La stagione 2023 del World Endurance Championship è appena iniziata e già si pensa al 2024: tanta è ora l’attenzione da parte della serie e dei costruttori coinvolti nell’organizzazione del mondiale.
Innanzi tutto quella in corso sarà purtroppo l’ultima SuperSebring. Troppi i problemi dal punto di vista organizzativo e logistico nella schedule del convulso weekend condiviso tra IMSA e WEC, nonostante le ottime intenzioni da parte di entrambe le serie. Il tracciato della Florida come sappiamo sarà sostituito quale prima venue stagionale dalla 6 Ore del Qatar., che ospiterà anche il Prologo della 12ma stagione.
Monza e Spa dal canto loro non sono assolutamente in discussione, anche se il tempio della velocità potrebbe subire il tanto invocato spostamento prima della 24 Ore di Le Mans, ovviamente punto fermo del calendario a metà giugno, date le caratteristiche velocistiche dell’Autodromo Nazionale.
Anche il Fuji ed il Bahrain ovviamente non sono oggetto di contrattazione ed andranno a chiudere la stagione; nel mezzo, l’intenzione del WEC di inserire due tappe sul continente americano dopo Le Mans.
A sostituire Sebring quale tappa statunitense è stato deciso sarà il Circuit of The Americas, che quindi tornerà in calendario a settembre dopo l’una tantum del 2020 e prima ancora caposaldo dell’endurance mondiale negli States dal 2013 al 2017 come Lone Star Le Mans.
L’ultimo tassello per completare ad un anno di distanza la schedule della prossima stagione, prevista sulle 8 date (una in più di quest’anno), pare invece essere in bilico tra una novità ed una vecchia conoscenza.
Il circus dell’endurance potrebbe infatti “finalmente” tornare a calcare la pista di Interlagos, sede di tre appuntamenti dal 2012 al 2014, in seguito cancellata per problemi organizzativi, poi nuovamente prevista a febbraio 2020 per essere poi sostituita all’ultimo momento dal COTA per inadempienze contrattuali.
A fare però da serissimo contraltare al tracciato Paulista, il “sogno” di Roger Penske di effettuare una gara di durata, addirittura una 24 ore, ad Indianapolis; ricordiamo che già quest’anno il WeatherTech SportsCar Championship tornerà sullo stradale dell’IMS a distanza di 8 anni dall’ultima edizione del Brickyard Grand Prix.
Non crediamo che una nuova 24 ore dopo Daytona e Le Mans possa prendere vita a breve termine, ma è altrettanto vero che, aldilà del diverso “peso” delle due organizzazioni, andrebbe sostituita una gara della durata di 10 ore… Fate le vostre puntate, noi abbiamo fatto da tempo la nostra sulla venue di proprietà del “Captain”.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo