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LMC – Il Team Virage raddoppia a Le Castellet. Primo successo Lambo in GT3 con Leipert Motorsport

Il Team Virage torna alla vittoria a Le Castellet nel quarto round della Michelin Le Mans Cup. Julien Gerbi e Gillian Henrion, dopo una qualifica che li ha visti partire dalla quinta piazzola hanno scalato la classifica e preso il comando nella seconda parte di gara sulla Ligier #87 del Cool Racing di Adrien Chila e Cedric Oltramare, partita dalla pole conquistata in mattinata.

Come al solito la gara della serie cadetta è stata tempestata da incidenti ed interruzioni, che però sono state mitigate dalla conformazione del circuito e dall’abilità dei commissari, i quali hanno ridotto al minimo i tempi morti di gara. A partire dallo start, che ha visto due separati incidenti coinvolgere le vetture di M Racing ed Inter Europol e la Ferrari AF Corse #83 contro la Porsche del Parker Racing.

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In GT3, la Lamborghini Iron Lynx di Hiroshi Hamaguchi, autore della pole, ha subito perso il comando a favore dell’Aston Martin del Racing Spirit of Leman con Arnold Robin al volante, seguita dall’altra Huracàn del Leipert Motorsport di Gabriel Rindone.

Una seconda Full Course Yellow chiamata in causa per i detriti in pista generati dalla foratura di un’altra Ligier, la #13, di Inter-Europol, ha permesso al gruppo di riprendere fiato e a trarne vantaggio è stato Gerbi, li quale si portava alle spalle del leader. Ma è stato dopo il pitstop obbligatorio che Henrion, subentrato al volante della Ligier #16, si incollava alla vettura di testa, ora nelle mani di Oltramare, e la superava.

Frattanto poco dietro lo specialista Colin Noble ingaggiava una battaglia con la vettura #2 del CD Sport, ma il duello terminava in un contatto con la Ligier del team Thor ad avere la peggio, ma lo scozzese non si è perso d’animo e presto si portava addirittura in P4 dietro ai due battistrada e a Tommy Foster con la vettura del 360 Racing.

L’ultimo colpo di scena a 15’ dalla bandiera a scacchi, complice la vettura di Louis-Hamilton Smith ferma in pista, l’Aston Martin leader indiscussa delle GT3 si fermava e riusciva a ripartire solo dopo un riavvio dei sistemi, perdendo il comando a favore della Lamborghini del Leipert di Patrick Kujala, che regalava il primo successo di sempre alla casa di Sant’Agata nella Le Mans Cup.

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Una penalità post-gara di 10” per la Ligier del 360 Racing per aver accelerato prima del dovuto all’ultima FCY regalava il terzo posto finale al Team Thor dietro a Team Virage e Cool Racing. Il risultato finale permette alla squadra polacca di mantenere la vetta della classifica con 54 punti contro i 36 dell’equipe islandese.

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Tra le GT3, Arnold Robin e Valentin Hasse-Clot riescono col secondo posto a sopravanzare in classifica generale di 10 lunghezze l’equipaggio dell’HCR with Caffeine Six, trionfatori nei due round di Le Mans, ma sabato solo noni a seguito di un drive-through per track limits nelle fasi finali di gara, quando occupava la quarta piazza.

L’appuntamento con la Michelin Le Mans Cup è per il 26 agosto a Motorland Aragon

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

I risultati delle Qualifiche

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LMC – Alla Road To Le Mans, vittorie di Nielsen Racing, Cool Racing e doppietta WRT, anche con Rossi

Nella settimana della Le Mans del centenario spazio anche alla Road To Le Mans, giunta all’ottava edizione. Le qualifiche per le due manches, a valere nell’ambito della Michelin Le Mans Cup, hanno visto primeggiare Manuel Espirito Santo sulla Ligier del Team Virage e Fabien Michal del CD Sport. Il WRT dal canto suo ha monopolizzato le pole delle GT3 con Max Hesse e con Jerome Policand, pronto ad accompagnare con la propria esperienza il deb Valentino Rossi sul Circuit de la Sarthe.

Gara 1, disputata nel tardo pomeriggio di giovedí scorso, ha visto i consueti contatti in curva 1 ma soprattutto diverse vetture girarsi alla chicane Daytona, cosí da chiamare subito in causa la Safety Car. Valentino Rossi, il quale aveva ereditato la leadership tra le GT3 dall’altra vettura del WRT, era costretto ad evitare la melèe e perdeva cosí la prima posizione della categoria a favore della Mercedes del Winward Racing, mentre davanti a tutti svettava il veterano Wayne Boyd, subito al top per United Autosports.

Poco dopo il restart, a seguito di 15’ di neutralizzazione, era già il momento del pitstop obbligatorio, e John Schauerman, subentrato al posto di guida della Ligier #23, offriva poca resistenza a Matt Bell del Nielsen Racing e ad polesitter Espirito Santo, il quale approfittava di un errore del britannico per balzare al comando, mentre la battaglia per il terzo posto vedeva emergere un altro protagonista delle LM P2, Colin Noble con la vettura del Team Thor.

Duqueine_Nielsen

Tra le GT3, era battaglia fra la Porsche dell’HCR with CaffeineSix di Anders Fjordbach e la BMW di Hesse, che alla fine prendeva il comando. L’incidente della Porsche del Parker Racing e la relativa Safety Car chiudevano i giochi fino alla bandiera a scacchi. Nel post gara però la doccia fredda per il Team Virage, che perdeva la vittoria a causa di un sorpasso in regime di bandiere gialle, a vantaggio della Duqueine #4 di Bell e John Melsom davanti al Team Thor e alla Ligiere #97 del Cool Racing di David Droux e Luis Sanjuan.

#31 TEAM WRT - BMW M4 GT3 - Michelin Road to Le Mans - Circuit de la Sarthe - Le Mans - France -

Dietro WRT ed HCR, completa il podio delle GT3 l’Aston Martin del campioni in carica (tra le LM P3) del Racing Spirit of Leman Arnold Robin e Valentin Hasse-Clot, impegnati anche nella gara principale sempre con una Vantage in versione GTE.

Gara-2, disputatasi nella mattinata di venerdí ha avuto un avvio più tranquillo, con Torsten Kratz e la Duqueine del WTM by Rinaldi Racing a prendersi subito la leadership sulla Ligier in pole, cosí come gli alfieri di CaffeineSix e Winward Racing, Tim Creswick e George Kurtz, sulla BMW in pole.

L’inevitabile Safety Car è stata chiamata in causa al lap 4 per il contatto di due vetture alla Chicane Michelin in regime peraltro di Slow Zone. L’undercut del Team Thor permetteva a Colin Noble di salire al comando, davanti alla Ferrari AF Corse #51 di Kei Cozzolino. A seguire il Murphy Prototypes che però tardava ad effettuare la propria sosta obbligatoria, davanti a propria volta al WTM ora con Leo Weiss. In GT3 dietro la 296 GT3 #51 emergeva ancora una volta la Porsche dell’HCR w/Caffeine Six di Anders Fjordbach.

Mentre la battaglia infuriava alle spalle di Noble e Cozzolino, la direzione gara decideva per altrettante penalità, uno Stop&Go per il Team Thor per non aver rispettato il tempo del pitstop, e alla Ferrari per comportamento giudicato non regolamentare alle spalle della vettura di servizio. Entrambe le squadre optavano per lasciare le vetture in pista.

#97 COOL RACING - Ligier JS P320 - Nissan - Michelin Road to Le Mans - Circuit de la Sarthe - Le Mans - France -

La classifica finale vedeva quindi la vittoria della Ligier del Cool Racing di David Droux, il quale aveva la meglio in pista sulla Duqueine del WTM. Completa il podio la Ligier del CD Sport partita dalla pole. Tra le GT3, la Porsche di Fjordbach opponeva poca resistenza alle BMW e terminava con una doppietta WRT ed il primo successo di Valentino Rossi sulla vettura gemella di Hesse e Whale e sulla Mercedes del Winward.

Podium GT3 - Valentino Rossi (ita) -Michelin Road to Le Mans - Circuit de la Sarthe - Le Mans - France -

In classifica generale, il Team Virage conduce con 29 punti contro i 25 del CD Sport ed i 22 del Cool Racing. Tra le GT3, leadership per l’HCR with Caffeine Six con ben 42 punti contro i 36 del Racing Spirit of Leman ed i 27 del Parker Racing. La Michelin Le Mans Cup tornerà in azione il 15 luglio a Le Castellet.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Le Mans Cup, Nielsen Racing

L’ordine di arrivo di gara 1

L’ordine di arrivo di gara 2

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LMC – Rossi, debutto confermato alla Road to Le Mans con WRT

Venghino siori venghino… Oramai all’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans non manca più nulla: la passerella dell’endurance si arricchisce infatti di un altro tassello nella persona di Valentino Rossi.

La leggenda della MotoGP sarà infatti al via, come già accennato su queste pagine, della Road to Le Mans, secondo appuntamento della Michelin Le Mans Cup 2023, al volante di una delle due BMW M4 GT3 iscritte dal Team WRT, nell’ottica di una partecipazione futura alla 24 Ore.

Il “Dottore” è infatti in lizza per un posto da titolare nella squadra belga, che dal prossimo anno porterà in gara le BMW Hypercar nel WEC.

Per l’ottava edizione del doppio appuntamento della serie di contorno dell’ELMS saranno in totale 58 le vetture al via. Oltre alle 42 full-season infatti si aggiungono 8 LM P3 ed altrettante GT3.

Tra i prototipi spicca la presenza di Yvan Muller su una seconda Ligier del team di sua proprietà, M Racing. Anche DKR, uno dei team vincitori in precedenza, raddoppierà con una seconda Duqueine per Pedro Perrino, mentre United Autosports riserverà un sedile per l’ex-vincitore dell’assoluta, Guy Smith.

Tra le GT3, oltre alla presenza di Rossi – di cui non si conosce ancora il partner – il WRT schiererà una seconda vettura per Max Hesse e Timothy Whale. Una terza M4 GT3 sarà invece portata in pista dai dominatori della scorsa stagione del GMB Motorsport per Richard e Kristian Poulsen.

Nel team danese sarà regolarmente presente il quattro volte vincitore (tra le GT) Jan Magnussen, mentre AF Corse rinforzerà la sua pattuglia di Ferrari 296 con quattro vetture, tra cui sulla #53 salirà l’ex-F1 Andrea Montermini. In totale saranno al via ben otto marchi; alla griglia si aggiunge infatti anche la Mercedes AMG GT3 del Winward Racing per Russell Ward.

Il programma della Road to Le Mans inizierà mercoledí 7 giugno con le prove libere. Le due manches di 55’ ciascuna si svolgeranno invece giovedí 8 e sabato 10 giugno, in apertura della giornata dedicata alla 24 Ore.

Piero Lonardo

 

Foto: Kappae/Losi

L’entry list della Road to Le Mans

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LMC – Prima vittoria del Team Virage in una gara martoriata dalle Safety Car

Gillian Henrion e Julien Gerbi si aggiudicano il primo round della Michelin Le Mans Cup 2023 a Barcelona in una gara frammentata ben cinque safety car.

Difficile dire se si sia trattato di un eccesso di prudenza da parte della direzione gara nei confronti dei sempre arrembanti piloti della serie cadetta, perchè da fuori almeno un paio di queste neutralizzazioni avrebbero potuto essere gestite con Full Course Yellow, ma ad ogni modo l’intera prima metà della gara è stata “calmierata” dalla vettura di servizio, senza alcuna conseguenza – va detto – per i piloti.

La safety car è entrata in azione subito dopo lo start, a seguito della carambola generata a centro gruppo dalla vettura di Steve Parrow, che si girava in curva 2 e chiudeva il pendolo in pista, travolgendo altre sei vetture, di cui quattro ko.

Davanti James Sweetnam del Graff era partito bene dalla pole conquistata ieri ai danni della Ligier #16 del Team Virage di Julien Gerbi, resistendo a Tony Wells del Nielsen Racing, schizzato a fionda dalla seconda fila. Tra le GT3, il polesitter Arnold Robin passava miracolosamente tra la melèe ed era costretto a cedere il comando alla Porsche dell’HCR w/Caffeine Six di Timothy Creswick.

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Purtroppo per Wells, una foratura lo poneva presto fuori causa, generando la seconda Safety Car, ed allora era la volta di Gerbi di riprendersi il terreno perduto e chiudere su Sweetnam per la leadership.

Le successive due entrate della vettura di servizio per altrettante uscite di strada di Andres Latorre Canon e Luis Sanjuan non modificavano sostanzialmente l’ordine costituito, salvo che per la vettura del Graff, costretta ad una penalità di 10” extra per infrazioni nel periodo di neutralizzazione.

Si andava quindi al pit obbligatorio in relativa tranquillità, con Cedric Oltremare del Cool Racing davanti a Henrion, il quale aveva preso il volante da Gerbi. Il giovane campione della Ligier European Series non ci metteva molto a disporre della Ligier #87.

Tra le GT3 invece, l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman si riappropriava della testa della gara con Valentin Hasse-Clot al volante davanti alla Ferrari AF Corse di Kei Cozzolino e alla Porsche del Parker Racing, ora con Scott Malvern.

Dietro Henrion si faceva largo Guillerme Moura de Oliveira, uno dei tanti debuttanti, con la vettura dell’M Racing di Yvan Muller, poco prima della quinta e definitiva Safety Car, per il contatto tra la Ligier *11 del CD Sport di Franck Chappard e la Lamborghini di Brandon Leitch.

La top five era completata dall’altra vettura del CD Sport di Kirill Small e da quella del Team Thor col veterano Colin Noble, mentre Malvern aveva la meglio su Cozzolino per il secondo gradino delle GT3.

 

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Gli ultimi brividi erano regalati da Oltremare che, completamente senza gomme, prima andava largo perdendo la terza posizione, e poi anche la top five a favore di Tommy Foster del 360 Racing, mentre davanti Moura de Oliveira tentava senza successo di stringere sul leader, che andava a chiudere con oltre 3” di vantaggio sul portoghese.

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Tra le GT, vittoria in scioltezza per i campioni in carica tra le LM P3 del Racing Spirit of Leman con oltre 8” sul Parker Racing e 12” sulla Ferrari #51. Da segnalare la rimonta di Jan Magnussen al volante della Honda NSX GT3 #88, che piazza al quinto posto dietro al connazionale Anders Fjordbach e alla Porsche dell’HCR with Caffeine Six.

La Michelin Le Mans Cup, cancellato il round di Imola, tornerà con la Road to Le Mans, l’8-10 giugno prossimi, nell’ambito della 24 Ore del Centenario. Si vocifera che Valentino Rossi potrebbe essere della partita in vista di un suo impegno nella gara principale nel 2024 con BMW.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo

I risultati delle Qualifiche

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LMC – La serie apre il prologo continentale di Barcelona

Aperto oggi con il Test Day riservato alla Michelin Le Mans Cup il prologo ELMS di Barcelona. Tutte e 42 le vetture iscritte si sono presentate al primo appuntamento della stagione 2023 in due sessioni di sette ore totali in un clima reso accettabile da qualche nuvola.

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Tanti i volti nuovi e tanti graditi ritorni sul proscenio continentale, fra cui quello del Murphy Prototypes, a lungo protagonista in ELMS, con una Duqueine LM P3. Il team battente bandiera irlandese ha saltato il primo turno ma ha iniziato a girare a metà pomeriggio.

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I risultati della pista hanno però premiato, almeno in questo frangente, compagini e piloti esperti quali United Autosports e Scott Andrews, che già al mattino ha segnato il miglior tempo della giornata con 1.36.355; al pomeriggio invece è stato Cedric Oltramare del Cool Racing a piazzarsi al top, a 143 millesimi.

P2 al mattino e terzo tempo assoluto per la migliore delle Duqueine LM P3, qui presenti in solo quattro esemplari contro le ben 26 Ligier, con un altro driver esperto, l’ex-campione dell’Asian Le Mans Series Matt Bell del Nielsen Racing.

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Nelle GT3, categoria apripista dei futuri impegni delle serie ACO, si profila una lotta fra tutte e cinque le diverse vetture iscritte. La ribalta quest’oggi è stata dominata dalla Porsche 992 dell’High Class Racing (HCR) with Caffeine Six di Anders Fjordbach, il quale ha preceduto col tempo di 1.41.680 l’Aston Martin dei campioni 2022 (tra i prototipi) del Racing Spirit of Leman di Valentin Hasse-Clot.

La top five prosegue con Gerhard Watzinger e la Lamborghini dl Leipert Motorsport, Kei Cozzolino con la Ferrari 296 GT3 AF Corse #51 e l’Audi R8 LMS del debuttante Steller Motorsport di Sennan Fielding, tutti entro il secondo; attimi di paura per il teammate James Wood, abile a gestire una situazione di pericolo in curva 1.

La sesta marca in ballo infine, la Honda con la NSX GT3 dei campioni uscenti del GMB Motorsport si aggiudica solo la sesta prestazione col veteranissimo Jan Magnussen.

La Michelin Le Mans Cup riposerà fino a venerdì alle 9.50, orario delle prime libere. Domani sarà la volta del Prologo ELMS, a partire dalle 9 del mattino, con tre sessioni di ben dieci ore complessive. I test collettivi della serie europea si protrarranno anche nella giornata di giovedì, con altre sette ore a disposizione .

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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LMC – 42 vetture al via dell’edizione 2023

L’endurance si avvia verso una stagione miliare, con l’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans e l’ingresso di costruttori importanti e l’ingaggio di grandi nomi fra i piloti.

Ma alla base di tutto questo c’è la passione dei team, grandi e piccoli, che si cimentano nelle serie continentali, e a far da spalla all’European Le Mans Series c’è dal 2016 la Le Mans Cup, protagonista anche dell’evento clou con la Road To Le Mans. Per l’ottava stagione sono ben 42 le vetture iscritte, con ben 30 LM P3 e 12 GT3.

Nomi nuovi di prestigio per la classe regina, con Inter-Europol che si affaccia anche nella serie cadetta con ben 3 Ligier, mentre United Autosports riduce l’impegno a due sole entry. Doppio effort anche per MV2S, 360 Racing, Cool Racing, CD Sport, Graff, Team Virage e Nielsen Racing, mentre i campioni in carica del Racing Spirit of Leman si presentano con una nuova line-up formata da Christian Gisy e Ralf Kelleners.

Vettura singola anche per gli specialisti DKR Engineering, campioni della categoria dal 2017 al 2020, con una delle sole 4 Duqueine iscritte. Le altre saranno portate in gara da Nielsen Racing, con Tony Wells che si separa dal consueto compagno Colin Noble, accasatosi al Team Thor, da Haegeli by T2 Racing, e da Murphy Prototypes, che ritorna sulla scena europea dopo 7 anni.

Assenti i vicecampioni del Reiter Engineering con la stellina Freddie Hunt. Vedremo come proseguirà il programma a suo tempo annunciato, destinato a portare il figlio dell’ex-campione del mondo di F1 a Le Mans nel 2026.

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12 invece le GT3, col debutto in Europa della nuova Ferrari 296, con due esemplari nelle mani di AF Corse. La categoria, dopo il successo della scorsa stagione, parla ancora danese con le due Honda iscritte da GMB Motorport, tra cui spicca la presenza di Jan Magnussen, già al volante delle NSX GT3 negli ultimi due appuntamenti del 2022, ma anche con l’HCR (High Class Racing) with Caffeinesix che schiera una Aston Martin Vantage per Anders Fjordbach e Tim Creswick. L’altra Vantage iscritta è per i campioni in carica delle LM P3, che schierano lo specialista Valentin Hasse-Clot.

Iron Lynx MLMC campaign 2023 copia

I due volte campioni di Iron Lynx switchano anche qui come nell’IMSA verso una delle tre Lamborghini iscritte; le altre due fanno capo al Leipert Motorsport, mentre Porsche sarà rappresentata dal Parker Racing con due entry. Si chiude infine con l’Audi R8 LMS GT3 dei campioni della GT4 britannica dello Steller Motorsport.

La vettura innovativa Mission H24 a idrogeno è infine attesa ad ulteriori outing in pista nelle mani dei collaudatori Stèphane Richelmi e Norman Nato, a partire dal Prologo di Barcelona del 18 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Iron Lynx

L’entry list della Michelin Le Mans Cup 2023

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LMC – Reiter Engineering ed AF Corse si impongono a Portimao dopo il big crash

La prima vittoria del Reiter Engineering nella Michelin Le Mans Cup era ormai nell’aria, ma Freddie Hunt e Mads Siljehaug non avrebbero mai immaginato di ottenerla al termine di una gara completamente stravolta dall’incidente occorso a Jerome de Sadeleer.

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Lo start, nella primissima mattinata, avveniva regolarmente con il polesitter Torsten Kratz del WTM a mantenere la leadership su Hunt, scattato benissimo dalla seconda fila sul neocampione Alexander Mattschull del Racing Spirit of Leman e su Jerome de Sadeleer dell’MV2S.

Come spesso accade però nella serie, la gara è andata subito sotto Safety Car a seguito del contatto tra le due Ligier di Alexander Talkanitsa e di Jonathan Brossard, con quest’ultimo fermo nella sabbia in curva 11. Tra le GT3, era la Honda NSX GT3 #55 del capoclassifica Kristian Poulsen a menare le danze.

Al restart purtroppo qualche indecisione di troppo da parte ha generato caos nelle immediate retrovie, e de Sadeleer, nel tentativo di evitare la vettura di Hunt, si schiantava pesantemente sulle barriere interne del rettilineo, miracolosamente schivato da tutti gli altri concorrenti.

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Il pilota – che avrebbe dovuto disputare anche la gara ELMS con Eurointernational – ne usciva con forti dolori alla schiena e veniva trasportato via elicottero al vicino ospedale, ma la gara subiva un lungo stop per le opportune riparazioni al guard rail.

Dopo oltre un’ora e mezza (ricordiamo che la durata standard dei round della Le Mans Cup è di 1h50’), la direzione gara decideva per fare ripartire la gara mantenendo almeno mezz’ora di regime di corsa libera, spostando opportunamente anche lo start della 4 Ore ELMS.

Dopo il pitstop obbligatorio, Leo Weiss conduceva su Mads Siljehaug, subentrato ad Hunt, mentre tra le GT3 la Mercedes wild-card di Gunnar Jeannette era seguita da presso dalla Aston Martin del Bullitt Racing, che prima mandava fuoti strada la AMG GT3 e poi si toccava anche con la Honda #44.

Con 10’ sul cronometro veniva invocata la Full Course Yellow, ed al successivo restart, con massimo due giri possibili, Siljehaug riusciva a passare il leader e a involarsi verso la vittoria, mentre Colin Noble dl Nielsen Racing riusciva a piazzarsi alle spalle dei vincitori dopo aver avuto la meglio sia su Malthe Jakobsen del Cool Racing, che su Weiss e sui campioni del Racing Spirit of Leman, che vanno a completare il podio.

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L’inevitabile penalità inflitta all’Aston Martin #99 lasciava al comando delle GT3 la Ferrari AF Corse di Kei Cozzolino, qui in una partecipazione one-shot con Koizumi Hiroshi sulla GT3 #51, il quale riusciva a tenere dietro il veterano Jan Magnussen per la prima vittoria stagionale del Cavallino. Il terzo posto di Kristian Poulsen e Kasper H. Jensen è quanto basta per assicurare il titolo all’equipaggio della Honda #55, a invito per Le Mans già acquisito.

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In pista dopo Imola anche la MissionH24, che stanti le condizioni particolari della gara, ha chiuso in P30 assoluta a fronte di un unico stop per ricaricare le celle a idrogeno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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LMC – A Portimao si rivede la Mission H24. Volti nuovi fra le GTE

Col titolo già assegnato al Racing Spirit of Leman di Tom Dillmann ed Alexander Mattschull nella Michelin Le Mans Cup, a Portimao nel weekend si lotta per la vittoria ed il secondo posto in classifica generale. A contendersi la piazza d’onore saranno ben otto equipaggi, a partire dal Reiter Engineering di Freddie Hunt e Mads Siljehaug a quota 48 punti, proseguendo con MV2S e Cool Racing ad appena una e sette lunghezze.

Considerando i 26 punti in palio tra pole position e gara, nella lotta al secondo posto si arriva a livello matematico sino ai soli 24 punti fin qui ottenuti dalla Ligier #22 di United Autosports.

Tra gli equipaggi, ritorno dopo l’assenza di Spa del Frikadelli Racing con una Ligier per Klaus Abbelen e Felipe Laser, mentre RLR MSport propone ancora equipaggi TBA per la entry #53 che in Belgio era stata condotta in gara da Horst Felbermayr Jr e Simon Butler.

Ancora da assegnare anche il compagno di Christian Bogle, proveniente dall’Indy Lights Series, sulla seconda vettura del Team Virage.

Tra le GT3 invece, con l’invito automatico per Le Mans già assegnato al GMB Racing, c’è solo da decidere l’equipaggio campione fra le tre Honda NSX del team danese. Kasper H. Jensen e Kristian Poulsen, grazie al miglior numero di piazzamenti ottenuti, conducono con 93 punti davanti ai dominatori delle Ardenne, Gustav Birch e Jens Møller, i quali scontano soprattutto il passo falso di Monza con 17 lunghezze di distacco.

Anche Lars Engelbreckt Pedersen comunque non è ancora da ritenersi fuori dai giochi a -18, considerando anche la presenza al proprio fianco, come a Spa, di Jan Magnussen.

AF Corse dal canto suo schiererà un equipaggio giapponese sulla Ferrari #51 per Koizumi Hiroshi e Kei Cozzolino, mentre due wild card alzeranno il livello della competizione. Si tratta del Schnitzelalm Racing con una Mercedes AMG GT3 per il veterano statunitense Gunnar Jeannette e PJ Hyett e del Team Parker Racing con una Porsche per i britannici Nick Jones e Scott Malvern.

Dopo le apparizioni pubbliche di Goodwood, tornerà infine in pista anche la MissionH24, che continuerà lo sviluppo in pista nelle mani di Stèphane Richelmi dopo l’esperienza in gara di Imola.

Il weekend vedrà anche l’ultimo atto stagionale della Ligier European Series, a titoli anche qui già assegnati a Gillian Henrion del Team Virage tra le JS P4 e a Haytham Qarajouli dell’RLR MSport tra le JS2 R.

L’inizio ufficiale delle ostilità in pista alle 10.20 di venerdí 14 ottobre con le prime libere, precedute come di consueto da due sessioni di test il giovedí, mentre l’ultimo start del 2022 della Michelin Le Mans Cup avverrà domenica 16 ottobre alle ore 9.00.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup

L’entry list della Michelin Le Mans Cup

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LMC – A Spa, vittoria al Graff e titolo anticipato al Racing Spirit of Leman

Il circuito di Spa non manca mai di regalare emozioni e anche la gara della Michelin Le Mans Cup non è stata da meno, coronata da un sorpasso all’ultimo giro da parte di David Droux che regala la prima vittoria stagionale al Graff, mentre il titolo 2022 va al Racing Spirit of Leman con una gara d’anticipo grazie al sesto posto ottenuto da Tom Dillmann e Alexander Mattschull.

I 110’ di corsa sono stati marcati dal meteo avverso, e la Safety Car ha introdotto le 35 vetture, prive dell’Aston Martin del Bullitt Racing, già out prima del via, sulla pista bagnata.

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Alla separazione dalla vettura di servizio dopo 15’, Freddie Hunt manteneva la prima piazza garantita dalla pole position davanti a Torsten Kratz e a Luis Sanjuan, ma da dietro avanzava Jerome de Sadeleer con la vettura dell’MV2S, presto P2 alle spalle del figlio d’arte, ma dopo poco era Jonathan Brossard a richiamare nuovamente in causa la Safety Car, terminando della ghiaia a Pouhon.

Dopo altri 20’ di neutralizzazione, Kratz si reimpossessa della seconda piazza, mentre Hunt macina giri veloci, perfettamente a proprio agio sotto la pioggia, ma in questa fase è lo specialista ed ex-campione Laurents Hörr a porsi in evidenza, guadagnando la quarta piazza dalla 17ma piazzola di partenza, per poi porsi addirittura alle spalle del battistrada, ancorchè ben distanziato.

Tra le GT3, Gino Forgione riusciva ad inserirsi brevemente nel trenino delle 3 Honda, salvo poi perdere nuovamente la posizione dopo il pit per cedere il volante ad Andrea Montermini. Sulla NSX GT3 saliva per la prtima volta Jan Magnussen, e poco dopo si impossessava della seconda piazza alle spalle di Gustav Birch.

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Mads Silhjehaug, subentrato ad Hunt, manteneva ed anzi aumentava il vantaggio sugli inseguitori, ora capitanati da Leronard Weiss e David Droux, che sulla Ligier del Graff presto chiudeva sul tedesco per andare alla caccia del norvegese, ormai avanti 30”. La Duqueine #3 del DKR, ora nelle mani assai meno capaci di Jim Brownson, dopo aver resistito a Weiss cedeva di schianto.

La gara sembrava decisa a favore del Reiter Engineering, ma prima la vettura di AT Racing, nella sabbia alla Bruxelles, riportava in pista la Safety Car, poi a causa di Brownson fermo nella ghiaia era Full Course Yellow. Il distacco tra i battistrada si era ormai assottigliato ad una manciata di secondi, e Droux con un forcing finale arrivava alle calcagna della bianca Ligier. Dietro era lotta al coltello fra Josh Skelton con la seconda entry del Racing Spirit of Leman, Malthe Jakobsen del Cool Racing e Colin Noble del Nielsen Racing, che supererà il polesitter ELMS della categoria.

Il sorpasso decisivo per il primo posto di forza, a Les Combes, all’ultimo giro, su Siljehaug, il quale tenterà di riattaccare a propria volta, vanamente. Alexander Mattschull dal canto suo portava la Ligier #10 alle spalle della top five, quanto basta per aggiudicarsi il titolo 2022 con una gara d’anticipo insieme a Tom Dillmann per il Racing Spirit of Leman. Col secondo posto odierno, Hune e Siljehaug si installano in seconda posizione, un punto avanti all’equipaggio dell’MV2S e a +7 rispetto a Jakobsen e Mo Smith.

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Il trenino finale delle GT3 premia la Honda #44 di Jens Møller e Gustav Birch sulla #88 di Jan Magnussen e la #55 di Kristian Poulsen e Kasper Jensen e la Ferrari dell’ex-F1. L’equipaggio della #55 conduce ora con 92 punti contro i 77 di Birch e Møller ed i 75 di Lars Engelbreckt Pedersen, compagno di Magnussen.

Ultimo appuntamento del 2022 con la Michelin Le Mans Cup a Portimao il 15 ottobre

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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ELMS – Ecco il calendario 2023. Novità Aragón in notturna

Ancora una volta l’European Le Mans Series rispetta la tradizione ed approfitta del round di Spa-Francorchamps per la presentazione della stagione successiva.

Ancora sei le gare in programma nel 2023, con due novità, entrambe in salsa spagnola: il prologo, i tradizionali test collettivi, ritornano a Barcelona come nel 2021, il 19/20 aprile, e si proseguirà in un periodo meteorologicamente più gradevole rispetto alla passata stagione con la 4 Ore del 23 aprile.

Prende il suo posto nell’ultima schedule una nuova venue, il Motorland Aragòn, che proporrà una gara in notturna di sabato sera il 26 agosto.

Gli altri quattro round sono all’insegna della stabilità, con la 4 Ore di Imola il 7 maggio, ultima gara della serie europea a precedere la 24 Ore di Le Mans, seguita da Le Castellet il 16 luglio.

Il calendario si chiuderà con i consueti appuntamenti di Spa-Francorchamps del 24 settembre e Portimao il 15 ottobre.

LMC_Calendar

Diffusi anche i calendari delle altre serie a contorno: sempre 6 date per la Michelin Le Mans Cup, con il fiore all’occhiello della Road to Le Mans l’8-9 giugno. La serie cadetta – le cui gare manterranno la durata di 110’ salvo le due manches del Circuit de la Sarthe, di 55’ ciascuna – ritorna inoltre a Barcelona, dove svolgerà i propri test il 18 aprile, ma mancherà nel round notturno di Aragòn.

Calendrier 2023 (bannière)

La Ligier European Series infine, giunta alla quarta stagione, seguirà il calendario della Le Mans Cup, tornando per la seconda volta, sempre in atto unico, a Le Mans, il 4 giugno 2023. I restanti appuntamenti rimarranno in forma di doubleheader partendo da Barcelona fino a Portimao.

Piero Lonardo

Foto: ELMS, LMC, LES