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WEC – Kobayashi batte quattro a Le Mans. Dominio Porsche in GTE, anche grazie al BoP

Ricordate il discorso di ieri sera sulla riduzione dei tempi sul giro? Ecco, Kamui Kobayashi ha riportato poco fa la sua quarta pole position alla 24 Ore di Le Mans, abbassando ulteriormente nella Hyperpole la prestazione di ieri sera della Toyota #7 di oltre 2”, col tempo di 3.23.900.

La prima fila sabato sarà ovviamente tutta Toyota, con Brendon Hartley a 0”3 dal compagno di squadra, mentre le altre Hypercar, reali o presunte tali, seguiranno in griglia a partire dall’Alpine, che col veterano Nicolas Lapierre non è andato oltre 1”6 di distacco, precedendo a sua volta le due Glickenhaus di Olivier Pla e Romain Dumas, a ben 1”7 e 3” dal leader.

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I presupposti per la gara sono questi, cui si aggiungono la riduzione di potenza assegnata nel BoP all’ex-Rebellion, che come sappiamo sconta anche consumi maggiori. Da segnalare che i meccanici Toyota hanno riparato a tempio di record la GR010-Hybrid #8 dopo il crash di  Kazuki Nakajima nelle libere 2 del pomeriggio alla Indianapolis.

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Tra le LM P2, è stata invece una battaglia senza esclusione di colpi fra Antonio Felix da Costa e Louis Deletraz. Alla fine l’ha spuntata l’alfiere di Jota Sport, autore di 3.27.950, oltre mezzo secondo meglio dell’Oreca del team belga. A seguire Will Stevens con la vettura del Panis Racing ed il neocampione della Formula E Nick de Vries. A chiudere la categoria le due vetture di United Autosports di Nico Jamin e Paul di Resta, alle prese nuovamente con quei grossi problemi di stabilità che ieri hanno impedito, insieme al traffico, al campione WEC uscente, Filipe Albuquerque, di essere della partita stasera.

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Sorpresa in GTE-Pro con la pole di Dries Vanthoor e della Porsche di Hub Auto Racing. Il giovane belga ha fissato i cronometri sul 3.46.882, surclassando le vetture ufficiali. Va detto che già dalla mattinata – ma si è appreso solo poco fa –  è stato modificato il BoP delle Ferrari, riducendone la potenza del turbocompressore.

Cosí è solo P2 e P4 per Daniel Serra e James Calado, col brasiliano distanziato di 2 decimi. Nel mezzo, Nick Tandy con l’unica Corvette qualificata alla sessione; terza fila per le due Porsche di Gianmaria Bruni e Kevin Estre, con quest’ultimo protagonista di una violenta uscita ad Indianapolis che ha fermato la sessione per una ventina di minuti.

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Pole position per Porsche anche in GTE-Am grazie a Julien Andlauer, autore di 3.47.987 davanti alle altre due 911 RSR-19 di Tom Gamble e Matteo Cairoli. Ottima P4 per Antonio Fuoco con la Ferrari del Cetilar Racing, davanti a Ben Barnicoat con l’altra 488 di Inception Racing e alla Aston Martin del TF Sport affidata a Felipe Fraga.

Il programma odierno prosegue con la quarta sessione di prove libere, ritardata per l’occasione. Il turno sarà utile per verirficare le condizioni dell’Oreca #17 di IDEC Sport, che nel pomeriggio ha saggiato pesantemente le barriere della chicane Dunlop, cosí come l’esemplare del DragonSpeed, pure incidentato da Juan Pablo Montoya nello stesso tratto.

La sessione è stata costellata di uscite di strada, tutte senza conseguenze per i piloti, protagonisti tra gli altri Patrick Pilet con l’altro esemplare di IDEC riparato a tempo di record (viene da domandarsi, vista la quantità di crash degli ultimi due anni, quanto sia ampia la colpa dei piloti), poi ancora Marco Sorensen, rimasto senza il mozzo della posteriore destra alla Esse de la Foret, Antonio Garcia, fuori alle curva Porsche, ed altri ancora.

Dopo le ultime libere che termineranno a mezzanotte, domani giornata dedicate alle gare di contorno ed alla consueta conferenza dell’ACO (questa volta in formato videoconferenza) dell ore 11. L’attività in pista della 24 Ore ricomincerà alle 11.30 di sabato 21 agosto con il consueto warm-up, prima dello start della 89ma edizione previsto per le ore 16.00, da seguire anche a casa sui canali Eurosport e sul sito fiawec.com, sempre a pagamento.

P.S.: Un sentito ringraziamento al live timing all’organizzazione, assolutamente non all’altezza dell’evento.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Hyperpole

Foto: Piero Lonardo

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