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WEC/USCC – La convergenza LMH/LMDh spiegata in dettaglio

A seguito della ratifica da parte del World Motor Council FIA di giovedí della convergenza tra LMDh ed Hypercar, l’ACO, Automobile Club de l’Ouest, patrocinatore del WEC e della 24 Ore di Le Mans, e l’IMSA, ente garante del WeatherTech SportsCar Championship, hanno diffuso nella giornata di ieri un ulteriore comunicato a maggiore dettaglio del regolamento tecnico comune.

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Premesso che ci fa sempre specie che si parli ora di un accordo tra le due organizzazioni risalente al gennaio 2020, sono state rese note le principali equivalenze, condivise peraltro già a suo tempo anche di concerto con i costruttori, regole che dovranno essere rispettate affinchè le due categorie possano correre assieme.

Al riguardo sono stati definiti quattro elementi chiave: le dimensioni delle gomme, l’accelerazione, la capacità di frenata e l’aerodinamica. Qui di seguito le specifiche.

ELEMENTI TECNICI CHIAVE:

1)     Pneumatici (anteriori/posteriori – dimensioni in cm)

AWD (solo LMH): 31/31

RWD (LMH ed LMDh): 29/34

2)     Profilo di accelerazione:

AWD: Definita tramite BoP. Ci saranno due velocità di attivazione del KERS distinte in funzione delle condizioni della pista (asciutto/umido), settate orientativamente intorno ai 120-160 km/h massimi.

LMDh: Solo software per controllare la distribuzione del motore elettrico sulla trazione, sempre posteriore, per evitare che funzioni da traction control.

3)     Capacità di frenata:

AWD & RWD: Differenziale potenziale totale identico su tutte le macchine

AWD: Differenziale frontale con antibloccaggio

4)     Aerodinamica

LMH     Omologazione presso la galleria del vento Sauber, ma per gareggiare in IMSA dovrà esserci un’omologazione ulteriore presso WindShear, North Carolina.

LMDh   Al contrario, omologazione presso WindShear, ma per gareggiare al WEC dovranno essere verificate presso la struttura Sauber.

L’eleggibilità delle LMH richiederà, attenzione, come ora per le DPi, anche un accordo individuale preventivo tra ogni costruttore e l’IMSA, nel rispetto del regolamento sportivo.

L’obiettivo finale di aprire la partecipazione con la medesima vettura alle gare di durata piú prestigiose si concretizzerà quindi nel 2023, anno ufficiale di introduzione delle LMDh.

Aldilà dei tecnicismi non del tutto immediati, e che verranno comunque meglio definiti, anche a livello verbale, nel regolamento tecnico finale sviluppato unitamente da ACO, FIA ed IMSA, appare chiaro che fino al 2023 non vedremo Toyota e Glickenhaus a Daytona e Sebring, cosí come non vi saranno apparizioni di eventuali LMDh già pronte nel frattempo alle gare del WEC e a Le Mans. Altrettanto curiosa inoltre la doppia omologazione, a dispetto della mutuata convergenza.

Sicuramente le tematiche sono complesse e richiederanno ancora un notevole studio al fine di garantire una reale equivalenza nelle prestazioni fra due concetti tecnici differenti.

Piero Lonardo

Foto: FIA, ACO, IMSA

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WEC/USCC/ELMS – Le decisioni FIA in tema di Hypercar, LMDh e LM P2

Il World Motor Council della FIA riunitosi in giornata a Monaco ha reso note, fra le altre, le proprie decisioni in tema di gare di durata, e ce ne sono un paio di veramente importanti.

Oltre alla ratifica del nuovo calendario del World Endurance Championship, con l’uscita di scena del Fuji in favore della doppia gara in Bahrain, è stato infatti sancito che le nuove LMDh dovranno convergere a livello di prestazioni alle Hypercar (LMH).

La ratifica di questa convergenza, che a dire il vero davamo tutti per scontata, permetterà ufficialmente alle LMDh di poter correre nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans, cosi come alle Hypercar di gareggiare nelle gare IMSA come la Rolex 24 at Daytona e la 12 ore di Sebring.

E’ stato dato molto risalto a questa notizia da parte della stampa specializzata, specie oltre oceano, ma la novità a mio avviso più importante tra queste decisioni risiede invece nella proroga del regolamento tecnico delle LM P2 fino a tutto il 2023.

Le attuali LM P2 dovevano infatti essere sostituite alla fine della stagione corrente, ma curiosamente nessuno dei quattro costruttori abilitati (Oreca, Ligier, Dallara e Multimatic) aveva fin qui proposto nemmeno un render delle nuove vetture.

Curiosamente, le LMDh – che con le nuove LM P2 dovrebbero condividere la base tecnica, al netto delle personalizzazioni previste in tema di propulsore e carrozzeria, oltre al sistema ibrido comune – dovrebbero vedere la luce proprio ad inizio 2022. Considerando che Multimatic sta già lavorando col gruppo VW (Porsche, Audi e forse altro) cosí come sappiamo essere in fase di sviluppo anche le LMDh di Acura e BMW, questo cambio di rotta diventa poco comprensibile.

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Una notizia certa è invece che l’hype derivante dal recente annuncio di Ferrari di voler competere  con una nuova Hypercar (scusate il gioco di parole) a partire dal 2023 per la vittoria assoluta nel WEC e a Le Mans ha condotto alla nomina di John Elkann, presidente del Cavallino, quale starter onorario della prossima 24 Ore, che ricordiamo partirà il 22 agosto.

Piero Lonardo

Foto: FIA, ACO

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WEC – Salta il Fuji, il Bahrain raddoppia

Come ampiamente previsto, la 6 Ore del Fuji non ci sarà nemmeno quest’anno. Di poco fa la notizia ufficiale, diffusa dal World Endurance Championship.

Al suo posto una soluzione pure ampiamente auspicata e mutuata da altri campionati FIA con l’aggiunta di una seconda gara in Bahrain, della durata standard di 6 ore, oltre alla 8 Ore già prevista quale season finale di questo campionato 2022.

Oltre a raddoppiare, c’è però anche un anticipo di date, in quanto i due round mediorientali si svolgeranno il 30 ottobre (la 6 ore) ed il 6 novembre 2021 (la 8 ore). In precedenza ricordiamo la 8 Ore del Bahrain era fissata al 20 novembre.

Maggiori dettagli – anche, chissà, sulla conformazione del circuito, che sappiamo essere ampiamente diversificabile – nelle prossime settimane. Nel frattempo, prepariamoci per il debutto della serie mondiale a Monza il 18 luglio prossimo.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

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WEC – Ecco la Peugeot 9X8, Hypercar senza ala posteriore

Presentata oggi a mezzo social la Peugeot 9X8, la nuova Hypercar per il World Endurance Championship 2022.

Il nome è stato scelto per rappresentare sia la continuità che l’innovazione, con un occhio alla serie: il 9 continua la tradizione delle vetture endurance, a partire dalla 905 fino alla più recente 908, entrambe vittoriose a Le Mans, mentre la X si riferisce alla trazione motrice e alla tecnologia ibrida che la spinge. L’8 infine è semplicemente il progressivo attualmente adottato nelle vetture di produzione.

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La nuova arma della casa del Leone si distingue sicuramente dalle altre proposte per un’estetica inconsueta, che si caratterizza in modo immediato grazie all’assenza dell’ala posteriore.

La motorizzazione si compone di un 2,6 litri V6 biturbo capace di 500 kW a cui è affidata la trazione posteriore, più un motore elettrico all’anteriore capace di generare all’occorrenza ulteriori 200 kW.

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Sensazionale il video che potete vedere qui girato al Circuit Paul Ricard, dove la 9X8 sorpassa via via le altre macchine sportive di maggior successo della casa, fino a profilarsi in tutta la sua originalità.

Attendiamo con ansia di vederla in pista nelle mani del settebello designato già nel mese di febbraio, composto da Paul di Resta, Kevin Magnussen, Jean-Eric Vergne, Loic Duval, Mikkel Jensen, Gustavo Menezes e James Rossiter, quest’ultimo quale pilota di riserva e test.

I dati tecnici della Peugeot 9X8:

Le Mans Hypercar (LMH)

Lunghezza: 5,000mm

Larghezza: 2,080mm

Altezza: 1,180mm

Passo: 3,045mm

Propulsore: PEUGEOT HYBRID4 500KW (all-wheel drive)

Trazione Posteriore: 500kW (680hp), 2.6L V6 biturbo di 90 gradi a combustione interna e cambio sequenziale a sette marce

Trazione Anteriore: 200kW motore elettrico monomarcia

Batteria: 900-volt alta densità costruita da Peugeot Sport e TotalEnergies/Saft

Carburanti e lubrificanti: TotalEnergies

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC – Monza tra Hypercar presenti e virtuali

Mentre fra poco piú di una settimana all’Autodromo Nazionale si scalderanno i motori dell’ELMS, la serie mondiale come noto si appresta a ritornare in grande stile a Monza nel weekend successivo con la terza tappa del calendario 2021.

Come noto saranno per la prima volta quattro le vere Hypercar in gara (non contiamo l’Alpine LM P1 “grandfatherd” per questa stagione), e questa volta le Glickenhaus se la giocheranno ad armi pari con le due Toyota.

Gli equipaggi del team sulla carta statunitense ma in realtà quantomai cosmopolita grazie alle competenze di Joest e Podium, vedranno Pipo Derani, Gustavo Menezes ed Olivier Pla sulla SGC 007 LMH #708 e Romain Dumas, Richard Westbrook e Franck Mailleux sulla già rodata #709.

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L’appiedamento temporaneo di Ryan Briscoe – è stato reso noto – non è dipeso dal contatto che ha sminuito l’altrimenti buon debutto della vettura, ma solo dal voler avvicendare tutti e sette i piloti in vista dell’impegno più importante che si svolgerà di qui a meno di due mesi in quel di Le Mans.

Tra le novità dell’entry list aggiornata diffusa mercoledí, l’equipaggio a due del Richard Mille Racing, con le sole Sophia Floersch e Tatiana Calderon sull’Oreca LM P2 #1, e l’esordio di Matej Konopka sulla Ligier dell’ARC Bratislava insieme al padre Miro e ad Oliver Webb in sostituzione di Tom Jackson.

Ricordiamo che a Monza gareggerà in vista di Le Mans anche l’Oreca di Risi Competizione per Ryan Cullen, Oliver Jarvis e Felipe Nasr.

Tornano a due gli equipaggi GTE-Pro in casa Porsche dopo la gara di lunghezza aumentata di Portimao, con Alessandro Pier Guidi e James Calado ora in testa alla classifica piloti. Orgoglio italiano anche in GTE-Am grazie al successo del Cetilar Racing di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco.

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Vedremo se la minore resistenza aerodinamica del pilota veneto (che si è dovuto tagliare la barba come John Watson nel 1976) aiuterà in parte a compensare i 35 kg di Success Ballast calcolati in funzione dei risultati precedenti…

Seriamente, a contendere il primato nella categoria al team tricolore ben 16 vetture, nonostante il forfait dell’ultimo momento della Ferrari del Kessel Racing. Da segnalare il ritorno nella serie mondiale di Toni Vilander al volante della 488 GTE Evo #61 schierata da AF Corse anche per Christoph Ulrich e Simon Mann. Ben 12 comunque gli italiani al via nella categoria, cui si aggiungono ovviamente Pier Guidi e Gianmaria Bruni tra i Pro.

Valkyrie-AMR-Pro01A tenere banco nelle ultime ore però anche i render della nuova Aston Martin Valkyrie AMR Pro, pronta ad essere presentata al pubblico. L’Hypercar “che non fu” si mostra radicalmente modificata rispetto ai prototipi visti anche in pista nel 2019, sarà prodotta in quantità limitata (40 esemplari più 2 prototipi), e viene accreditata di circa 1.000 HP totalmente prodotti da un motore termico, ma sarà destinata solamente ai track day.

Il 6 luglio invece, quindi proprio alla vigilia del doppio weekend monzese, dovrebbe essere invece presentata al pubblico via social la Peugeot Hypercar, alla presenza dell’intera line-up dei piloti del Leone. Save the date.

Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della 6 ore di Monza WEC

Foto: Piero Lonardo, AMR

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WEC – A Monza col pubblico (pagante)

Alla 6 Ore di Monza sarà ammessa una limitata percentuale di pubblico. Questa la notizia appena diffusa dal FIA World Endurance Championship.

Per l’Autodromo Nazionale, che entra per la prima volta in calendario con una prova della massima serie endurance dopo il prologo del 2017, è sicuramente un avvenimento importante, alla luce delle recenti limitazioni causa COVID, e ne fanno anche la prima prova del motorsport europeo, in attesa della 24 ore di Le Mans, ad ospitare spettatori.

I fans saranno ammessi, con procedure di verifica della temperatura e distanziamento sociale, nella sola giornata di domenica 18 luglio e per la sola tribuna principale ed il biglietto, a disposizione in prevendita su www.monzanet.it e www.ticketone.it al prezzo di 60 euro, comprensivo di parcheggio, con ridotti per teenagers (12-17 anni) ed anziani (over 75) di 30 euro, prezzo simbolico di 1 euro per bambini dai 7 agli 11 anni e gratis per i piú piccoli. Il prezzo aumenterà a partire dal primo luglio.

La 6 Ore di Monza dovrebbe vedere al via 38 vetture e qual miglior viatico della doppia vittoria nelle GTE di domenica scorsa a Portimao da parte di AF Corse e Cetilar Racing per festeggiare al meglio questo evento.

Ancora nessuna notizia invece per la 4 Ore ELMS che si disputerà il weekend precedente.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

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WEC – Toyota, doppietta in scioltezza. Trionfo Ferrari in GTE!

Siamo seri: le due Toyota GR010 Hybrid al momento sembrano proprio imbattibili. Dopo il successo “monco” e apparentemente sofferto di Spa-Francorchamps, qui a Portimao hanno dato dimostrazione di una superiorità indiscutibile, siglando non solo la prima doppietta stagionale, ma giocando come il gatto col topo con l’Alpine, che chiude a podio ma distanziata di oltre un minuto.

Un’eternità, considerando che una safety car ed una Full Course Yellow hanno contribuito a ricompattare per ben due volte il lotto dei partenti nella seconda metà di gara. Ma ormai il danno era fatto, con le Toyota ad accumulare nelle prime quattro ore addirittura un pitstop di vantaggio sulla LM P1 francese capitanata da un immenso Nicolas Lapierre, insieme a Mathieu Vaxivière e ad Andrè Negrao.

Alla fine, il Gazoo Racing ha deciso a tavolino che avrebbe dovuto vincere la #8 di Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley, che bissano il successo delle Ardenne. Questo recuperando un ultimo splash in regime di neutralizzazione a 16’ dalla fine, non condiviso con la vettura gemella di Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway.

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La bella Glickenhaus ha effettuato un debutto accettabile, penalizzato solo da un errore di Ryan Briscoe che ha rovinato la gara della SCG 007 LMH, giunta, dopo una lunga riparazione ai box ed una penalizzazione, ultima a 54 giri ma classificata. Come si dice, se son rose…

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E’ stata doppietta anche tra le LM P2 per Jota, che ha saputo rimontare il disastro iniziale, con il contatto fratricida al primo giro in curva 7, lasciando l’Oreca di United Autosports, priva di Filipe Albuquerque, ad un giro. Il duello finale ha premiato l’unico portoghese in gara, Antonio Felix da Costa, che a pochi minuti dalla fine ha avuto la meglio su Tom Blomqvist.

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Tra le LM P2 Pro/Am invece, è stata una gara a perdere, e una volta tanto la colpa non è stata dei gentlemen quanto dei pro, con l’erroraccio di Job van Uitert ed i vari testacoda di Juan Pablo Montoya ed i problemi tecnici di High Class Racing, che recupera il podio dietro il DragonSpeed dopo una defaillance elettrica che pareva terminale a mezz’ora dalla chequered flag. Prima vittoria nel WEC quindi al Realteam di Norman Nato, Esteban Garcia, vero bersaglio mobile per le GT, e Mathias Beche.

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L’Italia ha avuto di che gioire in entrambe le classi GTE. In GTE-Pro, James Calado ha potuto festeggiare il suo 32mo compleanno nel migliore dei modi insieme ad Alessandro Pier Guidi, seguiti in classifica dall’altra 488 GTE Evo di Daniel Serra e Miguel Molina.

Le due Porsche, apparentemente imbattibili in qualifica, hanno scontato un peggiore consumo delle gomme Michelin, dettato da una scelta sbagliata. Erano infatti disponibili due mescole diverse di gomme e Porsche avrebbe optato per le medie al posto delle dure, che si sono rivelate invece vincenti sulle vetture della concorrenza.

Il cambio di rotta è stato effettuato in modo tardivo e, delle due 911 RSR-19, è stata ancora la #92 di Kevin Estre e Neel Jani, coadiuvati per l’occasione da Michael Christensen, a precedere la macchina di Gianmaria Bruni, Richard Lietz e Fred Makowiecki.

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Il trionfo del Cavallino si completa col primo successo in GTE-Am del Cetilar Racing. Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco si sono dimostrati l’equipaggio più completo nonostante i 10 kg extra derivanti dal terzo posto di Spa, e solo Matteo Cairoli sulla Porsche del Project 1 ha tentato di par suo di risolvere la questione. Purtroppo per il team tedesco, una leggerezza di Riccardo Pera e la relativa penalità ha ributtato in seconda posizione la Porsche #56 che aveva conquistato la testa della categoria.

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Il successo Ferrari si completa col terzo posto della #54 di Giancarlo Fisichella, che quando trova la pista “giusta” riesce sempre ad esaltare ed esaltarsi, Francesco Castellacci e Thomas Flohr.

E’ tutto dall’Autodromo International do Algarve. L’appuntamento con la serie mondiale è per la 6 Ore di Monza, in programma dal 16 al 18 luglio prossimi.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 8 Ore di Portimao

Foto: Piero Lonardo

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WEC – L’Alpine si impone nelle qualifiche di Portimao

Sarà l’Alpine A480 Gibson a partire al palo nella 8 Ore di Portimao, secondo appuntamento del World Endurance Championship 2021.

Dopo una serie di prestazioni convincenti, eppure non al top, nelle prove libere da parte di Nicolas Lapierre, è stato Mathieu Vaxivière ad issare in cima alla classifica il prototipo francese col tempo di 1.30.364.

Battute quindi le due Toyota GR010-Hybrid con Brendon Hartley che si infila all’ultimo momento davanti al compago di squadra Mike Conway, ma lontano circa 1 decimo dal leader.

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La pole delle LM P2 è stata una battaglia fra le due Oreca di Jota Sport, con Tom Blomqvist a terminare davanti di soli 45 millesimi davanti l teammate ed idolo locale Antonio Felix da Costa. Problemi di track limits per il dominatore delle libere, Paul di Resta, con la vettura di United Autosports. Alla fine l’ex campione DTM si qualificherà in P7, dietro anche al migliore degli equipaggi Pro/Am, quello del Racing Team Nederland di Job van Uitert.

Non è riuscito il miracolo Glickanhaus, con Richard Westbrook che col tempo di 1.32.167, superiore di circa due decimi al suo stesso miglior tempo delle libere 3, partirà in undicesima posizione.

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Prima dei prototipi sono scese in pista come di consueto le GTE, e Kevin Estre ha bissato la pole di Spa.Francorchamps tra le Pro con la Porsche #92 ed il tempo di 1.37.986. Alle due 911 RSR-19 è sfuggita la doppietta grazie a James Calado, P2 a poco meno di 4 decimi su Gianmaria Bruni. Daniel Serra dal canto suo è stato martoriato dai track limits e partirà dal fondo dello schieramento.

UPDATE  A Daniel Serra è stato infine riconosciuto un giro valido e partirà pertanto in quarta posizione tra le GT  

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Egidio Perfetti dal canto suo conta di riscattare la sfortunata prestazione del season opener segnando il miglior tempo fra le GTE-Am. Il portacolori del Project 1 ha infatti preceduto il resto dei gentlemen col tempo di 1.40.191.

A seguire Christian Ried con la migliore delle Porsche del Dempsey-Proton, e Roberto Lacorte con la migliore delle Ferrari per il Cetilar Racing nonostante la zavorra extra di 10 kg.

Lo start della 8 Ore di Portimao domani alle 11 locali, corrispondenti alle 12 italiane. Diretta streaming totale sul sito fiawec.com e su Eurosport Player e parziale sui canali Eurosport, tutti a pagamento.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Di Resta ritocca il limite prima delle qualifiche di Portimao

E’ ancora Paul di Resta a prenotarsi nominalmente per la pole position della 8 Ore di Portimao. L’ex campione DTM ha infatti portato al top anche nelle libere 3 appena concluse l’Oreca LM P2 di United Autosports migliorandosi di altre 3 decimi fino a 1.31.628.

Niente da fare ancora una volta per le Hypercar, con Nicolas Lapierre e l’Alpine Gibson seconda a 24 millesimi.

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Ma la sorpresa della sessione è la Glickenhaus, che termina in P4 dietro l’enfant du pays Antonio Felix da Costa a 3 decimi dal leader grazie a Richard Westbrook Meglio quindi delle Toyota, con la #8 e Sebastien Buemi che gli terminano appena dietro.

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Kevin Estre e Gianmaria Bruni dal canto loro hanno ristabilito le distanze in GTE-Pro, col francese a togliere oltre 8 decimi al tempo di stamane di Daniel Serra con la Ferrari #52, che ha praticamente ripetuto nel terzo turno, che si è svolto in modo fluido e senza interruzioni.

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E’ ancora Matteo Cairoli infine a dominare fra le GTE-Am con 1.39.186 davanti alla Porsche del Dempey-Proton di Matt Campbell e alla Ferrari AF Corse di Giancarlo Fisichella, entrambi distanziati di 3 decimi.

Tutto pronto quindi per le qualifiche, a partire dalle 18.00 locali, corrispondenti alle 19 italiane.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Di Resta da’ il cambio in vetta alle libere 2 di Portimao

Ancora una volta è una LM P2 in vetta alla classifica delle libere della 8 Ore di Portimao. Dopo Antonio Felix da Costa, stamane è stato Paul di Resta a precedere il resto del lotto con l’Oreca di United Autosports ed il tempo di 1.31.984, quasi 2” meglio del best crono di ieri del portoghese.

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A dire il vero l’intero podio è occupato dalle vetture di categoria, con Robin Frijns ed Alex Brundle a seguire con le Oreca di WRT ed Inter Europol, con distacchi minimi, a precedere a propria volta la migliore delle Hypercar, che ancora una volta e l’Alpine con il solito Nicolas Lapierre.

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Addirittura appena P7 e P9 per le due Toyota, ma sappiamo che il vento potrebbe cambiare con l’avvicinarsi alle qualifiche, mentre la Glickenhaus ha terminato in P13, a 2* dal leader.

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Diverse disavventure per la SCG 007 LMH, che dopo aver segnato la migliore prestazione con Romain Dumas, si è ritrovata ferma lungo il percorso per un problema al cambio, provocando la prima Full Course Yellow della sessione. Tornata in pista nel finale dopo una  lunga sosta ai box con Ryan Briscoe, si è ulteriormente fermata per problemi al cambio, propiziando quindi la chiusura leggermente anticipata del turno.

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Daniel Serra ha riportato in alto la Ferrari, limando oltre 1”3 al miglior tempo di ieri della Porsche con 1.38.901. La 488 GTE Evo #52 ha preceduto di poco più di un decimo Neel Jani con la 911 RSR-19 #92.

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La Porsche si è rifatta in GTE-Am con Matteo Cairoli, al top col Project 1 ed il tempo monstre di 1.39.266, propiziato sicuramente dalla mancanza di zavorra rispetto ai major contender, come la Ferrari di Antonio Fuoco (+10 kg grazie al terzo posto di Spa), che segue a 2 decimi. P3 per Ben Barker con la Porsche del GR Racing.

A seguire più tardi la terza ed ultima sessione e le qualifiche, rispettivamente alle 14.00 e alle 18.00 locali, corrispondenti alle 15 e alle 19 italiane.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

Foto: Piero Lonardo