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IMSA – Cadillac, tutte conferme in WTR, Bamber e Vesti affiancano Aitken all’AXR

Cadillac Racing si prepara alla stagione 2025 del WeatherTech SportsCar Championship, dove sappiamo già schiererà tre vetture.

Tutti confermati al Wayne Taylor Racing, chiamato a sostituire il team Ganassi, con le due line-up full-season composte ancora da Filipe Albuquerque e Ricky Taylor sulla V-Series.R #10 e Louis Deletraz e Jordan Taylor sulla #40.

A dar man forte ai due equipaggi nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, rispettivamente Will Stevens ed Alex Lynn, con Brendon Hartley e Kamui Kobayashi di ritorno per la Rolex24 at Daytona.

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All’Action Express, oltre al confermato Jack Aitken, sarà invece Earl Bamber a prendere il posto di Pipo Derani. Bamber dovrebbe anche far parte della line-up Jota nel World Endurance Championship. Per le gare dell’Endurance Cup un nome nuovo, Frederik Vesti.

Il vicecampione del FIA F2 2023, pilota di riserva del team Mercedes F1, ha disputato quest’anno l’European Le Mans Series su una delle due Oreca LM P2 di Cool Racing, andando a podio in due occasioni, debuttando anche alla 24 Ore di Le Mans. Poche settimane fa il 22enne danese ha avuto anche la prima esperienza nell’IMSA, chiudendo al quinto posto di classe, sempre tra le LM P2, la Petit Le Mans sulla vettura di Tower Motorsports.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac Racing

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WEC/IMSA – Porsche svecchia le sue line-up: dentro Andlauer, fuori Lotterer, Makowiecki e Cameron

Porsche ridefinisce gli equipaggi delle sue 963 ufficiali, riducendo il numero dei piloti coinvolti a otto e rinunciando alle line-up a tre, salvo nelle gare di più lunga durata. A farne le spese tre veterani quali Andrè Lotterer, Fred Makowiecki e Dane Cameron, a vantaggio di Julien Andlauer.

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Il 42enne Lotterer, tre volte vincitore a Le Mans con Audi negli ultimi anni, una volta terminato l’impegno con la casa dei quattro cerchi, si è alternato fra le LM P1 con le 919 Hybrid e la Formula E, ed al momento conduce la classifica del World Endurance Championship sulla 963 #6 insieme a Kevin Estre e Laurens Vanthoor dopo le vittorie in Qatar e al Fuji.

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Makowiecki, quasi 44 anni, veterano delle GT di Stoccarda con una vittoria nel 2022 e altri tre podi a Le Mans in GTE-Pro (oltre ad uno con la Ferrari del Luxury Racing), più 3 vittorie a Sebring e una alla Petit Le Mans, negli ultimi due anni è stato aggregato al programma WEC sulla 963 #5 senza conseguire alcuna vittoria.

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Cameron, 36 primavere, visto non più tardi di domenica al volante dell’Oreca LM P2 di AO Racing nei test di Portimao, è il campione IMSA in carica, la sua quarta affermazione complessiva, compreso un titolo in GTD con la BMW del Turner Motorsport. Al suo attivo anche una 12 Ore di Sebring tra le LM PC e la vittoria overall nell’ultima edizione della Rolex 24 at Daytona.

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A far parte del ristretto novero di piloti incaricato di portare in pista le 963 ufficiali entra Julien Andlauer, vincitore a Le Mans in pista nel 2018 col Dempsey-Proton in GTE-Am. Quest’anno il 25enne transalpino è stato impegnato su vari fronti, sempre con Proton Competition: dopo l’Asian Le Mans Series con l’Oreca LM P2, Andlauer si è diviso fra il WEC e l’IMSA con la 963 privata del team e l’ELMS con la 911 GT3 R, serie dove peraltro nel 2023 ha chiuso al secondo posto con due vittorie in GTE.

Nel WEC Andlauer andrà ad affiancare Michael Christensen sulla 963 #5, con Mathieu Jaminet di rinforzo nelle gare lunghe come Le Mans, mentre la #6 rimarrà affidata a Kévin Estre e Laurens Vanthoor, con Matt Campbell a supporto.

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L’australiano torna a tempo pieno nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship come nel 2023 ma con Jaminet come compagno full-time sulla 963 #6, insieme ad Estre nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup. A far compagnia a Felipe Nasr sulla #7 campione in carica infine arriva l’ultimo veterano rimasto, Nick Tandy, con Vanthoor quale terza guida a supporto.

Da capire solo nel caso chi sarà l’eventuale pilota numero 9 qualora vengano accettate ancora una volta tre iscrizioni a Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Porsche Motorsport

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WEC/ELMS/IMSA/GTWC – Ferrari rinnova i suoi piloti

Giunge da Imola, sede delle Finali Mondiali Ferrari, la notizia del rinnovo di gran parte dei piloti ufficiali del Cavallino. Si tratta di Antonio Fuoco, Miguel Molina, Daniel Serra, Davide Rigon, Alessio Rovera e Lilou Wadoux, protagonisti di WEC, ELMS, IMSA e GTWC.

Le estensioni dei contratti dei piloti citati seguono quelle pluriennali annunciate negli scorsi mesi, relative a Nicklas Nielsen, James Calado e Alessandro Pier Guidi.

“Siamo molto contenti di aver rinnovato i contratti del nucleo dei nostri piloti ufficiali”, ha commentato Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance and Corse Clienti, “una scelta che garantisce continuità e stabilità al nostro gruppo di lavoro, uno degli aspetti fondamentali per essere in grado di raggiungere risultati importanti. Poter contare sul talento e sulla professionalità dei nostri piloti anche per le prossime stagioni è motivo di soddisfazione e dà fiducia per il futuro”.

Premesso che il rinnovo dei contratti non significa automaticamente la prosecuzione nei medesimi campionati, da questa lista notiamo però che mancano alcuni nomi dalla line-up 2024. Fa questi il più evidente è quello di Antonio Giovinazzi, e contiamo di saperne di più nella giornata di domani, allorquando Coletta intratterrà i media pervenuti all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races

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IMSA – MSR presenta la forza!

Presentato il nuovo corso del Meyer Shank Racing. Per il ritorno con Acura, la squadra dell’Ohio si è affidata a quattro piloti di sicura esperienza: Tom Blomqvist, Colin Braun, Nick Yelloly e Renger van der Zande.

I primi due hanno già condiviso l’abitacolo nel 2023, giungendo terzi nel WeatherTech SportsCar Championship dopo la contestata vittoria di Daytona, cui sono seguite quelle di Mosport e della Petit Le Mans. Nel 2022 Blomqvist ha vinto il titolo IMSA insieme ad Oliver Jarvis.

Lo scorso anno hanno seguito strade diverse, con Braun al volante dell’Oreca LM P2 del Crowdstrike by APR prima del ritiro dalle corse per i noti problemi extra-sportivi del patron George Kurtz, insieme al quale nel 2023 ha trionfato anche a Le Mans tra i Pro/Am.

Blomqvist dal canto suo ha invece svolto il ruolo di terzo pilota per Action Express, alternandosi per la prima parte di stagione con l’IndyCar sempre per l’MSR, Indy 500 – non particolarmente fortunata – compresa.

Yelloly ha appena abbandonato BMW dopo 6 anni di militanza col marchio bavarese, culminati con la vittoria della 6 Ore Glen nel 2023 al volante della M Hybrid V8, mentre Van Der Zande è reduce dall’ultimo successo Cadillac col team Ganassi alla Petit Le Mans di sabato scorso.

A partire dalla Rolex 24 at Daytona, le due ARX-06 si presenteranno con i numero 60 e 93; la seconda vettura sarà gestita insieme agli uomini di HRC.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing

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IMSA – La Cadillac Ganassi si impone alla Petit Le Mans. Porsche, due titoli con Penske ed AO Racing. Una Ferrari trionfa in GTD con Conquest Racing

Un finale al cardiopalma premia la Cadillac del Team Ganassi alla Petit Le Mans sulle due Porsche Penske, con Dane Cameron e Felipe Nasr che si aggiudicano il titolo 2024 del WeatherTech SportsCar Championship.

A cambiare radicalmente le carte in tavola il contatto che all’inizio della decima ora ha visto coinvolti la Ford Mustang di Corey Lewis, la Porsche del Wright Motorsports e soprattutto l’Acura #10 di Ricky Taylor, il quale aveva ceduto poco prima la leadership assoluta a Nick Tandy con la Porsche #6, e che non riusciva ad evitare la #55 schierata da Proton, ferma in curva 5.

Tutto da rifare quindi e gruppo ricompattato, con la Cadillac #01, nelle mani di Renger van der Zande, a coronare una rimonta prodigiosa dopo quanto vissuto nelle prime fasi di gara. Il sorpasso che vale la vittoria avviene ad appena 15’ dalla bandiera a scacchi, e poco dopo Tandy rischia anche di perdere il secondo posto per il contatto con la BMW residua di Philipp Eng, già pervenuto a contatto con Nasr in precedenza, che perderà cosí il podio a favore dei neocampioni.

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Suspence finale per i fari “ballerini” della V-Series.R, che però non viene richiamata ai box dalla direzione gara e transita davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi. Completano la top five la BMW #24 e l’altra Cadillac di Action Express/Whelen Racing, ad un giro. Più distanti la Porsche Proton, l’Acura #40, mentre l’unica altra GTP a giungere al traguardo è la Lamborghini, seppur distanziata di 13 tornate.

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Ulteriore titolo per Porsche anche in GTD Pro con AO Racing: non riesce infatti l’impresa a Ross Gunn e all’Aston Martin dello Heart Of Racing, terzi al traguardo, per soli 4 punti. Il successo di tappa parla italiano e va alla Lamborghini Iron Lynx di Franck Perera, Jordan Pepper e Mirko Bortolotti sulla Ferrari di Risi Competizione. Il team di Houston giunge lungo anche nella Michelin Endurance Cup, che va al Paul Miller Racing.

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Ferrari si rifà in GTD grazie al Conquest Racing e ad Albert Costa, che a mezz’ora dalla bandiera a scacchi finale ha la meglio sulla Lamborghini del Forte Racing, cui terrà testa fino al traguardo. Chiude a podio la Lexus, ripresasi da un’uscita di strada, forse causata da un problema di elettronica, mentre il titolo va al Winward Racing, mattatrice della stagione.

Infine la LM P2, che premia il TDS di Mikkel Jensen, Steven Thomas e Hunter McElrea, ma il titolo va all’Inter-Europol by PR1 Mathiasen, che chiude al quarto posto dietro anche agli equipaggi di Riley ed ERA Motorsport. Al TDS la soddisfazione nella MEC.

E’ tutto per la massima serie endurance americana, che tornerà in azione in forma ufficiale a Daytona a metà gennaio con la Roar Before the 24, antipasto della Rolex 24.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Michelin Racing USA, Porsche Motorsport, Ferrari Races

L’ordine di arrivo della 27ma Petit Le Mans

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IMSA – Petit Le Mans, 8a ora: L’Acura #10 si infila nella lotta

Una seconda parte di gara fin qui tutta in regime di corsa libera a Road Atlanta dopo la terza Full Course Yellow ha favorito il ricompattamento del gruppo, ma solo l’Acura #10 è riuscita a trarne vantaggio. Trascinata da Brendon Hartley e Filipe Albuquerque, hanno approfittato della penalità inflitta alla Porsche #6, colpevole di aver buttato fuori strada la Ferrari Cetilar, per installarsi al comando.

Le due vetture si alternano al comando con l’altra Porsche, il cui ciclo di pistop è leggermente differente, cui è stato comminato solamente un warning per parametri di potenza non corretti, e che allo scadere dell’ottava ora passa per prima sulla linea del traguardo.

La rimonta della Cadillac #01, penalizzata nelle prime fasi di gara da due drive-through, il primo per una segnalazione analoga, permetteva a Sebastien Bourdais di ritrovarsi di nuovo nel giro dei primi, ma proprio allo scadere dell’ottava ora Renger van Der Zande a gomme fredde, andava lungo in curva 7 a seguito di un contatto da parte delle Iron Dames, vanificando il lungo inseguimento.

La battaglia delle LM P2 ha visto un’altra perdita nella forma della seconda vettura di United Autosports, ritirata a causa dei danni ottenuti dal contatto sul muretto esterno all’entrata della pitlane. A due ore dalla bandiera a scacchi è il Riley al comando con 13” di vantaggio sul TDS. Un fuoripista per la vettura di AF Corse, a lungo al comando grazie soprattutto a Nicklas Nielsen, la lascia in P3, ancorchè nel giro dei primi.

Ferrari Risi sempre all’assalto in GTD Pro, anche se il pallino è tornato nelle mani della Lamborghini Iron Lynx, che ora conduce sulla Rossa #62 e sull’Aston Martin dello Heart of Racing, quest’ultima al momento virtualmente campione della categoria.

Una Huracàn in evidenza anche in GTD con Forte Racing, vincitrice a sorpresa ricordiamo lo scorso anno, anch’essa a precedere nella classifica reale una Ferrari, in questo caso quella di Triarsi Competizione. Le differenti strategie permettono comunque anche alla Mercedes del Korthoff/Preston Motorsports e alla Lexus #12 di alternarsi nelle posizioni di testa. I minori consumi di quest’ultima potrebbero peraltro rivelarsi determinanti per la vittoria finale.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

La classifica dopo 8 ore di gara

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IMSA – Petit Le Mans, 4a ora: chi fermerà le Porsche?

Cambio della guardia alla Petit Le Mans. Complici un paio di penalità alla Cadillac #31, le due Porsche Penske sono salite alla ribalta e dopo quattro ore guidano la gara con largo margine sulla concorrenza.

Prima a Jack Aitken è stato contestato un sorpasso in regime di bandiere gialle, probabilmente proprio quello che lo ha riportato al comando sull’Acura #40, quindi al termine della terza ora Tom Blomqvist, subentrato al volante della entry di Action Express, si è reso protagonista di un contatto in T10 che ha fatto girare la BMW di Jesse Krohn.

Nuova sosta extra anche per l’altra Cadillac, rea di aver toccato l’Oreca di High Class Racing sempre nella doppia curva che porta al tunnel.

Dopo quattro ore di gara, un attimo prima che la direzione gara chiamasse la quarta neutralizzazione per Ben Keating, tornato in gara dopo una lunga sosta dopo il crash iniziale, fermo all’entrata delle Esses, Felipe Nasr conduceva con 6” di vantaggio sull’altra 963 Penske di Kevin Estre.

Le Porsche, che si possono già fregiare del titolo costruttori, lasciavano a 44” Brendon Hartley sull’Acura #10 e a 51” Gianmaria Bruni sulla 963 di Proton. Problemi al servosterzo invece per l’altra auto privata del JDC Miller, costretta al ritiro; lunga sosta anche per la BMW #25 per probabili issue al sistema ibrido.

Tra le LM P2, Lilou Wadoux prima e Nicklas Nielsen hanno preso il testimone da AO Racing, ma proprio allo scadere della quarta ora hanno dovuto ricedere la leadership della categoria a Mikkel Jensen e al TDS.

In GTD Pro è ancora la Lamborghini Iron Lynx a menare le danze davanti all’Aston Martin di Ross Gunn che al momento si laureerebbe campione. Ancora enormi problemi infatti per la Porsche di AO Racing, costretta ad una sosta extra per sostituire il cavetto di collegamento del volante. Out invece la Lexus, fermatasi in uno sbuffo di fumo col motore ko.

Tra le GTD infine, è la Porsche del Wright Motorsports ad aver preso le redini dopo aver avuto la meglio sulla Lexus residua. Terza forza la BMW del Turner Motorsport a precedere a propria volta la migliore delle Ferrari, quella del Conquest Racing.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

La classifica dopo 4 ore di gara

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IMSA – Petit Le Mans, start: Action Express in controllo. Problemi per “Rexy”

Temperature primaverili a Road Atlanta per lo start della 27ma Petit Le Mans. La procedura di partenza procede in modo ordinato e vede la BMW Connor De Philippi agguantare subito la seconda posizione sulla Porsche capolista di Matt Campbell alle spalle del polesitter Jack Aitken.

Urs Kuratle, boss del programma Hypercar, ha ordinato una strategia per una volta più attenta del solito ai piloti del team Penske, chiamati ad un uno-due in classifica generale. A venire incontro alle speranze delle 963 ufficiali, la Cadillac di Sebastien Bourdais, unico altro potenziale contender per la matematica, viene subito richiamato ai box per verificare parametri non conformi.

Ma a venire incontro al team Ganassi, all’ultima gara con le V-Series.R, Scott Andrews spiaggiato all’esterno delle Esses con la Mercedes del Lone Star Racing partita dalla pole in GTD. In pochi non approfittano della prima Full Course Yellow, fra cui Jordan Taylor, che prende il comando della gara con l’Acura #40 del WTR w/Andretti, Frederick Vervisch con la Ford #65, Daniel Serra con la Ferrari di Risi Competizione e Giorgio Sernagiotto, il quale conquista la leadership in GTD con la Ferrari Cetilar.

La gara procede in green flag sino all’inizio della seconda ora, allorquando Ben Keating, al top in LM P2 dalla pole conquistata ieri, si gira in curva 7, forse vittima di un contatto in doppiaggio con un’altra Oreca, e termina rovinosamente sulla Corvette #4 di Tommy Milner. Quest’ultima è costretta ad abbandonare la gara, come peraltro anche l’Astoin Martin di Magnus Racing per problemi al cambio, mentre il campione uscente della categoria si trascina ai box con evidenti danni al posteriore.

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Dopo circa 90’ Aitken riprende la leadership assoluta su Jordan Taylor, che perde diverse posizioni; problemi anche per Julien Andlauer, con evidenti problemi di cambi marce sulla sua “Rexy”. La Porsche di AO Racing, attuale leader delle GTD Pro, sarà poi costretta ad un reset in corsa.

Paul-Loup Chatin frattanto, salito sull’altra entry del team, l’Oreca soprannominata “Spike”, ha preso il comando delle LM P2, mentre Kyle Kirkwood, grazie ad uno stint lunghissimo, è ora al comando delle GTD Pro. La Ferrari #47 ha frattanto ceduto il comando dopo la prima sosta alla Mercedes di Mikael Grenier.

Problemi anche all’altra Corvette ufficiale di Antonio Garcia, che però riesce ad approfittare della terza breve neutralizzazione generata dallo spin dell’Acura NSX di Sheen Monk in curva 5 per riparare un caliper difettoso.

Dopo due ore di gara, Aitken conduce sulla Porsche di Matt Campbell e sull’Acura di Ricky Taylor. P4 per Gianmaria Bruni con la 963 privata di Proton. Chatin mantiene il comando tra le LM P2, mentre il secondo pit della Lexus #14 lascia al comando prima l’Aston Martin leader provvisoria delle GTD Pro di Roman De Angelis, poi scavalcato dalla Lamborghini di Jordan Pepper. L’altra Lexus, sfruttando un altro long stint, è invece davanti a tutti in GTD.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

La classifica dopo 2 ore di gara

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IMSA – Aitken regala la pole alla Cadillac alla Petit Le Mans

Prima pole position in carriera nel WeatherTech SportsCar Championship per Jack Aitken alla Petit Le Mans. L’alfiere di Action Express/Whelen Racing ha portato la sua Cadillac sull’1.09.639, precedendo di 70 millesimi Matt Campbell, al volante della Porsche Penske #7 capolista.

Solo seconda fila per Sebastien Bourdais, il più veloce nelle libere in notturna di ieri, dietro anche alla BMW di Connor De Philippi. Nick Tandy, unico contender rimasto per il titolo 2024, non è andato oltre l’ottavo tempo con l’altra Porsche ufficiale.

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Tra le LM P2, torna in pole dopo Daytona Ben Keating sull’Oreca #2 di United Autosports. Tre decimi il distacco fra il campione uscente della categoria su Steven Thomas e PJ Hyett di TDS ed AO Racing.

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Laurin Heinrich dal canto suo ha messo altro fieno in cascina, avvicinandosi al titolo GTD Pro, conquistando la sua prima pole con la Porsche di AO Racing. “Rexy” ha segnato 1.17.881 in una sessione interrotta brevemente per i detriti lasciati dalla Lexus di Parker Thompson dopo la collisione in curva 10 con la Ferrari condotta da Daniel Serra. A seguire la Corvette di Tommy Milner, ad appena 52 millesimi, e l’Aston Martin di Ross Gunn. La 296 GT3 di Risi Competizione, ancora in lotta per la Michelin Endurance Cup, chiuderà la classifica di categoria, dietro anche a Toni Vilander con l’altra Ferrari del DrahgonSpeed.

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Scott Andrews regala infine la partenza al palo alla Mercedes del Lone Star Racing col tempo di 1.18.281, precedendo la BMW di Robbie Foley e l’altra AMG GT3 dei neocampioni GTD del Winward Racing con Phil Ellis. Simon Mann il migliore delle Ferrari con la sesta prestazione. Assenti dal turno invece sia la Corvette AWA che la Ferrari di Triarsi Competizione, mentre non sono mancate la Corvette #3 e la Lamborghini del Forte Racing, protagoniste di un contatto ieri sera.

L’appuntamento è per domani alle 12.10 PM ET locali, le 18.10 nostrane, per la partenza della 27ma Petit Le Mans. La gara sarà trasmessa in free streaming sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, United Autosports, Porsche Motorsport, Mercedes-AMG Motorsport

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Jordan Taylor svetta nelle libere 2 alla Petit Le Mans. Rigon e la Ferrari primeggiano in GTD Pro

E’ Jordan Taylor a segnare il miglior tempo nelle seconde libere della Petit Le Mans. Sotto un clima splendido, l’alfiere del WTR w/Andretti è andato vicino con 1.11.081 al best lap segnato al mattino da Sebastien Bourdais, pur non superandolo. La top three del turno si completa con Jack Aitken con la Cadillac di Action Express e Nick Tandy con la Porsche Penske #6.

Unica interruzione per la ruota posteriore sinistra dell’Oreca LM P2 di Ryan Dalziel a spasso in curva 10. La categoria cadetta è stata capeggiata da Steven Thomas con la vettura del TDS ed il tempo di 1.13.373.

Migliorate sensibilmente invece le prestazioni delle GT, con Davide Rigon e la Ferrari di Risi Competizione al top in GTD Pro con 1.18.722, oltre 3 decimi meglio del best lap mattutino di Jordan Pepper.

Questa volta sono ben sei le vetture racchiuse in un decimo. La graduatoria prosegue con la Lexus di Ben Barnicoat, l’Aston Martin di Ross Gunn e la Corvette di Dani Juncadella, per proseguire con Parker Thompson, il migliore tra le entry iscritte in GTD con la Lexus #12, ed il neocampione della categoria Phil Ellis con la Mercedes di Winward Racing.

Nella nottata italiana si prosegue con la sessione in notturna, obbligatoria come a Le Mans, mentre domani in programma le qualifiche, a partire dalle 3.25 PM ET, le 21,25 nostrane, godibili in diretta sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Raceway Road Atlanta

I risultati delle Libere 2