Terminate da poco la prime libere della 8 Ore del Bahrain, atto finale della season 9 del World Endurance Championship. A differenza della prima parte del doubleheader degli Emirati, la gara di sabato si correrà principalmente col buio, come peraltro da tradizione qui, e quindi le prime libere si sono svolte totalmente alla luce delle fotoelettriche, con una temperatura decisamente più mite.
Davanti abbiamo assistito al solito uno-due Toyota, con Brendon Hartley autore di 1.48.490, 4 decimi meglio del compagno di squadra Kamui Kobayashi. Non si tratta ovviamente di un tempo monstre (ricordiamo che la pole del Koba per la 6 ore era di 1.47.049), ma comunque la migliore delle GR010-Hybrid ha rifilato un secondo a Nicolas Lapierre e all’Alpine-Gibson.
Ben distanti comunque le LM P2, con Norman Nato ad issare l’Oreca Pro/Am del Realteam con 1.50.792, a precedere Tom Blomqvist e la #28 di Jota di appena 28 millesimi. P3 per un altro equipaggio Pro/Am, quello del Racing Team Nederland con Giedo van der Garde.
Da segnalare la nuova line-up dell’ARC Bratislava, che presenta l’ex-campione WEC LM P2, Nelson Panciatici, e la giovane promessa britannica Oliver Caldwell al fianco del patron Miro Konopka. La squadra battente bandiera slovacca qui usufruisce dell’expertize dell’Algarve Pro Racing, con la presenza del titolare Stewart Cox. Come preannunciato inoltre, Tatiana Calderon completa l’equipaggio tutto al femminile del Richard Mille Racing.
Vigilia come noto pregna di polemiche quella delle GT. Le due Ferrari iscritte in GTE-Pro da AF Corse sono uscite solo dopo mezz’ora dell’inizio della sessione e hanno compiuto 39 giri totali senza tirare, terminando agli ultimi due posti della lista dei tempi.
Pare sia stata valutata addirittura l’eventualità di non uscire del tutto in segno di protesta dopo la revisione del BoP, ritenuta inefficace dai vertici delle competizioni GT del Cavallino, ma attendiamo un eventuale comunicato ufficiale per meglio comprendere le intenzioni in chiave gara, dove ricordiamo Alessandro Pier Guidi ed il neo due volte papà James Calado devono difendere, dopo una stagione spettacolare, un misero punticino contro le due Porsche ufficiali.
Dal canto suo Porsche ha lasciato trapelare ad alcuni media che non crede che il distacco reale in gara sia quello dimostrato nel corso della 6 Ore; ad ogni modo questo pomeriggio è stato Neel Jani a condurre tra le due 911 RSR-19, col tempo di 1.57.657 davanti a Richard Lietz.
Gara libera invece in GTE-AM, dove oltre al BoP si scontano anche i kg del Success Ballast e soprattutto l’esperienza dell’equipaggio Pro/Am. A svettare è stato Augusto Farfus con l’Aston Martin ufficiale ed il tempo di 1.58.093, oltre 2 decimi meglio di Matteo Cairoli con la Porsche del Project 1; a seguire la migliore delle Ferrari quella del Cetilar Racing con Antonio Fuoco, a oltre mezzo secondo.
Da segnalare il ritorno di Claudio Schiavoni sulla 488 GTE EVo di Iron Lynx e di Julien Andlauer sulla Porsche Proton #88.
Domani il fitto programma prevede le ultime due sessioni di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.00, alle 13.20 e alle 17.20 locali (+2 ore rispetto all’Italia). Le qualifiche potranno essere seguite in streaming sul sito WEC www.fiawec.com.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo