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ELMS – United Autosports, doppia pole a Portimao

United Autosports non è decisa a mollare nemmeno le briciole in questo season finale dell’European Le Mans Series.

Job Van Uitert conquista infatti la prima pole del 2020 per l’Oreca #32, allungando ancor più il gap che separa la seconda entry del team angloamericano dalla concorrenza e che vale il secondo invito alla prossima 24 Ore di Le Mans dopo il titolo già conquistato a Filipe Albuquerque e Phil Hanson a Monza.

L’olandese, vicecampione lo scorso anno con G-Drive, col best crono di 1.28.627 ha preceduto nella lista dei tempi Will Stevens del Panis Racing e Nicolas Lapierre del Cool Racing. Da segnalare che nelle ultime libere del mattino proprio la vettura in pole è stata protagonista di un’uscita di strada in curva 5 con Will Owen al volante causata da problemi alla superficie stradale, riasfaltata in occasione del recente GP di F1, che ha comportato una forte riduzione del tempo utile in pista.

In ombra invece proprio i neotitolati, che per quest’ultimo appuntamento si sono affidati a Phil Hanson, il quale ha fatto fatica a completare un giro ritenuto valido dalla direzione gara e partirà in P5 dietro anche ai campioni uscenti di IDEC Sport.

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United Autosports bissa inoltre la pole position anche in LM P3 grazie al “solito”, Wayne Boyd, autore di 1.36.277, precedendo la Duqueine del DKR e l’altra Ligier dell’RLR MSport.

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Tra i due litiganti, intesi come title contender, invece gode come spesso accade qualcun altro in GTE. L’ultima pole dell’anno va infatti ad Andrea Piccini con la Ferrari #60 di Iron Lynx. Per il driver toscano si tratta della seconda di fila dopo Monza, e ha preceduto col tempo di 1.38.769, il deb Alessio Rovera con la wild card di AF Corse. Tornando alla lotta per il titolo di categoria, la Porsche #77 partirà dalla quarta piazzola, mentre la Ferrari Kessel settima.

L’appuntamento con la 4 ore di Portimao è per domenica a partire dalle ore 11.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – G-Drive a caccia del secondo posto a Portimao

La missione di G-Drive è chiara: puntare al secondo posto che garantisce l’invito automatico a Le Mans. Si tratta però di una missione quasi impossibile, stante le 21 lunghezze che separano l’Oreca nero-arancio ribattezzata Aurus dalle seconde linee di United Autosports, ma non impossibile.

Ad ogni modo, nelle prime libere della 4 Ore di Portimao, in un clima assolutamente estivo, il team battente bandiera russa ha iniziato nel migliore dei modi, ponendo Nicky de Vries al top col tempo di 1.28.649, davanti ai vincitori dello scorso anno, nonchè campioni uscenti della serie, di IDEC Sport, P2 con Paul-Loup Chatin ad oltre 6 decimi.

Il pilota francese era risultato il più veloce anche nella giornata di test collettivi di ieri con un tempo leggermente superiore, precedendo di un soffio il neocampione Filipe Albuquerque, che oggi è stato fra quelli che hanno limitato la propria presenza in pista.

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Ricordiamo però che gli altri due titoli sono assolutamente in discussione, e tra le LM P3 è stato proprio il capoclassifica di United Autosports Wayne Boyd a siglare la migliore prestazione col tempo di 1.36.081, quasi 3 decimi meglio di David Droux con la vettura del Realteam, terzi in classifica generale a 18 lunghezze dai battistrada.

Il neoacquisto di Inter Europol Competition, secondi in classifica a -10 punti, Dino Lunardi, dal canto suo non è andato invece oltre l’ottava prestazione di categoria.

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In GTE infine miglior tempo per Alessio Picariello con 1.39.306 e la Porsche Proton #77, che rende al momento 7 punti alla Ferrari Kessel #74. Ma non è stata la 488 del team svizzero ad impensierire maggiormente i battistrada odierni, bensì gli esemplari di Iron Lynx e Spirit of Race grazie ad Andrea Piccini e a Matt Griffin, distanziati di oltre due decimi.

Ricordiamo che la Ferrari biancoverde #55 porta in gara 15 kg di zavorra contro i 30 kg dei due major contender.

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Non particolarmente in evidenza inoltre le due wild card WEC, con la Ferrari di AF Corse, qui in livrea totalmente rossa, che ha terminato in P6, mentre la Porsche del Gulf Racing ha segnato il non e penultimo tempo della categoria. Queste due vetture dovrebbero partecipare al season finale del 14 novembre in Bahrain, che risulta sempre più a rischio, stante la situazione internazionale del COVID.

Anche l’Asian Le Mans Series ha deciso di rinunciare alle trasferte in estremo oriente per ricollocarsi sul circuito di Abu Dhabi, per due doppi appuntamenti da tenersi il 4/6 febbraio ed il 18/20 febbraio 2021.

In Portogallo al momento sono in vigore restrizioni che però non dovrebbero mettere a rischio la prosecuzione della manifestazione, seppur a porte chiuse, a differenza del GP di F1 corso lo scorso weekend.

Il programma odierno della serie europea si è concluso poco fa con la mezz’ora riservata ai piloti bronze ranked. Al top Alexandre Coigny con l’Oreca LM P2 del Cool Racing davanti a John Falb di Algarve Pro Racing. La new entry del Realteam Julien Gerbi, qui al posto di Esteban Garcia, e Francois Perrodo con la Ferrari AF Corse hanno segnato invece le migliori prestazioni tra le LM P3 e le GTE.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati del Bronze Test

I risultati dei Test collettivi di giovedì

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – A Portimao ancora in gioco i titoli LM P3 e GTE

Con il titolo assoluto già acquisito già nel weekend di Monza da parte di Filipe Albuquerque, Phil Hanson e di United Autosports, l’European Le Mans Series si ritroverà fra due weekend a Portimao per il season finale della massima serie continentale endurance.

Il team di Zak Brown e Richard Dean può mirare al pokerissimo dopo le quattro vittorie fin qui ottenute dai due equipaggi, ma sono invece ancora in gioco ancora i titoli delle LM P3 e GTE, e proprio dalla categoria prototipi entry level, che pure mette in palio un posto tra gli iscritti alla prossima 24 Ore di Le Mans, potrebbe scaturire una prestigiosa tripletta.

L’equipaggio della Ligier JS P3 #2 di Wayne Boyd, Tom Gamble e Rob Wheldon vanta infatti 10 punti di vantaggio su Martin Hippe, che vinse qui nel 2018 sempre con Inter Europol, e 18 sull’accoppiata del Realteam, David Droux ed Esteban Garcia.

Sempre con riferimento a Le Mans 2021, anche il secondo posto nella categoria maggiore, che pure garantisce un’iscrizione automatica, vede favorita l’Oreca #32 di Alex Brundle, Job van Uitert e Will Owen, seconde a pari merito gli equipaggi del Graff formato da Alexandre Cougnaud, James Allen e Thomas Laurent, e del Panis Racing, con Will Stevens, Julien Canal e Nico Jamin, distanziati di ben 20 lunghezze. A quota -21, pure con qualche chance matematica, Roman Rusinov e Mikkel Jensen del G-Drive, sfortunati protagonisti in quel di Monza.

Titolo in gioco anche fra le GTE, con la lotta a due che vede impegnati la Ferrari #74 del Kessel Racing di Michael Broniszewski e David Perel, qui ancora una volta coadiuvati da Nicklas Jensen, e la Porsche #77 del Proton Competition di Alessio Picarello, Michele Beretta e Christian Ried, separate da 7 punti.

I due inviti automatici a Le Mans per la categoria dovrebbero essere appannaggio di questi due equipaggi, anche se nutrono ancora qualche speranza di agguantare il secondo posto le due Ferrari delle “Iron Dames”, terze sul tracciato brianzolo, e la #55 di Spirit of Race, rispettivamente a -21 e -22 punti dalla Porsche #77. In terra portoghese questi due equipaggi si ritroveranno con la zavorra imposta dal Success Ballast di 15 kg contro i 30 kg ciascuno dei due battistrada.

A dar man forte ai due major contender, si aggiungono all’entry list una Ferrari ed una Porsche extra. Direttamente dal WEC infatti avremo i capolista della GTE-Am di AF Corse, Francois Perrodo e Manu Collard, qui coadiuvati dal deb Alessio Rovera, campione in carica GT3 Sprint del GT Italia, ed il Gulf Racing di Ben Barker, Andrew Watson e Michael Wainwright. Le due wild card, attese per il season finale in Bahrain di qui a meno di un mese, portano il numero degli iscritti nella categoria al massimo stagionale di 10 unità.

Rispetto a Monza, assente tra le LM P2 la vettura del DragonSpeed, mentre Lorenzo Veglia dovrebbe debuttare nelle fila dell’RLR MSport sulla Ligier LM P3 #15 al posto di Gustas Grinbergas. Nelle fila del BHK, equipaggio parzialmente inedito con il lituano Julius Adomavičius e lo svizzero Alex Fontana a far compagnia a Tom Cloet.

Le ostilità in terra portoghese inizieranno venerdì 30 ottobre alle 12.40 con le prime libere, qualifiche sabato 31 alle 13.15 e start della 4 Ore di Portimao alle 12.00 di domenica 1° novembre.

Piero Lonardo

L‘entry list della 4 ore di Portimao

Foto: ELMS

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ELMS – Riflessioni su Monza a porte chiuse

Nei giorni antecedenti la 4 Ore di Monza sono apparsi su diversi media e social nostrani commenti sulla scelta operata dall’Autodromo Nazionale, di concerto con la LMEM, società organizzatrice dell’European Le Mans Series, di gestire il weekend di gara a porte chiuse.

Non per far polemica ma solo per chiarezza, bisogna innanzi tutto ricordare che la decisione dei vertici Monzesi è stata coerente a quella operata negli altri tre weekend fin qui svolti nella serie, che si chiuderà a Portimao, sempre a porte chiuse, il 1° novembre prossimo.

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Ma, detto fra noi, quanti appassionati sarebbero accorsi ad assistere alla gara – non parliamo di libere e qualifiche – in una domenica che minacciava pioggia con tanto di mascherine obbligatorie e protocolli COVID?

Una risposta precisa non la possiamo certo dare, e la decisione di correre “huit clos” era stata diffusa per tempo, però possiamo basarci sulle affluenze delle scorse edizioni, scarsine, per eventi dove peraltro erano presenti feature sempre interessanti per i tifosi quali la sessione autografi e la pit walk, per non parlare – per chi ovviamente poteva – della grid walk, il tutto per poter respirare più da vicino l’atmosfera della gara ed incontrare i propri beniamini.

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L’unico momento di gloria dell’endurance “moderna”, cioè dall’istituzione del WEC e delle serie continentali, dell’Autodromo Nazionale, risale al Prologo WEC organizzato nel weekend dell’1-2 aprile 2017. Il positivo risultato dell’epoca autorizzò i più a sperare in una conferma in pianta stabile nel calendario della serie mondiale, e addirittura voci messe in giro ad arte annunciavano la presenza fissa del World Endurance Championship per i successivi tre anni, al posto del giubilato Nurburgring.

Invece non solo il Prologo non tornò più a Monza, ma si sono dovuti attendere quattro anni per rientrare in un campionato che comunque dovrebbe vedere di diritto una tappa italiana.

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Per l’ELMS ripeto sempre affluenze scarsine, anche con biglietto a costo zero e le feature di cui sopra, e se ci aggiungiamo il carico da undici del COVID, quale amministrazione avrebbe rischiato di passare per untore per un evento limitato alla visione della sola gara, per di più sostenendo dei costi extra che difficilmente sarebbero stati ripagati dall’afflusso di pubblico ?

Dispiace per i veri appassionati, quelli per intenderci che domenica erano appoggiati alle reti, esile baluardo di confine fra il Parco e l’Autodromo, ma il rischio non valeva la candela. Tutto rimandato al luglio del prossimo anno ed alla scorpacciata di ELMS e WEC nel giro di due weekend. Quello sì sarà il metro di confronto per comprendere se gli appassionati italiani di endurance e di motori in generale meritano realmente gli sforzi degli organizzatori.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Albuquerque-Hanson, vittoria e titolo a Monza

Filipe Albuquerque e Phil Hanson sono i nuovi campioni dell’European Le Mans Series. Vincendo la 4 ore di Monza il vantaggio nei confronti della concorrenza è divenuto incolmabile e l’accoppiata di United Autosports può festeggiare il titolo continentale con una gara di anticipo.

Va detto che le cose si son messe subito per il meglio per i neocampioni; alla prima curva infatti su pista resa insidiosa dalla leggera pioggia caduta nella notte, erano in tanti a sbagliare, fra cui Jonathan Hirschi, partito a bomba dalla terza piazzola, che toccava l’Oreca in pole, costringendo Hanson, che intelligentemente aveva accelerato il giusto per non avvantaggiare Roman Rusinov, che gli partiva a fianco, ad andare largo e perdere diverse posizioni.

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Il gentleman russo da parte sua, sorpreso dallo start, veniva colpito a sua volta da Alexandre Cougnaud e si girava nella prima parte della variante, rimanendo impalato sui cordoli. Dopo l’uscita della safety car, la sostituzione del radiatore e la relativa perdita di giri ha chiuso sul nascere ogni velleità di rimonta e di titolo per il G-Drive.

Con questi presupposti la gara assumeva tutt’altro scenario. Hirschi, rimasto al comando, al restart veniva tamponato da Nico Jamin e poco dopo perdeva a sua volta la leadership proprio a vantaggio della vettura del Panis Racing, ma solo per qualche curva, in quanto Jamin era costretto a rientrare subito ai box per riparare la luce anteriore rovinata nel contatto.

Dalla terza posizione si faceva largo Anders Fjordbach con la vettura dell’High Class Racing, che in poche curve faceva fuori Antonin Borga, protagonista della perdita di una ruota durante il riscaldamento, e poi lo stesso Jamin, largo alla Parabolica, per installarsi al comando. Fra le LM P3, buona la partenza dalla pole di Rob Wheldon con la Ligier #2 di United Autoports, ma prima Jacopo Baratto con la vettura di Eurointernational e poi Martin Hippe con la Ligier gialloverde di Inter-Europol avevano la meglio sui capoclassifica.

La squadra battente bandiera polacca ha avuto il suo daffare nel mettere in assetto da gara il nuovo telaio Ligier LM P2 venuto dalla base operativa del team in Germania durante la notte per sostituire quello danneggiato da Matevos Isaakyan nelle libere 2. Peraltro il team variava anche la line-up LM P3, scon Dino Lunardi, già visto nelle prime libere, a prendere il posto dello storico coequipier di Hippe, Nigel Moore, per la gara.

In GTE invece era Claudio Schiavoni, partito dalla pole conquistata ieri da Andrea Piccini, a dominare nelle primissime fasi di gara, ma presto la Ferrari di Iron Lynx scivolava nelle retrovie, prima di essere fatta fuori dalla Ligier LM P3 di Jim McGuire, che provocava l’uscita della prima Full Course Yellow.

Il controllo della GTE passava quindi a Dane Cameron con la Ferrari #55 di Spirit of Race, davanti alla Porsche di Christian Ried. Alessio Picariello, subentrato a Ried, perfezionava poi durante la seconda ora di gara il sorpasso sulla 488 GTE biancoverde.

Davanti a tutti, alle spalle del battistrada emergevano le due entry di United Autosports, con Hanson rientrato in contention dopo la sosta fuori programma, seguito dalla gemella #32 con Will Owen, autore a sua volta di un lungo in prima variante.

L’inseguimento sostanzialmente durava per tutto il resto della gara, sebbene falsato a prima vista dalle diverse strategie, ma lo strapotere dell’accoppiata di United Autosports nei confronti del duo danese formato da Fjordbach e Dennis Anderson si rendeva via via evidente man mano che il distacco diminuiva fra le soste, complici anche altre due neutralizzazioni, la prima per i detriti persi a Lesmo dalla Duqueine LM P3 di Tony Wells e per il primo dei due cofani lasciati in pista da parte della Ligier LM P2 di Inter-Europol.

La seconda metà di gara viveva perlopiù di duelli nelle retrovie, con DragonSpeed ad ereditare il gradino basso del podio negli ultimi minuti dietro le due vetture di United Autosports dopo l’ultima sosta al pit della squadra danese.

_PL58434Anche in LM P3, Inter-Europol si avviava a conquistare la prima vittoria stagionale con 20” di vantaggio su Eurointernational, che a sua volta riusciva a resistere ad un ultimo effort da parte del polesitter Wayne Boyd.

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Unica eccezione in GTE, dove David Perel, autore di un finale eccezionale con la Ferrari Kessel, riusciva a prendere il largo sulla Porsche #77, cui alla fine regalava un intero giro, ricordiamo a parità di zavorra. Terzo posto per la Ferrari delle iron Dames, Michelle Gatting, Rahel Frey e Manuela Gostner.

In classifica generale, deciso come riportato poco sopra il titolo assoluto, dopo l’en plein di United Autosports nelle quattro gare disputate, con tre successi di fila da parte dei neocampioni, il team angloamericano è lanciato anche verso il titolo LM P3, con l’equipaggio della Ligier #2 a vantare dopo il terzo posto odierno 10 punti di vantaggio su Inter-Europol e 18 sul Realteam, oggi quarto al traguardo.

In GTE, l’equipaggio del Kessel Racing spezza la parità col Proton Competition. La lotta per il titolo di categoria, in palio nel season finale di Portimao fra tre settimane, è ristretta a questi due equipaggi, con le Iron Dames e Spirit of Race, quarta al traguardo, rispettivamente a quota 53 e 52 contro gli 81 dei leader.

UPDATE: L’Oreca del DragonSpeed, giunta terza al traguardo, è stata squalificata, con decisione inappellabile, a seguito delle verifiche tecniche. L’altezza da terra del diffusore posteriore dell’Oreca #27 è stata infatti trovata non conforme al regolamento (206 mm contro 200). Al terzo posto sale quindi l’Oreca dell’High Class Racing.

Piero Lonardo

L‘ordine di arrivo definitivo della 4 Ore di Monza

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Albuquerque, con Monza son sei pole di fila

Filipe Albuquerque conquista la pole position anche nel penultimo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series, in quel di Monza. E’ en plein fin qui nel 2020 e ben sei di fila nella serie, comprendendo anche le ultime due gare dello scorso anno, in pratica, se escludiamo l’esordio di Silverstone, da quando il team ha switchato da Ligier ed Oreca.

Beffato all’ultimo Nicky de Vries, che ha cercato di evitare l‘ulteriore punto addizionale in classifica generale, col distacco che ora sale a 33 punti dai leader, con ricordiamo la seconda vettura del team a fungere da scudiero. Il campione in carica della F2 si era portato in testa alla lista dei tempi ma nel secondo stint a gomme fresche, il capoclassifica ha staccato 1.33.928, 74 millesimi meglio dell’Aurus #26.

Seconda fila per altri due piloti che hanno tentato il colpaccio finale, Kostantin Tereschenko con l’Oreca del Duqueine e Nicolas Lapierre con la vettura del Cool Racing. Da segnalare il contatto alle barriere della Ascari per l’Oreca dell’High Class Racing, che chiude la classifica delle LM P2. Alle qualifiche non ha partecipato la Ligier di Inter-Europol incidentata in mattinata.

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Nuova pole position per United Autosoports anche in LM P3 grazie al capoclassifica Wayne Boyd, alla terza partenza al palo stagionale. Il pilota britannico ha preceduto col tempo di 1.43.017 Malthe Jakobsen dell’RLR e Laurents Horr del DKR. Il Realteam, major contender nella lotta al titolo di categoria, nonché reduce dall’hat trick della Paul Ricard 240, ha chiuso in quarta posizione, anche a causa delle decisioni del giudice di gara, che ha annullato ben tre giri a David Droux.

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Prima pole invece nelle GTE per Iron Lynx ed Andrea Piccini, autore di 1.46.113. La lotta che dura da tutto il weekend con Richard Lietz e la Porsche Proton #93 ha visto soccombere il pilota austriaco per 3 decimi. P3 per il capoclassifica Alessio Picariello con l’altra 911 RSR-19, ricordiamo gravato da 25 kg di zavorra extra, così come le Ferrari di Spirit of Race, che segue in graduatoria, e Kessel Racing, dead last con David Perel incapace di non incorrere nei giudizi del direttore di gara, senza nemmeno un giro cronometrato all’attivo.

Giunti nel frattempo i dovuti chiarimenti da parte dell’organizzazione al comunicato FIA riguardante la composizione degli equipaggi delle LM P2 a partire dalla prossima stagione nel WEC. Gerard Neveu, responsabile uscente dell’LMEM ha confermato a Monza che nel 2021 non cambierà nulla, sia nel WEC che in ELMS, ma che in entrambi i campionati verrà invece istituita una nuova categoria Pro-Am per i team che schiereranno almeno un bronze driver, con relativo podio e classifica separata.

La decisione del World Motor Council della FIA, evidente frutto di un misunderstanding ad alti livelli, dovrebbe essere revocata in tempi brevi.

L’appuntamento ora è per la 4 Ore di Monza, a partire dalle 11 di domani. E’ prevista una pioggia debole sia in serata che nel pomeriggio che potrebbe mescolare ulteriormente le carte in tavola ed eventualmente rimandare l’assegnazione del titolo continentale al season finale di Portimao.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Albuquerque svetta nelle libere 2 e punta alle pole di Monza

Il secondo round delle prove libere della 4 ore di Monza va a Filipe Albuqerque, in vetta alla lista dei tempi  con l’Oreca di United Autosports grazie ad un 1.34.985 ottenuto nelle fasi iniziali della sessione. A seguire, a oltre 3 decimi, altri sicuri protagonisti quali Ben Hanley ed il DragonSpeed, e Nico Jamin con la vettura del Duqueine. Solo P6 per i dominatori della prima giornata del G-Drive.

_PL55732La sessione è stata interrotta con una ventina di minuti di anticipo per il violento crash delle Ligier LM P2 di Inter-Europol, che ha picchiato duro all’uscita di Lesmo 2 con Matevos Isaakyan alla guida. Pilota illeso ma macchina che difficilmente sarà riparata in tempo per le qualifiche.

In precedenza un’altra interruzione per l’uscita di strada della Ligier LM P3 del Realteam, ferma nella sabbia all’uscita di Lesmo 1.

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Nella categoria cadetta, spazio quindi a Niko Kari e alla Ligier dell’Eurointernational, autore di 1.44.775; va detto però che diverse vetture hanno optato come accade di frequente, per poche tornate di shakedown, con i capoclassifica di United Autosports e la Duqueine #7 del Nielsen Racing addirittura ferme ai box.

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Richard Lietz, dal canto suo, ha limato notevolmente il proprio best crono fra le GTE, portandosi sull’1.46.886. E’ sempre ed ancora Andrea Piccini ad inseguire con la Ferrari #60 di Iron Lynx, a meno di due decimi.

Da segnalare infine che il FIA World Motor Council tenutosi ieri ha approvato il calendario del World Endurance Championship 2021, sancendo che gli equipaggi delle LM P2 dovranno essere composti obbligatoriamente da tre piloti di cui almeno un bronze o due silver. Ciò sicuramente porterà ripercussioni, insieme agli aggiustamenti alla potenza delle P2 per renderle meno performanti nei confronti delle Hypercar, nuove protagoniste della serie mondiale, anche ai campionati continentali, primo fra tutti proprio l’European Le Mans Series.

La giornata monzese proseguirà con le qualifiche alle 13.40.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – De Vries e G-Drive al top nelle prime libere di Monza

Nicky de Vries è un uomo in missione, il suo scopo, mantenere vive le speranze di titolo 2020 nell’European Le Mans per G-Dive ed i suoi compagni di squadra Roman Rusinov e Mikkel Jensen.

Dopo l’exploit nei test di ieri, anche oggi in quel di Monza, il campione in carica della F2, subentrato all’ultimo momento per Jean-Eric Vergne, ha dominato la lista dei tempi delle prime libere, migliorandosi ancora di tre decimi con 1.34.612.

A ruota l’assopigliatutto 2020 della categoria, Filipe Albuqerque con l’Oreca #22 di United Autosports, a poco meno di quattro decimi. Va detto che la top five odierna, completata da Mikkel Jensen, da Anders Fjordbach dei High Class e Konstantin Tereschenko de Duqueine, è racchiusa in meno di mezzo secondo.

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Anche tra le LM P3, è il major contender di UA, David Droux del Realteam, a segnare il miglior tempo con 1.43.781, solo 52 millesimi meglio di Laurents Horr con la Duqueine del DKR. P5 a meno di mezzo secondo per il capoclassifica Wayne Boyd dietro anche a Malthe Jakobsen dell’RLR MSport e Colin Noble del Nielsen Racing.

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Testa a testa invece in GTE tra due esperti dell’Autodromo Nazionale quali Richard Lietz ed Andrea Piccini. Alla fine l’ha spuntata il pilota austriaco che ha portato la Porsche Proton condivisa con Michael Fassbender e Felipe Laser al top con 1.47.373, appena 6 millesimi meglio del portacolori dell’Iron Lynx.

Nel tardo pomeriggio si è infine svolta la tradizionale mezz’ora riservata ai driver classificati bronze. A svettare è stato John Falb dell’Algarve Pro Racing col tempo di 1.37.339. Best crono tra le LM P3 per Robbie Wheldon di United Autosports e tra le GTE per il patron di Proton Competition, Christian Ried.

Nessun contatto particolarmente gravoso per piloti e vetture da segnalare, con le due vetture incidentate ieri regolarmente in pista. Domani in programma la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.00 e alle 13.40.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati del Bronze Driver Test

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Nel calendario 2021 torna il Red Bull Ring. Conclusi i test a Monza

Diffuso a mezzo email, nessuna conferenza, nemmeno virtuale, il calendario dell’European Le Mans Series 2021.

La schedule ritorna a sei gare più prologo, iniziando, assai ottimisticamente, da Barcelona il 12-12 aprile con i test collettivi, seguiti il 17-18 dalla 4 Ore catalana, poi passare al gradito rientro del Red Bull Ring, il 15-16 maggio.

Per il resto, si va a ricalcare la schedule classica, con Monza il 10-11 luglio, la settimana antecedente il debutto dell’Aurodromo Nazionale nel WEC, per poi tornare a Le Castellet il 28-29 agosto, vale a dire lo stesso periodo della Paul Ricard 240 allestita all’ultimo momento nella stagione corrente per supplire al forfait di Barcelona causa COVID, per poi tornare a dipanarsi su date meno sfidanti per i due restanti appuntamenti consolidati di Spa-Francorchamps (18-19 settembre, quindi ben lontana dalla 6 Ore WEC del 1° maggio) e Portimao (23-24 ottobre).

Fa specie l’assenza ancora una volta di Silverstone, mentre il season opener catalano ci pare abbia lo stesso ruolo della prima tappa del WEC 2021, Sebring, pronta all’occorrenza ad essere rimpiazzata da una venue “amica” quale il Paul Ricard.

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Nel frattempo oggi a Monza è stata giornata di test, con due sessioni per cinque ore totali di tempo pista. Al termine della giornata è stato Nicky de Vries, sub a sorpresa pe Jean-Eric Vergne, a segnare la migliore prestazione nel pomeriggio per il G-Drive con 1.34.956. A seguire Will Owen con l’Oreca #32 di United Autosports, e Ben Hanley, il migliore del mattino con la vettura del #27 del DragonSpeed, rispettivamente a mezzo secondo ed 8 decimi.

Forfait all’ultimo minuto per Paul-Loup Chatin sulla vettura campione in carica di IDEC Sport, a seguito di un test COVID positivo. Il posto del due volte titolato ELMS al fianco di Paul Lafargue e Richard Bradley è stato preso dall’ex-Peugeot, ora DS del team transalpino, Nicolas Minassian.

Tra le LM P3, è ancora lotta sul filo dei centesimi tra Wayne Boyd di United Autosoprts e la concorrenza. Il capoclassifica ha preceduto di 52 millesimi, col tempo di 1.44.022, David Droux con la vettura del Realteam, e di poco più di due decimi Niko Kari con la Ligier dell’Eurointernational.

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In GTE, Andrea Piccini, originariamente non listato come peraltro Sergio Pianezzola, ha portato al top la Ferrari #60 di Iron Lynx con 1.47.924 contro l’1.48.490 del veterano Richard Lietz e la Porsche Proton #93.

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Da segnalare infine un paio di uscite di strada per la Ferrari del JMW e per la Duqueine LM P3 #10 del Nielsen Racing, la prima alla Roggia con Rodrigo Sales, la seconda, out alla Ascari, Garrett Grist al volante. In entrambi i casi fortunatamente non si riscontrano infortuni ai piloti.

Domani si parte con le prime prove libere ufficiali, a partire dalle 9.30.

Piero Lonardo

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

Foto: ELMS, Piero Lonardo

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ELMS – Albuquerque-Hanson, titolo già a Monza?

A Monza il prossimo weekend si svolgerà il quarto atto dell’European Le Mans Series 2020, e dal tracciato brianzolo Filipe Albuquerque e Phil Hanson, reduci dal recente trionfo di Le Mans tra le LM P2 insieme a Paul di Resta, potrebbero facilmente uscire col titolo continentale con una gara di anticipo.

Basterebbe che i due alfieri di United Autosports mantenessero almeno 26 dei 29 punti che li separano attualmente dagli inseguitori più prossimi, vale a dire l’altro equipaggio del team diretto da Zak Brown e Richard Dean, formato da Alex Brundle, Job van Uitert e Will Owen.

Ancora in gioco, dietro il trio dell’Oreca #32, rispettivamente a quota -32 e -33, anche Roman Rusinov e Mikkel Jensen del G-Drive, che anche a Monza potranno usufruire dell’esperienza di Jean-Eric Vergne, ed il Graff di Alexandre Cougnaud, James Allen e dell’ex-reserve driver Toyota, Thomas Laurent.

Il plateau delle LM P2 assommerà come a Le Castellet, a 15 unità, con la novità Arjun Maini a prendere il posto di Loic Duval sull’Oreca #24 dell’Algarve Pro Racing. Presente inoltre la vettura #27 del DragonSpeed al posto della #21, e che sarà pilotata, oltre che da Ben Hanley, da Henrik Hedman e Charle Milesi, in luogo del campione in carica Memo Rojas e di Timothè Buret.

Un pelo più serrata invece la classifica delle LM P3, che vede condurre l’equipaggio della Ligier #2 di United Autosports, nonostante il ritiro del Paul Ricard, con 14 punti di vantaggio sul Realteam. Anche qui presenti le medesime 12 unità, con le uniche novità per RLR MSport, che acquisisce la giovane promessa lituana Gustas Grinbergas al posto dello statunitense Robert Megennis dal BHK, che insieme a Lorenzo Veglia presenterà invece il belga Tom Cloet ed il francese Philippe Paillot.

Unica defezione rispetto all’ultimo round, che porta ad un totale di 34 vetture complessive, tra le GTE, dove non è presente fra gli iscritti la Ferrari AF Corse #51. La lotta per il primato vede appaiate a quota 56 punti l’equipaggio della Porsche Proton #77 formato da Michele Beretta, Alessio Picariello e Christian Ried e la Ferrari Kessel di Michael Broniszewski e David Perel. Questi ultimi dopo due gare torneranno a condividere l’abitacolo col polesitter del season opener, Nicky Cadei.

La vittoria nella Paul Ricard 240 ha inoltre rilanciato anche le speranze della Ferrari AF Corse #55 di Duncan Cameron, Matt Griffin ed Aaron Scott, che insegue ora a -16 nonostante uno zero in casella nel primo round. Proprio a causa della vittoria nella 4 Ore di Le Castellet, la Porsche #77 viaggerà con 25 kg di zavorra esattamente come le altre due contender.

L’azione in pista a Monza, rigorosamente a porte chiuse, inizierà alle 9.30 di venerdì 9 ottobre con le prime libere. Qualifiche sabato 10 a partire dalle 13.40 e start della 4 Ore alle ore 11 di domenica 11 ottobre.

Piero Lonardo

L’entry list di Monza

Foto: Piero Lonardo