Definiti con una decina di giorni di ritardo rispetto ai programmi i 62 equipaggi che daranno vita alla 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans.
Per una volta il totale fra prototipi e GT è leggermente sbilanciato a favore dei primi (32 contro 30) a riprova soprattutto del grande successo delle LM P2, con ben 27 unità, tra cui spicca la presenza di una Ligier JS P217 per il CD Sport, vincitore tra le LM P3 nell’ultima Asian Le Mans Series, che risulta listata per Cristophe Cresp.
Per il resto, in attesa delle nuove vetture che arriveranno nel 2025, il consueto monomarca Oreca con tutte le full-season WEC, compresa quella del Team Penske che ha annunciato ieri i propri colori. Le due iscrizioni automatiche del G-Drive sono state recepite da Algarve Pro Racing, che correrà con la bandiera portoghese, con Steven Thomas al posto di Daniil Kvyat.
Tra gli inviti non automatici, i migliori protagonisti della ELMS, quasi tutti transalpini salvo Inter-Europol quali il Panis Racing, Duqueine, Graff, IDEC e TDS by Vaillante.
Debutto anche per il DKR con lo specialista delle LM P3, Laurents Hörr ed il “vecchio” teammate Jean Glorieux, mentre Ricky Taylor sostituirà Nicolas Lapierre nel Cool Racing al fianco di Yifei Ye e Niklas Knuetten.
Lapierre farà parte anche quest’anno della line-up Alpine tra le cinque sole Hypercar iscritte, che comprendono come da pronostici due Glickenhaus a contrastare lo strapotere delle Toyota, in attesa dei nuovi competitor, che inizieranno a mostrarsi grazie a Peugeot a stagione attuale in corso per poi proseguire nel 2023 con Porsche, Ferrari, Cadillac, Acura e BMW e nel 2024 con Alpine e forse Lamborghini.
Da questo elenco pare si debba togliere Audi, il cui programma pare sia stato congelato per favorire l’entrata in F1, ma va detto che al momento mancano indicazioni ufficiali in merito.
Tra le 7 GTE-Pro, oltre alle Corvette, Porsche e Ferrari ufficiali, spicca una terza 488 GTE Evo iscritta da Riley Motorsports per Felipe Fraga, Sam Bird e Shane Van Gisbergen. Per il 32enne asso delle Supercar si tratta del debutto nella classica della Sarthe.
La GTE-Am parla invece tanto italiano con ben 12 Ferrari iscritte contro 3 Aston Martin e 8 Porsche. Sulle 911 RSR-19 dovrebbe avvenire il tanto atteso debutto dell’attore-pilota Michael Fassbender, posizionato su una delle 3 Porsche Proton insieme a Matt Campbell.
Accettate 4 Ferrari Iron Lynx, tra cui ovviamente quella delle Iron Dames, con Matteo Cressoni listato sia sulla #60 che sulla #80, e 6 sono le 488 gestite da AF Corse, anche sotto l’egida Spirit of Race ed Inception Racing, col ritorno di Louis Prette dopo l’outing del 2019 con la Porsche Proton.
Cooper MacNeil dal canto suo ritorna nella categoria con una Porsche dopo le due precedenti esperienze in GTE-Pro per la sua ottava Le Mans.
Tra le 6 riserve, in pole position a subentrare al primo forfait l’Oreca LM P2 di High Class Racing per la famiglia Magnussen, anche se Kevin quasi certamente non potrà essere della partita, stante l’attuale concomitanza con la F1, poi la Ferrari di Rinaldi Racing, l’altra Oreca del Racing Team Nederland pure transfuga USA insieme alla line-up danese, la Porsche di Absolute Racing, una seconda Aston del TF Sport ed infine la seconda vettura di High Class Racing.
Da notare che dopo 5 anni, per la prima volta non saranno presenti gli “azzurri” del Catilar Racing, impegnati negli States nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, compresa la 12 ore di Sebring che prenderà il via la prossima settimana insieme alla 1.000 Miglia WEC.
Piero Lonardo
Foto: LeMans.org, Team Penske