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ELMS – Pourchaire, prima pole nella serie europea a Imola

Sarà Thèo Pourchaire a partire dalla pole position domani nella 4 Ore di Imola, terzo round dell’European Le Mans Series 2025. Il pilota di Algarve Pro Racing ha tratto il meglio in qualifica dalla sua Oreca nelle inaspettate condizioni meteo pomeridiane, fissando i cronometri sull’1.37.916, strappando quasi un secondo a Luca Ghiotto, che lo affiancherà in prima fila con la #34 di Inter-Europol.

La sessione è stata interrotta a causa di un’uscita di strada da parte di Tristan Vautier alla Tosa, permettendo a gran parte degli equipaggi di utilizzare le slick, a pista ormai asciutta dopo il violento acquazzone abbattutosi all’inizio dello stint dedicato alle LM P3. Pourchaire, che era al comando allo sventolare della red flag, ha poi ribadito la propria leadership nello shootout finale.

Seconda fila per Maceo Capietto e Nick Yelloly, mentre Filipe Albuquerque, P2 all’interruzione, partirà dalla sesta piazzola al fianco del polesitter di Barcelona, Reshad De Gerus.

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Torna in pole dopo il season opener Giorgio Roda tra le LM P2 Pro/Am col tempo di 1.47.528 su pista umida, lasciando PJ Hyett a quasi 3”. Anche in questo stint, ritardato di oltre un’ora a causa delle condizioni meteo, un’interruzione, protagonista Anthony Wells, nella ghiaia alle Acque Minerali.

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Non sfugge la pole position tra le LM P3 a CLX Motorsport, la terza su tre gare, che stavolta manda avanti Theodor Jensen, che col tempo di 1.46.844 ha preceduto Ian Aguilera di Eurointernational di oltre 7 decimi. Seconda fila per M Racing e DKR con l’unica Ginetta presente.

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Martin Berry infine ha aperto le danze con le GT3, seconda pole stagionale per la Mercedes di Iron Lynx, col pilota britannico a svettare per 127 millesimi su Clement Mateu e l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, mattatrice delle libere. Buon terzo tempo per Celia Martin con la Porsche delle Iron Dames davanti alle Ferrari di Takeshi Kimura e Custodio Toledo, quest’ultimo protagonista di un lungo alla Piratella.

Domani lo start della 4 Ore di Imola alle ore 12.00. Per i presenti, sessione autografi e pitwalk dalle 9.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Juncadella alza l’asticella per IDEC Sport nelle Libere-2 di Imola

Dani Juncadella chiude al comando della graduatoria nelle Libere-2 della 4 ore di Imola. L’esperto pilota spagnolo di IDEC Sport, in una giornata leggermente meno calda dei giorni scorsi, ha fissato i cronometri sull’1.31.426, miglior tempo del weekend compresi i test di giovedí, scavalcando il compagno di squadra Job Van Uitert. Tra le due vetture del team “chioccia” del programma Genesis Magma WEC, si è infilato Pietro Fittipaldi con la #10 di Vector Sport, ad appena 56 millesimi.

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Migliore prestazione fra i Pro/AM per Alex Quinn con la vettura #20 di Algarve Pro Racing ed il tempo di 1.32.028, a stracciare di gran lunga il crono ottenuto da Alessio Rovera durante i test.

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Torna invece al top di una sessione nelle LM P3 Reece Gold con la Ligier #88 di Inter-Europol, col tempo non particolarmente significativo di 1.40.160. La vettura del team polacco peraltro è stata anche protagonista di una delle due bandiere rosse, insieme all’Oreca Pro/Am del DKR, il cui out all’entrata box ha poratto alla chiusura leggermente anticipata della sessione.

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Fuori alla Tosa come la capolista di giornata anche la Duqueine del WTM by Rinaldi, evenienza risolta invece con Full Course Yellow.

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Valentin Hasse Clot infine ha riportato al top l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman. La GT3 britannica, tradizionalmente a proprio agio sul circuito del Santerno, ha demolito i precedenti crono con 1.42.141, lasciando a oltre tre decimi Ben Tuck con la Ferrari #57 di Kessel Racing e a mezzo secondo la Mercedes Iron Lynx di Lorcan Hanafin. Ricordiamo che la Vantage #59 non è gravata da alcuna zavorra del Success Ballast.

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Ieri pomeriggio infine si è disputata la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze. Miglior tempo per Giorgio Roda con 1.34.778 su PJ Hyett e “Spike”, trionfatrice a Le Mans tra le LM P2 Pro/Am. Successo nella Pitstop Challenge invece per la crew di VDS Panis.

Tutto pronto per le qualifiche, a partire dalle 14.30, visibili come sempre sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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ELMS – Ben Hanley al top nelle Libere 1 di Imola

C’è United Autosports al comando delle prime Libere della 4 ore di Imola, terzo appuntamento dell’European Le Mans Series 2025. Ben Hanley ha presto fissato il best lap della sessione con 1.31.878, lontano 3 decimi dalla miglior prestazione dei test ottenuta ieri da Maceo Capietto di Iron Lynx-Proton. Il podio virtuale si completa con due dei protagonisti più attesi, quali Thèo Pourchaire di Algarve Pro Racing ed il trionfatore di Le Mans, Nick Yelloly.

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Mathias Beche dal canto suo ha iniziato il proprio show tra le LM P2 Pro/AM, avvicinandosi con la vettura del TDS, dal benchmark del giovedí di Alessio Rovera con 1.32.491.

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Poche tornate invece per la Duqueine del WTM by Rinaldi, con Griffin Peebles al top di giornata con 1.39.787. Unica categoria a scendere sotto il limite dei test, la LM GT3, con Charlie Eastwood e la Corvette di TF Sport; il pilota britannico ha alzato l’asticella sull’1.42.827, precedendo di oltre 2 decimi le Ferrari 296 GT3 di Davide Rigon e Daniel Serra. Bella prestazione anche per Garnet Patterson, P4 sulla McLaren 720S GT3 Evo di Unites Autosports a ridosso dei migliori.

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19 tornate anche per Michelle Gatting, al rientro con le iron Dames. La pilotessa danese è comunque costretta ad usare le stampelle al di fuori dell’abitacolo dopo l’incidente nei box di Le Mans.

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La sessione, nonostante diverse piccole disavventure, ha visto una sola Full Course Yellow, protagonista Jacek Zielonka e la Ligier LM P3 del Team Virage, fuori alla Piratella; il pilota polacco evidentemente non si trova ancora a proprio agio sul tracciato del Santerno, considerate anche le due interruzioni provocate ieri durante i test.

Il programma odierno prosegue con la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze Ranked, dalle 15.15. Nel tardo pomeriggio anche la fase finale della terza edizione della Pitstop challenge, protagoniste le quattro migliori crew di LM P2, LM P3 e LM GT3, secondo la classifica delle eliminatorie di ieri; i due migliori team per categoria si sfideranno poi per aggiudicarsi il trofeo.

Domani si prosegue con le seconde libere e le qualifiche della 4 Ore di Imola, rispettivamente alle 10.50 e alle 14.30. Queste ultime saranno fruibili come sempre sul sito ELMS e sui relativi canali social, cosí come la finale odierna della pitstop challenge.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Capietto svetta nei test di Imola

E’ iniziato il weekend di Imola dell’European Le Mans Series con la consueta giornata di test. Sotto un sole che dire africano è poco, ben sette le ore a disposizione dei 44 equipaggi. In entrambe le sessioni, a giusta imitazione dell’IMSA, la prima mezz’ora è stata dedicata alle LM P2 e LM P2 Pro/Am, mentre l’ultima mezz’ora ha visto in pista le LM P3 e le LM GT3. Tante inoltre le interruzioni ma nessun crash degno di nota.

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Al mattino è stato Charles Milesi a segnare la miglior prestazione con l’Oreca del VDS Panis ed il tempo di 1.31.812, allo scadere della mezz’ora appannaggio della classe regina. Ad Alessio Rovera, reduce dalle belle prestazioni a Le Mans e alla 24 Ore di Spa, il best lap fra gli equipaggi Pro/Am con 1.32.420.

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Tra le LM P3, Theodor Jensen della capolista CLX Motorsport ha tenuto a oltre 2 decimi Reece Gold di Inter-Europol nel duello finale, mentre tra le LM GT3 Valentin Hasse Clot con l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman ha restituito mezzo secondo alla Corvette TF Sport di Rui Andrade.

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Nel pomeriggio il guizzo di Maceo Capietto, autore di 1.31.554, ha alzato l’asticella nei confronti del vincitore di Le Mans, Nick Yelloly, e di Esteban Masson. Sempre l’Oreca AF Corse al top dei Pro/Am, cosí come il Racing Spirit of Leman tra le GT3, con Hasse Clot che ha portato il limite a 1.43.055.

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Tra le LM P3 invece, Reece Gold stavolta ha avuto la meglio nel finale per Inter-Europol, scalzando non solo al Ligier #17 del CLX Motorsport, ma anche l’altra JS P325 del Racing Spirit of Leman, col tempo di 1.39.491.

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L’equipaggio di Iron Lynx-Proton è stato peraltro protagonista nella serata di ieri di un contest a carattere culinario che ha visto coinvolti anche i piloti di Inter-Europol e DKR Engineering.

La manifestazione si è svolta nel centro città ed ha visto coniugare le realtà del territorio, grazie alla partecipazione attiva di uno dei più celebri ristoranti della zona, alla presenza del Direttore dell’Autodromo di Imola e del Sindaco.

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Domani si inizia a fare sul serio con le prime libere, a partire dalle 10.15.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

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ELMS – Imola accoglie nel weekend la serie europea

Dopo ben due mesi, passando per Le Mans, ritorna l’European Le Mans Series per il terzo round del 2025 a Imola. Griglia ancora a piena capacità con 44 vetture, impreziosita dai due equipaggi vincitori tra le LM P2 della classica della Sarthe di Inter-Europol Tom Dillmann, Nick Yelloly e Kuba Smiechowski e AO by TF Dane Cameron, Louis Deletraz e PJ Hyett tra i Pro/Am.

Poche, almeno stando fino a quanto annunciato finora, le modifiche all’entry list rispetto a Le Castellet, con Alessio Rovera, reduce dai due podi di Le Mans (LMGT3) e Spa (Overall), nuovamente sull’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse insieme a Francois Perrodo e Matthieu Vaxivière.

Anche Daniel Serra riprenderà il proprio posto sulla Ferrari 296 GT3 #57 di Kessel Racing al fianco di Takeshi Kimura e Ben Tuck, mentre Christian Ried subentrerà nuovamente a Claudio Schiavoni, ancora non al 100%, sulla Porsche Proton #60 condivisa Matteo Cressoni ed Alessio Picariello.

Sempre in termini di classifica, vedremo se IDEC Sport, capolista indiscussa tra le LM P2, riuscirà a tornare al top dopo una Le Mans non particolarmente felice. La muta degli inseguitori, particolarmente agguerrita, è guidata da Vector Sport e Panis VDS, quest’ultima in bella evidenza sulla Sarthe, unico equipaggio a contendere il successo di classe al team polacco e trionfatrice sul Santerno nel 2024. Attendiamo segnali di ripresa anche da United Autosports, Nielsen Racing, Algarve Pro Racing e CLX Motorsport, che finora hanno raccolto molto meno di quanto previsto.

Classifica corta invece fra i Pro/Am, con i vincitori di Le Castellet di Nielsen Racing, TDS Racing ed AF Corse separati da 2 sole lunghezze.

Adrien Closmenil, Theodor Jensen e Paul Lanchère di CLX Motorsport stanno invece facendo il vuoto fra le LM P3 con due vittorie consecutive. A M Racing, Inter-Europol e soprattutto ai campioni uscenti di RLR MSport, il compito di rendere la vita difficile al team svizzero, in evidenza anche nella Road To Le Mans.

Gara apertissima infine tra le GT3, dove non si riescono ancora ad individuare dei veri favoriti. Attendiamo lumi sulle condizioni di Michelle Gatting, infortunatasi a Le Mans, per le attuali capolista Iron Dames, attualmente listata insieme a Sarah Bovy e Celia Martin. La Porsche #85 correrà con 30kg extra di Success Ballast contro i 25 della Ferrari Richard Mille AF Corse ed i 10 kg ciascuna della Ferrari Kessel #57 e della Mercedes #63 di Iron Lynx.

L’appuntamento in pista sul tracciato del Santerno è per giovedí 3 luglio con i test collettivi. Libere-1 venerdi 4 alle 10.15, qualifiche sabato 5 dalle 14.30 e start della 4 Ore di Imola alle 12.00 di domenica 6 luglio. Qualifiche e gara saranno come sempre fruibili gratuitamente in video sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Imola

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GTWC / WEC / IMSA – Ecco La Ferrari 296 GT3 Evo!

Un po’ a sorpresa ma non troppo, Ferrari nell’ambito della 24h Spa ha tolto i veli alla versione Evo della 296 GT3. Di seguito il comunicato ufficiale della Casa di Maranello in formato integrale:

FERRARI 296 GT3 EVO: NATA DALLE VITTORIE, EVOLUTA PER SUPERARE I LIMITI 

  • La Ferrari 296 GT3 Evo nasce dall’esperienza maturata nelle due stagioni agonistiche disputate dalla 296 GT3 e della versione 296 LMGT3 che gareggia nel Mondiale Endurance 
  • Miglioramento delle sensibilità aerodinamiche, ampliamento della finestra di setup, ottimizzazione dell’affidabilità e guidabilità 
  • Previsto un kit di evoluzione per gli attuali possessori delle 296 GT3 
  • Debutto in gara previsto a partire dalla stagione 2026 

Spa-Francorchamps, 27 giugno 2025 – A tre anni dalla presentazione avvenuta alla 24 Ore di Spa-Francorchamps nel 2022, Ferrari sceglie l’appuntamento più importante nel panorama delle competizioni GT per togliere i veli alla nuova 296 GT3 Evo. 

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La vettura nasce nel solco dell’esperienza maturata con la 296 LMGT3 (che a partire dalla stagione 2024 gareggia nel FIA WEC) e con 296 GT3 che, sin dal momento del suo debutto, ha ottenuto cinque titoli, inclusi quelli Piloti e Team nella classe Pro del GT World Challenge Endurance Cup – il campionato di riferimento per le vetture GT3 – oltre alle vittorie alla 24 Ore del Nürburgring e alla 24 Ore di Daytona. Le statistiche aggiornano il palmares a 140 vittorie, 405 podi e 56 pole positions in 343 gare. 

L’ascolto del cliente e l’esperienza in gara hanno portato a sviluppare la 296 GT3 Evo, frutto di azioni mirate e concrete con l’obiettivo di realizzare una vettura ancora più competitiva in ogni condizione, mantenendo intatto il concetto di “modularità” che ha reso la 296 GT3 un vero e proprio termine di paragone, soprattutto per quanto riguarda la facilità di intervento e messa a punto della vettura. 

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Motore e cambio. Il motore termico V6 della 296 GT3 Evo rimane inalterato rispetto alla versione precedente. Mantiene la configurazione a ‘V’ da 120° con i turbo posizionati all’interno della ‘V’ che permette significativi benefici in termini di compattezza e riduzione di massa, favorendo il raggiungimento di elevatissimi livelli di potenza. Versatile, affidabile e prestazionale, sin dal suo debutto il propulsore è sempre stato apprezzato per la sua erogazione, coppia e potenza. Il motore, che è sempre stato un elemento centrale nei progetti Ferrari, rimane dislocato più avanti e più in basso rispetto alla versione stradale, nella stessa posizione della 296 GT3. Questa collocazione aiuta ad abbassare il baricentro e a migliorare la rigidezza torsionale. Inoltre, è stato inclinato di 2° per poter lasciare più spazio al diffusore posteriore. 

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Per quanto riguarda il cambio, la 296 GT3 Evo adotta invece una nuova cascata di rapporti, ottimizzata dopo aver analizzato i dati raccolti nei due anni di impiego della vettura, per favorire l’erogazione della coppia sia a bassa che ad alta velocità. 

Aerodinamica. La 296 GT3 Evo rappresenta lo step evolutivo della 296 GT3, piattaforma vincente che già combina performance aerodinamiche estreme e facilità di sfruttamento del carico in pista. L’obiettivo che si sono posti gli ingegneri Ferrari è stato quello di garantire una risposta più prevedibile e stabile della vettura in ogni situazione di gara, conservando le prestazioni della 296 GT3 standard in termini di carico verticale e di efficienza, già spinte al massimo concesso dal regolamento tecnico. In termini ingegneristici la squadra di aerodinamici ha puntato a migliorare la stabilità del carico verticale anteriore, quando la 296 GT3 Evo si trova in scia ad un’altra vettura, e le sensibilità aerodinamiche, ossia la minimizzazione delle variazioni dei carichi aerodinamici. 

Quasi tutto il bodywork è stato oggetto di evoluzioni. Nello splitter e nel fondo anteriore sono stati rivisti i profili, e sono stati ottimizzati i volumi di espansione e i generatori di vortici. Le appendici sul paraurti anteriore sono state anch’esse modificate alla ricerca del miglior compromesso prestazionale. 

Un ulteriore sensibile miglioramento è derivato da una profonda e attenta revisione del diffusore posteriore, modificato nei propri volumi di espansione e nel numero dei canali. Il terzo elemento oggetto di evoluzione è stato il sistema di louvers dei passaruota anteriori, sviluppate in sinergia col fondo anteriore, per garantire l’ingresso di aria pulita alle prese aria posteriori, sia in aria libera che in scia ad altre vetture. 

Per lo sviluppo della 296 GT3 Evo è stata ulteriormente migliorata la metodologia di simulazione che combina i test in galleria del vento con i calcoli della CFD – Computational Fluid Dynamics –, e permette di simulare campi aerodinamici disturbati, testando rapidamente molte variazioni geometriche. Il comportamento del pacchetto di sviluppo è stato quindi validato in pista, sia in giri prestazionali che in condizioni di ingaggio con altre vetture. Il risultato della ricerca è sintetizzato nella capacità della vettura di mantenere elevate performance aerodinamiche in condizioni di traffico e aria “disturbata”, molto frequenti nelle competizioni di durata, stabilizzando il carico verticale in scia a vantaggio della competitività e della precisione anche nei contesti più dinamici e imprevedibili. 

Dal punto di vista estetico-funzionale, la 296 GT3 Evo si rende riconoscibile anche per due prese d’aria inserite nel cofano anteriore, per migliorare i flussi di raffreddamento per i freni e l’abitacolo, oltre che per il nuovo alettone posteriore che ha subito cambiamenti significativi. La struttura di supporto è stata ridisegnata insieme alle paratie laterali. L’ala è ora dotata di meccanismo di regolazione rapida, introdotto per la prima volta nella LMGT3, che consente di intervenire sull’angolo dell’ala tramite una semplice vite, migliorando ulteriormente le operazioni in pista, già una caratteristica distintiva della 296 GT3. 

Fluidodinamica. Lo sviluppo del pacchetto evoluzione ha coinvolto anche l’aerodinamica interna, e in particolare il raffreddamento dei freni anteriori. Grazie all’ottimizzazione dei condotti che convogliano l’aria dal paraurti verso i dischi e l’introduzione di due prese dinamiche sul cofano, la portata di aria complessiva verso i freni anteriori è salita di oltre il 20% rispetto alla 296 GT3. Anche la pompa dello sterzo può godere di un migliore e più efficace raffreddamento grazie alla introduzione di due prese Naca inserite nel fondo vettura. 

Esperienza LMGT3. Tutta la carrozzeria del passaruota posteriore è mutuata dalla LMGT3 che si distingue per una curvatura più verticale nella sua parte anteriore, rendendo più semplice l’alloggiamento delle varie tipologie di pneumatici provenienti da fornitori diversi, impiegati nei campionati GT di tutto il mondo. Anche gli specchietti retrovisori nascono mettendo a frutto questa esperienza, e sono stati ulteriormente migliorati anche grazie ad una serie di studi e calcoli che hanno avuto come scopo quello di indagare le frequenze e i modi propri di vibrare che avevano i retrovisori esterni nella versione attuale. Questi nuovi particolari sono stati spostati verso l’interno, modificandone l’inclinazione e migliorando contestualmente la visibilità. 

Dinamica veicolo. Sia la cinematica della sospensione anteriore che di quella posteriore è stata modificata con l’obiettivo di ridurre i carichi sugli elementi e migliorare l’affidabilità. Al tempo stesso, il nuovo disegno garantisce una risposta dinamica connessa tra anteriore e posteriore, oltre a facilitare le operazioni di setup ai box. 

Abitacolo. Intuitività, visibilità, accessibilità sono principi cardine attorno a cui sono stati definiti gli assi di sviluppo dell’abitacolo della 296 GT3, senza dimenticare aspetti fondamentali quali sicurezza e comfort. La 296 GT3 Evo mantiene inalterate queste caratteristiche di base, ma migliora sensibilmente la portata dell’impianto dell’aria condizionata, arricchito con una ventola supplementare per risultare ancora più efficace. 

Debutto e kit. La 296 GT3 Evo, il cui processo di omologazione verrà completato al termine delle ultime rifiniture aerodinamiche in corso di svolgimento, debutterà nella stagione 2026 e sarà disponibile anche come kit di aggiornamento per coloro i quali stanno gareggiando con la 296 GT3. 

SCHEDA TECNICA 

MOTORE 

Tipo F163CE, 6 cil. V 120°, 4 valvole per cilindro, 2992 cm3, GDI Turbo 

Alesaggio/corsa: 88 x 82 mm 

Potenza massima: circa 600 CV* (447 kW) a 7250 giri/min 

Coppia massima: circa 710 Nm* a 5500 giri/min 

* Soggetto a BoP 

CAMBIO 

Cambio trasversale sequenziale, 6 velocità 

E-clutch, attuatore elettronico della frizione con palette al volante 

Cambio in magnesio con serbatoio recupero olio integrato 

TELAIO 

Carreggiata: 1726 mm anteriore / 1710 mm posteriore 

Larghezza: 2050 mm max (senza specchietti) 

Passo: 2660 mm 

Peso a secco: 1250 kg 

Sospensione anteriore e posteriore: doppio triangolo sovrapposto, bracci delle sospensioni in acciaio tubolare 

Ammortizzatori regolabili a 5 vie 

Cerchi: anteriore 12,5” x 18”, posteriore 13” x 18” 

Pneumatici: anteriore 30/68/18, posteriore 31/71/18 

Dischi freno: anteriore Ø 400×36, posteriore 332×32 

Pinze freno: anteriore 6 pistoncini, posteriore 4 pistoncini 

Pastiglie freno: anteriore 30 mm, posteriore 26.5 mm 

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IMSA – L’Acura concede il bis al Glen in un finale thrilling

Ancora una vittoria Acura nel WeatherTech SportsCar Championship alla 6 ore del Glen, con l’ARX-06 di Tom Blomqvist e Colin Braun, che grazie ad un ultimo filo di carburante eredita la leadership all’ultimo giro sulla Cadillac del Whelen Racing.

Una gara pazza, iniziata sotto una pioggia battente nonostante temperature sostenute e spezzettata da ben nove Full Course Yellow, segno della selezione sull’impegnativo tracciato newyorchese.

Start

In diversi si sono alternati al comando, ben consci che la gara si sarebbe vinta alla distanza, nemmeno fosse una 24 ore, tra cui anche la Lamborghini di un esausto Romain Grosjean (ma veramente non ci sono sistemi a tutela della freschezza del pilota sulla SC63?), che chiuderà in P7 nel giro dei vincitori e la Porsche capolista di Felipe Nasr e Nick Tandy.

Pesante battuta di arresto per quest’ultima, col pilota britannico a chiudere col botto (in tutti i sensi) a 1h20 dalla fine. Out anche la Porsche Proton e una delle BMW, con Marco Wittmann sulle barriere. Per il resto tutte le GTP al traguardo, anche l’Aston Martin Vakyrie, con le due Cadillac del Wayne Taylor Racing a raccogliere finalmente un doppio podio davanti alla Porsche #6, che passa a condurre la classifica, e alla Cadillac Whelen, a lungo al comando nella seconda metà di gara.

UA22

Tra le LM P2, che tornavano in azione addirittura da Sebring, successo per United Autosports con la #22 Paul di Resta, Rasmus Lindh e Dan Goldburg, già vincitori a Daytona. Niente da fare per “Spike”, l’Oreca di AO Racing, nonostante la rimonta nelle fasi finali. Completa il podio la vettura del Crowdstrike by APR.

Presto out due delle entry più accreditate del PR1 Mathiasen e del TDS, coinvolte nello scontro tra quest’ultima e la BMW del Paul Miller Racing di Madison Snow.

BMW48Squadra questa che va ad aggiudicarsi la prima vittoria stagionale in GTD Pro con l’altra M4 GT3 di Dan Harper e Max Hesse. E poteva anche essere doppietta, se la #1 non fosse stata trovata con la pressione dei pneumatici non conforme e costretta ad una sosta tecnica a poco più di mezz’ora dal termine.

A podio terminano la Corvette #3 e la Ford Mustang #65, mentre la Porsche capolista di AO Racing doveva cedere terreno, a debito di carburante.

E proprio la carenza di combustibile ha privato della vittoria in GTD a poche curve dalla bandiera a scacchi la Lexus #12. Annata decisamente sfortunata per i colori del Vasser Sullivan, che non riescono a sfruttare la giornata no del Winward Racing, coinvolta nella melèe iniziale tra le due LM P2.

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Successo quindi per l’Aston Martin dello Heart of Racing di Rom Gamble, Zach Robichon e Casper Stevenson davanti alla Ferrari di Inception Racing ed alla Mercedes del Korthoff Competition Motors. Completano la top five le altre due 296 GT3 di Triarsi Competizione ed AF Corse.

Prossimo appuntamento con la serie IMSA fra tre settimane al Canadian Tire Motorsport Park, protagoniste LM P2, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing, IMSA, United Autosports, Heart of Racing

L’ordine di arrivo della 6 ore del Glen

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IMSA – Van der Zande nega la pole ad Aitken e alla Cadillac a Watkins Glen

Renger van der Zande regala la seconda pole position consecutiva ad Acura ed al Meyer Shank Racing alla 6 Ore del Glen. L’ARX-06 #93, trionfatrice nell’ultimo round di Detroit, ha preceduto, col tempo di 1.31.558, Jack Aitken con la Cadillac del Whelen Racing, protagonista delle libere, per quasi 3 decimi.

Seconda fila per l’altra Acura e per la migliore delle V-Series.R del WTR di Ricky Taylor, mentre la migliore delle Porsche scatterà dall’ottava piazzola, dietro anche alla seconda entry del WTR, alle due BMW e persino all’Aston Martin Valkyrie.

Chiude in P11 la Lamborghini SC63, a quasi 2” dal leader, davanti alle due Porsche private di Proton e JDC-Miller.

PJ Hyett dopo la vittoria tra i Pro/AM a Le Mans ha regalato la prima pole IMSA tra le LM P2 a “Spike”. Dietro l’Oreca #99 di AO Racing, che ora sfoggia una coda dorata, a 2 decimi Steven Thomas per il TDS, mentre la capolista del Riley scatterà dalla settima piazzola della categoria.

Andrea Caldarelli ha portato in pole la Lamborghini Huracàn di Pfaff Motorsports col tempo di 1.44.595, distanziando di 142 millesimi la BMW del Paul Miller Racing.

In GTD infine, Zach Robichon ha regalato la prima pole del 2026 all’Aston Martin dello Heart of Racing col tempo di 1.44.788, a precedere di 2 decimi la Corvette del DXDT di Alec Udell, al top fra le GT nelle libere-2; più lontane le due Mercedes di Daniel Morad e Russel Ward, quest’ultimo con la capolista Winward Racing.

UPDATE: La Ferrari AF Corse #21, P7 in qualifica con Alessandro Pier Guidi tra le GTD, partirà dal fondo dello schieramento a causa di un sensore obbligatorio scollegato sulla sua 296 GT3, rilevato durante le verifiche tecniche.

Domani lo start della 6 Ore del Glen avverrà alle 12.10 PM ET, le 18.10 italiane; la gara sarà visibile in free streaming sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Un Aitken scatenato tiene a bada le Acura nelle prime libere del Glen

Jack Aitken sembra un uomo in missione, e dopo aver segnato la migliore prestazione in qualifica a Le Mans nella prima sessione della Hyperpole, vuole provare a dare alla Cadillac di Action Express la prima soddisfazione stagionale a Watkins Glen, iniziando col best lap nelle libere 1.

Dietro al pilota britannico, che ha fissato i cronometri sull’1.34.584, Nick Yelloly, che nel finale di sessione ha cercato di scavalcare la Cadillac #31, rimanendo però a 89 millesimi con l’Acura #93 del Meyer Shank Racing. Solo quarto tempo per la migliore delle Porsche, la #7 capolista di Nick Tandy, a 6 decimi, preceduta anche dall’altra ARX-06 di Tom Blomqvist.

Assai vicine alle GTP per ora le LM P2, che tornano in azione da marzo, con Felipe Fraga e la vettura del Riley al top con 1.35.798 davanti a Paul di Resta con la #22 di United Autosports. Tempi migliori, per intenderci, della Lamborghini SC63 e della Porsche Proton, e appena dietro l’Aston Martin Valkyrie.

Dalla categoria cadetta le uniche due interruzioni della sessione, protagonisti proprio la capolista, ferma lungo la prima parte del circuito, e poi per il solito John Farano, in testacoda all’uscita di curva 9.

Mercedes sugli scudi fra le GT grazie all’AMG GT3 della Lone Star Racing di Scott Andrews, iscritta in GTD, col tempo di 1.45.867, meglio della leader GTD Pro, la Lamborghini Huracàn di Pfaff Motorsports di Andrea Caldarelli.

A seguire le Corvette di DXDT, che per le gare lunghe ritorna nelle mani di Alec Udell, Salih Yoluc e Charlie Eastwood, con Robert Wickens impegnato al Nürburgring, l’Aston Martin del Magnus Racing e le due Lexus del Vasser Sullivan col rientrante Ben Barnicoat.

Il programma odierno al Glen prevede la seconda sessione di libere e le qualifiche rispettivamente alle 09.00 AM ET e alle 2.20 PM ET, le 20.20 nostrane. Queste ultime saranno fruibili sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

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IMSA – Nel weekend si ritorna in pista al Glen

Dopo nemmeno una settimana dalla 24 Ore di Le Mans, il WeatherTech SportsCar Championship ritorna protagonista dell’endurance con uno dei suoi appuntamenti più iconici, la 6 Ore del Glen, valida anche quale terza tappa della Michelin Endurance Cup.

La massima serie americana torna finalmente a ranghi completi dopo Sebring con 55 vetture iscritte. Tra le 13 GTP è presente la Lamborghini SC63, ancora una volta affidata a Romain Grosjean e Daniil Kvyat. Primo outing stagionale per Nico Varrone sulla Porsche Proton, uno dei tre soli equipaggi a tre nella classe regina insieme ad Action Express e all’Acura #93 del MSR.

12 le LM P2, con tanti dei protagonisti presenti a Le Mans, fra cui i vincitori delle due categorie Pro e Pro/AM di Inter-Europol ed AO Racing.

Equipaggi a due anche per le 10 GTD Pro, esclusa la BMW #1 del Paul Miller Racing che vede il ritorno di Connor de Philippi.

Scende all’ultimo momento a 20 invece la conta delle GTD a causa del forfait delle Iron Dames susseguente all’incidente occorso nella pitlane di Le Mans a Michelle Gatting.

Qualche cambiamento nelle line-up a causa delle concomitanze nel weekend, in primis con la 24h del Nürburgring. Sulla Lamborghini iscritta in GTD Pro da Pfaff Motorsports siderà Sandy Mitchell al posto di Marco Mapelli, mentre sulla Mercedes del Korthoff Competition Motors Daniel Morad, già presente nel team a Daytona, sostituirà Maxi Götz. Sempre tra le GTD, sulla Huracàn del Forte Racing Lamborghini sarà Scott Hargrove ad alternarsi con Misha Goikhberg e Mario Farnbacher al posto di Parker Kligerman.

Oltre al forfait di Eric Filgueiras, separatosi da Lone Star Racing in favore di Wyatt Brichacek, da segnalare i due equipaggi inediti di Triarsi Competizione, con la Ferrari 296 GT3 #021 che sarà guidata da Alessandro Balzan, Jason Hart ed Aaron Muss e la #023 che vedrà in azione nientemeno che James Calado insieme ad Andrew Waite ed Onofrio Triarsi. Sulla Ferrari Cetilar, ancora assente Roberto Lacorte in favore di Giorgio Sernagiotto al fianco di Antonio Fuoco e Lorenzo Patrese.

Per quanto riguarda il BoP delle GTP, appesantite di 8 e 10 kg rispettivamente Acura e BMW, mentre la Lamborghini SC63 correrà con 2 kg in meno rispetto a Sebring, l’ultima volta che è stata vista in azione.

Atteso che nell’ultimo bollettino tecnico l’IMSA ha deciso di definire la potenza massima non più in termini di kW bensí di percentuale, i nostri calcoli portano ad un aumento di 10 kW per le Cadillac e 5 kW per le BMW rispetto a Detroit. Leggero aumento anche per le Acura che viaggeranno con la potenza massima fino a 230 kmh. Piena potenza confermata anche per Lamborghini ed Aston Martin, con aggiustamenti in positivo anche alle alte velocità per tutti escluse le Porsche.

Porche penalizzata anche in termini di energia massima per stint, con la perdita di 4 MJ rispetto all’ultimo round. Assegnati invece 13 MJ extra ad Acura e Cadillac, 9 a Lamborghini, 7 alle BMW e 5 all’Aston Martin.

Tra le GT3, riduzione di peso minimo di ben 14 kg per le BMW M4 GT3 e di 4 kg per le Ferrari; al contrario, Corvette appesantite di 6 kg rispetto a Detroit. Potenza massima aumentata un po’ per tutti cosí come per l’energia massima per stint, con punte di addirittura +63 MJ per le Lexus, salvo Porsche e Ferrari (rispettivamente -2 e -1 MJ).

L’azione in pista al Glen inizierà alle 11.25 AM ET, le 17.25 nostrane, di venerdí 20 giugno con le prime libere. Qualifiche alle 2.20 PM ET di sabato 21 e start della gara alle 12.10 PM ET, le 18.10 italiane, di domenica 22 giugno. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list della 6 ore del Glen