Il VDS Panis Racing si aggiudica la 4 Ore di Imola, terzo appuntamento dell’European Le Mans Series 2025. Oliver Gray, Esteban Masson e Charles Milesi si presentano per primi alla bandiera a scacchi, ripetendo il successo del 2024 per il team francese, davanti ai vincitori di Le Mans di Inter-Europol e alla #25 di Algarve Pro Racing dopo 20’ extra definiti dalla direzione gara per recuperare il tempo trascorso durante una bandiera rossa nel corso della prima ora di gara.
Una gara caotica, che ha ricordato sotto questo ha aspetto la Le Mans Cup, assente peraltro in questo weekend romagnolo, resa ancor più complicata dal pazzo meteo del Santerno, che ha regalato nella stessa giornata sia un caldo africano che delle precipitazioni di intensità variabile per chiudere di nuovo sotto una cappa di sole e afa.
Nei primi km di gara largo a Kuba Smiechowski, presto davanti a tutti, compreso la macchina in pole di Algarve Pro Racing, mentre Pedro Perino, partito dalla prima fila con l’altra vettura di Inter-Europol, perdeva rapidamente terreno. Sergio Sette Camara era passato al comando delle Pro/AM su Giorgio Roda, la Ligier del CLX Motorsport aveva mantenuto la leadership fra le LM P3 mentre infine Riccardo Agostini aveva facilmente avuto la meglio tra le GT3 con la Ferrari di Richard Mille AF Corse.
La citata red flag era provocata da un pile-up scatenato dalla Mercedes di Martin Berry, il quale cannonava al Tamburello la Ferrari di GR Racing di Mike Waiwright; ne facevano le spese anche la Ferrari Kessel #57 di Takeshi Kimura e l’Oreca Pro/AM di IDEC Sport di Paul Lafargue, che non riuscivano a schivare le due vetture.
Alla ripartenza, dopo il primo pit era peró Jamie Chadwick con l’Oreca IDEC a condurre il gruppo su Oliver Gray e a Smiechowski. L’alfiere del VDS Panis Racing rompeva però presto gli indugi e si installava al comando della gara.
Celia Martin frattanto allo scadere della seconda ora rovinava la bella gara delle Iron Dames, complice anche la pista scivolosa, con un testacoda alla Villeneuve, lasciando la leadership delle GT3 a Hiroshi Koizumi con la Corvette di TF Sport. Il team britannico piazzava anche “Spike”, sotto l’egida di AO Racing, al comando delle LM P2 Pro/AM, mentre CLX Motorsport proseguiva la propria marcia trionfale tra le LM P3 nonostante un drive-through.
Brivido per Esteban Masson, subentrato a Gray, larghissimo alla Rivazza; ed errori anche da parte di Dani Juncadella della capolista IDEC, precipitato in classifica generale ed infine dritto alla Gresini a procurare l’ennesima Full Course Yellow. Alla fine se ne conteranno ben sette, più una Virtual Safety Car e la red flag di cui sopra.
In pericolo anche i leader di LM P2 Pro/AM e GT3, ma Dane Cameron resisterà a Ollie Caldwell di ALgarev Pro Racing, mentre la Porsche Proton di Matteo Cressoni perderà contatto dal leader delle GT3, dopo averlo passato, a causa di una penalità per FCY infringement.
Ad un’ora abbondante dal termine era il momento di Nick Yelloly, il quale superava Matteo Cairoli e la vettura di Iron Lynx-Proton per andare alla caccia del leader assoluto; peraltro l’Oreca #9 perderà anch’essa terreno a causa di una penalità.
Il finale di gara era alquanto frammentato grazie a diversi contatti ed altrettante neutralizzazioni, protagonista tra gli altri anche l’Oreca gialloverde in seconda posizione, in fase di doppiaggio sulla vettura di Vector Sport di Pietro Fittipaldi. Sotto investigazione oltre ai vincitori di Le Mans tra le LM P2, anche la vincitrice per una presunta infrazione in fase di rifornimento.
La classifica generale è pertanto sub judice in attesa del termine delle investigazioni da parte della direzione gara. Già modificato invece il podio delle GT3, che vede la Ferrari AF Corse #51, seconda al traguardo dietro la Corvette, posposta fuori dal podio, alle spalle delle altre due 296 GT3 di Kessel Racing #74 e Spirit of Race #55.
In classifica generale, stante le posizioni all’arrivo, il VDS Panis passa al comando per un solo punto nei confronti di IDEC Sport, mentre tra le GT3 la classifica, sempre cortissima, dai nostri calcoli premierebbe ora Spirit of Race con 39 punti contro i 33 delle Iron Dames e di TF Sport.
Tra le LM P2 Pro/AM l’equipaggio di “Spike” sale al comando con 48 punti contro i 44 di Proton, oggi secondi, ed i 42 dei precedenti leader del TDS.
Prosegue infine la marcia trionfale di CLX Motorsport fra le LM P3, che ora conduce con 78 punti contro gli appena 33 di Inter-Europol, oggi solamente ottavi.
Il prossimo appuntamento con la massima serie europea endurance è per Spa-Francorchamps, il 24 agosto.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo