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WEC – Le prime livree per Le Mans

Il paddock di Le Mans inizia ad animarsi con il montaggio delle hospitality e la presenza di alcune macchine, in attesa del ritorno delle verifiche pubbliche, il Pesage, a partire da venerdí 3 in Place de la Republique.

Nel frattempo vengono svelate alcune livree speciali per Le Mans, tra cui quella del Panis Racing, che ancora una volta, dopo le “art car” del 2021, si è affidata un progetto quasi fatto in casa, ideato dall’ingegnere dei sistemi del team, Benjamin Louis, alias ”Asphaaalt”.

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Altre composizioni già venute alla luce nel frattempo sono quella dell’unica Ligier iscritta tra le LM P2 da parte del debuttante CD Sport e una delle tante Ferrari iscritte in GTE-Am, quella di AF Corse per APM Monaco di Louis Prette, Vincent Abril e Conrad Grunewald.

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Resi noti i colori anche da parte di JMW Motorsport. La Ferrari #66 per Renger van der Zande, Mark Kvamme e Jason Hart si presenterà con dei colori diversi – oltre che con equipaggio diverso – rispetto a quelli utilizzati in ELMS.

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Infine, la 488 GTE Evo del Riley Motorsports iscritta in GTE-Pro per Sam Bird, Shane van Gisbergen e Felipe Fraga, che ha fatto bella figura di sè ai box di Watkins Glen in occasione della recente tappa statunitense del Ferrari Challenge.

Una novità anche fra gli equipaggi, con Thomas Merrill ad affiancare Cooper MacNeil e Julien Andlauer sulla Porsche GTE-Am del WeatherTech Racing al posto di Gianluca Giraudi.

Nominati infine anche il Grand Marshal, lo starter ed il premio Spirit of Le Mans dell’edizione 2022 della classica della Sarthe. A dare il via all’edizione numero 90 sarà Patrick Pouyanné, President e direttore generale di TotalEnergies. Gérard Larrousse, autore di uno storico back-to-back 49 anni fa con la Matra, accompagnerà invece le vetture verso la linea di partenza.

A Bill France infine il premio Spirit of Le Mans, abitualmente affidato a uomini e donne di valore del mondo dell’endurance, è stato assegnato a Jim France, presidente dell’IMSA e della NASCAR. Ricordiamo che, come segno tangibile della convergenza tra la massima serie endurance americana – simbolizzata anche dalla recente iscrizione quale Garage 56 di una vettura NASCAR della nuova generazione – e l’ACO, la prima chicane delle Hunaudières verrà denominata “Chicane DAYTONA”.

Piero Lonardo

Foto: Panis Racing, CD Sport, JMW Motorsport, Twitter

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USCC – 16 vetture sulle strade di Detroit

Saranno solo 16 le vetture al giro di boa del WeatherTech SportsCar Championship in programma sulle strade di Detroit fra due weekend in coabitazione con l’IndyCar.

La showcase di 100’ è infatti riservata alle sole DPi e GTD, in quanto gran parte dei piloti professionisti – esclusi appunto alcuni titolari nella classe regina – sarà impegnata la giornata successiva nel Test Day di Le Mans.

Tra coloro che sono attesi all’immediata transoceanica, tutto il parco dei 12 piloti delle DPi esclusi Tristan Nunez e Tom Blomqvist, ma anche fra i driver delle GT impegno potenzialmente ravvicinato per Jan Heylen, pilota del Wright Motorsports e sulla Porsche GTE-Am #88 del Dempsey-Proton.

Assente in toto Inception Racing, impegnata, oltre che a Le Mans, anche a Le Castellet per la seconda enduro del GT World Challenge, il parco macchine è stato implementato come a Mid-Ohio con la seconda Lexus del Vasser Sullivan, con Jack Hawksworth ed un altro driver non ancora dichiarato.

Il BoP ha colpito ancora una volta le Cadillac DPi, cui questa volta sono stati assegnati 15 kg extra che vanno a più che compensare i 10 kg sollevati per l’ultimo round. Ricordiamo che in classifica generale sono al comando le due Acura del WTR e dell’MSR dopo l’uno-due di Mid-Ohio.

L’unica altra modifica alle equivalenze riguarda le BMW M4 GT3 schierate dai vincitori nel Midwest del Turner Motorsport e dal Paul Miller Racing, che correranno con 10 kg in più rispetto all’ultima gara. In classifica generale il solo Steven McAleer del Korthoff Motorsports conduce sull’equipaggio del Wright Motorsports e sul Turner Motorsport.

Il programma a Detroit inizierà alle 8.00 AM ET di venerdì 3 giugno con le prime libere. Qualifiche alle 5.30 PM ET della stessa giornata, mentre la gara, preceduta da un warm-up, è in programma alle 3.10 PM ET di sabato 4, pari alle 21.10 italiane. Qualifiche e gara, come al solito, in diretta streaming gratuita sul sito IMSA, https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Detroit

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GTWC – 54 vetture per la notturna al Paul Ricard

Sono 54 le auto che parteciperanno alla 1000km del Paul Ricard, quarta prova del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS e quarta prova dell’Endurance Cup.

A differenza della 3 Ore di Imola, per la gara che si disputerà prevalentemente in notturna, con partenza alle ore 18 del 5 giugno, Herberth Motorsport porterà una seconda vettura che militerà in PRO-Am con Niki Leutwiler/Alessio Picariello/Ivan Jacoma, mentre Piti Bhirombhakdi/Tanart Sathienthirakul/ Matthew Payne si aggiungono con una 911 GT3-R gestita dal Singha Racing Team TP12 #39 alla Silver Cup.

Nel frattempo continuano gli aggiornamenti in vista della 24h di Spa-Francorchamps. Samantha Tan, pilota canadese padrona e pilota dell’omonima squadra, è attesa in pista nelle Ardenne quest’estate con una BMW M4 GT3. Non ci sono ulteriori dettagli in merito al resto dell’equipaggio della formazione che ha corso in quel di Sonoma (California) la prima tappa del Fanatec GT World Challenge America Powered by AWS.

Luca Pellegrini

Foto: Fanatec GTWC

L’entry list di Le Castellet

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DTM – Sheldon van der Linde re del Lausitzring

Sheldon van der Linde regna al Lausitzring, sede del secondo appuntamento del DTM 2022. Due giornate perfetta per il portacolori di Schubert Motorsport, nettamente superiore ai diretti rivali in entrambe le competizioni. Doppietta da incorniciare per BMW, la prima con la nuova M4 GT3.

Race 1

Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes) ha ceduto nei primi metri la propria pole position alla BMW di Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport). Il sudafricano ha approfittato della situazione per allungare davanti al tedesco tedesco Luca Stolz (HRT/Mercedes), rookie della serie.

La prima parte della corsa non ha regalato emozioni, tutto si è deciso di fatto all’ottavo passaggio in occasione della sosta obbligatoria. Stolz, Auer, Felipe Fraga (AF Corse/Ferrari) e Philipp Eng (Schubert Motorsport) hanno iniziato a fermarsi, una situazione che ha obbligato Sheldon van der Linde a reagire. Il fratello di Kelvin van der Linde, in difficoltà nel primo passaggio della gara-1 insieme alla Mercedes del canadese Mikaël Grenier (GruppeM Racing), è rientrato in corsia dei box nel giro seguente riuscendo a tenere il primato in classifica.

Stolz ha tentato di impensierire il rivale nei minuti seguenti, una missione non riuscita. Alcune gocce di pioggia hanno caratterizzato la parte centrale della corsa, una condizione che avrebbe avvantaggiato alcuni protagonisti che hanno preferito ritardare il proprio ingresso in pit lane.

Nick Cassidy (AF Corse/Ferrari), Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW), Nico Mueller (Rosberg/Audi), Dennis Olsen (SSR/Porsche), Nicki Thiim (T3 Motorsport/Lamborghini), David Schumacher (Winward Racing/Mercedes) e Grenier si sono dovuti arrendere in vista della chiusura della finestra di pit stop, van der Linde è tornato facilmente in vetta al gruppo sulle Mercedes di Auer e Stolz.

Primo acuto quindi per la nuova M4 GT3 nel DTM con Schubert Motorsport e prima gioia dell’anno per il giovane sudafricano. Seconda piazza per Stolz, terza per Auer. Quarta posizione conclusiva per l’indiano Arjun Maini (HRT/Mercedes) davanti al tedesco Maro Engel (GruppeM/Mercedes). Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini) ha completato al sesto posto, mentre è da segnalare il ritiro di Fraga e Mueller. Out anche l’elvetico Ricardo Feller (Abt/Audi), fermo a 30 minuti dalla conclusione per un problema tecnico.

Race 2

Sheldon  van der Linde ha gestito nel migliore dei modi anche il via di gara 2, caratterizzato da un deciso attacco di Bortolotti alla seconda curva. Il #63 di GRT ha tentato di sorprendere all’interno Engel e Rast (Abt/Audi), un sorpasso apparentemente riuscito. La Lamborghini è salita per qualche secondo al secondo posto, la Mercedes del pilota tedesco ha tagliato nell’erba mantenendo la seconda piazza su Rast che successivamente rinfilava il trentino.

A differenza della corsa del sabato non ci sono stati incidenti alla bandiera verde ad eccezione di una foratura per Grenier durante il giro di formazione. Van der Linde ha alzato il ritmo, Engel si difendeva da Rast e Bortolotti,

All’ottavo giro è arrivato il pit di Maro Engel. L’alfiere di Mercedes ha provato a mischiare le carte, una scelta che nel passaggio seguente è stata necessariamente copiata da S. van der Linde, Rast e Bortolotti. La graduatoria non è cambiata con la BMW che ha mantenuto un discreto margine sull’AMG GT3 #88 di GruppeM e sull’Audi di Rast. Discorso leggermente differente per Bortolotti, sesto virtuale alle spalle di Eng e a Mueller. 

Gli ultimi giri non hanno cambiato le carte in tavola regalando la seconda gioia dell’anno a Sheldon van der Linde, padrone del Lausitzring. Conferme per Mercedes con Maro Engel, secondo con solo 3 decimi di ritardo dal vincitore. Il #88 di GruppeM Racing ha infatti recuperato tantissimo nei minuti conclusivi senza mai riuscire ad attaccare il sudafricano.

Da evidenziare il terzo posto per Rast, mentre non è riuscito nella ‘rimonta’ il nostro Bortolotti. Sesto posto per quest’ultimo alle spalle di Mueller ed Eng con la seconda delle auto di Schubert Motorsport.

Prossima gara a giugno in quel di Imola, tracciato completamente nuovo per la categoria teutonica.

Luca Pellegrini

Foto: BMW Motorsport

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WEC – Peugeot in gara a Monza!

Presentata poco fa mediante diretta YouTube la Peugeot 9X8 con la livrea definitiva. Nella cornice dell’Autodromo do Algarve, dove il team transalpino è presente per l’ennesima sessione di test, sono stati svelati i colori della nuova Hypercar del Leone.

A dire il vero la livrea non si discosta molto da quanto intravisto nelle preview degli scorsi mesi, cosí come peraltro la veste aerodinamica, che si conferma senza la famigerata ala posteriore.

La vera notizia della giornata invece consiste nell’annuncio del debutto in gara delle 9X8 già alla 6 Ore di Monza del prossimo luglio con entrambi gli esemplari iscritti. Il manichino visto a Monza dodici mesi or sono nell’ambito dalla presentazione ufficiale del programma sarà in display nel Museo di Le Mans nella mostra dedicata al marchio.

 

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James Rossiter andrà a sostituire Kevin Magnussen, tornato in F1 con la Haas, mentre gli equipaggi, almeno stanti le decalcomanie sulle portiere, dovrebbero essere composti da Jean-Marc Vergne, Mikkel Jensen e Gustavo Menezes e da Loic Duval, Paul di Resta e appunto James Rossiter, anche se il comunicato cita che le line-up dovranno essere confermate in seguito.

A partire da Monza però il WEC perderà l’Oreca LM P2 Penske. Il team statunitense ha infatti riportato che non prenderà parte alle gare successive alla 24 Ore di Le Mans, allo scopo di concentrarsi sullo sviluppo in pista della Porsche LMDh.

Non si esclude peraltro nemmeno il debutto in pista della nuova vettura di Stoccarda già all’interno della Season 10, approfittando della deroga concessa alle nuove vetture per meglio prepararsi alla prossima stagione.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC/USCC – Lamborghini conferma LMDh dal 2024: sarà con WRT?

Lamborghini si è oggi unita ufficialmente ai ranghi delle Hypercar annunciando l’ingresso nel FIA World Endurance Championship e nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2024.

Il costruttore ha affermato di aver scelto la soluzione LMDh, quindi con sistema ibrido comune, per partecipare al mondiale 2024 e alle gare americane.

L’annuncio avviene dopo la messa in pausa del programma Audi e si unisce nell’ambito del gruppo VW, alle “cugine” Porsche, in fase di avanzato sviluppo.

La gestione in pista, dopo un intenso periodo di collaudi nella prossima stagione, verrà affidata inizialmente ad un solo team, che schiererà una o due vetture in entrambi i campionati, e che verrà annunciato in seguito. Facile ipotizzare che WRT, in parola con Audi sin dalle prime indiscrezioni sul programma della casa dei quattro cerchi, sia in pole position per questo effort, ma anche Prema/Iron Lynx potrebbe essere della partita, eventualmente a partire dalla stagione successiva.

Da segnalare che il programma LMDh andrà ad integrare e non sostituire quelli già in corso gestiti da Lamborghini Squadra Corse, per i quali è stata appena presentata la Evo2 della Huracàn GT3, pronta a competere dalla prossima stagione.

“Questo passo nell’olimpo delle competizioni sportive segna una milestone importante per il nostro marchio – ha affermato Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini – e ci misureremo con i migliori sui tracciati più impegnativi”.

“D’altra parte, questo impegno darà al nostro programma sportivo ancora più visibilità, ma ci permetterà anche di testare tecnologie all’avanguardia: le nostre LMDh diventeranno i nostri più sofisticati laboratori su ruote.” Ha concluso Winkelmann.

Lamborghini si unisce quindi a Toyota, Glickenhaus, Ferrari, Peugeot, Porsche, BMW ed Alpine nella top class dell’endurance.

Messaggi di approvazione sono giunti dal presidente dell’ACO, Pierre Fillon, dal CEO WEC, Frédéric Lequien e dal boss IMSA, John Doohan.

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Piero Lonardo

Foto: Lamborghini. ACO

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LMC – Cool Racing si impone a Imola in una gara caos

C’è voluto il secondo tentativo al Cool Racing per aggiudicarsi il primo successo del 2022 nella Michelin Le Mans Cup. Lo squadrone svizzero, presente in forze in tutte le gare del weekend di Imola, ha colto il risultato grosso con Malthe Jakobsen e Mo Smith in una corsa estremamente frammentata, con tre lunghi periodi di Safety Car e cinque Full Course Yellow nei 110’ previsti da copione.

Già delle qualifiche pazze hanno premiato Jerome de Sadeleer nonostante il contratto fratricida che ha messo fuori gioco entrambe le Ligier dell’MV2S alla Rivazza con tanto di bandiera rossa con 6’ disponibili.

Al via, la prima uscita della Lamborghini di servizio già dopo il primo giro per un incidente multiplo. Tra le GT3, Jens Møller prendeva immediatamente il comando sulla Porsche Ebimotors di Emanuele Busnelli. A seguire, altre due uscite della safety car e non eravamo nemmeno a metà gara, l’ultima delle quali per il contatto alla Villeneuve fra i primi due, de Sadeleer e Leo Weiss con la Duqueine del WTM.

Al comando quindi dopo la sosta obbligatoria si ritrovava la Ligier del Reiter Engineering ora nelle mani di Mads Siljehaug dopo il bel primo stint da parte di Freddie Hunt, che recentemente ha reso nota la volontà di approdare a Le Mans col team tedesco entro cinque anni.

Il norvegese difendeva la sua leadership con le unghie e i denti, anche grazie alle due ulteriori Full Course Yellow, ma all’ennesimo restart veniva infilato da Adam Eteki sulla vettura del CD Sport e perdeva via via terreno. Nel frattempo Theo Nouet con l’Aston Martin del Bullitt Racing aveva la meglio su Fabio Babini, mentre la Honda #44 prendeva le distanze.

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Dietro Eteki si faceva largo Malthe Jakobsen, il quale innescava una lunga battaglia con Eteki che si trascinerà fino alla bandiera a scacchi. Negli ultimi istanti di gara la doccia fredda per il team spagnolo, che veniva penalizzato di 30” per track limits, cosa piuttosto curiosa per la pista del Santerno.

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Le squalifiche post gara colpiranno anche la vettura del Reiter Engineering, quinta effettiva al traguardo, per non aver rispettato il minimum drive time di Hunt, per cui a podio termineranno, oltre ai vincitori del Cool Racing, le due vetture di United Autosports. Successo invece di Gustav Birch e Jens Møller tra le GT3 sul Bullitt Racing ed Ebimotors.

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Ad Imola c’è stato anche  il debutto in gara della MissionH24, la vettura a idrogeno sviluppata dal consorzio GreenGT. La macchina, affidata al solo Stèphane Richelmi, ha visto il traguardo in ultima posizione con 15 giri di ritardo dal vincitore. Da notare che per compiere questa distanza ridotta sono stati necessari tre pitstop, segno, ce ne fosse stato bisogno, che la strada verso la competitività è ancora lunga.

Prossimo round, il doubleheader della Sarthe, la Road to Le Mans, il 9 e l’11 giugno prossimi. Come noto sul Circuit de la Sarthe si affaccerà per la prima volta anche il plateau della Ligier European Series, che qui ha premiato ancora una volta il Team Virage.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

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GTWC Europe, Magny-Cours: Mercedes #89 ed Audi #32 al top

Dries Vanthoor/Charles Weerts (WRT #32/Audi) e Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello (Akkodis ASP #89/Mercedes) si sono divisi i successi in quel di Magny-Cours, sede questo weekend del secondo atto del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup.

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Race-1

Simon Gachet (Tresor by Car Collection #11/Audi) ha tenuto la prima posizione alla partenza senza molti problemi. Il pilota francese ha allungato sulla concorrenza, mentre Charles Weerts (Audi #32/WRT) perdeva una posizione a favore di Gilles Magnus (Sainteloc Racing #26/Audi), protagonista di una bellissimo start.

Tutto è rimasto stabile fino alla sosta obbligatoria nel cuore della race-1. Tutti si sono fermati subito ad eccezione di Gachet, una strategia che non ha pagato. Il primo giro lanciato di Dries Vanthoor #32 è stato semplicemente incredibile, il campione in carica si è ritrovato davanti a Christopher Haase #11 che successivamente perderà progressivamente terreno dalla testa della corsa.

Il protagonista del secondo stint è stato sicuramente l’italo-svizzero Raffaele Marciello, nettamente superiore al resto della concorrenza. Il #89 di Akkodis ASP (Mercedes) si è portato in terza posizione ed ha iniziato ad inanellare dei giri veloci che gli hanno concesso di impensierire la prima delle due vetture del Tresor by Car Collection.

Il sorpasso è stato abbastanza semplice per l’ex campione della categoria, secondo al termine della race-1 con il proprio teammate Timur Boguslavskiy. Terzo gradino del podio per Christopher Haase/ Simon Gachet, quarto per Aurelien Panis/Patric Niederhauser (Sainteloc Racing #25/Audi).

In Silver Cup la battaglia non è mancata tra la già citata Audi #26 di Magnus/Baert e la Ferrari #53 di AF Corse di Ulysse de Pauw /Pierre Alexandre Jean. I vincitori della race-1 di Brands Hatch si sono dovuti accontentare della seconda piazza davanti a Casper Stevenson/Thomas Drouet (Akkodis ASP #87/Mercedes).

In PRO-AM, invece, Miguel Ramos/Dean Macdonald (Garage #188) svettano con McLaren davanti alla 720S GT3 #111 di Patryk Krupinski / Christian Klien. Terzo posto per Ferrari con Cédric Sbirazzuoli/Hugo Delacour ( DLC One AF Corse #21)

Race-2

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Marciello ha fatto la differenza nella seconda ed ultima competizione del fine settimana. Lo svizzero ha preso subito il largo, mentre Dries Vanthoor perdeva posizioni sbagliando la prima curva dell’impianto transalpino.

La Mercedes #89 di Akkodis ha subito allungato, una condizione differente rispetto all’AMG GT3 #88 di Maxi Goetz che perdeva posizioni dopo un deciso assalto da parte di Audi. Patric Niederhauser (Sainteloc Racing #25/Audi) e Christopher Mies (WRT #33) si sono messi nell’ordine all’inseguimento della testa della corsa, una missione di fatto impossibile.

Timur Boguslavskiy ha concluso nel miglior modo l’opera di Marciello imponendosi con margine sulla vettura gemella #88 di Akkodis ASP di Jim Pla/Maximilian Götz . Ricordiamo l’assenza in questo fine settimana da parte del francese Jules Gounon, vincitore per la seconda volta consecutiva della 12h di Bathurst.

L’AMG #88 ha approfittato chiuso sul secondo gradino del podio in seguito ad una sanzione per l’Audi #33 di Jean-Baptiste Simmenauer. Quest’ultimo è stato raggiunto negli ultimi minuti dalla Mercedes #88 di Pla che non ha mai cercato il sorpasso in seguito ad una sanzione del rivale per unsafe release.

Quarto posto conclusivo per l’ex protagonista della Porsche Supercup, penalizzato di 10 secondi. Provvedimento simile anche per Aurelien Panis, terzo all’arrivo con 5 secondi in più nella graduatoria conclusiva dopo un contatto di Mies alla Mercedes #88 di Goetz.

In Silver Cup ad avere la meglio è stata la Ferrari #53 di Ulysse de Pauw /Pierre Alexandre Jean. Secondo posto per Alex Aka /Nicolas Schöll (Attempto Racing #99/Audi), abili a concludere davanti a Casper Stevenson/Thomas Drouet (Akkodis ASP #87/Mercedes).

McLaren si è confermata in PRO-Am con Patryk Krupinski / Christian Klien (JP Motorsport #111), perfetti dal via alla bandiera a scacchi. La squadra polacca ha tenuto testa a Cédric Sbirrazzuoli/Hugo Delacour ( DLC One AF Corse #21) ed a Miguel Ramos/Dean Macdonald (Garage #188), rispettivamente in seconda ed in terza piazza all’arrivo.

Il GTWC Europe Sprint Cup tornerà in scena a metà giugno a Zandvoort, mentre l’Endurance Cup sarà in scena in giugno in quel del Paul Ricard.

Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro

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USCC – Il WTR si impone di forza a Mid-Ohio, e Montoya li imita in LM P2

Che a Mid-Ohio si sarebbe consumata una battaglia epica fra Acura e Cadillac, WTR e Ganassi, era una storia annunciata. Sin dalle libere due vetture si sono staccate virtualmente dal gruppo delle DPi a suon di giri veloci fino ad arrivare alle qualifiche Sebastien Bourdais, dove si è permesso di lasciare a 2 decimi Filipe Albuquerque.

E battaglia c’è stata, sin dal via allorquando il portoghese transitava al comando al termine del primo giro, ma servivano solo pochi minuti per rivedere Seabass in testa, e avanti cosí fino alla seconda sosta, avvenuta appena prima dell’unica Full Course Yellow della giornata. Al restart infatti “gli altri due”, Ricky Taylor e Renger van der Zande, quest’ultimo fino a due anni fa al servizio di papà Wayne e compagno del fratello Jordan, innescavano una lotta tanto cruenta quanto breve, qualche curva appena, che si concludeva col testacoda della DPi V.R #01 ed un No Further Action. La direzione gara probabilmente ha ritenuto di lasciar correre perchè entrambi hanno sgomitato.

La gara per il primato terminava qui, con Pipo Derani e l’altra Cadillac dell’AXR/Whelen Racing incapaci di avvicinarsi più di tanto all’Acura #10, che va a fare il bis dopo Laguna Seca (nonchè a ripetersi per il secondo anno di fila sul circuito del Midwest). A completare il successo delle ARX05 il secondo posto del MSR, con Tom Blomqvist a dilagare sul campione in carica del WeatherTech SportsCar Championship.

DragonSpeed

Vittoria di forza anche per DragonSpeed tra le LM P2 con un Juan Pablo Montoya, reduce dal diluvio dell’Indy GP, scatenato nel finale nei confronti di Jonathan Bomarito e l’Oreca #11 del PR1 Mathiasen, mandata in testacoda una prima volta e poi, dopo un sacrosanto drive-through, l’ennesimo sorpasso “in appoggio”, avvalendosi della complicità di una LM P3.

Finalmente in evidenza anche High Class Racing, P3, mentre l’altra vettura del PR1 Mathiasen ha sofferto un contatto nelle fasi iniziali da parte della Lexus RC F GT3 di Richard Heistand, wildcard tra le GTD in assenza delle GTD Pro. Will Stevens infine, sub di lusso per Louis Deletraz impegnato ad Imola, ha portato il Tower Motorsport al limite del podio.

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Una rimonta spettacolare ed una strategia sulle due soste è stata invece l’arma vincente del CORE Autosport tra le LM P3. Dopo la consueta partenza al risparmio da parte di Jon Bennett, Colin Braun ha rimontato l’intero parco partenti, lasciando la concorrenza ad un giro di distacco. Ancora una volta niente successo quindi per l’Andretti Autosport, partiti dalla pole, che chiudono in P3 dietro al JR III Racing.

Inception_podium

Primo successo infine tra le GTD per la McLaren 720S GT3 di Inception Racing di Jordan Pepper e Brendon Iribe. Le fasi iniziali sono state appannaggio della McLaren del Team Korthoff condotta da Steven McAleer, poi, dopo overcut portato all’eccesso anche dalla BMW del Paul Miller Racing, che nel frattempo era tornat davanti, è stata la volta di Ryan Eversley con la Acura del Rick Ware Racing.

Purtroppo per il team cogestito dal WTR, incappava in una disattenzione durante il secondo pit ed il conseguente drive-through lasciava in lotta le due BMW di Bill Auberlen e Bryan Sellers, la McLaren di Jordan Pepper e la Aston Martin di Maxime Martin.

Il driver belga era costretto ad un splash, al contrario della più risparmiosa 720S, che scalava le posizioni, lasciandosi dieto le due M4 GT3.

UPDATE: La McLaren vincitrice in pista é stata trovata sottopeso nelle verifiche post-gara. La vittoria va quindi alla BMW di Bill Auberlen e Robbie Foley. Il  veteranissimo dell’IMSA allunga la striscia delle vittorie con la numero 65, come noto record assoluto.

La massima serie endurance americana tornerà il 4 giugno per la showcase sul cittadino di Detroit-Belle Isle in coabitazione con l’IndyCar, riservata alle sole DPi e GTD. Per rivedere in azione tutte le categorie bisognerà invece attendere il 26 giugno con la 6 Ore del Glen.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Michelin, CORE Autosport, Optimum Motorsport

L’ordine di arrivo