Una selezione esclusiva di foto della Journèe Test della 90ma 24 Ore di Le Mans.
Foto: Roberto Viva
(clicca per allargare)
Una selezione esclusiva di foto della Journèe Test della 90ma 24 Ore di Le Mans.
Foto: Roberto Viva
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Le Toyota saranno ancora una volta le vetture da battere a Le Mans? Considerando come hanno avuto la meglio sulla concorrenza nella Journèe Test, i test collettivi obbligatori odierni, pare di sí. La differenza non l’hanno fatta i tempi in quanto tali, quanto la facilità con la quale le GR010-Hybrid hanno potuto disporre della concorrenza.
Al mattino, Romain Dumas ha cercato nel finale di sessione di “piantare la bandierina” per Glickenhaus, ma immediatamente dopo Josè Maria Lopez ha rimesso a posto le cose col tempo di 3.31.626; nel pomeriggio, l’argentino ha ancora una volta preso la testa della lista dei tempi segnando il tempo di 3.29.896 sempre su Dumas.
Più lontana per ora l’Alpine, fanalino di coda delle Hypercar, come peraltro lo scorso anno. Ricordiamo che tutto il parco partenti deve fare i conti con la nuova benzina 100% rinnovabile introdotta in questa stagione da Total, che sul circuito di 13,6 km rappresenta un fattore nei consumi.
Tra le LM P2, dopo che Will Stevens ha piazzato al mattino 3.33.964, si è riproposto il consueto duello portoghese tra Antonio Felix da Costa e Filipe Albuquerque, vinto da quest’ultimo col tempo di 3.32.099, 3 decimi meglio del connazionale (e dell’Alpine).
Migliore fra le LM P2/Am il solito Mathias Beche – obiettivamente un fuoriquota per la classe – davanti al deb Laurents Hörr del DKR e a Nicklas Nielsen con l’entry di AF Corse.
In GTE-Pro si è delineata una certa superiorità da parte delle Corvette, con Tommy Milner ed Alexander Sims che hanno primeggiato rispettivamente nelle due sessioni. Il rinforzo della C8.R #64, che nel pomeriggio ha ritoccato di 7 decimi il tempo del teammate con 3.54.001, si ritrova però alle spalle a soli 36 millesimi il fresco vincitore della 1.000 Km del Paul Ricard del GTWC, rientrato come tanti altri piloti dagli impegni in giro per il mondo.
Qualche problema tecnico per entrambe le Porsche nella prima sessione non hanno poi impedito a Fred Makowiecki di chiudere il podio virtuale nel pomeriggio, a 2 decimi dal leader.
Ferrari sugli scudi infine in GTE-Am, nientemeno che con una tripletta capeggiata da Mikkel Jensen e la 488 del Kessel Racing / Car Guy davanti alla vettura del JMW Motosport col covincitore di Detroit-Belle Isle, Renger van der Zande, e a Pierre Ragues con l’esemplare iscritto da Spirit of Race col numero 71.
Unico ad infilarsi tra le 488, che piazzano anche Richard Heistand in P5 per Iron Lynx con la vettura divisa con Giancarlo Fisichella e Matteo Cressoni, David Pittard con l’Aston Martin AMR capolista del WEC.
Entrambe le sessioni sono state interrotte con red flag, la prima poco dopo la mezz’ora per la perdita di una ruota da parte dell’Oreca LM P2 del Panis Racing, mentre al pomeriggio Simon Mann ha chiuso anticipatamente le ostilità di circa 3’ con la Ferrari GTE-Am #21, fuori ad Indianapolis.
Oltre ció, diverse altre disavventure, tutte al mattino, senza però danni terminali alle macchine, che hanno tutte ripreso la pista in seguito.
Le 62 vetture riprenderanno la pista alle 14.00 di mercoledí 8 giugno per la prima delle quattro sessioni complessive di prove libere. Le qualifiche si svolgeranno sempre l’8 alle 19.00, mentre la mezz’ora riservata alla Hyperpole giovedí 9 alle ore 20.00, protagoniste le 6 migliori vetture di ogni categoria, in attesa dello start della 90ma 24 Ore di Le Mans, alle 16 di sabato 11 giugno.
Piero Lonardo
Foto: Toyota Gazoo Racing, Corvette Racing, United Autosports, 24H Le Mans
Sebastien Bourdais e Renger van der Zande si aggiudicano la seconda vittoria stagionale nel WeatherTech SportsCar Championship nella showcase di Detroit-Belle Isle.
La gara, della durata di 100’, si è giocata tutta sulla strategia, che per le DPi poteva essere di una o due soste. A cercare la strategia alternativa Action Express, che dopo aver liquidato il neoacquisto Olivier Pla dopo 10’, ha messo in macchina Pipo Derani sino al termine.
Davanti, Sebastien Bourdais imponeva un ritmo serrato dalla pole, mettendo un cuscino sulle Acura del MSR e del WTR, mentre Derani inanellava giri veloci. Nonostante l’insidiosità del percorso, non appariva però nessuna bandiera gialla a complicare l’equazione: unici ritiri infatti quello della Mercedes AMG GT3 del Winward Racing, a muro in T10 dopo circa 27’ parcheggiata nella via di fuga, e della Acura del Rick Ware Racing, parcheggiata a due giri dalla bandiera a scacchi in curva 9.
Tra le GTD, il polesitter Kyle Kirkwood, superato al via dall’Aston Martin di Roman de Angelis, optava per un overcut che dopo il pistop unico lasciava la Lexus #17, ora affidata a Ben Barnicoat, davanti al lotto dei partenti.
Nel frattempo anche il WTR optava per una doppia sosta, forse anche a causa di una foratura, ma in questo caso la strategia non sortiva esito positivo, al contrario della Cadillac #31, che a 15’ dal termine si trovava a ridosso del podio.
Derani nei minuti finali riusciva a conquistare la terza piazza ai danni di Earl Bamber e anche ad infastidire Oliver Jarvis, ma il kiwi approfittava di una leggera disattenzione del campione in carica e si riportava alle spalle dell’Acura del MSR, per un finale in parata dei primi quattro, capeggiato da un raggiante van der Zande. Chiude il lotto delle DPi la vettura del JDC-Miller, mai in contention.
Arrivo quasi in parata anche per le GTD, con la prima vittoria stagionale della Lexus, ancorchè con la vettura “di rinforzo” che normalmente corre in GTD Pro, davanti, come in qualifica, alla Aston dello Heart of Racing, alla BMW del Paul Miller Racing ed alla seconda Lexus. L’assurda penalità scontata per aver cambiato i pneumatici in griglia della BMW del Turner Motorsports lascia Bill Auberlen e Robbie Foley in fondo al gruppo.
In classifica generale, il WTR deve cedere la leadership all’MSR, mentre in GTD Steven McAleer del Korthoff Motorsports, oggi P5, allunga leggermente, portandosi a +33 sull’equipaggio del Wright Motorsport, settimo.
UPDATE: La Cadillac dell’Action Express di Pipo Derani ed Olivier Pla è stata trovata sottopeso e pertanto squalificata, a vantaggio dell’Acura del WTR, che riduce cosí il gap rispetto alla “cugina” del Meyer Shank racing a sole 10 lunghezze.
Ora tutto si ferma per la 24 ore di Le Mans, con diversi piloti in azione oggi che raggiungeranno nella nottata il circuito francese per l’obbligatoria Journèe Test. La serie IMSA tornerà il 26 giugno con un classico, la 6 Ore del Glen.
Piero Lonardo
Foto: Michelin Racing USA
Ancora un Sebastian Bourdais show nelle qualifiche di Detroit-Belle Isle. Il quattro volte campione ChampCar non si è risparmiato, andando a muro e perfino chiudendo con un testacoda l’ultimo giro utile, segnando il tempo di 1.18.818 che vale la quarta pole stagionale.
Le Cadillac del Team Ganassi, nonostante la penalizzazione del BoP, avevano in precedenza dominato le due sessioni di libere con Earl Bamber e con lo stesso Bourdais, che in prima fila troverà Tom Blomqvist con la migliore delle Acura, distanziato di un decimo abbondante.
A seguire l’altra ARX-05 del WTR di Ricky Taylor e la seconda DPi V.R del Team Ganassi con Alex Lynn, pur’egli autore di acrobazie in pista. A chiudere lo schieramento delle DPi Olivier Pla e Tristan Vautier. Pla ha preso il posto di Tristan Nunez, giubilato da Action Express dopo una serie di prestazioni poco convincenti e sicuramente non al passo di Pipo Derani, che ritrova così il teammate in Glickenhaus con cui disputerà la 24 Ore di Le Mans.
Parlando di sub, un altro sostituto dell’ultimo momento, Kyle Kirkwood, si aggiudica la pole in GTD sulla Lexus #17 del Vasser Sullivan col tempo di 1.29.096. Il neoacquisto dell’Andretti Autosport, ingaggiato al posto di Jack Hawksworth, infortunatosi su una moto da cross sulla seconda RC F GT3, chiude la giornata al top dopo aver primeggiato non solo nelle seconde libere della gara IMSA, ma anche nella prima sessione di prove dell’IndyCar.
A oltre un decimo l’Aston Martin di Roman de Angelis e ancora più indietro la BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing di Madison Snow e l’altra Lexus con Frankie Montecalvo.
Domani lo start della showcase di 100’ è in programma alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane, e sarà fruibile come al solito gratuitamente dal sito IMSA, https://www.imsa.com/tvlive/
Piero Lonardo
Foto: DetroitGP, Michelin Racing USA
Diffuse oggi le prime immagini in livrea camo della Acura ARX-06, la nuova LMDh/GTP del ramo sportivo Honda.
La linea pare sostanzialmente riprendere quella della precedente ARX-05, pure sviluppata da Oreca, ora impegnata nel WeatherTech SportsCar Championship con il Wayne Taylor Racing e col Meyer Shank Racing dopo aver raggiunto il titolo nel 2019 e nel 2020 col Team Penske.
Entrambi i team sono stati confermati quali portacolori del marchio nipponico per il prossimo anno nella serie IMSA; esclusa invece la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 2023. Come riportato da un noto media statunitense, la partecipazione all’edizione del centenario della classica della Sarthe non è mai stata nei piani, mentre ogni possibilità di partecipazione nel 2024 dovrà comunque essere approvata dalla casa madre Honda.
Una decisione apparentemente controcorrente, dato l’hype attuale nei confronti delle Hypercar e considerato l’interesse che il WTR ha sempre dimostrato verso Le Mans, ma va ricordato che Acura è un marchio presente solo sul suolo nordamericano e che all’epoca la squadra di Wayne Taylor utilizzava telai Cadillac, costruttore che al contrario ha tutto l’interesse di ritornarvi dopo gli outing dei primissimi anni 2000.
Frattanto a Le Mans si è svolta la prima giornata del Pesage in Place de la Republique. I fans, una volta diradata la pioggia battente che ha complicato il programma della mattinata, hanno potuto nuovamente ammirare da vicino i bolidi che prenderanno parte alla 90ma edizione.
Di scena tra le Hypercar l’equipaggio dell’Alpine, al momento in testa alla classifica del World Endurance Championship, mentre tra le livree si è fatta sicuramente notare quella del Nielsen Racing, impreziosita con riferimenti alle origini messicane di Rodrigo Sales, che con Ben Hanley e Matt Bell compone l’equipaggio dell’Oreca LM P2 #24.
Domani si riprende con l’altra metà del lotto; per chi volesse assistere, disponibile il collegamento streaming sul canale YouTube della 24 Ore di Le Mans https://www.youtube.com/c/24heuresdumans
Piero Lonardo
Foto: Acura, 24H Le Mans, Nielsen Racing
Reso noto in giornata il Balance of Performance della 90ma 24 Ore di Le Mans. Come noto si tratta di un BoP specifico per la 24 Ore ed è passibile di modifiche dopo la Journèe Test di domenica.
Tra le Hypercar, le due Toyota correranno con 4 kg in più e ben 64 MJ in meno rispetto all’edizione 2021, e si troveranno a controbattere le più leggere Glickenhaus ed Alpine, posizionate rispettivamente a 1030 kg (peso minimo della SCG 007) e 952 kg dell’ex-R13 LM P1 contro i 1070 kg delle GR010-Hybrid. Ridotte però assai anche le potenze massime delle due contender in 910 MJ e 774 MJ contro gli 898 MJ dei trionfatori dello scorso anno.
In pratica si tratta delle medesime equivalenze della 6 ore di Spa, salvo una ulteriore riduzione di potenza assegnata all’Alpine di 23 MJ.
Qualche differenza invece per le GTE-Pro sia rispetto al 2021 che all’ultima tappa del WEC. Le Ferrari trionfatrici lo scorso anno correranno con lo stesso peso minimo di 1269 kg ma con 4 litri di carburante in meno. Le 488 GTE Evo hanno corso a Spa con 1255 kg e 92 litri.
Modifiche anche alle equivalenze delle Corvette che, appesantite rispetto a Spa di 14 kg ma alleggerite rispetto allo scorso anno con 1269 kg, potranno anche disporre di un litro in più di carburante rispetto a Spa, 98 litri, uno in meno dello scorso anno.
Per ultime le Porsche, che manterranno il medesimo peso minimo del 2021 di 1295 kg, ben 31 in più di Spa, ma vedranno la propria autonomia potenzialmente aumentata con 102 litri, vale a dire la medesima di Sebring.
Differenziate anche le equivalenze in GTE-Am, dove le appesantite ma comunque più leggere Aston Martin (1.262 kg) se la dovranno vedere con le Ferrari a 1279 kg e le Porsche a 1295 kg – entrambe come lo scorso anno. Le 911 RSR-19 godranno come le sorelle iscritte tra le Pro di maggiore capacità del serbatoio con 99 litri contro i 92 delle Vantage ed i soli 87 (-4 litri rispetto al 2021) delle Ferrari.
Oltre al BoP, ricordiamo che in GTE-Am il Balance of Success vede i capolista della Aston Martin AMR appesantiti con 35 kg di zavorra contro i 30 dei “cugini” del TF Sport ed i 20 della Porsche #77 del Dempsey-Proton trionfatori a Spa. 5 Kg extra infine per la #46 del Project 1.
Ancora una novità tra gli equipaggi, con la Porsche GTE-Am dell’Hardpoint a dichiarare forfait in favore dell’equipaggio di Absolute Racing, pure gestito da Proton. Niente debutto a Le Mans quindi per Katharine Legge e Rob Ferriol, con Martin Rump, Alessio Picariello ed Andrew Haryanto, sempre comunque – per regolamento – sotto la denominazione del team statunitense.
Come sempre alla Journèe Test sulle vetture si potranno alternare anche piloti di riserva oppure che ruoteranno all’interno delle diverse macchine dello stesso team. E’ il caso di Toyota, che ha listato Ryo Hirakawa, Brendon Hartley, Kamui Kobayashi e Mike Conway su entrambe le GR010-Hybrid, come WRT che ha fatto la stessa cosa con i suoi top driver Renè Rast e Mirko Bortolotti.
Il Team Penske, all’ultima apparizione con l’Oreca LM P2, proporrà anche Mathieu Jaminet ed Harrison Newey, mentre il neoacquisto Peugeot, Paul di Resta, è atteso sull’Oreca #23 di United Autosports, Matej Konopka dal canto suo potrà provare sulla entry di ARC Bratislava che ha svelato oggi i propri colori ed Alex Peroni su una delle due vetture di Algarve Pro Racing, come in ELMS. Jody Fannin infine è pure listato con la Ferrari del JMW vincitrice in GTE-Am nel 2017.
Il programma della Journèe Test prevede due lunghe sessioni, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 di domenica 5 giugno. Nel frattempo, a partire da domani tornerà il Pesage, le verifiche tecniche aperte al pubblico in Place de la Republique. Nelle foto di rito si sconteranno la tante assenze dovute alle concomitanze di Le Castellet (GTWC) e Detroit-Belle Isle (IMSA).
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo
Social network impegnatissimi in questi pochi giorni che ci separano dalla 24 Ore di Le Mans. BMW e Cadillac hanno reso noto che diffonderanno le immagini delle nuove LMDh rispettivamente lunedì 6 e giovedì 9 giugno.
I relativi teaser fotografici hanno trovato spazio nelle bacheche degli organizzatori WEC ed ACO. Al riguardo ricordiamo che entrambi i prototipi sono stati sviluppato da Dallara Automobili.
Oggi invece era attesa un’altra presentazione, da parte nientemeno che di Mercedes. Il videoteaser riprodotto partiva dalla F1 per mostrare la silhouette di quello che poteva sembrare un prototipo. Peccato però che la realtà era diversa, in quanto trattavasi di una hypercar stradale, denominata AMG-One, dalle prestazioni stratosferiche grazie al motore utilizzato appunto in F1.
Assolutamente niente impegno nella nuova categoria top endurance quindi per la casa della stella a tre punte, ma questa vettura, del costo su strada di ben 2.000.000 $ e dalla potenza di 1.049 HP, potrà solo affiancare l’Aston Martin Valkyrie nei sogni degli appassionati.
Piero Lonardo
Foto: Cadillac, BMW, Mercedes
Il paddock di Le Mans inizia ad animarsi con il montaggio delle hospitality e la presenza di alcune macchine, in attesa del ritorno delle verifiche pubbliche, il Pesage, a partire da venerdí 3 in Place de la Republique.
Nel frattempo vengono svelate alcune livree speciali per Le Mans, tra cui quella del Panis Racing, che ancora una volta, dopo le “art car” del 2021, si è affidata un progetto quasi fatto in casa, ideato dall’ingegnere dei sistemi del team, Benjamin Louis, alias ”Asphaaalt”.
Altre composizioni già venute alla luce nel frattempo sono quella dell’unica Ligier iscritta tra le LM P2 da parte del debuttante CD Sport e una delle tante Ferrari iscritte in GTE-Am, quella di AF Corse per APM Monaco di Louis Prette, Vincent Abril e Conrad Grunewald.
Resi noti i colori anche da parte di JMW Motorsport. La Ferrari #66 per Renger van der Zande, Mark Kvamme e Jason Hart si presenterà con dei colori diversi – oltre che con equipaggio diverso – rispetto a quelli utilizzati in ELMS.
Infine, la 488 GTE Evo del Riley Motorsports iscritta in GTE-Pro per Sam Bird, Shane van Gisbergen e Felipe Fraga, che ha fatto bella figura di sè ai box di Watkins Glen in occasione della recente tappa statunitense del Ferrari Challenge.
Una novità anche fra gli equipaggi, con Thomas Merrill ad affiancare Cooper MacNeil e Julien Andlauer sulla Porsche GTE-Am del WeatherTech Racing al posto di Gianluca Giraudi.
Nominati infine anche il Grand Marshal, lo starter ed il premio Spirit of Le Mans dell’edizione 2022 della classica della Sarthe. A dare il via all’edizione numero 90 sarà Patrick Pouyanné, President e direttore generale di TotalEnergies. Gérard Larrousse, autore di uno storico back-to-back 49 anni fa con la Matra, accompagnerà invece le vetture verso la linea di partenza.
A Bill France infine il premio Spirit of Le Mans, abitualmente affidato a uomini e donne di valore del mondo dell’endurance, è stato assegnato a Jim France, presidente dell’IMSA e della NASCAR. Ricordiamo che, come segno tangibile della convergenza tra la massima serie endurance americana – simbolizzata anche dalla recente iscrizione quale Garage 56 di una vettura NASCAR della nuova generazione – e l’ACO, la prima chicane delle Hunaudières verrà denominata “Chicane DAYTONA”.
Piero Lonardo
Foto: Panis Racing, CD Sport, JMW Motorsport, Twitter
Saranno solo 16 le vetture al giro di boa del WeatherTech SportsCar Championship in programma sulle strade di Detroit fra due weekend in coabitazione con l’IndyCar.
La showcase di 100’ è infatti riservata alle sole DPi e GTD, in quanto gran parte dei piloti professionisti – esclusi appunto alcuni titolari nella classe regina – sarà impegnata la giornata successiva nel Test Day di Le Mans.
Tra coloro che sono attesi all’immediata transoceanica, tutto il parco dei 12 piloti delle DPi esclusi Tristan Nunez e Tom Blomqvist, ma anche fra i driver delle GT impegno potenzialmente ravvicinato per Jan Heylen, pilota del Wright Motorsports e sulla Porsche GTE-Am #88 del Dempsey-Proton.
Assente in toto Inception Racing, impegnata, oltre che a Le Mans, anche a Le Castellet per la seconda enduro del GT World Challenge, il parco macchine è stato implementato come a Mid-Ohio con la seconda Lexus del Vasser Sullivan, con Jack Hawksworth ed un altro driver non ancora dichiarato.
Il BoP ha colpito ancora una volta le Cadillac DPi, cui questa volta sono stati assegnati 15 kg extra che vanno a più che compensare i 10 kg sollevati per l’ultimo round. Ricordiamo che in classifica generale sono al comando le due Acura del WTR e dell’MSR dopo l’uno-due di Mid-Ohio.
L’unica altra modifica alle equivalenze riguarda le BMW M4 GT3 schierate dai vincitori nel Midwest del Turner Motorsport e dal Paul Miller Racing, che correranno con 10 kg in più rispetto all’ultima gara. In classifica generale il solo Steven McAleer del Korthoff Motorsports conduce sull’equipaggio del Wright Motorsports e sul Turner Motorsport.
Il programma a Detroit inizierà alle 8.00 AM ET di venerdì 3 giugno con le prime libere. Qualifiche alle 5.30 PM ET della stessa giornata, mentre la gara, preceduta da un warm-up, è in programma alle 3.10 PM ET di sabato 4, pari alle 21.10 italiane. Qualifiche e gara, come al solito, in diretta streaming gratuita sul sito IMSA, https://www.imsa.com/tvlive/
Piero Lonardo
Foto: IMSA
Presentata poco fa mediante diretta YouTube la Peugeot 9X8 con la livrea definitiva. Nella cornice dell’Autodromo do Algarve, dove il team transalpino è presente per l’ennesima sessione di test, sono stati svelati i colori della nuova Hypercar del Leone.
A dire il vero la livrea non si discosta molto da quanto intravisto nelle preview degli scorsi mesi, cosí come peraltro la veste aerodinamica, che si conferma senza la famigerata ala posteriore.
La vera notizia della giornata invece consiste nell’annuncio del debutto in gara delle 9X8 già alla 6 Ore di Monza del prossimo luglio con entrambi gli esemplari iscritti. Il manichino visto a Monza dodici mesi or sono nell’ambito dalla presentazione ufficiale del programma sarà in display nel Museo di Le Mans nella mostra dedicata al marchio.
James Rossiter andrà a sostituire Kevin Magnussen, tornato in F1 con la Haas, mentre gli equipaggi, almeno stanti le decalcomanie sulle portiere, dovrebbero essere composti da Jean-Marc Vergne, Mikkel Jensen e Gustavo Menezes e da Loic Duval, Paul di Resta e appunto James Rossiter, anche se il comunicato cita che le line-up dovranno essere confermate in seguito.
A partire da Monza però il WEC perderà l’Oreca LM P2 Penske. Il team statunitense ha infatti riportato che non prenderà parte alle gare successive alla 24 Ore di Le Mans, allo scopo di concentrarsi sullo sviluppo in pista della Porsche LMDh.
Non si esclude peraltro nemmeno il debutto in pista della nuova vettura di Stoccarda già all’interno della Season 10, approfittando della deroga concessa alle nuove vetture per meglio prepararsi alla prossima stagione.
Piero Lonardo
Foto: Peugeot Sport