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USCC/WEC – Il WTR raddoppia nel 2024. Arriva anche Hyundai ?

Dal paddock di Laguna Seca, che nel weekend è stato teatro dell’appassionante quarto appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship, è affiorata una news di rilievo in tema hypercar: il WTR with Andretti raddoppierà il proprio effort nel 2024 schierando una seconda Acura ARX-06 col supporto di Honda Racing Development.

Non sappiamo se ciò comporterà il contemporaneo abbandono da parte dell’MSR ovvero un cambio di scenario (ricordiamo che in ballo c’è anche la partecipazione al WEC e a Le Mans); ad ogni modo l’occasione è stata utile per confermare sin d’ora i due piloti titolari, Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, sulla Acura #10, mentre gli ulteriori piloti verranno resi noti più avanti nel tempo.

Sempre nel weekend, Autohebdo ha reso noto che un altro costruttore si potrebbe invece unire ai ranghi delle GTP/LMH. Si tratta di Hyundai, il cui neo appuntato capo delle attività sportive, Cyril Abiteboul, starebbe preparando l’ingresso a medio termine del costruttore coreano nei ranghi delle hypercar.

L’ex boss Renault F1 avrebbe al riguardo già provveduto ad ingaggiare l’ex direttore tecnico della Williams F1 e del programma Volkswagen WRC, François-Xavier Demaison.

Hyundai era già stata associata in precedenza ad un programma, poi mai concretizzato, nell’endurance, ma il recente cambio di management – e magari la volontà di diversificare l’offerta sportiva oltre il WRC – potrebbe essere l’occasione giusta per diversificare le proprie attività sportive.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Bourdais-Van der Zande risorgono a Laguna Seca

Non sono passate che due settimane dal terribile schianto di Spa-Francorchamps nel terzo atto del WEC, ma Renger van der Zande e  Sebastien Bourdais, reduci anche dalle gare sfortunate di Sebring e Long Beach, risorgono nel migliore dei modi trionfando a Laguna Seca.

Il weekend non era iniziato nel migliore dei modi per l’equipaggio della Cadillac #01, col botto del francese nelle libere-1, ma ancora una volta il perfetto lavoro di squadra del Team Ganassi ha contribuito a costruire una vittoria frutto della concretezza.

Quella concretezza che in un modo o nell’altro è mancata agli avversari, in primis alle due Porsche, che sembravano dovessero dominare in lungo e in largo dopo la doppietta nelle qualifiche. Invece, Matt Campbell e Felipe Nasr ne hanno combinate di ogni, dall’esagerare allo start da parte dell’australiano, compromettendo anche la gara dei compagni di squadra, poi scaraventando l’incolpevole Jarett Andretti all’entrata della pitlane, ed infine con l’uscita di strada del due volte campione che ha chiuso i giochi per l’equipaggio della 963 #7.

Nick Tandy e Mathieu Jaminet dal canto loro, si sono fatti largo nello schieramento delle GTP fino a giungere alle spalle dei vincitori e mantenere cosí, dopo il successo di Long Beach, la leadership in classifica generale. A dire il vero inizialmente sembrava fosse l’Acura dell’MSR a dominare la scena, ma un Tom Blomqvist in crisi di assetto non è riuscito a dominare l’assalto delle V-LMDh, cedendo clamorosamente nel finale. Poco consistente anche Alexander Sims, il quale è sostanzialmente il motivo per il quale sul gradino alto del podio non c’è la #31 biancorossa, dopo una prima parte di gara spettacolare da parte di Pipo Derani, a lungo al comando.

La Cadillac trionfatrice a sorpresa di Sebring comunque riesce a chiudere al terzo posto, davanti all’altra Acura del WTR with Andretti, quest’oggi impalpabile. Segnali di ripresa invece da parte delle BMW graziate dal BoP, che aldilà del risultato finale, hanno finalmente dimostrato di poter far parte del lotto dei migliori, che ora prevede anche la nuova Porsche del JDC-Miller, soprattutto grazie al veteranissimo Mike Rockenfeller.

Bella anche la battaglia senza esclusione di colpi tra le LM P2, anche se forse la direzione gara ha concesso un po’ troppo ad alcuni piloti. Fatto sta che nelle fasi salienti, il duello fra le Oreca di Crowdstrike by APR di Ben Hanley e PR1 Mathiasen di Paul-Loup Chatin si è concluso a favore di una terza vettura, quella del TDS di Steven Thomas e Mikkel Jensen, con il bi-titolato ELMS ad avere ragione dei campioni in carica della categoria nelle fasi finali della gara.

Da segnalare il brutto incidente occorso al leader provvisorio John Farano, trasportato in ospedale per valutazioni, mentre le penalità in corsia box hanno compromesso le gare delle entry del Rick Ware Racing e dell’altra entry del TDS. Fuori dai primi a causa di un contatto durante le concitate fasi finali anche Ryan Dalziel e la vettura dell’ERA Motorsport.

Chi si immaginava infine un dominio Porsche anche nelle due classi GT – ricordiamo che erano assenti le LM P3 – ha parzialmente sbagliato il pronostico, ma non certo per l’inconsistenza delle nuove 992.

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Klaus Bachler ha rovinato la gara dello Pfaff Motorsports tra le GTD Pro con un errore in corsia box, ma a riprova dello strapotere delle GT di Stoccarda, Patrick Pilet è stato in grado di rimontare sino al gradino basso del podio, che vede invece al top, dopo una penalità assurda per aver mal compreso un segnale di pass-by da parte dell’Aston Martin dello Heart of Racing e della Corvette, la Mercedes del WeatherTech Racing di Dani Juncadella e Jules Gounon, i quali aggiungono un secondo successo al season opener, davanti alla Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksorth; questi ultimi, col quarto podio in altrettante gare, riescono a mantenere la leadership in classifica.

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Tra le GTD invece, la corsa è stata dominata dal Kellymoss with Riley, con Kay van Berlo ad emergere nella seconda parte di gara sull’Aston Martin del Magnus Racing protagonista di uno stint finale di ben 1h25’.

Tra le due Porsche del team Wisconsin, con la #91 ed Alec Udell in evidenza nella prima parte di gara dalla pole, la BMW del Turner Motorsport dell’eterno Bill Auberlen e di Chandler Hull. Solo P10 per i leader del Paul Miller Racing, che dato il largo margine sugli inseguitori, mantengono comunque il comando della categoria.

Ora il WeatherTech SportsCar Championship osserverà un lungo break fino alla 6 ore del Glen in programma il 25 giugno; nel mezzo, la Le Mans del centenario che vedrà impegnati una buona parte dei protagonisti della serie, specie tra le LMH, con la presenza di due Cadillac ed una Porsche extra al già robusto parco partenti WEC.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, Porsche Motorsport

L’ordine di arrivo

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USCC – Prima fila tutta Porsche a Laguna Seca

Le Porsche sembrano prenderci gusto nel WeatherTech SportsCar Championship, e dopo la vittoria un po’ a sorpresa di Long Beach piazzano l’uno-due nelle qualifiche di Laguna Seca, con Matt Campbell davanti a Mathieu Jaminet.

Sostanzialmente non c’è stata storia per la pole sullo storico tracciato californiano, con le due 963 a darsi battaglia per tutta la sessione e la #7 a primeggiare col tempo di 1.14.774 di appena 90 millesimi sulla vettura gemella.

Campbell aveva dominato peraltro anche le due sessioni di libere svoltesi in precedenza, lasciandosi alle spalle l’Acura dell’MSR e la Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing, e la seconda fila in griglia domani sarà composta proprio dalle vincitrici di Daytona e di Sebring, con le due vetture gemelle di WTR with Andretti e Team Ganassi ad occuparne la terza. Da segnalare che la Cadillac #01 ha subito un incidente in curva 6 con Sebastien Bourdais alla guida nelle prime libere.

Le due BMW invece si mostrano ancora un gradino più in basso rispetto alla concorrenza nonostante i 5 kg in meno garantiti dal BoP rispetto al precedente round. Chiude la lista delle GTP la nuova Porsche del JDC-Miller, lontana oltre 2” dai primi con Tijmen van der Helm.

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George Kurtz dal canto suo ha piazzato il colpo nel giro finale, soffiando la pole delle LM P2 a Ben Keating per 61 millesimi sull’Oreca del Crowdstrike Racing by APR ed il tempo di 1.19.262.

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Porsche sugli scudi infine anche nelle due categorie GT grazie a Pfaff Motorsports e Kellymoss with Riley. Klaus Bachler ed Alec Udell hanno piazzato crono pressochè identici, con l’austriaco al top delle GTD Pro con 1.24.529, appena 0.010 meno del newcomer texano.

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A seguire le due Aston Martin dello Heart of Racing di Roman de Angelis ed Alex Riberas (Pro), mentre i leader del Vasser Sullivan si devono accontentare della sesta piazzola, P4 fra i Pro, con Jack Hawksworth, davanti alla deludente Corvette di Jordan Taylor.

Domani la gara, della durata standard di 2 ore e 40’, sarà preceduta da un breve warm-up alle 11.00 AM ET, e prenderà il via alle 3.10 PM ET, cioè le 21.10 italiane, e sarà visibile, come sempre gratuitamente, dall’Italia, dal sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Screenshot from Assetto Corsa

USCC – 38 entry per Laguna Seca, novità Porsche JDC-Miller e Montoya con RWR. LM P3 out nel 2024!

Saranno 38 le vetture che parteciperanno al quarto appuntamento stagionale del WeatherTech SportsCar Championship 2023 a Laguna Seca.

Screenshot from Assetto Corsa

La novità più importante di questo round consiste sicuramente nel debutto della Porsche 963 del JDC-Miller, finalmente consegnata al team del Minnesota e che vedrà in azione per tutta la stagione un’accoppiata completamente nuova formata dal veterano Mike Rockenfeller e dalla giovane promessa olandese Tijmen van der Helm, già al volante della Duqueine LM P3 schierata nelle prime due gare. Il terzo pilota per le restanti gare lunghe, presumibilmente l’alfiere di lunga data Tristan Vautier, verrà annunciato ufficialmente più avanti.

Nella classe regina, che passa a nove unità, al contrario del WEC continuano le modifiche al Balance of Performance. Rispetto a Long Beach, le BMW guadagneranno 5 kg mentre le Cadillac correranno con 1 kg in meno. Aggiunte di peso invece per le Acura e le Porsche (+4 e +2kg rispettivamente).

Modifiche al ribasso complessivamente per tutti e quattro i costruttori in termini di potenza massima e/o energia massima per stint.

Tra le otto LM P2, che tornano in azione dopo Sebring, novità Juan Pablo Montoya nelle fila del Rick Ware Racing al fianco di Eric Lux. Nelle prime due gare stagionali sull’Oreca #51 si erano alternati Pietro Fittipaldi, Devlin DeFrancesco ed Austin Cindric. Altra novità di rilievo, Louis Deletraz, terzo pilota WTR w/Andretti, al fianco di John Farano sulla vettura capoclassifica del Tower Motorsports.

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Assenti invece ancora le LM P3, che rivedremo solamente a fine giugno al Glen, e che usciranno dalla serie a partire dalla prossima stagione per competere solamente nella VP Racing Challenge (nuova denominazione della Prototype Challenge) al fianco delle vetture GT4 fino ad almeno il 2026. Le LM P2 rimarranno invece parte della serie maggiore fino ad almeno a tutto il 2025.

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Tra le GTD, novità Andretti Autosport, che schiererà una Aston Martin per Jarett Andretti e Gabby Chaves. I due si alterneranno su questa vettura in alcuni round della Sprint Cup e sulla Ligier LM P3 nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Regolarmente iscritta la Porsche dell’AO Racing di PJ Hyett, protagonista non solo di un big crash a Spa nel WEC ma prima ancora assente anche a Long Beach sempre per incidente. Nessuna Ferrari presente tra i 5 equipaggi Pro e le ben 16 entry Pro/Am rappresentate da 8 costruttori diversi.

Le uniche modifiche al BoP delle GT riguardano i 10 kg extra assegnati alle BMW M4 GT3, cui però verrà garantita una maggior pressione del turbo a tutti i regimi, e i 5 litri di carburante tolti al serbatoio della McLaren 720S GT3.

L’azione in pista sul tracciato californiano inizierà venerdì 12 maggio alle ore 7.05 PM ET con le prime libere. Libere-2 e Qualifiche sabato 13 rispettivamente alle 11.55 AM e alle 3.55 PM ET e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, alle 3.10 PM ET, vale a dire alle 21.10 nostrane. Qualifiche e gara come sempre visibili gratuitamente dall’Italia sul sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: JDC-Miller, Andretti Autosport, Piero Lonardo

L’entry list di Laguna Seca

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USCC – Primo successo per la Porsche 963 a Long Beach

Una strategia vincente del Team Penske ed un problema all’unico pit da parte dell’Acura del WTR with Andretti sono state le chiavi del primo storico successo della Porsche 963 nella showcase di Long Beach, terzo atto del WeatherTech SportsCar Championship, con Nick Tandy e Mathieu Jaminet.

Le due LMDh di Stoccarda hanno optato per mantenere le medesime gomme per tutti e 100 i minuti di gara, e dopo 49’ si sono trovate al comando, mentre Ricky Taylor, il quale aveva ereditato la vettura dal polesitter, Filipe Albuquerque, era costretto ad inseguire.

L’Acura #10 riusciva a portarsi alle spalle delle due Porsche, ma una volta avuto la meglio sull’altra 963 di Matt Campbell, nel tentare il tutto per tutto sulla capolista andava a terminare la gara nelle barriere di curva 1 a due giri dalla bandiera a scacchi.

Tra le due Porsche si piazzava la BMW Di Connor de Philippi e Nick Yelloly, che aveva seguito a ruota Taylor; completano la top five, uniche a pieni giri, la seconda BMW M Hybrid V8 e la Cadillac dei vincitori di Sebring dell’Action Express.

Un incidente al via ha invece tolto subito di mezzo l’altra V-Series.R di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande, penalizzando anche l’altra Acura del MSR, che con un giro di svantaggio.

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In GTD Pro, nessun rivale per la Lexus del Vasser Sullivan di Jack Hawksworth e Ben Barnicoat, che ha condotto sin dalla pole conquistata ieri. La lotta al coltello per la seconda piazza fra la Porsche dello Pfaff Motorsport e la Corvette ha visto trionfare quest’ultima per la piazza d’onore.

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Strategia vincente infine anche in GTD, dove il Paul Miller Racing ascrive la terza vittoria di fila sulle strade californiane. Una sosta ritardata nei confronti della capolista dello Heart of Racing, vincitori qui lo scorso anno tra i Pro, ha permesso a Bryan Sellers di ritrovarsi davanti all’Aston Martin di Roman de Angelis. Chiude il podio la Lexus #12 di Aaron Telitz e Frankie Montecalvo.

Alla gara non hanno partecipato la Porsche dell’AO Racing e l’Acura del Racers Edge w/WTR, incidentate in qualifica.

In classifica generale, col risultato odierno l’equipaggio della Porsche #6 passa al comando di misura sull’Action Express e sul WTR with Andretti. Barnicoat ed Hawksworth dal canto loro scalzano i leader della GTD Pro, Jules Gounon e Dani Juncadella, oggi solamente quinti in categoria, cosí come il Paul Miller Racing nei confronti della McLaren di Inception Racing in GTD.

Il prossimo appuntamento con la massima serie endurance americana è fra un mese a Laguna Seca, presenti tutte le classi salvo le LM P3, gara in cui dovrebbe debuttare la terza Porsche del JDC-Miller.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Vasser Sullivan, BMW M Motorsport

L’ordine di arrivo

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USCC – Albuquerque torna in pole a Long Beach

Sarà Filipe Albuquerque a partire dalla pole position nella showcase di Long Beach del WeatherTech SportsCar Championship.

Il pilota del WTR with Andretti, che ha dato priorità al commitment IMSA rispetto alla concomitante 6 Ore di Portimao, ha ribadito la superiorità stagionale delle Acura GTP, precedendo nelle qualifiche svoltesi nella tarda serata italiana, col tempo di 1.09.909, Tom Blomqvist con l’altra ARX-06 del Meyer Shank Racing, dopo che entrambe le vetture hanno dominato anche le due sessioni di libere svoltesi pure in giornata.

Solo terzo tempo, a ben 1” dal leader, per la Cadillac del Team Ganassi di Sebastien Bourdais, vincitori qui lo scorso anno, a precedere di un nulla la migliore delle BMW con Nick Yelloly, mentre i vincitori di Sebring dell’Action Express dovranno accontentarsi della settima piazzola davanti alla Porsche di Felipe Nasr, che chiude il lotto delle GTP.

Tra le GT, miglior tempo per Marco Sorensen, al debutto sulle strade della città californiana, con l’Aston Martin dello Heart of Racing iscritta fra le GTD con 1.17.811, appena 6 millesimi meglio del best crono delle GTD Pro per Jack Hawksworth, un altro pilota che in questa stagione si dividerà tra USA ed Europa, con la Lexus del Vasser Sullivan.

Le qualifiche delle GT sono state interrotte a 2’ dal termine per un paio di incidenti che hanno visto coinvolti l’Acura NSX GT3 del Racers Edge Motorsports di Ashton Harrison e quindi la Porsche dell’AO Racing di PJ Hyett, entrambe a muro in curva 8. Quest’ultima sarà costretta a saltare la gara di domani, che partirà alle alle 5.05 PM ET di sabato 15 aprile, cioè le 23.05 italiane. La gara sarà godibile come sempre in free streaming sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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USCC – 28 vetture nel weekend a Long Beach

Le GTP IMSA sono pronte al debutto nel weekend anche sulle strade di Long Beach. Per il terzo appuntamento della serie continentale statunitense, in concomitanza con il secondo round WEC di Portimao ed in coabitazione da anni con l’IndyCar Series, saranno 28 le vetture in campo; oltre alle nuove LMDh infatti saranno della partita come lo scorso anno anche GTD Pro e GTD.

Pochissime le novità tra gli equipaggi rispetto a Sebring. Sulle 8 GTP gli equipaggi a due saranno formati dai titolari full-season capeggiati dai vincitori di Sebring Pipo Derani ed Alexander Sims, mentre nelle GTD Pro saranno solo 5 le entry rispetto alle 10 di Daytona e alle 8 dell’ultima gara.

#3: Corvette Racing, Corvette C8.R GTD, GTD PRO: Antonio Garcia, Jordan Taylor

Iscritte alla showcase di 100’ tra i Pro solamente la capolista, trionfatrice a Daytona del WeatherTech Racing, con Dani Juncadella e Jules Gounon, la Porsche Pfaff vincitrice a Sebring di Klaus Bachler e Patrick Pilet, la Lexus del Vasser Sullivan di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth, l’immancabile Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor ed infine l’Aston Martin dello Heart of Racing di Ross Gunn ed Alex Riberas.

Poche variazioni anche tra le 15 GTD, che concorrono anche per la Sprint Cup, con Jeroen Bleekemolen al posto di David Brule sulla Porsche Kellymoss #92 al fianco di Alec Udell, mentre Bill Auberlen e Chandler Hull tornano nella categoria Pro/Am dopo aver combattuto in GTD Pro nei primi due appuntamenti con la BMW M4 GT3 #97 del Turner Motorsport.

Diverse le novità invece nel Balance of Performance. Ritoccate le equivalenze di tutti e quattro i marchi iscritti in GTP, particolarmente in termini di peso, con le Porsche 963 che ricevono un ritocco di -12kg contro i -9 kg delle Acura, i -7 kg delle Cadillac ed i 4 kg in meno delle BMW; queste ultime ricevono però un leggero incremento sia in termini di potenza massima che di energia massima per stint, al contrario della concorrenza.

Modifiche significative per alcuni marchi anche tra le GT, con le Acura che ricevono 20 kg extra contro un’uguale peso in negativo per le BMW, ma soprattutto sia la Corvette che le Mercedes correranno con restrittori ridotti di 0,6 mm e 1 mm (x2) rispettivamente, mentre alle Lamborghini sarà garantita una migliore alimentazione grazie a ben 3 mm extra.

Sia le McLaren che le Acura disporranno però di un incremento del boost dei turbocompressori a tutti i regimi. L’unica 720S GT3 iscritta potrà inoltre consumare 8 litri extra di carburante, contro i +3 di Aston Martin e Lamborghini, i +2 di Acura e Lexus; ridotta invece la capacità di consumo delle Porsche di ben -6 litri. Da segnalare che non vi sarà al via nessun esemplare delle nuove Ferrari 296 GT3.

Le ostilità in pista inizieranno venerdí 14 aprile con libere e qualifiche, queste ultime in programma alle 8.15 PM ET (le 2,15 del mattino nostrane), mentre la gara, come sempre fruibile gratuitamente sul sito IMSA, partirà alle 5.05 PM ET di sabato 15 aprile, cioè le 23.05 italiane.

Lo scorso anno fu successo Cadillac tra le DPi e trionfo di Aston Martin e BMW, quest’ultima col Paul Miller Racing, nelle due classi GT.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Long Beach

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USCC – Cadillac trionfa a Sebring con Action Express in un finale di ordinaria follia

Non sono bastate 11 ore e 41 minuti a delineare i valori in campo alla 71ma edizione della 12 ore di Sebring, ma in un attimo di ordinaria follia una collisione multipla ha tolto di mezzo non uno ma tre potenziali vincitori, lasciando campo aperto ad Action Express, che riporta cosí il primo successo stagionale, terzo di fila a Sebring per il marchio, per la Cadillac V-Series R con Pipo Derani, Jack Aitken ed Alexander Sims.

Va subito detto che la nuova formula delle GTP (o LMDh che dir si voglia) si è dimostrata senza dubbio vincente. Se a Daytona le Acura hanno dimostrato di averne di più, sui noti bump è emersa una discreta equivalenza tra i quattro costruttori impegnati, che si sono tutti in qualche modo alternati al comando.

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La gara, frammentata dalla bellezza di 12 Full Course Yellow per 69 giri sui 322 percorsi dai vincitori, è stata inizialmente appannaggio della Cadillac del Team Ganassi di Sebastien Bourdais, Scott Dixon e Renger van der Zande; la gialla #01 è stata però vittima di un principio di incendio a tre quarti di gara. Ancor prima aveva reso l’anima la BMW #24.

Un’altra ora dopo è stata la volta dei vincitori di Daytona del Meyer Shank Racing di togliersi dalla lotta per il primato assoluto a causa della perdita di un pneumatico, mentre davanti era lotta al coltello fra le due Porsche e l’Acura del WTR with Andretti, con la BMW superstite a giuocare da outsider insieme alla Cadillac dell’Action Express.

Si arrivava quindi ad un’ora esatta dalla bandiera a scacchi nuovamente in regime di neutralizzazione cui seguiva un duello al coltello tra Mathieu Jaminet e Filipe Albuquerque, incaricati dello stint finale; frattanto Felipe Nasr sull’altra 963 era costretto a servire una penalità ma rimaneva comunque nel giro dei primi e dopo l’ultima sosta dei rivali passava addirittura al comando su Jack Aitken e la rossa Cadillac.

Alla sosta del brasiliano il collaudatore Williams transitava in testa ma Jaminet ed Albuquerque avevano presto la meglio in uno spettacolare threewide che assomigliava più all’IndyCar che all’IMSA, imitati in seguito da Nasr.

La direzione gara ha cercato di non rovinare questo momento non chiamando l’ennesima FCY per il fuoripista dell’Aston Martin di Marco Sorensen, ma pochi minuti dopo una carambola più affine ad altra specialità motoristica vedeva protagonista Albuquerque, il quale si toccava con Jaminet, impegnato a districarsi in un gruppo di GT, carambolando dall’esterno all’interno di curva 3 sulla Porsche #6, con Nasr che non poteva esimersi di terminare sull’Acura nerazzurra. Gara terminata per tutte e tre le GTP e primato alla Cadillac, che si avviava indisturbata nei 5’ finali verso la vittoria, seguita dalla BMW superstite. _PL56896 I tre protagonisti del crash verranno classificati nell’ordine, mentre terza al traguardo passa l’Oreca LM P2 del Tower Motorsports di John Farano, Kyffin Simpson e Scott McLaughlin, che a loro volta precedono di un nulla la vettura superstite del TDS. Completano la top five di categoria, tutte nei giri del primo, ERA Motorsport, il PR1 Mathiasen e il Crowdstrike by APR.

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Consueta gara ad eliminazione invece tra le LM P3, col successo finale dei campioni del Riley Motorsport, avanti un giro rispetto alle Duqueine di AWA e JDC Miller. Il successo è stato propiziato anch’esso dal crash generato dall’Oreca LM P2 di Pietro Fittipaldi poco prima dell’ultima ora di gara, che ha tolto di mezzo la Ligier del Jr III Racing, finjo a quel momento padrona della categoria dopo il ritiro dell’Andretti Autosport.

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La Corvette dal canto suo non è riuscita a capitalizzare uno strapotere debordante nel lotto delle GTD Pro, a causa di un problema tecnico al gruppo della posteriore sinistra occorso a due terzi di gara. Pronta la Porsche dello Pfaff Motorsport a prendere la testa della categoria, mentre la Lexus #14 del Vasser Sullivan nel finale va a domare la Mercedes del WeatherTech Racing. _PL57021 Dominio BMW infine in GTD, con una clamorosa doppietta da parte del Paul Miller Racing e del Turner Motorsport, emerse al comando dopo il crash tra la Porsche del Wright Motorsports e la Mercedes del Winward Racing al termine dell’ottava ora. Nella volata finale era la Porsche #92 del Kellymoss with Riley ad avere la meglio sulla McLaren di Inception Racing e l’altra Lexus del Vasser Sullivan.

 

Le Ferrari 296 GT3 purtroppo non hanno brillato nemmeno in questa occasione. L’unica nota positiva stava venendo dall’esemplare iscritto in Pro da Risi Competizione, che si avviava ad un onorevolissimo podio prima di venire coinvolta nella carambola finale.

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La P13 in GTD della #21 di AF Corse non può mitigare i problemi tecnici a ripetizione occorsi durante tutto il weekend in casa Cetilar ed un ritiro anticipato per Triarsi, non dimenticandoci peró che la macchina corre con un peso minimo forse eccessivo e sicuramente mai testato a priori. Ad ogni modo, i supporter del Cavallino non possono lamentarsi del risultato complessivo del SuperSebring weekend.

E’ tutto da Sebring: il prossimo appuntamento col WeatherTech SportsCar Championship è per il 15 aprile a Long Beach, protagoniste GTP, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 12 ore di Sebring

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USCC – A Sebring, prima fila Cadillac. Non sbagliano Keating e Corvette in LM P2 e GTD Pro

Pipo Derani riporta in pole la Cadillac a Sebring. Il campione 2021 della massima serie endurance americana ha fissato i cronometri sull’1.45.836, tempo di tutto rispetto in chiave assoluta, precedendo l’altra V-Series di Sebastien Bourdais di appena 87 millesimi.

La sessione delle GTP è stata interrotta anticipatamente a causa del crash della Porsche di Matt Campbell in curva 1 e la direzione gara, dato il poco tempo a disposizione, ha ritenuto di non recuperare i 2’ rimasti.

Seconda fila per Ricky Taylor con l’Acura del WTR with Andretti, a 2 decimi, mentre la seconda Porsche sconta oltre mezzo secondo.

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Non sfugge l’ennesima qualifica top a Ben Keating, uno dei tanti piloti chiamati al doppio impegno in questo weekend SuperSebring, primo tra le LM P2 col tempo di 1.51.780 davanti alle due vetture del TDS di Francois Heriau e Steven Thomas. Il neoacquisto Glenn Van Berlo dal canto suo ha regalato la pole all’Andretti Autosport nelle LM P3.

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Tra le GT infine, colpi di scena a ripetizione nel finale che vanno a premiare la Corvette di Antonio Garcia, primo fra le GTD Pro con 1.59.315 su Jack Hawksworth, che già gustava la pole con la Lexus del Vasser Sullivan.

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Anche Kyle Marcelli ha approfittato delle fasi finali per scavalcare con l’Acura NSX GT3 del Racers Edge la Mercedes del Winward di appena 14 millesimi tra le GTD.

Settimo tempo e P5 fra le Pro per la migliore delle Ferrari, quella di Risi Competizione, mentre non hanno segnato tempi le Porsche di Pfaff Motorsports – la cui uscita ha determinato l’unica red flag del turno di categoria – la Mercedes del Korthoff Motorsports e la BMW #95 del Turner Motorsport.

Lo start della 71ma edizione della 12 Ore di Sebring alle 10.00 PM di domani. Diretta streaming gratuita come sempre dal sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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USCC – MSR si reinstalla al top in vista delle qualifiche. Ma quanti incidenti!

Il turno pomeridiano di libere della 12 Ore di Sebring è stato dominato dal Meyer Shank Racing, al top con Tom Blomqvist ed il tempo di 1.47.049. Dopo i problemi del primo turno, l’Acura #60 ha però incontrato altri inconvenienti anche nella sessione serale, cosí come peraltro anche l’altra Acura del WTR with Andretti, generando due delle ben cinque red flag che hanno frammentato le libere 3.

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Miglior tempo in notturna quindi per la Cadillac dell’Action Express ed Alexander Sims con 1.48.820 davanti alla Porsche #6 di Nick Tandy. Va detto che nelle libere 2 era stato l’altro pilota della V-Series #31, Jack Aitken, ad uscire di strada all’insidiosa T17, fermando la sessione.

Nel serale invece, si sono aggiunte le disavventure per la Porsche #92 del Kellymoss with Riley, subito out nelle gomme, poi la gomma persa dall’Acura del Gradient Racing ed infine l’altra 992 del Kellymoss, fuori in T17 a pochi minuti dal termine.

Migliori prestazioni tra le LM P2 ancora per Christian Rasmussen, il quale limava 4 decimi dal best crono del mattino, cosí come Dakota Dickerson del JR III Racing tra le LM P3, il quale si ripeteva con 1.56.382.

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Nessuno è riuscito infine a battere il miglior tempo segnato nelle libere 1 tra le GT dalla Porsche di Trent Hindman. Le successive sessioni hanno visto primeggiare Russell Ward con la Mercedes del Winward Racing, e Jordan Taylor con la Corvette.

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Nel serale le Ferrari di Triarsi Competizione e Cetilar Racing hanno superato i problemi tecnici riscontrati in precedenza (la #47 non ha proprio toccato la pista nelle libere 2 ed hanno potuto girare con continuità.

Domani in programma le qualifiche, alle 9.40 AM locali, pari alle 14.40 italiane, precedute da un breve warm-up di 20’ in primissima mattinata, alle 8.55 AM. Le qualifiche si potranno godere come sempre in streaming gratuito sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Libere 3