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WEC – Van der Linde e la BMW lasciano a mezzo secondo Giovinazzi nelle Libere-2 del COTA

BMW in evidenza nel secondo turno di libere al Circuit Of The Americas. Sheldon van der Linde ha presto piazzato la zampata che vale il best lap di giornata di 1.51.946, abbassando di 1”6 il limite segnato al mattino da Will Stevens con la Cadillac, nonostante temperature tropicali.

Alle spalle della M Hybrid V8 #15 il polesitter 2024, Antonio Giovinazzi, con la Ferrari #51, a mezzo secondo.

_PL55170Entrambe le altre 499P comunque terminano in top ten, con la #83 in P5 e la #50 in P8 grazie agli effort di Robert Kubica e Nicklas Nielsen. Prosegue frattanto il buon momento delle Aston Martin Valkyrie, che occupano la terza e la settima posizione nella lista dei tempi.

Sorpresa della sessione le due Porsche Penske, che miracolosamente si ricordano di essere campioni in carica piloti, e chiudono con la quarta e la sesta prestazione, mentre rientrano nei ranghi Cadillac ed Alpine.

Relativamente al costruttore francese, si parla molto di un avvicinamento ad Antonio Felix Da Costa in chiave 2026, ma anche Peugeot potrebbe, almeno stando alle indiscrezioni riportate da un noto sito britannico, siglare un deciso colpo di mercato, oltre alle acquisizioni già note di Theo Pourchaire e Nick Cassidy.

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Più combattuta invece la lotta per il primato tra le LM GT3, lotta che alla fine ha visto premiare Sean Gelael e la McLaren 720S #95 di United Autosports col tempo di 2.06.545.

Anche in questo caso una prestazione migliore, anche se in questo caso solo di mezzo secondo, rispetto al mattino, davanti a Rahel Frey con la Porsche delle Iron Dames e alla Ford Mustang Proton #88 di Giammarco Levorato.

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Rispetto alle travagliate prime libere, da segnalare solamente una Full Course Yellow per permettere alla Ferrari VISTA AF Corse #54 di riprendere la marcia nel settore centrale, ed una red flag finale che ha visto protagonista ancora una volta la Corvette #81, in testacoda sui proprio fluidi a causa di un tubo dell’acqua disconnesso.

Non ha preso parte infine alla sessione l’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman, protagonista di un’uscita di strada nel corso delle Libere-1.

Domani si prosegue con la terza ed ultima sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.00 ed alle 15.00 locali, vale a dire le 18.00 e le 22.00 italiane. Entrambe le sessioni saranno fruibili in streaming sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Stevens e la Cadillac guidano un primo complicato turno di Libere al COTA

Il made in USA regna sovrano al termine delle prime travagliate libere al Circuit Of The Americas, sesta tappa del World Endurance Championship 2025.

Will Stevens ha fissato i cronometri sull’1.53.584 con la V-Series.R #12 una volta risolti i problemi di cronometraggio che hanno fermato quasi immediatamente le ostilità per quasi un’ora dopo che la BMW di Raffaele Marciello si era fermata in pista per un problema all’ibrido. La vettura è poi tornata in pista nel finale.

La sessione veniva quindi prolungata di conseguenza, ma sono state comunque tre le ulteriori red flag che hanno complicato le attività, peraltro in un clima torrido, la prima causata dall’Aston Martin del rientrante Derek Deboer, nelle gomme in curva 6, poi ancora la Cadillac leader, #12 arenata all’entrata di curva 7 ed infine la Corvette #81, ferma alla pit entry, ha chiuso definitivamente il turno.

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Tornando ai risultati della pista, alle spalle del battistrada, grande risultato delle Aston Martin Valkyrie, che chiudono col secondo e quarto crono, con distacchi all’interno dei 2 decimi; nel mezzo, la Ferrari di Robert Kubica.

Bene anche le altre due 499P, che terminano immediatamente alle spalle dei primi quattro. In eviodenza anche le Alpine, entrambe nella top ten.

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Tra le LM GT3, uno-due Corvette con Dani Juncadella e Charlie Eastwood, con lo spagnolo autore di 2.07.037 sulla Z06.LMGT3.R #33. P3 per Marino Sato con la McLaren #95 di United Autosports davanti a Michelle Gatting con la Porsche delle Iron Dames e alla Ferrari VISTA AF Corse #54 di Davide Rigon. Chiudono la classifica le due BMW M4 GT3, con distacchi di quasi 2” dalla vetta.

Il programma odierno prosegue con la seconda sessione di libere, posticipata alle 16.30 locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Le impressioni Ferrari alla vigilia delle Libere del COTA

Consueto giro di pareri in casa Ferrari prima dell’inizio delle attività in pista al Circuit Of The Americas.

Iniziamo da Antonio Fuoco, a podio lo scorso anno con la 499P #50 nella gara vinta da AF Corse.

Dallo scorso anno non avete provato al COTA. Rispetto a  San Paolo come la vedete?

“Per noi l’approccio al weekend è sempre lo stesso ottimizzando quello che abbiamo. Certamente rispetto a San Paolo la pista è più favorevole, ma la condizione è completamente differente con la pista riasfaltata in diversi punti. Il livello dei rivali è sempre più alto, penso che già questa mattina nelle libere capiremo tante cose”.

Il contesto e la pista sono le stesse, ma ci sono delle differenze. A parte le temperature che sono davvero elevate…

“Dopo la pausa estiva in cui non guidi effettivamente non è semplice tornare in auto con questo caldo. Domani però le temperature dovrebbero abbassarsi e domenica non è esclusa nemmeno la pioggia, quindi non ritroveremo lo stesso clima di oggi”.

Vi siete preparati quindi ad un lavoro differente per oggi?

“Oggi è necessario prendere il ritmo ed ottimizzare il tempo, anche perchè con tre piloti non riesci a girare tanto visto il poco tempo a disposizione”.

Perdonami ma devo farti questa domanda: quanto ha fatto male la squalifica di Le Mans?

“Tanto, abbiamo perso tanti punti per il campionato e penso che alla fine dell’anno sentiremo questo zero. In una gara da un giorno può succedere di tutto, ma abbiamo già voltato pagina ed ora tenteremo di raccogliere più punti possibile. Se avremo la chance per lottare per il titolo piloti lo faremo, altrimenti saremo al supporto della squadra per il Mondiale costruttori”.

Proseguiamo con Mauro Barbieri, Ferrari Endurance Race Cars Head  of Performance & Governance Relationships.

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Le tue impressioni prima della gara con un nuovo asfalto e non solo…

“In realtà non ci sono tante differenze rispetto allo scorso anno, forse oggi è più caldo, ma i dati che abbiamo usato lo scorso anno possono tornare utili. Nel 2024 non eravamo i più veloci, ma siamo riusciti a vincere. Vedremo oggi dopo le prove libere dove ci troveremo”.

Che programma avete per la FP1?

“Come sempre cercheremo di capire il set-up e se le temperature resteranno le stesse cercheremo di fare una comparazione tra le gomme. Tutti i team eseguono lo stesso programma nella prima giornata. Michelin ci ha dato delle previsioni in merito al crossover tra le Hard e le Medium. Sopra i 44/45° gradi d’asfalto la mescola Hard dovrebbe avere un utilizzo migliore. Non dovrebbe essere complicato riscaldare le gomme in uscita dai box, il COTA è una delle migliori sotto questo aspetto insieme al Bahrain.

C’è la possibilità di usare qualche ‘Joker’ nel breve termine?

No il piano non è cambiato, non c’è intenzione di introdurre update nel 2025. Stiamo lavorando per cercare di migliorare i nostri punti deboli ed in alcuni casi si può operare sull’auto senza spendere ‘Joker’. Siamo soddisfatti delle prestazioni e non vediamo la necessità di introdurre novità a fine anno per gareggiare nel 2026. Al momento non c’è bisogno di nulla di urgente”.

L’appuntamento al Circuit Of The Americas è per le prime libere alle 11.30

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – BMW: Valentino Rossi potrebbe debuttare con l’Hypercar nell’Asian Le Mans Series!

Dal paddock del Circuit Of The Americas subito una prima novità di rilievo: che riguarda nientemeno che Valentino Rossi.

Vale, la prima domanda di rito:  ti ritroveremo sull’Hypercar, magari nel rookie test in Bahrain?

“Purtroppo  in Bahrain no, perchè abbiamo scoperto che il rookie test si può fare una sola volta e io vi ho già partecipato lo scorso anno. Spero di riprovarla comunque presto, io spingo sempre per guidare la LMDH”.

Ci sarebbe l’opportunità dell’Asian Le Mans Series…

“Assolutamente si, questa è una chance buona per questo inverno. Abbiamo parlato anche con Vincent Vosse della situazione, vediamo come va nelle prossime settimane. Ci sono delle gran belle piste. Ancora non è deciso niente, ma ci spero”.

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BMW nel frattempo proverà a tornare sul podio nella classe regina. Raffaele Marciello in particolare riparte dopo il prematuro ritiro di San Paolo per un problema tecnico ad inizio gara.

BMW come si presenta al COTA, pista che di fatto non vedete da un anno. Che sensazioni ci sono?

“Il COTA è una pista in cui siamo andati forte lo scorso anno, abbiamo dovuto fare molto ‘fuel saving’ nel finale e sfortunatamente Marco Wittmann non era stato bene. Anche l’auto gemella era stata molto veloce prima di prendere una penalità. In teoria è un tracciato in cui siamo competitivi, e un podio non è impossibile . Il limite delle pressioni più basso rispetto ad altre gare ci aiuta sicuramente, teoricamente possiamo fare bene così come al Fuji”.

Settimana prossima ci sono dei test collettivi, ci siete anche voi?

“Si, ma non sarò presente perché correrò la 1000km di Suzuka dell’IGTC”.

Per il campionato la situazione non è delle migliori, ci sono però ancora però tre gare da disputare…

“Il finale di stagione 2024 è stato positivo. Quest’anno abbiamo avuto una serie di problemi che ci hanno limitato anche se non credo che potessimo contenderci il campionato. Siamo stati in ogni caso competitivi nella prima parte di stagione. Nel WEC recuperi facilmente, ma puoi perdere anche tanti punti in una singola gara”.

Hai il contratto anche nel 2025 in ogni caso?

“Si, assolutamente. BMW decide i programmi in un secondo momento, ma la mia speranza è quella di correre ancora con i prototipi”.

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Importanti sviluppi attendono invece la M Hybrid V8. Recentemente la LMDh tedesca ha effettuato un test a Le Castellet con un significativo aggiornamento nella parte anteriore del prototipo. Vincent Vosse ci ha parlato dell’update sul prototipo BMW e sull’imminente ingresso nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship.

Riguardo all’impegno in IMSA, tutti stiamo aspettando una comunicazione…

“Tutti sono entusiasti di questa cosa, non ci siamo mai nascosti e desideriamo svolgere questo programma. Spero che potremmo confermare l’impegno nell’IMSA nelle prossime settimane, sicuramente stiamo lavorando per questo”.

Primi giri per l’aggiornata Hypercar a Le Castellet.  Quali sono le prime impressioni sull’update che avete portato, da Team Principal ed ex pilota?

“Stiamo lavorando nella giusta direzione, il nostro obiettivo è migliorare e credo che ci stiamo riuscendo”.

Userete un Joker per l’evoluzione?

“Si, ci sono ed è giusto che vengano utilizzati il più possibile”. 

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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IMSA – BHA si allea con PR1/Mathiasen nel 2026. Ford cambia denominazione

Il Bryan Herta Autosport (BHA) non ha fatto in tempo dichiarare la propria volontà di entrare nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2026 tra le LM P2 che immediatamente spunta la partnership col PR1/Mathiasen Motorsports.

Ulteriore curiosità, la squadra diretta da Bobby Oergel ha da poco annunciato Logan Sargeant quale terzo pilota negli ultimi round del 2026.

Facile unire i puntini e capire che questa partnership farà da chioccia all’entrata in grande stile di Genesis Magma Racing nella massima serie endurance americana dal 2027 dopo il debutto nel WEC nella prossima stagione.

La struttura di Bryan Herta, che da anni il riferimento di Hyundai nell’ambito della Michelin PIlot Challenge, ha da poco acquisito dei nuovi locali a Brownsburg.

Il PR1/Mathiasen dal canto suo ha conquistato la bellezza di cinque titoli LM P2, l’ultimo non più tardi dello scorso anno, insieme ad Inter-Europol, con Nick Boulle e Tim Dillmann.

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L’altra notizia del giorno, se cosí si può dire, riguarda il cambio di denominazione della branca sportiva di Ford, che passa da Ford Performance a Ford Racing, denominazione peraltro già adottata in passato dal marchio dell’Ovale, attivo con le Mustang in varie competizioni, in attesa di debuttare con la propria LMDH nel 2027.

Luca Pellegrini / Piero Lonardo

Foto: IMSA

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WEC – Cadillac e Porsche appesantite per il COTA. Conway ko, in Toyota torna Lopez

Un Balance of Performance ancora una volta poco decifrabile quello definito dall’Endurance Committee FIA per la Lone Star Le Mans, sesto appuntamento del World Endurance Championship 2025.

Le Cadillac trionfatrici a San Paolo correranno con ben 19 kg extra, avvicinandosi al peso minimo superiore di Ferrari e Toyota, stabili a quota 1.069 kg. Ma oltre le variazioni minime ad Alpine {+1 kg) e BMW (-2 kg), stupiscono i 12 kg in più assegnati alle Porsche 963, che arrivano a pesare 1.065 kg a vuoto.

Porsche stangate anche a livello di potenza massima entro i 250 kmh (-13 kW) nonostante i risultati non propriamente lusinghieri ottenuti finora in stagione, anche se recupereranno un 2,5% alle velocità più sostenute. Potenze ridotte anche per BMW (-8 kW), Alpine (-6 kW), Cadillac (-5 kW) e Toyota (-1 kW), mentre oltre i 250 kmh ritocchi per quasi per tutte le Hypercar.

Modificate al ribasso infine tutti i parametri di energia massima per stint: si va dal singolo MJ tolto alle Aston Martin ai 5 MJ in meno delle BMW. Le Valkyrie rimangono le meno efficienti con 918 MJ per stint contro gli 890 MJ di Ferrari ed Alpine.

Quasi tutte oggetto di ritocco al ribasso alle velocità oltre i 200 kmh anche le LM GT3; fanno eccezione solo le McLaren 720S, che riceveranno uno 0.1% in più. Leggero aggiustamento alle velocità inferiori solo per le Mercedes AMG GT3.

Revisione quasi totale anche dei pesi minimi, con BMW e Ford Mustang che curiosamente (permettetecelo una volta tanto) tornano quasi ai pesi ante-San Paolo, dove vennero appesantite di 12 e 19 kg rispettivamente. In questo nuovo BoP le M4 GT3 risultano alleggerite di ben 26 kg, risultando ora le piû leggere, insieme alle Porsche, con 1.332 kg a vuoto, mentre le Mustang GT3 calano di 17 kg. Per contro. Le Corvette continuano a “dimagrire”, perdendo ulteriori 10 kg dopo i 25 tolti in Brasile.

Ritoccati infine anche tutti i valori di energia massima per stint, dai +7 MJ assegnati alle Porsche ai -8 MJ tolti alle Ford. Le Ferrari 296 GT3 risultano ancora una volta le più efficienti con 668 MJ per stint contro i 708 MJ delle Mercedes.

Un ultimo accenno al Success Ballast, che vedrà i trionfatori di Le Mans del Manthey 1st Phorm appesanti di ulteriori 26 kg, contro i 24 della Ferrari #21 di VISTA AF Corse, che li inseguono in classifica. 18 invece i kg extra per la Corvette TF Sport #81 e la Lexus #87 vincitrice in Brasile.

Un paio di modifiche importanti tra gli equipaggi, con Mike Conway indisponibile per un infortunio subito in allenamento. Al suo posto sulla Toyota #7, come a Le Mans 2024, Josè Maria Lopez; sulla Lexus GT3 #87 di AKKODIS ASP si accomoderà nuovamente, sempre come sulla Sarthe lo scorso anno, Jack Hawksworth.

Inoltre, Peugeot ha annunciato che il neoacquisto Nick Cassidy proverà la 9X8 nel corso di un test previsto martedí prossimo sul circuito texano.

L’azione in pista al COTA inizierà venerdí 5 settembre alle 11.30 locali con le prime libere. Qualifiche sabato 6 alle 15.00 locali, le 22.00 italiane, mentre la Lone Star Le Mans prenderà il via domenica 7 settembre alle 13.00 fuso USA Central, vale a dire le 20.00 nostrane. Il programma di sabato e domenica sarà fruibile su WEC TV, mentre la gara sarà trasmessa anche sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list aggiornata del COTA

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ELMS/LMC – Svelati i calendari 2026. Novità 3h Road To Le Mans per la Le Mans Cup

In ritardo di qualche giorno rispetto all’ormai tradizionale appuntamento di Spa-Francorchamps, svelati i calendari 2026 dell’European Le Mans Series e della Michelin Le Mans Cup.

Diciamo subito, nessuna novità di rilievo per quanto riguarda la massima serie endurance europea, che verrà ospitata dagli stessi circuiti della stagione in corso. Anche le date sono praticamente le medesime: si partirà dal Prologo di Barcelona il 6-7 aprile che culminerà nel season opener del 12 aprile, per poi proseguire a Le Castellet il 3 di maggio, prima dei due lunghi stop dopo Le Mans, con Imola il 5 luglio e Spa il 24 agosto. La serie tornerà a Silverstone il 13 settembre e si concluderà ancora una volta a Portimao il 10 ottobre.

L’anticipo di una settimana della tappa portoghese rispetto alle ultime edizioni è l’unico vero cambiamento nella schedule.

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Anche la Michelin Le Mans Cup ricalcherà il calendario del 2025. La serie cadetta salterà infatti come di consueto il circuito del Santerno ma in questo caso una novità c’è, e riguarda la Road To Le Mans. Al posto delle tradizionali due manches, format adottato dal 2017, prima di 55’ e poi quest’anno di 60’, la gara si svolgerà in corsa unica sulla durata di ben tre ore, venerdí 12 giugno.

Pierre Fillon, Presidente dell’Automobile Club de l’Ouest, ha cosí commentato “La Michelin Le Mans Cup compirà dieci anni il prossimo anno. Nell’arco di un decennio, la serie si è dimostrata una tappa essenziale nel percorso verso l’eccellenza in questa disciplina. La qualità e la varietà dei circuiti offrono un ambiente competitivo eccezionale, consentendo a team e piloti di scalare la classifica endurance fino al FIA World Endurance Championship.”

“La gara di tre ore sull’intero Circuit des 24 Heures è una pietra miliare importante in questo percorso. Il nuovo formato della Road To Le Mans riflette lo stretto legame tra la serie e la classica 24 Ore francese, offrendo ai concorrenti un assaggio autentico dello spirito di Le Mans. Non vediamo l’ora che inizi la nuova stagione.” Ha concluso Fillon.

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Infine anche la Ligier European Series, recentemente prorogata sino al 2028, ha visto rinnovarsi la medesima schedule 2025, con l’highlight della tappa di Le Mans nel corso della Journèe Test del 7 giugno.

Per quanto riguarda la stagione in corso, il prossimo appuntamento è per Silverstone, a metà settembre.

Piero Lonardo

Foto: ELMS, MLMC

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WEC – BMW prepara il 2026. Porsche, equipaggi a tre al COTA

BMW, ad un mese dall’annuncio della prosecuzione del programma Hypercar, ha diffuso le foto della rinnovata veste della sua M Hybrid V8, in corso di test a Le Castellet nelle mani di Robin Frijns, Marco Wittmann e Raffaele Marciello.

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Come riportato nel comunicato ufficiale della casa bavarese, le modifiche si concentrano principalmente sul frontale, con uno splitter modificato ad ottimizzare il flusso d’aria e sulla caratteristica “kidney grille” della vettura, diminuita in grandezza ma che la caratteristica illuminazione di contorno.

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Queste modifiche, frutto delle esperienze acquisite in gara, e che comporteranno anche l’adozione di nuovi fari, saranno soggette ad omologazione prima di essere utilizzate a partire dal season opener IMSA 2026, la prossima Rolex24 at Daytona, e poi nel World Endurance Championship.

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Non è però stato evidenziato se per le modifiche in questione, dichiaratamente solo di natura aerodinamica, verrà speso o meno un joker, anche se gli sviluppi – sempre come riporta BMW – garantiranno in primis prestazioni più costanti della BMW M Hybrid V8 su tutti i tracciati ed in secondo luogo il flusso d’aria rivisto attorno alla vettura migliorerà l’efficienza di raffreddamento.

Secondo noi, anche se come riportammo QUI non esiste una trasparenza generale sul tema, questo dovrebbe essere il secondo joker speso da BMW dopo l’efficientamento dei freni in vista della stagione in corso.

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Nel frattempo è stata diffusa l’entry list della Lone Star Le Mans, prossimo appuntamento del FIA WEC. Per il COTA Porsche Penske tornerà agli equipaggi a tre, con Mathieu Jaminet e Matt Campbell a rinforzare gli equipaggi delle due 963 ufficiali.

Anche sulle Peugeot, liberi da altre concomitanze, saranno nuovamente di scena Jean-Eric Vergne e Stoffel Vandoorne sulle due 9X8, cosí come Sebastien Buemi sulla Toyota #8 e Sheldon van der Linde, quest’ultimo sostituito in Brasile da Marco Wittmann, sulla BMW #20.

Si segnalano anche i ritorni di Ben Barnicoat sulla Lexus RC F GT3 #78 dopo l’incidente alla clavicola, di Timur Boguslavskyi sulla BMW M4 GT3 #31 e DerkDeBoer sull’Aston Marin Vantage GT3 del Racing Spirit of Leman, assenti a San Paolo.

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In attesa del BoP, in classifica generale, tra le Hypercar l’equipaggio della Ferrari #51 conduce con 105 punti contro i 93 dei trionfatori di Le Mans di AF Corse, che ricordiamo riportarono ad Austin lo scorso anno il primo successo per le Rosse al di fuori di Le Mans. Seguono a 68 dei vincitori dell’ultimo round, mentre tra i costruttori Ferrari supera Cadillac di 55 lunghezze e Porsche di 64.

Più aperta la lotta tra le LM GT3, con Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick e la Porsche Manthey 1stPhorm a quota 89 contro i 76 di Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann con la Ferrari VISTA AF Corse #21 ed i 66 dell’equipaggio della Corvette TF Sport #33.

Piero Lonardo

Foto: BMW, Piero Lonardo

L’entry list del COTA

Corv3

IMSA – Corvette, finalmente! Prima vittoria stagionale al VIR

Antonio Garcia ed Alexander Sims portano al primo successo stagionale la Corvette al Virginia International Raceway, precedendo la Ferrari del DragonSpeed di Albert Costa e Giacomo Altoè e l’altra Z06 GT3.R di Tommy Milner e Nicky Catsburg.

BMW davanti

Le prime fasi di gara sono state appannaggio delle due BMW del Paul Miller Racing, che hanno subito avuto la meglio sul portacolori del Cavallino, ma le due M4 GT3 hanno avuto destini diversi, con la #1 vincitrice a Road America penalizzata da una strategia poco performante, mentre la #48 ha chiuso anticipatamente per un problema di motore.

Al contrario, la strategia del box DragonSpeed ha permesso a Costa di trovarsi alle spalle delle due Corvette al termine della lunga Full Course Yellow per il principio d’incendio che ha avvolto la Lamborghini del WTR. Il catalano è stato autore di un sorpasso da manuale su Tommy Milner a 20’ dalla bandiera a scacchi ma non è riuscito a ripetere l’impresa su Sims.

A completare la top five la Ford Mustang #64 di Seb Priaulx e Mike Rokenfeller e la Porsche di AO Racing, protagonista di una rimonta dopo il drive-through per il contatto proprio con la Corvette #4 nelle prime fasi di gara.

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In GTD, ennesima vittoria della Mercedes Winward di Phil Ellis e Russel Ward, la terza in stagione per la capolista. Mario Farnbacher con la Lamborghini del Forte Racing ha tenuto dietro l’AMG #57 fino alla seconda sosta, nella quale il box Winward ha operato meglio con un undercut.

L’inseguimento della Huracàn è stato poi vanificato da una discutibile penalità per blocking, cosí al secondo posto è stata classsificata la Ferrari di Triarsi Competizione, pure sanzionata nelle prime fasi di gara per un contatto con l’altra 296 GT3 del Conquest, che ha chiuso in P6. Insperato podio quindi per l’Aston Martin dello Heart of Racing, mai particolarmente competitiva durante il weekend, anche grazie alle penalità che ha complicato la gara della Lexus #12, partita dalla pole, ritenuta rea di un contatto nei confronti della Ford Pro #65.

In classifica generale, ora l’equipaggio GTD Pro della Corvette #3 conduce in GTD Pro con 53 punti nei confronti di Albert Costa, mentre AO Racing si allontana, a -191. Russel Ward e Phill Ellis in GTD aumentano il gap nei confronti della concorrenza a 171 punti nei confronti di Casper Stevenson e Kenton Koch.

L’appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship è fra un mese, ad Indianapolis per la Battle on the bricks, a ranghi completi, prima del gran finale della Petit Le Mans, l’11 ottobre.

Piero Lonardo

Foto: Corvette, IMSA, Mercedes AMG Motorsport

L’ordine di arrivo

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ELMS – Al VDS Panis la 4 Ore di Spa-Francorchamps. IDEC sconta un errore ai box

Il VDS Panis si aggiudica a Spa la seconda gara di fila dell’ELMS 2025 e schizza in cima alla classifica anche grazie ad un errore veniale del box IDEC Sport che costa una sostanziosa penalità ed il secondo posto in gara. Vittorie di classe per Algarve Pro Racing, Team Virage e Racing Spirit of Leman.

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Ma andiamo per gradi. La partenza, sotto un sole primaverile, ha visto Cem Bolukbasi avviarsi bene con la vettura del Nielsen Racing in pole position seguito da Jonas Ried e Oliver Gray. Presto però il pilota del VDS Panis romperà gli indugi e riuscirà a prendere il turco dopo circa 24’ di gara. Una toccata da parte di Rodrigo Sales mandava in mezzo testacoda PJ Hyett alla Source. La manovra bloccava Giorgio Roda, polesitter fra i Pro/AM, mentre Spike the Dragon riprendeva la leadership della sottoclasse.

Anche la Ligier di CLX Motorsport perdeva momentaneamente il comando delle LM P3 a favore della Duqueine del WTM by Rinaldi di Torsten Kratz, ma Paul Lanchère ci metterà solo poche curve per rimettersi al comando e prendere il largo. La resistenza al comando delle GT3 da parte di Duncan Cameron e la Ferrari di Spirit of Race veniva presto demolita dall’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, mentre Martin Berry, polesitter virtuale, iniziava a recuperare dalla sesta piazzola.

Si arrivava cosí al minuto 35’ e da questo momento e per i successivi 90’ è stato il circuito a fare la differenza. La prima vettura di servizio veniva chiamata in causa per Jacques Wolff e la Ligier del Racing Spiti of Leman, fermi a Les Combes dopo un contatto. Purtroppo il successivo restart, dopo l’inevitabile passaround, vedeva i due spettacolari incidenti quasi contemporanei di Manuel Maldonado, nelle barriere alla Bruxelles, e di John Falb, fuori a Blanchimont. Imputate in entrambi i casi sicuramente le gomme, non abbastanza in temperatura, se non addirittura in defaillance.

Una nuova VSC veniva poi chiamata per recuperare la McLaren GT3 di Gustav Birch, ferma a Pouhon. Nuovo passaround e cosí se n’era andata la prima metà di gara.

Vlad Lomko si ritrovava davanti a tutti grazie alla strategia del box Vector Sport, ma era un fuoco di paglia, e presto Esteban Masson, subentrato a Gray, riportava in testa l’Oreca #48. Strategie protagoniste anche nelle alstre classi, con Oliver Jarvis e la #21 di United Autosports al top fra i Pro/AM, la Mercedes di Iron Lynx fra le GT3 e la Ligier #11 di International fra le LM P3.

Alla Ligier del CLX Motorsport veniva assegnato un drive-through per un’infrazione in partenza (circa due ore dopo); Paul Lanchère, ora al volante della JS P325 #17, si era già sbarazzato con le cattive di Fabien Michal alla Bus Stop ma, secondo la direzione corsa, non aveva effettuato correttamente la sosta. Daniel Nogales rappresentava ora la terza forza con la Ligier del Team Virage, ma si girava nel tentativo di passare in P2.

La vettura capolista si schiantava in seguito all’uscita di Les Combes, interrompendo la striscia positiva, ma non era finita, perchè un precedente contatto tra la Ligier #11 e la Ginetta del DKR costava ad Eurointernational un drive-through ed il probabile successo finale, che andava invece nelle mani del Team Virage.

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Davanti Masson, dopo un interludio che premiava le vetture di Nick Yelloly e Ferdinand Habsburg, riprendeva il comando senza colpo ferire dopo i cambi pilota degli avversari.  Anche Algarve Pro Racing aveva sfruttato al meglio la strategia, e piazzava Ollie Caldwell davanti a tutti fra i Pro/AM. Frattanto Erwan Bastard aveva ristabilito le distanze tra le GT3 sulla Porsche di Sarah Bovy e su Lorcan Hanafin, reinstallando al comando l’Aston Martin #59.

Duellanti

I 60’ finali vedevano il duello a distanza fra Charles Milesi, subentrato a Masson per l’ultimo stint, e Mathys Jaubert, all’inseguimento con l’altra favorita di IDEC. La strategia premiava il team di Olivier Panis, che giungeva sul traguardo dopo l’ultimo splash con 11” di vantaggio. Ma non era finita, perchè la direzione gara giudicava che Mathys era entrato per l’ultima sosta a pitlane chiusa, assegnando 3’ di penalità, lasciando cosí la seconda posizione alla #43 di Inter-Europol, mentre la #24 del Nielsen Racing raggiungeva il primo podio stagionale.

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Appassionante anche la lotta fra le GT3, con l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman a tronfare di misura sulla Mercedes di Iron Lynx e sulla Ferrari Kessel #57 dopo gli ultimi splash, mentre Algarve Pro Racing, dominatori delle libere, diventava il quarto vincitore diverso tra le LM P2 Pro/AM in altrettante gare.

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In classifica generale, ora il Panis VDS allunga e conduce con 76 punti contro i 56 dell’equipaggio di Inter-Europol #43 ed i 50,5 di IDEC Sport. Tra i Pro/AM, Algarve Pro Racing balza al comando tra i Pro/Am con 66 punti contro i 63 di AO by TF, oggi terzi al termine di una gara complicata, mentre tra le LM P3 CLX Motorsport deve rinviare per ora il proposito di chiudere in anticipo il discorso campionato, e ora vanta 31 lunghezze su Inter-Europol, e 37 su Eurointernational, rispettivamente classificati terzi e quarti quest’oggi.

Classifica sempre cortissima infine fra le LM GT3, con sette equipaggi racchiusi in nove punti, capeggiati dai vincitori odierni del Racing Spirit of Leman con 46 punti contro i 45 delle Iron Dames.

Prossimo appuntamento con la massima serie endurance europea il 14 settembre a Silverstone.

Piero Lonardo

Foto: ELMS

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Spa-Francorchamps