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Asian LMS – Gelael bissa ad Abu Dhabi ma non basta: titolo a G-Drive

Sean Gelael e Tom Blomqvist chiudono con un secondo successo ad Abu Dhabi nel quarto ed ultimo round dell’Asian Le Mans Series 2021. L’indonesiano, nonostante l’ennesimo errore ha imposto il proprio ritmo sin dalle prime fasi di gara, coadiuvato al meglio dall’ex-factory driver BMW, per poi chiudere con un vantaggio minimo sulla migliore delle Aurus G-Drive.

Al via l’Oreca Jota partiva dal fondo delle LM P2, ma ben presto Gelael era a ridosso del trio di testa, comandato ancora una volta dal capolista nonchè polesitter odierno Renè Binder sul teammate John Falb e sull’Oreca del Phoenix Racing di Matt Kaiser.

A giocare a favore di Gelael un paio di safety car chiamate in causa per altrettanti incidenti con protagoniste le Ferrari. Iniziava la 488 GTE Evo di Formula Racing, fuori alla curva 17, poi alla mezz’ora le due entry di AF Corse guidate da Giorgio Piovanetti e Thomas Flohr collidevano in curva 11, terminando entrambe a muro.

Gelael approfittava della lunga seconda neutralizzazione per portarsi al comando, mentre Franco Colapinto, vera rivelazione di questa temporada araba, scalava rapidamente la classifica fino ad insidiare e superare il battistrada, un attimo prima di una Full Course Yellow per detriti che aiutava ancora una volta la compagine inglese a rimescolare le carte a livello strategico.

Jota28

L’Oreca #28 infatti usciva ancora una volta davanti a tutti dalla sosta collettiva ma poco dopo rischiava di rovinare tutto il bel lavoro fatto col contatto con una Aston Martin del Garage 59, considerato incidente di gara dalla direzione di Eduardo Freitas.

Toccava quindi a Blomqvist rimettere le cose a posto ed il sorpasso che valeva la leadership definitiva avveniva al termine della terza ora.

Gdrive26N

Il forcing di Colapinto veniva in seguito vanificato da un drive-through per velocità eccessiva ai box, che lasciava l’Aurus #25 al secondo posto dopo un sorpasso finale su Kelvin van der Linde, incaricato dell’ultimo stint in casa Phoenix. Ma il quarto posto finale di Binder, Yfei Ye e Ferdinand Habsburg valeva il campionato e l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans. Decisivo il risultato della sfortunata gara 2 di Gelael e Vandoorne a Dubai domenica scorsa.

ERA2

Anche ERA Motorsport può vantarsi di un invito automatico, grazie alla quarta vittoria su altrettanti appuntamenti in LM P2 Am, ancora una volta senza avversari dopo il forfait di Eurointernational.

United Autosports non poteva deludere per due gare di fila, e infatti infila una tripletta tra le LM P3 che vale l’ennesimo invito del team angloamericano a coronamento della trionfale campagna 2020.

UA23

La vittoria finale, la terza in quattro gare, va a Wayne Boyd, Manuel Maldonando e Rory Penttinen sulle altre due Ligier di Jim McGuire, Duncan Tappy ed Andrew Bentley e di Joh Loggie, Rob Wheldon ed Andy Meyrick.

Le prime fasi come ieri erano appannaggio di Malthe Jakobsen con la vettura dell’RLR MSport, ma gli altri due driver non erano all’altezza della giovane promessa danese, che dopo un’ora di gara cedeva la leadership alla Duqueine del DKR con Jean Glorieux.

Era un drive-through a togliere dalla testa il team lussemburghese, lasciando United Autosports alla fine padrone del podio, nonostante un’altra penalità che ha imposto a Meyrick un imprevisto forcing per riprendere almeno la terza piazza ai danni di Colin Noble e dei campioni uscenti del Nielsen Racing, che ne finale cedeva anche al CD Sport e Laurents Höerr, subentrato sulla Duqueine #63.

Carguy

Finalmente una vittoria Ferrari in GT grazie alla 488 GT3 iscritta da Kessel per Car Guy di Takeshi Kimura, Come Ledogar e Mikkel Jensen. Decisiva la strategia da parte del team svizzero, che ha permesso al giovane neoacquisto Peugeot Sport di uscire davanti a tutti all’ultimo pit, particolarmente alle Porsche #99 del Precote Herberth Motorsport e soprattutto alla McLaren dell’Inception Racing, che alla fine riuscirà a piazzarsi alle spalle della GT del Cavallino, aggiudicandosi uno dei ben tre inviti riservati alla categoria per la serie asiatica alla classica della Sarthe.

A podio anche l’altra Ferrari del Rinaldi Racing di Davide Rigon, Davide Perel e Rino Mastronardi, mentre Robert Renauer, Alfred Renauer e Ralf Bohn col quinto posto finale si assicurano il titolo di categoria.

Il Precote Herberth Motorsport verrà inoltre accompagnato a Le Mans anche dal GPX Racing. La squadra battente bandiera degli Emirati Arabi Uniti oggi ha terminato solo al 14mo posto su 19 iscritti, a causa di un contatto nelle fasi iniziali di gara che ha comportato una sosta extra per cambiare la portiera sinistra. L’ulteriore contatto con la Ligier LM P3 #2 risulterà fortunatamente ininfluente ai fini del risultato finale grazie alle due vittorie e al quarto posto conquistati nelle tre gare precedenti.

BMW

Non inficia la graduatoria finale delle GT AM nemmeno il ritiro della Ferrari #66 del Rinaldi Racing. La vittoria della BMW del Walkenhorst infatti non basta per espropriare Christian Hook e Manuel Lauck e Patrick Kujala del titolo di categoria.

Asian

Due parole infine su questa formula edizione 2021 dell’Asian Le Mans Series. La formula mediorientale su due weekend, ancorchè forzata dalle problematiche connesse al COVID, si è dimostrata vincente, permettendo non solo la partecipazione di ben 36 vetture, ma soprattutto di equipaggi finalmente adeguati ad una serie continentale ACO. Se ne riparlerà comunque ad inizio 2022.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo di Abu Dhabi – Race 4

Foto: Asian Le Mans Series, Algarve Pro Racing

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