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ELMS – Prema a Imola batte anche la direzione gara. Vittorie di classe per United Autosports e Oman Racing

Prema Racing mette seriamente le mani sull’European Le Mans Series aggiudicandosi, dopo il season opener di Le Castellet, anche la 4 Ore di Imola.

Il team tricolore, dopo essere passato al comando già alla prima curva, ha sostenuto con successo due rimonte nonostante la bellezza di ben tre penalità assegnate dalla direzione gara, una almeno, la prima, perchè Lorenzo Colombo ha approfittato al via dell’assenza della vettura del TDS X Vaillante, obiettivamente discutibile, scontata in scioltezza anticipando la prima delle ben cinque Full Course Yellow.

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A seguire, nel pitstop “vero” avvenuto appunto in regime di neutralizzazione, l’Oreca #9 ha addirittura incrementato il vantaggio nei confronti della concorrenza, salvo poi incappare ancora una volta in una sbavatura in uscita box, andando oltre la linea di demarcazione. Non fossero bastata, un ultimo stop per colpa di un ingegnere senza casco al pit è comunque risultato ininfluente per il risultato finale, a precedere United Autosports di quasi 5” e le vetture di Cool Racing e Panis Racing di quasi 30”.

Unica pecca della prestazione di Colombo, ancora sub per lo sfortunato Correa, Ferdinand Habsburg e Louis Deletraz, aver favorito il contatto tra una LM P3 e la vettura Pro/Am di AF Corse partita dalla pole, rovinando un podio, se non una vittoria di categoria, in the making.

Alla fine l’equipaggio della #88 ha recuperato una P5, quattordicesima assoluta, seppur a quattro tornate dal Racing Team Turkey, che come Prema fa doppietta. TF Sport, che gestisce l’Oreca #34, ha sbaragliato il campo fra le GT, facendo addirittura doppietta.

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Le due Aston Martin targate Oman Racing non hanno avuto sostanzialmente rivali sul Santerno: Ahmad al Harty, partito dalla pole, ha dominato i primi due stint, poi allorquando Johnny Adam ha preso il volante dell’altra Vantage si sono invertite le posizioni, fintantochè Marco Sorensen ha ristabilito l’uno-due per la #69.

Unica macchina ad impensierire il duo britannico, la Ferrari delle Iron Dames. Purtroppo per le pilotesse in rosa un contatto ed una relativa foratura con al volante Michelle Gatting durante la terza ora ha rovinato il bel lavoro fatto dalla rientrante Sarah Bovy.

Alla fine il podio viene completato dall’altra 488 del Kessel Racing/Car Guy di Takeshi Kimura, Frederik Schandorff e Mikkel Jensen, cha a sua volta precede le altre Ferrari di Spirit of Race, JMW Motorsport, Iron Lynx e la #33 del Rinaldi Racing.

Delle tre Porsche al via, solo quella di Michael Fassbender, Richard Lietz e Zach Robichon ha visto la bandiera a scacchi, nonostante un violento crash con i vincitori del Paul Ricard del Rinaldi Racing dopo circa 40’ di gara.

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L’attore pilota, che è stata una delle star ad intrattenere i fans durante la sessione autografi, la prima nelle gare ACO – va ricordato -  post-COVID, ha poi ripreso la pista dopo la sostituzione del frontale, a differenza delle altre due 911 RSR-19, che invece hanno chiuso la propria gara anzitempo.

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Unica categoria ad aver avuto una vera e propria dominatrice le LM P3, con United Autosports che torna al successo dopo la fortunata annata 2020 con Kay van Berlo ed Andrew Bentley. Quest’ultimo, una volta scomparsa dalla vista prima la Ligier in pole di Mo Smith, il quale ha immediatamente ceduto alla vettura di RLR MSport di Austin McCusker, attardata nella seconda ora da problemi tecnici, ha avuto campo libero nei confronti della concorrenza.

Alla fine la Ligier #3 precederà di un giro secco le due vetture del Cool Racing, con la #27 per una volta davanti alla capofila #17 del talento Malthe Jakobsen.

Ora l’attenzione dell’endurance si sposta sulla 24 Ore di Le Mans; l’ELMS ritornerà in forze sempre dalle nostre parti il 3 di luglio a Monza per il giro di boa stagionale.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 ore di Imola

Foto: Piero Lonardo

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