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WEC – Doppietta Toyota, come da copione. Successi per Jota, APR, Porsche e TF Sport nelle altre classi

Toyota si aggiudica la sua quinta 24 Ore di Le Mans e chiude con una doppietta che incorona per la quarta volta la vettura contraddistinta dal #8, ora affidata a Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Rio Hirakawa, su Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway.

E’ stata la Le Mans del pubblico, affluito in massa, anche se non c’è stato l’atteso sold out, per segnare il ritorno alla normalità dopo i due anni di pandemia, in circuito e nelle strade di Le Mans, per il Pesage e la Parata. E’ stata la Le Mans delle donne, apparse ogni tre per due, forse anche più delle macchine, nelle riprese televisive. E’ stata la Le Mans delle GTE-Pro, qui all’ultima, poco comprensibile, apparizione di sempre, dopo dieci anni di spettacolo spesso superiore di quello offerto dai prototipi, in attesa che le Hypercar rubino definitivamente la scena – speriamo meritatamente – alle altre classi.

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A questa Le Mans ha contribuito Jim Glickenhaus, portando due delle sue SCG 007, le uniche vere altre Hypercar in pista, raggiungendo con una dovizia di mezzi che non supera il dieci per cento di quanto messo in campo da Toyota una terza posizione storica con Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Franck Mailleux, avvalorata anche dal quarto posto della seconda entry, rallentata

Nonostante l’enorme distacco, 5 giri, nei confronti dei vincitori, l’outcome poteva essere tranquillamente diverso, come testimonia l’ennesimo problema al sistema ibrido della GR010-Hybrid #7 a due terzi di gara che ha definito le gerarchie in casa Gazoo Racing. Inciso: forse la FIA e l’ACO dovrebbero fare qualcosa per evitare che queste vetture possano diventare delle pericolose dinamo ambulanti.

L’Alpine ha fatto quello che ha potuto, puntando alla pole, anzi alla Hyperpole, dopo essersi nascosta come un paguro nella conchiglia per tutte le libere, perchè forse sapeva che quello poteva essere l’unico risultato di rilievo ottenibile a meno di una improbabile defaillance in gara delle altre contender. Ciononostante, raccoglie punti pesanti che le permettono di mantenere la leadership del campionato al termine di una gara calvario con la vettura più vecchia e collaudata del lotto.

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La battaglia per il successo nelle LM P2 è vissuta praticamente fino al termine del primo stint. Dopo la sfuriata iniziale del Prema Orlen, il passo della Jota, gente abituata al podio di Le Mans, è stato insostenibile per tutti. Antonio Felix da Costa, Roberto Gonzalez e Will Stevens hanno condotto per le restanti 23 ore e passa lasciando agli avversari le proverbiali briciole. Brava Prema con Robert Kubica, Louis Deletraz e Lorenzo Colombo a sfiorare il successo alla prima apparizione nello stesso giro dei vincitori. Il successo di Jota si completa con il secondo equipaggio, a riprova della solidità della compagine diretta da Simon Dolan.

Gli avversari? Filipe Albuquerque e la più accreditata delle due macchine di United Autosports è stata praticamente eliminata al via da un contatto con la vettura top del WRT, che ha cosí rovinato anche la propria gara, chiusa contro le barriere. Penske, ma soprattutto i suoi piloti Felipe Nasr e Dane Cameron, ha fatto esperienza in funzione della nuova Porsche LMDh. Le altre compagini dello schieramento record della categoria cadetta non sono mai state in condizione di puntare al podio, ma United riesce a limitare i danni mantenendosi grazie al sesto posto della sua #23, a 11 punti dai vincitori odierni; segue Prema a -17.

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Il successo portoghese di completa con la vittoria tra le Pro/Am di Algarve Pro Racing di Steven Thomas, Renè Binder e James Allen. Peccato per AF Corse, che purtroppo si è fatta notare più di tutto per il contatto che ha deciso la GTE-Pro, raggiungendo comunque la quarta piazza di categoria dopo il successo dello scorso ano fra le GTE-Am. Anche qui comunque, punti pesanti per il campionato.

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Dicevamo della GTE-Pro: le Corvette erano chiaramente le macchine da battere ma una è stata messa ko da un problema alla sospensione posteriore nel primo terzo di gara e la seconda è stata coinvolta nel contatto con l’Oreca AF Corse, lasciando Porsche e Ferrari a giocarsi la vittoria, vittoria che è andata alla 911 di Gianmaria Bruni, Richard Lietz e Fred Makowiecki.

La Ferrari, che piazza a podio entrambe le 488 AF Corse, per una volta non si è lamentata di un BoP chiaramente unfair – soprattutto va detto in GTE-Am – in attesa forse di rendere la vita difficile a tutti con la nuova Hypercar che dovremmo vedere in pista tra qualche settimana.

Alla terza vettura schierata da Riley Motorsports va il merito di essere arrivata al traguardo, anche se ancora una volta la Ferrari di emergenza non è stata un fattore. Col secondo posto comunque, Alessandro Pier Guidi e James Calado si mantengono comunque in lotta per il campionato, a 5 lunghezze dai vincitori odierni e a 2 dall’equipaggio dell’altra Porsche.

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Chiudiamo con la GTE-Am ed il trionfo delle Aston Martin – le Corvette della categoria, consentitemi il paragone – con TF Sport e Marco Sorensen, Henrique Chaves (un altro portoghese, per la cronaca) e Ben Keating. Chissà se anche stavolta i commissari troveranno qualcosa di irregolare per penalizzare questo meritatissimo successo del texano, che con Sorensen supera l’equipaggio dell’altra Vantage del Northwest AMR di Paul Dalla Lana, Nicki Thiim e David Pittard, oggi terzi dietro alla Porsche del WeatherTech Racing di Cooper MacNeil, Julian Andlauer e Thomas Merrill.

Gli ultimi colpi di scena riguardano proprio questa categoria, con la Porsche #77 del Dempsey-Proton, al momento terza, costretta ai box nel corso della 22ma ora per problemi allo sterzo, e quella dell’Hardpoint/Absolute Racing, autore di uno spin un’ora piú tardi quando occupava la quarta piazza. La migliore delle Ferrari, la #54 di AF Corse di Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Nick Cassidy, P6.

Ci si rivede a Monza il 10 luglio con la novità Peugeot 9X8 Hypercar a completare lo schieramento.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, Porsche Motorsport, TF Sport

L’ordine di arrivo della 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans

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