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WEC – Bahrain, a Toyota la gara e il titolo costruttori, a Porsche il titolo piloti. VISTA AF Corse di forza in GT3

Toyota chiude in bellezza la stagione 2024 del World Endurance Championship aggiudicandosi la 8 Ore del Bahrain con la GR010-Hybrid #8 di Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa, vittoria che, unita al terzo posto della migliore delle due Porsche Penske, permette al costruttore giapponese di vincere l’ennesimo titolo costruttori.

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La seconda metà di gara è stata tanto frammentaria quanto la prima è stata lineare. Alla metà della quinta ora una prima Safety Car, preceduta dalla Virtual, è stata necessaria per portare in sicurezza la Ford Mustang di Giammarco Levorato, che sputava fiamme dallo scarico di destra.

Al restart Antonio Giovinazzi si ritrova ancora alle spalle di qualcuno, nel caso la Porsche Jota di Callum Ilott, che però viene saltato di slancio. Sarah Bovy frattanto ha approfittato della situazione e si è issata al comando delle GT3 seguita dall’Aston Martin dello Heart of Racing che in seguito prenderà anche la testa della categoria.

All’inizio della settima ora la Toyota perde un pezzo, con la #7, le cui speranze di titolo erano legate ad un lumicino si perdono per problemi irrisolvibili pompa carburante.

Ma la vettura di servizio ha appena iniziato a lavorare, perchè questa volta è la Peugeot di Paul di Resta a fermarsi in curva 11. Le operazioni in questo caso richiedono più tempo perchè la LMH deve essere messa in condizioni di non nuocere. A seguire due Full Course Yellow sono chiamate per l’altra Mustang di Zach Robichon e la Lexus di Esteban Masson, entrambe ferme a bordo pista per due problemi separati.

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Davanti c’è sempre la Ferrari #51 ma la mossa vincente di Toyota avviene in questo momento, con un provvidenziale splash che ad un’ora dalla bandiera a scacchi permette a Sebastien Buemi di trovarsi a contatto di Matt Campbell con la Porsche #5. Giovinazzi, che invece effettuerà una sosta regolare, si ritroverà addirittura P5 alle spalle della Porsche Jota di Jenson Button e alla Peugeot di Mikkel Jensen.

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I due battistrada finiranno anche per toccarsi, permettendo a Buemi di passare al comando e macinare vantaggio; vantaggio che risulterà determinante alla luce dei 5” di Stop&Go assegnati per il contatto con l’australiano di Penske. Giovinazzi nel finale sarà autore di una ulteriore rimonta, giustificando ancor più il titolo costruttori di Toyota col sorpasso alla Porsche #5 che vale il secondo posto in gara.

UPDATE: Dura penalità nel post gara, 4’55″,  per la Ferrari #51, che avrebbe utilizzato due pneumatici in più rispetto all’allocazione prevista. in funzione di ciò sale a podio la Peugeot  #93, mentre Giovinazzi e c. vanno a chiudere la classifica delle LMH,  in P14.

UPDATE-bis: Ferrari, nel suo comunicato stampa diffuso nel primo pomeriggio di domenica, ha precisato che il limite dei 26 pneumatici era stato correttamente rispettato, ma sono stati erroneamente impiegati gli pneumatici che erano stati montati sulla vettura per schierarla in griglia anziché quelli rodati durante la qualifica e che erano destinati alla corsa. Queste due gomme non sono state considerate come parte del contingente allocato dalla squadra, portando alla decisione degli Steward.

Niente da fare per la 499P #50, che chiuderà in P9 dopo una sosta extra necessaria per sostituire la posteriore sinistra rovinata nella lotta con l’Alpine di Charles Milesi. Ad Andrà Lotterer, Laurens Vanthoor e Kevin Estre basta addirittura solo l’undicesima posizione per aggiudicarsi il titolo piloti sotto gli occhi attenti del “Captain”.

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Tra i privati, è la volta della Porsche Jota #38 precedere la Ferrari AF Corse e la Porsche Proton; purtroppo per l’altra entry di Jota una foratura ha compromesso le possibilità di un buon piazzamento. Due parole sulla Lamborghini SC63, all’ultima apparizione, almeno per quanto a nostra conoscenza, nella serie mondiale, in attesa dell’annuncio ufficiale, vittima dell’ennesimo ritiro per problemi di raffreddamento.

Tornando invece alle GT3, che ricordiamo avevano già assegnato i titoli a Porsche. Le due Corvette, trascinate nel finale da Charlie Eastwood e Dani Juncadella, sembrano vanificare la rimonta dei due factory driver Ferrari, Davide Rigon ed Alessio Rovera; entrambi cederanno in un primo momento dalle GT gestite da TF Sport, ma nel finale il varesino tornerà prepotentemente al comando e resisterà agli assalti delle Corvette per conquistare la prima vittoria stagionale della 296 GT3 #55 insieme a Simon Mann e Francois Heriau.

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Juncadella resisterà a sua volta all’assalto di Matteo Cairoli con la Lamborghini Iron Lynx. Purtroppo un’infrazione in periodo di Virtual Safety Car toglierà dai primi l’altra Ferrari di Davide Rigon, penalizzazione scontata in precedenza anche alla Lamborghini delle Iron Dames.

E’ tutto per oggi da Sakhir. Domani andrà in onda il Rookie Test che nel frattempo si è arricchito di ulteriori nomi, quali Antonio Serravalle e Larry Ten Voorde per Proton, oltre a diverse giovani promesse sulle GT3.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo definitivo della 8 Ore del Bahrain

L’entry list aggiornata del Rookie Test

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WEC – In Bahrain, alla metà gara, una Ferrari in testa. Corvette al top in GT3

C’è una Ferrari in testa dopo 4 ore delle 8 previste in Bahrain, atto finale del FIA WEC 2024. Si tratta della 499P #51. Antonio Giovinazzi, abilissimo a sgusciare in mezzo alle due Toyota in prima fila, ha poi approfittato di un contatto in fase di doppiaggio fra Sebastien Buemi con la GR010-Hybrid in pole e la Corvette di Hiroshi Koizumi.

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Dietro un contatto faceva perdere diverse posizioni alla gemella #50, ancora potenzialmente in lotta per il titolo, ma peggio ancora andava alla Porsche #6, leader del campionato, proprio per una toccata con Miguel Molina, oltre che per un successivo contatto con l’Alpine. Alle spalle di Giovinazzi emergeva a sorpresa in queste prime fasi la Porsche Proton del neopromosso titolare Penake, Julien Andlauer.

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Tra le GT3, partivano bene le due McLaren in possesso della prima fila, ma dalla quarta fila era Tom van Rompuy con la Corvette #81 a bruciare le tappe e a prendere il comando della categoria dopo la prima sosta, una volta passato il volante a Charlie Eastwood.

La prima sosta era galeotta anche per le LMH, con Will Stevens e la Porsche Jota #12 a balzare davanti a Giovinazzi, salvo poi cedere allo scadere del secondo turno di guida. Dietro la 499P #51 tornavano ad emergere la Toyota #7 soprattutto grazie a Kamui Kobayashi, secondo nonostante un problema al cambio, e la Porsche #5, terza ai danni della migliore 963 di Jota Sport. determinante in questo senso la strategia del Team Penske in termini di risparmio gomme.

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Tornando alle GT3, dietro la Corvette #81, fin qui padrona della gara, resiste la McLaren #59, mentre alle loro spalle è emersa la Porsche #92, già campione della categoria con una gara di anticipo, nelle mani di Joel Sturm.

In termini di campionato, al momento l’equipaggio della Porsche #6 si laureerebbe campione, mentre il titolo costruttori sarebbe appannaggio di Toyota.

Out fin qui solamente due vetture, la Lexus RC F GT3 #78, vittima di un problema alla sospensione, e la BMW M Hybrid V8 #20, al contrario della vettura gemella che prosegue nelle posizioni di testa. Ancora una volta come lo scorso anno minime le interruzioni, con solo una breve Full Course Yellow per detriti nel corso della quarta ora.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la quarta ora di gara

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WEC – Peugeot torna in testa nelle libere 3 del Bahrain

Peugeot dimostra di non essere stato un fuoco di paglia del giovedí segnando il miglior tempo nel terzo ed ultimo turno di libere della 8 ore del Bahrain a cura di Jean-Eric Vergne e la 9X8 #93.

Dietro il due volte campione della Formula E si è piazzata una Ferrari, la #83 AF Corse di Yifei Ye, a 2 decimi. Gradino basso del podio virtuale per Daniil Kvyat con la Lamborghini SC63 davanti all’altra Peugeot e alle due Alpine.

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A seguire le due Ferrari ufficiali con Antonio Fuoco davanti ad Antonio Giovinazzi. La 499P #50 è stata costretta a fermarsi dopo appena 7 tornate per un problema elettrico. Qualche problema anche per la McLaren GT3 #95, fermatasi alla metà turno. Nascostissime invece Porsche, Toyota e BMW, che chiudono lo schieramento delle Hypercar.

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Nell’unica categoria GT è stata la Porsche già campione di Manthey Pure Rxcing a primeggiare, unica a scendere, ancorchè di poco, sotto i 2.04’ con Alex Malykhin. La top five è racchiusa in poco più di un decimo, a riprova della competitività della categoria, rappresentata da una vettura ciascuna di cinque dei nove costruttori impegnati: Lexus, Ferrari, Aston Martin, Corvette.

Ancora una volta solo un paio di Full Course Yellow per pulire la pista ed una esercitazione di soccorso in pitlane.

A seguire nel pomeriggio le qualifiche e la hyperpole, a partire dalle 16.00, le 14.00 italiane, fruibili in diretta sulla piattaforma Discovery+ e sulla WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Ferrari: siamo obbligati a vincere!

Alla vigilia della seconda giornata di prove della 8 Ore del Bahrain abbiamo avuto la possibilità di raccogliere le impressioni da parte degli uomini chiave Ferrari.

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Per Nicklas Nielsen, pilota della 499P #50 “Sappiamo che ovviamente ci sono poche speranze, ma partiremo per la vittoria, che è l’unico risultato, insieme ad un risultato negativo degli altri competitor, che ci potrebbe permettere di conquistare il titolo. Ieri (nelle libere 1 e 2-ndr) ci siamo focalizzati sul passo gara e, a parte qualche problema nella parte finale del circuito, che hanno riscontrato anche tutti gli altri, siamo contenti. Il team, in caso di situazioni favorevoli, è pronto ad aiutarci. Sicuramente la qualifica – ha proseguito il danese – sarà importante.”

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E con James Calado, pilota della #51, affrontiamo proprio questo tema, una domanda che ci frullava da tempo: perchè non fai mai le qualifiche? “Purtroppo la mia costituzione mi impedisce di essere competitivo rispetto ai miei compagni. Non credo sia corretto in senso generale che non esista un meccanismo che permetta ai piloti più “pesanti” (Calado è in perfetto peso forma per la sua altezza, 77 kg, e dopo il Qatar ha subito anche problemi di salute per questo dimagrimento eccessivo) di essere parificati tra loro.”

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Questo tema, tra le altre cose, è stato affrontato anche con Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance and Corse Clienti “Effettivamente crediamo debba esistere un sistema per parificare queste situazioni, magari una media del peso fra i piloti. Ne abbiamo anche parlato con gli organizzatori ma per ora niente.” Tornando alla gara di domani: “La pressione c’è, ma è vero che siamo anche quelli che hanno meno da perdere di tutti. Dobbiamo vincere e sappiamo che sarà veramente difficile portare a casa almeno uno dei due risultati che ci vedono matematicamente in corsa. Servirà un miracolo ma le gare, come dico sempre, finiscono sotto la bandiera a scacchi e vediamo dove ci porterà la competizione, anche se siamo sicuramente più competitivi dello scorso anno”.

Parafrasando quanto affermato a Imola nell’ambito delle recenti Finali Mondiali, col rinnovo dei due equipaggi: “Noi crediamo nel mantenere e rafforzare un gruppo coeso in un clima sereno, lo dimostrano anche le due vittorie di Le Mans con due equipaggi diversi, senza contare la terza vittoria avvenuta con AF Corse. Peraltro devo dire che abbiamo ricevuto tante richieste da parte di piloti che volevano correre per noi e non può non farci che piacere. Siamo contenti anche dell’ingaggio di Phil Hanson, che si unirà agli altri due piloti confermati (Kubica e Ye-ndr) in AF Corse per cercare di conquistare il titolo clienti che quest’anno purtroppo ci è sfuggito. Shwartzman è un pilota giovane proveniente dall’Academy ed ha deciso di proseguire altrove (IndyCar con Prema, ormai segreto di Pulcinella in attesa dell’annuncio ufficiale del team-ndr).”

Infine ancora due parole sul regolamento: “Il nuovo regolamento non riporta nulla riguardo al tema durata delle gare, per cui non abbiamo idea di cosa succederà rispetto ad un caso come Spa. Personalmente sono molto perplesso. Noi comunque siamo committati sino al 2027 e vedremo in seguito se proseguire secondo la recente estensione dell’omologazione delle LMH, sino al 2029.”

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Last but not least, l’Ing.Ferdinando Cannizzo, il papà della 499P. I piloti ci hanno raccontato di un ottimo feeling con la macchina qui in Bahrain: “L’obiettivo del joker era focalizzato proprio verso circuiti come questo, dove i freni sottoposti ad uno stress particolare ed in precedenza avevamo riscontrato che il bilancio tra anteriore e posteriore non era ottimale. Siamo contenti che il contributo del joker sia positivo. Questo peraltro è un circuito gravoso non solo sui freni ma anche per le gomme, anche per la sabbia portata dal vento.”

Quella dello scorso anno è stata una gara praticamente priva di neutralizzazioni, giusto un paio di brevi Full  Course Yellow: “Tenuto conto che la strategia dovrà tenere conto delle differenti condizioni fra la partenza ed il prosieguo della gara in notturna, speriamo, in caso di neutralizzazioni, di trovarci nella posizione migliore per approfittarne. Per una volta comunque siamo contenti di vedere tante altre vetture competitive, come BMW, che possono dire la loro in questa gara cosi che si possano mettere nel caso dietro di noi ma davanti agli altri.”

L’appuntamento a Sakhir è per fra poco, con il terzo turno di libere, seguito nel pomeriggio dalle qualifiche e la Hyperpole.

Interviste raccolte da Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

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WEC – Nelle libere 2 del Bahrain tocca a BMW. Alternanza Lexus tra le GT3

Nelle seconde libere della 8 ore del Bahrain è stata la BMW di Dries Vanthoor a raccogliere il testimone. Il pilota belga ha migliorato sensibilmente il limite segnato al mattino dalla Peugeot di Paul di Resta, chiudendo col tempo di 1.48.257.

Ancora una volta c’è la Porsche #5 appena dietro al battistrada: questa volta tocca a Matt Campbell, appena 56 millesimi dietro alla M Hybrid V8 #15. Chiude il podio virtuale come al mattino la Ferrari #51, ancora con Antonio Giovinazzi.

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Tornano tra i primi anche le due Toyota, che prendono a sandwich l’altra Ferrari ufficiale nelle posizioni di immediato rincalzo, mentre al contrario rientrano nei ranghi delle Hypercar sia le Peugeot, con la #93 a lungo ferma ai box, e la Lamborghini.

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C’è sempre una Lexus al top delle GT3, ma questa volta davanti a tutti c’è la #87 della stellina Esteban Masson, autore di 2.02.246, tempo superiore di quasi 2 decimi rispetto alla migliore prestazione delle libere 1 del compagno di squadra Kelvin van der Linde.

La top five prosegue con la Corvette di Hiroshi Koizumi, la Ferrari Vista AF Corse di Francois Heriau, la Lamborghini delle Iron Dames con Sarah Bovy e l’altra Lexus del deb Conrad Laursen.

Come al mattino, sessione quasi ininterrotta salvo una breve Full Course Yellow per detriti, forse causata da un contatto fra la Ferrari #51 e l’Aston Martin di D’Station.

Domani il programma prevede la terza ed ultima sessione di libere alle 12.00 locali e soprattutto le ultime qualifiche del 2024, queste ultime a partire dalle 16.00, le 14.00 italiane, fruibili in diretta sulla piattaforma Discovery+ e sulla WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Peugeot al top nelle prime libere del Bahrain

Il WEC ritorna in pista con le prime libere della 8 Ore del Bahrain, teorico title decider della stagione. Il più veloce nei primi 90’ a disposizione a sorpresa Paul di Resta con la Peugeot #94. L’ex-F1 ha presto fissato i cronometri sull’1.50.837, scalzando Fred Makowiecki, alla sua ultima gara sulla Porsche #5 di appena 46 millesimi.

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Terzo tempo, a 2 decimi dal leader per la migliore delle Ferrari, con Antonio Giovinazzi, a precedere a sua volta l’altra 9X8, la seconda Porsche Penske e la Lamborghini, P6 con Daniil Kvyat. Il programma della casa di Sant’Agata nella serie mondiale sembra sempre legato a un filo e attendiamo di comprendere qualcosa di più nelle prossime ore.

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Tra le GT3, è Kelvin van der Linde a svettare con la Lexus #78 di Akkodis ASP ed il tempo di 2.02.079, a seguire un trio tutto tricolore formato da Alessio Rovera, Matteo Cairoli e Davide Rigon con le due Ferrari Vista AF Corse ed in mezzo la Lamborghini #60 di Iron Lynx.

La sessione ha visto una sola interruzione per una breve Full Course Yellow per prove di servizio. Nel pomeriggio la seconda sessione di libere, a partire dalle 17.30 locali, le 15.30 italiane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Phil Hanson con la Ferrari AF Corse nel 2025

Annunciato poco fa l’ingaggio da parte di AF Corse di Phil Hanson per la prossima stagione del FIA WEC. L’indiscrezione, trapelata nei giorni scorsi da un noto media francese, è stata confermata poco fa nel paddock di Sakhir, dove a partire da domani si svolgerà l’ultimo atto del 2024.

Il 25enne pilota britannico  quest’anno ha gareggiato con la Porsche Jota #38 al fianco di Jenson Button ed Oliver Rasmussen, ottenendo quale migliore risultato il sesto posto assoluto al Fuji.

In precedenza Hanson ha corso con successo nelle categorie prototipi inferiori, vincendo in due edizioni l’Asian Le Mans Series, prima con le LM P3 e poi con le LM P2, conquistando poi nel 2020 il titolo ELMS, stagione coronata anche col successo nella categoria cadetta alla 24 Ore di Le Mans e nella stagione 2019-2020 della serie mondiale, il tutto  con United Autosports.

Hanson, che dovrebbe aggiungersi nel 2025 a Robert Kubica e Yifei Ye, proverà la Ferrari 499P #83 nel corso del Rookie Test di domenica 3 novembre.

Piero Lonardo

Foto: AF Corse

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WEC – Ed ecco il BoP del Bahrain. Leupen abbandona Toyota. Cambi al vertice in GM

Reso finalmente noto anche al pubblico e ai media il Balance of Performance del season finale WEC in Bahrain. Tante le modifiche rispetto al Fuji, a cominciare dal peso minimo aumentato di 7 kg per Porsche in procinto di chiudere al top il campionato. +4 kg anche per le Alpine in continuo miglioramento, mentre al contrario le due contender potenziali rimaste, Ferrari e Toyota, hanno visto una riduzione di 2 e 5 kg rispettivamente.

A questo però fa da contraltare una riduzione di potenza sia per le 499P che per le GR010-Hybrid sotto i 250 kmh del 2,2% e dell’1,2% rispettivamente, mentre in rettilineo le potenze verranno aumentate di 10 e 6 kW. Alla luce di queste rinnovate equivalenze, ci risulta poco comprensibile l’innalzamento contestuale dell’energia massima per stint di 4 MJ per le Ferrari e di 3 MJ per le Porsche; queste ultime riportano ora il valore più alto con 911 MJ contro i 908 MJ inalterati di Toyota ed i 905 MJ di Ferrari.

Diverse modifiche al BoP anche per le GT3. Potenze massime leggermente aumentate per BMW, Ferrari e McLaren rispetto alla tappa giapponese, ma riduzioni alle potenze inferiori a 200 kmh proprio per le stesse marche: -3% per le GT del Cavallino e le 720S e -2% per le M4 GT3.

Solo due le variazioni al peso minimo, escluso Success Ballast, per le Aston Martin (ben 10 kg extra) e le Porsche già campioni (+5 kg). Riguardo l’energia massima per stint infine, ridotti i valori per le vetture già più performanti quali Corvette, Aston Martin e Porsche. Al momento il valore assoluto più alto è quello delle BMW con 691 MJ.

Importanti novità anche sotto il profilo del management: dal prossimo anno cambiano infatti i vertici in pista di GM con Laura Wontrop Klauser a cedere il testimone a Keely Bosn per il programma Hypercar mentre Jessica Dane prende il posto di Christie Bagne nella gestione delle Corvette Z06 GT3.R. In entrambi i casi si tratta di soluzioni interne.

Ha fatto invece scalpore la separazione immediata tra Toyota e Rob Leupen, che non è presente in circuito. Assai probabile l’assunzione in Hyundai, costruttore che starebbe facendo incetta di ruoli chiave, anche tra i piloti.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – In Bahrain i tre a giocarsi il titolo Hypercar

Siamo infine arrivati alla resa dei conti di questa stagione del World Endurance Championship, che sabato sera assegnerà in Bahrain il titolo piloti Hypercar all’equipaggio della Porsche #6, o a quello della Ferrari #50 o della Toyota #7.

La casa di Stoccarda ha già fatto incetta di titoli: privati LMH con Jota, più piloti e costruttori GT3, e attende di chiudere anche questa pratica dopo il recente sweep in IMSA tra GTP e GT3.

Purtroppo per Nicklas Nielsen, Antonio Fuoco e Miguel Molina l’impresa è quasi impossibile. I vincitori di Le Mans devono rimontare 35 punti sui 39, compresa pole position, in palio, in un circuito che lo scorso anno ha comunque regalato loro il gradino basso del podio. Impresa ancor più difficile per Nyck de Vries e Kamui Kobayashi, due punti più indietro.

In attesa del BoP specifico, facciamo il punto sulle novità riguardanti le line-up del season finale: Sebastien Bourdais tornerà al volante della Cadillac, nella sua ultima gara della gestione Ganassi. In Bahrain dovrebbe essere inoltre l’ultima gara ufficiale di Andrè Lotterer e Fred Makowiecki al volante delle Porsche ufficiali, mentre infine in casa Alpine, Jules Gounon riprende il sedile sulla A424 al posto di Nicolas Lapierre, promosso DS del marchio francese.

Tra le GT3, l’unica variazione riguarda la Lexus Akkodis ASP #78, dove debutterà il giovanissimo danese Conrad Laursen, già vincitore di tappa con la Ferrari di Formula Racing in ELMS, al posto di Clemens Schmid, che a sua volta aveva preso il posto del dimissionario Timur Boguslavskiy.

A proposito di BoP, la scorsa settimana la FIA, nel nuovo regolamento sportivo del campionato, ha stretto ancor più la cinghia in merito alla diffusione di opinioni su di esso da parte dei diretti interessati, estendendone il concetto anche al processo di definizione ed ai valori stessi. Ciò a seguito delle dichiarazioni che in Brasile costarono una salata multa al boss Toyota, Rob Leupen.

Sempre nel medesimo consesso, è stato anche deciso che per le GT3, la Hyperpole verrà disputata dai piloti Silver ranked, dopo che la qualifica verrà ancora una volta riservata ai piloti Bronze. Le GT3 infine dalla prossima stagione esporranno i numeri su base verde, come in precedenza le GTE-Pro, e non più arancione.

L’inizio delle ostilità in Bahrain è previsto per le 12.15 locali di giovedí 31 ottobre, vale a dire le 10.15 italiane. Qualifiche alle 16.00 locali di venerdí 1° novembre e start della gara alle 14.00 locali di sabato 2 novembre. Dirette a pagamento di queste ultime sulla piattaforma Discovery+, su SkySport e sulla WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

L’entry list della 8 Ore del Bahrain

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WEC – Valentino Rossi e Arthur Leclerc stelle del Rookie Test in Bahrain

Diffusa la lista completa dei piloti che movimenteranno il Rookie Test WEC in Bahrain. Oltre ai nomi già noti di Reshad de Gerus e Gillian Henrion, selezionati dalla serie mondiale ed i driver Alpine e Peugeot, confermate le indiscrezioni che volevano Arthur Leclerc provare la Ferrari 499P, più Jordan Pepper e Franck Perera sulla Lamborghini SC63.

Confermata anche la partecipazione di Valentino Rossi sulla BMW M Hybrid V8. Il pesarese dividerà i due esemplari con i factory driver Max Hesse e Dan Harper. Sarà invece Esteban Masson il giovane che si succederà sulla Toyota GR010-Hybrid.

Frederik Vesti dal canto suo si prepara ad un ruolo ufficiale in Cadillac, dopo l’annuncio di ieri che lo vuole quale terzo pilota in IMSA per Action Express, e si alternerà con Charlie Eastwood e Dani Juncadella, già presenti in circuito quali piloti Corvette TF Sport.

A sorpresa invece, sarà Thomas Neubauer, recente acquisto tra i factory driver Ferrari, a provare l’altra 499P.

Julien Andlauer infine farà la sua ultima apparizione stagionale con la Porsche del team Proton, tenendo a battesimo il giovane Charlie Wurz, figlio del due volte vincitore di Le Mans.

Tra i tanti nomi semi-sconosciuti ai più committati sulle GT3, fa capolino per Aston Martin anche il nostro Mattia Drudi, protagonista del GTWC che in realtà speriamo di vedere presto sulla Valkyrie hypercar. I neocampioni di Manthey si preparano invece ad accogliere le Iron Dames Michelle Gatting e Celia Martin.

Il Rookie Test ricordiamo si terrà domenica 3 novembre, a valle del season finale Bahranita.

Piero Lonardo

Foto: GTWC Europe

L’entry list del Rookie Test