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WEC – BHK verso Isotta Fraschini ?

Il programma Isotta Fraschini continua a dare notizie di se, e nei giorni scorsi ha reso nota una immagine di dettaglio della Tipo 6 LMH-C (cosí è stata battezzata la nuova Hypercar ibrida), che riporta – oltre alla disposizione meccanica della vettura in corso di realizzazione presso l’atelier Michelotto – anche tutti i fornitori coinvolti nella componentistica.

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Si va da Multimatic (sospensioni), Brembo (freni), XTrac (cambio), Williams (Batterie), PWR (raffreddamento), Pankl (trasmissione) fino alla Bosch, responsabile dell’elettronica.

Diffusa anche una nota bilingue italiano/inglese che riepiloga le principali caratteristiche della vettura ibrida a quattro ruote motrici, che dovrebbe essere spinta, oltre che da un sistema ibrido di pure fabbricazione Bosch, da un motore termico V6 3 litri di 90°.

IF_DettagliIl grosso punto interrogativo di questo ambizioso programma, come da noi sottolineato anche all’atto della presentazione, consiste però nel reperimento del team incaricato di portare in pista la Tipo 6 LMH-C, che ipotizza di essere operativa già alla 6 ore di Spa-Francorchamps, prima del debutto alla 24 Ore di Le Mans in giugno.

Da nostre fonti infatti è un team ben conosciuto ai nostri colori ad essersi fatto avanti: si tratta di BHK Racing, protagonista da anni nell’European Le Mans Series con un’Oreca LM P2.

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Inutile dire che per i tifosi italiani sarebbe ottimale che l’effort gestito da Claudio Berro ed Alessandro Fassina si potesse associare alla squadra di Francesco Dracone. Dato comunque che il tempo stringe, siamo certi che già nelle prossime settimane potremo vedere se questa indiscrezione si concretizzerà in qualcosa di più.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Isotta Fraschini

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WEC – Toyota prosegue nella continuità. Richard Mille abbandona

Con un comunicato stampa il Toyota Gazoo Racing ha confermato oggi il proprio impegno, ce ne fosse stato bisogno, nella prossima stagione del World Endurance Championship con due GR010-Hybrid.

Con l’obiettivo di centrare il quinto titolo consecutivo piloti e costruttori, il costruttore nipponico ha confermato entrambi gli equipaggi, che saranno ancora formati dai neocampioni e vincitori a Le Mans Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa sulla #8 e da Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway sulla #7.

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Le parole del Team Principal, Kamui Kobayashi: “Quest’anno abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi, vincendo a Le Mans, al Fuji ed il titolo mondiale, grazie all’enorme supporto di Toyota e dei nostri partners. Ricominceremo nel 2023 con una concorrenza ancora più competitiva, cosí dovremo migliorarci, rendendo la nostra squadra e la macchina ancora più forte. I piloti sono una parte importante del nostro team e sono felice di correre ancora al fianco di Mike, José, Séb, Brendon e Ryo nel 2023. Possiamo vantare un grande spirito di squadra, specialmente tra i piloti, e corriamo assieme come una famiglia. Questa è una grande forza per la nostra squadra ed avremo bisogno di fidarci e darci supporto l’un l’altro nella prossima stagione, per essere più forti possibile nei confronti della grande competizione in Hypercar. Non vediamo l’ora di correre contro cosí tanti costruttori che hanno vinto Le Mans in passato. Vincere Le Mans in occasione del suo centenario è un grande obiettivo per tutti; sarà ovviamente difficile e dovremo spingere al limite. Questo tipo di lotta è ció che tutti desideriamo nel motorsport e penso sarà veramente eccitante per i fans.”

Nel frattempo un altro team chiude i battenti dopo tre anni di operazioni: si tratta del Richard Mille Racing Team. Dopo tre anni di competizioni, il primo in ELMS ed i due successivi nel WEC, l’organizzazione voluta da Richard e Amanda Mille, gestita in pista da Signatech ha dichiarato di aver corso l’ultima gara in Bahrain.

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“Il nostro scopo iniziale – ha dichiarato Amanda Mille, a capo del progetto – era di creare un forte impatto ed evidenziare la mancanza di opportunità per le pilotesse. Con una line-up tutta al femminile, l’obiettivo era di portarle al massimo livello delle corse. Il nostro approccio e la nostra performance, in nessun modo inferiore a quello delle controparti maschili, ha sfidato i pregiudizi. Gradualmente abbiamo sviluppato il progetto ascoltando i nostri piloti, e tutti ci hanno detto che saremmo riusciti ad anticipare il momento in cui gli uomini avrebbero chiesto di lavorare con loro. Quest’anno ci siamo riusciti con gli eccellenti ed entusiasti piloti coinvolti nel progetto: Lilou Wadoux, cui si sono uniti by Charles Milesi e Sébastien Ogier, e più avanti Paul-Loup Chatin.”

Il Richard Mille Racing Team esce di scena con un miglior risultato del quinto posto in ELMS nel 2020 nella gara iniziale di Le Castellet e tre sesti posti nelle edizioni 2021 e 2022 del WEC, tutti ottenuti con un’Oreca 07 LM P2.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – E’ Hypercar mania: ecco la 777 (e la De Tomaso V12)

Ormai è Hypercar mania. Il format lanciato timidamente dall’ACO a Le Mans nel lontano giugno 2019, dopo un paio di anni di rodaggio, è diventato un vero e proprio trademark della moderna endurance.

In attesa della Season 11 del WEC, che dovrebbe portare in pista, oltre a Toyota, Peugeot e (speriamo) Glickenhaus Ferrari, Porsche e Cadillac (oltre che Acura e BMW negli States) e in attesa delle già annunciate Alpine e Lamborghini per il 2024, spuntano come funghi nuovi progetti che si vantano, a torto o a ragione, di questo nome.

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Ultima la 777, presentata stamane a Monza, e che in quella sede svolgerà la propria vita, in quanto non si tratta di una nuova contender della serie mondiale, bensí una lussuosa vettura per track days. Prodotta in soli 7 esemplari e del costo, non propriamente abbordabile di 7 milioni di Euro, la 777 Hypercar è frutto di un’idea dell’imprenditore e collezionista Andrea Levy e dell’ingegno della Dallara Engineering.

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Tecnicamente, la 777 Hypercar avrà un peso di 900 kg grazie ad una monoscocca in carbonio e sarà spinta dal ben noto V8 Gibson da 4,5 litri aspirato (lo stesso che equipaggiava la Rebellion R13 e poi l’Alpine) che garantirà una velocità massima di 370 kmh.

La consegna delle 7 vetture disegnate da Umberto Palermo, e che verranno custodite a Monza, avverrà solamente nel 2025, e nel frattempo verranno inviati ai fortunati acquirenti – che per un milione di euro in più avrebbero potuto prelazionare una delle nuove Ferrari 499P – due equipaggiamenti speciali: un simulatore ed un macchinario per rinforzare la zona del collo dei futuri piloti.

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Annunciato in forma assolutamente non ufficiale invece la possibile entrata di un altro nome storico del motorsport: si tratta di De Tomaso, che avrebbe in cantiere una Hypercar basata sulla P72 stradale presentata a Goodwood nel 2019 e che andrà in produzione quest’estate. Anche qui il numero indica il numero di modelli prodotti, appunto 72.

Il marchio argentino tenderebbe a portare a Le Mans 2024 in forma ufficiale due esemplari della nuova LMH, denominata P900 LM, che sarebbe spinta nientemeno che da un V12.

Il programma De Tomaso si affianca a quello già annunciato, pure futuribile, di Isotta Fraschini, che dalla sua può vantare peró l’expertise dell’officina di Giuliano Michelotto e di Claudio Berro, manager tra l’altro dell’epopea Maserati nel FIA GT.

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All’appello manca però ancora una Hypercar, l’unica peraltro già esistente, non solo sulla carta, tra le ultime citate: la Vanwall. La vettura è reduce da una doppia estensiva sessione di test al Mugello e a Le Castellet con i suoi tester Esteban Guerrieri e Tom Dillmann.

Sul circuito provenzale la settimana scorsa Dillmann ha compiuto in due giorni oltre 1.300 km di test, compresi stint completi e prove di differenti setup. Chissà se l’ACO troverà posto per questa creatura nell’entry list 2023…

Piero Lonardo

Foto: 777, Roberto Beretta, De Tomaso, Vanwall

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USCC – Debutto a Daytona per Racing Team Turkey

Racing Team Turkey sbarca alla Rolex 24 at Daytona con un’Oreca LM P2. I campioni in carica ELMS Pro/Am della categoria debutteranno nel season opener della Florida, ancora una volta assistiti tecnicamente da TF Sport.

L’equipaggio sarà di prim’ordine, con due dei protagonisti della serie europea, Salih Yoluc e Charlie Eastwood, affiancati dall’ex-campione ELMS e WEC della categoria, Phil Hanson, e dal portacolori Prema Juan Manuel Correa.

Se per l’ex-F2 si tratta di un debutto assoluto a Daytona e nel WeatherTech SportsCar Championship, per il pilota turco non si tratta di una première, in quanto Yoluc ha già contestato la gara nel 2019, al volante della Ligier dell’RWR-Eurasia, terminando decimo assoluto e quarto di categoria.

TF Sport, che ricordiamo non più tardi del penultimo fine settimana ha conquistato il titolo WEC GTE-Am, curerà inoltre anche l’Aston Martin del TGM, iscritta in GTD per Ted Giovanis, Owen Trinkler, Hugh e Matt Plumb.

Le attività a Daytona inizieranno con la Roar Before the 24, il 20-22 gennaio 2023, seguita dalla 61ma edizione della Rolex 24, il 28-29 dello stesso mese.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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GTWC Europe – Boutsen e Marc VDS insieme per il 2023

Boutsen Racing e  Marc VDS uniscono le forze in vista della stagione 2023 del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS. BOUTSEN VDS militerà full-time con Audi Sport nelle dieci competizioni del campionato che scatterà a Monza ad aprile.

La neonata formazione belga, oltre ad un programma parallelo nel Lamborghini Super Trofeo Europe, sarà al via nell’Endurance e nella Sprint Cup, un annuncio che segue quanto fatto da Comtoyou Racing nelle scorse settimane.

Boutsen ha gareggiato con Audi anche nella passata annata in Gold Cup, mentre Marc VDS rientra nel gruppo dopo sette anni d’assenza. Ricordiamo infatti la partecipazione con BMW dal 2011 al 2015 nell’Endurance Cup, una presenza significativa con cinque affermazioni overall tra cui il successo nell’edizione 2015 della 24h di Spa-Francorchamps.

Olivia Boutsen ha affermato alla stampa: “Abbiamo molte ambizioni, ma sappiamo anche che dobbiamo progredire passo dopo passo. Nel 2023 saremo ancora presenti nel Lamborghini Super Trofeo e rafforzeremo la nostra presenza nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS”.

Non è mancato il parere di Marc Van der Straten, numero uno di Marc VDS: “Volevo tornare alle gare GT e endurance, una delle mie discipline preferite. La possibilità di associarmi alla famiglia Lainé-Boutsen mi permette di tornare in pista senza partire da zero. Sono molto contento di questo e non vedo l’ora che inizi il 2023”.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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USCC – Colin Braun nuovo acquisto MSR

E’ Colin Braun il nuovo acquisto del Meyer Shank Racing per la difesa del titolo WeatherTech SportsCar Championship 2023.

Il 34enne texano, che ritorna al team dell’Ohio dopo la partecipazione alla Rolex 24 at Daytona del 2009 ed il record di velocità sostenuto sulla versione ovale del circuito della Florida nel 2013, affiancherà Tom Blomqvist al volante della nuova Acura ARX-06 GTP per tutta la stagione.

Come noto, gli assi dell’IndyCar Helio Castroneves e Simon Pagenaud completeranno le line-up nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Braun è reduce dalla conquista del titolo tra le LM P3 col CORE Autosport, scuderia che ha ufficialmente cessato le attività in settimana, e con la quale ha conquistato altri due titoli nella defunta categoria LM PC nel 2014 e nel 2015.

Da segnalare anche le vittorie di classe alla Rolex 24 at Daytona nel 2020 col DragonSpeed e la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del 2007 con la Ferrari gestita da Risi Competizione per Krohn Racing, coronata dalla seconda posizione tra le GT2.

Piero Lonardo

Foto: MSR

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WEC – La Camaro del Garage 56 entra in una nuova fase di test al VIR

Proseguono senza soste le attività di test per portare la Chevrolet Camaro NASCAR alla 24 Ore di Le Mans.

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Dopo una fase preliminare svoltasi a Road Atlanta con una ZL1 standard e la partecipazione di Action Express, un secondo esemplare della vettura, gestita questa volta direttamente dalla crew dell’Hendrick Motorsports, è stata di scena un paio di giorni fa al Virginia International Raceway.

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Al volante il già vincitore di Le Mans Mike Rockefeller, che ha proseguito il lavoro di svezzamento della vettura, iscritta quale Garage 56, vale a dire quale “vettura innovativa”, all’edizione del centenario della classica della Sarthe.

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La vettura è stata costruita sulla base “Next Gen” e al momento non incorpora la tecnologia ibrida che dovrebbe debuttare a Le Mans in vista dell’adozione full-scale nel 2024; certo è che la Camaro per il Garage 56 può già disporre di un’aerodinamica più spinta, condita da splitter e diffusori da più robusti, oltre che, banalmente, degli specchietti retrovisori laterali, non adottati in NASCAR.

 

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Piero Lonardo

Foto: NASCAR Studios

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WEC/USCC – Le novità Porsche: Yifei Ye, Proton, Tandy e Makowiecki

Alla vigilia dell’ultimo impegno GTE-Pro in Bahrain, Porsche ha ufficializzato l’impegno 2023 di uno dei suoi development driver, il cinese Yifei Ye.

Il 22enne ex-campione ELMS 2021 con WRT sarà infatti il primo punto fermo dell’equipaggio schierato da Jota sulla sua 963 nella season 11 del WEC; ad affiancarlo sicuramente Antonio Felix da Costa, appena laureatosi campione LM P2 con la squadra britannica, mentre per il terzo pilota sono in ballo diversi nomi, tra cui i più gettonati sono proprio due driver già in organico: Will Stevens e Ed Jones.

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Jota peraltro continuerà nella prossima stagione anche nella categoria cadetta, proseguendo l’impegno con l’altro neocampione, Roberto Gonzalez.

Resi noti a ridosso della 8 Ore del Bahrain anche gli ultimi due nomi del team “casa” gestito da Penske in Fred Makowiecki e Nick Tandy. I due si uniscono alla line-up che già prevede Dane Cameron, Felipe Nasr, Kevin Estre, Michael Christensen, Laurens Vanthoor, Mathieu Jaminet, Matt Campbell ed Andre Lotterer.

Le combinazioni dei piloti per i due programmi WEC ed IMSA saranno annunciate nel corso della tradizionale “Night of Champions” Porsche in dicembre.

Rivelato ufficialmente poco fa infine, mediante un comunicato social, anche l’ultimo fortunato acquirente del primo batch di 963 LMDh: senza particolari sorprese si tratta di Proton Competition, che schiererà una vettura nella serie mondiale e un’altra nel WeatherTech SportsCar Championship.

La line-up dovrebbe sicuramente fare riferimento – come già accennato su queste pagine – sul nostro Gianmaria Bruni, che dopo i tanti successi tra le GT, fra cui si contano ben quattro vittorie a Le Mans, coronerà finalmente il sogno di potersi battere per la classifica assoluta, probabilmente anche nella serie IMSA, cosí come su Harry Tincknell, già vincitore a Le Mans sia fra le LM P2 che in GTE-Pro.

La 963 di Proton però difficilmente sarà disponibile per il debutto a Daytona in gennaio, come peraltro anche l’altra vettura ordinata del JDC-Miller; entrambe le squadre potrebbero impegnarsi nel season opener della Florida in un’altra categoria (GTD ed LM P2 rispettivamente).

Piero Lonardo

Foto: Porsche

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WEC – I giovani Peugeot in evidenza nel Rookie Test

Sono stati i giovani Leoni portati da Peugeot i protagonisti del Rookie Test che qui in Bahrain ha chiuso le attività del World Endurance Championship.

Aldilà del best lap ottenuto da Josè Maria Lopez di 1.48.812, i driver impegnati sulle due 9X8 hanno impressionato soprattutto al mattino, dove, dopo qualche giro di shakedown a cura di Nico Müller e Mikkel Jensen hanno segnato le migliori prestazioni delle 9X8, a 8 decimi ed 1” dal vincitore di ieri.

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Nelle successive tre ore pomeridiane anche Malthe Jakobsen, Maxi Günther e Yann Erlacher (dell’atteso Stoffel Vandoorne non si è vista ombra) hanno ottenuto tempi di rilievo, cosí come anche Lilou Wadoux, invitata ufficiale WEC, che ha monopolizzato l’attenzione dei media al volante della Toyota campione, terminando a 2” da Lopez, una prestazione ben accettabile considerato che si trattava della prima esperienza su di una Hypercar.

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La pilotessa francese nel pomeriggio ha saggiato anche la Ferrari #21 (il cambio della #51 campione ha definitivamente reso l’anima, fortunatamente qualche ora dopo l’arrivo..), forse in vista di un impegno concreto in GTE-Am col Cavallino.

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Sorpresa invece per Nelsinho Piquet al top delle LM P2 per United Autosports ed il tempo di 1.51.922 davanti a Bent Viscaal con l’entry di Prema. Poche tornate al mattino per la scelta WEC Doriane Pin sulla vettura di Jota, che alla fine ha concluso col tempo di 1.53.213.

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Lorenzo Colombo dal canto suo non ha demeritato al volante della Ferrari campione GTE-Pro, segnando il miglior tempo della categoria con 1.58.621, appena un millesimo meglio di Axcil Jefferies con la Corvette che la prossima stagione potrebbe dividere con Ben Keating, Nico Varrone e Nick Tandy.

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Ha seguito infine le orme del vincitore di ieri Mikkel Pedersen l’olandese Maxime Oosten sulla Porsche GTE-Am del Project 1. Terza prestazione per Francois Heriau, mentre Finn Gehsritz è stato dirottato sulla Aston #777 al posto della vincente #33, che abbiamo visto trasportata sul flatbed ad inizio sessione, ed ha terminato con la quinta prestazione della categoria.

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Tra gli altri assenti, oltre al già citato Vandoorne, l’Oreca LM P2 di ARC Bratislava e la Porsche #92; questi ultimi, non dovendo sottostare all’obbligo di ospitare la nominèe WEC, hanno optato per smobilitare in anticipo.

La giornata odierna chiude le attività ufficiali del World Endurance Championship, che si ritroverà stasera per la celebrazione dei vincitori.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Rookie Test – Morning Session

I risultati del Rookie Test – Afternoon Session

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WEC – Toyota e Ferrari: missione compiuta. AF Corse bissa anche tra le LM P2 Pro/Am

Poteva sembrare a prima vista un weekend favorevole alle avversarie, nella fattispecie Alpine e Porsche, invece la 8 Ore del Bahrain si è trasformata in un trionfo per Toyota, che porta al titolo la GR010-Hybrid di Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa al titolo Hypercar, e per Ferrari, che fa il bis del 2021 con Alessandro Pier Guidi e James Calado in GTE-Pro.

I due titoli sono inoltre impreziositi dai due successi di tappa per le vetture gemelle di Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway e di Miguel Molina ed Antonio Fuoco, che regalano anche il titolo costruttori al Cavallino.

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Qualche problema di troppo, soprattutto per la Ferrari #51, che ha perso la quarta marcia a 90’ dal termine, hanno fatto sussultare i rispettivi box, ma il quinto posto finale basta e avanza a fronte di una giornata no per le due 911 ufficiali.

_PL54708Al via Kevin Estre ha preso il comando dalla terza piazza, ma, anche grazie ad un paio di pitstop effettuati al meglio in regime di Full Course Yellow, era James Calado a prendere le redini della gara, imitato da un Antonio Fuoco super, in questa forma assolutamente meritevole di un posto sulla nuova Hypercar.

Anche la Corvette – fanalino di coda durante le libere e le qualifiche – si accodava alle due 488 e, dopo che la #52 assumeva il comando, riusciva a terminare davanti alle due Porsche.

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Tornando alle LMH, l’Alpine, nonostante il BoP, non è mai stata un fattore soprattutto, come visto anche lo scorso anno, a causa dei consumi. Le Peugeot, che si erano inserite, anche grazie ad un BoP favorevole, nella lotta per il podio, hanno sofferto, similmente a quanto visto nei due appuntamenti precedenti, di noie all’elettronica, terminali per la #93, mentre l’altra 9X8 ha concluso a 6 giri dai vincitori.

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Nelle LM P2 è vittoria per il WRT, la terza in sei gare, che non basta però a togliere la corona a Jota, cui basta la terza piazza dietro anche a United Autosports. Dopo una sfuriata iniziale delle due Oreca angloamericane, sono state il team belga e Prema a menare le danze, con la major contender a cercare di riprendere il contatto con il leader, ma alla fine gli termineranno alle spalle di 49”.

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Tra le LM P2 Pro/Am, il quarto successo stagionale di Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo giustifica il titolo di categoria. Algarve Pro Racing, l’unica squadra in grado di impensierire potenzialmente l’Oreca argentata, è stata vittima incolpevole al termine della sesta ora di un contatto – nono sanzionato dalla direzione gara – fra Renè Rast ed Alex Brundle ed è riuscita a giungere a podio dietro all’equipaggio di Ultimate.

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Infine la GTE-Am, dove Porsche ha trionfato con una doppietta da parte di Project 1. E’ ancora tricolore sul podio grazie a Matteo Cairoli il quale ha trascinato Nicolas Leutweiler e Mikkel Pedersen al primo successo davanti all’altra 911 del team. Alla fine, nonostante aver condotto gran parte della gara, è solo P3 per le Iron Dames, mentre il titolo va a TF Sport, che chiude fuori dal podio davanti all’altra Vantage dei contender del Northwest AMR.

E’ tutto per il decennale del World Endurance Championship. Ci si ritroverà a metà marzo a Sebring per una stagione sicuramente memorabile per la qualità delle partecipazioni; domani però qui a Sakhir ci sarà la consueta appendice del Rookie Test.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 8 Ore del Bahrain