID non si è tenuta nemmeno la consueta Journée Test) sul tracciato della Sarthe.

Tra i più segnanti, nella seconda tornata di prove libere le due interruzioni causate dalle due Oreca LM P2 di IDEC Sport, con Paul Lafargue e Dwight Merriman al volante. La vettura campione in carica ELMS sarà sostituita da un nuovo chassis e sabato dovrà pertanto partire dai box con un giro di ritardo, mentre la gemella portata in gara dall’equipaggio dal team IMSA del PR1 Mathiasen è stata riparata in tempo per la sessione serale.

A riprova che il Circuit de la Sarthe può riservare sorprese anche ai piloti esperti, il deb di lusso Bruno Spengler ha centrato invece le gomme con la Enso del ByKolles nelle prove in notturna.

Passando ai risultati della pista, alla fine della giornata sono come previsto le due Toyota a menare le danze. Nelle qualifiche che, come ricordiamo, hanno assegnato i posti per la novità Hyperpole di domani, le due TS050-Hybrid, alla loro ultima partecipazione a Le Mans, hanno occupato i primi due posti della lista dei tempi, grazie a Kamui Kobayashi, autore di 3.17.089 e Kazuki Nakajima 3 decimi dietro.

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Disarmante il distacco appioppato a Bruno Senna con la migliore delle due Rebellion, 4 secondi e mezzo, mentre la ByKolles e la seconda R13.Gibson si attestano a oltre 7”! A riprova, qualora ce ne fosse stato bisogno, che nonostante le nuove equivalenze dell’EoT, solo le Toyota possono perdere questa edizione a porte chiuse della 24 Ore, anche se Louis Deletraz nella sessione serale ha ridotto sostanzialmente il gap a 2”.

_PL59960Sempre più vicine le LM P2, in attesa di perdere in performance il prossimo anno per non creare commistione con le nuove Hypercar. Nicky de Vries ha infatti fissato i cronometri sul 3.26.648, relegando a quasi mezzo secondo Will Stevens con la vettura del Jackie Chan DC Racing e Paul di Resta con la migliore delle Oreca di United Autosports. Alla Hyperpole di domani qualificate anche le Oreca di G-Drive e High Class Racing insieme alla seconda entry di United Autosports.

Giorgio Sernagiotto ha portato la saltellante Dallara del Cetilar Racing al 17mo posto, quale migliore delle non-Oreca, ancorchè a quasi 3” dal top della categoria. Si sono visti finalmente i sospirati tecnici Dallara a dare supporto tecnico al team tricolore ma i problemi di manovrabilità paiono sempre evidenti nonostante il tanto impegno dei piloti e della crew AF Corse.

Il team piacentino può ben consolarsi però in GT, dove schiera ben 9 delle 16 Ferrari 488 GTE iscritte tra Pro ed Am. I migliori tempi sono stati però appannaggio delle Aston Martin, che hanno conquistato la prima fila provvisoria in entrambe le categorie.

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In GTE-Pro, Marco Sorensen ha preceduto, col tempo di 3.50.872, di soli 53 millesimi il compagno di squadra Alex Lynn. Il vincitore 2019, Alessandro Pier Guidi si è piazzato a 4 decimi davanti a Davide Rigon. Stranamente assai più lontane le due Porsche ufficiali, con l’ennesima livrea commemorativa, ispirata ai colori retrò della prima vittoria del 1970, a loro volta replicati su base nera sulla vettura vincitrice dell’edizione virtuale dello scorso giugno.

Fuori dalla Hyperpole le due Ferrari “americane”, con la 488 di Risi Competizione penalizzata per manovre non consentite in regime di parco chiuso, come peraltro la Ferrari AF Corse #52 tra le Am, categoria dove ha svettato la Vantage ufficiale di Ross Gunn con 3.52.778 davanti alla gemella iscritta dal TF Sport di Charlie Eastwood.

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A seguire la Porsche del Gulf Racing, la Ferrari del Luzich Racing, ben riconoscibile dal numero di gara 61 in stile retrò, e le due 911 dei giovani leoni di Dempsey-Proton e Project 1, Matt Campbell e Matteo Cairoli, ultimi a qualificarsi domani per la prima hyperpole, a partire dalle 11.30.

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Prima però una quarta ed ultima sessione di libere dalle 10 alle 11 per acclimatarsi alla pista ed al meteo, che dovrebbe riproporre come oggi una giornata di caldo torrido fortunatamente mitigato da una leggera brezza. Pare anche scongiurato, per ora, l’ennesimo via della gara sotto la pioggia, che però si attende copiosa nella giornata di domenica.

Domani in programma anche la tradizionale conferenza dell’ACO, che questa volta si svolgerà in maniera virtuale. Si attendono innanzi tutto maggiori informazioni sul calendario 2021, presentato ante-COVID lo scorso dicembre in Bahrain, sia sulle date che sul regolamento sportivo.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere 3

Foto: Piero Lonardo

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