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ELMS – Il WRT stravince al debutto a Barcelona. Successi di classe a Ultimate, Cool Racing ed Iron Lynx

Il Team WRT si è presentato sin da subito al meglio al pubblico dell’endurance europea nel weekend di apertura di Barcelona, e dopo aver primeggiato nei test collettivi, si è aggiudicata oggi la 4 Ore ELMS, che ritornava sul circuito catalano dopo l’assenza del 2020 causa COVID.

Louis Deletraz, dopo una breve leadership da parte del G-Drive, che ieri con Nicky de Vries aveva conquistato la pole position, ha preso il largo senza più voltarsi indietro, lasciando un divario agevolmente gestito prima da Yfei Ye e infine da Robert Kubica, incaricato dello stint finale.

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La gara era iniziata con una partenza rallentata da parte di Roman Rusinov, al sedile della vettura in pole, che generava scompiglio nelle retrovie. L’unico incidente degno di nota vedeva coinvolta alla prima curva l’Oreca #32 di United Autosports, con Nico Jamin che si girava arenandosi nella sabbia all’interno della prima curva.

Dietro la vettura di servizio, non più chiamata in causa per tutta la durata della gara, Rusinov conduceva su Deletraz, Phil Hanson e Julien Canal. Dalla classifica spariva presto l’Oreca del DragonSpeed, prima vittima di un contatto con l’altra Oreca del Racing Team Turkey e poi definitivamente ritiratasi per problemi alla frizione.

Andrew Bentley conduceva con la Ligier #3 di United Autosports tra le LM P3 sulla Duqueine del DKR di Laurents Hörr, mentre incredibilmente era la Ferrari Iron Lynx #80 di Paolo Ruberti a precedere il gruppetto delle GTE. Il driver veronese era partito dal fondo dello schieramento in quanto Claudio Schiavoni non era riuscito ad ottenere un giro valido in qualifica e gli era stato pertanto impedito di iniziare la gara.

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Al restart due delle leadership cambiano repentinamente, con Deletraz a sbarazzarsi di forza del team owner Aurus così come il due volte campione della Michelin Le Mans Cup si impossessava della testa delle LM P3.

Dopo un’ora di gara Deletraz aveva già oltre 30” di vantaggio su Hanson, che nel frattempo si era fatto largo su Franco Colapinto, succeduto a Rusinov; anche gli altri due leader di categoria macinavano vantaggio, con un inaspettato un-due-tre parziale Ferarri in GTE grazie a Rino Mastronardi e Dane Cameron.

La musica cambiava però con l’ingresso di Claudio Schiavoni dopo il primo pit, eseguito dopo un’ora e 15’ precisi, col gentleman che cedeva di schianto prima a Mastronardi e poi a Gianmaria Bruni, autore di una prodigiosa rimonta dopo una partenza al ralenti del patron Christian Ried. Il driver romano veniva a sportellate con Schiavoni ma prima della metà gara riusciva ad avere la meglio sulla Ferrari, e si lanciava all’inseguimento della 488 di testa, fino ad arrivare alle calcagna di Matteo Cressoni, subentrato a Mastronardi.

Doccia fredda in casa G-Drive con un primo drive-through assegnato alla #26 per la partenza non conforme al regolamento e poi un disastro ai box per un cambio in contemporanea delle due vetture, con Rui Andrade che andava a colpire una gomma lasciata da un meccanico dell’Aurus di punta. Questo episodio sarà giudicato incredibilmente a sfavore della crew dell’Aurus #26 e dopo oltre un’ora e mezzo dall’accaduto sarà foriero di un altro passaggio extra ai box.

La lotta si infiammava per le posizioni di rincalzo dietro Ye, ora al volante dell’Oreca del WRT, con Will Stevens e la vettura del Panis Racing ad imporsi come primo inseguitore, ancorchè ben distanziato.

Mentre Miguel Molina e Robert Kubica si occupavano di portare a casa il successo nelle LM P2 e nelle GTE, Alain Berg, volto nuovo del DKR, andava a dilapidare a passi da gigante l’enorme vantaggio accumulato da Hörr.

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Era Matt Bell a trarne in primis vantaggio con la Ligier del Cool Racing, via via seguito da Malthe Jakobsen con la vettura dell’RLR MSport e Damiano Fioravanti per l’1AIM Villorba Corse, purtroppo per la squadra trevigiana nel finale il romano perdeva il gradino basso del podio a favore di Ugo de Wilde e alla Ligier #14 di Inter Europol. Da segnalare sempre per il team polacco, l’ottima gara al debutto dell’ex-centauro Mattia Pasini sull’altra vettura.

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Alla fine Kubica vince con 22” secondi su Gabriel Aubry, ricordiamo subentrato al positivo James Allen, e oltre 1’29” sui campioni uscenti di United Autosports. Il G-Drive limita i danni col quarto posto finale, mentre P5 ad un giro di deb dell’Ultimate, primi vincitori della sottoclasse LM P2 Pro/Am, Francoise Heriau, Jean-Baptiste e Mathieu Lahaye.

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Il podio delle GTE, dietro un Molina euforico enfant du pays e alla Porsche di Bruni, Ried e Jaxon Evans, si completava con l’altra Ferrari di Spirit of Race di Dane Cameron, Matt Griffin e David Perel.

Regolarmente all’arrivo infine la vettura innovativa dell’Association SRT41 di Takuma Aoki, Nigel Bailly e Pierre Sarcinena, ancorchè a 14 giri dal vincitore. Prossimo appuntamento con la massima serie endurance continentale fra tre settimane al Red Bull Ring.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Barcelona

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – A De Vries basta un giro per la pole. Bruni-record in GTE. UA si consola con le LM P3

Qualifiche serratissime ancor più del normale quelle della 4 Ore di Barcelona, atto iniziale dell’European Le Mans Series 2021.

Ad emergere sull’agguerrita concorrenza Nicky de Vries, col tempo di 1.31.788. In G-Drive hanno deciso di fare uscire le due Aurus all’ultimo, rischiando sul giro singolo, ed è andata benissimo al test driver Toyota, che ha scavalcato di soli 79 millesimi Louis Deletraz con la vettura del WRT – prestazione impressionante fin qui al debutto per il team belga – e Will Stevens con la macchina del Panis Racing.

Palma del migliore nella sottoclasse Pro/Am per Ben Hanley e l’Oreca del DragonSpeed, P4 a 6 decimi dal polesitter.

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United Autosports si rifà fra le LM P3 grazie a Duncan Tappy, che bissa la prestazione delle ultime libere col tempo di 1.39.162 sulla Ligier #3. Il team di Zak Brown e Richard Dean occupa con Wayne Boyd anche il gradino basso del podio virtuale, che si completa con Malthe Jakobsen, rimasto a soli 21 millesimi dalla pole. Da notare che i primi cinque classificati – la top five si completa con DKR ed Inter Europol –  sono racchiusi in poco più di due decimi, a riprova dell’estrema competitività della categoria.

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Splendida battaglia infine tra le GTE, che come di consueto sono state le prime ad uscire. Sfruttando il nuovo regolamento, che non obbliga più i team a schierare i piloti bronze, Gianmaria Bruni ha sfruttato il secondo treno di gomme per saltare la concorrenza con la Porsche #79 ed il tempo di 1.41.892. Episodio curioso, il campione romano ha saltato l’entrata box e si è fermato in pista onde evitare l’eventuale penalizzazione per doppia bandiera a scacchi.

Niente da fare quindi per Miguel Molina, rimasto a quasi 3 decimi con la Ferrari #80 di Iron Lynx, che piazza anche Rahel Frey in P3.

L’appuntamento ora è per domani alle ore 11.00 per lo start della 4 Ore di Barcelona, nonché del motorsport sovranazionale in Europa.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Deletraz ed il WRT prenotano la pole a Barcelona

Mattinata di taglio invernale sul Circuit de Catalunya con temperature ben sotto la doppia cifra, ma un sole che ha invogliato team e piloti dell’European Le Mans Series a spremere finalmente le vetture in vista delle qualifiche.

Dopo una lunga lotta per il primato parziale, dopo i 90’ previsti il miglior tempo è stato appannaggio di Louis Deletraz, che con l’Oreca del WRT ha fissato i cronometri sull’1.32.828, quasi tre decimi meglio di Job van Uitert con la vettura #32 di United Autosports.

Molto più lontani gli altri pretendenti, a partire da Ben Hanley, P3 col DragonSpeed, e migliore tra le vetture Pro/Am, e Will Stevens del Panis Racing.

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United Autosports si è rifatta tra le LM P3 grazie a Duncan Tappy, che con la Ligier #3 ha sbaragliato la concorrenza col tempo di 1.39.772. La classifica di categoria prosegue infatti con tre sicuri protagonisti quali Garrett Grist, Laurents Hörr e Colin Noble, con distacchi a partire dall1”2.

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Tra le GTE infine è stato duello a distanza fra Porsche e Ferrari. Alla fine l’ha spuntata Richard Lietz, che ha ripreso le redini della 911 RSR-19 #93 dopo un “lungo” di Michael Fassbender alla prima curva, e che ha portato la Full Course Yellow più lunga del turno.

Il tempo dell’austriaco di 1.42.876 ha tenuto all’interno dei due decimi Griffin e Rahel Frey con le due 488 GTE Evo di Spirit of Race ed Iron Lynx e l’altra Porsche Proton di Gianmaria Bruni. Alla sessione non ha partecipato la Ligier LM P3 dell’RLR MSport, mentre l’altra JS P320 del Graff marcata dal #9 ha effettuato solo degli in&out.

Nel pomeriggio di ieri si è svolta la sessione riservata ai piloti ranked bronze. A primeggiare è stato Salih Yoluc con l’Oreca del Racing Team turkey ed il tempo di 1.36.376. Da segnalare tra le LM P3 il miglior tempo del deb Mattia Pasini con la Ligier #14 di Inter Europol. La mezz’ora prevista si è ridotta di molto a causa di un’uscita da parte dell’Oreca IDEC di Dwight Merriman ad inizio sessione.

Tutto pronto per le qualifiche, come sempre distinte per categorie, a partire dalle 13.40.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – United/IDEC nelle prime libere della stagione. AF Corse out. Aubry per Allen al Panis Racing

Dopo le due giornate dedicate ai test, le vetture dell’European Le Mans Series sono scese stamane in pista per le prime prove libere della stagione. Il parco partenti rispetto a martedì si è ridotto di una unità a causa del ritiro della Ferrari di AF Corse, in cui Francois Perrodo è risultato positivo al COVID, ancorchè asintomatico.

Della partita non fa più parte nemmeno James Allen, sostituito in seno al Panis Racing, sempre a causa di un test positivo, da Gabriel Aubry. Curiosamente fu proprio la giovane promessa francese il primo pilota a dover essere sostituito per positività al COVID nel round di Spa del WEC dello scorso anno.

Il tradizionale bel tempo della Catalogna ha lasciato spazio oggi a nuvoloni e brevi schiarite, inframezzate da qualche goccia di pioggia. Di questo hanno inficiato i tempi in pista dei prototipi, che sono rimasti più alti rispetto a quelli dei test.

Il migliore della sessione è stato il campione in carica Phil Hanson, autore di 1.33.629 con l’Oreca #22 di United Autosports. Unico altro pilota a scendere sotto l’1’34”, Nicolas Lapierre con la vettura del Cool Racing, a 147 millesimi, e primo nella speciale classifica delle Pro/Am che ricordiamo debutta con questo appuntamento.

La top five è completata da Paul-Loup Chatin, che due anni fa qui fece la pole, con l’Oreca di IDEC Sport, Louis Deletraz, il migliore dei test, con la vettura del WRT, e da Ryan Dalziel, punta di diamante dell’equipaggio Pro-Am sempre di IDEC.

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David Droux guida invece la truppa delle LM P3 con la Ligier #8 del Graff con 1.39.763, poco peggio dei bronze sulle LM P2 da poco depotenziate. Solo P3 per il campione in carica della categoria Wayne Boyd di United Autosports dietro ad Ugo de Wilde di Inter-Europol. Buon quinto tempo per Alessandro Bressan sulla vettura di 1AIM Villorba.

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E’ invece l’Aston Martin del TF Sport a primeggiare fra le GTE grazie a Ross Gunn, autore di 1.43.190, che ha precede di oltre due decimi Miguel Molina con la migliore delle Ferrari Iron Lynx. Solo P3 per la migliore delle Porsche, la #77 con Jaxon Evans.

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Alle prove ha partecipato la LM P2 innovativa dell’Association SRT41 con equipaggio affetto da disabilità, che proseguirà tutto il weekend, gara compresa, in attesa della 24 ore di Le Mans.

Solo quattro i piloti che non si sono alternati nella sessione: Andreas Laskaratos di 1AIM Villorba, John Falb del G-Drive, più l’accoppiata formata da Rino Mastronardi e Manuela Gostner di Iron Lynx.

Il programma pomeridiano dell’ELMS prosegue con la mezz’ora riservata ai piloti ranked bronze, a partire dalle 16.30.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Tiene il tempo di Deletraz nel Day 2 del Prologo. Si conclude l’odissea G-Drive

La seconda giornata del Prologo dell’European Le Mans Series 2021 ha visto una notevole attività in pista, anche grazie alle condizioni meteo perfette riscontrate in entrambe le sessioni in programma.

Nonostante l’impegno in pista, il tempo di 1.33.173 ottenuto ieri sera da Louis Deletraz con la vettura del WRT ha tenuto e rimane quindi il best crono di questa due giorni. Primati parziali al mattino per il campione in carica Phil Hanson, autore di 1.33.322 con l’Oreca #22 di United Autosports, e di Ben Hanley, tre decimi più lento, con la vettura del DragonSpeed.

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Anche DKR Engineering ha mantenuto la leadership in graduatoria tra le LM P3, con Laurents Hörr a ritoccare notevolmente, di oltre mezzo secondo, il proprio best crono questa mattina con 1.39.042.

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Cambio della guardia invece in GTE, con Gianmaria Bruni e la Porsche Proton #77 a segnare 1.43.496, tre decimi meglio del tempo segnato ieri da Miguel Molina. Giornata luci ed ombre per Iron Lynx, con due delle tre Ferrari costrette ai box per tutta la prima parte della sessione pomeridiana, a cui non ha partecipato   totalmente le Ligier LM P3 #19 del Cool Racing, mentre la #2 campione in carica di United Autosports si è limitata a sole quattro tornate. Entrambe le vetture sono state protagoniste di due delle otto totali interruzioni che hanno spezzettato l’attività odierna.

Regolarmente in pista invece la Ferrari #88 di AF Corse di Alessio Rovera, Francois Perrodo e Manu Collard, mentre si è conclusa positivamente l’odissea delle vetture mancanti all’appello di G-Drive/Algarve Pro Racing, con le due vetture spinte finalmente nei rispettivi box a pochi minuti dal termine della sessione pomeridiana

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Si è infatti appreso che il container con le due Oreca/Aurus, reduci dalla trionfale campagna nell’Asian Le Man Series, è stato vittima di una serie di eventi sfortunati tra cui vanno menzionati il ritardo per il noto problema al cargo Evergreen nel Canale di Suez e persino un incidente stradale sostenuto dal camion che stava finalmente portando vetture ricambi mancanti alle porte dell’autodromo.

Ad ogni modo, il team, che ha cercato di fare ruotare il più possibile i piloti delle tre entry iscritte sulla #26, l’unica pervenuta in tempo utile al Circuit de Catalunya, è atteso ad un duro lavoro per rimettere in condizione le vetture per le prime libere di venerdì.

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Domani sarà la volta della Michelin Le Mans Cup, che nel tardo pomeriggio si sono schierate per la classica foto di gruppo,  a sfruttare la pista in due sessioni, a partire dalle 9 del mattino.

Piero Lonardo

I risultati della Morning session – Day 2

I risultati della Afternoon session – Day 2

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – La serie europea presenta la forza a Barcelona nel primo giorno del Prologue

Alzi la mano chi credeva che la stagione dell’endurance europea sarebbe iniziata come da copione a Barcelona. Ne vedo pochine, esclusa anche quella del sottoscritto. Invece l’European Le Mans Series ha tenuto fede all’impegno e si è presentata sul Circuit de Catalunya al meglio, nonostante le limitazioni dettate dalla pandemia che continua a tenere in scacco gran parte dell‘Europa continentale.

Il gran lavoro effettuato dal personale della LMEM ha permesso di avere tutte e 42 le vetture attese alla vigilia, che hanno iniziato a confrontarsi nella prima giornata del test collettivi, il cosiddetto Prologo, iniziato oggi.

Ben tre le sessioni in programma lunedì, cui domani se ne aggiungeranno altre due, per un totale di ben 17 ore potenziali di pista.

Stamane la pista si è presentata con vaste chiazze dell’acqua caduta copiosamente fino alla prima mattinata; ciononostante, le diverse interruzioni (nella giornata se ne conteranno in totale sei) non sono mai state generate da incidenti gravi, per cui man mano che la pista si asciugava, i teams hanno potuto svolgere il proprio lavoro con continuità.

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La migliore prestazione del primo turno, ad opera di Job van Uitert e dell’Oreca #32 di United Autosports con 1.34.830, è stata sopravanzata nel pomeriggio da Pietro Fittipaldi con l’Aurus #26 del G-Drive di un paio di decimi, ma il best lap appartiene a Luis Deletraz ed all’altra Oreca dei deb del WRT, che nella semideserta sessione serale ha fissato i cronometri sull’1.33.173 davanti al teammate Robert Kubica, staccato di 8 decimi.

Le tante assenze dall’attività in pista delle ultime due ore, con solo 16 vetture ad ottenere almeno un tempo cronometrato, sono forse l’unica nota stonata di questo day 1.

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Tra le LM P3, la palma dei migliori va ai pluricampioni della Le Mans Cup del DKR Engineering, ancora in livrea carbon black, al top con Laurents Hörr ed il tempo di 1.39.541. Tra le GTE invece è l’enfant du pays Miguel Molina sulla Ferrari #80 di Iron Lynx a primeggiare con 1.43.789. Non hanno ancora toccato la pista la Ferrari #88 di AF Corse, l’Oreca dell’Algarve Pro Racing, la seconda Aurus del G-Drive, mentre l’Oreca del BHK ha impegnato la pista solo nella sessione serale.

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Tante inoltre le ulteriori novità a livello di equipaggi, a partire proprio dalla line-up dell’Oreca #39, che vedrò coinvolto anche il tedesco Markus Pommer. Sempre nella classe regina da segnalare la presenza di Roberto Merhi e Logan Sargeant nelle fila di G-Drive e DragonSpeed, pronti a prendere il posto di Nicky de Vries e Harry Tincknell negli impegni concomitanti.

Finalizzata anche la line-up delle due LM P3 di Inter Europol, con Julien Falchero ad affiancare il vicecampione Martin Hippe e Ugo de Wilde, mentre sulla seconda Ligier il lituano Julius Adornavicius si alternerà con i due nostri connazionali Alessandro Bracalente, originariamente collegato al BHK, ed all’ex-protagonista di Moto2 e MotoGP Mattia Pasini. A coadiuvare Andrea Dromedari infine all’Eurointernational, il polacco Mateusz Kaprzyk e l’olandese Joey Alders, campione della F3 Asia, subito in evidenza.

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Un po’ di Italia, anche nella livrea, pure sulla Ferrari del JMW, con Andrea Fontana ad affiancarsi a Jody Fannin e Rodrigo Sales. Manuela Gostner infine sarà chiamata al doppio impegno in casa Iron Dames dopo la separazione da Esmee Hawkey.

Martedì si prosegue con la seconda giornata del Prologo, a partire dalle 9 del mattino; si prevedono temperature fresche ma nessun rovescio.

Piero Lonardo

I risultati della Morning session – Day 1

I risultati della Afternoon session – Day 1

I risultati della Night session – Day 1

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – 42 vetture a Barcelona. Proton allinea i top drivers Bruni-Lietz

Confermate ben 42 vetture per il season opener dell’European Le Mans Series, che ritorna a Barcelona dopo la cancellazione causa COVID del 2020, in programma al termine della prossima settimana.

Il parco partenti della serie europea presenta quindi solo due defezioni rispetto all’entry list stagionale presentata due mesi fa, ma con l’acquisizione dell’Oreca iscritta quale Innovative Car per l’Association SRT41 di Frédéric Sausset.

Confermate le ben 16 LM P2, tutte Oreca/Aurus, di cui sette appartenenti alla nuova sub-categoria Pro/Am.

Le novità più eclatanti riguardano G-Drive, che sulla vettura di punta, schiererà ancora, al fianco del patron Roman Rusinov e della giovane promessa Franco Colapinto, nientemeno che Nicky de Vries, attuale reserve driver Toyota nel WEC e capolista in Formula E con Mercedes. L’ex-campione F2 lo scorso anno aveva suddiviso l’effort con Jean-Eric Vergne, giungendo secondo a Le Castellet e vincendo il round finale di Portimao.

Secondariamente, tra le Pro/Am, definito l’equipaggio di DragonSpeed, con Ben Hanley ancora a fianco di Henrik Hedman e la novità Ricky Taylor, campione in carica del WeatherTech SportsCar Championship, che dopo il successo di Daytona col WTR torna a correre in Europa dopo la 24 Ore di Le Mans 2019 disputata col Jackie Chan DC Racing.

Tra gli equipaggi da battere ovviamente i campioni in carica di United Autosports, con le due Oreca affidate a Phil Hanson, Tom Gamble e Jonathan Aberdein e a Job van Uitert, Nico Jamin e Manuel Maldonado

Tra le LM P3, defezione per la Ligier del BHK, mentre l’addizione più importante riguarda l’RLR MSport, che schiererà nuovamente la rivelazione 2020, Malthe Jakobsen insieme ad Alex Kapadia e a Michael Benham. I colori italiani saranno difesi dalla 1 AIM Villorba Corse, che oltre ad Alessandro Bressan porterà in pista il greco Andreas Laskaratos e Damiano Fioravanti, di ritorno nella categoria dopo le belle prove con Oregon nel 2019.

Ancora da riempire qualche casella di grido al DKR, Eurointernational ed Inter-Europol.

Proton

In GTE infine, la notizia del giorno riguarda Proton Competition, che affiderà le due Porsche nientemeno che ai top driver della casa di Stoccarda, Gianmaria Bruni e Richard Lietz. Il romano affiancherà il patron Christian Ried alla difesa del titolo 2020 insieme a Jaxon Evans, mentre per l’austriaco si rinnova la line-up dello scorso anno con l’attore pilota Michael Fassbender e Felipe Laser.

Assente Kessel Racing annunciata inizialmente col canadese di origine asiatica Wei Lu, le altre line-up erano invece note da tempo, ma a sorpresa non sarà della partita Esmee Hawkey. Il manager del neoacquisto delle iron Dames avrebbe ottenuto il ranking bronze fornendo dati non corretti e pertanto il team ha deciso di non avvalersi dei servigi della pilotessa britannica. Il nome della terza guida da affiancare a Rahel Frey e Michelle Gatting sarà annunciato a stretto giro.

Inizio delle ostilità con i test collettivi lunedì 12 e martedì 13 aprile, mentre le prime prove libere della 4 Ore di Barcelona si terranno alle 13.30 di venerdì 16 aprile.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Barcelona

Foto: Piero Lonardo, Proton Competition

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WEC/ELMS/LMC – Nuove line-up per le Iron Dames, nuove livree per WRT e Cool Racing

Il programma al femminile di Iron Lynx, le cosiddette “Iron Dames”, che spazia in tutte e tre le serie ACO, si va ad arricchire di nuove forze, nelle persone di Doriane Pin ed Esmee Hawkey.

La 17enne francese Doriane Pin, finalista del programma FIA Girls on Track – Rising Stars, affiancherà la nostra Manuela Gostner nella Michelin Le Mans Cup. Al posto della driver altoatesina in European Le Mans Series la 23enne britannica Esmee Hawkey, che guiderà la Ferrari 488 GTE Evo #83 insieme a Michelle Gatting e Rahel Frey.

Hawkey

La Gostner è però attesa anche al debutto nel World Endurance Championship, e vi ritroverà nientemeno che Katharine Legge insieme a Rahel Frey.

Da segnalare che lo spostamento della Legge alla serie mondiale al momento genera ben tre concomitanze con il programma dell’EBM/Hardpoint nel WeatherTech SportsCar Championship nelle date di Portimao, Monza e del Fuji.

WRT

In attesa dello start della stagione europea, fra poco più di due settimane a Barcelona col Prologo ELMS, due delle squadre di vertice della serie hanno presentato le nuove livree delle rispettive Oreca LM P2. Si tratta di WRT, che esporrà in bella vista lo sponsor Orlen, di Robert Kubica, Yifei Ye e Charles Milesi e del Cool Racing di Nicolas Lapierre, Alex Coigny ed Antonin Borga.

COOL

La squadra svizzera sarà presente nel weekend anche con tre Ligier LM P3, di cui due verranno schierate nella Le Mans Cup, dove il 20enne britannico Josh Skelton è stato scelto per affiancare il deb Antoine Doquin, mentre l’altra sarà affidata ancora a Matt Bell e Mo Smith.

Nella serie maggiore saranno invece lo stesso Bell e Niklas Kruetten ad unirsi al vicecampione in carica della Le Mans Cup, Nicolas Maulini.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx, Team WRT, Cool Racing

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LMC – Cresce ancora il numero degli iscritti con 31 entry

L’endurance fortunatamente pare non risentire del momento attuale legato alla pandemia e per l’edizione 2021 della Michelin Le Mans Cup presenta ai nastri di partenza ben 31 vetture: 24 LM P3, 6 GT3 e una vettura innovativa.

Nell’entry list diffusa in questi giorni dagli organizzatori della serie entry level, che come sempre si svolgerà a contorno del massimo campionato continentale, l’European Le Mans Series, ci si riporta infatti ai numeri del 2019, che nel season opener del Paul Ricard presentò esattamente la stessa cifra di vetture.

Tra le ben 24 LM P3, i tetracampioni del DKR Engineering puntano ad un nuovo equipaggio dopo la “promozione” alla serie maggiore del due volte campione Laurents Hörr (Jean Glorieux ricordiamo non può fregiarsi del titolo 2020 avendo saltato il season finale di Portimao), e si affidano a due statunitensi: Jon Brownson e Dario Cangialosi.

DKR

ll primo è un gentlemen 67enne, protagonista negli ultimi anni dell’IMSA Prototype Challenge, nella quale si è classificato al primo posto nel 2018 nella classe che comprendeva le “vecchie” Elan DP02-Mazda, mentre il 21enne Cangialosi può vantare ben tre titoli fra il 2018 ed il 2019 nelle formule propedeutiche USA. I due hanno già condiviso una Duqueine del team Forty7 nel season opener PC di Daytona – dove tra l’altro Hörr ha trionfato – e hanno già avuto una presa di contatto con gli autodromi europei ed il team lussemburghese a Monza nei giorni scorsi.

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Occhi puntati anche sugli altri consueti great contender, primo fra tutti United Autosports, che porterà in gara ben tre Ligier per i rientranti, Daniel Schneider ed Andy Meyrick, Wayne Boyd campione in carica LM P3 ELMS ed Asian LMS, e John Schauerman e per Scot Andrews e Gerald Kraut, pure protagonisti dell’IMSA PC, con due vittorie all’attivo nel 2020 col team Forty7.

Altra realtà con cui fare i conti sicuramente il Nielsen Racing, che passa alla Ligier raddoppiando l’impegno nella serie maggiore per Colin Noble e Tony Wells e gli svizzeri del Cool Racing

Tante le new entry, soprattutto di lingua tedesca, col Phoenix Racing, il Black Falcon ed il Frikadelli Racing, tutti ben noti per l’impegno in DTM, VLN e Blancpain, cui si aggiungono gli svizzeri del Racing Spirit of Leman, i francesi del R-Breizh Competition ed addirittura un team battente bandiera islandese, il Team Thor.

I colori nostrani tra le LM P3 saranno difesi da AF Corse, che tornerà a schierare una vettura nella categoria per il greco Kriton Lentoudis e l’esperto Rui Aguas. In totale la serie schiererà piloti provenienti da 18 nazioni.

IronLynx

Piccola contrazione per le GT3: solo 6 le vetture iscritte con Paolo Ruberti che prenderà il posto in Iron Lynx di Giacomo Piccini al fianco del campiona in carica Rino Mastronardi, raddoppiando l’impegno in ELMS con Iron Lynx, che vede presente anche Giorgio Sernagiotto.

Le altre tre Ferrari saranno gestite in gara ancora da Iron Lynx, con Rahel Frey chiamata al triplice impegno con le Iron Dames nel WEC ed in ELMS, Rinaldi Racing per il tedesco Crhistian Hock ed AF Corse, con il giapponese Kenji Abe a far coppia con Matteo Cressoni. A completare lo schieramento la Porsche del PZOberer Zurichsee by TFT trionfatrice al Paul Ricard e a Monza, e la Mercedes AMG GT3 del 10Q Racing Team.

H24

A chiudere l’entry list l’attesissima Mission H24, il prototipo a idrogeno sviluppato in funzione della nuova categoria che debutterà a Le Mans nel 2024. Ancora non si conosce chi porterà in gara la seconda generazione della vettura sviluppata da Norman Nato e Stoffel Vandoorne.

L’appuntamento è fissato per Barcelona a metà aprile, COVID permettendo, per test collettivi e season opener; il calendario farà ovviamente sua la modifica alla data del round del Paul Ricard ELMS a inizio giugno, conseguente a sua volta al posticipo della 24 Ore di Le Mans al 21-22 agosto, che vedrà la serie impegnata nella sesta edizione della Road to Le Mans.

Piero Lonardo

L’entry list della Michelin Le Mans Cup 2021

Foto: Piero Lonardo, DKR, Asian Le Mans Series, Iron Lynx, Mission H24