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WEC – Clamoroso: da Imola rivoluzione nel BoP delle hypercar!

Una notizia sconvolgente è trapelata per quanto riguarda il mondiale endurance e Le Mans: a fronte delle tante lamentele per il dominio Porsche in Qatar, la FIA ha deciso di modificare il Balance of Performance delle hypercar già dal prossimo round.

A partire da Imola infatti il tanto contestato BoP vedrà favorite in modo equo le macchine di casa! Sul circuito del Santerno quindi -25 kg a Ferrari, Lamborghini ed Isotta Fraschini rispetto a Lusail, con un incremento di potenza massima portato a 530 kW (per chi puó) ed un’energia massima per stint di 920 MJ – praticamente senza limiti quindi, grazie agli altri parametri. Per le altre LMH, si manterranno le equivalenze del Qatar.

A Spa, data la vicinanza con la Germania, il medesimo trattamento sarà riservato a Porsche e BMW, mentre a Le Mans saranno Peugeot ed Alpine a beneficiare del nuovo BoP, cosí come ad Austin Cadillac e al Fuji Toyota.

Rimangono fuori San Paolo ed il Bahrain direte voi. Bene, in Brasile, data la tradizione del carnevale, sarà una lotteria ad attribuire il vantaggio ad un costruttore, mentre per il season finale di Sakhir, incredibile, TUTTE LE HYPERCAR AVRANNO LO STESSO BOP cosí da giocarsela ad armi pari.

Le risultanze della presente stagione saranno poi messe al vaglio della commissione endurance per la definizione del BoP 2025.

Scherzi a parte, vi vogliamo tutti ad Imola nel weekend che culminerà con la 6 Ore del 21 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo / ELMS

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WEC – Dopo un mese, squalificata la Cadillac in Qatar. Mega multa per Vista AF Corse

Incredibile ma vero, a distanza di un mese la Cadillac viene squalificata dall’ordine di arrivo della 1.812 km del Qatar. La motivazione risiede in una differenza tra i dati della carrozzeria depositati in sede di omologazione e quanto utilizzato in gara.

Più precisamente il diffusore posteriore della V-Series.R #2 è risultato differente in altezza ed allineamento sul lato destro. L’anomalia è stata riscontrata già nel post-gara ma la penalità è stata discussa solamente il 20 marzo, oltre due settimane dopo, ed in questa sede è stato riportato trattarsi di un errore di fabbricazione da parte di Dallara, non controllato dal team.

Pur considerando il comportamento non intenzionale da parte di Cadillac, è arrivata la squalifica da parte degli stewards, che esclude la vettura dal quarto posto conquistato sul campo, promuovendo contestualmente le altre macchine, prima fra tutte la Ferrari AF Corse #83. Il costruttore può ovviamente presentare appello, ma non crediamo verrà sottomesso, anche se ricordiamo bene le difficoltà logistiche affrontate dai team a Lusail, Cadillac compresa.

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Mega multa invece per Vista AF Corse, ben 60.000 €, per non aver dichiarato opportunamente un paio di ingegneri nella lista inviata preventivamente alle autorità sportive. L’eccessivamente esteso comunicato della FIA sembra preso da una spy-story e riporta addirittura controlli a sorpresa da parte dei delegati, ma per farla breve il rischio è che risultassero associati al programma Hypercar, cosa che invece è stata chiarita.

Ricordiamo che il prossimo appuntamento col FIA WEC è per la 6 Ore di Imola del 21 aprile.

Piero Lonardo – Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ed ecco la Peugeot 9X8 con l’ala posteriore (per colpa del BoP) !

Rivelata poco fa mediante un breve video la rinnovata Peugeot 9X8, in gara a partire dalla 6 Ore di Imola per le restanti gare del WEC. Ovviamente il particolare che spicca è l’ala posteriore, inizialmente abiurata dal costruttore francese, oltre alla nuova livrea. Qui di seguito il comunicato ufficiale in formato integrale.

“Dopo aver completato diverse migliaia di chilometri di test, il Team Peugeot TotalEnergies è lieto di svelare la PEUGEOT 9X8 2024, che farà il suo debutto in gara alla 6 Ore di Imola (21 aprile), secondo round del FIA World Endurance Championship 2024.

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Per sfruttare al massimo le modifiche regolamentari che consentono ai team di utilizzare un set-up di pneumatici più efficace utilizzando diverse larghezze all’anteriore (29 cm) e al posteriore (34 cm), il team Peugeot Sport ha adattato l’aerodinamica della PEUGEOT 9X8, pur mantenendo il 90% della carrozzeria, che ora presenta l’alettone posteriore.

Per il terzo anno consecutivo, Peugeot Design e Peugeot Sport hanno collaborato per ideare una livrea molto speciale, disegnata esclusivamente dai team interni di PEUGEOT. L’emblematico Leone del marchio – simbolo di velocità, flessibilità e forza – è al centro del design.

9X8_MAJEUR07_16-9_93Dopo una prima stagione completa nel FIA World Endurance Championship, inclusa una prestazione incoraggiante a Le Mans e un primo podio (3°) a Monza, e dopo aver trascorso gran parte della gara di apertura della stagione 2024 nelle prime posizioni a Losail, la PEUGEOT 9X8 è stata dotata di numerosi aggiornamenti sostanziali in quanto sembra svolgere un ruolo di primo piano quest’anno in una classe Hypercar incredibilmente competitiva con nove costruttori e diciannove prototipi.

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Nella sua versione iniziale, la PEUGEOT 9X8 è stata progettata utilizzando un insieme di specifiche che soddisfacevano il regolamento tecnico elaborato nel 2020/2021. Tuttavia, tra la fase di progettazione della vettura e il suo lancio competitivo nell’estate del 2022, i regolamenti sono cambiati, aprendo la strada al miglioramento delle prestazioni in alcune aree. Alcune impostazioni progettuali sono state quindi riviste al fine di massimizzarne il potenziale e soddisfare gli ambiziosi obiettivi fissati dal Team Peugeot TotalEnergies.”

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“Abbiamo fatto delle scelte che ora non sono più quelle giuste e questa differenza di prestazioni non è stata sufficientemente compensata dal BOP (Balance of Performance) nel 2023”, ha spiegato Olivier Jansonnie, Direttore Tecnico di Peugeot Sport. “L’idea era quindi quella di tornare ad un design della vettura simile a quello dei nostri rivali, in modo da ricevere poi un trattamento equivalente dal BOP. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di abbandonare l’uso di pneumatici di larghezza identica da 31/31 cm su tutte le ruote, scegliendo di montare pneumatici da 29 cm all’anteriore e da 34 cm al posteriore. A rigor di termini, non è un’auto nuova, poiché ha lo stesso telaio, ma ci sono molti aggiornamenti. Affinché gli pneumatici funzionassero in modo efficace, abbiamo dovuto modificare il baricentro della PEUGEOT 9X8, il che ha significato spostare alcuni componenti e lavorare per alleggerirne altri. E per avere un migliore equilibrio aerodinamico, abbiamo dovuto pensare anche alla ridistribuzione dei carichi aerodinamici, il che ci ha portato a riprogettare circa il 90% dei componenti della carrozzeria, in particolare aggiungendo l’alettone posteriore. Oltre a tutto questo, abbiamo deciso di utilizzare questa nuova omologazione per aggiungere alcuni miglioramenti in termini di affidabilità e prestazioni per darci le migliori opportunità nel campionato”.

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Nel marzo 2023 è stata presa la decisione di introdurre alcuni aggiornamenti radicali alla vettura per la stagione 2024. Tutti in Peugeot Sport hanno lavorato instancabilmente per riprogettare l’auto mentre partecipavano alla campagna WEC 2023. “Si è trattato di un progetto all’interno di un progetto, che ha aumentato notevolmente il carico di lavoro del team”, ha continuato Olivier Jansonnie. “Ma abbiamo potuto contare sull’impegno costante del Team Peugeot TotalEnergies e ora non vediamo l’ora di mostrare il risultato del loro duro lavoro. L’obiettivo è chiaramente tornare tra i primi, lottare regolarmente per il podio e lottare anche per la vittoria”.

Questi aggiornamenti hanno offerto anche l’opportunità di proseguire il rapporto di lavoro iniziato quattro anni fa con Peugeot Sport: “Dopo un design elegante e sobrio per celebrare il ritorno di PEUGEOT alle corse Endurance nel 2022, la livrea 2023 realizzata dall’artista visivo Demsky, celebrando sia il Centenario della 24 Ore di Le Mans che il 30° anniversario della doppietta di PEUGEOT a Le Mans, questa volta abbiamo ideato un design che utilizza la “testa di leone” in diverse scale”, spiega Matthias Hossann, Design del Marchio PEUGEOT Direttore. “Questo design grafico, che simboleggia un “branco di leoni”, trasmette il senso di collettività che riflette perfettamente i valori delle corse Endurance.

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Abbiamo voluto evidenziare questo spirito di squadra e la ricchezza di talenti della squadra. Il design è prodotto in diverse dimensioni e diversi colori presi dalla cartella colori Peugeot Sport, tra cui nero, grigio, bianco e kryptonite. Questo tema è utilizzato anche nei prodotti di merchandising lifestyle sviluppati dal team grafico PEUGEOT.”

Linda Jackson, Direttore generale del marchio PEUGEOT:

“Il 2023, il primo anno intero in cui il Team Peugeot TotalEnergies ha gareggiato nel FIA World Endurance Championship, è stata un’esperienza gratificante per tutti i soggetti coinvolti poiché la squadra ha preso forma ed ha mostrato la propria determinazione e passione, anche se ci sono stati momenti difficili. Per il 2024 l’obiettivo è sempre lo stesso: vincere le gare! Sappiamo che quest’anno la concorrenza sarà ancora più dura, ma il nostro team ha lavorato molto duramente per sviluppare una versione 2024 della PEUGEOT 9X8 che rifletta perfettamente i valori del marchio. L’energia e lo sforzo profusi dal Team Peugeot TotalEnergies sono stati inestimabili. Siamo orgogliosi di far parte di questa nuova era delle gare Endurance e vogliamo lasciare il segno in questo sport”.

Jean-Marc Finot, vicepresidente senior di Stellantis Motorsport:

“Desidero innanzitutto congratularmi e ringraziare tutto il team Peugeot Sport per l’eccellente lavoro svolto. Non è davvero un’impresa da poco essere riusciti a riprogettare parte della vettura in tempi record riuscendo allo stesso tempo a gareggiare nella stagione 2023. La PEUGEOT 9X8 è stata originariamente progettata per soddisfare la normativa 2020/2021, quando le LMH dovevano essere dotate di pneumatici di uguali dimensioni all’anteriore e al posteriore. Da allora i regolamenti si sono evoluti, consentendo ad alcuni dei nostri rivali di montare pneumatici più grandi al posteriore. Avevamo pensato che il BdP sarebbe stato sufficiente a compensare il nostro handicap di progettazione strutturale, ma non è stato così. È stato quindi necessario riprogettare parte della vettura per adattarla alle nuove dimensioni dei pneumatici. Abbiamo dovuto spostare il baricentro della vettura, alterare la distribuzione dei carichi aerodinamici, aggiungere un’ala posteriore, produrre componenti più leggeri e così via. Le nostre simulazioni e le prime sessioni di test in pista hanno dimostrato che la vettura ha prestazioni maggiori. Speriamo quindi di restare tra i primi senza però avvicinarci al limite del BoP come peso minimo e potenza massima”.

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Termineremmo con una sola breve considerazione: non vorremmo sminuire la buona fede degli uomini del gruppo Stellantis, cui va la nostra massima stima, ma i tavoli tecnici sul tema hypercar si svolgono – da quanto ne sappiamo – almeno dalla stagione 2018.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport, Piero Lonardo (presentazione Monza 2021)

Seat Fit am 14.03.2024 bei Porsche Penske Motorsport

WEC – Vettel testerà una Porsche ad Aragon: Le Mans in vista?

La bomba sganciata poco fa da Porsche consiste nell’annuncio che Sebastian Vettel parteciperà ad un test di lunga durata ad Aragon alla guida di una 963 LMDh.

Il quattro volte campione del mondo di F1, 299 GP disputati con 53 vittorie, in gran segreto è stato preparato nei giorni scorsi tra Weissach e Mannheim con prove al simulatore cui sono seguiti meeting con gli ingegneri per familiarizzare con le specifiche ed i complessi sistemi di controllo della LMH prima di un primo test sulla pista di casa Porsche.

Seat Fit am 14.03.2024 bei Porsche Penske Motorsport

Per il 36enne tedesco si è trattato della prima presa di contatto vera e propria con una vettura a ruote coperte, cui seguirà un long-run di 36 ore in terra spagnola in compagnia dei piloti ufficiali di Porsche Penske la prossima settimana in vista della 24 Ore di Le Mans.

“Non vedo l’ora di provare la Porsche 963 ed ho già avuto la possibilità di valutare la macchina in una sessione di rollout a Weissach. – ha affermato Vettel – Ho sempre seguito le altre categorie e la mia curiosità verso le gare di durata mi ha incoraggiato a provarci. Ora sono eccitato per questo long run ad Aragón e non vedo l’ora di stare dietro al volante. Dovrò sicuramente prenderci le misure ed abituarmici ma la squadra è molto disponibile e mi aiuterà. Questa sarà una nuova esperienza per me e vedremo cosa accadrà in seguito al riguardo – al momento comunque non ci sono ulteriori piani per il futuro.”

Ricordiamo che Porsche Penske, oltre alle vetture private di Jota e Proton, schiererà a Le Mans tre 963 per i due equipaggi full-time WEC composti da Matt Campbell, Michael Christensen e Frédéric Makowiecki, recenti vincitori in Qatar, e da Kévin Estre André Lotterer e Laurens Vanthoor. Sulla terza vettura ufficiale, iscritta col numero 4, al momento è previsto solo Mathieu Jaminet.

Un’eventuale partecipazione da parte di Josef Newgarden, vincitore a Daytona in IMSA con Dane Cameron, Felipe Nasr e Matt Campbell parrebbe essere stata declinata da parte del boss Roger Penske in persona. A questo punto Vettel, che per scherzo due anni fa demmo in Ferrari a Le Mans, potrebbe essere un’alternativa ancora superiore per il marchio di Stoccarda, volto ad aumentare il proprio record di vittorie su Circuit de la Sarthe.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

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WEC/IMSA – Ganassi lascerà Cadillac a fine anno

La notizia è rimbalzata ieri sera dagli States: il Chip Ganassi Racing terminerà a fine anno il rapporto con General Motors riguardante le Cadillac schierate nel WEC ed in IMSA.

Il contratto originario prevedeva la chiusura del rapporto triennale, che prevede lo schieramento delle V-Series.R  in entrambi i campionati, a fine 2024. Fin qui una sola vittoria per la nuova GTP col team in terra americana, a Laguna Seca, mentre nella serie mondiale, pur mancando la vittoria, va ricordato il podio di Le Mans dello scorso anno, oltre al bel quarto posto di Lusail di due settimane fa.

La vettura schierata da Action Express Racing dal canto suo ha conquistato il titolo con Pipo Derani ed Alexander Sims, insieme alla vittoria di Sebring 2023 e al più recente secondo posto alla Rolex 24 at Daytona. Il team diretto da Gary Nelson potrebbe espandersi a due vetture nel corso della prossima stagione, mentre la scelta per il WEC vede in pole position United Autosports e TF Sport.

Il team Ganassi, che va detto fin qui ha sempre spinto per un doppio effort nella serie mondiale, ipotesi alla fine negata dai vertici del costruttore e che potrebbe essere alla base del divorzio, potrebbe presto impegnarsi in un nuovo programma con Ford, insieme alla quale ha gestito con successo le GT, programma che la casa dell’Ovale ha recentemente anticipato – anche nel paddock di Lusail – potrebbe essere in cantiere. Ovviamente il pensiero vola agli scontri epici fra Ford e Ferrari a Le Mans, questa volta, a distanza di qualche anno, nella categoria top.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC/ELMS – Nei test di Imola, LM P2 più veloci delle Porsche hypercar

L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola è stato protagonista domenica e lunedí di due giornate di test organizzate da Kateyama. La lista dei partecipanti comprendeva diversi team iscritti a WEC, ELMS, GTWC e GT Italia, col Team Penske quale piatto forte.

A sorpresa ieri ci siamo ritrovati non solo la Porsche 963 trionfatrice in Qatar, ma anche un’altra LMDh di Jota Sport. Nessun’altra hypercar, anche se era prevista la presenza del team Duqueine, che invece non si è mostrato con l’Isotta Fraschini, ma nemmeno con l’Oreca LM P2.

Ieri una giornata uggiosa, poi complicata anche dalla pioggia, non ha permesso tempi di rilievo; tante anche le interruzioni che hanno spezzettato il lavoro delle squadre. Lunedí invece è stato possibile ottenere risultati apprezzabili.

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Davanti a tutti però nella lista complessiva dei tempi non ci sono le due hypercar, bensí l’Oreca ancora in finitura carbon black di Inter-Europol, accreditata di 1.30.933, a precedere le tre unità portate sul Santerno da United Autosports, tutte protagoniste dell’European Le Mans Series.

Le LM P2 quest’anno correranno nella serie europea con meno limitazioni ed infatti il crono segnato dal team polacco è inferiore di ben 8 decimi della pole ottenuta qui due anni fa da Alessio Rovera.

Le due Porsche LMDh invece, che ricordiamo condividono una base Multimatic LM P2, hanno segnato una migliore prestazione di soli 1.32.608 con l’esemplare di Penske. Anche se stiamo parlando di test, a scopo comparativo Sebastien Bourdais con la Peugeot 908 LM P1 in pole position nella gara valida per l’International Le Mans Cup del 2011 segnò il tempo di 1.31.736.

Altre apparizioni importanti nel paddock imolese nella giornata odierna di Toto Wolff e Andrea Kimi Antonelli su una Mercedes GT3 e di Valentino Rossi con la BMW M4 GT3 del WRT. Tra le GT3 è stata proprio la AMG GT3 #112 a segnare la migliore prestazione, con 1.39.685, davanti alla migliore delle due Ferrari 296 GT3 di AF Corse giunte per l’occasione.

Tra i team partecipanti al WEC presenti anche le due Corvette di TF Sport reduci dal season opener di Lusail e due Porsche attribuite a Manthey EMA. Tre sole infine le LM P3, tutte Ligier, appartenenti ad Inter-Europol, Eurointernational e 360 Competition.

La parola definitiva comunque ai weekend di gara che si svilupperanno fra poco più di un mese per il WEC e ai primi di luglio per l’ELMS.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Trionfo Porsche in Qatar: tris tra le Hypercar e successo in GT

Porsche piazza una tripletta in Qatar nel season opener WEC con Penske e Jota e trionfa anche in GT con Manthey Pure Rxcing.

Risultato a sorpresa, almeno nelle proporzioni? Beh, tenendo conto dei risultati di Prologo, libere e qualifiche non sarebbe stato difficile immaginare un podio simile, ma l’exploit allo start della Ferrari #50 e l’insperato effort della Peugeot #93 ci avevano fatto credere in un finale meno scontato.

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Invece, le 499P ufficiali sono scivolate incredibilmente nella mediocrità dopo una sanguinosa penalità alla #50 ed un contatto della #51, lasciando la sola “yellow submarine” AF Corse a combattere per un piazzamento. La 9X8 invece, avviata verso il secondo posto con Jean-Eric Vergne al volante dopo una gara egregia, ha rallentato vistosamente senza potenza all’ultimo giro, richiamando echi del finale di Le Mans 2016.

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Peraltro anche al box della #6 dei trionfatori Kevin Estre, Laurens Vanthoor e André Lotterer le ultime fasi di gara non sono state certo tranquille, prima per un contatto con la Lexus #87, vera mina vagante con Takeshi Kimura, e poi per le relative conseguenze nella forma del pannello numerico obbligatorio che è stato sostituito con un adesivo a pochi minuti dalla bandiera a scacchi.

La sosta comunque è stata veloce ed il vantaggio sarebbe bastato non solo a tenere dietro la Peugeot, ma anche le altre 963, che chiudono con Callum Ilott, Norman Nato e Will Stevens di Jota davanti a Matt Campbell, Michael Christensen e Fred Makowiecki, unici a pieni giri.

Il colpo di scena finale ha elevato la Cadillac, protagonista di una spettacolare rimonta dopo la penalità per il contatto che ha dimezzato le possibilità della casa del Leone (che al contrario si è insabbiata nelle retrovie senza più uscirne) soprattutto con il rimpiazzo di lusso Sebastien Bourdais.

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Buono anche per AF Corse, che ha cosí conquistato il secondo gradino del podio dei privati, nuovo campionato nel campionato, mentre delle 499P ufficiali solo la #50 riesce ad andare a punti, con l’ottavo posto.

Discorso a parte meritano le Toyota, mai realmente in contention, portano a casa un settimo ed un decimo posto, con la GR010-Hybrid dei campioni del mondo a 2 giri dietro anche alla migliore delle Alpine. Il circuito qatariota abbiamo inteso premiare il peso, per favorire il minore consumo dei pneumatici ma non solo, e le Toyota, insieme – va ricordato – alle Ferrari erano le vetture più pesanti. Speriamo che l’Endurance Committee WEC tenga conto delle risultanze odierne per avere una lotta più equilibrata ad Imola, circuito peraltro dalle caratteristiche nettamente differenti da Lusail.

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Successo infine per Lamborghini, inteso come raggiungimento della bandiera a scacchi, risultato insperato alla vigilia per il marchio di Sant’Agata, mentre Isotta Fraschini ha capitolato a metà gara per un problema alla sospensione anteriore destra. Attendiamo entrambi i marchi alla gara di casa.

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UPDATE: La Peugeot #93 è stata squalificata in quanto non è riuscita a tornare in pitlane e raggiungere il parc fermè. Il problema, probabilmente derivante da un sensore del carburante, ha costretto Vergne ad utilizzare il sistema ibrido al di sotto della soglia consentita In ragione di ciò, all’interno della zona punti la Ferrari #50 sale al settimo posto, l’Alpine #35 all’ottavo, la Toyota #8 al nono e la Porsche Proton al decimo.

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Porsche trionfa anche in GT3 con la 911 GT3 R del Manthey Pure Rxcing di Alex Malykhin, Klaus Bachler e Joel Sturm. Anche qui la casa di Stoccarda ha dimostrato una superiorità tecnica che avrebbe potuto generare una doppietta se solo l’altra vettura non avesse dovuto subire una lunga sosta per un problema tecnico.

Ad approfittarne le Aston Martin, che completano il podio con entrambi gli esemplari di Heart of Racing e D’Station. Le due Ferrari se la sono giocata, specie con i pro, Davide Rigon ed Alessio Rovera, chiudendo in P5 e P7 dietro le due BMW.

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Il resto del lotto è da considerarsi non pervenuto per vari motivi; fatto sta che solo la Vantage #27, nonostante un paio di penalità, è riuscita a terminare nel giro dei leader. Anche qui, una revisione del BoP pare necessaria per Lexus, Ford e Lamborghini, mentre McLaren e Corvette possono invece invocare le classiche attenuanti dei nuovi arrivati.

E’ tutto per questa 1.812 km, effettuati in anticipo rispetto al limite previsto delle 10 ore grazie alle due sole due Full Course Yellow, peraltro di brevissima durata, entrambe per detriti, più o meno voluminosi, in pista. L’appuntamento col FIA WEC è per la 6 Ore di Imola del 21 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 1.812 km del Qatar

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WEC – Peugeot ancora ultima speranza contro le Porsche. Rossi “vede” il podio in GT

Le Porsche si stanno involando verso un risultato annunciato sin dal Prologo, con la 963 #6 sempre in controllo a meno di 2 ore dal termine della gara. Dopo due doppi stint di André Lotterer e Laurens Vanthoor ora tocca a Kevin Estre preparare il terreno fino alla bandiera a scacchi, che dovrebbe vedere il tedesco tornare al volante per il gran finale sotto le luci artificiali del tracciato qatariota .

Solo la Peugeot #93 resiste nel giro del leader dopo che anche la Porsche Jota #12 è uscita dalla lotta per il primato insieme alla seconda entry ufficiale Penske e, esclusa la 9X8, si potrebbe profilare un clamoroso tris per la casa di Stoccarda, già trionfatrice in IMSA a Daytona.

La Ferrari meglio piazzata continua ad essere la terza forza di AF Corse, mentre la #50 ha subito una ulteriore penalità di 5” per track limits. La Lamborghini prosegue la propria gara di apprendistato in 17ma posizione, mentre Isotta Fraschini ha reso definitivamente le armi, unico ritiro fin qui della gara insieme alla sfortunata Corvette GT3 #81.

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Nella classe GT, usciti i pro di AF Corse, con la 296 GT3 #55 che ha subito anche un drive-through per track limits, Porsche ed Aston Martin sono tornate alla carica. Alle loro spalle però è emersa la BMW #46 sospinta da un assai convincente Valentino Rossi, unico dopo 8 ore di gara a pieni giri insieme al leader Joel Sturm e a Daniel Mancinelli.

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Il pilota marchigiano oggi ha dimostrato di non temere confronti anche nella serie mondiale. Il testacoda del teammate Alex Riberas nel corso della settima ora non ha inficiato le prospettive di podio dello Heart Of Racing. Difficile che altre vetture si possano infilare nella lotta per il vertice, a meno di defaillance tecniche dei battistrada.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 8 ore di gara

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WEC – In Qatar, dopo 5 ore solo una Peugeot sfida le Porsche. Ferrari passa al comando delle GT3

La Peugeot #93 ha approfittato di un pit lungo da parte della Porsche Jota #12 per riportarsi alle spalle della 963 di testa. Mikkel Jensen prima e Jean-Eric Vergne poi hanno tenuto il passo di Kevin Estre ed André Lotterer durante le ore centrali di gara, riducendo anche il distacco dai leader.

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L’altra Porsche Penske dal canto suo si è installata stabilmente in P3 davanti all’esemplare gestito in questa fase da Will Stevens e Callum Ilott. La migliore delle Ferrari è la “Yellow Submarine”, che nonostante un paio di contatti che hanno lasciato il segno sulla parte sinistra della 499P #83, mantiene la sesta piazza davanti alla Toyota meglio piazzata. Nel mezzo, la solitaria Cadillac grazie soprattutto ad un mega stint da parte di Sebastien Bourdais.

Le altre due Ferrari, penalizzate da quanto avvenuto nelle prime fasi di gara (si è poi appreso che il posteriore della vettura #51 è volato a causa di un contatto con la McLaren #59) scontano 1 e 2 giri rispettivamente. Proprio allo scadere della presunta metà gara l’Isotta Fraschini, penalizzata complessivamente dalla direzione gara con la bellezza di 290” per eccesso di velocità in pitlane ed una infrazione tecnica, è stata riportata nel box per un problema di natura elettrica della Tipo 6 Competizione.

In GT3, uno dei protagonisti delle prime fasi di gara, la Corvette #81 partita dalla pole, ha perso 10 giri per un problema al cambio. Le due Porsche Manthey, a lungo insidiate dall’Aston Martin dello Heart of Racing, durante la quarta ora di gata si sono ritrovate alle spalle le due Ferrari grazie ai due pro, Davide Rigon ed Alessio Rovera.

Alex Malykhin ha visto il proprio vantaggio via via ridursi fino a vedersi insidiato da vicino, anche a causa delle diverse strategie generate dalla seconda Full Course Yellow della giornata – chiamata in causa per detriti nelle curve 5 e 13 – non solo dalle due 296 GT3 ma anche dalla Vantage #27, con Valentino Rossi ad incalzare in P5 con la BMW #46.

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Dopo cinque ore le due Ferrari Vista AF Corse conducono sull’Aston Martin #27 e sulla Porsche #92; frattanto l’altra 911 GT3 R di Manthey è stata costretta ad una lunga sosta che l’ha tolta dalla lotta per il vertice a causa di un contatto con una Ferrari Hypercar.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 5 ore di gara