Archivi categoria: ELMS

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ELMS – Ancora 41 vetture per il ritorno al Red Bull Ring

La massima serie europea endurance non perde un colpo e si presenta al Red Bull Ring, come nel season opener di Barcelona, con un plateau di 41 vetture.

Per l’atteso ritorno in Stiria dopo 3 anni di assenza, confermatissime tutte e 16 le LM P2 del primo appuntamento. Occhi puntati sui dominatori della gara del WRT, pronti, dopo il recente annuncio Audi sulla nuova LMDh, a fare il salto nella serie mondiale col marchio dei quattro cerchi a partire dal 2023.

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Qualche novità nelle line-up, con Gustavo Menezes, come già riportato su queste pagine, a supplire per Ricky Taylor impegnato a Mid-Ohio nel WeatherTech SportsCar Championship, sull’Oreca del DragonSpeed, cosí come Logan Sargeant darà il cambio per lo stesso motivo ad Harry Tincknell sull’Oreca del Racing Team Turkey.

Roberto Merhi, come a Spa, sull’Aurus Pro/Am al posto di Pietro Fittipaldi insieme a John Falb e Rui Andrade, mentre dovrebbe essere di nuovo della partita James Allen sulla vettura del Panis Racing dopo la sostituzione all’ultimo momento causa positività al COVID, con Gabriel Auby al Circuit de Catalunya. Confermato, anche se non risulta dall’entry list, Marcus Pommer sull’Oreca del BHK, insieme a Francesco Dracone e Sergio Campana.

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Sempre 16 anche le LM P3, con l’unica novità in casa Eurointernational, dove l’olandese Joey Alders dovrebbe finalmente debuttare al fianco di Andrea Dromedari e del turco Cem Bolukbasi.

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Le 9 GTE vedono nuovamente la presenza della Ferrari AF Corse #88, ritirata da Barcelona per la positività al COVID di alcuni membri della squadra, per i campioni WEC GTE-Am Francois Perrodo, Manu Collard più Alessio Rovera. Ricordiamo che nel frattempo Perrodo e Rovera si sono “consolati” con la vittoria all’apertura del WEC a Spa-Francorchamps.

Per il resto, da segnalare la presenza di Cooper MacNeil, al fianco di Gianmaria Bruni e Christian Ried, anche se l’entry list cita Matt Campbell, dovrebbe essere il romano ad accompagnare “mister WeatherTech” per il resto della stagione europea, in vista della 24 ore di Le Mans, sulla Porsche del Proton Competition.

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Secondo il Balance of Success introdotto lo scorso anno i vincitori del primo round Iron Lynx porteranno a bordo 30 kg extra di zavorra, contro i 20 della Porsche Proton #77 ed i 10 della Ferrari Spirit of Race.

Sempre con un occhio alla classica della Sarthe, non sarà infine presente la vettura innovativa dell’Association SRT41, che ritornerà invece a Le Castellet, cosí come le vetture della Michelin Le Mans Cup. Largo quindi alle Ligier della European Series con i nostri Alessandro Cicognani, Jacopo Faccioni ed il Monza Garage in bella evidenza dopo il successo in gara 2 a Barcelona.

L’appuntamento in pista al Red Bull Ring è previsto per venerdí 14 maggio alle ore 13 con le prime libere. Qualifiche sabato 15 a partire dalle 14.50 e gara domenica 16 maggio alle ore 11.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 ore del Red Bull Ring

 Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Dietro-front sugli aerokit LM P2. Menezes con DragonSpeed in Austria

Alla fine il buon senso ha vinto. Gli aero-kit a basso carico, definiti obbligatori alla vigilia del season opener ELMS di Barcelona, non saranno adottati sulle LM P2 per il prosieguo della stagione europea.

Un fronte di team unito ha infatti fatto rivedere la norma tecnica alla LMEM, ed una comunicazione in tal senso è già stata recapitata alle squadre.

Questa modifica però rimane valida per il WEC (e quindi, ovviamente, per Le Mans), già a partire dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps, dove le wild-card Aurus G-Drive e PR1/Mathiasen, dovranno montare la carrozzeria a basso profilo aerodinamico.

Una novità infine per il prossimo appuntamento del Red Bull Ring, con Gustavo Menezes ad affiancare Henrik Hedman e Ben Hanley sull’Oreca LM P2 Pro/Am del DragonSpeed. Menezes, campione WEC LM P2 nel 2016 e nelle ultime due stagioni al volante delle Rebellion LM P1, fa parte ricordiamo della line-up annunciata dalla Scuderia Cameron Glickenhaus.

A Barcelona, nella sfortunata gara, conclusa quasi subito per un incidente e problemi alla frizione, l’equipaggio era stato completato da Ricky Taylor. Ricor A Spa invece, sempre nella categoria Pro/Am, Hedman ed Hanley saranno coadiuvati da Juan Pablo Montoya.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

 

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ELMS – Il WRT stravince al debutto a Barcelona. Successi di classe a Ultimate, Cool Racing ed Iron Lynx

Il Team WRT si è presentato sin da subito al meglio al pubblico dell’endurance europea nel weekend di apertura di Barcelona, e dopo aver primeggiato nei test collettivi, si è aggiudicata oggi la 4 Ore ELMS, che ritornava sul circuito catalano dopo l’assenza del 2020 causa COVID.

Louis Deletraz, dopo una breve leadership da parte del G-Drive, che ieri con Nicky de Vries aveva conquistato la pole position, ha preso il largo senza più voltarsi indietro, lasciando un divario agevolmente gestito prima da Yfei Ye e infine da Robert Kubica, incaricato dello stint finale.

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La gara era iniziata con una partenza rallentata da parte di Roman Rusinov, al sedile della vettura in pole, che generava scompiglio nelle retrovie. L’unico incidente degno di nota vedeva coinvolta alla prima curva l’Oreca #32 di United Autosports, con Nico Jamin che si girava arenandosi nella sabbia all’interno della prima curva.

Dietro la vettura di servizio, non più chiamata in causa per tutta la durata della gara, Rusinov conduceva su Deletraz, Phil Hanson e Julien Canal. Dalla classifica spariva presto l’Oreca del DragonSpeed, prima vittima di un contatto con l’altra Oreca del Racing Team Turkey e poi definitivamente ritiratasi per problemi alla frizione.

Andrew Bentley conduceva con la Ligier #3 di United Autosports tra le LM P3 sulla Duqueine del DKR di Laurents Hörr, mentre incredibilmente era la Ferrari Iron Lynx #80 di Paolo Ruberti a precedere il gruppetto delle GTE. Il driver veronese era partito dal fondo dello schieramento in quanto Claudio Schiavoni non era riuscito ad ottenere un giro valido in qualifica e gli era stato pertanto impedito di iniziare la gara.

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Al restart due delle leadership cambiano repentinamente, con Deletraz a sbarazzarsi di forza del team owner Aurus così come il due volte campione della Michelin Le Mans Cup si impossessava della testa delle LM P3.

Dopo un’ora di gara Deletraz aveva già oltre 30” di vantaggio su Hanson, che nel frattempo si era fatto largo su Franco Colapinto, succeduto a Rusinov; anche gli altri due leader di categoria macinavano vantaggio, con un inaspettato un-due-tre parziale Ferarri in GTE grazie a Rino Mastronardi e Dane Cameron.

La musica cambiava però con l’ingresso di Claudio Schiavoni dopo il primo pit, eseguito dopo un’ora e 15’ precisi, col gentleman che cedeva di schianto prima a Mastronardi e poi a Gianmaria Bruni, autore di una prodigiosa rimonta dopo una partenza al ralenti del patron Christian Ried. Il driver romano veniva a sportellate con Schiavoni ma prima della metà gara riusciva ad avere la meglio sulla Ferrari, e si lanciava all’inseguimento della 488 di testa, fino ad arrivare alle calcagna di Matteo Cressoni, subentrato a Mastronardi.

Doccia fredda in casa G-Drive con un primo drive-through assegnato alla #26 per la partenza non conforme al regolamento e poi un disastro ai box per un cambio in contemporanea delle due vetture, con Rui Andrade che andava a colpire una gomma lasciata da un meccanico dell’Aurus di punta. Questo episodio sarà giudicato incredibilmente a sfavore della crew dell’Aurus #26 e dopo oltre un’ora e mezzo dall’accaduto sarà foriero di un altro passaggio extra ai box.

La lotta si infiammava per le posizioni di rincalzo dietro Ye, ora al volante dell’Oreca del WRT, con Will Stevens e la vettura del Panis Racing ad imporsi come primo inseguitore, ancorchè ben distanziato.

Mentre Miguel Molina e Robert Kubica si occupavano di portare a casa il successo nelle LM P2 e nelle GTE, Alain Berg, volto nuovo del DKR, andava a dilapidare a passi da gigante l’enorme vantaggio accumulato da Hörr.

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Era Matt Bell a trarne in primis vantaggio con la Ligier del Cool Racing, via via seguito da Malthe Jakobsen con la vettura dell’RLR MSport e Damiano Fioravanti per l’1AIM Villorba Corse, purtroppo per la squadra trevigiana nel finale il romano perdeva il gradino basso del podio a favore di Ugo de Wilde e alla Ligier #14 di Inter Europol. Da segnalare sempre per il team polacco, l’ottima gara al debutto dell’ex-centauro Mattia Pasini sull’altra vettura.

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Alla fine Kubica vince con 22” secondi su Gabriel Aubry, ricordiamo subentrato al positivo James Allen, e oltre 1’29” sui campioni uscenti di United Autosports. Il G-Drive limita i danni col quarto posto finale, mentre P5 ad un giro di deb dell’Ultimate, primi vincitori della sottoclasse LM P2 Pro/Am, Francoise Heriau, Jean-Baptiste e Mathieu Lahaye.

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Il podio delle GTE, dietro un Molina euforico enfant du pays e alla Porsche di Bruni, Ried e Jaxon Evans, si completava con l’altra Ferrari di Spirit of Race di Dane Cameron, Matt Griffin e David Perel.

Regolarmente all’arrivo infine la vettura innovativa dell’Association SRT41 di Takuma Aoki, Nigel Bailly e Pierre Sarcinena, ancorchè a 14 giri dal vincitore. Prossimo appuntamento con la massima serie endurance continentale fra tre settimane al Red Bull Ring.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Barcelona

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – A De Vries basta un giro per la pole. Bruni-record in GTE. UA si consola con le LM P3

Qualifiche serratissime ancor più del normale quelle della 4 Ore di Barcelona, atto iniziale dell’European Le Mans Series 2021.

Ad emergere sull’agguerrita concorrenza Nicky de Vries, col tempo di 1.31.788. In G-Drive hanno deciso di fare uscire le due Aurus all’ultimo, rischiando sul giro singolo, ed è andata benissimo al test driver Toyota, che ha scavalcato di soli 79 millesimi Louis Deletraz con la vettura del WRT – prestazione impressionante fin qui al debutto per il team belga – e Will Stevens con la macchina del Panis Racing.

Palma del migliore nella sottoclasse Pro/Am per Ben Hanley e l’Oreca del DragonSpeed, P4 a 6 decimi dal polesitter.

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United Autosports si rifà fra le LM P3 grazie a Duncan Tappy, che bissa la prestazione delle ultime libere col tempo di 1.39.162 sulla Ligier #3. Il team di Zak Brown e Richard Dean occupa con Wayne Boyd anche il gradino basso del podio virtuale, che si completa con Malthe Jakobsen, rimasto a soli 21 millesimi dalla pole. Da notare che i primi cinque classificati – la top five si completa con DKR ed Inter Europol –  sono racchiusi in poco più di due decimi, a riprova dell’estrema competitività della categoria.

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Splendida battaglia infine tra le GTE, che come di consueto sono state le prime ad uscire. Sfruttando il nuovo regolamento, che non obbliga più i team a schierare i piloti bronze, Gianmaria Bruni ha sfruttato il secondo treno di gomme per saltare la concorrenza con la Porsche #79 ed il tempo di 1.41.892. Episodio curioso, il campione romano ha saltato l’entrata box e si è fermato in pista onde evitare l’eventuale penalizzazione per doppia bandiera a scacchi.

Niente da fare quindi per Miguel Molina, rimasto a quasi 3 decimi con la Ferrari #80 di Iron Lynx, che piazza anche Rahel Frey in P3.

L’appuntamento ora è per domani alle ore 11.00 per lo start della 4 Ore di Barcelona, nonché del motorsport sovranazionale in Europa.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Deletraz ed il WRT prenotano la pole a Barcelona

Mattinata di taglio invernale sul Circuit de Catalunya con temperature ben sotto la doppia cifra, ma un sole che ha invogliato team e piloti dell’European Le Mans Series a spremere finalmente le vetture in vista delle qualifiche.

Dopo una lunga lotta per il primato parziale, dopo i 90’ previsti il miglior tempo è stato appannaggio di Louis Deletraz, che con l’Oreca del WRT ha fissato i cronometri sull’1.32.828, quasi tre decimi meglio di Job van Uitert con la vettura #32 di United Autosports.

Molto più lontani gli altri pretendenti, a partire da Ben Hanley, P3 col DragonSpeed, e migliore tra le vetture Pro/Am, e Will Stevens del Panis Racing.

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United Autosports si è rifatta tra le LM P3 grazie a Duncan Tappy, che con la Ligier #3 ha sbaragliato la concorrenza col tempo di 1.39.772. La classifica di categoria prosegue infatti con tre sicuri protagonisti quali Garrett Grist, Laurents Hörr e Colin Noble, con distacchi a partire dall1”2.

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Tra le GTE infine è stato duello a distanza fra Porsche e Ferrari. Alla fine l’ha spuntata Richard Lietz, che ha ripreso le redini della 911 RSR-19 #93 dopo un “lungo” di Michael Fassbender alla prima curva, e che ha portato la Full Course Yellow più lunga del turno.

Il tempo dell’austriaco di 1.42.876 ha tenuto all’interno dei due decimi Griffin e Rahel Frey con le due 488 GTE Evo di Spirit of Race ed Iron Lynx e l’altra Porsche Proton di Gianmaria Bruni. Alla sessione non ha partecipato la Ligier LM P3 dell’RLR MSport, mentre l’altra JS P320 del Graff marcata dal #9 ha effettuato solo degli in&out.

Nel pomeriggio di ieri si è svolta la sessione riservata ai piloti ranked bronze. A primeggiare è stato Salih Yoluc con l’Oreca del Racing Team turkey ed il tempo di 1.36.376. Da segnalare tra le LM P3 il miglior tempo del deb Mattia Pasini con la Ligier #14 di Inter Europol. La mezz’ora prevista si è ridotta di molto a causa di un’uscita da parte dell’Oreca IDEC di Dwight Merriman ad inizio sessione.

Tutto pronto per le qualifiche, come sempre distinte per categorie, a partire dalle 13.40.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – United/IDEC nelle prime libere della stagione. AF Corse out. Aubry per Allen al Panis Racing

Dopo le due giornate dedicate ai test, le vetture dell’European Le Mans Series sono scese stamane in pista per le prime prove libere della stagione. Il parco partenti rispetto a martedì si è ridotto di una unità a causa del ritiro della Ferrari di AF Corse, in cui Francois Perrodo è risultato positivo al COVID, ancorchè asintomatico.

Della partita non fa più parte nemmeno James Allen, sostituito in seno al Panis Racing, sempre a causa di un test positivo, da Gabriel Aubry. Curiosamente fu proprio la giovane promessa francese il primo pilota a dover essere sostituito per positività al COVID nel round di Spa del WEC dello scorso anno.

Il tradizionale bel tempo della Catalogna ha lasciato spazio oggi a nuvoloni e brevi schiarite, inframezzate da qualche goccia di pioggia. Di questo hanno inficiato i tempi in pista dei prototipi, che sono rimasti più alti rispetto a quelli dei test.

Il migliore della sessione è stato il campione in carica Phil Hanson, autore di 1.33.629 con l’Oreca #22 di United Autosports. Unico altro pilota a scendere sotto l’1’34”, Nicolas Lapierre con la vettura del Cool Racing, a 147 millesimi, e primo nella speciale classifica delle Pro/Am che ricordiamo debutta con questo appuntamento.

La top five è completata da Paul-Loup Chatin, che due anni fa qui fece la pole, con l’Oreca di IDEC Sport, Louis Deletraz, il migliore dei test, con la vettura del WRT, e da Ryan Dalziel, punta di diamante dell’equipaggio Pro-Am sempre di IDEC.

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David Droux guida invece la truppa delle LM P3 con la Ligier #8 del Graff con 1.39.763, poco peggio dei bronze sulle LM P2 da poco depotenziate. Solo P3 per il campione in carica della categoria Wayne Boyd di United Autosports dietro ad Ugo de Wilde di Inter-Europol. Buon quinto tempo per Alessandro Bressan sulla vettura di 1AIM Villorba.

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E’ invece l’Aston Martin del TF Sport a primeggiare fra le GTE grazie a Ross Gunn, autore di 1.43.190, che ha precede di oltre due decimi Miguel Molina con la migliore delle Ferrari Iron Lynx. Solo P3 per la migliore delle Porsche, la #77 con Jaxon Evans.

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Alle prove ha partecipato la LM P2 innovativa dell’Association SRT41 con equipaggio affetto da disabilità, che proseguirà tutto il weekend, gara compresa, in attesa della 24 ore di Le Mans.

Solo quattro i piloti che non si sono alternati nella sessione: Andreas Laskaratos di 1AIM Villorba, John Falb del G-Drive, più l’accoppiata formata da Rino Mastronardi e Manuela Gostner di Iron Lynx.

Il programma pomeridiano dell’ELMS prosegue con la mezz’ora riservata ai piloti ranked bronze, a partire dalle 16.30.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Tiene il tempo di Deletraz nel Day 2 del Prologo. Si conclude l’odissea G-Drive

La seconda giornata del Prologo dell’European Le Mans Series 2021 ha visto una notevole attività in pista, anche grazie alle condizioni meteo perfette riscontrate in entrambe le sessioni in programma.

Nonostante l’impegno in pista, il tempo di 1.33.173 ottenuto ieri sera da Louis Deletraz con la vettura del WRT ha tenuto e rimane quindi il best crono di questa due giorni. Primati parziali al mattino per il campione in carica Phil Hanson, autore di 1.33.322 con l’Oreca #22 di United Autosports, e di Ben Hanley, tre decimi più lento, con la vettura del DragonSpeed.

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Anche DKR Engineering ha mantenuto la leadership in graduatoria tra le LM P3, con Laurents Hörr a ritoccare notevolmente, di oltre mezzo secondo, il proprio best crono questa mattina con 1.39.042.

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Cambio della guardia invece in GTE, con Gianmaria Bruni e la Porsche Proton #77 a segnare 1.43.496, tre decimi meglio del tempo segnato ieri da Miguel Molina. Giornata luci ed ombre per Iron Lynx, con due delle tre Ferrari costrette ai box per tutta la prima parte della sessione pomeridiana, a cui non ha partecipato   totalmente le Ligier LM P3 #19 del Cool Racing, mentre la #2 campione in carica di United Autosports si è limitata a sole quattro tornate. Entrambe le vetture sono state protagoniste di due delle otto totali interruzioni che hanno spezzettato l’attività odierna.

Regolarmente in pista invece la Ferrari #88 di AF Corse di Alessio Rovera, Francois Perrodo e Manu Collard, mentre si è conclusa positivamente l’odissea delle vetture mancanti all’appello di G-Drive/Algarve Pro Racing, con le due vetture spinte finalmente nei rispettivi box a pochi minuti dal termine della sessione pomeridiana

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Si è infatti appreso che il container con le due Oreca/Aurus, reduci dalla trionfale campagna nell’Asian Le Man Series, è stato vittima di una serie di eventi sfortunati tra cui vanno menzionati il ritardo per il noto problema al cargo Evergreen nel Canale di Suez e persino un incidente stradale sostenuto dal camion che stava finalmente portando vetture ricambi mancanti alle porte dell’autodromo.

Ad ogni modo, il team, che ha cercato di fare ruotare il più possibile i piloti delle tre entry iscritte sulla #26, l’unica pervenuta in tempo utile al Circuit de Catalunya, è atteso ad un duro lavoro per rimettere in condizione le vetture per le prime libere di venerdì.

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Domani sarà la volta della Michelin Le Mans Cup, che nel tardo pomeriggio si sono schierate per la classica foto di gruppo,  a sfruttare la pista in due sessioni, a partire dalle 9 del mattino.

Piero Lonardo

I risultati della Morning session – Day 2

I risultati della Afternoon session – Day 2

Foto: Piero Lonardo

GlciSnow

WEC – Glickenhaus salta Spa. Mentre il Racing Team Nederland raddoppia a Monza ELMS

La notizia era nell’aria, ma ora c’è l’ufficialità: Glickenhaus salterà il season opener WEC di Spa. Le due 007 LMH Hypercar, le uniche altre due che dovevano competere con le nuovissime Toyota non saranno presenti fra poco più di due settimane sulla pista delle Ardenne, che per la prima volta è chiamata anche ad ospitare il prologo.

“E’ stata una decisione in corso d’opera – avrebbe commentato Glickenhaus ad un media amico – Abbiamo pianificato di iniziare a correre al punto in cui volevamo essere, perché si tratta di un programma quinquennale a lungo respiro, senza doverci affrettare per essere a Spa”.

L’omologazione delle 007 LMH seguirà i test alla galleria del vento che sono attualmente in corso presso la struttura della Sauber, in Svizzera, cui seguirà un long run, più volte rimandato, e ora previsto per i primi giorni di maggio – quindi dopo il round di Spa – al Motorland Aragon, ritenuto indispensabile per l’omologazione dal costruttore statunitense, che conta quindi di essere a Portimao in giugno.

Non è ancora pervenuto alcun comunicato del WEC, che aveva invece incluso le due vetture nell’entry list.

RTN

Racing Team Nederland ha invece deciso di raddoppiare a Monza. L’Oreca del team olandese sarà presente infatti anche alla 4 Ore ELMS, che si svolgerà a metà luglio, una settimana prima del terzo round mondiale. Si prevede che anche altri team possano approfittare della vicinanza dei due eventi per preparar al meglio la 24 Ore di Le Mans, come noto slittata al 21-22 agosto.

Piero Lonardo

Foto: Glickenhaus, RTN

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ELMS – La serie europea presenta la forza a Barcelona nel primo giorno del Prologue

Alzi la mano chi credeva che la stagione dell’endurance europea sarebbe iniziata come da copione a Barcelona. Ne vedo pochine, esclusa anche quella del sottoscritto. Invece l’European Le Mans Series ha tenuto fede all’impegno e si è presentata sul Circuit de Catalunya al meglio, nonostante le limitazioni dettate dalla pandemia che continua a tenere in scacco gran parte dell‘Europa continentale.

Il gran lavoro effettuato dal personale della LMEM ha permesso di avere tutte e 42 le vetture attese alla vigilia, che hanno iniziato a confrontarsi nella prima giornata del test collettivi, il cosiddetto Prologo, iniziato oggi.

Ben tre le sessioni in programma lunedì, cui domani se ne aggiungeranno altre due, per un totale di ben 17 ore potenziali di pista.

Stamane la pista si è presentata con vaste chiazze dell’acqua caduta copiosamente fino alla prima mattinata; ciononostante, le diverse interruzioni (nella giornata se ne conteranno in totale sei) non sono mai state generate da incidenti gravi, per cui man mano che la pista si asciugava, i teams hanno potuto svolgere il proprio lavoro con continuità.

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La migliore prestazione del primo turno, ad opera di Job van Uitert e dell’Oreca #32 di United Autosports con 1.34.830, è stata sopravanzata nel pomeriggio da Pietro Fittipaldi con l’Aurus #26 del G-Drive di un paio di decimi, ma il best lap appartiene a Luis Deletraz ed all’altra Oreca dei deb del WRT, che nella semideserta sessione serale ha fissato i cronometri sull’1.33.173 davanti al teammate Robert Kubica, staccato di 8 decimi.

Le tante assenze dall’attività in pista delle ultime due ore, con solo 16 vetture ad ottenere almeno un tempo cronometrato, sono forse l’unica nota stonata di questo day 1.

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Tra le LM P3, la palma dei migliori va ai pluricampioni della Le Mans Cup del DKR Engineering, ancora in livrea carbon black, al top con Laurents Hörr ed il tempo di 1.39.541. Tra le GTE invece è l’enfant du pays Miguel Molina sulla Ferrari #80 di Iron Lynx a primeggiare con 1.43.789. Non hanno ancora toccato la pista la Ferrari #88 di AF Corse, l’Oreca dell’Algarve Pro Racing, la seconda Aurus del G-Drive, mentre l’Oreca del BHK ha impegnato la pista solo nella sessione serale.

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Tante inoltre le ulteriori novità a livello di equipaggi, a partire proprio dalla line-up dell’Oreca #39, che vedrò coinvolto anche il tedesco Markus Pommer. Sempre nella classe regina da segnalare la presenza di Roberto Merhi e Logan Sargeant nelle fila di G-Drive e DragonSpeed, pronti a prendere il posto di Nicky de Vries e Harry Tincknell negli impegni concomitanti.

Finalizzata anche la line-up delle due LM P3 di Inter Europol, con Julien Falchero ad affiancare il vicecampione Martin Hippe e Ugo de Wilde, mentre sulla seconda Ligier il lituano Julius Adornavicius si alternerà con i due nostri connazionali Alessandro Bracalente, originariamente collegato al BHK, ed all’ex-protagonista di Moto2 e MotoGP Mattia Pasini. A coadiuvare Andrea Dromedari infine all’Eurointernational, il polacco Mateusz Kaprzyk e l’olandese Joey Alders, campione della F3 Asia, subito in evidenza.

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Un po’ di Italia, anche nella livrea, pure sulla Ferrari del JMW, con Andrea Fontana ad affiancarsi a Jody Fannin e Rodrigo Sales. Manuela Gostner infine sarà chiamata al doppio impegno in casa Iron Dames dopo la separazione da Esmee Hawkey.

Martedì si prosegue con la seconda giornata del Prologo, a partire dalle 9 del mattino; si prevedono temperature fresche ma nessun rovescio.

Piero Lonardo

I risultati della Morning session – Day 1

I risultati della Afternoon session – Day 1

I risultati della Night session – Day 1

Foto: Piero Lonardo