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WEC – Quattro diverse Hypercar ai primi quattro posti a Monza dopo quattro ore

Sembra uno scioglilingua ma quella del titolo è la situazione attuale della 6 Ore di Monza. A due terzi della percorrenza infatti le vicissitudini della gara e le diverse strategie hanno reso possibile questo scenario, capitanato dalla Toyota #7, al comando ora con il polesitter Kamui Kobayashi, il quale vanta 46” di vantaggio sulla Ferrari di Antonio Fuoco. Più dietro, Dane Cameron con la Porsche #5 precede la Peugeot di Paul di Resta.

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Nelle due ore centrali c’è stato lustro anche per la 963 di Proton Competition, davanti a tutti per un paio di giri con Neel Jani, mentre l’altra Porsche privata di Hertz Team Jota ha dovuto subire una battuta d’arresto al pit per un problema di elettronica.

L’altra Ferrari, in attesa del forcing finale, staziona realisticamente in P6, dietro la Glickenhaus che si può proporre, al netto delle diverse strategie, quale quinta forza della gara.

In LM P2 l’accoppiata di United Autosports si è definitivamente dissolta a causa dl contatto e relativa penalità per il contatto tar Phil Hanson e la 488 GTE dell’incolpevole Luis Perez Companc a Lesmo, per fortuna senza conseguenze.

La classifica di categoria vede a contatto dell’Oreca supersitite del team angloamericano, ora con Giedo van der Garde, Louis Deletraz del WRT e Mathieu Vaxivière di Alpine. I vincitori di Le Mans di Inter-Europol continuano in P4 con Fabio Scherer.

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In GTE-Am infine, la Corvette, nonostante una penalità per speeding e la pesante zavorra del Success Ballast, è emersa come da copione sfruttando le proprietà velocistiche della C8.R. Nico Varrone ha preso il comando della categoria disponendo facilmente delle Porsche di Riccardo Pera e Mikkel Pedersen, le quali successivamente hanno effettuato la propria sosta, in attesa di Nicky Catsburg.

Dietro la Corvette, anche grazie alle neutralizzazioni, non ultima quella, poco comprensibile, per la Porsche Proton hypercar ferma all’entrata della prima di Lesmo poi ripartita, mantiene la seconda piazza la 911 RSR-19 delle Iron Dames, ora con Michelle Gatting. Contatto invece per la Ferrari di Simon Mann e la Porsche Iron Lynx di Matteo Cressoni ed ulteriore Full Course Yellow.

Purtroppo un problema al cambio ha fermato la marcia della Ferrari meglio piazzata, la #54, e un problema più grave, sempre allo stesso particolare ha chiuso forse definitivamente la gara dell’altra 488 del Kessel Racing, già vittima nelle prime fasi di un contatto con l’Aston Martin del D’Station. Le speranze del costruttore britannico sono lasciate all’ORT by TF, che continua in terza posizione.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la quarta ora di gara

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WEC – A Monza, split strategies dopo un avvio caotico

Sotto un sole africano alle 12.30 è partita la 6 Ore di Monza. Le ostilità fra Toyota e Ferrari sono iniziate già alla prima curva, con Miguel Molina aggressivo sulla Toyota in pole di Mike Conway e Sebastien Buemi lungo alla prima variante nei confronti di Antonio Giovinazzi, che si girava. Molina, Buemi, le Peugeot ed altri ancora approfittavano invece della via di fuga.

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Conway si presentava al comando al termine della prima tornata davanti alla Ferrari #50 e alle due Peugeot e alla Cadillac, con Alex Lynn autore di uno start più attento allo scopo di evitare guai immediati.

L’azione di Buemi veniva sanzionata da 10” extra al pit, ma poco più tardi il campione del mondo si rendeva protagonista di un ulteriore episodio nei confronti dell’Aston Martin del D’Station, che mandava nelle gomme fuori dalla Ascari. Quest’ultimo contatto veniva sanzionato più duramente, con uno Stop&Go+1’.

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Tra le LM P2, sono le due vetture di United Autosports a menare le danze in questa prima fase, con Josh Pierson e Frederik Lubin a prendere il largo alla ripartenza dopo la safety car, mentre Sarah Bovy dalla pole non aveva problemi a mantenere il comando sull’Aston Martin dell’ORT by TF e la Ferrari del Richard Mille condotte da Ahmad Al Harty e Luis Perez Companc.

Davanti si prova a giocare sulle strategie per rimontare, cosí la Ferrari #51 e le due Porsche, la Penske #5 e quella dell’Hertz Team Jota, decidono di separarsi rispetto alla concorrenza mediante un secondo pit anticipato.

La leadership, che passa anche dalle Peugeot – estremamente attive nella prima parte di gara ma poi rallentate da problemi tecnici, con la #94 addirittura in stallo alla Roggia e poi in garage – passa da Antonio Felix da Costa e dalla 963 dorata per poi tornare nelle mani dei leader più accreditati.

Ma un nuovo contatto fra le LM P2 di Bent Viscaal e Gabriel Aubry, fuori alla seconda di Lesmo al termine della seconda ora, genera una nuova situazione di confusione in classifica, lasciando la Cadillac al comando, ma per poco prima che Josè Maria Lopez e la Toyota #7 riprenda la leadership davanti a Nicklas Nielsen, ora al volante della 499P #50, a Michael Christensen sulla Porsche #5, e alla Peugeot di Jen-Eric Vergne. Completa la top five la Glickenhaus con Nathanaël Berthon.

Ferdinand Habsburg e André Negrao con le migliori Oreca WRT e Alpine si sono infilati fra le due capolista LM P2 di United Autosports, con Oliver Jarvis a condurre a distanza ravvicinata.

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In GTE-Am, la cavalcata vincente delle Iron Dames ha incontrato la resistenza della Ferrari #54, che ha preso il comando delle operazioni ma deve fare fronte ad uno stint più corto del dovuto per il bronze Thomas Flohr. Toccherà forse quindi ancora una volta a Corvette, che dopo il doppio stint di Ben Keatiung, ora insegue da vicino Francesco Castellacci nonostante i 40 kg di zavorra del Success Ballast.

Piero Lonardo

Foto: MorAle, Piero Lonardo

La classifica dopo la seconda ora di gara

MSR

USCC – L’Acura torna in pole a Mosport con Blomqvist

Le Acura sembrano determinate a tornare in sella ed hanno monopolizzato le libere e le qualifiche, conquistando la prima fila con Tom Blomqvist, autore come nel 2022 della pole per l’MSR con 1.05.663, appena 81 millesimi meglio di Ricky Taylor con l’ARX-06 del WTR w/Andretti. In precedenza le due Acura hanno primeggiato nelle due sessioni di libere con Colin Braun e lo stesso Taylor.

IMSA_pole

Non lontane le Cadillac, che occupano la seconda fila col leader del campionato, Pipo Derani, e Sebastien Bourdais, a loro volta davanti alla migliore delle Porsche con Felipe Nasr. Porsche e BMW, mattatrici due settimane or sono al Glen, subiscono però distacchi di oltre 1”.

Assenti le LM P2, il parco prototipi si completa con le LM P3, e Gar Robison conquista l’ennesima pole position in carriera della categoria con la Ligier del Riley Motorsports ed il tempo di 1.12.946, lasciando ad oltre 4 decimi la Duqueine dell’AWA di Orey Fidani.

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Prosegue anche la marcia delle Lexus del Vasser Sullivan in GTD Pro, in pole con Jack Hawksworth davanti alla Mercedes del WeatherTech di Jules Gounon. Anche qui, lotta sul filo dei millesimi con la RC F GT3 davanti per appena 74 millesimi col tempo di 1.15.029.

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Seguono le due Aston Martin dello Heart of Racing, con Alex Riberas e Roman de Angelis, quest’ultimo leader in GTD davanti a sua volta all’altra Lexus iscritta nella categoria Pro/Am di Frankie Montecalvo.

Lo start della gara canadese, della durata standard di 2h40’, alle 12.05 PM ET, vale a dire le 18.05 italiane, come sempre fruibile gratuitamente tramite il sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: HPD, IMSA, Aston Martin Racing

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Le ultime da Cadillac e Corvette

Abbiamo approfittato della presenza di Laura Wontrop Klauser, boss di Cadillac e Corvette, alla 6 Ore di Monza per farci aggiornare sulle ultime novità in casa General Motors.

Siete soddisfatti di come sta andando la stagione dopo il podio ottenuto a Le Mans?

“Dobbiamo essere contenti del risultato che abbiamo ottenuto a Le Mans. Continuiamo a spingere e a progredire. Vediamo cosa accadrà qui a Monza; sicuramente possiamo fare bene anche su questo tracciato, ma indubbiamente il caldo potrebbe essere un fattore da tenere in considerazione. Il nostro target è ovviamente quello di vincere, non siamo contenti fino a quando non arriviamo primi, ma dobbiamo però essere onesti e valutare con attenzione ogni condizione”.

Parlando di America, invece, come valuta il 2023 alla vigilia del round di Mosport dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship? 

“La stagione in IMSA sta andando molto bene, tutto è molto più imprevedibile e tutte le auto che partecipano hanno la chance di guidare la corsa o di vincere. Guidiamo al momento il campionato,, ma nella seconda parte del 2023 sono molte le cose che potrebbero succedere. In ogni caso fino ad ora siamo contenti.”

Cosa vi ha spinto a scegliere TF Sport per il 2024? 

“TF Sport sta svolgendo un ottimo lavoro, è sempre stato un valido rivale che ha una solida base. Penso che sia stata una scelta logica quando abbiamo preso una decisione. Quanto abbiamo creato è molto importante, non vediamo l’ora di iniziare la nostra collaborazione, che varrà solo per il FIA WEC, per la GTD nell’IMSA annunceremo invece presto un team che gestirà le nostre auto”.

Oltre a TF Sport ci sono altri piani in Europa? 

“Non ancora. La macchina non ha ancora fatto dei test in Europa e sarà consegnata a TF Sport a gennaio Attualmente la vettura è rientrata in North America dopo aver disputato delle specifiche prove in galleria del vento. L’intenzione è quella di entrare sul mercato continentale nel 2025 dopo aver ingranato con i programmi in IMSA e WEC. Nei prossimi mesi sveleremo anche il nostro partner per SRO in America.

Per il 2024 avrete una seconda Cadillac nel FIA WEC a tempo pieno?

“Non sappiamo ancora cosa accadrà nel 2024 e stiamo programmando con General Motors cosa fare; sicuramente la nostra intenzione è quella di correre nella top class parallelamente sia nel WEC che nell’IMSA, come quest’anno.

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Kobayashi si vendica di Le Mans e piazza la pole a Monza. Primi giri anche per l’Isotta Fraschini

Kamui Kobayashi non ha gradito restare dietro la Ferrari nell’Hyperpole a Le Mans e ha approfittato delle qualifiche della 6 Ore di Monza per piazzare la seconda pole annuale dopo Spa.

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Antonio Fuoco si è fermato ad appena 17 millesimi dal portacolori di Toyota, autore della migliore prestazione con 1.35.358. Toyota chiude anche il podio virtuale con Brendon Hartley, a 102 millesimi.

Peugeot si aggiudica la seconda fila dimostrando che le prestazioni delle libere 3 non sono state un fuoco di paglia con Jean-Eric Vergne, mentre la terza sarà composta dalla Cadillac e dalla seconda 499P.

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Appassionante anche la battaglia fra le LM P2; alla fine l’ha spuntata Robert Kubica con l’Oreca #41 del WRT che è andato via via migliorandosi fino a precedere Pietro Fittipaldi di oltre 3 decimi con la vettura di Jota. Sono stati ben tredici infatti i best lap, e nella battaglia si sono resi protagonisti anche Doriane Pin con la #63 di Prema le due Alpine e Phil Hanson di United Autosports, che chiude in P3 davanti a Gabriel Aubry di Vector Sport.

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Tra le GTE-Am infine, Sarah Bovy ripete la prestazione del 2022 conquistando la pole di categoria nonostante il cambio di montura per le Iron Dames col tempo di 1.47.632, infliggendo quasi mezzo secondo alla concorrenza, capitanata dall’Aston Martin dell’ORT by TF.

A seguire la Porsche del Dempsey-Proton del veterano Christian Ried e la Ferrari del Richard Mille AF Corse di Luis Perez Companc. Quello delle GTE-Am è stato l’unico dei tre segmenti a subire un’interruzione a causa dell’uscita di strada, senza conseguenze per vettura e pilota, della Porsche del Project 1 – AO Racing da parte del deb Efrin Castro, fuori alla Ascari.

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Ma la prima ad uscire sulla pista resa torrida da un sole africano le GTE-Am in realtà è stata l’Isotta Fraschini Tipo 6 LMH, insieme alla versione Pista da track days per alcuni giri dimostrativi.

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Lo start della 6 Ore di Monza è previsto per le 12.30 di domenica. In mattinata una seconda sessione autografi dopo quella della mattinata che ha visto un discreto successo di pubblico. La gara sarà visibile sia sulle piattaforme Sky che sui canali Eurosport/Discovery, oltre che sull’app FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa, Alberto Manganaro

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Sorpresa, le Peugeot si scoprono nelle ultime libere di Monza

Peugeot sugli scudi nella terza ed ultima sessione di prove libere della 6 Ore di Monza. Jean-Eric Vergne ha fissato i cronometri sull’1.35.878, scalzando già nelle fasi iniziali dell’ora a disposizione la Ferrari di Antonio Fuoco per 45 millesimi.

La prestazione delle Hypercar del Leone è corroborata dal terzo tempo ottenuto da Gustavo Menezes, che a propria volta sopravanza la 499P #51, quarto tempo con Antonio Giovinazzi. Completa la top five la Cadillac grazie ad Alex Lynn, il più a proprio agio dei piloti del marchio statunitense sul tracciato brianzolo.

La migliore delle Toyota, la #7, si piazza all’ottavo posto della graduatoria, mentre l’altra GR010-Hybrid termina addirittura in P11, dietro la Glickenhaus e poco avanti la Vanwall. Presumibile che le LMH del Sol Levante si siano nascoste in vista delle qualifiche.

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Pietro Fittipaldi torna invece a risplendere tra le LM P2, chiudendo al top della categoria con l’Oreca Jota ed il tempo di 1.39.621. Il resto del podio virtuale parla francese con Gabriel Aubry e Charles Milesi per Vector Sport e l’Alpine #36.

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E’ Matteo Cairoli infine a primeggiare tra le GTE-Am, alzando l’asticella di ulteriori 2 decimi rispetto a venerdí con la Porsche Project 1 – AO Racing ed il tempo di 1.46.762. Stavolta è poker per le GT di Stoccarda, che proseguono la classifica con Mikkel Pedersen, Alessio Picariello e Riccardo Pera, portacolori di Dempsey-Proton, Iron Lynx e GR Racing. Ancora una volta il migliore tra i piloti Ferrari è Davide Rigon con la 488 #54 di AF Corse.

Tutto pronto per le qualifiche, come sempre separate per classe, a partire dalle 14.40.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Kobayashi alza l’asticella nelle seconde libere di Monza

La Toyota e Kamui Kobayashi segnano la migliore prestazione nel secondo turno di libere della 6 Ore di Monza. Il DS del Gazoo Racing ha migliorato sensibilmente il tempo ottenuto stamane da Alessandro Pier Guidi primeggiando con 1.36.363 davanti alla Ferrari di Antonio Fuoco, separato da soli 170 millesimi.

Bene anche l’altra GR010-Hybrid con Brendon Hartley a 3 decimi, che a sua volta precede l’unica Cadillac presente con Alex Lynn. L’unica Full Course Yellow della sessione è stata chiamata in causa dalla Porsche privata di Proton Competition, ferma per un problema tecnico a metà circa dei 90’ a disposizione con Gianmaria Bruni al volante, Poco prima Harry Tincknell aveva segnato il miglior tempo della 963 #99, che vale la P6 in graduatoria appena dietro la Porsche ufficiale Penske di Frederic Makowicki.

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Ancora WRT al comando in LM P2 con Robert Kubica, che ha limato il proprio crono di 4 decimi con 1.39.955. Questa volta però non è doppietta per il team belga, con Albert Costa che si infila tra le due Oreca, a meno di 2 decimi dall’ex-F1.

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Alessio Picariello invece ha portato al comando Porsche in GTE-Am, migliorando sensibilmente il limite per la categoria per Iron Lynx ed il tempo di 1.46.973. Le 911 RSR-19 occupano completamente il podio virtuale grazie alle prestazioni degli enfant du pays Riccardo Pera e Matteo Cairoli; la migliore delle Ferrari è ancora una volta la #54 di Davide Rigon, P4 a oltre 6 decimi dal battistrada, sostanzialmente replicando la prestazione del mattino.

Domani il programma monzese prevede la terza ed ultima sessione di libere a partire dalle 10.45, mentre alle 14.40 prenderanno il via le qualifiche, precedute da alcuni giri dimostrativi dell’Isotta Fraschini LMH. Nel mezzo, gli appassionati potranno vedere da vicino i loro idoli e le vetture con la pit walk e la sessione autografi.

Quest’oggi, grazie al clima caldo ma non torrido, ma anche all’ingresso gratuito, Monza ha visto una robusta affluenza di pubblico, una buona prospettiva quindi per il resto del weekend.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Pier Guidi e la Ferrari cominciano bene a Monza

Alessandro Pier Guidi svetta nelle libere 1 della 6 Ore di Monza, quinto round del World Endurance Championship 2023. L’alfiere del Cavallino nel finale di sessione ha scalzato dalla testa della graduatoria Yifei Ye con la Porsche dell’Hertz team Jota per appena 3 millesimi col tempo di 1.37.533. In precedenza anche James Calado, autore del primo stint con la 499P trionfatrice a Le Mans aveva sfiorato il record.

A seguire Michael Christensen con la Porche Penske #5, protagonista della prima Full Course Yellow della mattinata dopo essersi stoppata in pista alla prima chicane, e la migliore delle Toyota con Mike Conway. Chiude la top five la Glickenhaus, memore della pole 2022, di Olivier Pla.

_PL51788Ha preso per la prima volta la pista in una sessione ufficiale la Porsche 963 di Proton Competition, compiendo 31 tornate del circuito brianzolo con Gianmaria Bruni, Harry Tincknell e Neel Jani.

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Doppietta tra le LM P2 per il WRT grazie a Robert Kubica, autore di 1.40.356, e Ferdinand Habsburg. P3 per i vincitori di Le Mans di Inter-Europol con Albert Costa.

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Tricolore in evidenza infine tra le GTE-Am grazie a Davide Rigon, Matteo Cressoni e Riccardo Pera che occupano il podio virtuale della categoria, con la Ferrari AF Corse #54 al top con 1.47.538 davanti per 107 millesimi alla Porsche di Iron Lynx.

Da segnalare due uscite di strada, fortunatamente senza conseguenze, per l’Aston Martin del D’Station alla seconda di Lesmo, e per la Porsche Project 1 – AO Racing, che ha invece causato la chiusura anticipata della sessione con un paio di minuti di anticipo per un lungo del deb Erin Castro alla Roggia.

Il programma odierno prosegue con la seconda sessione di libere, a partire dalle 16.40.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Cambia il BoP per i tre round finali, ma non gridiamo allo scandalo!

Reso noto dall’Endurance Committee della FIA il Balance of Performance per le ultime tre gare del WEC: Monza, Fuji e Bahrain. Modificate rispetto a Le Mans le equivalenze di tutti e sette i modelli di Hypercar, ma andiamo in dettaglio.

A Monza, peso minimo quasi immutato per tutti i contender salvo Cadillac, che correrà con 14 kg in meno. Appesantite minimamente le Ferrari, Peugeot e Porsche rispettivamente di +5, 4 ed 1 kg extra. Le GR010-Hybrid restano le più pesanti con 1.080 kg a vuoto seguite dalle 499P con 1.069. Cadillac con questa riduzione di peso si avvicina alle “farfalle” Glickenhaus e Vanwall a quota 1.030 kg.

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Grosse differenze invece in tema di potenza massima, dove Cadillac, Ferrari e Porsche dovranno correre con 15, 12 e 10 kW in meno. -5 kW anche per Toyota, mentre al contrario Vanwall e Peugeot potranno disporre di 8 e 4 kW di potenza extra in più. A Peugeot, Glickenhaus e Vanwall il primato della potenza massima con 520 kg, mentre Ferrari e Cadillac chiudono la graduatoria a 497 e 498 kW.

Immutata la velocità di attivazione del deploy dell’ibrido per le tre LMH con sistema proprietario (190 kmh per Toyota e Ferrari, 150 kmh per Peugeot, sia su asciutto che sul bagnato), e sostanziosi ritocchi anche all’energia massima per stint (-15 MJ per Cadillac, -11 per Porsche, -8 per le Ferrari), ma anche in positivo per Vanwall, Peugeot e Glickenhaus (+12 MJ, +6 e +3 rispettivamente). E’ la Glickenhaus a disporre della potenza massima per stint con 916 MJ, mentre la Cadillac potrà disporre di 890 MJ.

In breve, Cadillac alleggerita e Ferrari appesantita anche in Fuji ed in Bahrain, circuiti dalle caratteristiche ben diverse da Monza. In evidenza la diminuzione della velocità di deploy dell’ibrido, solo su asciutto, per le Peugeot, che passano da 150 kmh a 135 kmh.

Prima di gridare a priori allo scandalo però, va ricordato però che prima di Le Mans il BoP ha “martellato” Ferrari e Toyota con ben +24 e +37 kg rispettivamente di peso extra, e anche Cadillac ha corso con 11 kg in più rispetto a Spa, eppure ciò non ha impedito ai tre marchi di occupare i tre gradini del podio, e la battaglia in pista ha coinvolto attivamente anche Porsche e Peugeot.

Per una volta quindi, proviamo a dare fiducia agli organizzatori, che hanno il non semplice compito di livellare le prestazioni di vetture assai diverse fra loro. Faremmo solo un distinguo per le due LMH non ibride, ma anche qui va ricordata le pole position di Glickenhaus a Spa e a Monza dello scorso anno.

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Immutate invece le equivalenze fra i quattro marchi impegnati in GTE-Am, le uniche differenze riguardano il Success Ballast, con la Corvette capolista che correrà quasi col massimo della zavorra, 40 kg extra, contro i 25 dell’Aston Martin dell’ORT by TF, i 15 della Ferrari Richard Mille ed i 5 kg in più delle Porsche di Iron Dames e GR Racing.

Restando nella categoria, finalizzato infine l’equipaggio della Porsche #56 del Project1-AO Racing; insieme al polesitter della 24h di Spa, Matteo Cairoli, si alterneranno Efrin Castro e Guilherme de Oliveira. Il primo, bronze ranked e da anni protagonista dei campionati monomarca Porsche d’oltreoceano, è al debutto assoluto nel WEC, mente il giovane portoghese ha già assaggiato la vettura nel round di casa a Portimao chiudendo in P6.

_PL56286La vettura dovrebbe sfoggiare una nuova livrea rispetto alle due fin qui mostrate, compresa la celebre “Rexy” adottata a Le Mans, oltre che in IMSA.

Attendiamo quindi le risultanze della pista brianzola, a partire dalle 11.30 di venerdì 7 luglio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Il BoP delle prossime tre gare

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WEC – Tutto pronto per la grande festa tricolore a Monza

Dopo la grande festa della Le Mans del centenario, nel weekend il World Endurance Championship si ritrova a Monza per la 6 Ore, quinto round della stagione 11.

Ferrari nel frattempo ha celebrato il successo della Sarthe anche con una parata nel centro di Maranello, presenti i piloti protagonisti della storica vittoria insieme ad entrambe le 499P Hypercar, che hanno sfilato in mezzo a due ali di folla. Anche a Monza si attende una cornice di pubblico sicuramente importante, pronta ad accogliere caldamente le due Rosse e non solo.

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La grande festa tricolore si avvarrà anche della presenza di Dindo Capello, ultimo pilota italiano a vincere una gara del WEC, per la precisione la gara iniziale, nel 2012 a Sebring, nonché trionfatore per ben tre volte a Le Mans (2003, 2004, 2008), che fungerà da Grand Marshal della manifestazione.

Ma tanti italiani anche al volante. Oltre agli alfieri della 499P: Antonio Giovinazzi, Antonio Fuoco ed Alessandri Pier Guidi, Gianmaria Bruni debutterà con la Porsche 963 Hypercar di Proton Competition.

Andrea Caldarelli inoltre tornerà al volante dell’Oreca LM P2 Prema #9 al posto di Mirko Bortolotti impegnato in DTM al Norisring, mentre in GTE-Am saranno ben sette i nostri portacolori: Davide Rigon, Francesco Castellacci, Riccardo Pera, Claudio Schiavoni, Matteo Cressoni, Alessio Rovera e Matteo Cairoli.

E nell’ultima versione di entry list gli unici due sedili TBC sono proprio quelli dei compagni di viaggio del comasco sulla Porsche GTE-Am #56 del Project1-AO Racing, con PJ Hyett che ha dato priorità nella concomitante gara IMSA di Mosport e Jan Heylen al seguito quale coach. Sappiamo invece già che sarà Kei Cozzolino a sostituire Daniel Serra, impegnato nella Stock Car Brasil, sulla Ferrari #57 di Kessel Racing.

A Monza un altro costruttore farà bella figura di sé, ancorché solo in esposizione, Isotta Fraschini con la sua Tipo 6 LMH Competizione, fresca di test al Motorland Aragon col collaudatore Jean-Karl Vernay in attesa di debuttare in gara con Vector Sport. La Tipo 6 LMH Competizione effettuerà dei giri dimostrativi a Monza alle 14.20 di sabato 8 e alle 10.30 di domenica 9.

Goodyear

Per concludere, festa anche per Goodyear, per la precisione il 125mo anniversario della compagnia, che dal prossimo anno sarà presente su tutte le LM GT3, e che per l’occasione piazzerà sulle sue gomme il celebre marchio del piede alato nella versione originale del 1898.

Le ostilità presso l’Autodromo Nazionale inizieranno alle 11.30 di venerdì 7 luglio con le prime libere. Qualifiche sabato 8 dalle 14.40 e start della 6 Ore alle 12.30 di domenica 9 luglio.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, FIA WEC, Goodyear

L’entry list definitiva della 6 ore di Monza