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WEC – Toyota, doppietta e titolo. WRT invincibile in LM P2. Porsche passeggia in GTE-Pro ma cede tra le AM

La Toyota si laurea campione tra le Hypercar con una gara di anticipo dopo la 6 Ore del Bahrain. Il quinto appuntamento del World Endurance Championship, a oltre due mesi dal precedente, la 24 Ore di Le Mans, ha regalato come da copione l’ennesimo uno-due delle GR010-Hybrid.

Il primo atto del doubleheader degli Emirati, necessario a causa della cancellazione del Fuji, non ha regalato particolari momenti di spettacolo a parte qualche contatto fra le LM P2 e le GTE-Am ed un paio di cofani volanti, ma d’altra parte lo si poteva immaginare preventivamente, data la volontà di disputare la gara sul medesimo layout della già prevista 8 Ore in programma sabato prossimo ma in piena luce, quindi con temperature proibitive.

Con queste premesse quindi pochi doppi stint, e tutti sulla difensiva a cercare di sbagliare meno possibile.

Alla fine è stata nuovamente vittoria della #7 trionfatrice sulla Sarthe di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez, che consolidano cosí il loro vantaggio sulla gemella, che termina ad oltre 1’ di distacco.. Distacco motivato da un consumo anomalo dei pneumatici ad inizio gara – forse propiziato da un errore del team in fase di selezione delle gomme – ma che fondamentalmente non modifica il giudizio dell’esterno dato che l’Alpine, che dovrebbe essere lí a combattere per il successo finale, termina ancora una volta dietro, anche se solo ad un giro di distacco.

Alpine

Il gap di 3 decimi sul best lap tra l’ex-Rebellion e le due uniche vere Hypercar in griglia la dice lunga su quanto poco hanno tirato queste ultime. Ad ogni modo, Kobayashi e C. sabato prossimo dovranno difendere 17 punti, dei 39 complessivamente in palio causa durata maggiore, sui compagni di squadra per aggiudicarsi il titolo piloti.

GTs

Discorso simile anche per le GTE-Pro, dove le due Porsche di Neel Jani e Kevin Estre – alla terza vittoria stagionale – e di Gianmaria Bruni e Richard Lietz hanno corso in parata tenendo a distanza di sicurezza le due Ferrari martirizzate da un BoP poco comprensibile.

Ferraris

Qui Alessandro Pier Guidi e James Calado, diligentemente terzi, dovranno difendere il risicato vantaggio di una misera lunghezza per riconquistare il titolo della categoria, già loro nel 2017.

Come anticipato poco sopra, le uniche battaglie vere si sono viste in LM P2 ed in GTE-Am. Nella categoria cadetta, dopo una sfuriata iniziale di Giedo van der Garde con l’Oreca Pro/Am del Racing Team Nederland, la gara è presto entrata nelle mani ancora una volta del WRT, che con Charles Milesi, Robin Frijns e Ferdinand Habsburg ha demolito ancora una volta la concorrenza.

WRTb

Alle spalle del team belga, vero assopigliatutto della stagione, l’accoppiata Jota, con la #28 partita capolista e dalla pole ora ad inseguire a 5 lunghezze dai vincitori di Le Mans, e la #38 a -7. Ancora problemi per United Autosports, con Filipe Albuquerque a difendere con le unghie e i denti un podio che però non si è concretizzato.

Tra le LM P2 Pro/Am, Giedo van der Garde e Job van Uitert hanno supplito alle carenze del patron Frits van Eerd che, grazie anche alle disavventure dell’ex-leader DragonSpeed (una ruota persa da Montoya e problemi endemici al trasponder) termina ultima della categoria. Largo quindi al Realteam che, nonostante un Norman Nato menomato per un coccio di vetro recuperato col piede destro, limita il distacco a -10 punti in classifica, un punto dietro al team statunitense.

TFSport

Infine le GTE-Am, dove le Ferrari, attese ad una grande prova dopo le ottime premesse delle qualifiche, non sono andate nemmeno a podio. Vittoria, la prima stagionale, per l’Aston Martin del TF Sport di Ben Keating, Felipe Fraga e Dylan Pereira. A fare da damigelle le due Porsche del Dempsey Proton e del Project 1, quest’ultima con i nostri Matteo Cairoli e Riccardo Pera.

Migliore delle 488 GTE Evo ancora una volta la #83 di Alessio Rovera ,Nicklas Nielsen e Francois Perrodo, in P5. I trionfatori di Le Mans, che dalla prossima stagione faranno il salto in LM P2, hanno corso con la bellezza di 45 kg di Success Ballast contro i 20 della Vantage #38, e dovranno difendere nel season finale un discreto vantaggio di 21,5 punti e con una zavorra meno gravosa (30 kg contro 35).

Iron60

Doverosa menzione per le altre GT del Cavalino: in primis per il polesitter Rino Mastronardi di Iron Lynx, subito out per problemi all’idroguida, poi per l’arrembante Francesco Castellacci ed infine per l’equipaggio del Cetilar Racing, che dopo Portimao non è più riuscita a fare i conti con la fortuna (e con gli avversari delle altre classi).

E’ tutto (per oggi) dal Bahrain. Le attività in pista sul circuito di Sakhir riprenderanno giovedí 4 novembre con le prime libere della 8 Ore, atto finale della Season 9 del WEC.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore del Bahrain

Foto: WEC, Alpine, Porsche, Ferrari Races

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